Recensioni per
Philophobia
di MusicDanceRomance

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/06/23, ore 00:03
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi a passare anche io finalmente! Ero un pochino indecisa su cosa scegliere ma, poi, conoscendo il tuo modo di trattare i personaggi marginali mi sono lanciata su questa, con questo titolo particolare e  con, soprattutto, come protagonisti personaggi di cui non mi sarei mai aspettata di leggere qualcosa. Perché sia Millicent che Vincent nella saga originale sono due Serpeverdi fatti e finiti, presi e messi lì per far capire quanto siano brutti e cattivi,  magari anche un po' stupidi.
Eppure, come non avevo alcun dubbio al riguardo, tu sei riuscita a crearci sopra una storia - seppur nella sua brevità - che ne dipinge i contorni e ne riempie i contenuti. Riesce quasi a farti empatizzare con questi due bulletti: ragazzini che si crogiolano nell'idea della guerra, finché sono dalla parte che vince, dove il loro potere incute timore, dove non conta quanto siano brutti, nessuno parlerà più alle loro spalle. Che, poi, forse è proprio qui la differenza fra una brava e una cattiva persona? Provare empatia per il dolore di un altro, nonostante il suo vissuto o le sue idee non proprio da stinchi di santo?
Millicent è da sempre un'emarginata, sia dai belli e bravi che dai suoi compagni di casata che erano "troppo" per passare oltre alla sua bruttezza, ma nonostante questo non ha paura di buttarsi: è una ragazzina, con la vita davanti, e all'amore ci crede nonostante le porte in faccia. Eppure, per ironia della sorte, quando quell'amore lo prova davvero e gli viene tolto brutalmente perché la guerra, quando cambia il vento della vittoria diventa improvvisamente e maledettamente reale,  il dolore è così forte che gli toglie completamente ogni prospettiva sul futuro, solo l'idea di innamorarsi di nuovo,  di sostituire Vincent (l'unico che l'abbia mai vista davvero), la paralizzano, come da prompt in una vera e propria fobia, oserei dire non del tutto irrazionale.
Era stata tutto e era finita nel niente (Aaaah ToT) e dal niente non ci si può rialzare.
Io boh: che ti posso dire se non che non mi stupisco più che mi stupisci ogni volta? XD
Un bel rigiro di parole per farti, come sempre, i miei più grandi complimenti!
Ti mando un abbraccio e ti auguro la buona notte!
Cida

Recensore Master
05/12/20, ore 14:27
Cap. 1:

Ciao Music! Come sai non sono esperto di Harry Potter (Un mio difetto 😭) ma non per questo ho voluto negarmi questa tua opera, che ho trovato adorabile, bella, piena di speranza e poi colma di angoscia visto il destino di Vincent. E tu hai reso benissimo tutto questo turbinio di emozioni e sentimenti, lo sai che mi piace il tuo stile ma ogni volta mi stupisci ed è ancora più bello per me stupirmi per personaggi che non conosco.
Non sapevo nulla di Millicent, ma mi ha affascinato molto, per una come lei e col suo carattere trovare una persona come Vincent è stata come trovare una sorta di luce, di guida, di sostegno. E proprio per questo fa ancora più male sapere del destino di lui, e quindi quello che avrà provato lei 😭
Ecco cos'era a volte l’amore, ecco il confine sottile tra la felicità e la perdita: il rischio. E lei non avrebbe mai più voluto rischiare.
Ti cito questa tua parte perché racchiude un mondo che tu hai racchiuso un due frasi, sei bravissima e non mi stanco di dirtelo ogni volta!
A presto!
Teo

Recensore Master
27/10/20, ore 12:09
Cap. 1:

tesoraaa eccomi,
ma come ci riesci ogni volta a rendere i tuoi personaggi così vivi e reali, come?
hai un talento innato, veicoli emozioni in un modo che io boh (sì è la mia capacità di espressione quando mi emoziono tanto tanto tanto)
ho adorato tutto di questa raccolta di drabble, come passi in rassegna tutti quelli che hanno dato picche alla povera Millicent, solo perché un po' più cicciotta delle altre ragazze più aggraziate (ma fondamentalmente stronze, posso dirlo? l'ho detto) ... con lei che rischia tutto, ma non si abbate mai mai mai. HO adorato le frasi in corsivo, con quel 'ma non ho paura d'amare' e poi arriva Vincent, lei all'inizio nemmeno ci crede, poi diventano una coppia a tutti gli effetti (awww io impazzisco per i personaggi malvagi che però in intimità son dei teneroni <3 *O* Tiger ce lo vedo proprio così ) ... solo che sigh, poi gli eventi vanno avanti e precipitano ed ecco quella paura, quell'evento che non la fa più uscire dalla stanza, con parenti e amici disperati che cercano di farla continuare a vivere, invano.
e la frase finale, se pensata a quella iniziale, spezza il cuore.
Io non ho più parole per complimentarmi con te.

