Recensioni per
La rinascita dell'anno mille
di Gaia Bessie

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/09/21, ore 00:46

[Recensione premio per il contest "La Geografia del Buio" - 1/3]

Ciao Gaia! Finalmente comincio con le tue recensioni premio, e inizio proprio da una delle storie da te consigliate - ma anche se non fosse stato per te, avrei recensito sicuramente questa tra le tue tante storie.
Sbirciando il tuo profilo, pieno di titoli accattivanti e azzeccati, questa riesce comunque a risaltare per la sua aura di mistero, rinasciata da un periodo oscuro nonché chiaro riferimento ai Fondatori.
Come ogni volta, hai scelto un titolo perfetto per la tua storia, pieno di possibili riferimenti non solo al tuo testo in sé ma anche ad altro di esterno. Avevo già sentito parlare del mutamento che sta occorrendo nella storiografia in merito all'Anno Mille, e mi è piaciuto il tuo legare questo elemento del mondo reale con questo fandom. Inoltre, già la fondazione stessa di Hogwarts, poco prima dell'anno Mille, può considerarsi una (ri)nascita del mondo magico britannico, ma il fatto che tu abbia legato a questo momento di rinnovamento la fuga di Salazar è un dettaglio che ho apprezzato ancora di più.
Ho già letto altro di tuo su Salazar, e sapevo di andare sul tranquillo con una storia su di lui e il suo rapporto con Tosca. In pochi, semplici tratti, sei riuscita a dare forma completa a due dei Fondatori, personaggi di cui sappiamo davvero pochissimo se non rari dettagli e poco più. In quattro, scarni dialoghi, poi, hai saputo spiegarci anche la profondità del loro rapporto, così particolare e contraddittorio.
Salazar è un assassino crudele, un uomo da cui si dovrebbe fuggire o che si dovrebbe denunciare e arrestare; Tosca è quanto di più diverso ci sia, e il suo giudizio è tranciante e assoluto. Eppure, il loro legame oltrepassa le differenze; soprattutto, ignora le malefatte di Salazar, quelle mille bugie che Tosca conosce ma finge di non vedere - accettando le pugnalate alla sua anima per accettare chiudere gli occhi e perdonare. Alla fine, quando Salazar opta per la fuga, però, non è rimasto più niente in cui credere e per cui valga la pena fingere di non vedere - e questo l'ultimo discorso di Tosca duro e infinitamente triste. Nemmeno lei può sapere, dopotutto, che Salazar non riuscirà mai a dimenticarla e andare oltre, a sfuggire a quei due occhi azzurri (piacevolessimo questo dettaglio, tra l'altro!) nonostante cerchi di vivere per sempre.
Nel tuo Serpeverde in particolare ho scorto tanti dettagli che mi hanno rimandato ad altri personaggi Serpreverde, soprattutto a Voldemort: il luccichio sinistro del medaglione preannuncia un futuro ben più tetro per quell'oggetto, mentre i mille omicidi mai rivelati sono un riferimento chiaro alla Camera dei Segreti. Anche Tosca è piena di piccole perle (la voce balsamica e mentolata, la minaccia addolcita che mi ha ricordato immediatamente il miele - tutti richiami alla sua passione per il cibo!) che la rendono viva e a tutto tondo a prescindere dalle poche parole.
Questa storia è davvero molto bella, piena di nuovi significati che si rivelano mano a mano con ogni lettura ulteriore. Ti faccio i miei complimenti, e ti ringrazio per avermela indicata perché è davvero una perla rara che son contento di non essermi perso.
A presto con le altre storie, ma so già che non resterò mai deluso da te.
Un abbraccio, Asmodeus.

