Recensioni per
Vissuta in guerra
di Rosmary

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/10/21, ore 15:35

Ciao Rosmary! ♥

Tu recuperi risposte, e io non vorrei mai lasciarti senza niente da fare una volta finito il giro, quindi eccomi qui a recuperare altri pezzi mancanti del tuo mondo. Stavolta su una fic incentrata solo su Dorcas e sul suo essere vissuta in guerra. 
Una volta te l'ho detto che mi piace arrivare in ciò che scrivi conoscendo già le tue idee su un personaggio e questo è il caso. Anche se ho finito il famoso giro del primo giorno e d'ora in poi ruberò letture random, sono rimasta piacevolmente colpita quando ho letto nell'introduzione i personaggi presenti in questa shot. Ho immaginato fosse proprio quel momento, lo sfondo dato a quelle due righe che ti hanno ispirata per creare questa donna meravigliosa dalle spalle forti, impossibile da piegare, tanto da essere stata uccisa da Voldemort stesso.

È la prima volta che leggo di lei senza Evan accanto e mi è piaciuto molto ritrovare comunque sempre quel soldato, ferma nelle sue idee e nella sua lucidità ad affrontare il momento della sua morte che non teme. Perché comunque non si è mai fermata a pensarci più di tanto. Ci sta pensando in questo momento a quello che sta per accaderle, ed è meraviglioso vedere che anche a un attimo dalla sua fine non ha paura, che la responsabilità di quello che sta facendo e la determinazione nel voler dare una possibilità a quegli sbarbatelli appena usciti da Hogwarts hanno la meglio sulla preoccupazione. E il sacrificio, che ha sempre reputato una sconfitta, ha invece il sapore della vittoria. ♥

Sei riuscita a incastrare tutto il tuo headcanon in questa shot, è bellissimo quello scambio di battute con Voldemort, durante il quale si chiamano per nome sottolineando una certa confidenza fra compagni di casa.
I dialoghi, poi. Come sempre in pochissime frasi sei capace di mostrare per intero l’indole di un personaggio. Che sia Dorcas, ma anche Moody con il suo essere così concreto, Silente con la sicurezza di qualcuno che sa già cosa accadrà. E anche Marlene, della quale probabilmente si sa quanto su Dorcas, ma traspare una donna dal carattere opposto, più rassegnato.
Sono felice di continuare i miei giretti ogni tanto in mezzo a parole tue che non ho ancora letto, e trovarci sempre tutto quello che cerco quando leggo qualcosa di nuovo! Grazie Rosmary! ♥

Un abbraccio grande!
gabry
 
P.S. Nelle note finali di questa fic c’è scritto che manca poco al capitolo di Paradiso Perduto. Facciamo che è un altro segno del destino? XD Non lo so, dimmi tu!
*scappa via*
 
 

Recensore Master
17/09/20, ore 23:31

Recensione premio

Ciao, cara!
Eccomi qui a rilasciare la prima delle recensioni premio che ti spettano, avendo vinto nell'All Together Contest 2.0 - VII edizione!
Devo dire che sono contentissima di aver scoperto questa flash, che non avevo ancora letto. Come ben sai, adoro Dorcas e leggere di questo momento, scritto da te, non può che deliziarmi, nonostante il racconto sia triste da impazzire.
Per prima cosa, una considerazione sullo stile. Ho trovato il testo molto lucido, nonostante quello che racconta: Dorcas è in fuga, braccata, in trappola, si rende conto di essere in punto di morte, eppure riesce a rimanere presente a se stessa, fredda, letale fino alla fine. E' un aspetto di lei che ho trovato molto ben caratterizzato, e anche molto "suo": nonostante non ci sia un canon per lei, io e te - come si deduce da tutte le altre tue storie che la vedono protagonista - la immaginiamo implacabile, decisa, impossibile da fermare, e questo aspetto di lei risalta davvero molto in queste righe. Per questo, ritengo non sia un testo strettamente emotivo, ma crudo, veritiero, mi ha ricordato certe cronache della Seconda Guerra Mondiale scritte da sopravvisuti.
Poi, che dire della caratterizzazione? Questa idea di metterla in classe con Tom è geniale. Io ci immagino il nostro Evan in classe col Signore Oscuro, ma metterci lei... che idea! Mi è piaciuto davvero molto, come ho adorato il modo in cui lei gli si rivolge e il dialogo finale tra i due: lui mi è sembrato molto Voldemort, completamente IC fino all'ultima sillaba insinuante e avvelenata (collera finale inclusa), e lei così sprezzante eppure "serafica", per certi versi, saggia, mi è piaciuta da morire. Anche se devo ammettere che il dialogo che ho preferito è stato quello con Silente: "«Per avere la pace i sacrifici sono necessari.»/«I sacrifici sono una sconfitta, Silente.»", ci ho completamente ritrovato il Silente alquanto controverso che apprezzo così tanto.
In sintesi, una storia davvero incisiva e d'impatto, che ho amato leggere. Grazie di averla scritta.
A presto!

