Recensioni per
Addicted to the madness
di Elgas

Questa storia ha ottenuto 28 recensioni.
Positive : 27
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
04/06/22, ore 15:18
Cap. 1:

Ciao 😄
Ammetto che avrei voluto recensire subito il quinto capitolo della Raccolta (chissà perché, anti-sgamo proprio, lol) ma è giusto seguire l'ordine e quindi eccomi qui, a leggere di Ciel (che conosco) e di Cross Marian che, anche se non conosco, mi è piaciuto per la sua caratterizzazione e per l'impatto molto forte che ha avuto su Ciel.
(Inoltre, ora che ci penso, teoricamente avrei D.Gray Man nella lista di Anime da guardare da tipo sessanta ere geologiche, devo recuperarlo!)

L'introspezione di Ciel mi è piaciuta molto, hai delineato bene ciò che il Buio comporta e trascina con sé, un senso di smarrimento e disperazione difficile da quantificare, ma sicuramente potente e opprimente.
Inoltre il Buio, in qualsiasi forma si presenti, priva l'essere umano dei sensi, in particolare quello della vista.
Ma più in generale, proprio come i pensieri di Ciel suggeriscono, “sarebbe più facile ridursi a una bambola” che ha occhi ma non vede, che ha orecchie ma non sente, che ha naso ma non fiuta e così via, in modo tale da anestetizzare (o meglio: distruggere definitivamente) tutte quelle emozioni tipicamente umane che in quella situazione e condizione completamente capovolta (quindi disumana) altro non fanno se non accrescere la sua disperazione e la sua repulsione.

Sembra quasi l'estensione di ciò che Ciel, in età infantile, già ha vissuto.
E l'incontro con Cross Marian ricalca quella sensazione già provata con Sebastian: stringere un patto con qualcuno, tornare a provare emozioni forti, desiderio di vendetta e di rivalsa, rispolverare la propria persona dallo sporco dell'umiliazione.
A me sembra un'ottima alleanza, almeno da ciò che ho avuto modo di leggere in questa One Shot che, inutile dio, mi è piaciuta.
Alla prossima!

M a k o

Recensore Master
28/12/21, ore 18:07
Cap. 2:

Ciao, cara, ho scelto questa raccolta che mi avevi suggerito e questa One-shot in particolare perché sebbene non sia ferratissima su One-piece conosco i personaggi e ho potuto leggere con più consapevolezza ciò che hai scritto. 
Molto evidente è l'angst e la malinconia, il senso il colpa di Robin ma anche il suo sentirsi sopraffatta, come se il mondo le stesse crollando addosso e tutto intorno a lei stesse anche morendo, cosa accentuata anche dal titolo della One-shot, o dalla definizione che tu stessa gli dai "Mondo di cenere". Tra le cose morte lei parla anche dei rapporti che hanno sempre unito la ciurma ed è credo una delle parti più tristi. In più, questa consapevolezza non aiuta di certo il suo animo turbato, ma anzi la fa solo affondare di più.
Sei stata proprio brava a scandire questi sentimenti per nulla semplici e soprattutto pesanti, senza renderli banali; l'introspezione è molto buona e non si fa fatica a sperimentare tutto sulla propria pelle. 
Come prima esperienza sul tuo profilo sono molto soddisfatta e sono contenta di aver cominciato da qui. 

Un abbraccio e buone feste 🧡. A presto!

Recensore Master
11/08/21, ore 16:30
Cap. 2:

Ho trovato molto interessante in questa storia come i poteri dei frutti sembrino essersi deformati mediante la legge del contrappasso, il caso più eclatante è Luffy...l'uomo di gomma, quello le cui ossi non si potevano spezzare è diventato fragile.
Robin, la protagonista di questa storia, che poteva far "sbocciare" parti di se nel mondo per vedere, sentire e toccare infinite volte in più di una personale normale sembrano qui riversarsi tutto al suo interno.
Stessa cosa con Lucci, se prima era un essere umano che si trasformava in ghepardo la sensazione è adesso di un animale capace di trasformarsi in un essere umano.
Venendo a questo mondo distorto direi che è andato incontro a qualche apocalisse, la mia sensazione (posso benissimo sbagliarmi) è che tu abbia portato qui qualche "fine del mondo" da un altro universo. Qualcosa che ha coinvolto più universi, questa almeno è la teoria che mi fa formulare il flashback di Robin con l'uomo nell'ombra.
Posso dire di aver provato una tristezza infinita per Luffy, unico con la forza ancora di sorridere...l'hai descritto in maniera sicuramente fedele, ma era una scena che faceva male al cuore.
Altro momento che fa veramente male è quando Robin ammette che i legami di un tempo non esistono più, l'idea che quello nato dopo Enie Lobby non ci sia più...non ho parole...indubbiamente lei ha ragione che piuttosto che continuare a fingere sia meglio darci un taglio netto.
Adesso sembra esserci riuscita, forse un momento in cui riuscirà a cambiare qualcosa per lei in questo mondo di cenere.
Una storia che posso dire mi lascia con una certa dose di angoscia ed enorme curiosità su questo mondo.

