Ma buongiorno bella Signorina! Ho deciso che darò una cosa che ho fatto una sola volta in tutta la mia vita da recensore di interattive, ovvero commentare il capitolo man mano che lo leggo, così da non dimenticare nemmeno una cosa. Credo sia importante, visto la portata di questo capitolo conclusivo, procedere con ordine e precisione visco che, a quanto ho potuto intendere, di cose importanti ce ne sono a bizzeffe. Temo che verrà una recensione chilometrica, quindi dopo sarai autorizzata a segnalare il mio profilo per molestie. Basta perdersi in chiacchiere: inizio a leggere!
Il primo pezzo, dedicato a Deirdre e alle sue ricchezze, mi è già piaciuto moltissimo; è familiare, riporta alla mente la fantasiosa banca dei maghi descritta dalla Rowling, ma sopra ogni cosa mi ha piacevolmente colpita lo stupore di Raigan, un bambino che con i folletti non ci aveva mai avuto a che fare. Ritengo quindi, anche se non è fondamentale per svelare chissà quale mistero, che questo flashback sia stato un ottimo modo per aprire il capitolo. Ho amato con tutta me stessa la frase pronunciata da Deirdre “Non abbiamo bisogno di tuo padre, mon chère. Tantomeno del suo denaro.” Millemila punti gradimento per lei!
Invece salterò momentaneamente lo scambio fra Gwen e la nipote, tanto ci tornerò sicuramente più avanti quando si svelerà qual è la richiesta che la zia farà a Amethyst; stessa cosa, ovviamente, per la domanda che Riocard rivolge alla madre riguardo Rod e l’anello, o la confessione di Astrid. Uhuhuh, non vedo l’ora di leggere e sapere tutto!
Ti ringrazio per lo spazio che hai dedicato ai pensieri di Neit; sai bene quanto per il ragazzo non solo fosse importante il rapporto con il nonno, ma specialmente quanto non si desse pace per ciò che riguardava i dissapori fra George e Edward. Neit non ha mai giudicato ne l’uno ne l’altro ma si è sempre tenuto il beneficio del dubbio, pronto e deciso a voler scoprire che cosa fosse realmente successo. Sono quindi felice di constatare che il ragazzo alla fine si ritrovi a rivalutare i suoi parenti, anche se mi spiace per lui e per l’infelice ruolo di veggente inconsapevole che gli ho donato, povero il mio bambino :(
Proseguiamo con Edward, giuro che sto facendo super attenzione alle date in modo da non andare fuori di testa eh. Anche in questo caso mi trovo a ripetermi: che cosa vorrà mai dire Riocard a Edward? Awww, quanta suspense in questo capitolo! Mi toccherà aspettare ancora.
Ok, prendiamo un po’ di respiro saltando a Egan e Elizabeth, o almeno questo è ciò che ho ingenuamente pensando approcciandomi a loro; come da previsioni, invece, Elizabeth è particolarmente provata dal comportamento del padre nei confronti suoi e degli altri membri della sua famiglia. Come darle torto? Però Egan che prova a tirarle su il morale è davvero tenerissimo, specialmente perché deve essersi impegnato davvero molto visto che da una parte ha una bella famiglia, con genitori che si amano da sempre, dall’altra non ha mai avuto una vera relazione e quindi è seriamente l’ultimo a poter parlare. Però facico un applauso a Egan, navigato nell’arte della seduzione: tirare in ballo Gwendoline è stata una grande mossa per sbaragliare Lizzie! Sono convinta che questa sia la strada giusta per conquistare la giovane Saint-Clair con i capelli non rossi.
Ora, finalmente, arriviamo a sciogliere il mistero che lega Alexis e Astrid! Era di certo una delle cose che mi premeva di più sapere… e posso dire una sola cosa: OH MIO DIO. Giuro che il sospetto che Thomas non fosse il figlio di Astrid mi era venuto! Giuro davvero, specialmente quando ho cominciato a mettere insieme i pezzi una volta letti gli ultimi due capitoli. Sai già delle mie congetture sull’albero genealogico e sul segreto che avvolgeva le due cugine. E ora se torno indietro e ripenso al flashback in cui Alexis si avvicina al piccolo Thomas e Astrid la caccia… è esattamente in quel momento che qualcosa mi è scattato in testa, ma che ho messo poi stupidamente da parte! Mammamia, questo si che è un assoluto scoop con la S maiuscola, anzi con tutte le lettere maiuscole quindi uno SCOOP-OH-MIO-DIO-STO-IMPAZZENDO! E ci credo che Astrid abbia odiato la cugina per tutti questi anni! Non solo ha dovuto mantenere un segreto tanto grande, si è persino dovuta prendere la responsabilità di crescere un figlio non suo (che ha comunque dimostrato di amare con tutta se stessa, eh) e far credere che fosse di Theseus, dopo averlo convinto a consumare prima del matrimonio… per me tutto ciò è pazzesco. La sua famiglia l’ha ritenuta sacrificabile, qualcuno da poter usare a proprio piacimento per nascondere una macchia che sarebbe stata troppo grande; io questa cosa la trovo assolutamente terribile e mi fa provare una tristezza infinita per il personaggio di Astrid. Legare questo flashback all’incontro fra Elizabeth e Thomas, poi, è stato davvero un bel modo per srotolare la trama. Ok tento di andare avanti, anche se sono ancora in fibrillazione per questo SCOOP (che ormai non posso assolutamente più scrivere in minuscolo).