Un bacio,
Mary

Recensore Master
08/08/20, ore 13:59

Cara Rosmary,
Sono giorni che provo a recensirti e per qualche ragione vengo interrotta, ma ora eccomi qui. Ho voglia di ascoltare Faber, dopo averti letta. Opterei sia per la sua cover di Brassens, Morire per delle idee, che la sempiterna guerra di Piero per la subitaneità della morte, per l’improvviso schiocco che fa concludere il tutto. Di Dorcas non sappiamo nulla, ma tu in pochissime righe le hai dato personalità e spessore, creando un tuo headcanon che sciagura colga (ma sciagura sul modello violazione di tomba egizia) a chi te lo tocca o te li tocca. C’è chi scrive perché ha necessità di farlo, perché gli prudono le mani, perché lava i piatti o va al lavoro e inventa dialoghi e scene che la tormentano finché non vengono messi su carta e chi invece vuole fare lo scrittore con la stessa velleità di un bambino di sei anni che desidera fare il pilota.

Per scrivere ci vuole una storia da raccontare che sia propria e tu ce l’hai. Ecco allora che Dorcas diventa una compagna di casa di Tom, una vecchia conoscenza che muore fieramente e non gli riconosce nessun attributo immortale o speciale. Tom non è neanche un purosangue, è un uomo mortale che al netto della sua intelligenza e dell’aspetto inquietante resta un uomo spaventato dall’idea di non esistere più e dall’impossibilità di lasciare dietro di sé un retaggio di un qualche significato costruttivo – a parte gli ideali razzisti e il culto della personalità che lo circondano, ma quella è una pessima, pessima eredità. Dorcas sa di stare diventando un soldato, sa che in palio c’è la sua vita e sa anche, quando rimane indietro per permettere la fuga ai cinque giovani usciti da Hogwarts da poco, che sta per morire. Eppure lo fa, si sacrifica e va incontro al suo destino perché è vissuta in guerra e per dormire serenamente, in guerra, occorre necessariamente operare delle scelte importanti e anche universali, perché no. Il resto lo dice il testo, profondo e ben scritto, con uno stile assolutamente personale che sfrutta il presente e legge nel cuore della Meadows regalandole una storia fatta di dignità e di coraggio. Come sempre, resto incantata <3.
Shilyss

