Recensioni per
Ogni chef ha i suoi segreti
di Red Saintia

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
08/10/21, ore 11:02

Ciaoo cara! prima di tutto devo scusarmi per il gigantesco ritardo, purtroppo a lavoro non ho avuto tregua e tornavo a casa con la testa ridotta a un colabrodo.
Ma iniziamo a parlare di questa storia da brividi. Mi piace come tu abbia gestito il tutto; purtroppo in tempo di covid e pre-pandemia la situazione non è stata facile, e Carmine non è che una delle tante "vittime" dei datori di lavoro; in questo caso il padrone di un ristorante che lo sfrutta e si approfitta della situazione. Oh, che dire, è stato così realistico come racconto che ho provato rabbia! Sia per come Carmine è stato ignorato a dispetto delle rimostrante lecite che ha presentato, sia per la minaccia subita quando finalmente era chiaro che se ne sarebbe andato. Una persona portata all'esasperazione, logorata giorno dopo giorno da una figura prepotente, davvero è stato qualcosa di assurdo XD in compenso, la parte finale mi ha lasciata molto sorpresa, c'è stato un rovescio della medaglia nel personaggio che non mi aspettavo, ma in un certo senso tutto "va come deve andare"; ovviamente non dico di essere d'accordo, l'epilogo mi ha dato un senso di orrore e disagio colossali (Come doveva fare visto il prompt usato), ma intendo dire che la scena non era forzata. Carmine agisce di istinto prima e con lucidità poi, in quello che appare come un delitto perfetto o forse la mano troppo calcata di un giustiziere oppresso.
Sicuramente la serata avrà soddisfatto Bruno da morire XD
La chiusura e la battuta - che riprende il titolo, tocco che adoro - sono dei classici, e funzionano bene. Ogni chef ha i suoi segreti e certi segreti è sempre meglio che restino tali; dopotutto è la notte di Halloween, non c'è bisogno che ogni sfumatura di questa notte di mostri - quali tipi di mostri, poi, è tutto da vedere - venga a galla.
Il tuo stile è come sempre impeccabile, una cosa che adoro dei tuoi scritti è la capacità di essere sempre chiara e scorrevole, qualsiasi cosa tu scriva è come se mi prendesse per mano e mi portasse al finale; senza correre, senza urlare, con una naturalezza disarmante che mi porta sempre a scambiare con tanto, tanto piacere.
E quindi ti ringrazio ancora una volta e mi scuso di nuovo per il ritardo imperdonabile. Mi spiace averti fatto aspettare, spero scambieremo ancora!
Baci,
Ulvinne

Recensore Master
21/08/21, ore 23:53

Ciao, eccomi qui per lo scambio libero. MI scuso per l'enorme ritardo.
Questa è stata una lettura davvero piacevole e divertente, con un pizzico di macrabo.
Questo Bruno è veramente terribile e insensibile. Non solo da più lavoro allo chef, ma lo fa anche all'ultimo minuto in un periodo non proprio propizio per le uscite.
A complicare le cose, ecco che ci si mette anche il macellaio di fiducia che non dispone della carne comandata per il menù improvvisato. Non mi ha stupita la reazione del proprietario e nemmeno mal tiritera che ha fatto allo chef sul suo non trovare lavoro fuori da lì.
Per come sono fatta io, avrei mollato tutto seduta stante e lasciato lui a cucinare in pieno panico.
Invece lo chef ha... risolto la situazione in un un altro modo e così, magicamente - oltre a essersi liberato definitivamente del suo problema maggiore - ha anche risolto il problema carne.
Eh, no, signori miei, non può certo dirvi dove l'ha trovata... e ok che sarebbe stato in tema con la serata di halloween, ma a volte immaginare è meglio che sapere.
Sono contenta di sapere che il vero titolare sta bene, anche se è veramente terribile, a quanto pare.
Grazie per la bella lettura e alla prox se vorrai... ciao, Chiara.

