Recensioni per
Bicefalo - Prologo di sangue
di _Niente_Paura_

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
26/08/20, ore 10:25

OTTAVA Classificata al Contest "Il Colore del Peccato" di Laila_Dahl

- Grammatica e Stile 3/5

Ho trovato giusto qualche refuso che sicuramente ti sarà sfuggito, niente di troppo grave; ad esempio: “non erano più talida (tali da) tanto tempo” o “non aveva più i (gli) stessi bisogni”.
Verso l’inizio della storia ripeti tre volte l’aggettivo ‘alto’: “Il castello era alto, immerso [...]. Una struttura quasi avorio si ergeva alta, [...]. Le vette delle torri sfrecciavano alte verso il cielo”, questo fa storcere un po’ il naso, ecco. Ma niente che non si possa aggiustare, tranquilla ^^.
Per il resto, devo dire che mi ha fatto piacere ritrovare quel senso di antichità e misticismo anche nel linguaggio dei personaggi e non soltanto nell’ambientazione. Inoltre, grazie proprio alla descrizione iniziale del castello, il lettore è facilmente catapultato al suo interno, cammina per i corridoi di specchi assieme al Duca e al Dottore. Bravissima ^^.

- Personaggi 9/10

Beh, noi di Vegapunk non sappiamo niente se non qualcosina. È uno scienziato formidabile, colto e inaspettatamente gentile e disponibile ad accettare le richieste delle persone che lo circondano.
Ebbene, qui abbiamo un Dottore davvero molto realistico sebbene io me lo immagino un po’ più eccentrico (conoscendo gli standard di Oda tutto è possibile, anche che abbia una banana al posto del naso ^^) e stralunato... ma ehi, questa è una tua interpretazione del personaggio, ragion per cui ho apprezzato davvero tanto che tu abbia voluto scrivere un po’ su di lui, sebbene si tratti di un AU.
Passiamo quindi a Teach (il meglio per ultimo ^^). Inutile dire che è stato davvero ben studiato, con la sua breve apparizione ha capovolto completamente l’andamento della storia. Lui che con quegli occhietti neri, il ghigno malefico e i vestiti da poveraccio, sembra davvero il male incarnato.
E poi c’è Mihawk, il nostro caro Duca.
Che dire? Il suo portamento simil austero lo contraddistingue sempre, ovunque vada e comunque ne si parli. Qui in particolar modo, hai agganciato questa sua eleganza alla posizione sociale di Duca, l’hai reso in maniera impeccabile. Sarà anche perché Mihawk si presta non bene, ma benissimo, a questo tipo di contesti. Tempo fa vidi un video su youtube dove degli esperti analizzavano un po’ il character design del personaggio e sono rimasta sconvolta dal fatto che, sin dalla sua prima apparizione, Mihawk avesse letteralmente addosso (nei colori dell’abbigliamento, ad esempio) dei rimandi alla cultura gotico-spagnola! E tu, forse inconsciamente, lo hai inserito proprio in questo contesto.

- Utilizzo Pacchetto 18/20 ( 2 + 4.5 + 5.5 + 6 )

Il pacchetto da te scelto era uno tra i più interessanti ed ero davvero curiosa di scoprire cosa avresti scritto, soprattutto dopo aver preso coscienza che avresti parlato niente di meno che di Mihawk!
Ma iniziamo dall’inizio ^^: il Colore viola è ovunque. Nelle pareti, nel sangue del Duca, negli abiti.
Poi c’è il Peccato, l’Ira. Il motivo per cui il punteggio non è pieno è semplice: l’Ira avrebbe dovuto essere al centro della storia e non soltanto alla fine. Avrei apprezzato che ci fosse un ragionamento e una maggiore introspezione sull’argomento; in linea generale direi che non si è sentito molto se non dall’apparizione di Teach. In quell’esatto momento si avverte che qualcosa non va.
E poi il finale è davvero... straniante. Mihawk ha ucciso il Teach bambino, divorato dall’Ira.
All’inizio non si capisce bene il perché l’abbia fatto ma poi c’è la frase del Duca che lascia intendere tutto: “Voleva rubarmi il tempo” e il lettore ha già un’idea di quello che è successo.
A volte la rabbia può indurci a fare cose di cui poi ci pentiremo... sta a noi non lasciarci guidare da essa e ritrovare l’autocontrollo necessario per non fare sciocchezze.
Il Genere è quello Horror. La tua storia è ambientata in un mondo che somiglia più al genere Dark Fantasy che a quello Horror ma qualcosa me lo ha fatto ricordare. Mi spiego meglio: le analisi del Dottore, il prelievo di sangue e l’atmosfera gelida che cozza con le pareti violacee del castello (il viola che richiama il rosso, un colore caldo), tutto ciò mi ha messo addosso quella sensazione che ho quando leggo un Horror. Sebbene non ci siano elementi che rimandino al genere, l’aria che si respira accanto al Duca è perfettamente coerente con il pacchetto. Per non parlare del finale, il lettore viene messo davanti alla cruda realtà: Mihawk ha ucciso un bambino senza se e senza ma, l’ha fatto accecato dalla rabbia.
Infine c’è il Prompt: il castello è pieno zeppo di specchi.
Lo specchio è anche il tramite, laddove esistono creature diverse da noi. Ho apprezzato il parallelismo con lo specchio che rappresenta “il simbolo della vanità”. Invece qui è tutt’altra cosa.
Perché è qualcosa di più, per l’appunto: Mihawk vi inserisce una mano. Ricorda molto quegli specchi magici che persone come Alice attraversano per passare da un mondo a un altro ^^. Davvero ben fatto.

- Giudizio Personale 4/5

Inizio con il dire che ho adorato l’ambientazione, le descrizioni e, in generale, l’idea di far diventare il temibile spadaccino più forte del mondo in qualcosa che è in grado di dialogare con essere ultraterreni.
Che poi, come ho già detto, Mihawk si presta bene a questo genere di cose.
Sarà il fascino da “vampiro” o la sua nobiltà non scritta ma tu sei stata davvero brava con lui. Complimenti!
Avrei amato ancora di più la storia se avessi dato maggiore enfasi al peccato dell’Ira, come ho già spiegato. Eppure è stata un’ottima storia, gradevole da leggere e sicuramente originale.

34/40

+ 2 punti bonus*citazione
+ 3 punti bonus personaggio*Mihawk

39