Recensore Master
05/11/20, ore 20:52

Ciao!
Ho intravisto il link della storia nel gruppo, e mi hai incuriosita moltissimo: è strano, perché di solito le dinamiche come quelle che potrebbero scatenare questa coppia non mi incuriosiscono particolarmente, eppure Tosca e Salazar hanno sempre avuto la mia simpatia, come coppia. Che poi lo so che fondamentalmente di questi personaggi sappiamo così poco che potremmo tranquillamente considerarli dei personaggi originali, e nelle loro interazioni tutto sta a come l'autore sceglie di muoversi, però, insomma, ero curiosissima di leggere come tu li avessi intesi.
La storia mi è piaciuta immensamente: adoro sempre quando, pur rispettando caratteristiche e atmosfere proprie del canon, un autore riesce a dare una lettura molto personale della storia in questione, adottandi una prospettiva originale e del tutto peculiare. In questo caso, ho apprezzato tantissimo la tua scelta di ambientare il tutto nell'anno mille, dando a questa data un significato così simbolico che va a riverberarsi all'interno della storia stessa. Tra l'altro, hai secondo me giocato benissimo con questo concetto, reiterando questo continuo riferimento al mille: questo ti ha secondo me aiutata a dare un tono molto solenne alla narrazione, dando proprio il senso della distanza nel tempo, creando questa atmosfera quasi leggendaria, molto rarefatta, che senza mai togliere umanità ai personaggi conferisce comunque loro molta solennità.
Davvero, mi è piaciuta moltissimo, e mi dispiace tanto di passare di qui così di corsa, senza riuscire a soffermarmi come vorrei (e come la storia meriterebbe) su tanti elementi che invece vorrei toccare.
Complimenti davvero!
A presto!

Recensore Master
02/11/20, ore 23:48

Ciao! 💙
Come preannunciato stamattina, eccomi qui!
Non leggo Tosca/Salazar da... anni, credo. Ricordo che lo consideravo un mio OTP e ne ho pure scritte un paio, ma devo aver perso l'abitudine a questa coppia nel periodo in cui mi sono allontanata dalle fanfiction. Niente di meglio, quindi, che tornare su EFP e ritrovare questa coppia così amata in una ff così ben scritta.
Mi è piaciuto moltissimo lo stile, che rivela tantissimo tra le righe con la sola forza dell'intensità con cui vengono espressi i concetti. Il rapporto tra Salazar e Tosca è tutto racchiuso nelle parole che si scambiano - lui amaro, lei speranzosa fino davvero all'ultimo istante, quando capisce che nulla può cambiare l'uomo che le sta davanti.
Nella brevità della flash sei riuscita a tratteggiare i personaggi e il rapporto tra di loro, cosa che ammiro davvero molto: il risultato è poetico e intenso e rimane impresso. Bravissima, mi è davvero piaciuta molto 💙
Complimenti e alla prossima!
Fera

Recensore Master
02/11/20, ore 17:31

BessieB-Prompt-Enrico III-La rinascita dell'anno mille
Vince i premi
- “Best Atmosphere”
-MIGLIOR PERSONAGGIO SHAKESPERIANO-
Migliore Caratterizzazione del personaggio

◾ Grammatica e stile:10 /10
◾ IC/Personaggio originale:10 /10
◾ Atmosphere:10/10
◾Utilizzo Prompt:5 /5
◾ Gradimento personale: 10/10
Totale: 45/45

Grammatica e stile: 10
Questa è la prima volta in assoluto che leggo qualcosa di tuo con mio enorme rammarico. La tua storia è poetica, coinvolgente, meravigliosa. Hai uno stile ben congegnato e la struttura narrativa utilizzata è sapientemente costruita attraverso l’impiego di molte ripetizioni, figure retoriche che ho individuato fin da subito. Ti sei calata completamente nel contest, nella sua essenza creando con maestria una flashfic eccezionale; potrei scrivere altri elogi, ma da come avrai capito, ho apprezzato molto il tutto. Termino dicendo che il titolo mi ha incuriosito parecchio, ho molto gradito il tuo riferimento alla famosa eclissi dell’anno 33 d.C., si in effetti è considerata da molti il punto focale, di non ritorno. Il cambiamento che avrebbe scosso per sempre il mondo, se vogliamo proprio parafrasare gli storici; in effetti il tuo parallelismo con Salazar è perfetto.