Recensore Master
11/10/20, ore 21:07
Cap. 1:

Arrivo in ritardo, con molto ritardo, e spronata dalla mia stessa iniziativa (che è un po' un paradosso), perché col ripromettermi di recensire solo quando avrei avuto a disposizione il tempo necessario e un pc non ho fatto altro che rimandare, quando invece questo racconto merita di essere recensito.
Mi rendo conto di averti proposto un prompt ostico, ma ero sicura che ne fossi all'altezza e non ero affatto in errore. Mi hai stupita, come riesci sempre a fare, scegliendo non solo un personaggio inedito ma anche una fobia particolare, che forse non tutti conoscono e che fa un po' tremare i polsi.
Ciò che in assoluto mi ha colpita di più è la maturità, lo sguardo esterno e deciso, con cui hai narrato la vicenda e mostrato le sensazioni che la protagonista ha appiccicate addosso. Millicent che non è carina, intelligente, dotata come le altre, che sente di essere un passo indietro, e che ciò nonostante riesce a trovare la sua felicità. E la trova in un ragazzo che identifica come un suo pari, che l'apprezza, un ragazzo che a sua volta ha trascorso anni interi all'ombra di coetanei più appariscenti di lui. È bello come riescano a sentirsi giusti quando sono insieme, dimenticando i giudizi del mondo intero, il loro essere percepiti come quelli che camminano un passo indietro.
In tutto questo, la guerra e gli ideali e i rischi che porta con sé non sono che elementi accessori, qualcosa che può essere messo da parte, che non è detto debba avere chissà che importanza dinanzi alla propria felicità. In tal senso, sei stata molto brava nel non addolcire gli spigoli della tua protagonista: con lei si empatizza, ma non si dimentica mai chi sia, cosa fa e non fa, da quale parte della barricata ha scelto di stare.
A suo modo, è una protagonista terribilmente egoista, che in fondo spera che quelli belli e bravi non tornino affatto, cui non importa che il mondo vada in pezzi o che loro vengano identificati come stupidi: l'amore è più importante, il loro amore, e la felicità vale qualsiasi prezzo.
Ma poi Vincent muore, tutto va in rovina, e Millicent muore dentro, diventa fobica nei confronti dell'amore e della vita e della felicità, perché tutto le è stato strappato via e altro non sarà mai niente più che altro, un surrogato per cui non ha neanche senso uscire dalla stanza e rischiare il giudizio, l'ipocrisia, l'eterna sensazione di dover camminare un passo indietro (ma da sola).
Emerge in questa tragedia l'indifferenza di fondo che circonda la tua protagonista: a nessuno interessa realmente il suo dolore e nessuno riesce a capirlo, a intravedere la spirale di solitudine autodistruttiva in cui è caduta. Ed è tristissimo, e amaro.
Trovo sia un racconto in grado di far riflettere e non posso che conplimentarmi con te per questo. Ciliegina sulla torta è come sempre il tuo stile, che articola storie in frammenti e riesce a mostrare l'essenziale e anche di più.
Bravissima, tesoro, sei sempre una certezza! ❤

Recensore Master
03/10/20, ore 23:31
Cap. 1:

