Recensioni per
Grief is the Word
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/11/21, ore 13:32

Ciao, Greta!
Questa coppia mi incuriosiva tanto, mi intrigava il loro essere complementari. Una giornalista che distorce la realtà per un mago ambizioso che si appropria di verità altrui: i presupposti ci sono tutti.
Tu hai scelto di immaginare la loro relazione quando Gilderoy è ancora agli inizi, inesperto, e va in crisi se la pioggia gli disfa i capelli – ho trovato perfetta quella scena, stupenda e d'impatto. E Rita che gli offre la sua brillantina? Penso sia tipo il massimo di dolcezza per lei!
A proposito di Rita, ho apprezzato molto anche la parte iniziale che ripercorre il suo avvicinamento alla scrittura, all'inventare un senso per la vita attraverso l'inchiostro.
Insomma, ho molto apprezzato questa lettura, complimenti!

Recensore Master
21/05/21, ore 23:30

Ciao Greta!
Ho aperto questa storia decisamente attratta dalla coppia presentata nell'introduzione. Li hai definiti due "maestri della menzogna", ed è impossibile negare che lo siano entrambi con le loro penne, ma ero molto curiosa di leggere come li avessi fatti avvicinare al di là di questo punto in comune.
Il titolo della storia da subito non fa certo pensare a un contenuto leggero o comico ("grief"), perciò mi aspettavo anche qualcosa di intenso, nonostante il modo in cui entrambi i personaggi siano presentati nella saga sia mirato a divertire più che altro. La mia aspettativa è stata naturalmente soddisfatta.
Da appassionata di scrittura, mi piace leggere di personaggi che ne traggono similmente piacere o ne hanno fatto un lavoro. Questo è sicuramente vero per Rita e Gilderoy, benché il loro approccio all'inchiostro segua inclinazioni morali discutibili. A questo proposito, mi è piaciuto molto questo pensiero (di Rita, e di tanti come lei): la vita un senso non ce l’ha, lo acquisisce solamente dopo essere passata attraverso il filtro dell’inchiostro. L'ho trovato, inoltre, un'ottima premessa nella sua caratterizzazione, raccontare come da giovane si ritrovi ad alterare la verità per renderla più appetibile e come quindi continuerà a farlo nella vita professionale.
Il loro incontro e l'inizio di una relazione mi è sembrato coerente, nel mondo di Harry Potter: lei scrive articoli e perché no, proprio uno su quel ragazzino che è un astro nascente che avrà innegabile successo tra le lettrici. Mi è piaciuto il dettaglio della brillantina extra-forte offerta per domare i capelli colpiti dal meteo inglese, legato a un'informazione assolutamente canon che è quella delle loro perfette chiome: trovo sempre apprezzabili i piccoli riferimenti al canon, a maggior ragione quando si scrive di personaggi secondari o mere comparse. Mi piace l'idea che il fascino del personaggio che conosciamo nel secondo libro possa derivare da questa conoscenza con Rita, lei che è più grande e con più esperienza. Mi è piaciuto anche il riferimento alle cinque W del giornalismo, nel racconto e nel ricordo di questa relazione.
Insomma, la fanfiction mi è piaciuta molto, per gli elementi che ho citato e nel complesso, e sempre anche per il tuo stile che ho apprezzato anche in altre tue storie. Una lettura che ho apprezzato, complimenti!
Un abbraccio!
Legar

Recensore Master
30/03/21, ore 21:58

Buonciao, cara, eccomi qui **

non so stare lontana dal tuo Gilderoy, pare ^^, e l'idea di vederlo in coppia con Rita mi ha intrigata tantissimo, al punto da chiedermi se non sia possibile che qualcosa del genere sia avvenuto davvero e che la Rowling semplicemente non ce lo abbia mai raccontato. Sai aprimi mondi esattamente come fa Lady e ora per me questa coppia è diventata sensatissima e canon. Dopotutto Gilderoy avrà sostenuto fior fior di interviste nella sua vita, vuoi che non abbia mai avuto occasione di parlare con la regina dei pettegolezzi, degli scandali, colei che meglio di chiunque sa mistificare la realtà. E' pazzesco quanto siano simili e mi sembra assurdo non essermi mai fermata a rifletterci. Grazie di cuore per avermi aperto questo mondo, non so dirti quanto sia stata piacevole la lettura.

