Recensioni per
La prediletta
di Nao Yoshikawa

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
24/11/20, ore 11:24

III POSTO / “La prediletta”, NaoYoshikawa – 49,15/56

Grammatica e stile: 18,15/20 (14,15 + 4)

Nella storia ho riscontrato soltanto qualche imprecisione di davvero poco conto, che ti riporto qui:
“Improvvisamente, gli occhi si Eurus sembravano essere divenuti dieci volte più grandi […]” -> “di Eurus”
“Scommetto che non hai chiamato nessuno dei tuoi amici di Scotland Yard, eh Sherlock?” -> manca una virgola dopo “eh” (-0,15)
“Già anche io […]” -> manca una virgola dopo “già” (-0,15)
“[…] il fatto che loro fossero stati legati.” -> non c’è nessun errore, ma hai evidenziato in corsivo solo “oro” lasciando fuori la “l”
“Oramai le era chiaro - chiaro a tutti – che non sarebbe diventata la brava ragazza che i suoi genitori avevano sognato tanto a lungo.” -> il primo trattino deve essere lungo come il secondo invece che corto (-0,15)
“Per un secondo sembrò quasi che la lama fosse affondata sulla sua pelle […]” -> “nella sua pelle” (-0,25)
“Possiamo andarcene via di qui tutti e tre, vivi” -> manca il punto alla fine della frase (-0,15)
“Mi aveva disubbidito quando le aveva dato il preciso ordine di non toccarti.” -> “le avevo dato”
 
Ho trovato il tuo stile molto scorrevole e pieno di frasi precise che hanno ben delineato la situazione generale e che hanno portato avanti le dinamiche cariche di tensione e incertezza presenti nella storia.
Mi è piaciuto il fatto che ogni azione e ogni ragionamento dietro tale azione fossero sempre ben chiari ed espliciti, in quanto ciò ha permesso di seguire le vicende più da vicino ed entrare proprio nel vivo della questione. Specialmente con personaggi come Eurus può risultare complicato comprendere appieno le motivazioni di determinati gesti, ma qui tutta la faccenda è stata nitida e, di conseguenza, è stato facile apprezzare ciò che hai scelto di descrivere.
L’unico aspetto che non mi ha convinta è il fatto che si passa spesso da un punto di vista all’altro anche nel giro di una frase, alternando continuamente la focalizzazione in modo poco preciso. Non è totalmente destabilizzante, però è stato l’unico elemento che ha rallentato una lettura altrimenti molto fluida e spigliata.
Inoltre verso la fine ci sono stati un paio di termini leggermente stonanti:
- “Il coltello era stretto nella mano in modo stretto.” -> ripetizione superflua della parola “stretto”
- “Era accaduto tutto così facilmente che nemmeno un occhio attento come Sherlock avrebbe potuto fare qualcosa.” -> credo volessi dire “velocemente”
 