Beh, ho fatto assolutamente bene a prendere la decisone di commentare il capitolo man mano che sto procedendo con la lettura, perché davvero di sotto-trame da snodare ce ne sono tantissime. Veniamo quindi alla famosa lettera che Rod ha scritto al fratello pochi giorni prima di morire, anche se in realtà questo pezzo non è che il preludio di ciò che si scoprirà, immagino, in seguito. Però mi piace sempre di più che emerga, ancora una volta e in maniera definitiva, quanto Rod non sia stato un uomo perfetto e un supereroe; era un uomo, carismatico, amato da tutti (so bene cosa vuol dire avere un elemento del genere in famiglia), ma pur sempre un uomo, con le sue debolezze, fragilità, con i suoi difetti. È stato un pessimo amico con Edward, ma c’è da dire che possiamo addossare la colpa di questo alla sua ossessione nei confronti dei Cavendish; non voglio giustificarlo, ma posso comprenderlo. Così come posso comprendere che non abbia mai dimostrato amore nei confronti di Alexis perché il suo matrimonio, come quello di molti a quei tempi, era programmato; per lo stesso motivo mi sento di sollevare Alexis, la giovanissima Alexis, dalla “colpa” commessa, ovvero essere rimasta incinta di qualcuno che non fosse il suo promesso sposo, probabilmente un qualcuno con cui si sentiva più legata e verso il quale, magari, ha provato amore sincero. Robert Cavendish, un personaggio che tu ci hai fatto da subito disprezzare, ma che per Alexis forse ha rappresentato sempre qualcosa di importante. Quindi ricapitolando: Thomas è fratello di Riocard, Ezra e Caroline? ALTRO SCOOPPONE SUPER PAZZESCO! Allora, devo ammettere che nell’immaginarmi l’incantesimo ho un po’ rabbrividito, trovando questi esperimenti grotteschi, ma l’espediente regge bene, assolutamente. Potevamo arrivarci? Non in questa maniera qui, quindi complimenti per averci tenute sulle spine fino all’ultimo!
Ok. Sono infine giunta al fulcro di tutta questa storia: La morte di Rod. Ebbene colei di cui tutti abbiamo sospettato è stata proprio quella che ha ammazzato Rodulphus, sebbene sia stato per errore. Cos’è che dicevamo l’altro ieri, a proposito delle madri e del loro rapporto con i figli? O almeno cosa dicevo io mentre tu te la sghignazzavi per bene, pensando a ciò che stavi per svelarci?! Le madri di questa storia hanno sempre mostrato di amare profondamente i loro figli… e guarda a che punto è arrivato l’amore. Per amore di suo figlio, o almeno per far si che questo amore rimanesse intatto, Alexis ha ucciso il marito e coperto l’omicidio, così come per amore di Thomas, Astrid ha pensato bene di coprire la cugina. Non so che cosa dire, attualmente sono davvero abbastanza sotto shock, ma credo che questo derivi per tutto quello che ho letto, nono solo per aver scoperto che sia stata Alexis a uccidere Rod.
Mi chiedo, ora che Theseus ha saputo tutta la verità, cosa diavolo combinerà: come si comporterà con i figli? Con Thomas, nello specifico? Denuncerà sua moglie per essere stata complice nell’occultare l’omicidio di Rod? Racconterà a Riocard anche la parte che riguarda Astrid?! Il mio cervello sta per esplodere, lo sento. Sento le sinapsi scollegarsi e prima che questo accada, devo assolutamente proseguire con la lettura.
Oh, Irene. Mentre leggo mi stanno salendo i brividi; avevo intuito cosa volesse fare Riocard, quale fosse la sua scelta, ma leggerlo mi sta emozionando moltissimo. Ho provato l’emozione di Edward nell’apprendere che il ruolo che gli spettava, che gli era sempre spettato e che suo padre gli ha strappato via, finalmente era suo. Edward Cavendish era destinato a essere Ministro e nono solo, se lo meritava; Riocard è stato eccezionale, lasciatelo dire, perché ci vuole fegato per fare ciò che ha fatto lui, per riconoscere, insomma, che il suo defunto padre abbia preso una cantonata tanto grande. E anche la clausola di Clara mi è sembrata in perfetto stile Saint-Clair: che con Edward alla guida del Ministero, le cose cominceranno a cambiare? E magari l’emancipazione di Clara porterà altre ragazze di questa storia a emanciparsi? Non lo so, però è stato un momento bellissimo e commuovente; persino le battute fra Edward e Robert non hanno smorzato questa mia commozione; ti ringrazio davvero per aver dato a Edward ciò che gli spettava, è senza ombra di dubbio stato sempre uno dei miei personaggi preferiti ( Penny stai serena, tu rimani sempre al primo posto) e se lo meritava davvero.