Inizialmente ci presenti lei, Rita, e cosa nella sua vita ha determinato la nascita della giornalista spregiudicata che conosciamo: mi è piaciuta tantissimo l'idea secondo la quale il là lo abbia dato la monotonia, la noia delle sue giornate da ragazzina. Rita comincia a distorcere la realtà quasi più per cercare un appagamento personale, un rimedio contro quelle che ritiene la mediocrità. Mette un po' i brividi pensare a che consapevolezza avesse già da piccola, quando per la maggior parte delle amiche il diario è un confidente e un amico, per Rita diventa uno scrigno di bugie e un modo per piegare la realtà a sé. Bellissima anche l'idea che gli insegnamenti della nonna abbiano contribuito a tutto questo: compare solo attraverso un paio di frasi ma mi ha comunque fatto venire voglia di leggere un missing moment su lei e la nipote.

Nella vita però gli imprevisti capitano, e in quella di Rita questo imprevisto si chiama Gilderoy. Lo vediamo appena maggiorenne, un ragazzino appunto, affamato di gloria e di notorietà, Hogwarts e Kingsley (se c'è stato in questa versione) ormai alle spalle. E se inizialmente la loro relazione pareva essere un gioco, uno scambio di favori reciproco, basato sulla mera attrazione fisica in cui anche la differenza di età fa il suo lavoro, piano piano per Rita non è più così, e ce lo mostri benissimo attraverso un gesto: Rita che brucia la bozza di un articolo perché troppo crudele verso Gilderoy. Una mossa che mai e poi mai ci saremmo aspettati da lei.

Mi è piaciuta da morire anche tutta la ricostruzione dei quando dove e come della loro storia, di come tu abbia sottolineato che ad unirli fosse il fatto di sentirsi anime affini, di come il loro sia stato un usarsi reciproco. E infine di come Rita si renda conto piano piano di essersi spinta troppo oltre e scelga di elaborare i suoi pensieri nell'unico modo che conosce - scrivendo. E si ritorna quasi al punto di partenza, al diario dove le adolescenti annotano le pene d'amore per poterle in qualche modo esorcizzare.

Il finale è a metà fra l'angst e un accenno di speranza: tutto passa nella vita, anche il dolore, ma finché dura ci pare eterno.

Tantissimi complimenti, davvero, l'ho proprio amata ♥
un abbraccio, dear e spero a presto con quel che mi resta di Sex Education

Benni

Recensore Master
16/01/21, ore 16:53

Cara Blackjessamine,

Anche questa volta mi hai colpito al cuore con una storia particolarmente bella che tratta di un tema a me molto caro, ovvero la costruzione della realtà, l’inganno, la finzione. Gilderoy e Rita (e, a proposito del primo, confesso che amo come lo tratti e il modo umano in cui lo dipingi), sono accomunati dal fatto di costruirsi, di indossare delle maschere. Pirandello sosteneva che le indossiamo un po’ tutti (oddio, ho fatto una citazione letteraria, che brutta persona che sono XD), ma nel caso di questi due personaggi le cose si fanno leggermente diverse. Rita crea una verità che la soddisfa, romanzando e confondendo volutamente cronaca e romanzo, esaltando il pettegolezzo a discapito di una verità noiosa. Gilderoy, similmente, propone un’immagine di sé gonfiata e più talentuosa, che l’altra svela immediatamente. Uno dei pezzi più interessanti della shot dice che:
Eppure, qualcosa aveva smesso di funzionare.
Perché, per poter piegare la realtà a suo piacimento, la realtà doveva essere compresa.
E Rita, negli ultimi mesi, la presa sulla realtà l’aveva completamente perduta. L’aveva perduta, perché si era perduta, facendo qualcosa che non si era mai concessa di fare.

Ecco, è illuminante e verissimo questo fatto: chi inganna lo fa con cognizione di causa, non brancola nel buio e conosce la realtà. Rita tronca la relazione che lei definisce solo fisica e brevemente consolatoria col giovane e meno talentuoso di quel che si dice Allock perché sta confondendosi, sta innamorandosi, sta perdendo quel controllo che le permette di inventare le vite degli altri a cuor leggero per difendere la propria vita solitaria. Ed è una cesura che le costa, visto che alla fine della storia si consola pensando che il tempo guarisce ogni ferita, anche quelle che ci siamo inferti da soli.

