Recensioni per
My Walden
di Abby_da_Edoras

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/09/22, ore 16:50
Cap. 1:

Ciao! Sono riuscita a leggere anche questo capitolo delle vicende dei vichinghi! L'ho trovato coerente: chiunque non abituato a viaggiare o a lasciare i luoghi abituali avrebbe una fifa viola di vedere posti nuovi ed eventualmente trasferirsi!

Leggerò con curiosità anche il resto :)

Recensore Master
06/07/22, ore 17:15
Cap. 1:

Ciao! ❤️
Questa One Shot è di una potenza emotiva incredibile, mi piace sempre ritrovare la tematica della “casa” in una storia 🥺
E, ovviamente, la concezione secondo cui “casa è ogni luogo in cui ci sei tu” oppure “mi sento a casa se mi trovo tra le tue braccia” è tra le mie preferite, perché effettivamente è proprio vero, la casa non è solo quattro mura o una stanza, è il luogo in cui si trovano le persone che si amano 🥺❤️

Anche in questo caso, poi, avrei voluto abbracciare fortissimo Aethelred.
Mi piacciono sempre tanto le sue introspezioni perché sono molto profonde e vere; nonostante l'epoca sia diversa, i suoi ragionamenti li trovo molto contemporanei, perché lui non discrimina nessuno e anzi, è molto interessato ad aprirsi al nuovo, a ciò che non conosce, anche se magari non lo comprende e, in parte, può metterlo a disagio.

Infatti è proprio questo il punto focale della storia, perché rimanere con vichinghi significherebbe entrare a far parte di un mondo che ancora non conosce e al quale non si è ancora abituato, senza contare che ci sono tante cose che non tenderebbe a fare per indole, pudore e altri fattori.

Il confronto con Hvitserk mi è piaciuto tanto e sono felice che alla fine abbiano chiarito la questione, così come mi ha fatto tanto piacere sapere che Hvitserk farà di tutto per far sentire Aethelred a proprio agio in terra vichinga 🥺
È stata davvero una bellissima lettera, complimenti! ❤️

M a k o

Recensore Master
30/03/22, ore 18:48
Cap. 1:

Ciao! Rieccomi per continuare questa mitica serie di OS.
Questa è veramente una bellissima introspezione di Aethelred, hai raccontato benissimo i suoi sentimenti e le sue paure. Il principe si trova davvero in una situazione difficile perché la sua vita sta per avere un grandissimo cambiamento. Non sono le battaglie che lo spaventano, quanto... il dopo.
Dobbiamo anche tenere conto che ai tempi la vita era molto diversa, non essendoci i mezzi di comunicazione odierni, le persone non erano informate su niente. Pochi sapevano cosa ci fosse realmente oltre il confine del proprio Paese. Non era normale nemmeno viaggiare se non in casi particolari e c’erano sempre superstizioni legate i luoghi lontani, senza contare che per il cristianesimo qualsiasi comportamento che uscisse un po’ dagli schemi tradizionali finiva per essere additato come peccato.
È quindi normale che Aethelred si ponga tutte queste domande, proprio perché non riesce nemmeno a immaginare cosa significhi vivere in un luogo così lontano.
Inoltre, si trova anche ad avere un brutto rapporto con la corte dove è cresciuto, che non ha mai sentito veramente come casa sua e tanto meno la può sentire adesso. Posso immaginare quanto si senta sperduto, non sente di appartenere a nessun luogo, ha paura di non adattarsi a vivere in un Paese nuovo e non ha una vera casa dove tornare.
Il nostro principe ha imparato però a distinguere il concetto di dio da quello di religione, liberandosi anche della mentalità ristretta e buia che lo ha sempre circondato. Molto bella la riflessione sul fatto che dio è sempre lo stesso, che lo chiami in un modo o in un altro, che lo si preghi secondo i riti cristiani o vichinghi. È un concetto che esprime una grande apertura mentale, soprattutto per l’epoca, e che è certamente dovuto al fatto di essere cresciuto in mezzo a sedicenti cristiani che hanno avuto comportamenti ignobili. Da questo punto di vista i vichinghi sono certo più sinceri.

