Recensioni per
Spara, se non vuoi morire
di Soul Mancini

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/11/20, ore 16:24

Recensione premio "Un minuscolo assaggio del mio mondo" 1/2

Ciao Soul!

Non penso di aver mai letto storie con protagonisti dei bambini-soldato, sia in versione cartacea che qui su EFP, pertanto non nascondo un pizzico di stupore nel posare gli occhi su queste righe. L'umanità, se così posso definirla, con cui hai descritto Bakari e Tahir è stata molto forte e comunicativa, e, come dico spesso, il lettore riesce a "vedere" la scena nella sua testa in maniera nitida.

E sì: l'AK-47 è un'arma formidabile. Per quanto stia diventando datata, ha il suo macabro fascino.

Alla prossima,

Frenz

Recensore Master
12/10/20, ore 11:39

Recensione premio per aver vinto il premio speciale "Miglior storia fluff" ed essersi classificata al secondo posto al contest "La mia OTP in 500 parole": 3/4

Ciao cara! Passo da questa tua storia, perché hai scritto di una tematica di attualità che personalmente mi interessa sempre e, fin dall'introduzione, mi hai incuriosita parecchio. E ce ne vuole, dato che mi occupo di '700 e quindi di contemporaneità capisco poco e niente.
So che è un po' paradossale che io stia recensendo tutte storie non fluff - quando avevi vinto il premio per la miglior storia fluff - ma farlo sarebbe contrario alla mia natura.
Ti dico immediatamente che l'incipit è assolutamente meraviglioso nella sua crudezza, ti fa subito capire quale sarà il prosieguo della storia, che non risparmia al lettore la cruda verità, che non viene addolcita o resa più presentabile solamente per gusto estetico. Ho apprezzato molto questa cosa, perché a volte le belle parole non servono alla narrazione, ma rischiano di banalizzare il concetto e basta; è una storia diretta e, per questo, fa male più di una storia scritta in termini più ricercati.
La storia è terribile, ma per le vicende e non (ovviamente) in senso negativo. Trasmette un forte senso di impotenza, di fronte a degli avvenimenti così dolorosamente reali: «ha un potente mitragliatore con sé, non deve aver paura» è personalmente la frase che ho trovato più significativa, da questo punto di vista.
La metafora del tutto nero e tutto rosso mi è piaciuta parecchio: è una spiegazione semplice, adatta a un bambino, e quindi pienamente coerente con quello che la storia racconta. E, come ho già ripetuto più volte, è spiazzante e terribile, perché come tu stessa scrivi «è soltanto un bambino che uccide altri bambini».
La fine mi ha messo i brividi - e ho seriamente rischiato di piangere, lo ammetto. Perché, ciò che mi è rimasto, è un forte senso di angoscia, davvero indescrivibile.
Ho adorato questa storia, l'ho adorata benché ma soprattutto a causa della sua durezza e della sua profonda onestà. L'ho adorata perché affronta con sincerità una tematica così terribile, senza banalizzarla o svilirla mai. Hai fatto un lavoro veramente eccellente e io sono veramente contenta di aver aperto questa storia, per cui ti rinnovo i miei complimenti.

Alla prossima
Gaia

Recensore Veterano
16/09/20, ore 09:07

Ciaao! Eccomi qui per lasciare la recensione premio per il terzo posto al Contest “Immergersi nell’immaginazione”. Cosa dire? Sono partita convinta di leggere qualcosa su Ethan, personaggio che mi hai presentato e che mi ha subito conquistata. Poi, casualmente, ho notato questa storia e il titolo (suggestivo) ha catturato subito la mia attenzione…non ce l’ho fatta a resistere! È una storia malinconica, triste. Sei riuscita a trasmettere una drammaticità fortissima con una semplicità pazzesca, vediamo e viviamo tutta questa situazione attraverso gli occhi innocenti di un bambino, di Tahir. Nonostante il testo non sia scritto in prima persona, la realtà è comunque filtrata dalla sua mente, da ciò che pensa, da ciò che gli hanno insegnato. Mi ha colpita tantissimo il particolare del colore rosso, che in qualche modo si sostituisce al nostro verde-speranza, e il momento in cui lui si chiede come si scriverà mai questa parola che gli hanno inculcato a forza. L'ultima frase, è perfetta. Chiude il discorso in maniera impeccabile, mantenendo fino alla fine questa atmosfera surreale (dal nostro punto di vista di persone "privilegiate").
Ti faccio davvero i miei complimenti per questo piccolo capolavoro, secondo me è molto forte e diretto, perfetto per una tematica di questo tipo. Non è facile trasmettere una certa sensibilità, ma tu ci sei riuscita. La aggiungo subito tra le preferite!
Alla prossima!

