Recensioni per
Il vagabondo delle stelle
di Gaia Bessie

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
01/06/22, ore 14:35

I miei complimenti per l'originalità del protagonista. Forse è la prima volta che leggo di un Rodolphus veramente e profondamente adepto della causa, fanatico dell' "uomo sopra gli uomini", diciamo così, e schifiltoso nei confronti di tutto ciò che è bassezza o materia umana (appunto, i sentimenti, appunto, il sesso, ma anche la violenza in un certo senso). È un uomo mediocre nelle sue emozioni e azioni, opposto agli estremi caratteriali di sua moglie. Hai ben descritto la sua enorme delusione al crollo delle illusioni e alla consapevolezza che una donna può avere la meglio anche sul Superuomo. Un rozzo maschilista, questo Rodolphus, un cattivo che io trovo molto realistico perché non è un folle senza speranza ed esagerato come Bellatrix, ma potrebbe essere davvero un "medio-man" , un uomo qualsiasi che passa al lato sbagliato e poi ancora più sbagliato quando ne viene deluso. Non ho particolarmente apprezzato lo stupro ma ammetto che con questo personaggio in tale contesto poteva entrarci. Altra spiccata punta di originalità è tutto il fil rouge delle stelle, un piccolo, quasi commovente dettaglio profondamente umano (quasi bambinesco, pur nella sua tirchieria) di un uomo che ambiva a negare la propria umanità. Potrebbe quasi farlo apparire in una luce migliore, se non fosse che dietro si nasconde il solito sterile egoismo concretizzato in un attaccamento alla materia (da lui stesso disprezzata) e in un completo distacco dai suoi simili umani. Davvero originale, ribadisco. Sugli altri personaggi non mi dilungo, mi fa un po' rabbrividire l'autolesionismo di Bellatrix e la sua tricomania (che si strappi i capelli a ciocche mi dà proprio un fastidio fisico ^^'). Ciao!

Recensore Veterano
11/10/20, ore 15:08

Recensione premio relativa al contest “Il Citazionista 3”
Carissima Bessie, eccomi finalmente a rilasciare le recensioni premio che ti spettano. Mi scuso per il leggero ritardo, ma l’università è ricominciata e mi sta già prosciugando di tutte le forze, e le tue storie sono abbastanza corpose e volevo avere il tempo necessario per leggerle e apprezzarle come meritano. Ma bando alle ciance e cominciamo con la recensione!
Di storie sul tuo profilo ce ne sono veramente tante, ma sarò sempre attratta da quelle avente come protagonisti i vari membri della famiglia Black (e ho strategicamente evitato le Dramione per motivi di puro gusto), perciò ho assalito questa oneshot non appena l’ho vista.
In primo luogo mi ha subito colpita il protagonista da te scelto; troppo spesso infatti Rodolphus viene lasciato nell’ombra, sia nell’opera originale – in cui è solamente citato un paio di volte senza approfondimento – sia nelle fanfiction – in quanto è sempre descritto come il terzo incomodo nella relazione tra Bellatrix e Voldemort.
Qui, invece, trovo che tu gli abbia saputo dare il giusto spazio e una degna caratterizzazione, mostrando diverse sfaccettature del suo carattere e rendendolo una persona vera, con paure, desideri e pensieri propri. In particolare, molto interessante è stato il confronto tra Rodolphus e Voldemort, il desiderio smanioso del primo di divenire proprio come il suo maestro – libero, immortale e superiore a tutti gli altri.