Comprensibile la reazione di Hvitserk che in un primo momento rimane deluso e teme di non essere amato. Questo sottolinea ancora una volta la grande differenza che c’è tra i due, data in parte dal carattere ma soprattutto dalla diversa educazione. Aethelred fa fatica a parlare dei suoi sentimenti, è più chiuso e riservato. Hvitserk è invece il perfetto opposto: solare, immediato, capace di aprirsi con il prossimo e dire sempre ciò che va detto, anzi, temo non sia capace di non farlo. XD
Una delle cose più belle del carattere di questo ragazzo è la voglia di capire; dopo un momento di delusione e quasi arrabbiatura, cerca di indagare sui sentimenti dell’altro e comprende immediatamente qual è il problema. Sai, mi piace tantissimo, Hvitserk, con il suo modo di fare solare, il suo essere innamorato, la dolcezza con cui si pone verso il principe e cerca di rassicurarlo.
Adoro poi il rapporto che hanno, sanno di essere diversi e ci rimangono male quando si accorgono di non capirsi, l’uno si preoccupa di aver fatto soffrire l’altro e, anche se ognuno a modo suo, fanno di tutto per spiegarsi. Sono una bellissima coppia. ❤

La scena finale poi è veramente dolce. Aethelred trova la risposta a tutti i suoi dubbi, Hvitserk è per lui la cosa più importante, e basterà averlo accanto per sentirsi a casa. Penso che l’ultima frase esprima esattamente il concetto di amore.

Mi piace tantissimo come la loro storia si sta evolvendo e, come ti ho già detto un sacco di volte, li adoro! ❤
Un abbraccio e alla prossima! :)

Recensore Master
19/02/22, ore 20:59
Cap. 1:

Ciao Abby,
rieccomi in Wessex con il tuo amato Athelred. Obiettivamente, io capisco i dubbi del ragazzo. Non ha mai lasciato il Wessex, è cresciuto sotto l'ala protettiva del padre che gli aveva prospettato un certo tipo di vita e si è visto rovesciare la sorte per le trame della madre e del nonno. Le altre culture le ha conosciute principalmente sul terreno di guerra, a parte il periodo che attualmente sta vivendo con Hvitserk e ha ragione nel dire che comunque in una condizione in cui loro sono ospiti. Come può essere vivere in casa loro? Sa che Hvitserk e i suoi fratelli lo tratterebbero come uno di casa, ma lui sarebbe in grado di abituarsi a usi e costumi tanto diversi dai suoi? È un ragionamento comprensibile ed è normale che nutra dei timori. Capisco anche Hvitserk che ne è rimasto ferito, non tanto per i dubbi - che sono legittimi - ma per il fatto che Athelred non ne ha parlato e li ha tenuti per sé, dimostrando di non fidarsi. Questo effettivamente è un passaggio importante che forse supera un po' troppo velocemente, ma qui c'è il pov di Athelred e noi non conosciamo i pensieri e le riflessioni di Hvitserk nei giorni precedenti, mentre osservava Athelred evitarlo e rimanere pensieroso.
Ti mando un abbraccio,
Sev

Recensore Master
27/09/21, ore 19:34
Cap. 1:

Ciao **
Eccomi qui a continuare. Appena ho finito di leggere la OS ho detto "CHE COSA CARINA". Hai fatto bene a soffermarti sui pensieri di Aethelred, io apprezzo sempre quando si scava fino in fondo nell'anima dei personaggi. Anche se le cose stanno andando bene, il principe è comunque preoccupato. Si trova bene con i vichinghi, si può dire che siano una seconda famiglia. Ma non può fare a meno di pensare all'imminente futuro. Che ne sarà di lui? Per uno che non è mai uscito dal Wessex è un grande cambiamento, ma d'altro canto è a Kattegat che Hvitserk è cresciuto e vissuto. Questi sono personaggi di fantasia, ma i problemi che hanno si possono applicare anche in contesti moderni (tipo le coppie miste che vengono da paesi diversi). È vero, i vichinghi hanno usanze diverse dal suo popolo e teme di non riuscire ad ambientarsi. Il cambiamento spesso spaventa molto. Mi è piaciuto ance che ci sia stato un momento di tensione con Hvitserk, è giusto che i due ne parlino, anche che si scontrino se necessario. Aethelred mi ha fatto tenerezza perché credo si sia lasciato prendere dal panico, che ci sta tutto e d'altro canto Hvitserk dopo essersi arrabbiato capisce la sua paura e i due fanno subito pace. Sono molto contenta di leggere come il loro rapporto sta crescendo. Andrà presto avanti, un abbraccio :*