Ciao!
Ci ho messo decisamente troppo tempo, ma finalmente riesco a passare di qui!
Questa storia mi aveva incuriosito subito dalle sue premesse, e una volta letta non ha affatto deluso le aspettative. Tu sei una di quelle autrici di cui vorrei recuperare tutto, perché hai un modo di porti nei confronti dei personaggi e delle tematiche del canon originalissimo: rispetti tutto, ma pur non stravolgendo nulla riesci a ricavarci uno spazio che sia solo tuo, uno spazio che segue le tue regole e che ha una perfetta ragion d'essere anche a prescindere dalla storia.
Ho amato moltissimo come hai saputo anche qui sfruttare i punti di vuoto lasciati dalla saga: la storia di Tiger è straziante, e il suo destino atroce, ma la sua morte, nell'economia dei libri, arriva in un momento in cui non c'è tempo per provare pietà o fermarsi a riflettere sul fatto che fosse anche lui un ragazzino, una vittima giovanissima di una guerra in cui sicuramente ha combattuto dal lato sbagliato, probabilmente anche con una certa consapevolezza, ma che comunque non dovrebbe offuscare del tutto il vuoto che, per chi lo ha amato, si è lasciato dietro.
Ecco, hai raccontato in maniera fantastica questo vuoto, partendo da un punto di vista originalissimo e che ha una voce interessantissima.
Ho amato davvero molto come hai presentato Millicent, con questo incipit frammentario ma estremamente efficace, capace in poche frasi di dare perfettamente la misura del personaggio. Davvero, è bellissimo calarsi nei panni di questa ragazzina che ha avuto paura di tutto ma ha continuato ad andare avanti, fino a quando l'unica cosa di cui non aveva avuto paura si trasforma in un terrore paralizzante. Hai saputo sfruttare benissimo i prompt, rendendoli la base perfetta capace di sorreggere la storia, pur senza mai fagocitarla.
Mi è piaciuto molto anche il modo in cui hai delineato il rapporto tra Vincent e Millicent: all'inizio il loro amore, il loro essersi trovati e apprezzati nonostante il disprezzo altrui mi ha quasi commossa, e non ho potuto fare altro che proverei moltissima pena per la Millicent che dalla battaglia di Hogwarts esce distrutta, irrimediabilmente segnata da una perdita terribile che nessuno dovrebbe provare a diciotto anni.
Tutto ciò che succede dopo è dolorosissimo, ma trovo sia affrontato in maniera estremamente matura e consapevole: ho davvero apprezzato la costrizione di questo personaggio che si chiude sempre più in una gabbia fatta di paranoia e prospettiva completamente distorta. È impossibile non comprendere Millicent, e sei riuscita a farmi molto empatizzare con un personaggio difficile, di cui sappiamo poco e dove quel poco che sappiamo sembrerebbe bastare per tenerlo a distanza.
Hai uno sguardo davvero peculiare sulla saga, e tutto ciò mi piace davvero tantissimo.
Insomma, ti faccio i miei complimenti!
A presto!

Recensore Master
28/09/20, ore 12:15
Cap. 1:

Cara Music, <3
che bel modo di sfruttare il prompt! È una bellissima shot – ho amato in particolare la fine con Millicent chiusa e quelle frasi brevi che iniziano con un’incalzante “E” e danno la misura della sua disperazione e della sua sopraggiunta follia. Millicent sceglie di chiudersi definitivamente all’amore, alla vita e alla speranza. La paura di uscire è necessità di rimanere morta e di non concepire un futuro al di fuori di Vincent, considerato irripetibile. Di seppellirsi insieme a Vincent, senza mai uscire, perché uscire potrebbe voler ricominciare a vivere e a sperare. All’inizio della shot, vediamo la Bulstrode ricevere una serie di rifiuti dai Serpeverde fighi: Malfoy, Blaise, Nott, la liquidano rapidamente, con freddezza. Le serpeverdi femmine le fanno pesare l’aspetto non piacente e la goffagine. Vincent è l’unico ad amarla per quella che è e Millicent si affida a lui con l’entusiasmo e lo slancio dei passati amori (alla fine, si dichiara a Nott, segno che l’intraprendenza non le manca), ma con la tranquillità e l’entusiasmo di essere amata.