Recensore Junior
27/08/20, ore 21:54

I Posto 

Spara se non vuoi morire 
di Soul_Dolmayan 
Originale 

Grammatica e sintassi : Ma che appunti devo farti? Non c'è un refuso, o almeno non l'ho letto io. Ho visto una cura pazzesca, sia per la sintassi che per la grammatica. Veramente complimenti, raramente vedo testi scritti così bene. 
Ovviamente la cura per la grammatica, per il lessico e la sintassi sono una buona base per una buona storia. Ma ho notato una cura spettacolare anche nei dettagli della storia, ma ne parleremo avanti. 
13/13 

Stile : Come detto di sopra, ho apprezzato molto la cura, che si rivede anche nello stile e nelle scelte adottate nel corso della storia. 
Ho apprezzato tanto gli intermezzi con la canzone, che se non sbaglio dovrebbe essere la caratteristica delle song-fic. 
Il testo sembra seguire il ritmo della canzone, incalzante e tagliente. Cominci il testo che sei tranquillo e sereno, ma più t'immergi e più le palpitazioni accelerano. Non riesci più a staccarti dallo schermo, tanto è coinvolgente il tuo modo di scrivere. 
Per tutto il tempo ho avuto il cuore in gola, sentendo la paura di quel povero bambino. 
Altra cosa da non dimenticarsi e che va lodata, è sicuramente la scelta d'una scrittura semplice ed ingenua, come se fosse un bambino a scrivere. 
Infatti i pensieri sono proprio di Tahir, questo povero cucciolo spaesato, la quale paura mi è entrata dentro e penso non andrà più via. 
Complimenti, perchè hai trattato un tema delicato e veramente poco discusso, con una tale genuinità, che non posso far altro che farti un inchino. 
12/12 

Personaggi : Non c'è molto spazio per i personaggi nella storia, solamente la paura ed il dramma sembrano esserlo. Ed anche in maniera più tosto ingombrante. 
Ma nonostante ciò, devo dire che m'hai inquadrato quel povero piccolo così bene, che me lo hai fatto entrare nel cuore. 
Ogni volta che rileggo quelle righe, ho un magone pazzesco, non riesco a trattenere le lacrime al solo pensiero che un bambino possa pensare queste cose. 
Tahir ha dieci anni, ma nonostante questo riesce a capire il dramma della guerra. Toccante la scena del bambino morto, e quell'indugiare sugli occhi spenti e vitrei è un qualcosa che mi fa accapponare la pelle. 
Con questa storia, ed in particolar modo con questo protagonista, mi hai spiazzata. Io chiedevo una vittima che diventa carnefice, e come una stupida m'immaginavo dei super villain che sono stati presi in giro, che ne so. E poi tu arrivi con questa storia, dandomi uno schiaffo bello e buono, e mi fai capire come sia complessa questa situazione, e chi è carnefice può anche non volerlo. 
Mi è colato il cervello dalle orecchie, ma è stato bello. 
12.5/13 

Titolo : Perfetto, assolutamente perfetto. Sicuramente è il pensiero primario che passa a questi piccoli soldati che si trovano in mano un mitra. 
Inoltre fa pure male come titolo, specie se leggi nelle avvertenze che è una kid-fic. Mio Dio se fa male! M'hai dato una ginocchiata nello stomaco. Ma tranquilla, a me piace il dramma, sono masochista. 
2/2 

Gusto personale : Io ho un motto : “Se mi fa piangere, vuol dire che è fatto bene”. Per fortuna dei miei occhi non ho pianto tanto, ma quello che basta per farmi prendere per deficiente da mia madre. 
La tua storia mi ha emozionato tanto tanto, forse complice il fatto che i protagonisti fossero bambini. 
Però penso che non sia facile rendere così bene un bambino, e sopratutto suscitare un'emozione così forte nella lettura da farmi piangere. 
Se non do a te il massimo smetto di indire contest. 
10/10 

Ammetto che l'uso del colore rosso è stato molto suggestivo, e devo dire che lo hai fatto anche in maniera più tosto originale. 
Per quanto riguarda i prompt, beh come molte altre storia li hai seguiti egregiamente, non ho altri appunti da farti. 