Trovo che tu abbia colto bene il tipico conflitto che si può ritrovare nella maggior parte dei Mangiamorte, ovvero l’esaltazione per il Signore Oscuro che va a interferire con il proprio orgoglio personale, la smania di mettersi in mostra e il desiderio di venire ricompensati prima di tutti gli altri.
Da questo punto di vista, un elemento di massima originalità è stato vedere Rodolphus “schierarsi” dalla parte di Voldemort e contro Bellatrix; non mi era mai capitato di vedere un’evoluzione simile per questa coppia, e ha rappresentato una svolta innovativa e anche parecchio intrigante. Si può quasi dire che Bellatrix sia un punto comune per entrambi gli uomini, impassibili di fronte alla maggior parte degli eventi ma che vengono traviati dalla passione che provano per la stessa donna. E se nella maggior parte delle fic questo risulta in una gelosia impotente da parte di Rodolphus – sempre costretto a tacere e acconsentire –, qui è un ulteriore elemento di avvicinamento tra lui e il Signore Oscuro, in un risvolto finale veramente inedito.
Altro aspetto originalissimo è stato tutto il discorso legato al collezionare i frammenti di stella, che è inserito in modo parsimonioso tra le varie scene descritte, in modo da creare uno sfondo diverso a quello a cui siamo abituati ma mostrando determinati eventi canonici che vanno a incastrarsi in una nuova dimensione.
E, collegandoci a una delle scene più forti, non posso che congratularmi per la descrizione del rapporto che Rodolphus ha con gli altri personaggi – Rabastan, Barty, Bellatrix stessa – che è sempre molto complesso e mai banale. Vederli tutti in scena nel momento della tortura ai Paciock è stato azzeccato e emblematico, sia perché è effettivamente uno dei pochi momenti in cui li vediamo collaborare per uno scopo ultimo – almeno per quanto riguarda la storia originale –, sia perché è proprio nel discorso con Alice che vediamo Rodolphus splendere quanto le stelle che colleziona.
La frase “Solo gli avari vogliono vivere per sempre […] perché hanno troppa paura di lasciarsi alle spalle le cose che amano” mi ha fatto venire i brividi, così come tutte le battute che i due si scambiano; le parole di Alice – e le rispettive risposte di Rodolphus – hanno centrato in pieno i caratteri di entrambi, delineandoli con nitidezza e precisione.
In realtà, però, l’intero racconto è intriso di spunti interessanti e su cui varrebbe la pena soffermarsi, in quanto sei riuscita a caratterizzare veramente bene ogni singolo personaggio, sia quelli protagonisti che quelli secondari, e questo non può che essere un grandissimo punto a tuo favore perché è stato davvero un piacere leggere e commentare un’opera con un simile IC e delle dinamiche avvincenti come quelle descritte.
Prima di terminare la recensione, voglio spendere due parole anche per il tuo stile di scrittura; avendo letto diverse tue storie, non è una sorpresa vedere che anche qui la trama è intrisa di espressioni sofisticate e descrizioni poetiche. Il ritmo è veloce, scorrevole e fa sì che la narrazione proceda spedita e senza intoppi, nonostante la lunghezza non esattamente indifferente dello scritto. Mi ha fatto dunque molto piacere immergermi così profondamente nella lettura che mi ha fatto rimanere quasi come un pesce fuor d’acqua alla fine, proprio perché
Spero di leggere presto altre fic su questi personaggi, che rientrano tranquillamente tra i miei preferiti in assoluto, perché li sai trattare con il rispetto che meritano e mostrando parti dei loro caratteri che a molti sfuggono.
A presto e buona domenica,
Federica ♛