Nella shot hanno molta rilevanza anche gli spazi: penso al monolocale spoglio e misero di Gilderoy, che si contrappone all’immagine spumeggiante di questo riccioli d’oro tutto fumo e niente arrosto e la scelta di questo crack che però ha numerosi punti di congiuntura che vanno ben oltre i capelli chiari, come ci hai ampiamente dimostrato, offre la possibilità di vedere dei personaggi scomodi e molto poco popolari con le loro fragilità. E queste fragilità non li rendono migliori, perché Rita continua a essere una pennivendola e Gilderoy un pallone gonfiato, ma riusciamo a vederli in una luce più umana e, citando Faber, “se non sono gigli, sono pur sempre figli/vittime di questo mondo.” L’ho citata a braccio e chiedo scusa per eventuali refusi! ^^
Un abbraccio, e sempre infinita stima <3
Shilyss

Recensore Master
21/11/20, ore 16:29

Valutazione one-shot per il contest 'tre incantesimi'

- Grammatica e stile: 10/10

Dal punto di vista grammaticale non ho assolutamente niente da dirti, non mi è sembrato di riscontrare errori. Stilisticamente ti ho adorato! Intanto, inizio subito col dirti che mi è piaciuta moltissimo la scelta del lessico. È sicuramente uno dei tuoi (tanti) punti di forza, perché riesci sempre a selezionare con tanta precisione il vocabolo giusto, il verbo, l'aggettivo, il termine perfetto, che crea nella mente del lettore in maniera proprio repentina l'immagine di cui appunto stai parlando, l'idea di cui stai scrivendo, insomma ciò che vuoi evocare. In più, nonostante appunto utilizzi un lessico ampio e variegato, non risulti mai ostica o troppo forbita. Sei scorrevole, sei d'impatto, pur attingendo a termini non proprio comuni e a delle immagini retoriche splendide, e questa è una caratteristica che mi piace moltissimo! Poi, un altro elemento che ho apprezzato è proprio il ritmo generale della storia. Nelle note hai scritto che l'idea avrebbe dovuto essere più lunga e approfondita, ma ti assicuro che, da lettrice, tutto questo non si percepisce affatto. Nel senso, non sei risultata superficiale o affrettata. La lettura è estremamente fluida e scorrevole, e a me hai trasmesso in realtà proprio una sensazione di approfondimento. Cioè, per me hai curato sia il livello stilistico, ma anche l’introspezione relativa a Rita e le descrizioni inerenti al personaggio di Allock, e in generale al loro rapporto. Insomma, non mi hai affatto dato l'idea di una storia 'accorciata' o frammentata o farriginosa, per quotarti (e infatti è quella che mi è piaciuta di più fra le tre che hai proposto). Ho apprezzato molto anche la struttura generale del testo. Hai inserito periodi più lunghi che descrivono e che permettono al lettore di entrare nel vivo della narrazione e nella profondità del personaggio, però hai inserito moltissime frasi a effetto che ho reputato incisive. È una storia che non mi ha annoiato mai, nonostante comunque sia quasi totalmente introspettiva. Sei stata talmente efficace con alcune osservazioni che mi hai proprio lasciato il cuore in tumulto, come se stessi leggendo un romanzo di avventura! E difatti mi hai travolto, mi hai trasportato nel tuo testo con uno schiocco di dita, in più sei stata molto evocativa. Sei riuscita a creare delle immagini estremamente vivide che mi si sono stampate con forza nella mente, e ho trovato la narrazione avvolgente. Era impossibile staccare gli occhi da questa storia, sei stata incalzante ed efficace.

- Utilizzo prompt: 3.5/5

Sicuramente hai utilizzato bene il prompt, la descrizione di questo loro incontro sotto la pioggia in cui Rita passa ad Allock la brillantina è poesia pura, l'hai raccontato poi in maniera così vivida che davvero mi si è stampata nella mente in maniera dettagliatissima e pulsante, hai dato vita davvero a un’immagine mozzafiato. Ho apprezzato poi come il concetto fosse ripreso anche alla fine, quando c'è la parte più nostalgica e angst. Non posso comunque assegnarti un punteggio troppo alto, perchè sebbene davvero quella scena l’abbia trovata di un impatto stratosferico (l’ho proprio vissuta, sei proprio riuscita a teletrasportarmi lì), il prompt non ha una valenza fondamentale o che si protrae lungo tutto il testo. Insomma, ci sono state storie che hanno fatto del prompt proprio il perno principale su cui basare la storia, e qui non mi è sembrato che avvenisse.