Trama, originalità e coesione dei fatti: 9/10

Avendo scritto ormai diverse storie in questo universo, credo tu ti stia destreggiando sempre meglio con dei personaggi così peculiari inseriti in un contesto per niente semplice da gestire.
In particolare, qui abbiamo una trama relativamente ampia intervallata da diversi momenti di introspezione, il cui focus è ovviamente Eurus e il suo desiderio di rivalsa, di essere considerata la numero uno senza dover sottostare a nessuno. Lo svisceramento del suo personaggio è stato gestito molto bene, la sua sfera psicologica è stata descritta in modo chiaro e, oserei dire, anche empatico. Sebbene siamo tutti d’accordo che sia una personalità altamente discutibile – nemmeno grigia, ma quasi completamente nera – ha un lato sorprendentemente umano con cui è facile relazionarsi.
Il rapporto tra i tre protagonisti, poi, è stato sublime, una sorta di esasperazione delle dinamiche canoniche, e mi è piaciuto come tu abbia saputo dare spazio a tutti e tre, evidenziando le loro principali caratteristiche nonostante il punto di vista dominante fosse quello di Eurus.
Di particolare mio gradimento è stato senza dubbio l’accenno a una precedente storia tra Jim e Sherlock; trovo infatti che i due fratelli siano simili sotto diversi punti di vista, e Moriarty è sicuramente il tipo di persona che è capace di scorgere certe sottigliezze ed essere attratto da entrambi i lati della stessa medaglia. (Dài, persino nel fandom si scherza che il suo orientamento sia Holmesexual).
Altro momento clou è stato il flashback che mostra come Eurus abbia incontrato Moriarty; l’ho trovato molto utile in quanto è andato ad ampliare e a completare il quadro generale delle vicende, dandoci un elemento di analisi in più per comprendere appieno i ragionamenti della protagonista e per mostrare come il passato giochi ancora fortemente un ruolo rilevante nel presente.
Da questo punto di vista forse avere gradito un approfondimento persino maggiore, in particolare su come Eurus sia venuta a conoscenza di Moriarty o perché lui si sia fidato di lei fin dal principio, o ancora una possibile reazione da parte di Sherlock.
Nel complesso, comunque, è una trama accattivante e interessante dall’inizio alla fine, piena di colpi di scena e di rivelazioni sui personaggi stessi, le cui azioni sono state veramente affascinanti da leggere. Seguire i movimenti di Eurus mentre tenta di raggiungere i suoi scopi a tutti i costi, essere sempre resi partecipi dei suoi pensieri contorti ma che hanno un senso di base, e in generale vedere le sue azioni e la fine tragica a cui la portano sono stati tutti elementi che hanno costituito un vero e proprio viaggio finzionale suggestivo all’interno della storia.
Il risultato finale quindi lascia sì l’amaro in bocca per la conclusione a sfondo drammatico, ma allo stesso tempo è un risvolto coerente con quanto è stato esposto fino a quel momento e, per quanto triste, ha una sua dignità intrinseca. Questo aspetto mi è piaciuto molto in quanto hai proseguito sulla traccia generale della storia, senza addolcire la faccenda ma mostrando fino in fondo quanto una vita come quella di Eurus possa essere contemporaneamente fonte di esaltazione e perdizione. Un racconto veramente solido e con molti spunti di riflessione, che è riuscito a intrattenermi in modo costante con sempre più risvolti originali. Gran bel lavoro!
 
Caratterizzazione dei personaggi e IC: 8/10

Come dicevo anche nel parametro precedente, i personaggi sono stati trattati molto bene, sia a livello di caratterizzazione personale sia in relazione l’uno all’altro.
Il più evidente è il rapporto peculiare presente tra Eurus e Jim; le loro dinamiche così particolari, dove si amano ma si minacciano e si provocano a vicenda, osando in modi che nessun altro mai si sognerebbe di tentare, rientrano decisamente tra le mie preferite. Trovo che si possano descrivere veramente tanti aspetti di questi due senza ricadere nella ripetizione o nella ridondanza, proprio perché hanno talmente tante sfaccettature che non esistono due situazioni in cui si comporterebbero nel medesimo modo. La volatilità dei loro caratteri, il passare da indifferenza a rabbia a frustrazione in un attimo, è un aspetto IC e che non può fare a meno di affascinare, in quanto è difficile prevedere la prossima azione, e si rimane letteralmente a pendere dalle labbra dei nostri due antieroi.
Per quanto riguarda Eurus, c’è stato un elemento che non mi ha convinta appieno, ovvero l’odio che prova nei confronti di Sherlock. Rivalità, gelosia e frustrazione sono senza dubbio sentimenti ampiamente esplorati anche nel canon, ma non mi pare ci sia mai stato un momento in cui Eurus arrivi addirittura a desiderare la morte di Sherlock. Anzi, per certi versi nella serie tv la vediamo ricucire un rapporto con lui alla fine, in quanto il suo vero desiderio è essere accettata e non dimenticata dalla sua stessa famiglia, e il fratello è la persona più simile a lei e quindi in grado di comprenderla e aiutarla.
Vedere quindi un astio così forte da arrivare a un tentativo di uccisione mi è sembrato un tantino eccessivo, persino per un AU. Inoltre ritenere di passarla liscia con Moriarty – pur sapendo bene quello che Sherlock significhi per lui – non mi è parso molto intelligente da parte sua, che invece è sempre trattata come un personaggio molto astuto e riflessivo, che pondera i pro e i contro di ogni decisione prima di metterla in atto.
Perfetti sono stati invece Sherlock e Jim, in ogni loro sfumatura. Sebbene abbiano una presenza minore nella fic, riescono comunque a splendere e a essere caratterizzati in maniera minuziosa, e si percepiscono anche nei momenti in cui Eurus è da sola, sia perché fanno parte dei suoi pensieri in maniera quasi ossessiva, sia perché tirano dei fili invisibili fuori scena senza che nessuno se ne accorga.
Moriarty è presenza estremamente velata ma necessaria per lo svolgimento della trama; osserva tutto da lontano e si palesa nel momento del bisogno, proprio come fa nell’opera canonica. Questo, unito ad aspetti tipici di Sherlock – come la sua calma innaturale nonostante la situazione di pericolo in cui si trova –, contribuisce a creare un’immagine molto vivida e precisa della situazione, in cui tutti i personaggi in scena dànno sfoggio delle proprie abilità in maniera perfettamente IC.