IC/ Personaggio originale: 10
Ne sappiamo davvero poco di loro tramite i libri, perciò li ho valutati come personaggi originali e mi sono piaciuti davvero un sacco; se posso essere sincere, sei stata molto brava a collegare e a sagomare i pochi elementi che abbiamo in questi tuoi personaggi. Nelle parole di Tosca ho ritrovato la sua infinita bontà e gentilezza mista ad amore sincero; negli atti, nelle vanaglorie l’essenza di Salazar. Mi piace molto la loro relazione, e ho colto una punta di amarezza alla fine, quando Tosca sa che lui non sarebbe mai cambiato e avrebbe continuato diritto mantenendo i suoi distorti ideali. Brava!

Atmosphere: 10
Insomma c’è poco da dire, lo faccio direttamente senza giri di parole. Leggere la tua flash mi ha catapultata in un’opera di Shakespeare, sei stata davvero fenomenale; la tua storia è la migliore riuscita in questa categoria.
Utilizzo prompt : 5
La scelta del prompt mi ha davvero colpita, si tratta di : “Morire è altrettanto comune quanto vivere” (Shakespeare, Il regno di re Edoardo III). La voglia di vivere per sempre, di sopravvivere a tutto, nel ricordo, negli ideali, nel Basilisco; da venir i brividi. Lui non è un uomo comune, non si considera tale e la sua stessa esistenza è la prova che se stesso rappresenta molto più di quanto si possa credere. Alla fine come dice un famoso poeta è la chiave o la serratura? Nel caso di Salazar è esistere per sempre.
Gradimento personale: 10
La tua storia proposta è la vincitrice del contest.
Hai utilizzato uno stile superbo, la storia sembra quasi un poema epico del ciclo appartenente alla Chanson de Roland, per un istante mi è sembrato di rileggere i miei testi di Filologia Romanza; sono, in poche parole davvero onorata ad aver avuto la possibilità di valutarla in questo contest. Hai saputo ricreare un’atmosfera degna di Shakespeare, con maestria hai utilizzato il prompt associando significati reconditi anche dopo due letture della stessa flashfic.
Sono stata ammaliata dal Salazar Serpeverde, descritto in modo così poetico e significativo che quasi mi sembra l’originale; nelle parole: “Sporco” “Sudicio” ho quasi pensato che fosse lui a parlare, a pronunciare le stesse. Nella bontà infinita, nella pazienza e nella voglia di dare sempre e comunque una possibilità ho ritrovato Tosca Tassorosso che in realtà ha compreso la natura più profonda di lui. Se posso aggiungere, da brividi il chiaro riferimento alla Camera dei Segreti, ma soprattutto quella luce sinistra del medaglione mi ha trascinato avanti, da Tom Riddle e quasi profetica ha predetto la malvagità insita. Nelle ciglia che sembrano pugnali ho rivisto il Barone Sanguinario, e come sempre, la natura di Salazar affilata, violenta, sanguinosa appare e Tosca non può che arrendersi, perché in realtà lui non vorrà mai essere salvato. Ha deciso di vivere, sopravvivere, nella sua dottrina, nelle sue menzogne, cattiverie e malvagità; troppo banale un mero ricordo, il suo essere rimarrà per sempre marchiato nella storia.
Da applauso!

Recensore Veterano
02/11/20, ore 14:16

Ciao cara!
Avevo già puntato questa storia non appena l'hai pubblicata e, visto che stamattina l'hai proposta nel gruppo per l'iniziativa, l'ho preso come un segno del destino.

