Heylà, non hai bisogno che lo dica, ma lo faccio comunque, qui è Pok che scrive.
Eccomi di nuovo qui da te, ormai è un'abitudine.
Qui si nota meglio il passaggio narrativo da terza a prima persona, e funziona meglio, forse perchè li hai tenuti separati anche da un rigo vuoto.
Non ho notato errori, il che è un bene perchè significa che mi sono concentrata sulla storia.
Il discorso dei libri e delle mille vite mi ricorda qualcosa, non so se un film o un cartone, ma mi è familiare.
Per tutta la lettura non ho potuto evitare di associare "il libro della vita" al film, se non l'hai mai visto te lo consiglio, è animato non con attori, ma ha il suo impatto.
Mi ha presa la descrizione, è riuscita ad attirarmi ed è attinente al tuo racconto.
Trovo dolci lei e Aurelio, un po' strano un pic nic tra i gialli, ma è meglio di una proposta di matrimonio tra gli horror XD
Bella storia, come sempre.
Alla prossima.
Pok

Eccomi qui, cara e Buon Natale. Come sempre adoro queste tue storie piene di sentimento e personaggi adorabili. Hai questa capacità di rendere speciale qualsiasi evento nella vita dei tuoi personaggi anche se sono persone comuni che fanno cose comuni e questo me li fa sembrare sempre così vicini. In questo caso Amelia, la proprietaria non più giovanissima di una libreria di quartiere (ah che invidia, io adoro le librerie, mi perdo per ore tra gli scaffali dei libri) che attraverso i suoi libri vive innumerevoli esperienze e con lei anche gli abituee della libreria che lei "legge" proprio come fossero libri aperti. Dalla sua dipendente, ragazza madre con un bambino adorabile ai due fidanzati che si sono conosciuti bambini proprio grazie ai suoi libri. Ma poi si scopre che anche lei nasconde un piccolo segreto, una relazione nata proprio in libreria! Il pic nic in mezzo agli scaffali di libri è proprio una bella idea! 

Alla prossima cara! 

Carissima chiara anche questa storia è bellissima, soprattutto per chi, come la tua protagonista (e me) ama i libri e attraverso di essi vive un milione di vite, di avventure, è stata una riflessione bellissima per gli amanti della lettura, brava per avergli dato voce.
La tua protagonista mi è piaciuta tanto, una dolcissima proprietaria di quella che pare essere una piccola libreria di quartiere, con i suoi clienti abituali, insomma una piccola famiglia! La protagonista come spesso nei tuoi racconti è una persona che ha sofferto (in questo caso vale anche per la sua dipendente, una madre single che fa del suo meglio giorno dopo giorno) ma non per questo si è ritenuta sconfitta dalla vita o si è data per vinta, si è rimboccata le maniche ed ha reagito, nel male ha tirato fuori il meglio di sé, è un messaggio che fa da filo conduttore tra le tue storie e trovo che sia stupendo ciò che vuoi far passare! Ecco che poi è arrivato il lieto fine, e infatti il nuovo amore della protagonista non poteva che essere a sua volta un amante dei libri. Ho trovato romanticissimo il finale, nonostante non siano più giovanissimi i tuoi personaggi sanno ancora sognare e con la chiusura mi hai fatta commuovere (motivo per cui questa storia va dritta dritta tra i miei preferiti), un altro pensiero bellissimo quello della vita costituita di pagine che bisogna saper voltare o godersi. Un abbraccio e alla prossima!