Il gioco della sigaretta (Lui e Lei contest) - BessieB
II classificato
inzaghina.EFP/inzaghina
Il giardino segreto
43.5/45
Lessico e stile: 13.5/15
Il tuo stile, nel complesso, è molto piacevole: è tendenzialmente uniforme, lineare, non presenta né lessico eccessivamente aulico né eccessivamente semplicistico.
Il problema principale che ho riscontrato, leggendo la storia, è che stilisticamente sembra divisa in due parti, con una cesura netta dopo il primissimo dialogo con Asteria. La seconda parte della storia, quindi da quel dialogo in poi, risulta essere scorrevole ed immensamente più semplice da leggere – un fatto che, per quanto mi riguarda, è decisamente positivo.
Questa mia osservazione si inverte, invece, per i primi due paragrafi iniziali, che sono invece caratterizzati da periodi molto lunghi che, essendo raramente alternati a frasi più brevi, rendono più farraginosa la lettura.
Per quanto le frasi lunghe non siano un difetto eccessivo, trovo che non siano la scelta migliore per il tipo di narrazione adottata, in quanto essa viene appesantita inutilmente, almeno nella prima parte della storia.
Nonostante ciò, ho trovato la grammatica molto curata, non sono presenti problematiche di tipo sintattico. È presente solamente un piccolo refuso: quando scrivi «libro babbano», Babbano andrebbe scritto con la “B” maiuscola, in quanto è un termine “preso in prestito” dalla Rowling e non una parola normale. Spero di essermi spiegata, ma ho qualche dubbio in merito.
Il punto forte della tua storia, da questo punto di vista, secondo me è il lessico, che calza perfettamente sia alla vicenda sia ai personaggi che agiscono in essa. I dialoghi, in particolare, li ho trovati estremamente calzanti all’età dei protagonisti e al rapporto che essi hanno tra di loro – ad esempio, sarebbe stato insolito se Teddy avesse dato del “lei” ad Asteria, considerato il background da te descritto.
L’idea di intrecciare, in maniera così stretta, il passato con il presente è, secondo me, una scelta vincente. Essa ti permette di costruire uno scenario solido, che fornisce una prima delicata caratterizzazione di Teddy e Victoire, per poi ricollegarti con la vicenda principale. L’alternanza passato-presente è ben diversificata all’interno del testo, forse (sebbene non sia oggetto di valutazione, è un consiglio che mi sento di darti) avrei lasciato una o due spaziature in più tra i paragrafi in corsivo e quelli scritti normalmente, ma ciò non ha ovviamente influito sulla valutazione.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Su questo parametro ho molto da dire, quindi cercherò di partire dai personaggi secondari per poi dilungarmi inutilmente su Teddy e Victoire. Dico inutilmente perché, secondo me, la caratterizzazione è il più grande punto a favore di questa storia.
Ma, appunto, cerco di andare in maniera sistematica: iniziamo con Asteria. Forse non mi conosci abbastanza, ma Asteria è uno dei personaggi di cui – nel mio torbido passato e pure nel presente – ho letto e scritto di più. Mi piace vederla declinata in più modi possibili, scoprendo nuove interpretazioni che sconoscevano.
Qui, ho trovato un’Asteria diversa rispetto a quanto da me letto finora. Per prima cosa, vorrei dirti che ho letteralmente adorato questo rapporto che hai costruito tra Teddy e i Malfoy. È davvero di qualcosa che va letteralmente al di fuori da ogni cliché – generalmente in molti rimangono fossilizzati su quel preconcetto secondo cui Malfoy e Lupin-Potter non possono interagire, mentre invece la tua interpretazione mi ha convinta al 100%.
Comunque, tornando al discorso principale, la tua Asteria è meravigliosa: di lei non si sa letteralmente niente ma, se non vado errato, una volta la Rowling disse che lei era più “moderna” degli altri Purosangue, motivo per cui Lucius non l’apprezzava particolarmente. Questo aspetto, qui, l’ho ritrovato: Asteria non ha difficoltà nell’instaurare un rapporto con Teddy e Victoire, specialmente con quest’ultima è qualcosa di sorprendente, visto il disamore dei Purosangue per il clan Weasley.
Mi fermo prima di scrivere dieci pagine solamente su Asteria, mi rendo conto che non dovrebbe essere lei il mio focus, ma è stata una comparsa che ho apprezzato moltissimo.
Victoire, sebbene solitamente non sia un personaggio che amo particolarmente, mi è piaciuta. È un po’ quel classico personaggio “buono”, che non può non piacerti (infatti mi sento in colpa, ma non mi andrà mai giù).
Di Victoire mi è piaciuto molto che tu non l’abbia costruita per piacere a Teddy ma, in un certo senso, la sua caratterizzazione si sviluppa parallelamente a quella di lui: sono amici, poi s’innamorano, ma hanno personalità distinte, sebbene complementari. La tua descrizione è quella di una ragazza gentile, sorella maggiore (peraltro, il riferimento a Dominique mi è piaciuto parecchio), e profondamente innamorata di Teddy.
Una descrizione dolce, che peraltro ricalca quasi quella di Asteria, che nel complesso ho imparato ad apprezzare nel corso della lettura.
Teddy, infine, è chiaramente il personaggio meglio riuscito, quello che subisce l’evoluzione più completa. La cosa che più ho apprezzato della sua descrizione è che non è un personaggio di carta, ovvero distante dal lettore, ma è inequivocabilmente vivo nelle sue preoccupazioni, nei suoi sentimenti, letteralmente in tutto.
Come dicevo in precedenza, ho amato come tu abbia costruito questo rapporto con i Malfoy che, a mio parere, è sicuramente plausibile. Ottima scelta anche quella di menzionare Andromeda e, indirettamente, Ninfadora – un piccolo easter egg che ho letteralmente adorato.
Infine (giuro che sarà l’ultimo infine) ho molto apprezzato come tu abbia delineato Teddy e Victoire anche tramite i loro gusti, in fatto di dolci, ma anche riguardo le loro preferenze più intellettuali, creando dei personaggi a tutto tondo.
Gradimento personale: 10/10
Il tuo è un tentativo coraggioso perché, come mi avevi detto, è la tua prima storia sulla NG (correggimi se sbaglio). Ma, come tentativo al di fuori della tua zona di comfort, è secondo me pienamente e assolutamente riuscito – la storia è dolce e delicata, scorre in maniera fluida e, nel complesso, devo dire che mi è piaciuta.
Come primissima cosa, volevo ringraziarti per aver scardinato un headcanon che detesto con tutta me stessa, ovvero che Teddy e Victoire in quanto soulmates siano stati l’uno la prima volta dell’altro. Quell’implicare che entrambi avessero altre esperienze mi ha rallegrata non poco, è stata una scelta veramente originale e che mi ha letteralmente conquistata.
La trama, nel complesso, mi è piaciuta parecchio: è semplice ma funziona. L’idea di far esplorare al lettore un nuovo Malfoy Manor, questa volta in chiave positiva e non come ritrovo di Mangiamorte, mi è piaciuta parecchio. Così come ho apprezzato il forte collegamento tra Victoire e la propria ascendenza francese, tramite il dettaglio dei macarons che ho trovato assolutamente geniale.
Altre parti che mi sono piaciute sono sicuramente i riferimenti alla famiglia Potter, fondamentale per lo sviluppo di Teddy, e la vicinanza con i Malfoy.
Una lettura molto piacevole, sebbene molto lontana da quello che (solitamente) è il mio gusto personale.
Utilizzo dei prompt: 6/6
I prompt sono stati utilizzati tutti e sono ben inseriti e valorizzati nella narrazione. |