Recensore Junior
07/08/21, ore 20:09
Cap. 1:

Ciao!
Finalmente riesco a passare per lo scambio e mi scuso infinitamente per il mega ritardo. Purtroppo sono stata con pochissimo internet e il caldo mi ha letteralmente fatta fuori.
Su tuo consiglio, sono passata da questa raccolta e devo dire che, pur essendo un crossover facente parte di una raccolta più ampia, ho praticamente divorato questo primo capitolo con immensa facilità. Da una parte, sicuramente, ha aiutato molto il fatto che tu abbia usato Ciel come protagonista, ma dall'altra è stato proprio il tuo modo di scrivere a tenermi incollata allo schermo, a farmi leggere con curiosità sempre crescente.
La descrizione di ciò che prova Ciel, delle sensazioni così simili a quelle già provate quando ha evocato Sebastian, è davvero accurata e travolgente. Il suo dubbio sull'abbandonarsi una volta per tutte al Buio, al diventare solo un mero giocattolo con cui sfogarsi, e la voglia di restare ancorato alla Luce, di accettare di nuovo una mano tesa verso di lui come a volerlo trascinare a galla in un mare di nero Vuoto.
Ammetto di non conoscere l'altro personaggio, Cross Marian, ma trovo la sua presenza in questo capitolo davvero azzeccata. È riuscito a smuovere l'animo di Ciel con due parole in croce, a far riemergere quell'orgoglio che lo contraddistingue, a dargli una ragione per non abbandonarsi totalmente all'Oscurità; e lo stesso si potrebbe dire al contrario: Cross Marian ha visto in Ciel quasi una sorta di redenzione (correggimi se sbaglio), un nuovo inizio, qualcosa a cui aggrapparsi in quella sorta di cella in cui sono stati gettati.
E niente, ho davvero amato questo capitolo! Ti faccio i miei complimenti per l'atmosfera cupa e intrigante che hai saputo creare, per il ritmo mantenuto lungo tutta la stesura. Se dovesse ricapitare di scambiare con te, passerei senz'altro a continuare questa raccolta anche se conosco poco gli altri fandom (poco importa, mi documenterò senza alcun problema o, mal che vada, leggerò come fosse una raccolta original).
Buona ispirazione e alla prossima~

-Fanny.

Recensore Master
01/08/21, ore 20:45
Cap. 1:

Ciao (:
Beh sicuramente un crossover interessante, ho trovato questo primo capitolo molto intenso e introspettivo. Kuroshitsuji l'ho amato per anni, D.Gray Man non lo cono benissimo, tuttavia ho apprezzato molto la storia per le atmosfere che hai creato e, in particolare, l'approfondimento che hai fatto su Ciel mentre decade in questo mondo che presumo essere una sorta di inferno. Qui ho ritrovato proprio il Ciel che conosco, la sua lingua tagliente e l'orgoglio, mentre dall'altro lati c'è una figura come Cross Marian, che invece mi è sembrato più stoico, tant'è che gli risponde a tono e in qualche modo conosciamo parte della sua storia. Cerca qualcosa e penso che quel qualcosa lo abbia trovato in Ciel, non si sarebbe interessato tanto. Ciel vuole aggrapparsi alla Luce, non sarebbe poi da lui arrendersi, anche se questo vuol dire seguire lui che già sente di odiare così tanto... è caduto in basso, ma ora forse ha la possibilità di risalire. Ecco, penso che questi due personaggi si siano trovati alla fine.
A presto (;

Nao

Recensore Master
08/07/21, ore 13:31
Cap. 6:

Mia cara Elgas!

