Recensioni per
L'acre odore del riscatto
di Chiara PuroLuce

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/12/20, ore 21:30

Ciao cara, sono qui per la recensione.
Ho scelto questa OS perché ero curiosa di capire per quale motivo la protagonista odiasse così tanto gli agrumi, che sono i miei frutti preferiti.
Non avrei mai pensato potesse essere per degli episodi di bullismo, ma effettivamente l'odore ha un potere evocativo molto forte.
Mi piace il fatto che sua madre abbia capito, anche se per questo c'è voluto l'intervento del suo promesso sposo.
L'idea che ho avuto a riguardo della scelta del marito è che la protagonista si sia buttata a capofitto con l'unica persona che abbia instaurato con lei una relazione normale.
Sarebbe davvero interessante una storia su di loro perché il rapporto tra i due sembra davvero solido. Lui è davvero carino a discutere con la madre di lei. Sembra avere molta empatia.
Lei forse dovrebbe risolvere i suoi problemi, non solo con gli agrumi, ma in generale. Un personaggio così sicuramente avrà problemi a relazionarsi con gli altri. Infatti anche nel comunicare il fastidio a sua madre è molto esplosiva.
Peccato sia solo una Os! Ci verrebbe fuori una bella storia.
Alla prossima!

- A.

Recensore Master
21/11/20, ore 11:15

Ciao Chiara PuroLuce. Il titolo di questa storia, "l'acre odore del riscatto", mi ha incuriosita per la parola acre e per la parola riscatto. Ho pensato quale potesse essere il collegamento. Io amo molto gli agrumi, sia come frutti che come profumazione e sono rimasta colpita da quanto accaduto ad Amanda dove in questo scritto, in un crescendo, è affrontato il tema del bullismo. Interessante abbia associato questi tristi momenti di vita della protagonista agli agrumi, emblema di tutte le difficoltà che ha vissuto in precedenza ma che, per fortuna è riuscita a superare. Importante è il rapporto conflittuale con la madre che hai ben rappresentato e che alla fine finalmente riesce a capire il disagio della figlia e il grande amore di Amanda, che le ha donato coraggio. Molto bella la frase nel finale: "Quell’uomo aveva rinunciato a uno dei suoi frutti preferiti per lei." Ridona speranza e ci si può immedesimare. Un buon fine settimana.
(Recensione modificata il 21/11/2020 - 11:18 am)

Recensore Master
14/11/20, ore 11:13

A spingermi a scegliere questa fic è stato il titolo, l’ho trovato interessante ed ero particolarmente curiosa di sapere quale fosse la storia che avevi sviluppato intorno ad esso e come avresti inserito il tema della rivalsa.
Già da subito, la parte acre del titolo è già chiaro a cosa si riferisce e tutta la narrazione fila in questo senso, sviluppandosi anche piuttosto velocemente prima per costruire l’odio da parte della protagonista e poi per scivolare in una spiegazione di quello che ha dovuto subire da piccola. Lo stile è pulito e scorrevole, i personaggi vengono inseriti senza fretta e alla fine comunque tutto ruota su Amanda e sulla sua introspezione – che è poi effettivamente il personaggio che ne esce un po’ più sfaccettato rispetto agli altri, ma questo è anche dovuto al fatto che tutto è filtrato attraverso i suoi occhi e dal suo POV.

Un po’ mi ritrovo nell’odio della protagonista. Anche se il sapore degli agrumi mi piace, a non piacermi è proprio l’odore e non sopporto i profumatori e le candele al profumo di mandarini – quindi la cosa mi ha fatto sorridere e da quello che ho capito sei partita da un tuo odio personale.
È una storia carina e una lettura piacevole. Tra l’altro, se non ho capito male avendo sviluppato per il writober devi aver scritto in pochissimo tempo, quindi complimenti anche per questo.

L’unica cosa che un po’ mi ha stonato, ammetto è stato il dialogo madre/figlia che ho trovato un poco surreale. Hanno entrambe degli atteggiamenti un poco plastici, con frasi che suonano finte nel modo in cui l’hai costruito perché si vede che ti sei impegnata per renderle “particolari” ma proprio per quello hai tralasciato il realismo. Vedi l’uso di “tali cambiamenti” che raramente qualcuno usa nel parlato o nel modo in cui la madre le chiede cosa sia successo per farle odiare l’odore del mandarino, quel “solo una domanda e poi ti lascio andare” che in questo caso suona molto impersonale.

A parte questo complimenti e alla prossima.