Colore 3/3 
Prompt 2/2 

54,5/55

Recensore Master
25/08/20, ore 15:39

Ciao Soul! ^-^
Sono BellaLuna e questa è la prima storia da te scritta che ho letto, scoprendola grazie al Contest indetto da Anatra.Valeria, a cui anche io ho preso parte.
Che dirti? La tua vittoria è di sicuro meritatissima perchè la tua storia è veramente molto, molto bella. 
Tragica e toccante, straziante nel descrivere uno spaccato di vita di un bambino che bambino purtroppo non lo è stato mai. 
Si vede da ciò che hai scritto, che questo è per te un tema davvero molto caro, e come potrebbe non esserlo? Per noi tutti è facile alle volte tapparci gli occhi e guardare da un'altra parte, perchè è come se le guerre che non viviamo in prima persona non ci toccassero. Quando invece a un passo da noi, avvengono delle tragedie atroci come quella da te descritta in questa bellissima storia.
Non era un argomento facile, e ammiro il tuo coraggio e la tua capicità stilistica nell'essere riuscita a realizzarlo.
Molto bello anche il testo della canzone che ti ha ispirata, non la conoscevo ma di certo adesso andrò ad ascoltarla, perchè mi ha colpita molto! 
Ancora tanti complimenti, Soul!
Alla prossima,
BellaLuna

Recensore Master
23/08/20, ore 11:59

Cara Soul, mi hai sorpreso con questa storia, non me l'aspettavo proprio!
Secondo me hai fatto bene a rimanere sul vago in merito al luogo, rimanendo più focalizzata sul bambino protagonista.
Il momento decisivo in cui doveva sparare per rimanere vivo, la differenza tra nero e rosso, è qualcosa che colpisce, perché purtroppo è un argomento reale. È tristissimo che dei bambini vivano tutto questo, senza conoscere altro che armi, guerra e morte, anziché vivere la loro infanzia spensierati a giocare con amici.
Tantissimi complimenti hai fatto uno splendido lavoro Soul!! :3

Recensore Master
19/08/20, ore 09:20

Ciao :-)
Ho letto la storia giorni fa e finalmentte riesco a recensirla (la mia capacità di procrastinarr sta diventando preoccupante).
Innanzitutto devo ammettere che, quando mi sono iscritta al contest, non mi aspettavo proprio storie così profonde e attuali (nel senso che il tema mi faceva pensare un po' a Joker, infatti ho avuto problemi a impostare la mia storia 🙈), ma sono contentissima.
L'argomento che hai trattato non è per nulla semplice e purtroppo credo non se ne parli più abbastanza.
Tahir e la sua storia mi hanno intristito parecchio: come si possono violare i diritti dei bambini in modo così violento e disumano? È terribile.
Mi ha colpito molto il modo in cui hai reso Tahir insieme vittima (dei suoi aguzzini) e carnefice (di ragazzi come lui). È un colpo al cuore la sua consapevolezza quando vede gli occhi vitreo del compagno, ma soprattutto la sua paura: sono stato io?
Non conoscevo per nulla questa canzone né il gruppo (ma ormai conosci la mia ignoranza in musica).
Complimenti per questa bellissima storia!
In bocca a lupo per il contest ;-)
A presto,
Carme93