Utilizzo dei prompt: 6/6 (2 + 2 + 2)

Personaggio: Eurus Holmes
Oggetto: Coltello
Contesto: Criminal!AU
 
Il pacchetto è stato sviluppato nella sua interezza in modo molto abile; per quanto riguarda il personaggio e il contesto posso solo dire che sono stati centrati e posti in primo piano proprio secondo la richiesta. A primo impatto potrebbe sembrare che il Criminal!AU non sia poi così distante dall’universo canonico, ma ci sono stati diversi riferimenti precisi che non hanno fatto perdere il quadro generale, rafforzando costantemente l’ambiente in cui i personaggi si muovono e mostrando, seppur in modo sottile, alcune differenze con il contesto normale.
Anche il ruolo del coltello è pronunciato, si ripresenta più volte nel corso della narrazione e costituisce sia l’inizio sia la fine del servizio di Eurus. Non solo è il metodo prediletto per uccidere le sue vittime, ma è proprio l’oggetto con cui Moriarty mette in chiaro le sue intenzioni e le sue “preferenze”, rivolte a Sherlock e non a lei.
Specialmente nel finale ha avuto la funzione di un prompt a tutti gli effetti, dato che è proprio intorno al coltello che girano le dinamiche di potere e di sottomissione accennate in precedenza.
Complimenti dunque per aver avuto l’idea di includerlo in maniera così sostanziale e attribuirgli un significato simbolico maggiore della semplice funzione di arma.
 
Gradimento personale: 8/10

Questo universo in continua espansione che hai creato sta diventando sempre più interessante e già non vedo l’ora di scoprire quali altre situazioni ti inventerai in futuro.
Ti confesso che dopo questa storia ho bisogno di leggere tutto l’antefatto con Jim e Sherlock – mia OTP suprema – e spero che tu possa anche solo prendere in considerazione l’idea di scriverla, perché sono certa sarebbe una lettura molto interessante e sfiziosa.
Per il momento ti ringrazio di avermela proposta per questo contest, poiché sei senz’altro riuscita nell’intento di intrattenermi e farmi apprezzare questi personaggi così intriganti e pieni di sfaccettature – e che riesci a farmi apprezzare ancora di più!
 
Totale: 49,15/56

Recensore Master
20/10/20, ore 11:18

Ciao!
Stavo curiosando un po' nel fandom e ho trovato questa storia, che ho subito reputato interessante.
Ai tempi della quarta stagione (ancora un dolore, al ricordare), questa ship aveva intrigato anche me. Hanno senz'altro del potenziale, Jim ed Euros, ma anche io li vedrei solo in una relazione... Non sana.