Recensore Junior
09/11/20, ore 19:40

Ciao cara! Sono qui per lo scambio :) Allora, ironia della sorte io sono allergica agli agrumi! Quindi direi che sono in perfetta sintonia con la tua carissima protagonista, anche se mi piace da morire il loro odore (sintetico) ;) Tornando alla OS, mi piace da IMPAZZIRE come é stata stesa, hai un bellissimo stile di scrittura e sinceramente mi sono sentita quasi al posto della protagonista, descrizioni molto dettagliate e ben fatte, insomma mi piace! E questa va direttamente tra le preferite ;) a presto!

Recensore Master
09/11/20, ore 00:56

Ciao,
eccomi per lo scambio! Mi sono soffermata su questa one shot perché mi ha colpito il titolo, anche perché io, a differenza della protagonista, amo molto il profumo degli agrumi!
Devo dire che mi è piaciuto molto il passaggio tra la prima parte tutto sommato abbastanza divertente con quei continui tentativi da parte della madre di imporre il profumo degli agrumi alla figlia, non senza qualche buffo sotterfugi, alla seconda parte decisamente malinconica, in cui scopriamo che l'odio per gli agrumi deriva dal deprimente periodo di vita scolastica in cui la protagonista é stata vittima di bullismo.
Il tema del bullismo é affrontato bene e mi piace quell'accenno al fatto che lei non é mai stata capace di raccontare alla madre le sue esperienze perché era sicura che avrebbe minimizzato senza capire la sua vera sofferenza, a volte infatti gli adulti preferiscono non vedere la drammaticità di certe situazioni perché non sono capaci di affrontarle.
La storia si chiude con un matrimonio felice. Per fortuna la vita é proprio così, a volte un infanzia non proprio serena viene compensata da una vita ricca di soddisfazioni.
Mi piacciono molto questi spaccati di vita quotidiana che racconti con uno stile fluido e scorrevole e una notevole sensibilità.
Complimenti e a presto!
AlbAM

Recensore Master
24/10/20, ore 11:50

Ciao, eccomi finalmente :)
Ti faccio i complimenti per lo stile usato nella narrazione: l'ho trovato molto maturo, scorrevole e ben leggibile.
Anche grammatica e sintassi sono ottime.
In poche righe sei riuscita a creare istantanea empatia con la protagonista, cosa che a volte non succede neanche con storie di molti capitoli.
Quindi, ottimo lavoro davvero.
Il tema che affronti non è semplice, eppure lo hai delineato senza eccessiva pesantezza, ma comunque coinvolgendo chi legge, suscitando emozioni.
Sono rimasta molto soddisfatta :) e scrivi benissimo.
E quel Francesco è adorabile XD me lo sposerei anche io hahahah
Ci vediamo :)
Anna

Recensore Veterano
17/10/20, ore 16:22

Bella anche questa storia a lieto fine. Vedo che ancora una volta hai scritto con il cuore in mano e questo mi piace molto di te. Ti sei addentrata in un tema molto delicato e spero veramente che quei dispetti non siano ispirati a fatti reali! Certo che gli odori regnano sovrani in questo racconto, anche in un salumificio non dev'esserci proprio un gran bell'aroma, mi piace la protagonista faccia questo lavoro, me la fa sentire la "una di noi". Per quanto riguarda il testo ho trovato ancora qualche errore da rivedere e se devo essere del tutto sincera quando parla con la madre il linguaggio mi è sembrato troppo affettato. Però, come ti ho detto, è scritto con sentimento e quello arriva tutto.

Recensore Junior
16/10/20, ore 14:40

Salve Chiara, sono Child of the Moon! 
Ho abbandonato questo sito per circa un anno, poiché ormai quasi disabitato, per cui è difficile ricevere feedback e critiche varie. Proprio per questo ho deciso di rimanere più attiva in questo periodo proprio per raggiungere qualcuno anche con una semplice recensione, perché appunto so quanto può essere difficile riceverne da qualche anno a questa parte.
Ho letto la tua storia tutta d'un fiato e ho ritrovato diverse analogie con la mia vita, passata e presente, motivo in più per comunicarti ciò che mi hai suscitato.
Parto con il dire che l'ossessione per la famiglia della protagonista per gli agrumi e la minima tolleranza della ragazza riguardo all'odore mi hanno ricordato di primo acchitto le storie del maestro horror Junji Ito, che non conoscendoti non so se hai effettivamente letto, in particolare la morbosità verso le arance e i mandarini mi hanno suggerito l'ossessione delle persone per le spirali di "Uzumaki" che come un'epidemia si diffonde in tutto il viallggio in cui è ambientata la storia, nonché, la fissazione per l'olio da frittura di "Glyceride", se vogliamo restare in un contesto casalingo, nella quale un'intera famiglia gestisce un locale al di sotto della loro abitazione, dove a causa della poca ventilazione, l'olio impregna tutto l'ambiente, rendendo la dimora invivibile. Come la protagonista della tua storia, quella della storia a fumetti prova disgusto e nausea, ma il padre e il fratello ne sembranmo completamente assuefatti, tanto da assumere questa sostanza a collo dalla bottiglia. Infine la sensibilità della protagonista agli odori mi ricorda quella della protagonista femminile di "Gyo", che non sopporta l'olezzo del pesce. E come le tre storie che ho appena citato, anche la tua mi ha lasciato questo senso viscido di disagio, di maleodorante sporcizia che si impregna in tutti gli angoli della casa e anche se attenuato o scomparso, continua a tormentare le narici di chi ne entra in contatto.