Beh. Ora credo di avere il cuore spezzato; in qualche modo provo empatia per Alexis, ma il problema è il mio eh, che purtroppo sono sempre troppo empatica con chiunque. Ma più di tutti mi si spezza il cuore pensando a Riocard, un ragazzo tanto giovane che ha perso precocemente suo padre, che ha scoperto essere stato ucciso da sua madre, che gli ha mentito per 25 anni. Insomma, al posto di Riocard sarei caduta in pezzi probabilmente e per quanto mi riguarda, credo che Alexis si sarebbe meritata Azkaban per più di un motivo; ma non sono io sua figlia e non sono io a dover decidere. Immagino che almeno Amethyst dovrebbe sapere come è morto suo fratello maggiore, quindi spero davvero che glielo diranno. Però se ci penso, credo che la decisione presa da Riocard rientri nelle corde di questa storia, che coinvolge due famiglie ricche e potenti che hanno sempre fatto dei sotterfugi il loro cavallo di battaglia. Spero solo che Riocard riesca a lasciarsi alle spalle tutto questo il prima possibile, anche se sicuramente si porterà dietro un grandissimo dolore per molto tempo; mi viene da dire che l’unica fortuna che ha è che può condividere questa sofferenza con Gwendoline e Theseus e che il loro amore e le loro cure, lo possano aiutare a rimarginare le sue ferite. Magari con l’aiutino di una certa Cavendish, per altro.
Ok… veniamo alla questione veleno ( mi devo sbrigare perché sto perdendo la poca lucidità che mi è rimasta, aiutoooo!) Quindi ancora una volta hai dato la dimostrazione che nessuno dei personaggi di questa storia è senza macchia; Gwendoline ha ucciso Louis Cavendish per ciò che ha fatto? Oh santo cielo, non so più che cosa dire. Si è persino fatta aiutare dalla nipote… oh santo cielo bis. Ma fortunatamente le ha cancellato la memoria, una mossa decisamente altruista da parte sua. E ecco anche spiegata la questione del veleno e i flashback di Amethys, la sua abilità di pozionista. Beh, giustizia è stata fatta e Rod in qualche modo aveva sempre avuto ragione, riguardo la morte dei propri genitori! Ancora una volta ho adorato l’accostamento con i flashback di Gwen e Rod e il presente di Theseus e Ametist, in quanto entrambe le timeline sono legate da un’unica parola: famiglia. Effettivamente man mano che sciogli i nodi, rendi evidente quanto ogni azione di questi personaggi sia compiuta per il bene della famiglia. E anche questa è andata… intanto io scorro il capitolo e mi rendo conto che sta per finire. HYPEEEEE!
“Oh Ed… non sai quanto sono felice per te. E’ giusto così, quel posto è tuo. Vorrei solo che tuo padre…”
“Non m’importa di mio padre, Estelle. Mi importa solo di te. Se tu sei fiera di me, non c’è altro che possa volere.”
Ora, capisci bene che io non mi posso mettere a piangere, visto che condivido lo studio con il mio ragazzo e potrebbe prendermi per pazza se mi vedesse piangere, ma sono così felice e elettrizzata per Edward e per il risultato che ha ottenuto, per il fatto che abbia detto quello che ha detto… sono confusa, tanto confusa, ecco. Amo come questo personaggio sia cresciuto, si sia evoluto nel corso della storia. Amo che abbia deciso di mettere da parte l’anello, perché lui ha già tutto ciò che può desiderare, in primis l’amore di sua moglie, certo, è amaro leggere di un George che una cosa del genere non l’ha mai ottenuta, ma il riscatto di Edward non ha prezzo e io ti ringrazio ancora e ancora, per questo lieto fine che gli hai concesso.
E per quanto riguarda Riocard, la cui immagine mi fa salire ancora una volta i lucciconi agli occhi, sono sicura che lasciandosi alle spalle il passato, non dovrà arrovellarsi il cervello sul futuro. Ripeto, ha rinunciato a una posizione che non ha mai sentito di poter e dover ricoprire, ha scoperto come è morto suo padre, ha svelato misteri più grandi di lui e non saranno poche le ripercussioni che si porterà dietro. Ma ha anche persone che lo amano al suo fianco e che lo supporteranno in ogni cosa.
E poi c’è Clio, la Cavendish di cui aveva bisogno e che sono certa che lo saprà comprendere e amare più di chiunque altro.
Ok, dopo circa due ore finalmente ho finito. Per il momento non posso che ringraziarti per avermi permesso di partecipare attivamente a questa storia, decidendo di scegliere Neit. Grazie per questa conclusione e per non aver lasciato nessun punto in sospeso e grazie per essere stata così puntuale nelle pubblicazioni.
Leggendo le note finali volevo infine rassicurarti dicendoti: non è per nulla confusionario! Io ho seguito il capitolo senza riscontrare alcun tipo di problema, calandomi tranquillamente negli sbalzi temporali, quindi per quanto mi riguarda hai fatto un lavoro impeccabile sotto questo punto di vista! Inoltre beh, grazie davvero per non aver toccato Penelope, perché come sai she’s my queen.
E ora che dire: ci vediamo all’epilogo!
Bri |