Intanto, questa one shot mi è piaciuta davvero tanto. Mi è piaciuto come hai deciso di narrare il tutto, come tu abbia gestito i sentimenti di Euros e il rapporto speciale e complicato tra Sherlock e Moriarty.
Diciamocelo chiaramente: Euros era ossessionata da Moriarty, esattamente come quest'ultimo è ossessionato da Sherlock.

La Johnlock è tutta la mia vita, ma ultimamente sto riconsiderando tanto anche la chimica del pair Sheriarty: in un modo tutto loro... Moriarty e Sherlock... Si capiscono. Forse come nessun altro. Parlano la stessa lingua. Ma hanno scelto due strade diverse.
A volte mi domando: se Jim non fosse stato così dedito al mondo criminale... Come sarebbe andata, tra loro due?

Qui tu ne parli come di ex. E che fortuna che ha Sherlock! Un ex che non ci sta con la testa e una sorella che vuole ucciderlo. Una delizia, insomma.

Nella parte finale, quando arriva il tragico epilogo inevitabile (non poteva che concludersi in quella maniera, d'altronde "passioni violente hanno fini violente") vediamo Jim impassibile (ci sta) e Sherlock che forse non sa nemmeno lui come sentirsi. Ad un primo impatto mi era sembrato quasi un po' OOC, ma poi ci ho ragionato su. Ho considerato la vicenda, il background, la situazione nel suo insieme, in questo universo, e devo dire che la reazione è coerente col personaggio di Holmes.

Adesso passiamo ad Euros.
È un personaggio complesso. Euros è sola. Non riesce a interagire con le persone, non riesce a interessarsi a loro... Perché nessuno si è mai interessato a lei. Prima di Moriarty.
Moriarty l'ha fatta sentire considerata. L'ha fatta sentire speciale. L'ha fatta sentire unica... Ma questo solo perché gli serviva. Solo perché Euros, pur non volendo, è una Holmes. E nessuno, al mondo, potrebbe mai venire prima di Sherlock nella lista delle ossessioni di Moriarty.

Credo che in un certo senso... Sia anche facile empatizzare con Euros. Voleva essere la prima. Voleva essere speciale. Voleva essere, per una dannata volta, la prima scelta di qualcuno. E Jim Moriarty... Lo era. Per lei.
Voleva solo che fosse reciproco.

Mi piace. Mi piace ciò che hai scritto. E mi piace anche come l'hai scritta: il testo scorre una meraviglia. E mi piace come hai narrato il tutto. Sei stata molto equilibrata.
Davvero una lettura godibile, interessante e stuzzicante.

La storia è finita nelle ricordate, of course.