Dopo aver introdotto l'odio viscerale di Amanda per gli agrumi e il loro penetrante odore, vai a parlare di due temi molto importanti che mi toccano veramente da vicino: la famiglia e il bullismo a scuola.
Come la protagonista so benissimo cosa vuol dire avere qualcuno che continua ad intromettersi nei propri affari, arrogandosi il diritto di pilotare la propria vita come fosse la loro. Rispetto ad Amanda forse ho vissuto un po' più di riflesso siccome non sono mai stata la diretta interessata, ma so benissimo cosa voglia dire avere una famiglia tossica e purtroppo per certi aspetti non c'è verso di allontanarla. Magari in questo caso la madre e in generale la famiglia di Amanda non ha mai avuto veramente intenzione di danneggiarla, ma come hai esplicitamente detto generalmente i genitori tendono a proiettarsi sulla figura dei figli, inconsciamente o meno, oscurandoli. Alla fine noi figli non siamo una fotocopia di quelli che ci hanno dato alla luce, ma per un genitore penso sia difficile da accettare, intendo il fatto che il figlio possa avere gusti, modi di fare, filosofia di vita, religione, carattere differenti. Purtroppo l'unica cosa che si può fare è accettarlo, ma non tutti ci riescono anche andando ad intromettersi nella vita privata di un figlio che ormai bambino non è più, come per il matrimonio. 
Sono rimasta colpita dal fatto che alla fine della tua storia lei lo abbia effettivamente accettato, dato che è una questione piuttosto complessa, ma se avrà compreso allora sicuramente non aveva intenzioni cattive per quanto deleterie per Amanda e avrà realizzato il suo errore.
Anche per quanto riguarda il bullismo mi hai toccato molto. Il periodo delle medie per me è stato piuttosto complicato e le immagini che hai riportato nella mia mente tramite le tue descizioni ne sono la prova: sei riuscita a riportarmi a quel periodo con pochissime frasi. 
E anche io come la protagonista ero quella riservata, per conto proprio, ma esattamente come lei sono stata schiacciata e torchiata da questi eventi e purtroppo qualche reminiscenza me la porto dietro ancora oggi, anche se quei giorni sono ben lontani.
Posso comprenderla per la sua mancanza di fiducia negli adulti, specilamente per i professori che come hai scritto tu "...chiudevano due occhi, non uno, sul bullismo." e anche per la madre che con gli occhi di un adulto minimizza il tutto, additando le molestie come ragazzate.
Amanda è una povera ragazza vittima di una società individualista e forse fin troppo conservazionista, costretta a subire un calvario sin dalla sua infanzia. Tra ragazzini a cui importa solo apparire e genitori a cui importa solo che lei appaia come loro. Niente spazio per la propria personalità. Solo un copia-incolla di quello che vorrebbero gli altri.
Tutto questo fino all'arrivo del suo Francesco che le ha teso una mano e l'ha stretta forte a sé per non lasciarla più andare.
In certe situazioni proprio non possiamo farcela da soli, a volte serve quella piccola spinta e finalmente ad Amanda dopo tanto dolore questa spinta è arrivata e ora vive la propria vita, tra felicità e tristezza, in un eterno ciclo, ma almeno ora sono solo lei e Francesco a decidere per loro stessi.
Il lessico che hai usato è semplice, le frasi scorrevoli e funzionali. Non c'è nulla che non vada al proprio posto come i tasselli di un puzzle. Certe volte più si cerca di strafare, più si ottiene un risultato non all'altezza, pretenzioso. Il tuo è un ottimo esempio di come la spontaneità e la semplicità riescano a rimarcare in maniera più accorata i concetti, emozionando al pari di un testo poetico ricercato. L'unica cosa che forse mi ha fatto leggermente storcere il naso sono gli incisi resi graficamente con delle linee, piuttosto che con la semplice virgola. Secondo me spezzano un po' il ritmo della narrazione, ma non mi lamento troppo, considerando tutto ciò che mi ha portato alla mente la tua storia.

Spero di non averti annoiato a sufficienza, in quanto mi sono soffermata molto sul contenuto di questa recensione, che sarà sicuramente interminabile.
Ti auguro buona giornata e spero di leggere qualcosa di tuo in futuro!
Ciao ciao!
Child of the Moon

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