Recensore Master
13/08/20, ore 12:33

Soul, eccomi!
Oddio, IO LO SAPEVO che prima o poi avresti scritto su questa canzone e su questo argomento!!!! So quanto sei legata a questo brano e so che ti emoziona tantissimo, perciò mi sono sempre detta che prima o poi ci avresti cucito addosso qualcosa, ed ecco che viene fuori un esperimento totalmente riuscito *___*
Certo, so che scrivere di Guerra non è il tuo genere, non la tua comfort zone - nemmeno la mia se è per questo XD -, eppure ecco che ci hai voluto provare e hai messo su carta ciò che avevi in mente da chissà quanto tempo!
Una kidfic, come dico sempre io, non deve essere per forza felice e spensierata solo perché parla di bambini: basti vedere la mia serie "Black Hole" quanto è gioiosa AHAHAHAHAH XD
Quindi tu hai preso un bambino che ha perso tutta la sua innocenza per via di questo destino ingiusto e lo hai raccontato; hai raccontato come si è sentito, cosa ha dovuto fare, quanto ha sofferto ma allo stesso tempo quanto sembra non aver sofferto affatto.
Insomma, hai fatto un lavoro grandioso. Questi sono argomenti spinosi, difficili da trattare, ma tu sei stata coraggiosissima e lo hai fatto nel modo giusto: sei stata delicata ma anche diretta, perché in fondo è stato un bambino a parlare, e i bambini difficilmente hanno filtri, a meno che non capiscano cosa gli sta succedendo.
Ma lui lo capisce fin troppo bene, anche se forse non gli sono chiare le dinamiche e i motivi... però è lì, gli hanno insegnato a comportarsi così e non ha neanche scelta... purtroppo se vuole sopravvivere deve attaccare per primo.
Che tristezza, sono situazioni terribili che fanno sicuramente riflettere su quanto sia difficile e crudele il nostro mondo ancora oggi; spesso ci si sorprende per le guerre che si studiano sui libri di storia, senza rendersi conto che certe cose succedono ancora e, anzi, sono anche peggiorate nel corso del tempo.
Sei stata davvero grandiosa, io non so se ne sarei stata in grado: l'attenzione ai dettagli che hai mostrato, l'accuratezza delle parole e delle informazioni, tutto fa capire che ci hai messo tanto impegno e tanto cuore.
Complimenti Soul, sappi che ti ammiro tantissimo :3
Buona fortuna per il contest, anche se so che con un testo del genere non puoi andare male! *___*
Alla prossima e grazie per aver parlato di una tematica tanto difficile e importante, non è da tutti, credimi ♥

Recensore Master
12/08/20, ore 00:04

Carissima, cosa posso dire? Prima di tutto in bocca al lupo per il contest, penso che tu abbia fatto un ottimo lavoro hai scritto una storia realistica e attuale, che sarebbe tale anche se parlasse di soldati adulti. Il fatto che tratti di soldati bambini fa riflettere ancora di più.
Esistono luoghi in cui la guerra è così di casa che ormai è la norma, forse non si riuscirebbe a smettere di combattere. Penso grandi e bambini conoscono solo quello e non si guarda in faccia nessuno, neanche i propri figli. Si vive senza speranza, tirando a campare senza accorgersi di nient'altro.
Da una parte speravo che quel ragazzino morisse perché si sarebbe risparmiato quella vita, e da una parte sarebbe stato meglio per lui, per salvaguardare il suo animo buono da bambino, invece "purtroppo" resta vivo a scapito dell'altro bambino, e l'essersi salvato lo condanna.
(Recensione modificata il 12/08/2020 - 12:06 am)

Recensore Master
10/08/20, ore 15:34

Tesoro! Hai fatto benissimo a scrivere questa storia, perché credo sia una delle migliori che hai postato, per quanto breve. Hai trattato molto bene una tematica molto difficile, come questa dei bambini-soldato, trasmettendo le emozioni del bambino protagonista e permettendo di entrare in empatia con lui. Deve sparare perché glielo hanno ordinato, e gli hanno detto che se non lo fa morirà, ma in cuor suo è ancora un bambino, che vorrebbe giocare e a cui piace guardare il suo coetaneo mentre disegna. Non dovrebbe esistere una realtà simile: i bambini dovrebbero essere bambini e basta, non mandati al massacro per un credo "superiore". E a pensarci mi vergogno di credere in qualcosa, sinceramente.
Per quanto riguarda le nozioni "tecniche" hai ragione: per quanto l'AK 47 non sia proprio leggerissimo (ne ho uno e uno mio papà XP), è comunque un'arma relativamente piccola e maneggevole, di una resistenza incredibile (mi hanno detto che non inceppa mai) e dalla manutenzione praticamente assente. Nei luoghi di guerra, addirittura, lo usano pure mezzo smontato e funziona lo stesso.
Complimenti davvero, perché hai scritto una storia che colpisce dritto al cuore. Struggente anche la canzone che ti ha ispirato: capisco perché ti ha colpito così tanto!
Bacioni e a presto!