Recensore Master
06/10/20, ore 20:43

Ciao, molto interessante questa storia. Continui sul filone delle Eurus/Moriarty, di cui potrei citare svariati esempi, ma qui approfondisci le cose molto di più di quanto tu non abbia fatto nelle precedenti. Forse nemmeno nella Soulbond!AU. Anche questo è un universo alternativo, la definisci Criminal!AU, anche se a dire il vero non è un universo propriamente diverso da quello della serie della BBC. Anche qui Sherlock è un consulente investigativo e anche qui combatte il crimine, e Moriarty, prorio come sappiamo. Non viene nominato John, e penso non sia un caso, viene però menzionato Mycroft e la famiglia Holmes. Lasci intendere che le cose siano più o meno le stesse, fatta eccezione per qualche dettaglio. Tanto per cominciare Sherlock e Moriarty si sono molto più che conosciuti in passato, sono anche stati insieme, fino a che ideologie differenti non li hanno separati. Mi è piaciuto molto questo dettaglio, perché in un'ipotetica relazione Sheriarty, immagino che un punto di forte disaccordo siano proprio gli intenti, che nascondono ideologie profondamente diverse, a essere potenzialmente un enorme punto in disaccordo. Per fare un esempio pratico, in una coppia come la Sherlolly non esisterà mai una simile divergenza, perché sia Molly che Sherlock "combattono" per la giustizia, stanno dalla stessa parte insomma (anche se Sherlock ha atteggiamenti discutibili, specialmente con lei). Ma con Moriarty... qui il fatto che lui prediliga atteggiamenti criminali è uno dei punti che li ha divisi, Eurus è molto precisa nella sua analisi sul fratello e James, dicendo che questo è stato il motivo della loro rottura. Sembra che le cose tra loro non siano però del tutto finite. Quello che descrivi è io credo un qualcosa di molto, ma molto similie alla serie. Moriarty è ossessionato da Sherlock, credo anch'io che nutra una forte attrazione per lui, ma è un qualcosa che si manifesta con sadismo. Con atteggiamenti ossessivi e malati, di certo non una sana base per una relazione d'amore positiva. Vuole ucciderlo, anche se qui lasci intendere che non intende farlo fuori davvero, eppure non leo fa, ma è come se lo tenesse legato a sé in un eterno rincorrersi che a Eurus non piace affatto. Ed è proprio lei il centro di tutto, suo il racconto, suo il punto di vista e i sentimenti che vengono snocciolati senza fatica dal tuo riconoscibilissmo stile narrativo.

Eurus non è poi molto diversa dalla serie, siamo in un AU, ma lei è perfettamente identica all'originale. La differenza è che qui è sfuggita (?) al controllo di Mycroft e non è stata rinchiusa in una cella sull'isola di Sherrinford, ma al contrario è stata reclutata da Moriarty, o per meglio dire si è offerta lei di lavorare per lui. Non sembra che James sia davvero interessato a lei, credo che la tenga con sé perché potrebbe potenzialmente essere una pedina per la sua eterna partita a scacchi con Sherlock. James ama i giochetti, soprattutto quelli psicologici, in una maniera davvero morbosa. Il suo tenerla accanto a sé per dieci anni e starci anche insieme, fisicamente e non, in realtà non dimostrano che ci sia da parte sua un qualche attaccamento. Ed è questo il nocciolo di tutto, ciò che porta alla morte di Eurus (il finale che non mi aspettavo). Lei per quanto geniale, per quanto continui a ripetere di essere meglio di Sherlock, commette l'errore di sottovalutare Moriarty, ma soprattutto si lascia ottenebrare dai sentimenti. Non so questo quanto sia da lei, la Eurus della serie è molto più davvero sociopatica e non so fino a che punto si lascerebbe influenzare, però è un AU e ci sta che sia diversa. Di certo il finale non me lo aspettavo, non credevo che sarebbe arrivato a tanto Moriarty, lei è pur sempre stata il suo miglior sicario negli ultimi dieci anni. E dieci anni sono davvero tanto tempo... Mi è piaciuto però che ci fosse un legame tra il coltello che l'ha uccisa e Sherlock e Moriarty. Ho trovato anche molto interessante la reazione di Sherlock, che si preoccupa di dover dare una giustificazione a quello che è successo, come se dovesse "salvare" Moriarty, e quasi se ne frega della morte di una persona che alla fine era sua sorella. Sherlock le passa sopra come se non gliene importasse niente, anche questo il punto in discordanza con la serie, ciò che si allontana da Sherlock e che sfocia molto di più nell'AU.

Una lettura interessante, insolita devo confessarlo. Ho letto tutte le tue Eurus/Moriarty, ma ogni volta riesci a sorprendermi. Penso tu abbia fatto bene a pubblicarla e non preoccuparti affatto, il fatto che tu stia postando tanto è soltanto positivo.
Grazie per averla scritta, e complimenti per tutto. Specie per lo stile, te l'ho già detto nella mia recensione dell'altro giorno a "Young and Beautiful", che sei migliorata tantissimo nello stile. Si vede che hai scritto tanto e che ci hai lavorato, e questo ha pagato.
Complimenti ancora.
Koa