Recensore Master
02/07/21, ore 22:18

Ciao ^^
Si vede che ti sei divertita molto a scrivere questa One Shot e ti dirò, me la sono gustata dall'inizio alla fine – e no, non ho usato la parola “gustata” a caso.
Carmine dovrebbero farlo santo subito. Con un capo come Bruno, io credo che lo avrei affettato per bene dopo neanche una settimana di lavoro, mentre lui (in questa storia) lo ha sopportato per ben tre anni.
Bruno incarna, purtroppo, quel tipo di datore di lavoro che mette a dura prova tutta la tua forza di volontà e anche la gioia stessa di lavorare: vuole tutto e subito (anzi, lo pretende proprio), ha sempre e solo ragione lui e pur di cadere sempre in piedi se ne frega altamente se i suoi dipendenti sono costretti a spaccarsi la schiena e a friggersi il cervello pur di assecondare le sue idee – che, per carità, da un certo punto di vista per incrementare i guadagni in un periodo tanto difficile ci potrebbero pure stare, ma c'è modo e modo di organizzarsi.
Inoltre, il suo avere perennemente il coltello dalla parte del manico lo fa sentire intoccabile e onnipotente: non vuoi sottostare ai miei ordini? Bene, quella è la porta. Buona fortuna a trovare un altro lavoro in un periodo tanto disastroso. Madò, che nervi!
Poi però arriva il turno di Carmine di tenere il coltello dalla parte del manico… e diciamocelo, l'uso che ne fa è decisamente sopraffino. Sicuramente tutti quegli anni trascorsi a cucinare per ore intere si sono rivelati alquanto utili: il suo lavoro è stato impeccabile e i clienti erano tutti soddisfatti, quindi ha portato a termine il suo compito senza alcuna sbavatura – magari qualche macchia sul pavimento del magazzino ma… c'è tempo per pulire.
E poi niente, ho riso tantissimo alla fine perché è vero, alla fine Bruno è riuscito seriamente a procurare tutta la carne che mancava, quindi ha sicuramente mantenuto intatta la buona immagine del suo locale. Tutto è bene quel che finisce bene, no?
È stata davvero una piacevolissima lettura, con quel tocco di macabro che si intona perfettamente al periodo in cui è stata scritta e pubblicata.
Felice di essere passata da te ^^
Alla prossima, spero!

M a k o

Recensore Master
07/02/21, ore 15:13

Ciao Red,
ho scelto questa storia perchè mi ha incuriosito e anche perchè ho partecipato anche io alla challange, quindi ero curioso di vedere altri autori all'opera.
La storia mi è piaciuta tantissimo, scritta benissimo, con un ritmo ben sostenuto, che non ti annoia per niente, anzi, invoglia più che mai alla lettura.
Hai descritto la situazione lavorativa molto bene, era molto particolareggiata, sembravi di essere li con il protagonista, Carmine.
Buon dio, come ha fatto a resistere per tutto quel tempo con un capo del genere? Deve sicuramente avere la pazienza di un santo, per sopportare una persona del genere ogni giorno, la quale non ha il minimo rispetto per il lavoro altrui.
Il tipico capo il qualche crede che i dipendenti siano solo oggetti da sfruttare a proprio piacimento, infischiandosene della loro vita, delle loro esigenze, delle loro richieste. Crede di sapere tutto e quello è tutto ciò che sa.
Comunque, ne ha combinata uno dopo l'altra, peggiorando sempre più la situazione. Da buon despota, è stato capace anche di licenziare Carmine dopo che si è fatto il c*ulo per diversi giorni, sopperendo alle sue mancanze.
E poi arriva il colpo di scena! Hai avuto un'idea molto originale e geniale allo stesso tempo. Servire il capo come pasto. D'altronde il prima a dire che negli uomini c'era qualcosa di buono fu proprio un cannibale.
Nonostante il tema affrontato, un omicidio, ho trovato la storia molto leggere e divertente per alcuni versi, complimenti!
Ci vediamo presto.
Mask.

Recensore Junior
23/11/20, ore 00:39

Ehi ciao! Eccomi nuovamente per lo scambio. Allora sinceramente all'inizio della storia non sapevo a cosa stessi andando incontro, ma a metà ho iniziato ad avere una piccola idea che effettivamente si é rivelata giusta... Un po' macabro ma in fondo é a tema Halloween quindi non potrebbe essere altrimenti, anche il finale ad effetto mi é piaciuto (se così si può dire in questi casi :D) e mi sono comunque ritrovata nei panni del tuo consorte, anche io ho dovuto sgobbare in un ristorante per essere poi trattata come un cane. Brava!

