Cara buonguiorno, che piacere essere tornata da te e aver trovato un nuovo aggiornamento! Dallo specchietto leggo raccolta multifandom e crossover, caspita, posso aspettarmi davvero di tutto oggi ahahah! Comincio con la prima coppia ancora prima di leggerla: Mami e George, caspita, la ragazza maltrattata e il bulletto… rischiosa, mi piace! Lui che si imbarazza e non è in grado di sostenere il suo sguardo è proprio ciò che mi aspettavo e desideravo vedere, perché sì. Ci sta, è stato un piccolo stron*etto quando la maltrattava – la scena dove l’avevano scaraventata in acqua è iconica perché è una di quelle che ci si ricorda di più – e ora è insicuro davanti a lei, che invece mostra quella serena superiorità alla cosa che fa capire quanto lei sia maturata al posto suo… beh, grande soddisfazione e tanto di cappello.
La seconda invece ha tutt’altro stato d’animo ad intrecciarsi con le parole: qui è molto più profonda a livello di introspezione, più pesante di trama e di sensazioni. Sento proprio il peso di ciò che è accaduto, del cuore di chi rimane e delle emozioni tenute taciute.
La terza è quella che mi è piaciuta particolarmente, anche se di fatto non accade molto: qui ti soffermi sull’importanza non dei gesti ma delle parole che si scambiano. Lui è intervenuto nn solo per salvarla, ma perché la vuole, la cerca, la desidera: credo che il fatto stesso dei due ruoli che interpretano giochi un ruolo fondamentale in ciò che lui vuole. Lei al momento non è della stessa idea, eppure penso che si possa creare qualcosa di davvero intrigante, e per quanto la doppia vita di Kaito sia un insieme di illusioni, beh, quando si tratta della nostra Usagi, le illusioni a quanto pare volano via. L’ultima frase d’effetto è una conclusione più che azzeccata.
La quarta storia dedicata a Tex ed alla sua concezione dell’amore spacca letteralmente il cuore: lo sento, capisco che sono innamorati entrambi, si vede tra le righe attraverso gli occhi di lui che nota in Alison tutte quelle sfumature, reazioni, gesti, che parlano molto più chiaramente di un discorso accorato. E lui che fa? La lascia andare sperando possa ritrovare una vita migliore, una esistenza agiata e tranquilla. Si strappa il cuore e fa finta di non provare nulla perché così può pensare al suo bene e a quanto si meriti tutto. Non è forse amore vero questo? (e quanta cazzarola di empatia sto provando in tutto questo, dove entrambi dovranno lottare con se stessi per sempre? Amo questa malinconia dolorosa, amo questo sentimento che non potrà mai sfociare nella loro felicità assieme. ADORO!)
La quinta è dedicata a qualcosa che mai avrei pensato di trovare qui, ed è adorabile vedere un pensiero a questa opera che tutti, assolutamente tutti conosciamo e sfido a trovare qualcuno che non abbia mai letto una sola pagina di quei fumetti. Ahhh la dualità, la doppia vita che in parallelo porta debolezze, cuore, sentimenti e che contrasta profondamente con l’altra faccia. Se loro sapessero, eh beh! Pensa che casino, perché come Paperina pensa, desidererebbe avere un contatto con lui, ma non lo fa: e se lui fosse Paperino, anche si incazzerebbe! È un guazzabuglio di pensieri, un’esplosione di emozioni che si articolano nel più profondo gesto di rispetto in chi l’aspetta nella vita reale. Allontanarsi dall’eroe per stare accanto al fidanzato, e noto con piacere – mio immenso piacere, che pure Paperinik fa la stessa cosa. Quanta soddisfazione nell’amore con la A maiuscola che li lega!