Recensore Veterano
26/08/20, ore 10:18

QUINTA Classificata (a pari merito) al Contest "Il Colore del Peccato" di Laila_Dahl

- Grammatica e Stile 4/5

Dunque, non ci sono errori e il tuo stile mi piace davvero molto.
È poetico, ricco di parole stranianti ma che al tempo stesso risultano e sono semplici inserite in altri contesti; c’è un’atmosfera tetra e surreale di fondo (specie nella prima parte) che riflette anche il genere della storia. C’è la drammaticità, tutta la sofferenza.
Eppure c’è stato qualcosa che mi ha lasciata un po’... meh, ossia le virgole. Ti faccio degli esempi: “Ma, già allora, in quel vento freddo […] il grido disperato di sua moglie, quand’aveva scoperto che il Signore Oscuro era sparito”, “cercando un angolo di sole dove, Bellatrix Black, non potesse più entrare” o ancora: “Un giorno, si sarebbero quietate […]”.
In tutte queste frasi c’è una virgola di troppo.
Forse è stata una scelta volontaria, sta di fatto che le troppe virgole scandiscono la frase in maniera errata al lettore o gli danno l’impressione che ci siano troppe piccole pause che non lo fanno andare avanti con scorrevolezza nella lettura.

- Personaggi 10/10

Iniziamo con l’inizio. Rodolphus ha ben chiaro il perché abbia scelto di seguire Voldemort: lui è privo di peccato, non si lascia condizionare dai sentimenti o dalla carne, cammina dritto e fiero lungo il suo percorso verso l’immortalità e per questo lo stima. Vuole essere come lui.
E poi c’è Bellatrix, lei che è riuscita a trascinare il Signore Oscuro tra la gente comune, tra i “mortali” come hai saggiamente detto. Gli è crollato un mito, per così dire.
È triste pensare che nonostante loro continuino a tradirlo, Rodolphus va ad arricchire la sua collezione di frammenti di stelle come se niente fosse. La collezione. È il centro focale su cui ruota l’intera storia e il protagonista è proprio Rodolphus la cui brama di stelle appare quasi patetica nel momento in cui spera che il Signore Oscuro, una volta tornato, esaudirà il suo desiderio: una valanga di stelle da aggiungere alla sua collezione. Il dialogo che ha con Alice dice tutto e dice niente.
È carico di sentimento. Quel Crucio segna la fine della scena ma anche l’inizio della tortura.
L’introspezione che hai dato a ciascun personaggio è magistrale, al centro vi è sempre Rodolphus ma attraverso lui conosciamo i personaggi e in particolare Bellatrix. Lui osserva e descrive ogni minima espressione, ogni parola, ogni gesto della donna, ce la descrive e la rende conoscibile anche a un lettore inesperto del fandom.
È una storia con del potenziale, con dei personaggi eccezionali e con diverse tematiche di fondo.

- Utilizzo Pacchetto 20/20 ( 2 + 6 + 6 + 6 )

Che pacchetto allegro che hai scelto, eh? Bando alle ciance, cominciamo dall’inizio.
Il Colore indaco è presente nel cielo, negli occhi di Alice e infine in quelli di Hermione.
Poi c’è il Peccato, l’Avarizia. Rodolphus è ossessionato dai frammenti di stella, al punto da pensare che lui stesso non morirà mai finché la sua collezione è ancora a Villa Lestrange. Alla fine il protagonista si abbandona alla pazzia, la stessa che aveva caratterizzato Bellatrix e la sua ossessione per il Signore Oscuro.
All’inizio non se ne fa cenno ma poi Rodolphus, tradito e disgustato dall’essere “troppo umano” di Voldemort si dedica alla sua collezione, rifiutandosi di dare una mano al fratello che ha problemi economici.
È chi che è evidente, ma soprattutto nella scena finale.
Come ho già ampiamente spiegato, la sua brama di stelle lo consuma fino a renderlo completamente pazzo.
Per quanto riguarda il Genere, che posso dirti? La tua storia vibra e trasuda drammaticità da tutti i pori. Ogni singola parola dà valore all’atmosfera buia e straniante che hai deciso di descrivere sin dalla primissima parte. C’è qualcosa che fa rimanere il lettore sulle spine, con l’acqua alla gola e che gli fa temere – giustamente – che le cose non andranno bene.
Da questo punto di vista hai fatto un ottimo lavoro, davvero ^^.
Mi è piaciuto soprattutto la scelta delle parole; come ti ho già detto, hanno contribuito assieme allo stile a dare un senso di claustrofobia in alcuni punti dove io stessa mi sono sentita male per i poveri Longbottom.
E infine il Prompt, la Ciocca. Un ottimo espediente quello di renderlo una caratteristica di Bellatrix e poi dello stesso Rodolphus, quella di strapparsi le ciocche di capelli.
A tale proposito c’è questo parallelismo tra i due: lei era dominata dalla sua bramosia per il Signore Oscuro, è fissata, pazza in maniera tale da negare la sua morte perché “le persone grandi come lui non muoiono mai”. È vagamente inquietante che arrivi a strapparsi i capelli per lui.
Allo stesso modo farà poi suo marito dinanzi al Ministro Granger.

- Giudizio Personale 5/5

Parto dal presupposto che non mi ritengo assolutamente una degna fan di Harry Potter: non ho mai letto i libri e penso proprio che mai lo farò a causa dei miei mille impegni, ragion per cui molti dei personaggi e degli eventi di cui hai trattato nella storia sono stati davvero difficili da valutare.
Eppure non mi sono persa d’animo e ho fatto le mie ricerche. Ed è proprio per questo che ti devo ringraziare, ho adorato il “racconto” a inizio storia, il background di Rodolphus, il perché abbia deciso di seguire Voldemort e la sua relazione con Bellatrix.
In sé le ultime scene sono qualcosa che è difficile leggere per via del tema affrontato (la tortura) dove spesso e volentieri si corre il rischio di esagerare e far scappare via i lettori indignati... tu invece te la sei giocata bene, anzi, benissimo!
Anche la scena dello stupro, altra tematica non molto felice, è stata strutturata in modo intelligente.
Davvero, ottimo lavoro ^^.

39/40

+ 2 punti bonus*citazione
+ 0 punti bonus personaggio

41

Recensore Master
14/08/20, ore 12:10

Oh mamma. Adoro. Adoro tutto. È una delle ricostruzioni più alternative e interessanti di Rodolphus che abbia letto da molto tempo a questa parte.
Mi piace. Mi piace moltissimo. Adoro come hai strutturato il rapporto tra i Lestrange. ADORO Barty, il fatto che poi sia lui ad avere il comando della missione. Adoro Rabastan con i vizietti che chiede al fratello sostegno economico e persino Bellatrix che si strappa i capelli per il suo Signore.
La cosa più notevole è il rapporto tra Rodolphus e Voldemort, come dalla fiducia cieca sia passato allo sdegno perché si è rivelato "umano, troppo umano".

