Recensioni per
Come si fa
di LadyPalma

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
03/11/20, ore 15:13
Cap. 1:

Ciao!
Sono contentissima che tu abbia scelto di presentare questa flash per l'iniziativa di C&C, perché conoscendomi - pigra come sono - probabilmente non l'avrei mai scovata e mi sarei persa una piccola perla.
Non credo serva ribadire quanto mi piaccia il personaggio della McGranitt (credo che l'amore nei suoi confronti sia universale, nel fandom). Vederla qui attraverso gli occhi di Horace è stato un bel cambiamento rispetto al solito: c'è questo misto di "vorrei essere come lei" e "non sono come lei" che accompagna i pensieri di Lumacorno lungo tutta la storia, rimandando indietro un'immagine di Minerva sempre circondata dall'ammirazione e dalla stima del suo professore/collega. Ho amato moltissimo lo stile, il concludere ogni sezione con una frase significativa (e il "come fa?" di ammirato stupore, sostituito alla fine da "ecco come si fa" nel momento in cui Horace riesce a essere come lei) e i piccoli dettagli (Minerva invitata al Lumaclub da Tom Riddle, ADORO).
Penso che tu abbia colto benissimo l'essenza sia di Horace che di Minerva e le abbia trasposte alla perfezione. Complimenti, è stata una bellissima lettura *_*
Alla prossima! 💙
Fera

Recensore Master
02/11/20, ore 13:18
Cap. 1:

Come fai tu non lo so, ma davvero é spettacolare! Adoro il tuo stile è questo già lo sai, ma se devo essere sincera ho iniziato ad amare i tuoi accostamenti dei personaggi. Ma per diamine ho avvertito Minerva in ogni sillaba per non parlare del lembo di sudore dalla paura di Horace. Complimenti, non vedo l’ora di recensire le altre ;) mi lascio qualcuna sai com’è ♥️

Recensore Veterano
02/11/20, ore 10:48
Cap. 1:

Ciao cara! Quando ti ho detto che sarei passata a leggere questa flashfic, mi hai detto "Spero che ti piaccia", e io voglio dirti una cosa: credo che sia impossibile che non mi piaccia qualcosa che scrivi. E credimi, non sto esagerando. Hai un talento che invidio, riesci a catturare in pochissime righe l'essenza di un discorso, di un concetto, di due personaggi, di un rapporto. Minerva ed Horace sono due personaggi opposti. Lei è agguerrita, coraggiosa, franca, senza veli o maschere. Lui è vigliacco, codardo, ma di fondo un buono, che non vuole la guerra, non vuole essere un Mangiamorte, ma non vuole nemmeno metterci le penne: un Don Abbondio (anche se Don Abbondio l'ho odiato per tutta la mia istruzione scolastica, mentre Lumacorno mi è sempre piaciuto). Alla fine Horace ha capito come si fa, e tu l'hai scritto in modo tale da farci capire che è proprio la figura di Minerva ad ispirarlo, fortificarlo, dargli coraggio. 
Credo che la forza, nella tua scrittura, sia proprio nelle drabble, perchè non ti perdi in fronzoli inutili e con meno di 110 parole riesci a colpire dritta nel cuore, anche se non parli di relazioni puramente amorose. Se dovessi mai decidere di scrivere un romanzo basato sul concetto di drabble, anche se non sarà chiaramente a tema Harry Potter, ti prego mandami un messaggio che andrò subito a comprarlo.
Sei, in assoluto, la mia autrice preferita qua sopra.
Brava, davvero.
A presto
VigilanzaCostante

Recensore Junior
27/08/20, ore 16:19
Cap. 1:

Ero super indecisa su quale leggere tra i racconti consigliati: li ho aperti tutti e questo, nella rapida scorsa che gli dato, mi ha subito catturata.
L'idea alla base, questo ripercorrere il rapporto tra Minerva e Horace in dei frangenti significativi e fondamentali delle loro vite, l'ho trovato assolutamente intelligente.
Ciò che maggiormente mi ha colpito, poi, è stata la maestria con cui possiamo notare l'evoluzione dei personaggi, di Horace in particolare, ed è proprio in tale evoluzione che prende senso la domanda implicita che fa da titolo.
Ho trovato queste quattro drabble una sorta di metafora della vita e, soprattutto, del modo in cui essa può essere affrontata e vissuta, costantemente in bilico tra l'immedesimarmi con lei o con lui. Guardando, così come Horace, a Minerva con ammirazione e forse anche un po' di invidia per la mancata capacità di agire con la medesima forza, determinazione e risolutezza.