Heidi! Ahhh la sesta è dedicata a Clara e Peter, questa sì che è una bella scoperta, che pairing caspita! Anche perché questa parla di una profondità di concetto davvero ben gestita, quella della società, di ciò che si è con ciò che si ha, di come la vita da adulti non sia più quella che conoscevano tra le montagne, o almeno Clara. Lei è entrata in quel mondo “bene” che lassù Heidi e Peter non conoscono nemmeno, se non per sentito dire, eppure Peter, che prima tanto si sentiva fuori posto e fuori fase con tutte quelle informazioni ed aneddoti, capisce come la ragazza che ora ha tutto il suo interesse, non sia davvero come tutti la dipingono a Francoforte. Il cuore loro è e resterà sempre tra quei pascoli, col cielo immenso e le nuvole a rincorrersi all’infinito. Bellissima.
Altra storia, altro pairing, altro fandom: le Clamp, amo le Clamp, adoro le Clamp! E Sakura e Li non da meno: hai saputo mescolare la conoscenza del loro lavoro, della loro vocazione per far descrivere a Li l’amore che lo lega alla fidanzata. Un’interpretazione praticamente headcanon secondo me, e la dolcezza di lei che lo spiazza ancora adesso si sposa con le note finali. Bei sentimenti, chiari e sinceri, per una coppia chiara e palese come il sole a mezzogiorno d’estate.
Nuovamente Sailor Moon, enemies che ci hanno fatte penare – e soffrire terribilmente, lo ammetto cazzarola: sembrava tutto bellissimo e dolcissimo, davvero, ci ho creduto nel vederli così coinvolti ed innamorati, così reali, troppo reali. Una vita dopo la guerra, un presente felice dopo un passato duro e doloroso, da umani. Bello sarebbe stato, eh. Sì, ma no, perché in fondo a noi l’angst piace come la coperta di pile in questi giorni, e quanto dolore c’è nella consapevolezza di chi è rimasta, e nell’amore che prova per chi non c’è più. È straziante, ma la apprezzo proprio per questo suo essere vivi nel cuore nonostante la fine dell’esistenza terrena.
Awww ma allora non ero solo io a shippare questi due cazzarola, che bellezza! Hai gestito una faccenda delicata che si ritrova a lasciare un dubbio nel cuore di chi legge: da quando Marie è cresciuta, la sua debolezza per Sanson si è rivelata un sentimento forte, ma anche lui è maturato, e si può dire proprio che è avanzato con gli anni. Invecchiato, sarebbe la giusta parola per calcare quella che è la questione di questa shot. Ma non importa, me lo dico io, se lo dicono loro, l’amore non ha età, l’amore anche se con 15 anni di differenza può essere vissuto intensamente, all’aria aperta, senza vergogna o remore: il loro sentimento è vero e genuino, ricambiato, ma lui non ha ceduto subito a quel cuore puro e coinvolto perché timoroso di cosa avrebbe potuto pensare la gente non di lui – visti i suoi trascorsi se n’è sempre fregato altamente – ma quell’anima dolce della sua amata. La conclusione? Bellissima, sentita, veritiera. Mai così felice per loro come ora!
Sbaglio o il fandom di Kodomo no Omocha oggi regala gioie? Così, eh! Vedere Sana con la piccolina con sé è adorabile, da quel senso si amore che ci aspettavamo dal momento in cui abbiamo visto il primo bacio con Akito a scuola ahahah, ma non devo divagare come al solito. Hai preso un momento tranquillissimo, una quotidianità assolutamente nella norma e l’hai trasformato in una possibilità di riflessione sulla vita, la famiglia, l’amore ed il bisogno di avere qualcuno accanto. Sana è così com’è, genuina, incapace di frenarsi, altruista e chiacchierona, ma grazie al suo essere così spigliata e senza peli sulla lingua riesce a risollevare la vita di coloro che le stanno intorno.
Ho amato ogni singola flash di questo tuo progetto multifandom, multipairing, tutto. Non sei mai stata banale, anzi, hai affrontato una tematica generale dandone mille interpretazioni differenti, tante sfaccettature e molti spunti; sei stata fantasiosa, hai gestito i personaggi in maniera verosimile e varia, sottolineandone molto l’emotività e la fascia dei sentimenti. Si vede che ti è piaciuto parecchio lavorarci, sai? Si nota dalle coppie scelte, dai dialoghi, dalle azioni, da tutto.
Non vedo l’ora di leggere i tuoi prossimi progetti cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3 |