Recensore Master
03/11/20, ore 17:19

Ciao cara, eccomi qui.
Perdonami il ritardo ma ho avuto qualche problemino da risolvere.
Ho scelto questa storia perché amo cucinare (dolci) e vorrei farne un secondo lavoro, quindi sono andata a colpo sicuro.
Ho notato qualche errore all'inizio, tipo il verbo essere senza accento, ma credo sia un problema di digitazione perché per il resto era tutto impeccabile.
Molto bello il rapporto di odio tra padrone e dipendente, davvero molto realistico e dettagliato. Mi ci sono rivista molto, purtroppo.
Anche il desiderio di rivalsa e vendetta è realistico, ormai ci troviamo quasi tutti così e credo sia alimentato dal fatto che "va di moda" investire il meno possibile sul personale, prendere il minimo indispensabile di gente e poi scaricare loro i problemi. La situazione che ci consegni è praticamente cosa da tutti i giorni, molto irritante ma veritiera, e questo realismo l'ho apprezzato molto.
Non hai usato linguaggi particolari, è stato tutto molto semplice ma d'effetto, ho letto la storia senza un'interruzione, proseguendo molto piacevolmente.
Mi è piaciuta molto anche la conclusione, quando lo chef non fornisce molte spiegazioni sulla provenienza della carne.
Credo che con questa storia tu abbia reso realtà le fantasticherie di molti lavoratori dipendenti!
Per certi versi l'ho anche trovata "sarcastica", forse perché non c'è l'intento di far provare qualcosa in particolare al lettore. Non volevi scrivere un horror, uno splatter, una cosa piena d'odio.
Hai semplicemente preso un omicidio e lo hai raccontato come se in una mattina di sole, ad un tratto si fosse messo a piovere.
Questa sorta di naturalezza lo ha reso meno cruento di un articolo di giornale, dove i dettagli vengono aggiunti per suscitare pietas o empatia nel lettore. Tu hai semplicemente raccontato una storia senza artifici.
Questo stile "scarno" (in senso buono) mi piace davvero molto. Mi sembra che in qualche modo sdrammatizzi ed è come se fosse intriso di uno humor nero molto sottinteso, ma che in qualche modo si percepisce.
Bel lavoro.

Alla prossima!
- A.

Recensore Master
02/11/20, ore 10:32

Ciao Red Saintia. Vedendo che avevi scritto una storia nelle originali ed essendo incuriosita dall'introduzione, sono uscita un attimo dalla tua bella raccolta nel fandom di Saint Seiya per tornare al mondo reale. Mi è piaciuto il contesto scelto come i dialoghi, che ben rendono la caratterizzazione dei personaggi. Tutto procede in modo normale, problemi al lavoro, incomprensioni, quando succede un fatto davvero terribile. Ti confesso che ho pensato accadesse quello che poi ho letto, immaginando tutto bene mediante le tue descrizioni. Un'idea brillante nel suo essere macabra e sono lieta anche di trovarti in qualcosa di diverso, aiuta a migliorare sempre di più, un prompt decisamente impegnativo. Nelle note finali confessi che hai intrecciato la tua vita personale con la fantasia, tutto ben riuscito ed è sempre bello sperimentare. Un buon inizio di settimana.
(Recensione modificata il 02/11/2020 - 10:34 am)

Recensore Veterano
01/11/20, ore 17:38

Finalmente ho il tempo di mettermi per bene all'opera!!
Quando ho cominciato a leggere, l'ho fatto ricordando del fatto che mi avevi detto che questa seconda storia sarebbe stata più familiare... e pertanto, poco a poco, ho avuto qualche sentore che poi è diventato conferma! Lasciami dire che sei stata geniale!!!!!
In realtà, sulle prime ho pensato che fossi tu a lavorare nel campo della ristorazione, data l'accuratezza del racconto e invece... che bella sorpresa!! Anzi, passamela: gustosa!! XD
Ok, devo ammettere che il risvolto alla Hannibal Lecter è stato veramente inaspettato. Dato che sei bravissima a creare dei cliffhanger, soprattutto nelle storie di Halloween, non ti nascondo che, dopo un inizio tutto sommato... di ordinaria amministrazione, mi aspettavo, in effetti, un signor colpo di scena. Che questo considerasse il prompt della carne umana è stato incredibile e anche piuttosto inquietante. Però, pensandoci... un capo insopportabile, scadenze da rispettare, materia prima praticamente introvabile e Halloween... diciamo che il piatto era servito!! Il modo in cui è avvenuto il tutto è stato surreale, perché dal momento dell'omicidio alla cena sembrava praticamente di essere in una dimensione distorta data dal delirio omicida del nostro chef! O_O
Sappi oltretutto che ho letto l'aggiornamento mentre facevo spuntino ieri, quindi grazie... XDD Scherzi a parte, ho trovato l'idea dell'utilizzare un contesto reale per imbastire la storia molto accattivante e, immagino, per quanto divertente da scrivere, non semplice. Certo è che potrebbe avere un effetto catartico, in un certo senso... soprattutto considerando la tua nota finale in cui dici che parte è abbastanza rispondente alla realtà. Eeeeeh, vero che la realtà dà interessanti spunti narrativi? Comunque, c'è da dire che ti sei immortalata con quest'altra OS di Halloween! E bravo lo chef che ha ben saputo come gestire l'emergenza... sul serio, Hannibal sarebbe fiero. XD Mi è molto piaciuta, sebbene mi sia andato un muffin di traverso e poi, è veramente ben scritta (ma su questo non avevo dubbi), sia dal punto di vista stilistico, che dal punto di vista stesso della narrazione, perché si comprende bene quanto questa vicenda ti sia personale... motivo per cui, hai coniugato molto bene realtà e fantasia!! Adesso però voglio sapere la reazione di tuo marito nel leggere la storia!! XD
Always the best, complimenti cara e alla prossima!!