L’idillio di questa coppia di brutti, che non si vedrà mai in maniera diversa (i belli sono tornati…) è in un settimo anno che scompiglia gli equilibri, infernale per tutti tranne che per loro. Il settimo anno è il trionfo di Tiger e Millicent – lei regina di Hogwarts, lui prepotente con tutti e dolce con lei. La morte di Vincent risalta per la sua inutilità – muore per una causa persa in cui credeva a latere, alla fine. I serpeverde, con il loro indistinto cordoglio che pare più di circostanza che sentito, non creano un cordone di empatia o di affetto attorno alla compagna di casata, anzi. Per tutta la shot Millicent è sola (o con Tiger) e perso Tiger torna a essere sola col suo ricordo, volendo fuggire (io, almeno, l’ho interpretata così) dalle preoccupazioni che probabilmente non sente come reali. Bella, veramente bella e ben scritta (ed era nella lista delle storie da recensire dal momento in cui l’hai postata ><).
Un abbraccio forte,
Shilyss

Recensore Master
26/09/20, ore 21:40
Cap. 1:

Buonasera cara, eccomi qui dopo tanto tempo, che piacere averti ritrovata nello scambio del Giardino! Uhhhh una nuova serie di pubblicazioni sul fandom di HP? Assolutamente non posso perdermela, guai! Mi piace quando ci si impegna per poter portare avanti dei prompt appartenenti ad iniziative specifiche, lo trovo intrigante e complesso.
Te lo dico con le mani giuste e gli occhi lucidi: mi stai spezzando letteralmente il cuore, perché sei passata dal mostrarmi via via una ragazzina che veniva rifiutata, messa da parte, derisa, per poi essere rifiutata di nuovo, messa da parte un’altra volta, derisa ancora. E via dicendo, in un loop fatto di sofferenza e lacrime trattenute che hanno portato a fortificazione del carattere, barricate alzate, speranza.
Ecco, lei era sempre speranzosa, e l’alternarsi di chi la trattava male alle sue reazioni psicologiche mi ha aiutata a crearmi un quadro chiaro della sua personalità e di come sia riuscita a “sopravvivere” nella scuola e tra i Serpeverde. Quando ho visto entrare Tiger nella sua vita sono rimasta piacevolmente stupita per lei, contenta, ma non nel veder evolvere il tutto. Anzi, mi ha portato tristezza alla lunga, perché tutto il suo lavorare su se stessa non ha fatto altro che renderla cieca a tutto il resto – ne è chiaro esempio il modo in cui si comportano con il resto della scuola, ed i suoi pensieri così chiari e netti sono la prova di come la presenza del ragazzo fosse la sua ancora di salvezza.
Nel bene e nel male, più nel male che nel bene.
E lui è morto, di lei cosa resta? Solo scuse raffazzonate per circostanza, nulla più.
Devo trovare il coraggio di continuare perché tutto questo leggere di lei, di loro, degli altri ha fatto già male, e le conseguenze ora quali saranno?
Le peggiori possibili, una lunga agonia in solitudine fatta di rifiuto verso chiunque e di ricordi passati, belli e brutti, di loro assieme, del fantasma che la perseguita perché la porta a non riuscire più a fidarsi del mondo, della vita stessa, del suo cuore. Rifiuto netto verso tutto, anche verso la vita.
Che le rimane in fondo? Niente, la paura. Ed è così doloroso che mi sono sentita impressa sottopelle questa mescolanza di sensazioni, alternandosi a farmi sentire impotente nello scorrere delle sue giornate, così come la famiglia ed i finti amici di circostanza. Lei non potrà più amare se non un morto, e resterà così per sempre.
Non ho parole, e non è facile lasciarmi in questi stati, voglio davvero farti i miei complimenti migliori per questa storia di vinti, vinti dalla vita, dal dolore, dalla guerra, dalla separazione. Soprattutto, vinti da se stessi.
Non vedo l’ora di vedere cosa mi aspetterà nelle prossime storie, sono pronta a soffrire di nuovo con te! Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
18/09/20, ore 15:45
Cap. 1:

Ora che l'hai ripostata mi è venuto il sospetto di non aver più recensito questa storia che ho ADORATO e infatti mi ero puntualmente dimenticata.
Ho amato il modo in cui hai caratterizzato Millicent, un personaggio di cui non sappiamo letteralmente nulla se non che non è particolarmente graziosa e faceva paura a Hermione. Hai usato le insicurezze tipiche dell'adolescenza, i rifiuti che si è sentita rifilare dai suoi compagni di casa finché il suo cammino non incontra quello di Vincent.
Al momento non mi ricordavo che Vincent sarebbe morto nella stanza delle necessità vittima dell'Ardemonio e quindi quando ho letto la storia ho sentito il mio cuoricino che si spezzava insieme a quello di Millicent. Capisco benissimo il suo bisogno di chiudersi in camera e non uscire in un mondo che è improvvisamente tornato incolore, buio e ostile. In fondo, Vincent era stata l'unica luce che poi si è irrimediabilmente spenta, inghiottita dal fuoco.
Bella bella bella e complimenti.
Un abbraccio
Sev

