La storia si è classificata ottava al contest "Voglia di tè (II edizione)" con un punteggio totale di 40,8/60.
Ecco la mia valutazione:
Scrittura (7/10):
Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2,5/3
Sia la punteggiatura che la grammatica sono buoni, ma vi ho trovato qualche imperfezione. Ti lascio qui sotto alcuni errori e refusi che ho trovato:
“…quel gusto di melassa che pervade la lingua sciogliendo nell’acqua un po’ di sciroppo alla menta…”; la frase, così, sembra intendere che sia il gusto di melassa a far sciogliere nell’acqua lo sciroppo, quando immagino sia lo sciroppo sciolto a dare quel sapore di melassa
“…lasciavano segni di morso…”; non è sbagliato (per questo non ho tolto punti), ma credo sia più corretto “morsi”
“…pungente di freddo…”; immagine molto poetica, ma non troppo corretta. Sarebbe stato meglio “pungente a causa del freddo”
“Si chiese se Lui faceva lo stesso.”; il verbo dovrebbe essere “facesse”
Lessico (adeguatezza e varietà): 1/2
Il lessico utilizzato è un aspetto che mi ha disorientata all’interno del testo. L’ho trovato davvero molto alto, molto aulico e solenne… ma senza un motivo che giustificasse questa scelta. Inoltre, ci sono punti dove questo livello si abbassa all’improvviso, diventando colloquiale, anche qui senza un motivo. Una cosa che però ho apprezzato è stata la varietà e il fatto di non aver trovato ripetizioni.
Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 3,5/5
Come modo di scrivere è veramente creativo, non lo metto in dubbio, e rende alla perfezione il concetto di “flusso di pensieri” tipico di un introspettivo… Però l’ho trovato poco chiaro in certi punti. Le metafore utilizzate sono molto belle, aggiungono colore al testo, però le ho trovate un po’ confusionarie. In più di un’occasione mi sono dovuta fermare per rileggere, ero davvero disorientata. Consiglio, in futuro, di rivedere la struttura delle frasi e la punteggiatura per trovare un modo per rendere chiara la narrazione senza eliminare le varie metafore e descrizioni (perché sarebbe davvero un peccato).
Trama (6,6/10):
Struttura narrativa: 1,8/2
Trovo che la storia segua alla perfezione la bevanda: all’inizio la bevanda è bollente e si prova a raffreddarla con del ghiaccio (la protagonista è sommersa dal desiderio e prova a calmarsi), si sorseggia un po’ questa bevanda (la protagonista si lascia andare alle sue fantasticherie) e infine la bevanda si raffredda (la protagonista si è disillusa). Poi la bevanda finisce e la passione ritorna.
Trovo che questo semplice dettaglio abbia dato una forma e una struttura semplice, ma ben delineata (incipit, svolgimento, conclusione) a quelli che erano sono pensieri e fantasie.
Gradimento personale: 1/2
La storia non mi è dispiaciuta, ma devo ammettere che non mi ha entusiasmata. Lo stile di scrittura un po’ confusionario non mi ha coinvolta troppo nella vicenda; in più di un’occasione mi sono dovuta fermare per rileggere. Inoltre, non mi ha convinta del tutto nemmeno la protagonista (ma ne parlerò meglio nel criterio opportuno). Si è trattata di una lettura gradevole, ma sotto certi aspetti sono rimasta delusa.
Descrizione della bevanda 1/2
La bevanda (e qui mi ripeto) è stata descritta in maniera un po’ confusa. Ed è stato un peccato non cogliere completamente il senso delle varie descrizioni, perché vi ho trovato molti spunti interessanti. Come accennavo già prima, ho apprezzato il fatto che la bevanda fosse una costante nella narrazione e una sorta di simbolo dei desideri della protagonista.
Utilizzo del pensiero: 2,8/4
Il pensiero era “voglio sensazioni nuove sul mio corpo” e, sebbene sia presente, non ho trovato fosse lui l’effettivo centro dei pensieri della protagonista. Ho trovato questo pensiero più una conseguenza che il vero elemento portante del testo. Ho apprezzato la dimensione romantica nella quale lo hai inserito e le varie scene erotiche che intervallano i pensieri malinconici della protagonista, ma mi sarei aspettata che venisse dato più peso al pensiero in sé. Insomma, la passione è presente ma viene gestita in una chiave sentimentale e romantica che va quasi a compete con la dimensione sensoriale del pensiero. Inoltre, il fatto che le sensazioni sul suo corpo fossero “nuove” viene gestito velocemente citando il fatto che la ragazza fosse vergine.
Personaggi (6,8/10):
Descrizione fisica (per i dettagli vedere il punto N.2 de "le vostre domande"): 2/2
Mi è piaciuto molto il modo in cui hai gestito la descrizione fisica della protagonista: hai dato quei dettagli necessari (descritti veramente bene) e al momento giusto. E lo stesso vale per la descrizione del suo Lui.
Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 1/3
Come ho accennato prima, non mi ha convinto molto questa protagonista. Per tutta la lettura ho creduto avesse 16 anni e sono rimasta davvero sorpresa quando si è scoperto che in realtà ne aveva 22. Capisco che si sia ritrovata in un momento di fragilità e vittima di un forte sentimento a lei sconosciuto… ma nel suo modo di esprimersi e di affrontare tutta la situazione non vi ho trovato traccia di quella maturità (anche se solo accennata) che un ventenne dovrebbe avere. Capisco la desolazione, la malinconia, ma per tutto il tempo ho avuto la convinzione che a parlare fosse una ragazza del liceo perché mi sono sembrati gli stessi discorsi e le stesse meccaniche tipiche di una cotta adolescenziale.
Sviluppo del personaggio: 3,8/5
Più che il personaggio, è il suo desiderio che si sviluppa (nasce, si fomenta, si placa, ritorna). Quindi direi che questo aspetto, anche se in modo semplice, è stato gestito con cura all’interno del testo.
Punti extra (1/4):
Storia molto originale (+2): Punti NON ottenuti.
Titolo molto bello (+1): Punto NON ottenuto.
Intro molto accattivante (+1): Punto OTTENUTO.
TOTALE: 21,4/30 |