Recensore Master
01/11/20, ore 11:43

Eccomi per lo scambio del giardino di EFP.
Di a tuo marito che la prossima volta la carne gliela fornisce Bill e gli farà anche lo sconto!!!
Una bella storia a tema hallowen ci voleva con un pizzico di vera realta specie nella parte iniziale e centrale il momento covid sta tirando fuori il peggio da certi posti di lavoro che pensano di lucrarci fin troppo sopra specie nella ristorazione dove, in alcuni casi, cercano tutti i modi per far lavorare più che mai.
Fa ridere in certi punti la storia ma, pensando alla realta fa piangere.
ciaoo e alla prossima.

Recensore Master
01/11/20, ore 10:32

Buongiorno cara ^^
Ovviamente non potevo perdermi questa storia a tema Halloween, ogni volta tiri fuori delle idee davvero interessanti e questa volta non sei stata da meno. La OS inizia in modo piuttosto tranquillo, un datore di lavoro che vuole a tutti i costi organizzare una festa a tema Halloween, approfittandone dati i tempi duri, e lo chef che lavora per lui che tenta di fargli capire che forse sarà un po' difficile, dato anche il tipo di cucina che soffrono. Povero Carmine (in effetti ricordavo bene allora, hai usato proprio tuo marito come protagonista, ADORO), incompreso e bistrattato, ma quante gliene sono capitate? E il suo datore di lavoro è stato proprio odioso fino all'ultimo, ma nel momento in cui ha minacciato la sua carriera lavorativa e un suo eventuale futuro fuori di lì, beh... direi che l'istinto e la rabbia hanno avuto la meglio ed ecco che la storia prende quella piega horror e splatter che tanto mi piace. Ma possiamo dire che in questo modo il problema della carne che non basta è stato risolto, perché Carmine, da bravo chef qual è, trova come utilizzare quella che...beh, si è procurato. E la clientela sembra aver apprezzato, non immaginando minimamente cosa ci sia dietro. Quindi sì, in effetti Carmine non mente, Bruno la carne da usare gliel'ha procurata davvero, anche se in modo diverso da come si può immaginare XD
Beh che dire, l'ho trovata davvero originale anche nel suo essere così realistica e devo dire che il finale è anche soddisfacente, sia per la parte splatter che adoro, sia perché Carmine si è preso una sorta di rivincita così. Brava brava, mi è piaciuta moltissimo <3

Nao

Recensore Master
01/11/20, ore 10:22

In un'occasione mi sembravi avessi raccontato che tuo marito era appunto un cuoco, leggendo questa storia ho subito pensato che avessi potuto inserire personaggi e situazioni reali.
Con situazioni non intendo di certo l'omicidio del titolare, quanto la situazione ad alto stress per tutti i ristoratori in questo momento impegnati ad arrangiarsi mentre cercano di andare avanti con un lavoro stravolto dalle regole.
Situazione che fai intendere molto bene in corso dell'opera.
Momento centrale è il raptus di rabbia che descrivi molto bene, fai arrivare al lettore di quanto il gesto non sia stato pensato e nemmeno voluto ma un gesto istintivo di pura rabbia.
Trovo che hai fatto molto bene a mettere il prompt alla fine perchè sarebbe stato uno spoiler enorme.
Da parte mia devo dire che la "soluzione" trovata dallo chef non mi ha sorpreso, appena ho letto che il protagonista era un cuoco ho ipotizzato che qualcuno sarebbe finito in padella e nello stomaco di altri.
In conclusione una storia molto piacevole da leggere.