Ci sono tantissime tematiche che mi piacciono in questo capitolo. Su tutti spicca il concetto dell’immortalità che porta a uno svuotamento del cuore e dell’anima tale da generare solo noia in chi beneficia di questo apparente dono. L’immortale asseconda la proposta di Seto perché la trova un divertimento, perché lo incuriosisce e perché, esattamente come dice in maniera esplicita, si annoia e cerca un diversivo.

Seto, dal canto suo, si sta prosciugando. Sebbene aneli alla morte “morire sarebbe stato più semplice” dice, non lo è e la anela, la cerca, sia per seguire la sorte dei compagni, sia perché l’esistenza che conduce non è tale, ma assomiglia a una prigione. Quel qualcosa a cui agogna è la necessaria vibrazione per sentirsi vivo. Come al solito, i tuoi capitoli regalano immagini impattanti e forti e adoro quando scrivi di spiriti o di entità – il riferimento a Bleach non è affatto causale, coff – perché li rendi bene. Nel modo in cui Seto supplica di poter sfuggire al monte Iga, nella indeterminatezza dei ricordi circa la salita sullo stesso, nella supplica affinché possa uscire da questa condizione di non vita e di non morte e nella reazione dell’Immortale, che si palesa per dare un senso alle proprie giornate immote e uguali, c’è una grande attenzione alla riflessione sulla vita, sulla morte e sull’anima. Ho trovato molto profondo che Seto non odi la creatura che prega non perché non ne avrebbe motivo, ma perché non sente lo slancio, non ne ha la forza. C’è, in lui, questa scintilla di qualcosa che preme per venire fuori, però è qualcosa di estremamente debole, che esiste appena e che si scontra con il disgusto per la situazione e per come è ridotto.

Ma perché L’immortale acconsente alla preghiera di Seto? Per capire, perché Seto si distingue tra gli altri. Come fai capire, non è la prima volta che qualcuno lo supplica. Nel finale, l’accostamento lacrime/pioggia è reso in una maniera molto bella e funge da perfetto finale – insomma, vedere il manifestarsi di questi immortali è stato davvero molto, molto interessante **!
Un abbraccio e a presto,
Shilyss

Recensore Master
27/06/21, ore 16:44
Cap. 4:

Ma ciao Elgas!
Approfitto di un momento di calma per recensirti! Non ho ben chiari i protagonisti di questo capitolo, purtroppo, ma ho amato come hai descritto il lago, vero e proprio personaggio a sé stante, ubicato in un mondo terribile, eppure dotato di una calma incredibile, con le sue onde “lente e pastose.”
Tyki e Hisoka vengono accomunati in base alla sfumatura degli occhi e al carattere: questa scelta dimostra come tu sappia analizzare i personaggi facendoli interagire in storie che si distinguono sempre per la loro originalità e per la cura dei dettagli.

Qui il lago e il lento trascorrere del tempo si scontra anche con alcuni dei concetti fondamentali dell’umanità – e la loro universalità è proprio quello che ci vuole per unire personaggi provenienti da mondi e storie differenti, perché in fondo l’esperienza umana è uguale per tutti, al netto di certi eventi. E la libertà non è il solo filo conduttore della storia, termine ripetuto più volte: alla fine del capitolo, Tiky, pur vivendo in questo mondo spento e pericoloso dove si può morire a ogni passo, non ha seppellito dentro di sé la speranza di poter “camminare insieme e dimenticare”. E questo è merito anche di Hisoka, il cui sguardo simile a quello di Tiky (dell’altro è specchio, avendo in comune con lui delle caratteristiche legate alla personalità) rischiara le tenebre. Per concludere, leggerti è sempre bello: immergi il lettore in un mondo visivamente impattante e dai toni epici <3.
Un abbraccio e buona domenica,
Shilyss

Recensore Master
05/06/21, ore 20:14
Cap. 3:

Cara Elgas!

Ebbene sì, eccomi da te, piena di gloriosi propositi e particolarmente compiaciuta dal trovarmi Freezer. Ho trovato questo capitolo estremamente poetico e la scelta del villain azzeccata, soprattutto in relazione al clima di distruzione e di decomposizione che regna ovunque, come se ci trovassimo in un’immensa apocalisse. A battaglia finita non resta niente se non la cenere, la morte, le mosche.

