QUINTA Classificata (a pari merito) al Contest "Il Colore del Peccato" di Laila_Dahl
- Grammatica e Stile 4/5
Dunque, non ci sono errori e il tuo stile mi piace davvero molto.
È poetico, ricco di parole stranianti ma che al tempo stesso risultano e sono semplici inserite in altri contesti; c’è un’atmosfera tetra e surreale di fondo (specie nella prima parte) che riflette anche il genere della storia. C’è la drammaticità, tutta la sofferenza.
Eppure c’è stato qualcosa che mi ha lasciata un po’... meh, ossia le virgole. Ti faccio degli esempi: “Ma, già allora, in quel vento freddo […] il grido disperato di sua moglie, quand’aveva scoperto che il Signore Oscuro era sparito”, “cercando un angolo di sole dove, Bellatrix Black, non potesse più entrare” o ancora: “Un giorno, si sarebbero quietate […]”.
In tutte queste frasi c’è una virgola di troppo.
Forse è stata una scelta volontaria, sta di fatto che le troppe virgole scandiscono la frase in maniera errata al lettore o gli danno l’impressione che ci siano troppe piccole pause che non lo fanno andare avanti con scorrevolezza nella lettura.
- Personaggi 10/10
Iniziamo con l’inizio. Rodolphus ha ben chiaro il perché abbia scelto di seguire Voldemort: lui è privo di peccato, non si lascia condizionare dai sentimenti o dalla carne, cammina dritto e fiero lungo il suo percorso verso l’immortalità e per questo lo stima. Vuole essere come lui.
E poi c’è Bellatrix, lei che è riuscita a trascinare il Signore Oscuro tra la gente comune, tra i “mortali” come hai saggiamente detto. Gli è crollato un mito, per così dire.
È triste pensare che nonostante loro continuino a tradirlo, Rodolphus va ad arricchire la sua collezione di frammenti di stelle come se niente fosse. La collezione. È il centro focale su cui ruota l’intera storia e il protagonista è proprio Rodolphus la cui brama di stelle appare quasi patetica nel momento in cui spera che il Signore Oscuro, una volta tornato, esaudirà il suo desiderio: una valanga di stelle da aggiungere alla sua collezione. Il dialogo che ha con Alice dice tutto e dice niente.
È carico di sentimento. Quel Crucio segna la fine della scena ma anche l’inizio della tortura.
L’introspezione che hai dato a ciascun personaggio è magistrale, al centro vi è sempre Rodolphus ma attraverso lui conosciamo i personaggi e in particolare Bellatrix. Lui osserva e descrive ogni minima espressione, ogni parola, ogni gesto della donna, ce la descrive e la rende conoscibile anche a un lettore inesperto del fandom.
È una storia con del potenziale, con dei personaggi eccezionali e con diverse tematiche di fondo.
- Utilizzo Pacchetto 20/20 ( 2 + 6 + 6 + 6 )
Che pacchetto allegro che hai scelto, eh? Bando alle ciance, cominciamo dall’inizio.
Il Colore indaco è presente nel cielo, negli occhi di Alice e infine in quelli di Hermione.
Poi c’è il Peccato, l’Avarizia. Rodolphus è ossessionato dai frammenti di stella, al punto da pensare che lui stesso non morirà mai finché la sua collezione è ancora a Villa Lestrange. Alla fine il protagonista si abbandona alla pazzia, la stessa che aveva caratterizzato Bellatrix e la sua ossessione per il Signore Oscuro.
All’inizio non se ne fa cenno ma poi Rodolphus, tradito e disgustato dall’essere “troppo umano” di Voldemort si dedica alla sua collezione, rifiutandosi di dare una mano al fratello che ha problemi economici.
È chi che è evidente, ma soprattutto nella scena finale.
Come ho già ampiamente spiegato, la sua brama di stelle lo consuma fino a renderlo completamente pazzo.
Per quanto riguarda il Genere, che posso dirti? La tua storia vibra e trasuda drammaticità da tutti i pori. Ogni singola parola dà valore all’atmosfera buia e straniante che hai deciso di descrivere sin dalla primissima parte. C’è qualcosa che fa rimanere il lettore sulle spine, con l’acqua alla gola e che gli fa temere – giustamente – che le cose non andranno bene.
Da questo punto di vista hai fatto un ottimo lavoro, davvero ^^.
Mi è piaciuto soprattutto la scelta delle parole; come ti ho già detto, hanno contribuito assieme allo stile a dare un senso di claustrofobia in alcuni punti dove io stessa mi sono sentita male per i poveri Longbottom.
E infine il Prompt, la Ciocca. Un ottimo espediente quello di renderlo una caratteristica di Bellatrix e poi dello stesso Rodolphus, quella di strapparsi le ciocche di capelli.
A tale proposito c’è questo parallelismo tra i due: lei era dominata dalla sua bramosia per il Signore Oscuro, è fissata, pazza in maniera tale da negare la sua morte perché “le persone grandi come lui non muoiono mai”. È vagamente inquietante che arrivi a strapparsi i capelli per lui.
Allo stesso modo farà poi suo marito dinanzi al Ministro Granger.
- Giudizio Personale 5/5
Parto dal presupposto che non mi ritengo assolutamente una degna fan di Harry Potter: non ho mai letto i libri e penso proprio che mai lo farò a causa dei miei mille impegni, ragion per cui molti dei personaggi e degli eventi di cui hai trattato nella storia sono stati davvero difficili da valutare.
Eppure non mi sono persa d’animo e ho fatto le mie ricerche. Ed è proprio per questo che ti devo ringraziare, ho adorato il “racconto” a inizio storia, il background di Rodolphus, il perché abbia deciso di seguire Voldemort e la sua relazione con Bellatrix.
In sé le ultime scene sono qualcosa che è difficile leggere per via del tema affrontato (la tortura) dove spesso e volentieri si corre il rischio di esagerare e far scappare via i lettori indignati... tu invece te la sei giocata bene, anzi, benissimo!
Anche la scena dello stupro, altra tematica non molto felice, è stata strutturata in modo intelligente.
Davvero, ottimo lavoro ^^.
39/40
+ 2 punti bonus*citazione
+ 0 punti bonus personaggio
41 |