Valutazione contest “Prime esperienze”
GRAMMATICA:
A parte qualche inciampo e refuso nelle prime fasi, sulla grammatica non ho molto da riportare. Come detto, non sono un giudice severo su questo campo. Considerato poi che la maggior parte del racconto è priva di errori, ho deciso di soprassedere. L’unico tratto del tuo stile che mi ha messo in difficoltà sono stati i punti dopo le caporali, che a volte c’erano e altre no; alla fine ho capito lo schema. Ho fatto qualche ricerca e ho “scoperto” che è fattibile, dunque tutto apposto!
Ti sottolineo solo: “Un’isola si ergeva fiera più in là. Sulla cima c’era una costruzione di cemento, che un tempo fosse stata abitata?” Qui a mio avviso la frase doveva essere separata in due periodi a sé stanti, o almeno da un punto e virgola.
ATTINENZA AI VINCOLI:
Guastafeste:
Gina è senza dubbio il guastafeste di questa trama sotto vari aspetti. Impressiona, si può ben dire, la protagonista sia sul lato fisico che emozionale. Bella, spigliata, sicura di sé; e aggiungiamoci che ha qualche annetto più di Alice… sebbene tenda a comportarsi come se avesse meno anni sulle spalle di Alice stessa.
È la fautrice nel bene e nel male del climax di questa storia, che si evolve sulla sua bugia.
In negativo: Alice perde due splendidi giorni con Alessio, e gran parte della festa di fine estate.
In positivo: la sofferenza ha temprato il sentimento che Alice e Alessio provano l’uno per l’altra; chi può dire che quei giorni di lontananza non abbiamo fatto capire loro quanto fosse doloroso e difficile accettare l’idea di non rivedersi mai più?
Il suo ruolo è dunque quello di un classico guastafeste; uno che svolge, e bene, il suo compito.
Parole:
Il conteggio delle parole sfiora il limite consentito. Ma non lo supera ;)
Taglio dei capelli:
Il taglio riveste un ruolo simbolico. Una rinascita, per così dire. Rappresenta il momento in cui la gioventù - intesa come inesperienza, ma soprattutto come la bolla che separava Alice dal resto del mondo - abbandona la protagonista in luogo di una maturità nuova; potente, se pensiamo all’immagine che scorgiamo nel finale davanti allo specchio.
Una presa di coscienza, un nuovo inizio.
Il vincolo non è solo rispettato ma porta con sé l’indizio su questa nuova presa di consapevolezza, che vediamo riflessa nelle azioni della protagonista; ce la presenti mentre si nasconde dietro i suoi lunghi capelli; per poi passare alla coda di cavallo quando Alessio la aiuta a crescere nell’autostima; infine, la storia d’amore vissuta al suo fianco la rende speciale, perché la vede speciale e la aiuta a capire di non doversi nascondere, di poter affrontare gli stessi discorsi delle amiche a testa alta: Alice sa, alla fine del racconto, di aver vissuto un’esperienza come se non più forte delle loro; speciale e meravigliosa.
Una buona resa.
STILE E LESSICO:
Lo stile si amalgama benissimo con la storia che hai raccontato. Fresco, leggero e soprattutto scorrevole. Cresce man mano che i periodi si susseguono e verso l’episodio di San Lorenzo raggiunge il suo massimo. È facile perdersi nel testo e lasciarsi trascinare, come se ci si trovasse a galleggiare cullati dal placido moto delle onde. Risultato che, dal punto di vista dello scrittore, è l’obiettivo che si dovrebbe centrare. Attirare l’attenzione, fare immergere il lettore nel proprio racconto, lo considero importante al pari di una buona trama; una storia deve saper mescolare alla perfezione questi due tratti e tu sei sulla buona strada.
Come giudice ho dovuto sfuggire a questo “incantesimo” e fermarmi per valutare bene; ma non mancherò di rileggere da semplice lettore.
La valutazione è pertanto più che positiva.
TRAMA
Quanto alla trama, la storia è lineare. Non è uno spaccato di vita quotidiana ma un periodo consistente su cui si può lavorare; e devo tenerne conto. Cade su uno schema basilare: la protagonista vive una storia d’amore, arriva il joker di turno (Gina) a rovinare le trame e poi nel finale si riappacifica con il ragazzo conosciuto all’alba della sua avventura. Non è un malus, sia chiaro, ma nemmeno un bonus.
È una storia piacevole, resa molto bene soprattutto grazie allo stile, che aiuta a vivere la prima esperienza di Alice al mare come se fosse, e lo è, un indimenticabile idillio. Merita una valutazione positiva.
Purtroppo, ai fini della valutazione devo tenere conto della scelta di dilungare la trama oltre l’episodio di uno spaccato, appunto perché di trama tratta questo campo. Ma considerato che in un numero sì limitato di parole è difficile costruire, bisogna tenere anche in conto le fisiologiche difficoltà.
In questo campo ho valutato anche il titolo e il legame con Alessio. Aspetti su cui mi esprimo qui sotto, alla voce del gradimento personale.
GRADIMENTO PERSONALE:
Mi è piaciuto leggere questa storia. È delicata e gradevole come mi aspettavo.
Il personaggio di Alice è ben strutturato nel suo carattere. Si nota la differenza rispetto al resto della truppa, e dal discorso tra lei e Titti si comprende benissimo perché Alessio sia attratto da lei. È proprio Gaetano a rivelarlo. Spiega (ci spiega) che il ragazzo è il più delicato a trattare la sua identità sessuale; identità che, pare, gli altri trattino in modo più svagato. Segno che Alessio è più maturo degli altri, lontano dall’apprezzare il mero aspetto fisico delle persone, o le loro inclinazioni; e se consideriamo che lui, un ragazzo universitario, s’invaghisce di una sedicenne, capiamo per esteso che Alice è molto più matura di quanto i nostri stessi occhi di lettore vedano.
Il dialogo con Titti è una narrativa silenziosa che ho apprezzato!
La crescita di Alice è evidente, la sua volontà temprata dalle nuove esperienze si riflette nel nuovo taglio di capelli; il cui significato è ben espresso all’interno della vicenda. Il titolo… molto efficace. Come le descrizioni, che spingono il focus sugli occhi di Alessio. Sono molto evocative, nonché il dettaglio chiave che scioglie Alice e genera l’attrazione; blu (per esemplificare) come il mare, che rappresenta la base su cui poggiano tutte le prime esperienze che la signorina si è trovata ad affrontare; in pratica Alessio l’incarnazione vivente del mare, della prima esperienza, e per esteso del racconto. E il titolo, guarda caso, è proprio Blu Oltremare.
Divertente la gag dei genitori che alzano il pollice per invitare la figlia a seguire Alessio verso l’isola.
Davvero una buona resa. Davvero un peccato per le parole extra, perché era la storia potenzialmente più vicina a vincere D: (Recensione modificata il 30/10/2020 - 07:08 am) |