Non sono solita leggere tante storie sui Fondatori ma ultimamente hanno iniziato ad incuriosirmi tantissimo e mi le Tosca/Salazar mi fanno impazzire. Se è vero che Corinna (? credo sia questo il nome definitivo della Corvonero) si porta dietro quella che sarà la tragedia della figlia, l'unico altro fondatore di cui sappiamo qualcosa è Salazar, quello che rompe gli equilibri, la mina vagante, quello che porta disaccordo.
Questa sua "diversità" di pensiero l'hai resa benissimo in quel "mille volte in cui Salazar ha mentito, mille volte in cui ha torturato e persino ucciso senza esser mai scoperto".
I tratti di Salazar, però, sono temperati da Tosca "la buona", che chiude i suoi occhi azzurri (anche io l'ho sempre immaginata con gli occhi castani ma nella tua versione questi occhi cristallini che perseguitano Salazar mi sono piaciuti tantissimo) - dicevo, Tosca con gli occhi azzurri che è destinata a scoprirlo, a ghiacciarlo ma anche a perdonarlo.
Questo ciclo continuo di menzogne scoperte e perdonate è spezzato dalla fuga di Salazar. Ho amato il fatto che sia proprio la fuga che Tosca non riuscirà mai a perdonare e come Tosca reputi questa "l'ennesima e inutile menzogna" e che i grandi occhi azzurri di Tosca lo perseguiteranno sempre.
Nei pochi ma perfetti dialoghi ho ritrovato tutta l'essenza dei personaggi, riassuntivi di quei tratti che andranno poi a caratterizzare anche le Case di Hogwarts nei secoli.
Da un lato, la dolcezza di Tosca, la bontà, la sincera preoccupazione nelle sorti di Salazar ma anche quell'invito "allora vivete"; dall'altro, l'esigenza di distinguersi di Salazar, l'ambizione cieca nel cercare un modo per "vivere per sempre".

Che dirti di più? Ho davvero adorato la flashfic ed anche il modo in cui hai giocato con la Storia, con quest'anno mille che è segno di un cambiamento di vita per Salazar.
Ancora bravissima,
Un abbraccio
Fede

Recensore Veterano
02/11/20, ore 12:37

Ciao Gaia Bessie! Passo di qui dopo aver visto il tuo commento sotto il post "Scrivimi" del gruppo "Caffè e calderotti".
Partecipiamo, inoltre, allo stesso contest, quindi avevo già letto di sfuggita questa flash, e ora prima della pausa pranzo tra una lezione e l'altra ti dedico qualche minuto per recensirla. Il prompt scelto è bellissimo (lo stesso che ho scelto io!) e secondo me sei stata molto brava a renderlo attraverso la storia di Salazar e Tosca. Tutte le storie sui fondatori che leggo hanno qualcosa di medievaleggiante (per il periodo storico, appunto), quasi termini aulici, eleganti, come se si stesse camminando sui tacchi alti che risuonano tra le mura di un palazzo enorme. Così mi immagino Tosca, mentre cerca invano di convincere l'amato a smetterla di comportarsi in quel modo, non lo prega nè supplica, con qualche frasa superba e diretta gli fa capire che non vuole che egli muoia.  
Nonostante non ci siano urla, gridi di dolore, preghiere senza dignità, tutta la flash è ben intrisa (a mio parere) di angst. Sono cariche le parole che si rivolgono, cariche di significato e sentimento. La passione viene dipinta così, in modo fine, non eccessivo. 
Ho apprezzato molto le ripetizioni della parola mille, proprio per il significato che hai voluto dare di rinascita. Ho dato l'esame di Storia Medievale l'anno scorso, e apprezzo sempre molto questi riferimenti alla storia che non cadono nel banale o forzato. 
In bocca al lupo per il contest, questa flash merita molto, una delle migliori che ho letto tra quelle che partecipano. Sei proprio una buona rivale!
A presto, spero
Matilde