Recensore Master
06/08/20, ore 22:13

Ciao!
Finalmente riesco a passare di qui, anche se non con la calma che avrei desiderato per poter scrivere una recensione degna di nota a questa storia.
Che mi è piaciuta, mi è piaciuta davvero tantissimo.
La traccia che ci hai fornito prometteva strette al cuore ad ogni storia, e anche questa volta non è stata da meno: credo che tu l'abbia davvero rispettata perfettamente, integrandola in maniera dolorosissima con l'ulteriore prompt che tu dovevi rispettare.
Mi è piaciuta tanto, questa tua Dorcas: l'ho sempre letta, credo, nelle storie dove indagavi il suo rapporto con Evan Rosier, ma ho apprezzato davvero tanto questo focus interamente su di lei, sul suo diventare soldato quasi senza rendersene conto. In particolare, mi è piaciuta tantissimo l'umanità che sei riuscita a mettere in luce: credo che non ci sia niente di più vero e doloroso che umano di una persona che, in guerra, si riempie la bocca – in perfetta buona fede, ci mancherebbe – di espressioni come donare la propria vita, sacrificarsi per una causa, morire per qualcosa, salvo poi ritrovarsi davvero a un passo da questo immenso sacrificio e rendersi conto solo allora di quanto sia difficile.
E poi, riesci a fare qualcosa di più: Dorcas è umana, ma è anche un vero soldato, che forse disprezza il sacrificio, ma non esita un istante a sacrificare sé stessa per permettere ad altri di salvarsi, per ridurre al minimo le perdite. Ho amato moltissimo la sua saldezza, l'immensa lucidità con cui affronta Voldemort, riportandolo ancora una volta al suo piano più misero e mortale, umano, a Tom, il vecchio compagno di casa. È un atto di coraggio, e forse anche simbolico – per il lettore, che associa questo nome a tutti quei maghi che non si sono lasciati soffocare dalla paura – e anche per lei, al di là di ogni altra considerazione.
Come sempre, le tue storie sono una garanzia: ho apprezzato davvero tanto la struttura che hai dato a questa storia, una struttura che in un certo senso si avvolge su sé stessa, presentando un concetto e andando a indagarlo e sradicarlo subito dopo.
Sicuramente è una storia che meriterebbe una disamina un po' più seria, ma il tempo ora come ora è quello che è, e ci tenevo almeno a lasciarti qualche riga.

A presto!

Recensore Master
06/08/20, ore 00:27

Ciao, Rosmary! ❤
 
Ho letto questa meravigliosa flash appena pubblicata, e ora posso passare a lasciare la mia piccola recensione. Rileggere il testo mi ha permesso di immergermi ancora di più tra le tue parole, aprendomi nuovi scorci che a una prima lettura non avevo colto appieno. E poi, devo ammetterlo, mi mancava avere qualcosa di nuovo di tuo da gustarmi per la prima volta.
 
Ma veniamo a noi e a Dorcas. Come credo di avere già accennato, si tratta di un personaggio che ho conosciuto nella tua “versione”, e su cui non mi ero mai interrogata prima, motivo per cui ormai questa è la versione di lei che la mia memoria ha ben impressa. Ma è stato ancora più interessante, per una volta, leggere di lei “sola” e non in coppia con Evan, in modo da poter conoscere ancora più a fondo questo personaggio e tutte le motivazioni che stanno dietro le sue scelte.
Non che mi stupisca, ma è sorprendente vedere quanto tu riesca a condensare nello spazio di una flash, narrandoci di questa guerriera per scelta, una nata nella famiglia con il sangue “giusto”, che per ideali di pace e giustizia non esita a mettere a repentaglio la propria vita: lo fa giurando lealtà a Silente, lo fa sacrificandosi infine per permettere ai compagni più giovani – che hanno ancora tempo per vivere, vincere, vedere un mondo migliore, forse – di sopravvivere.
Ci sono in particolare alcuni aspetti di questa figura che mi hanno colpita maggiormente. Innanzitutto l’odio che nutre, non solo verso gli avversari ma anche per sé e gli alleati, a cui quella guerra non ha lasciato scelta se non di sporcarsi a loro volta le mani nel sangue e nel dolore: uccidere il nemico è necessario, se non si vuole perdere qualsiasi possibilità di sopravvivere e costruire quel mondo di pace per cui si sta lottando. Eppure, quanto questo deve essere lacerante? È un tema su cui mi sono spesso interrogata e vederlo rievocato da quelle “brutture incastrate sotto le dita” mi ha stretto il cuore per quello che deve aver provato la tua Dorcas.
L’altro elemento che ha catturato subito la mia attenzione è stata la morte, questa morte a cui non ha mai realmente pensato, quasi per esorcizzarne il timore e perché concentrata sul combattere con ogni fibra del proprio essere – nemmeno se ne parla, se si dice pronta a compiere questo sacrificio per i valori che la animano –, e su cui anche nel finale, sebbene sappia che far fuggire quei ragazzi significhi sacrificare se stessa e quindi morire, ha tempo di riflettere. La morte la coglie subito, senza lasciarle tempo in più, perché così accade nella vita e in guerra, e a questo proposito quel secco “E morivi.” è graffiante e brutale nell’esprimere questa verità.
 