Recensore Master
17/09/20, ore 10:50
Cap. 1:

Buongiorno carissima <3
Nuova storia, nuova recensione.
Ormai non so più che coppia aspettarmi, quando leggo qualcosa di tuo XD Penso tu sia stata in grado di mettere insieme anche i personaggi più disparati, quindi dovrei esserci abituata... e invece no.
Vincent e Millicent. Cioè, ti rendi conto? Hai scritto una storia tra due dei personaggi forse "meno popolari" (non belli, non particolarmente intelligenti, non brillanti tra i loro compagni Serpeverde) dell'intera saga, e l'hai resa persino plausibile.
Io non ci posso credere.
C'è una sorta di amara tenerezza in sottofondo, che accompagna quel desiderio di amare, quel modo trasognato di Millicent di vedere il mondo tutto rosa e a cuoricini. Che diventa poi improvvisamente grigio, come la cenere dell'incendio che si è portato via il suo unico, vero amore. Vincent.
Il finale rende benissimo l'idea della paura, quella voglia di non uscire più, di rimanere nell'unico luogo in cui niente sembra più in grado di farle del male. Non è facile, per niente. Confrontarsi con le paure, scriverne, è sempre abbastanza pericoloso. Perché si rischia di cadere in piccoli luoghi comuni che rendono la storia carina, ma non del tutto efficace.
Invece tu, come ben ci hai abituato, te la sei cavata alla grande.
ma ripeto. Vincent e Millicent. Io ancora non ci credo.
Complimenti carissima, sarò ripetitiva, ma non smettere mai di fantasticare su chiunque ti venga in mente.
Un abbraccio e alla prossima lettura
Morgana

Recensore Master
14/09/20, ore 15:24
Cap. 1:

Tesoro *___*, eccomi qui, finalmente, che bello poterti rileggere e soprattutto poterlo fare in questo fandom dove ti ho conosciuta e dove sforni piccoli gioiellini di originalità ogni volta.

Come ti dissi già in privato, questa fic mi ha fatta piangere tantissimo çç, nonostante il personaggio trattato non sia decisamente un santo, anzi una santa. Millicent è un'emarginata fra le emarginate: ho l'impressione che a Hogwarts essere un serpeverde fosse già difficile di base ed è una cosa che mi ha sempre dato fastidio. Essere poi addirittura emarginati all'interno della propria casa... è orribile. Non faccio alcuna fatica ad immaginarmi Millicent innamorata prima di Draco e poi di Blaise e Teodore, venire trattata a pesci in faccia. Eppure non ha paura di amare, ha avuto il coraggio di dichiararsi ogni volta. Mi ha fatta ripensare moltissimo al periodo della mia adolescenza, quando ero il classico brutto anatroccolo. E già qui, nonostante tutto, mi stavano scendendo una marea di lacrime.

La storia d'amore con Tiger non me la sarei mai aspettata ed è stata una sorpresa bellissima e tristissima al tempo stesso, sapendo quale sarebbe stato il suo destino çç. Non è giusto.
E' pazzesco quanta empatia tu mi abbia fatto provare per due ragazzi che comunque hanno un animo contorto (sono dei bulli e nulla li giustifica, indubbiamente i genitori li hanno plagiati, ma una volta cresciuti hanno continuato a scegliere in totale autonomia di tormentare e perseguitare chi era diverso da loro) ma allo stesso tempo sono comunque, a modo loro, capaci di amare e hanno dei sogni come ogni altro ragazzo della loro età <3. Così come hanno paura e anche in questo Millicent mi ha ricordato molto me stessa, senza contare che tutto ciò si riallaccia al titolo in maniera sapiente.
E' bello vedere quanto belli entrambi appaiano l'uno agli occhi dell'altra e strazia il cuore pensare che in circostanze diverse sarebbero potuti essere felici, forse. E allo stesso tempo è spaventoso vedere come per farsi rispettare e accettare ricorrano alla violenza, alle torture. Ti giuro, per tutta la lettura sono stata combattuta fra la compassione per una ragazza respinta dal mondo e la repulsione per i valori nei quali credevano lei e Tiger.