VigilanzaCostante
(Recensione modificata il 02/11/2020 - 12:38 pm)
(Recensione modificata il 02/11/2020 - 12:39 pm)

Recensore Veterano
02/11/20, ore 12:26

Ciao cara,
è la prima volta che leggo qualcosa di tuo e devo ammettere di essere rimasta affascinata dal tuo stile. È molto particolare, raffinato, in certi punti ricercato ma mai eccessivo o fastidioso alla lettura. In particolare la ripetizione della parola "Mille", riferimento all'anno che prendi in considerazione e contemporaneamente utilizzato come caratteristica di tutte le colpe di Salazar come di tutte le assoluzioni da parte di Tosca, mi ha continuamente fatto battere il cuore, come se dovesse andare all'unisono col tuo scritto. Tra l'altro, prendi in considerazione proprio una coppia di cui non avevo mai letto nulla, di cui si trova ben poco, e che comunque nella tua storia non stride ma si incastra perfettamente.
Il loro è un confronto tra tutti gli errori, gli sbagli, i mali commessi da Salazar da una parte, e tutte le volte in cui Tosca lo ha scoperto, compreso, perdonato, nonostante capisse quanto quell'uomo si stesse macchiando l'anima.
Questo fino alla fuga, che segna una sorta di linea di confine, di cambiamento, perché Tosca non è più disposta a cercare di comprenderlo e perdonarlo, perché questa volta non accetterà più le sue scuse, le sue bugie.
E ti rassicuro, anch'io immagino Tosca con gli occhi castani, ma si capisce che la tua licenza poetica è cercata e voluta perché il colore chiaro rende ancor meglio il raffronto tra l'oscurità di lui e la luminosità di lei.

Ti faccio ancora tanti complimenti, sia per lo stile impeccabile, sia per il modo in cui hai reso giustizia a questa coppia. Davvero brava! <3
Alla prossima!
Lina Lee

Recensore Master
31/10/20, ore 12:41

Ciao!
Partecipo anche io allo stesso contest e questa storia mi ha incuriosita già dal titolo, perché l'anno mille è considerato storicamente come uno spartiacque e nell'universo di Harry Potter ci troviamo molto distanti nel tempo dal Mondo Magico descritto dettagliatamente nei libri. Ho apprezzato come attorno a questa data, questo numero, hai costruito tutta la storia, ripetendolo spesso e aggiungendovi ogni volta un significato di più. Non trovo facile scrivere dei Fondatori, di cui conosciamo poche caratteristiche e pochi aneddoti, ma ho avuto l'impressione che i tuoi personaggi fossero verosimili e ben strutturati nelle loro interazioni, inserite nel contesto noto della Fondazione (l'odio di Serpeverde per i Nati Babbani, il suo allontanamento da Hogwarts, la famosa spada di Grifondoro).
Complimenti, mi è proprio piaciuta.
In bocca al lupo per il contest e alla prossima!
Legar

Recensore Master
25/10/20, ore 09:32

Ciao carissima, avevo puntato questa storia da subito e con i miei tempi da lumaca sto arrivando.
Devo fare una premessa riguardo questa coppia: non li shippo (per me Salazar è associato sempre a Rowena), eppure quando mi trovo di fronte qualcosa di così bello quasi mi converto. 
La flash è poetica, con uno stile perfettamente adatto al contesto. Le ripetizioni eccessive (che normalmente mi perplimono perché possono creare un effetto cantilena) sono qui invece azzeccate: quel "mille" è precisamente il filo attorno a cui cuci ogni parole, ogni gesto, ogni interazione, ogni promessa disillusa, e che allo stesso tempo rende questo rapporto forte e struggente. In sostanza, è il filo attorno al quale cuci il loro rapporto dandogli così spessore. Mi è piaciuta la scelta del titolo, a questo proposito, l'ho trovato davvero perfetto: contiene l'imprescindibile "mille" ma anche qualcosa di più. La "rinascita" non è esplicita nel corpo del testo, per cui il titolo appare quasi come una spiegazione aggiunta del contesto storico in cui questa storia prende vita.
Interessante anche come hai inteso il prompt-citazione, che anche se sottile si percepisce chiaramente: morire è tanto comune quanto vivere, così Salazar vuole tentare di vivere per sempre. L'hai "modificato" e declinato a seconda del personaggio in questione e questo l'ho apprezzato molto.
La reciprocità di Salazar e Tosca è evidente, profonda e attraverso i loro mille parallelismi hai saputo comunicare un'emozione.
Sottolineo questa frase perchè mi è piaciuta particolarmente: Può una minaccia addolcirsi nella voce di chi la pronuncia? Caratterizza in poco Tosca, capace di rimproverare ma anche di essere, sempre, dolce.
Brava! Hai fatto un ottimo lavoro, per cui mille complimenti! 
Un bacio e alla prossima!