- Caratterizzazione personaggi: 5/5

Non potevo non attribuirti il massimo. Hai fatto con entrambi i personaggi un lavoro strepitoso. Rita poi è davvero un capolavoro. Forse sarò anche di parte, perché ovviamente hai trattato la tematica della scrittura che mi sta (come a tutti credo, qui) particolarmente a cuore, ma insomma ho proprio amato tutte le riflessioni che hai inserito su quanto per Rita sia importante scrivere. Sinceramente ho sguazzato come una paperella in ogni singola frase, ma questa l'ho trovata proprio mozzafiato e quindi te la riporto:
''la vita un senso non ce l’ha, lo acquisisce solamente dopo essere passata attraverso il filtro dell’inchiostro''. Geniale! Cioè, è stato un crescendo di riflessioni sempre più intense, ma qui è proprio scoppiato il fuoco d'artificio! Mi è piaciuta moltissimo anche la parte della nonna, che compariva attraverso i proverbi. Insomma, sei riuscita davvero a rappresentarla e a farmela percepire vicinissima. Ho sempre trovato il personaggio di Rita abbastanza curioso, ma sinceramente dopo questa storia è diventato uno dei miei preferiti in assoluto e ora vorrei leggere tanto altro su di lei! La cosa che mi è proprio piaciuta è che non ti sei limitata solo a mantenerti IC, ma hai creato e tessuto un personaggio formidabile e fortissimo, proprio pulsante! Ho adorato anche il tuo modo di rappresentare e di parlare del rapporto con Allock, basato più che altro (o almeno, apprentemente) sulla necessità di entrambi di farsi strada. Tra l'altro ho trovato geniale anche per l'appunto la tua scelta di unirli, cioè di associarli l'uno all'altro. Oltre alla caratteristica dei riccioli perfetti (che ho trovato di per sé geniale) mi hai fatto capire quanto questi due in realtà siano similissimi, ed era una cosa alla quale io non avevo mai pensato. Ovviamente mi è piaciuto tantissimo anche il personaggio di Allock. Nonostante ti sia focalizzata principalmente sull'introspezione di Rita, Allock l'hai reso altrettanto intenso e altrettanto tangibile. L'hai tratteggiato in una maniera così efficace che nonostante appunto l'introspezione non fosse la sua, io l'ho sentito vicino e mi è arrivato con lo stesso impatto della Skeeter. Insomma, la storia è breve, ma a me è sembrato che ogni singolo rigo aggiungesse un tassello importante a entrambi i personaggi, che mi sono sembrati tratteggiati in maniera estremamente realistica. Ogni parola selezionata ha contribuito a creare e a dar loro un’anima, a renderli sempre più tondeggianti, per questo ti ho messo il punteggio pieno, perché hai detto moltissimo scrivendo frasi potenti ed incisive e ricche di significato. Non c'è un'espressione o un termine, che sia stato superficiale o ripetitivo, praticamente sono state tante coltellate (in senso buono). Ecco, credo che la cosa che proprio ti ha contraddistinto siano stati i dettagli. Ci sono moltissimi dettagli spruzzati fra le tue parole relativi ai personaggi, ed è questo che ti ha permesso di renderli tanto verosimili. Personalmente non ho notato neanche l’assenza del discorso diretto, che solitamente aiuta a dare la spinta finale per evidenziare i personaggi, ma i questa storia non ce n’è stato bisogno.

- Gradimento personale: 4.5/5

A me dispiace perché dalle note non eri convinta affatto, però sinceramente questa è stata la storia che mi è piaciuta di più fra quelle che hai proposto!
Oltre ad averla trovato d'impatto dall'inizio alla fine, ho amato il modo in cui hai lasciato che emergessero i personaggi. In più, la riflessione di Rita Skeeter sulla scrittura, su quanto abbia influito nella sua vita e di come lei abbia deciso di sfruttarla non per studiare se stessa o il mondo, ma per andare avanti, per fare strada, mi ha veramente stregato. È stata sicuramente la mia parte preferita. Io amo quando si parla di scrittura, e qui hai davvero scritto un’introspezione fantastica che mi ha scombussolato la pancia. Mi è piaciuto tantissimo anche il tuo modo di strutturare il rapporto fra lei e Allock, e mi è piaciuto soprattutto il personaggio di Allock in sé, e ho adorato come tu abbia improntato questa storia basandoti sulle tante caratteristiche in comune che io non avevo mai notato, e che invece tu hai riportato con una potenza strabiliante, come se fossero sempre state lì, sotto gli occhi di tutti. Questa storia mi è piaciuta proprio perché mi ha bombardato, sei stata veramente d'impatto sia nella narrazione in sé, sia nell'introspezione, che nel descrivere il loro rapporto e i gesti che ci sono stati fra di loro! Credo sia stata una delle storie che abbia riletto più volte. Non ti attribuisco il punteggio pieno davvero a malincuore, perché sebbene l’abbia trovata perfetta e non cambierei una virgola, ovviamente ci sono state one-shot più elaborate e costruite dal punto di vista dell’intreccio e della trama, e di conseguenza devo considerarlo, però sinceramente io di questa storia non cambierei una virgola.