La collezione di frammenti di stelle è un'idea bellissima e originale, complimenti. La storia finirà tra le mie preferite perché amo Rodolphus anche declinato in questo modo, così diverso dal mio, quasi complementare.
Sul tuo stile poetico c'è poco da aggiungere, è meraviglioso. Adoro che la sanzione di Rodolphus sia stata la condanna al bacio del Dissennatore, anche se dentro di me soffro perché tra Regulus con gli Inferi, Barty e Rodolphus baciati da un Dissennatore la mia anima si strazia troppo. 😭😭😭😭
Forse, a voler essere pignoli, si potrebbe dire che un mondo magico che ha tolto i Dissennatori da Azkaban e Hermione che si è interessata per migliorare le condizioni degli elfi domestici difficilmente sarebbe ricorso al bacio del Dissennatore, ma è una scelta narrativa che non mi sento di criticare e magari hanno tenuto questa sanzione per i reati più gravi come la tortura ai Paciock.
Ti rinnovo i complimenti e ti ringrazio per aver scritto una simile piccola perla (anzi un frammento di stella)
Un abbraccio
Sev

Recensore Veterano
14/08/20, ore 11:28

Ciao Gaia!
E' la tua prima ff che leggo (forse perché io sono un po' più fissata sulla old generation, quindi il nostro cammino non si era mai incrociato prima). Io non so neanche che dire: SPLENDIDA. Penso sia una delle ff più belle che io abbia mai letto, e non scherzo. Va di diritto tra le preferite e ti aggiungo ai miei autori preferiti, anche se ho letto solo questa tua ff (per ora): hai uno stile meraviglioso, è proprio il genere che piace a me, un misto tra il poetico e il filosofico (non so se era tua intenzione, ma è quello che è uscito - almeno a mio parere), angst. Bellissimo.
La caratterizzazione di Rodolphus mi ha convinta alla grande, anzi, mi ha convinto molto di più di altre che ho letto negli anni (altrettanto piacevoli da leggere, per carità, ma questa tua... io la trovo geniale). Mi è piaciuto questo voler emulare Voldemort, innalzarlo a livello di un dio e una divinità, voler raggiungere l'immortalità insieme a lui salvo poi rendersi conto che Voldemort è umano e ha peccato di uno dei vizi più bassi: la lussuria. Si è unito a Bellatrix e, mentre di solito vediamo Rodolphus innamoratissimo di Bella dannarsi per questa relazione che ha con Voldemort, qui lo vediamo traballare perché gli cade il mito del suo Signore! Hai ribaltato le cose creando qualcosa di nuovo e inaspettato. Per me perfetto davvero. Bella anche l'idea di dare la colpa a Bellatrix (simbolo dell'umanità di Voldemort) per la caduta del Signore Oscuro. E' la prima volta che leggo qualcosa del genere e ne sono rimasta davvero entusiasta! Anche l'idea di rendere Rodolphus un cacciatore di stelle e di conservarle l'ho trovata particolarmente azzeccata. Rod si lascia andare al suo peccato quando scopre che anche Voldemort ha ceduto al suo. Se se lo può permettere lui, allora, se lo può permettere anche Rodolphus.
Bellissima anche la contrapposizione tra Rodolphus e Alice, con lei che gli dice che non vuole vivere per sempre perché non è così avara da voler sorvegliare qualcosa costantemente.
E' la prima volta poi che leggo di Alice che viene stuprata e trovo tu abbia gestito bene la descrizione, è forte ma non eccessivamente disturbante (a livello di "trigger" intendo, è ovvio che uno stupro sia sempre disturbante anche solo da leggere). Ho trovato azzeccati i pensieri di Rodolphus nell'atto che non può fare a meno di chiedersi se fosse così che Voldemort prendesse Bellatrix: con un po' di costrizione, attento solo ai propri bisogni.
Infine, mi ha convinto tantissimo anche la tua caratterizzazione di Bellatrix.
Davvero complimenti, spero di leggere altro di tuo sulla old generation, sicuramente recupero ciò che hai già scritto!
A presto,
Clo
P.S. scusa se ci sono errori di battitura in questa recensione ma il sito continua a bloccarsi e mi risulta difficile scrivere per bene :/