Nao

Recensore Master
23/05/21, ore 15:38
Cap. 1:

Ciiaaaooo carissima,
ti ringrazio infinitamente, non solo per la stupenda recensione che mi hai lasciato (poi ti rispondo <3 ) ma soprattutto per non essere passata prima, ho avuto una settimana piuttosto impegnata e t avrei fatto attendere, cosa che odio ^^’
oooh finalmente ora sono pronta a riprendere i tuoi vichinghi&Co
adoro come nell’introduzioni ci prepari già a ciò che andremo a leggere, mi aspetto un bel po’ di Hurt/Comfort awww.
e dire che un po’ lo capisco il caro A. e la sua sensazione di sentirsi un pesce fuor d’acqua, in effetti è tutto così nuovo per lui, meno male che c’è il suo H. a consolarlo … e questo è solo lo sclero da introduzione, vedi tu!
oh bene, vedo che B. sta già muovendosi per fronteggiare il ‘caro’ Ivar (ma io ho già capito che a questo personaggio mi ci affezionerò tantissimo per quello che mi hai detto.. e ancora non l’ho visto!)
adoro che l’unico legame che avrebbe potuto trattenere A. a Wessex sia Alfed, evidenzia il loro rapporto ancora di più awww
* si sarebbe sentito maggiormente confortato nel morire tra le braccia di Hvitserk, tanto per fare un esempio a caso, che nella sua reggia fredda e opprimente, davanti agli occhi insensibili e aridi di sua madre. *
mi sono sciolta e commossa allo stesso tempo, ma povero tesoro bello che è! <3
adoro un sacco il tipo di riflessioni che gli hai fatto fare: finché è lui coi Vichinghi el Wessex va tutto bene, perché sono loro gli ‘ospiti’ ma se lui va a Kattegat con loto, allora è un distacco definitivo dalle sue origini e la cosa lo mette un po’ in crisi, è più che comprensibile.
bellissimo l’aneddoto sul ménage a trois, di Ubbe, H. e la moglie del primo, me li immagino a dividersela come se fosse una torta, senza alcun problema lol… per la oro gente queste cose devono essere l’odine del giorno, il nostro Principino/per poco Re queste cose fatica un po’ a capirle invece.. mi sa che non gli va che H. lo divida con nessuno eheheh, ma non credo che H. lo farebbe mai, lui è troppo speciale.

oohh a quanto pare l’inconscio desiderio di non andarsene subito dal Wessex da parte di a. verrà esaudito grazie a quelle flotte Danesi di cui blatera H. … spero solo che non costituiscano un serio pericoli, i vichingotti belli e il Principino li voglio al sicuro <3
Però a H. non la si fa, lo percepisce a distanza di chilometri che qualcosa non va nel suo bello, che c’è qualcosa che lo turba.
Se non è empatia questa!
però che trascorsi hanno avuto Ivar, Ubbe e H. , meno male che poi non c’è scappato il morto ^^’

H. è il chiaro esempio di Vichingo detective, A. ci prova ad attaccarsi alla questione flotte Danesi ma lui lo sgama subito, perché prima che lo dicesse lui non ne sapeva niente mwahah.

aaargh noo povero H. ferito da quelle parole, il mio cuoricino si spezza…
awwwww, stavo per teemere il peggio, che H. se ne andasse via offeso, che A, facesse l’orgoglioso, che ci fosse una rottura, invece tu sei un’autrice buona e clemente, bastano un po’ di lacrime del Principino , H. si scioglie come neve al sole e fra le braccia l’uno dell’altro pace è fatta aaawww che bellini che osno <3
e l’ultima frase? Non potevi sceglierne una migliore per concludere la one shot.
Ora A. non h più paura, perché qualsiasi cosa succeda potrà sempre contare su H. .. perdonami l’ennesimo awwwww.
leggerti è sempre una garanzia, cara.
Alla prossima <3

Recensore Veterano
28/04/21, ore 15:41
Cap. 1:

Carissima, finalmente ho il tempo di recensire questo capitolo che ho l'atto già da alcuni giorni a dire il vero.
Qui Aethelred mi fa tenerezza. Si vede che è un ragazzo giovane ed inesperto, nonostante abbia già visto tante cose brutte e tristi.
Secondo me in questo passaggio si evince proprio il suo mancato senso di appartenenza.
Si percepisce che non ha grossi legami col Wessex e la sua casa, questo certo a causa della madre, ma che al tempo stesso teme di andare a Kattegat perché non sa cosa aspettarsi da una terra straniera e da quei costumi così distanti dai suoi.
È un discorso di personalità e di accettazione.
Non essendo stato accettato ed amato dalla propria madre è logico che fatichi a credere che sarà accettato da degli sconosciuti, soprattutto a casa loro.
Per contro si vede come per Hvitserk questo sia strano, per non dire difficile, da comprendere, proprio in virtù della sua esperienza di vita completamente diversa, nonché per quelle stesse abitudini vichinghe che intimoriscono il principe.
Hanno due background diversi e qui se ne rendono conto, ma questo non deve necessariamente allontanarli.
Anche in questo caso l'analisi psicologica che fai dei due ragazzi è verosimile e piacevole da leggere.
Capitolo dopo capitolo dai spessore ai protagonisti e lit e di sempre più reali.
Complimenti e alla prossima

Recensore Veterano
13/02/21, ore 18:53
Cap. 1:

In questo episodio mi pare abbiano esagerato un po' sia Aethelred che Hivitserk. Il primo a un certo punto l'ho trovato un po' troppo emotivo, e qui faccio un appunto : capisco come intendi il personaggio ma per un uomo adulto cresciuto in quell'epoca questa è una cosa piuttosto strana, visto che venivano educati e cresciuti con il concetto che piangere fosse una cosa da donne o da deboli. la tua è una visione moderna che abbiamo al giorno d'oggi comunque sia spero che non ti offenderai perchè naturalmente è giusto che tu caratterizzi il personaggio come preferisci.
Anche Hivitserk ha esagerato in quanto, seppure all'inizio si mostra comprensivo verso i dubbi (legittimi) del compagno, poi però parte in quarta accusandolo subito di non avere fiducia in lui, un po' peperino eh? Per Aethelred questo sarebbe un cambiamento enorme e giustamente potrebbe volerci un po' di tempo per elaborarlo e accettarlo, anche con sè stesso. D'altra parte a volte per gli innamorati è così, hanno fretta e vogliono tutto e subito. Credo che Hivitserk rientri nella categoria! XD
Per fortuna alla fine si chiariscono, insomma un simpatico battibecco tra innamorati, come spesso succede.

Recensore Master
10/01/21, ore 16:59
Cap. 1:

Ho trovato questo capitolo intriso di molta molta tenerezza. Il percorso che hai fatto compiere ad Aethelred giunge a una ulteriore svolta, non meno importante delle precedenti: dubbi sul futuro e di come approcciarsi alla sua nuova famiglia erano più che legittimi (si perché mi piace definirli famiglia adesso). Qui hai messo giustamente l'accento su una questione apparentemente banale; la disinvoltura dei nostri pagani preferiti riguardo la nudità, il sessualità e il come viene concepita, i banchetti e le feste. Soprattutto nei confronti di Hvitserk e di come accettare il nuovo mondo che lo aspetta; riuscirà ad adattarsi senza deludere l'amato? Un timore più che legittimo <3
È stato delizioso vedere come Hvitserk lo sproni a confessare le proprie paure; un ulteriore prova del legame che li lega, proprio lì, a breve distanza dalla riconquista di Kattegat. Forse ho trovato leggermente eccessiva il fatto di farlo piangere; più che altro non mi pareva una situazione così eccessiva o di tensione perché ciò avvenisse. Ma detto questo il finale è stato dolcissimo. <3
Un saluto cara e alla prossima
Elgas

Recensore Veterano
24/11/20, ore 21:49
Cap. 1:

Come sai adoro le storie introspettive, quelle in cui i personaggi indagano sulle luci e le ombre del proprio cuore, della relazione che stanno vivendo. E così ho letto attentamente questa bellissima OS, con l'emozione di chi scopre altre sfumature nei personaggi che ha imparato ad amare. Come sempre i "nostri" personaggi sono quelli appassionati e insicuri, quelli che dicono "che ci faccio qui?" Persino quando sembrano spavaldi come Tristan e come Juan. L'insicurezza di fondo, almeno nei confronti dell'amato, coinvolge anche loro. Per poi allargarsi, nei più fragili come Alfonso e Aethelred, alla famiglia, ai propri pari, al mondo intero a cui vogliono dimostrare qualcosa. Ed è interessante che per Aethelred questo mondo non sia più la fredda corte del Wessex, una madre arida e insensibile, ma il suo NUOVO mondo. Quello dei vichinghi. In realtà la vecchia vita non gli interessa più, la soggezione nei confronti di un ambiente dove è stato amato poco e male è già superata. Ma non è superata la paura di non essere all'altezza, di essere sempre e comunque inadeguato. Ed è molto bello il fatto che nella propria mente Aethelred si riferisca ai vichinghi, ma che nel proprio cuore il vichingo che teme di deludere sia uno solo. Hvitserk. Ecco perché io non credo affatto che sia indifendibile. Anzi. Aethelred si rivela come un personaggio modernissimo, che nella nuova realtà (i vichinghi) vuole portare la propria unicità, pensando con la propria testa... e che nello stesso tempo ama al punto da intuire la grande verità di un unico dio, di un sentimento religioso che è lo stesso dagli albori dell'umanità, pur con nomi diversi. Davvero una bella lezione di storia e di umanità, un personaggio così vero da domandarmi come gli autori abbiano potuto sacrificarlo e in modo tanto atroce... Ma suppongo che sia tu a renderlo così. Così sensibile, così vivo. Bravissima, come sempre.

Recensore Junior
22/11/20, ore 16:22
Cap. 1:

Bellissimo capitolo. Fino ad adesso tutto quanto era stato frenetico e sebbene ci fossero molte ansie e conflitti sua per il Principe che per il vichingo, poi tutto si era risolto. Invece adesso la luna di miele è finita e iniziano i problemi. 
Aetherled di nuovo mi sembra il protagonista. Ha avuto la forza di lasciare la sua vecchia vita ma ancora non sa se è pronto ad accettare quella nuova. È prontissimo a stare con Hivsterk, ma non pronto a accettare tutto quello che comporta stare con lui. 
Mi sembra che il suo giudizio sui miti vichinghi sia un po’ utopistico. Sebbene sia vero che nella fede cristiana ci sia tanta ipocrisia, la fede vichinga manca della compassione. Si raggiunge il paradiso solo con una morte meritevole, in cui si combatte. Nel cristianesimo di raggiunge la salvezza anche con una morte in cui si sceglie di non agire in modo violento. Le vite degli uomini hanno importanza non le loro morti. L’intera cultura vichinga basta sulla guerra il saccheggio, sull’essere uomini in grado di uccidere. Non è qualcosa di sostenibile sul lungo termine. Credo che sia stato anche questo che abbia spinto Ragnar a cercare di unire le due culture.
Anche questa autenticità e disinibizione  che inizialmente aveva attratto il Principe, ora gli causa disagio. Anche nella discussione con Hivsterk, credo che Aetherled non debba darsi troppo addosso. C’è modo e modo di essere diretti.
Poi vorrei farti non una critica, ma una considerazione (scelta tua su come caratterizzare i personaggi). Il fatto che Aetherled reagisca in modo così emotivo e scoppi addirittura a piangere, è un po’ eccessivo per un giovane uomo, (e un uomo cresciuto in una cultura militare come Aetgerled), se fosse un adolescente potrei capire, ma così mi sembra strano. Nella storia del veleno era tra la vita e la morte e le lacrime mi sembravano plausibili, qui sembra uscito un po’ dal nulla. Anche perché è una conversazione in cui non stanno ancora litigando selvaggiamente. Credo che Hivsterk, visto il rapporto con la fragile Maegrete non creerebbe problemi se il suo fidanzato piangesse (al contrario magari di altri vichinghi in una relazione omosessuale) e la sua reazione è perfetta. Sono sempre più curioso di vedere un capitolo più ncentrato sul vichingo che sul Principe. Poter vedere di nuovo I tumuli di Hivsterk che non esterna quasi nulla o lo fa sempre in modo calmo.
Detto questo sono sempre più preso. Ora voglio il secondo atto con la riconquista di Kattegat

Recensore Master
15/11/20, ore 12:33
Cap. 1:

Ma che due patati! Aethelred con i suoi dubbi su un popolo allegro e fiero sì ma molto diverso dalla sua sensibilità (un menage a trois senza problemi) e Hvitserk che ci rimane male perché 1) non capisce dove sia il problema 2) non capisce perché non ne ha parlato con lui Bellissimo come si sono spiegati 😍
Mi sono piaciute anche le riflessioni sugli dei vichingi in paragone al Dio dei cristiani, in effetti alcuni miti si somigliano, come dice 
Athelstan in una puntata