Totale one-shot: 23/25

Recensore Master
04/10/20, ore 14:54

Cara **
Che bello posare le mie zampette di gallinaccia vecchia e anziana sui tuoi freschissimi scritti ç-ç è una settimana che aspetto che arrivi domenica per finalmente immergermi in questa shot che mi ha colpito immediatamente per la coppia e volevo capire. Volevo capire perché, quando ho cercato qualcosa di tuo da leggere entrando nel tuo profilo, questa mi ha subito colpito proprio per la coppia. Improbabile dici? No, non lo è, perché tutto ciò a cui ho pensato è la voglia e bramosia di fama che questi due personaggi si portano appresso; le maschere che mettono su per non lasciare che gli altri li vedano umani.L'egoismo che li contraddistingue perché loro, agli altri, non devono un bel niente.
Ed è esattamente ciò che ho trovato qui; crack o non crack, questa coppia ha un potenziale enorme, un feeling che se approfondito potrebbe portare a tanti di quei risvolti che nemmeno riesco ad immaginarli tutti assieme. Assurdo. Nasce tutto quasi per caso, dopo un'intervista, e il fatto che Rita non abbia provato a distruggere anche lui la dice lunga. Hai fatto un'analisi iniziale di lei davvero impeccabile, raccontandoci che usa un mezzo fortissimo come la scrittura e la sua abilità con le parole non per costruire un mondo nuovo o raccontare una storia, ma per distruggere sapientemente le persone. Per proprio gusto personale, perché dopotutto scrivere di scandali porta la gente a parlare di qualsiasi cosa, nel bene o nel male. Fa scalpore, la gente si ricorda di lei. E' temuta. Non è forte con la bacchetta, ma con una penna incantata. Un potere non da tutti, un talento che avrebbe potuto usare per fare del bene, e invece...
e questo rapporto con Gilderoy, che sembra quasi disilluso, quasi accondiscendente per forza, è instabile ma allo stesso tempo la fa sentire se stessa. E lui, anche se tra le righe di un'insicurezza sentimentale che si avverte in Rita – forse capace di comprendere l'odio che le vien elargito, ma non l'amore – forse si sente allo stesso modo. Si sente a suo agio ma è come lei: nasconde tutto dietro la sua facciata, non importa chi ha davanti. Forse a maggior ragione una persona per cui sente qualcosa... per orgoglio e per non perdere la faccia, quando lei tronca la cosa sorride e va avanti, ma dentro forse è spezzato tanto quanto lei.
Sono uguali, forse troppo per stare insieme. Non è facile accettare di tirar giù la maschera e rischiare di perdere quel successo che hanno guadagnato col sudore e con le bugie. E loro... forse tengono più a quello che la gente vede piuttosto che a ciò che sono. Uguali, fino alla fine.
Ho veramente amato ogni cosa di questa shot e non penso che sia farraginosa, anzi. L'ho trovata lineare, per questo me la sono divorata.
Sai, mi piace un sacco andarmi a cercare coppie improbabili e alla fine scopro sempre che tutto sono tranne che strane. Se si trova quel motivo per legarli, finisci per studiarli così tanto da capire che, in verità, hanno più in comune di chiunque altro. È il caso di questa shot che non solo l'ho amata per come è scritta, per il tuo stile e per il suo essere meravigliosamente scorrevole, ma anche per gli spunti di riflessione che mi ha dato, nei riguardi di due personaggi così particolari e di come, ora, io li veda sotto una luce completamente nuova. Più umana, oserei dire.
Che meravigliosa esperienza, leggerti ** Tornerò presto, stanne certa!
Miry

