Ciao tesoro mio adorato ^^
Hai scritto una one-shot stupenda, ho avuto la percezione che tu l'avessi estrapolata da un contesto più ampio sempre di tua creazione: hai accennato ad un background complesso per il protagonista, ad un contesto horror e suggestivo e talvolta anche molto spaventoso (fin dalle prime righe) e a personaggi misteriosi. Se non sapessi che sei già impegnata con la stesura di una long, ti suggerirei di creare altro su questa trama, un prequel o un sequel, posso garantirti che ne varrebbe la pena ❤
Il lettore, grazie al profilo del protagonista, entra fin da subito in sintonia con Klaus. Il giovane sta attraversando un momento particolare della sua vita, sta vivendo una crisi profonda e un rifiuto delle sue condizioni di vita; reagisce fuggendo da una vita non soddisfacente, appesantita dall'obbligo di sposare una donna che non ama. Decide così di cambiare identità, sparire, ma allo stesso tempo non ha idea della meta, sa solo che vuole cambiare vita. Ci offri un inquadramento geografico molto preciso, ci trasporti dall'altra parte del mondo dipingendo riga dopo riga sfumature sempre più tetre (almeno fino alla comparsa del druido, quando la tensione si distende un po').
Aleggia un'atmosfera di mistero che insospettisce persino Klaus, cambia la sua sicurezza e la sua spavalderia andando contro ogni sorta di raccomandazione su quel luogo. Un ragazzo determinato a tutto pur di lasciarsi alle spalle la sua vita precedente vacilla davanti ad un ignoto che viene presentato dagli abitanti del luogo come pericoloso.
Quando Klaus inizia ad interagire con gli sconosciuti ha il sospetto che la gente voglia fargli del male, le persone che vivono lì hanno un'aria molto misteriosa. Le parole del nativo, il sospetto di Klaus sulle persone con cui sta parlando e la fiducia che forse non è il caso di dare creano una fortissima suspance ed anche aspettativa su ciò che avverrà lungo la narrazione ... sicuramente visti tutti i presupposti non ci si aspetta nulla di bello.
Ad un certo punto, non così tardi, scopriamo che le sensazioni di Klaus erano corrette, anche se va comunque inconsciamente verso il suo destino.
Klaus si sveglia in un luogo quasi ultraterreno. Hai reso molto bene la sua situazione e la sua sensazione di impotenza al risveglio. A mio modesto parere (che è ancora più modesto del solito, visto che non sono esperta di horror), inizia il cuore nella narrazione horror e ti sei destreggiata molto bene; le sensazioni che infondi al lettore sono proprio quelle che proverebbe davanti a questo genere.
Descrivi con precisione l'allestimento di un rituale e di questa atmosfera che intorno a lui continua a renderlo debole; è come se la foresta avesse preso vita, forse è tutto nella mente di Klaus, ancora stordito per ciò che gli hanno fatto bere. La nebbia è un elemento tipico dei più famosi film horror, ottimo, questo è stato un colpo da maestra! Klaus prova una sensazione di ansia, angoscia, ha la viva percezione di essere tenuto in scacco da un presenza eterea. Ha la percezione reale di trovarsi in pericolo sia per le sensazioni che il suo corpo gli comunica, sia per il luogo spettrale in cui si trova e non sa come c'è finito. Quindi sa che deve scappare se vuole sopravvivere. Iniziano presto a riecheggiare suoni sinistri e la presenza di quel rituale fatto da creature che parlano, ma che Klaus tenta di lasciarsi alle spalle, vuole salvarsi non scoprire, perde comprensibilmente la sua determinazione iniziale. Uno spiraglio di vita emerge davanti a lui, un albero in vita in mezzo a tanto squallore, si innalza una speranza tra lui ed un destino che sembra davvero funesto e che specie nell'inconscio sembra portarlo sempre più in basso. Era stato privato di ogni effetto personale (un po' come all'inizio quando aveva scelto di privarsi di tutto ciò che non era necessario, ma in quel momento era stata una sua scelta intenzionale per provare a liberarsi anche della sua vecchia vita) e di ogni possibile arma di difesa. Per il momento aleggia solo una minaccia inconscia suggestionata dal luogo: il gelo del luogo e il clima rigido non sono favorevoli alla sopravvivenza; arriva al punto di rimpiangere persino la vita che ha lasciato talmente è forte il malessere che sta provando.
Quando arrivano quegli uomini e svelano le loro intenzioni, si scopre con angoscia che il loro obiettivo è davvero molto inquietante, come anche l'impossibilità di Klaus di reagire tanto è forte la paura e la situazione drammatica che sta vivendo.
All'improvviso la tensione si allenta, arriva un'ennesima figura misteriosa, ma stavolta non ha nulla a che fare con le precedenti, si tratta di un druido che infonde pace a Klaus dalla tormenta della paura. Mi è piaciuta tantissimo la presenza di questo lupo, come lo hai fatto interagire con il protagonista e il significato che hai dato alla sua figura: si va a sedere accanto a Klaus con pacatezza, ciò spezza l'atmosfera di angoscia; credo tu abbia dato il significato più puro a ciò che può offrire un animale, calore, protezione, istintivo affetto. Questo lupo marca il territorio, un atteggiamento che fa subito comprendere al lettore e a Klaus che sia l'antitesi di quegli assassini per i quali prova ostilità. In egual misura anche il druido ostenta atteggiamenti leggeri e possenti che infondono pace, vita e salvezza, sensazione che viene confermata dalle sue rincuoranti e protettive parole.
Klaus si sveglia e si sente meglio, addirittura meglio rispetto alla vicenda personale che lo aveva spinto ad allontanarsi da casa (magari questa esperienza così traumatica alla resa non sarà così negativa ^^"), infatti il druido gli sta dicendo che ha cambiato davvero vita (volente o nolente), quello che voleva infondo, anche se prima ha rischiato grosso xD
Per quanto io non apprezzi particolarmente il genere horror il tuo mi è piaciuto tantissimo, aveva gli ingredienti giusti sia per renderlo spaventoso sia per renderlo dolce e sentimentale ❤
Brava, tesoro, meravigliosa come sempre sia dal punto di vista narrativo che creativo❤❤
Un bacio grande grande
-Vale (sempre tua grande fan) |