Eppure è il modo in cui lo dici, poetico, epico e sempre con un forte impatto nell’immaginazione di chi legge, a colpire.
Le riflessioni di Freezer sono splendide, come l’ammissione su come sia facile morire in un posto del genere, rispetto al sopravvivervi strisciando, al sopravvivere nel dolore che plasma ogni cosa e cambia anche ogni prospettiva. La vista del villaggio in rovina è l’occasione per rievocare, col piglio di un re e di un distruttore quale Freezer era, quindi senza sentimentalismi o cose simili, i passati massacri. Gli unici compagni in questo ambiente devastato, sono gli insetti e questa scelta è indicativa, perché ricorre in più punti della storia: le mosche aprono il capitolo, l’atto di strisciare ricorda i serpenti, ma anche i vermi, le mosche che ronzano sono quello che accompagna Freezer nella sua solitudine, mentre si chiede se sia possibile anche uccidere una divinità, togliendole proprio quella cosa che rende un’entità divina rispetto a un’altra: l’immortalità.

Freezer mostra anche un altro aspetto degno di un capo e del villain pericoloso che è: la capacità di reinventarsi, che si accosta molto bene a quella di autorigenerarsi: non si piega, non si perde d’animo. È un sopravvissuto, ma sopravviverà – lo dicono la razionalità con cui pensa al cibo e al riparo, la solida fiducia nei propri mezzi che chiude il capitolo. L’ora di cena si approssima e ora mi tocca lasciarti, ma ritornare da te e leggerti è sempre piacevolissimo e non vedo l’ora di rimettermi in pari con le letture **!
Un abbraccio forte forte forte <3
Shilyss :)

Recensore Master
22/05/21, ore 22:24
Cap. 6:

Cara buonasera, eccomi qui per leggere il sesto e ultimo capitolo di questa raccolta che aprirà finalmente la porta a tutte le risposte delle domande che mi sono fatta nel corso del progetto. Caspita, se possibile la pesantezza qui è ancora più opprimente: il protagonista di cui non mi è dato sapere ancora nulla, è l’unico sopravvissuto che è riuscito ad avanzare e scendere da quell’inferno in cui si era trovato assieme agli altri del suo mondo, che ahimè, sono tutti deceduti. Il Cuore è vuoto, nero, inesistente e vedere il corpo che procede a tentoni solo per il puro desiderio di sopravvivere e non lasciarsi andare, mi fa pena. Eppure lo incontra, incontra chi li ha buttati lì, chi può salvarli, e per quanto chiunque l’abbia visto gli si rivolta con le peggio cose, il ragazzo è lì, lui non prega, non sputa, non digrigna i denti, non odia anche se dovrebbe, lui vuole vivere. Chiede pietà, di essere aiutato, chiede soltanto di poter essere portato via a costo di qualsiasi cosa, e accetta.
Colui che ha distrutto tutto e ricostruito tutto accetta, perché di fatto trocva il protagonista un vorace bisognoso di andare avanti anche se non ha nulla più e accetta. Che lui lo trasformi in immortale? Ben venga, se questo è il modo che ha per lasciare la terra e il fango, issarsi di nuovo al prezzo di qualsiasi, e dico qualsiasi scambio e missione.
Sono rimasta stupita di trovare Seto, anche perché qui come con le altre parti della raccolta, il nome del protagonista viene svelato soltanto all’ultimo. Ed è una gran bella sorpresa visto che è l’unico a sopravvivere. Dunque svelato il nesso, ognuno viene raccattato e poi trasformato, e fa venire i brividi ma è bellissimo allo stesso tempo, Cuori vuoti con una piccola luce che li muovono fino all’ultimo grammo di volontà per la sopravvivenza.
Personaggi così diversi tra loro ma che hanno comunque dei punti in comune, e con un filo che lega ognuno che appare nel capitolo. Tutti sconvolti da un mondo che non esiste più, tutti in un’esistenza diversa dove tocca dimenticare tutto ciò che si conosceva per lasciare spazio a una vita completamente opposta, fatta di sopravvivenza, di un certo tipo di nuovo egoismo, di una differenziazione di carattere e impressione rispetto agli altri e al mondo stesso. Il cambiamento è necessario, dovuto, quando crolla tutto crolla anche colui che si rialza, prima di piantare nuovamente i piedi saldi su un nuovo terreno.
Un ottimo progetto molto introspettivo, particolarmente cupo se non per una minima luce a mostrarsi soltanto alla fine di ogni lettura, una luce però che non cancella e non può riportare indietro nessuno. Atmosfere oscure, dolore, vuoto, sensazioni negative, sporco, buio, incapacità di provare qualcosa di buono sono cose che ti serrano il petto in una morsa, che può sì allentarsi ma non mollerà mai. Non vedo l’ora di riscoprire gli altri capitoli del terzo arco, ma sono comunque stata contenta di dare la giusta attenzione ad un lavoro di tale introspezione e lavoro sul personaggio in situazioni critiche così fuori dal canon. Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
22/05/21, ore 18:55
Cap. 2:

Cara Elgas!
Tornare da te è sempre un’emozione e stavolta lo faccio con ancora più soddisfazione perché conosco bene il fandom di One Piece. C’è, nella tua poetica, un filo conduttore bellissimo. Porti i tuoi personaggi sull’orlo della fine del mondo e li costringi a guardarsi dentro e a pensarsi e a ripensarsi in relazione anche a chi hanno accanto. E questo ce li fa vedere senza corazza addosso, senza niente da perdere, pronti a reinventarsi, ad ascoltarsi, a ritrovare la luce in un abbraccio, nel seguire un suggerimento necessario. Da una parte c’è il caos che ghermisce e che sconvolge, dall’altro c’è un futuro da pirati e nel mezzo il frutto del diavolo i cui effetti consumano e rendono gli esseri che hanno la (s)fortuna di mangiarlo differenti, consumati da un potere che, nel caso di Lucci, diventa anche esteticamente debilitante. La tensione tra lui e Robin è bellissima: c’è un passato comune che li unisce, c’è un presente caratterizzato dal disincanto e dall’osservazione di una pira funeraria – una scelta simbolica: quale momento migliore per riflettere sull’esistenza se non di fronte alla morte, che definisce la vita umana e la fa terminare?

Robin riesce a parlare e a rivelarsi – a trovare la luce – solamente alla fine, solamente di fronte alla cenere. Per tutto il capitolo sentiamo montare questo grido metaforico che, alla fine, viene confidato proprio di fronte a Lucci e il calore della pira si confondono col tepore di un abbraccio, la tenebra del caos e l’inevitabilità della morte (tutti moriremo, tutto è sbagliato, ci lasciamo dietro solamente delle rovine). È toccante questo excursus di Robin, è fiera e magnifica la figura di Lucci, consumato da un potere (maledetto da un potere), ma anche capace di dirle la cosa giusta al momento giusto – mi ha commossa un po’ quel “proprio lui si preoccupava” che apre alla parte conclusiva del capitolo. E poi, ci sono le scene descritte con pochi eleganti tocchi, ma capaci di evocare nella mente di chi legge, tutto.
Un abbraccio grande e spero di riprendere con un po’ più di assiduità la lettura di queste tue <3
Shilyss

Recensore Master
14/05/21, ore 17:27
Cap. 6:

Eccomi qui!
Finalmente riesco a concludere questa serie di one shot, e già fremo dalla voglia di leggere la long che farà da nuovo capitolo a questa bellissima saga multiversale. Ma per oggi concentriamoci su questo finale!
Protagonista indiscusso del capitolo è sicuramente Seto Kaiba, scelto tra tutti i personaggi dell'universo di Yu Gi Oh per interpretare la parte di un moderno Robinson Crusue catapultato in una situazione molto diversa da quella del suo mondo originale.
Tra tutti i personaggi della serie, Seto è sempre stato il mio preferito, non solo perchè era quello dalla mentalità più grigia e contradditoria (e come ben sai io ho un debole per i villain e gli anti-eroi) ma anche a causa della sua bestia prediletta, il Drago bianco occhi blu, forse il mio mostro preferito del suddetto verse. Mi ha davvero fatto effetto vederlo in un simile stato, lui che è sempre stato uno dei pg più freddi e composti, ridotto ad un individuo disposto a chiedere pietà al prossimo pur di sopravvivere.
D'altro canto, ha perso suo fratello (forse la persona a cui teneva di più) e tutti i suoi vecchi amici e alleati, quindi ormai non ha più niente per cui andare avanti, ad eccezione della propria vita.
Altra cosa che mi ha fatto molto effetto è stato vederlo liberarsi del suo deck, che nella sua vita precedente non avrebbe mai lasciato neanche sotto minaccia di morte. Mi ha fatto davvero comprendere quanto la situazione fosse disperata.
Mi chiedo chi sia stato colui che l'ha salvato. Un'idea ce l'avrei (il suo modo di parlare è abbastanza distinto), ma non vorrei aver preso un granchio. Se è un altro dei personaggi già comparsi della saga, allora rimarrò della mia idea, in alternativa potrei già avere qualche ipotesi.
Nel complesso, ottima serie che mostra cosa succede dietro le quinte!