Recensore Master
17/09/20, ore 19:45

Premessa: non so se ti ho mai detto quanto shippo nella mia mente da sempre questi due insieme (li avevo anche messi in uno dei miei pacchetti in un mio contest), quindi quando mi sono capitati come crack ship in uno dei pacchetti segreti Juri ho battuto le mani (sì, davvero, non solo metaforicamente). Incapace di scriverci sopra, ho iniziato a sperare con tutto il cuore che qualcuno l'avrebbe scelta, e beh, che quel qualcuno sia stata proprio tu davvero supera tutte le mie aspettative.
Hai offerto una prospettiva dei due che mi piace tantissimo. Non li mostri interagire effettivamente, eppure in maniera indiretta e attraverso rievocazioni di Rita, riesci a cogliere perfettamente l'essenza di loro due sia da singoli che come coppia. Ho amato soprattutto i due momenti in cui lei antepone la simpatia per Gilderoy al suo stesso interesse da giornalista: quello in cui invece di scrivere sui capelli rovinati dalla pioggia di lui gli offre la brillantina (sul serio, ti prego, scrivi una flash su questo momento?) e, poi, forse ancora di più quando sceglie di non pubblicare nulla contro di lui perchè ormai si è affezionata. Ho trovato intelligentissima l'impostazione del raccontare tutti i loro incontri attraverso le 5 domande - mossa che ti ha permesso di offrire tante piccole immagini e di descrivere una trama, facendo un occhiolino alla carriera di Rita ovviamente. Questa è la frase che più mi è rimasta dalla lettura e che secondo me sottolinea tutta la profondità del valore del loro legame: Un segno del destino, a lei, che la sua strada se l’era sempre scritta da sola. Ecco, nella Rita che ci presenti dal primo rigo con tutti i suoi piani e i suoi obiettivi, Gilderoy è l'imprevisto, qualcosa che la sconvolge - qualcosa senza dire di più, perché cosa è non sa dirlo e non riesce a dirlo infatti in quel "cosa?".
Mi voglio soffermare, infine, proprio su Rita. Gidleroy è più sullo sfondo e già sai bene quanto apprezzi come lo rendi... ma Rita, che qui è più in primo piano, è stata una sorpresa: credo tu l'abbia davvero davvero bene! Mi è piaciuto come hai esplorato non solo i suoi sentimenti, ma anche la sua lotta interiore, e (Gilderoy a parte) cosa significa per lei il successo e lo scrivere.
Questo tuo primo (perché è solo il primo, vero??) approccio a questa coppia è approvato a pienissimi voti, ora non so se shippare Gilderoy con Rita o con Kingsley perché mi hai convinta di entrambe le versioni. Sul serio, mi apposto su Scrivimi per lasciarti qualche prompt su questa coppia (magari proprio sul momento dei riccioli d'oro del nostro Signor Sorriso rovinati dalla pioggia, perché voglio vederlo!!).
Insomma, grazie per averla scritta. Sognavo di leggere qualcosa su questi due ed è stata una lettura splendida. È come se mi avessi fatto un regalo personale ahahah
Un bacio e alla prossima!
P.S. Sai che io sto avendo il problema opposto al tuo? Con l'angst non riesco andare oltre la flash e quindi ripiegherò sul comico ahah

Recensore Master
17/09/20, ore 17:35

Ma non ci credo che hai scritto una cosa angst con questi due! Cioè, il comico era dietro l'angolo ma tu sei riuscita a farmi empatizzare con Rita!
Come hai fatto?
Gilderoy che spezza il cuore a Rita, per tutti i draghi, Rita ha un cuore? E dire che io la immaginavo nei panni della trituratrice di cuori, eppure, anche lei ha dei sentimenti, evidentemente.
Molto carina, introspettiva e se l'obiettivo è farti dispiacere per Rita, hai centrato l'obiettivo. Ora, non so perché, probabilmente perché sono pazza, ma mentre leggevo di Rita a me veniva in mente Samantha di Sex and the City, quando ha la storia con il modello testimonial della vodka e niente, mi sono immaginata Rita che da i consigli a Gilderoy proprio come Samantha li dava al tizio e poi finisce male ma lei va avanti perché è grande, è forte e ha le spalle larghe.
Solo che Samantha non è per nulla come Rita (a parte l'essere bionde). Ora la pianto con questo delirio per dirti solo che è una flash carina e i salti non disturbano proprio per il carattere introspettivo e che io sono così incapace di scrivere cose corte che ti ammiro per esserci riuscita.
Magari dovresti tornare a scrivere di loro in una OS ;-)
Alla prossima,
Sev