Lo stile, come sempre, mi ha ammaliata in ogni singolo dettaglio: per alcune immagini meravigliose, per i dialoghi pregnanti e lapidari che intervallano la narrazione e soprattutto quell’ultimo scambio con Voldemort, con Tom (quanto ho amato il coraggio di Dorcas nell’esporre a Voldemort quale sia la sua più grave mancanza: cercare l’immortalità perdendo di vista tutto il resto, perdendo se stesso, per fuggire la paura forse più umana del mondo). Insomma, se c’è qualcosa di cui non credo potrei mai stancarmi sono i tuoi racconti brevi, per come il tuo stile è in grado di dare il meglio di sé in essi.
 
Ora ti saluto, temo di averti annoiata a sufficienza con le mie chiacchiere, aggiungo solo tutti i miei, sempre doverosi, complimenti.
Un grande abbraccio,
Maqry

Recensore Veterano
05/08/20, ore 13:49

Questa è la quinta volta che inizio la recensione per questa storia e spero sia la volta buona.

Ecco, Dorcas è un personaggio profondamente tuo, uno di quelli che hai preso e caratterizzato alla perfezione, non avendo altro che la frase d’apertura di questa flash. Ed infatti, è proprio con Dorcas che ho iniziato a recensirti. Quindi, sai bene quanto io ami la TUA e solo TUA Dorcas.

Da quella famosa unica frase dedicatale nella saga hai estrapolato il ritratto di un soldato, di una donna che crede così profondamente negli ideali per cui combatte che è pronta a rinunciare anche alla protezione che il suo stato di sangue le offre.
Ed è meraviglioso che solo nel momento esatto della morte lei realizzi di non aver realmente ponderato questa eventualità, così presa dalla guerra che stava combattendo.

Quanto è dura questa Dorcas che non ammette sacrifici (al contrario di Silente!!!) e non è disposta a lasciare indietro nessuno? Il modo in cui allontana gli sbarbatelli per sacrificarsi.
Ecco la sua durezza, il suo restare salda nella lotta, senza cedere, senza vacillare, il suo andare incontro al sacrificio è quel che in assoluto mi ha più emozionata. Il modo in cui fronteggia il caro vecchio Tom Riddle mi ha catturata.
Tra l’altro in pochissime parole hai inserito dei dettagli geniali (!): come il fatto che Dorcas sia coetanea e compagna di casa (perché che bello non vederla sempre a Grifondoro!) di Voldemort. Da qui la confidenza che c’è tra i due ma anche la scelta di Voldemort di ucciderla personalmente: le hai dato un elemento di differenziazione ulteriore, ancora una volta.
E questa ‘confidenza’ è rimarcata anche da Dorcas che lo considera solo un uomo, proprio perché Lo ha conosciuto ragazzo e come chiunque dovrà morire.

A me la tua Dorcas prende sempre tantissimo, sia in coppia che sola. La trovo unica ed inconfondibile ed anche qui ho ritrovato quei tratti, quella convinzione di chi abbraccia una causa, la sposa ed è pronta a morire per lei, non piegandosi mai, che mi ha sempre affascinata.