Recensore Master
02/11/20, ore 23:42
Cap. 1:

Ciao,
finalmente riesco a dedicarmi al quinto capitolo delle avventure di Aethelred e Hvitserk (incredibile sto cominciando a imparare i loro nomi! 😂).
So che tu come colonna sonora di questa avventura hai in mente le rock band norrene , ma io sono sincera, per tutto il tempo ho sentito nella mia testa Fiorella Mannoia cantare "I dubbi dell'amore".
Eh, si perché finita la battaglia e scemato l'entusiasmo per aver detto alla madre ciò pensava di lei e finalmente essere riuscito a sentirsi adulto, il nostro Aethelred comincia a rendersi conto che amare il suo bel vikingo significa cambiare completamente vita e affrontare un futuro sconosciuto in mezzo a persone che vivono e pensano in modo completamente diverso dal suo! E allora ecco che viene preso per l'appunto da mille dubbi e ansie!
Meno male che Hvitserk è un ragazzo sveglio e gentile e molto innamorato!
Dopo un primo momento di delusione comprende i timori di Aethelred e trova le parole giuste per rassicurarlo e confortarlo.
E così, grazie ad un abbraccio dolce e rassicurante i "dubbi dell'amore" lasciano il posto alle certezze!
Complimenti per un altro bel capitolo dolcemente introspettivo.
A prestissimo (ho visto che mi aspetta già il sesto capitolo! 😉)
AlbAM♥️
(Recensione modificata il 02/11/2020 - 11:44 pm)

Recensore Master
02/11/20, ore 13:13
Cap. 1:

Ciao, tesoro, eccomi qui con la mia ship vichinga del cuore <3 Ma quanto sono belle e vere le parole finali? L'amore è esattamente questo. 
"In qualsiasi posto del mondo, tra le braccia di Hvitserk si sarebbe sentito, sempre e comunque, a casa."
Aethelred ha dovuto riflettere, in questa storia, ha dovuto fare i conti con la paura del futuro, con la consapevolezza di piantare magari nuove radici in terra straniera, e anche con la paura di non sapersi adattare. Direi che è un pensiero molto umano e realistico, perchè Kattegat non potrebbe essere più opposto del suo mondo. Mi sono trovata a confrontarlo per l'ennesima volta con Athelstan, benché Aethelred non sia suo figlio. Athelstan si è innamorato diciamo del mondo vichingo, è stato spaccato in due, con la sua fede (vabbè, io lo considero un voltagabbana, ma capisco la sua divisione), e Aethelred è secondo me anche terrorizzato da questa prospettiva. Ma Aethelred mi sembra molto più fedele a se stesso e ai suoi valori di Athelstan, perchè già si pone queste domande.
Poi è stato bello il passaggio in cui riflette su Dio e sugli dei vichinghi. Ed è vero, possono essere la stessa cosa, ma Aethelred ha visto marcio della religione che segue: ha visto la corruzione, gli sbagli dei cristiani, compresi quelli di suo nonno e di sua madre, mentre i vichinghi sono molto più fedeli al senso delle loro divinità. I vichinghi non hanno il fanatismo marcio e non fanno i doppi giochi, mentre Aethelred nella sua vita non ha trovato dei veri santi ma della gente che predicava bene e poi razzolava malissimo. Per il suo amore con Hvitserk sarebbe tacciato di eresia, per esempio. Insomma, è stata una riflessione bellissima e secondo me molto giusta, vista la storia e viste le situazioni dell'epoca.
Altro momento bello è il confronto con Hvitserk, e niente, questo ragazzo è un amore, ha degli scatti più impulsivi ma comprende profondamente Aethelred e lo rassicura con così tanta dolcezza che... wow! Niente, mi fai sognare, io li amo <3 Sono l'uno il completamento dell'altro. E sì, saranno casa l'uno per l'altro, Hvitserk non forzerà mai Aehtelred in nulla, l'amore vero sa anche rispettare le diversità, comprese le differenze tra due religioni diverse.
Insomma, ancora una volta complimenti, io amo come parli di questi due. Sarà che la coppia è anche originalissima, è tua, e poi ci metti tanto amore, ma io li adoro, non posso farci nulla, sono una ship meravigliosa. <3
Complimenti ancora una volta!
Un grande abbraccio :*