Recensore Master
01/05/21, ore 15:28
Cap. 4:

Buongiorno cara, eccomi qui per poter continuare la tua raccolta. Qui crei un altro cross over coinvolgendo personaggi di diversi fandom, e nonostante all’apparenza si tratti di un momento di quiete prima della vita che riprende così come il viaggio dei presenti, sento che è pieno di domande, di riflessioni, di sensazioni strane e pesanti. Così come tutto ciò che si sente e si vede attorno, tutto buio, fisico, nero.
E poi una luce, quella degli occhi di chi circonda il protagonista, il volto entusiasta, la voglia di andare avanti: qui sembra tutto si rischiari un po’ di più, con la presenza dell’altro e degli uomini che li accompagnano. I pensieri ci sono sempre ma è come se avessero su di lui una minor pressione. Anche qui una speranza ad accompagnarlo, seppur flebile, che si accosta continuamente all’Oscurità e a tutto il male che si porta dentro e vede attorno.
Trovo affascinanti questi piccoli episodi che coinvolgono molti e che hanno in comune questo fattore non da poco, ma sono sicura ci sarà un motivo per cui si ritrovano tutti salvati, e tutti lì, in conseguenza alla sparizione di molti mondi. Sono sicura troverò la soluzione nell’ultima parte, dove ci sarà qualcuno che spiegherà perché li ha riuniti lì ecosa ne sarà di tutti loro.
Cara i tuoi lavori sono sempre interessanti, ben gestiti in una notevole introspezione anche se in spazi ristretti, e dai profondità ad ogni singola apparizione, con un ruolo ben preciso e mai dettato dal caso. Il testo come sempre è ben scritto, e la scelta delle parole rende lo stile cupo, serio a tratti quieto. Non ho riscontrato errori ed anzi, la lettura fila fluida fino alla fine, lasciandomi questioni aperte che ritroveranno la propria conclusione alla prossima lettura.
Buona ispirazione cara! :3

Recensore Master
12/04/21, ore 00:16
Cap. 3:

Buonasera cara, eccomi qui per continuare la lettura della raccolta. Appena ho letto il fandom di questa piccola OS mi sono incuriosita e ho voluto cercare di capire chi fosse il protagonista prima di scoprire il suo nome – perché si sa, qui lasci indizi ad ogni capitolo e sveli l’identità di chi lo vive soltanto nelle ultime battute. Beh, sono riuscita a capire si trattasse di Freezer perché un po’ l’intuito, un po’ i l riferimento a distruggere mondi, ad avere a che fare con poteri enormi, e di fatto essere crudeli e ritrovarsi a capo di una gran parte dell’universo, per poi cadere, cadere e ancora cadere, fino ad arrivare in un mondo fatto di oscurità, di morte.
Facile, forse proprio perché è uno che ha ammazzato e distrutto per buona parte della sua esistenza, facile abituarsi a strisciare, nascondersi e approfittare della morte degli altri. Facile, perché in fondo permette di sopravvivere, no? E lui è ciò che vuole fare, nient’altro che mangiare per non essere mangiati, d’altronde. Gli occhi più non li ha, no, e via in un mondo che lo vuole morto non perché è lui, ma perché è un essere vivente che ancora respira, e sembra che all’ordine stesso delle cose questo particolare non vada a genio.
Il suo mondo buio è fatto di suoni che ha imparato a conoscere, e per quanto possa esser snervante per noi quel ripetersi infinito di ronzii per lui è segno di salvezza: la morte degli altri che attira gli insetti, e ui che è lì quando ormai coloro che hanno fatto strage non ci sono più. Insomma, dove la vista non può, l’udito aiuta, e dove camminare non si può, accucciarsi e attendere e muoversi piano e seguire istinto e ticchettio, sono sinonimi di sopravvivenza.
Come sempre le tue atmosfere cupe non sono mai banalizzate, anzi, riesci a dare un tocco unico ad ogni storia senza risultare ripetitiva, spaziando in diversi fandom con i personaggi più disparati. Tutto atto a mostrare in sfondo un mondo che va a marcio, un insieme di mondi anzi, un equilibrio che non esiste, e la vita che lotta solo per andare avanti. Dove l’equilibrio precedente è stato spazzato via, i ruoli invertiti, i dolori presenti, la paura pure. Umanità a chi prima non ne aveva solo per il terrore, perché di morte lui vive, e con i morti procede cercando di non cadere.
Cara, sono sempre ammaliata dal tuo modo di raccontare così profondamente cupo, a tratti atto a turbare, far riflettere, a giocare con le nostre vecchie informazioni sui personaggi per poi mostrarci come ognuno di essi non è più quello di prima, anche se si tratta di uno dei più potenti del suo universo. Non vedo l’ora di scoprire cosa trattano le ultime pubblicazioni, sono troppo curiosa di vedere fin dove ti sei spinta nelle tue scelte, e come ognuno dei tuoi personaggi sarà in grado di andare avanti. Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
11/04/21, ore 23:23
Cap. 4:

Eccomi qui!
Ok, questo (almeno fino ad ora) è sicuramente il mio capitolo preferito della raccolta. Ormai lo sai, amo i cattivi, quindi i frangenti dedicati a loro riescono sempre a catturare la mia attenzione, specialmente se gli antagonisti di turno sono nella mia lista dei villain favoriti. E sì...Tikki e Hisoka lo sono sicuramente.
Devo ammetterlo, prima che tu me lo facessi notare non avevo mai preso in considerazione tutte le somiglianze tra questi due personaggi. Entrambi hanno un po' il comportamento da showman, hanno gli stessi occhi, il loro aspetto cambia da psicopatico e model con un semplice cambio di capelli, sono entrambi maniaci da battaglia confermati e hanno un sadismo decisamente di alto livello.
Quindi sì...ce li vedo assolutamente come compagni di bevute, sicuramente passerebbero intere giornate a sfidarsi, giocare a carte e amalgamare il tutto con qualche momento di pace e tranquillità, come in questo caso.
Mi è molto piaciuti vederli in questa versione. Sono entrambi personaggi molto intelligenti e complessi, quindi mi aspettavo un bel confronto filosofico, ed è quello che ho ottenuto. Per certi versi, i confronti verbali che coinvolgono degli antagonisti sono spesso e volentieri una spanna sopra quelli che coinvolgono solo personaggi buoni, quindi la cosa non mi sorprende. Sarà che sono molto spesso personaggi più realisti e cinici, disposti ad affrontare argomenti che metterebbero a disagio gli altri.
Ironia della sorte...i primi pg di questo mondo che non si scannano fisicamente o verbalmente sono proprio due cattivi.

Recensore Master
29/03/21, ore 14:56
Cap. 3:

Eccomi qui!
Ok...WOW. Questa non me l'aspettavo PER NULLA!
Piccolo viaggio a ritroso nei ricordi: Freezer è uno dei miei 5 antagonisti anime preferiti in ASSOLUTO. Fu il primo big bad anime che mi colpì davvero, non solo per la sua forza, ma anche per la sua crudeltà. Prima di lui, mai avrei creduto che un personaggio dei cartoni animati (perchè così li consideravo quando avevo 7 anni) potesse essere così EVIL! E con il tempo è diventato non solo il mio pg preferito di Dragonball, ma uno dei miei preferiti in generale.
Quindi sì, vederlo catapultato in questo universo è stata decisamente una bellissima sorpresa.
Il capitolo in sè è molto più breve rispetto agli altri, ma è stato comunque interessante da leggere, e già solo la presenza dell'Imperatore dell'Universo l'ha reso uno di quelli che ricorderò sicuramente di più. Ammetto che è stato abbastanza strano vedere Freezer in questa veste, nei panni di un moderno Robinson Crusoe in un mondo devastato dal terribile cataclisma che ha colpito il multiverso.
Lui, che tra tutti i pg di Dragonball era sempre quello che aveva fatto maggiore uso della sua forza e ferocia rispetto alle altre razze per diventare un top dog tra i cattivi...ora si ritrova in una situazione non dissimile da quella di tutte quelle vittime scampate alla pletora di distruzioni planetarie da lui perpetrate. Ah, l'ironia.
Forse questo è il capitolo che mi ha fatto comprendere di più quanto le regole del multiverso siano andate a farsi benedire dopo l'avvento dell'Oscurità. Ormai niente ha più senso!
Spero di rivederlo anche nell'opera principale, vorrei conoscere di più questa nuova versione del pg.

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