Rischio di essere stucchevole sul tuo stile ma davvero qualsiasi (e sottolineo qualsiasi!) cosa tu scriva è in grado di lasciarmi a bocca aperta perché hai questo talento incredibile di ‘scrivere delle immagini’ ed io questa immagine di Dorcas che fronteggia Voldemort ormai l’ho ben impressa nella mente attraverso le tue parole.
Ho sproloquiato come sempre ma Dorcas lo meritava (e comunque, prima o poi, aspetto una long su lei, Tom ed Evan ai tempi di Hogwarts!).
Un abbraccio,
Fede

Recensore Master
31/07/20, ore 18:34

Dorcas è uno di quei personaggi che ''piace'' al Fandom ''quasi'' senza motivo. Insomma, si sa pochissimo di lei se non che sia stata uccisa da voldemort in persona - e forse questo basta e avanza per fantasticare sulla sua vita, oltre al fatto che proprio il mistero che ruota intorno a lei ne fa un personaggio ancora più interessante. Devo ammettere che io vado un po' fuori dal coro perché non ha mai suscitato in me particolare interesse/curiosità - così come molti altri personaggi della Old che effettivamente meriterebbero molto di più, ma dettagli. Devo ammettere che leggendo questa cosina veloce mi è scattato qualcosa per questo personaggio che non è una vera e propria rivalutazione, diciamo che è uscita dall'anonimato e questa, credo, è una bella cosa da dire a qualcuno che scrive. Sei stata brava, complimenti. (Considera che per quanto mi riguarda hai completamente messo in ombra il Potentissimo).
Ho amato la sua introspezione, il suo essere soldato, il coraggio delle proprie scelte ma anche le ombre che la guerra porta e che segna, inevitabilmente, chi la combatte

Eri diventata un soldato senza neanche accorgertene, con gli occhi affossati nelle ombre e le labbra brucianti di incantesimi che spezzavano vite per salvarne altre – erano quelle le regole del gioco: cadere o lasciarsi abbattere, non c’erano alternative

ho adorato l'attaccamento alla vita, la consapevolezza che tutto sta per finire nonostante sia troppo presto, senza avere il tempo per abituarsi all'idea, ma pienamente consapevole che possa succedere, e infatti sta succedendo: è successo. 

Forse, avresti desiderato tempo a sufficienza per salutare la vita un’ultima volta, riflettere su cosa significasse morire, ma la furia verde s’era infranta su di te prima che potessi anche solo pensare di contrattaccare e rubare tempo.

é veloce, ma d'impatto e nulla, mi è piaciuta molto
complimenti

Recensore Junior
31/07/20, ore 10:26

Ciao, Rosmary.
Parto col dire che l'argomento della guerra è molto complesso e particolarmente ampio. In particolare qui si parla di battaglie, soldati e sacrifici. Quando ho letto che Dorcas ha fatto crollare tutto per salvare cinque ragazzi da poco usciti da Hogwarts, ho subito pensato che tra di loro ci potessero essere James, Lily e i genitori di Neville. Non se questo conta come 'sopravvivere al Signore Oscuro' dato che la profezia dice "...da chi lo ha tre volte sfidato...". Non mi sembra che lo abbiano sfidato, semplicemente sono scappati. Vabbè, questa parte è di più o meno interpretabile.
Il dialogo tra Marlene e Dorcas non lo ho ben capito. Ma nel senso che se Dorcas ha circa l'età di Voldemort (almeno in questo caso), e Marlene ha all'incirca l'età di Lily Evans (viene citata nel capitolo "La storia del Principe" dei doni della morte); mi sono chiesto come fanno ha conoscersi abbastanza. Forse è perché entrambe sono purosangue che hanno deciso di schierarsi contro Voldemort, e quindi hanno legato in qualche modo.
Il modo in cui hai descritto, a grandi linee, la battaglia è stato buono. Ho letto abbastanza ff che trattano l'argomento Guerra per esserne sicuro. Non so se un giorno farai una long in contesto di Guerra. So che è troppo presto per parlare, ma è solo per curiosità.
Allora ci rivedremo per il prossimo capitolo di Paradiso Perduto, a presto!