(Recensione modificata il 25/10/2020 - 09:49 am)

Recensore Junior
19/10/20, ore 10:42

Ciao Bessie! Questa storia è a dir poco fantastica, di una potenza poetica davvero notevole. Sei riuscita a creare la perfetta atmosfera secondo me, oltre che caratterizzare perfettamente i personaggi. Ho sentito tutta la dolcezza, la forza e il dolore di Tosca, ma anche tutta l'oscurità e il desiderio di grandezza di Salazar, capace di oscurare qualsiasi buon sentimento. Ti faccio i miei complimenti e in un bocca al lupo per il contest! Bravissima. A presto!

Recensore Master
18/10/20, ore 14:36

Ciao, tesoro ♥︎

Allora, siccome sono passata subito a leggere, ho pensato di non perdere tempo in ciance ma di recensire subito, quindi eccomi qui. Questa storia mi ha attirata immediatamente, come hai notato su FB, sia per i protagonisti (non mi sembra sia così comune trovare storie sui Fondatori, correggimi se sbaglio), e uno dei quali è, tra l'altro, il mio amato Salazar Serpeverde, sia per la coppia particolare (non ho mai letto nulla su Tosca e Salazar, ma mi attira), ma soprattutto per l'ambientazione, per questo rimando alla storia e al Medioevo che mi ha fatto brillare gli occhi 😍 Insomma, poi aggiungiamoci l'elemento, non affatto trascurabile, derivante dal fatto che l'hai scritta tu, e il gioco è fatto ♥︎

Sei riuscita a costruire una storia in poche, brevi ma incisive battute, hai costruito un contesto praticamente dal niente e hai calato Salazar e Tosca in questo contesto con una naturalezza e una maestria assolute, e il risultato è un affresco vivido ma allo stesso tempo indefinito e "buio" di quell'epoca, nella quale i due pg sopracitati sguazzano a meraviglia - com'è giusto che sia, eh. Ci sono i continui riferimenti all'oscuro passato di lui, alle sue efferatezze, e i crimini, e la magia nera, e c'è quest'assurda volontà, da parte di lei, di cercare un'ammenda per tutto questo, anche se inutilmente, fino all'inevitabile epilogo finale. Tosca sa bene chi è Salazar ma non ne ha paura. Mai. E i suoi occhi azzurri [anche io li ho sempre immaginati castani, ma dettagli u.u] gli rammentano costantemente ciò che ha perduto e dal quale ha preso le distanze per sempre. 

So che probabilmente questo mio commento ha ben poco senso, ma davvero qualsiasi cosa sarebbe stata riduttiva, a questo punto ♥︎ Hai fatto un lavoro splendido e dimenticavo: quel riferimento all'eclissi l'ho amato, giuro! Mi ha ricordato i tre fratelli di York ♥︎

Bravissima come sempre! Un bacione,
Marti ♥︎

ps ho notato che partecipa ad un contest quindi in bocca al lupo 😉