Ce li presenti così: un professore che ha in sé un qualcosa di ambiguo, di quelli che - opinione personale - non piacciono particolarmente a causa della loro tendenza a privilegiare chi, per una ragione o un'altra, è già portato per una data materia - o chi nella vita ha avuto l'agio economico e familiare di non doversi preoccupare troppo di niente, anziché concedere a tutti gli altri studenti i mezzi per riuscire ad arrivare ad altrettanta o superiore bravura (dai, le preferenze così esplicite non vanno mai troppo a genio :P) e dall'altra parte una giovane Minerva, che squittisce maturità e con arguzia sa toccare sa già toccare i tasti dolenti dell'altro.
Proprio nella conclusione della prima drabble trova spazio quel misto tra sorpresa e invidia per la donna che "nonostante Horace ami circondarsi di talenti che ricordano fiori in primavera, lei seppur giovane è già una quercia" e una quercia decisamente non le manda a dire.
Alle volte mi chiedo con estrema curiosità quali siano gli elementi nelle nostre vite che a fronte di un pregresso comparabile ci consentono di evolvere in modi tanto differenti. Chissà per quale ragione Minerva a diciotto anni fosse già una quercia e Horace soltanto un suo osservatore.
Il passaggio successivo mi fa guardare a lui con una nota compassionevole: un uomo che sicuramente ha riposto la fiducia nelle (nella) persone sbagliate e che ha concesso saperi laddove era meglio tenerli per sé, ma lui questo non poteva di certo prevederlo. Posso solo immaginare la vergogna e il senso di colpa che deve aver provato di fronte alla consapevolezza del ruolo che lui stesso ha giocato. Eppure, non riesco a scusarlo: errare è umano e comprensibile, è il modo in cui si fa fronte alle proprie scelte che poi ti rende differente e puoi scegliere se andare in letargo o affrontare l'inverno, giusto per restare in tema.
Il loro incontro successivo avviene numerosi anni dopo: Horace alla fine in letargo ci era andato per davvero, mentre Minerva, non più così giovane, non hai mai smesso di essere una forza della natura in prima linea ogni qualvolta ce ne fosse stato il bisogno. Non posso di certo biasimarla per l'accusa che lei gli muove: soprattutto se si condivide parte di un percorso, vedere quelle persone che davi per scontato sarebbero state in prima linea con te abbandonare è un colpo grosso. D'altro canto, però, non riesco neanche a biasimare lui solo perché peccava di mancanza di coraggio. Probabilmente, poi, è proprio in virtù di quella mancanza che si ostinava a cercarla: come se il solo avere a che fare con una persona come lei potesse in qualche modo infondergli un po' di quella esuberanza.
E alla fine, in effetti, lo abbiamo visto tutti: erano fianco a fianco ancora una volta, con le bacchette in mano, pronti a lottare e difendere "casa". Horace ci ha messo un po' di tempo, ma alla fine, la vera cosa a cui si è arreso, è la forza dei suoi compagni da cui è stato travolto e coinvolto.
Hanno paura, ma sono insieme nella paura. Questo mi ha fatto venire in mente la frase che Luna rivolge ad Harry: la loro forza non sta nei singoli, ma nei singoli presi tutti insieme, perché se da soli non sono poi una così grande minaccia, assieme sono invincibili.
Così, ecco come si fa.
Prima di concludere, voglio sottolineare quanto abbia trovato evocative e adatte ognuna delle frasi con cui hai concluso le diverse drabble. Al di là delle metafore che racchiudono in sé, mi è proprio piaciuto il filo conduttore che erano gli elementi della natura e mai conclusione può essere più propositiva dell'immagine del ritorno dei raggi del sole, dopo un cupo e oscuro buio.

Come sempre è stato un piacere passare, a presto,
Bongi!

Recensore Veterano
21/08/20, ore 17:07
Cap. 1:

Cara LadyPalma, eccomi!
Non amo le drabble e anzi, di solito anche se la trama mi incuriosisce, tendo a non leggerle perché rimarrei con l'amaro in bocca. Sarà che queste drabble sono quattro o sarà che tu sei brava, ma questa ff mi è piaciuta molto! Certo, comunque fosse stato qualcosa di più "articolato" credo mi avrebbe soddisfatta di più, ma questo è un problema tutto mio XD
La coppia McGranitt/Lumacorno non mi dispiace affatto, sai? Anche se qua, come dici tu, sembra esserci qualcosa solo da parte di Horace. Anche io sono convinta che la McGranitt sia del 1925 e non accetto nessun'altra data di nascita (oops) e l'accenno a Riddle l'ho trovato appropriato (una Tom Riddle/Minerva McGranitt all'orizzonte??? XD).
Horace è il solito Serpeverde che pensa prima alla propria pelle e poi a quella degli altri... ma vederlo combattere nel settimo è stato davvero un momento bellissimo e mi piace l'idea che a "ispirarlo" e a "spronarlo" sia stata un po' Minerva!
Insomma, complimenti! La inserisco nei preferiti
A presto,
Clo

Recensore Master
21/08/20, ore 14:36
Cap. 1:

Mi piace molto!
Horace e Minerva sono caratterizzati benissimo: lui è un fifone incapace di assumersi le proprie responsabilità, tanto che si appoggia sui suoi "accoliti"; lei è severa anche a 18 anni, è sarcastica ed è combattiva. Ma è bello che alla fine combattano insieme e provano anche le stesse emozioni!
Ho solo una perplessità... non mi sembra che Minerva sia una Serpeverde e comunque è la direttrice di Grinfodoro... o no?
(Recensione modificata il 21/08/2020 - 02:42 pm)