Alla fine forse quello che prevale, però è la comprensione: perchè so che al suo posto, perso Tiger, mi sarei sentita esattamente allo stesso modo. Terrorizzata all'idea di aprirmi nuovamente, all'idea di amare di nuovo e perdere qualcun altro. Di nuovo brutta, sola, sbagliata. Cielo, se posso capirla. Molto meglio rimanere lontana dal mondo. Un finale straziante per una ragazza profondamente sfortunata.

Tesoro, mi hai lasciata a bocca aperta ancora una volta: hai trattato un tema delicato con grande rispetto creando un piccolo gioiellino di originalità, dando giustizia a un personaggio profondamente marginale.
Ottimo lavoro, come sempre!
un grandissimo abbraccio!
tua fan,

Bennina

Recensore Veterano
13/09/20, ore 01:01
Cap. 1:

Ciao cara!
Mi sono imbattuta nella tua storia sbriciando un po' nel file di Scrivimi. L'avevo già adocchiata non appena l'avevi pubblicata, anche perché i due personaggi che hai scelto non sono per niente frequenti e questo aveva catturato la mia curiosità.
Devo dirti che ne sono rimasta piacevolmente incantata da come hai raccontato questa storia d'amore in poco tempo ma con uno stile che ho adorato, davvero, e poi mi ha lasciato un senso di tristezza profondissimo per questo amore tanto cercato, conquistato e drammaticamente perso.

Millicent è innegabilmente il focus del tuo racconto. È una ragazza che insegue l'amore ad ogni costo e che viene costantemente respinta. No ha paura di amare, nonostante tutti la calpestino brutalmente, incuranti dei suoi sentimenti.
Poi arriva Tiger e va oltre la corazza che i "no" le hanno creato, le promette e le dà quell'amore che ha tanto cercato, una sicurezza dietro l'altra, la promessa di un futuro insieme.

Forse, il pezzo che in assoluto più mi ha colpita è stato quello della morte di Tiger perché, in effetti, si tende sempre a dimenticare che sia morto anche lui durante la Battaglia di Hogwarts, forse perché combatteva la causa "sbagliata". Invece, tu qui hai restituito dignità e significato alla sua morte che è sempre sottovalutata, mostrato come per Millicent abbia significato tornare allo stato precedente, con in più la sua philophobia.
L'amore di Vincent è per lei uno spartiacque, una barriera netta che divide la sua vita in un prima e in un dopo e in questo dopo Millicent non riesce più a trovare speranza. La perdita di Vincent non è qualcosa di superabile.

Sono davvero incantata da questa storia. Era tanto che mi promettevo di ripassare da una delle tue storie e ho colto la palla al balzo, come si suol dire.
Spero di recuperare presto l'infinità di tue storie che ho da recuperare ma intanto ribadisco che questa tua Philophobia si è guadagnata un posto d'eccezione e va dritta tra le ricordate.
Ancora complimenti!
Un abbraccio,
Fede

Recensore Master
11/09/20, ore 17:03
Cap. 1:

Ma che storia bellissima e triste insieme! Sapevo già quanto tu sia sensibile e brava ad affrontare anche i temi più dolorosi e dolore e sofferenza, dalle splendide storie che hai scritto su Rosalie, Charlotte e la Polignac, ma questa storia mi ha proprio presa alla sprovvista perché non mi aspettavo di finire per provare tanta simpatia per personaggi che la saga presenta come "negativi", i bulli amici di Draco.
Ho provato invece una grandissima empatia per Millicent, ho dimenticato che nella storia ha la parte della cattiva e che il suo ragazzo Vincent è un bullo senza scrupoli, ho pensato solo all'adolescenza triste di questa ragazza sola e emarginata e alla sua felicità quando, finalmente, ha trovato l'amore. Sei riuscita a farmi dimenticare quante volte Tiger sia stato violento, quanto fossero antipatici e insensibili i Serpeverde amici di Draco e ti confesso che quando hai parlato della Guerra Magica per qualche momento ho sperato che questi due ragazzi innamorati non dovessero separarsi, che decidessi di salvare Tiger andando contro il canon! Mi hai fatta talmente immedesimare nei sentimenti di Millicent da vedere anch'io in modo negativo il gruppo dei "belli e bravi", ossia Harry e i suoi amici. Certo non sono diventata una seguace di Voldemort XD, ma la tua ff è stata talmente intensa da riuscire a farmi vedere le cose con gli occhi della "parte avversa" e mi sono resa conto che, a parte Lucius, Voldemort e gli altri adulti veramente convinti della loro ideologia sbagliata, i ragazzi che hanno partecipato alla Guerra Magica, alla fine, erano solo ragazzi, da qualsiasi parte si fossero schierati. O meglio, che spesso non è stata nemmeno colpa loro, perché sono state le loro famiglie a schierarsi dalla parte sbagliata e loro sono stati vittime esattamente come Fred, o Tonks, o qualsiasi altro che è morto combattendo contro Voldemort.
Mi è dispiaciuto moltissimo per Millicent alla fine, aveva trovato l'amore, una persona che l'amava e l'accettava per ciò che era, e ha perduto tutto. Ho sentito benissimo il suo dolore e la voglia di annullarsi, di non provare mai più niente, e mi è sinceramente dispiaciuto per lei, non più una bulletta o una seguace di Voldemort, ma solo una ragazza non bella che ha vissuto di umiliazioni e ha perduto l'unica persona che la faceva sentire speciale.
Sei bravissima, delicata e sensibile come sempre e adoro le tue storie. Come sai, amo anch'io i personaggi secondari e anche a me piace scrivere su di loro piuttosto che sui protagonisti... tu però sei andata ancora oltre e sei riuscita a farmi vedere anche Millicent e Tiger con altri occhi, a loro di certo non avrei mai pensato.
Complimenti, le tue ff vanno sempre dritte al cuore!
A presto!
Abby

Recensore Junior
10/09/20, ore 16:06
Cap. 1:

Ciao :) inizio dicendo che questa fic è bellissima. Non avevo mai letto una storia con un protagonista così insolito, almeno per me, e mi ha affascinato molto. Ho trovato interessante esplorare un personaggio piuttosto muto nella serie ed immaginare un suo trascorso parallelo alla storia che tutti conosciamo; un passato fatto di adolescenza sofferta, come tante altre ma del tutto inedita, rifiuto, silenzio e tenacia. La tua protagonista ha un mondo nascosto dietro la patina della cattiva che tutti conosciamo. La parte in cui Vincent le sì avvicina è forse, paradossalmente, la più struggente di tutta la storia, anche più del finale: la pena che Millicent prova per sé stessa, il suo sentirsi riabilitata dopo aver vissuto come uno "scarto" per molto tempo, lo scoprire che la vita ha qualcosa in serbo per tutti, anche per chi crede di non avere nulla da offrire, sono davvero dolorosi da leggere. Il senso di perdita che permea il finale, che non sembra una paura quanto piuttosto una sconfitta, una resa incondizionata, è terribile. L'unica obiezione che mi sentirei di muovere è proprio che il tema e il senso della paura sono poco percepibili, perché sono soverchiati da sentimenti altrettanto forti e dolorosi... giustamente aggiungerei, perché la paura di un mondo senza la propria metà è più una lacerazione che una paura vera e propria. Complimenti davvero, una storia da dieci e lode.

Recensore Master
10/09/20, ore 15:34
Cap. 1:

Per me hai centrato l' obiettivo che ti è stato richiesto.
Millicent ha tutto il diritto di chiudersi dentro e pensare di non aver modo ne possibilità di avere un altro futuro e forse non pensa nemmeno al futuro!
Aveva trovato l'anima gemella, la persona che l'accettava incondizionatamente per quello che era e che, anzi, trovava piacevoli i suoi lati, fisici e caratteriali, che non piacevano a nessuno. Perdendo Vincent ha perso anche se stessa.
Mi infastidisce un po' l'accettazione che la Bulstrode ha nei confronti di Tyger anche quando lui si rivela un violento e un torturatore... capisco che essere la donna di un maschio alfa temuto da tutti la renda finalmente felice, ma non ha nemmeno un minimo sentore che quello che sta succedendo è sbagliato? Lei che è vittima della discriminazione non riesce a vedere le discriminazioni che i purosangue compiono sugli altri?
Sì lo so che è pure una Serpeverde.... mi resta comunque un po' di amaro in bocca, soprattutto perché esistono persone così prese da un ideale che non riescono a vederne i lati negativi e fanno violenza agli altri.. lIl massacro del povero Willy accaduto da pochi giorni ne è un esempio lampante.