Ciao!
Innanzitutto, ti chiedo scusa: ci ho messo più tempo di quanto avessi sperato a passare di qui! Poi, invece, ti dico immediatamente: complimenti! Ho adorato questa storia! Ti avevo già accennato il mio pensiero a riguardo, ma adesso ho finalmente l’occasione di dilungarmi!
Sto ancora imparando ad apprezzare le drabble – faccio difficoltà, con la mia spasmodica ricerca di dettagli, a sentirmi “soddisfatta” dopo una lettura così breve – ma con la tua questo problema non si è minimamente presentato: nonostante io non sia una fan della Draco\Luna (in realtà, non ci ho mai pensato seriamente, ma insieme non mi “dispiacciono”) non ho potuto che emozionarmi dinnanzi alle tue parole – e una storia che emoziona, secondo me, è una storia perfetta.
Ho amato il modo in cui hai dipinto questi personaggi, attenendoti alla loro caratterizzazione, riprendendo un momento canon – apprezzatissimo il riferimento al chiodo, un elemento che rafforza la concretezza della storia, quasi come se fosse un missing-moment della saga originale! – ma, allo stesso tempo, mettendo in luce, con discrezione, questo strano legame che si viene a formare tra i due.
Quel conto crescente – uno, due, tre, quattro tappi di Burrobirra – che va a dettare il ritmo della drabble mi piace particolarmente, perché sono uno, due, tre, quattro (e poi chissà!) le volte in cui Draco torna da Luna. Mi pare quasi che il tappo di Burrobirra perda il suo effettivo significato e diventi metafora dell’interesse di Draco: più volte torna, più si affeziona.
I dialoghi sono meravigliosi! Si evince perfettamente la freddezza di Draco, questo suo mostrarsi sempre distaccato, attento a rivolgersi a lei quasi in maniera sprezzante, come se dovesse necessariamente dimostrare qualcosa – che lui sia “il cattivo”. Allo stesso modo, si legge chiaramente l’infinita gentilezza di Luna, la sua capacità di vedere sempre oltre e, ovviamente, anche la sua tenera stranezza! Soprattutto, però, hai messo in risalto la qualità migliore di Luna: far uscire fuori il meglio degli altri. È questa l’idea che mi è venuta, leggendo la storia: più assidue diventano le visite, più Draco viene “contagiato” dalla purezza di Luna.
Le ultime tre righe mi hanno fatto stringere il cuore in una morsa dolorosa! Mi fa quasi ridere che Draco si consideri un Mangiamorte: sì, potrà avere il marchio e sì, sicuramente anche lui ha il suo bel bagaglio di cattiverie compiute negli anni, ma vederlo associarsi ad uno di loro, è impensabile – insomma, non voglio togliergli le sue colpe, ma neanche attribuirgli una malvagità che non ha mai mostrato di avere!
Mi ha intenerita, poi, quel suo pensiero “Così loro non le faranno del male”, prova schiacciante di quanto si fosse affezionato a lei, così come la sua speranza di vedere quella collana fallire nel suo intento e quindi di riuscire a restarle ancora vicino.
Quando ho aperto questa storia, spinta dalla curiosità, non avrei mai pensato di restarne così colpita, e invece è esattamente quello che è successo! Sono rimasta ammaliata la tua delicatezza nel descrivere una situazione così critica e non posso che inserire questa storia tra le mie preferite!
Quindi, ti rinnovo i miei complimenti e ti mando un caloroso abbraccio!
Alla prossima! |