Recensioni per
Ad locum ignotum
di Bloody Wolf

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/02/21, ore 17:42

Ciao! Credo di non aver mai letto qualcosa di tuo, ma seguo Paige e le sue storie e avevo visto l'aesthetic che aveva fatto per questa tua long e... mi ero molto incuriosita! Poi ho letto che si tratta di un horror e che ci sono rimandi al mondo celtico, ai druidi (io sono più presa dai Norreni ma anche i celti mi affascinano molto!) e quindi... alla fine non ho resistito e appena ho avuto tempo sono venuta a cercare la storia!
Innanzitutto complimenti per l'inizio della storia. Di Klaus non sappiamo molto, solo che è tedesco e che scappa in un posto a caso per allontanarsi da una donna che è stato costretto a sposare (e già questo è misterioso, ci sono ancora persone costrette a matrimoni combinati?) e, con tutti i posti che ci sono al mondo, va a finire proprio in Romania, dalle parti della Transilvania (io avrei scelto qualsiasi altro luogo... XD).
L'atmosfera si fa subito cupa, spaventosa. Gli abitanti del luogo si mostrano ostili a Klaus, chiusi nelle loro abitudini e nella loro mentalità, ma quando Mihai e la barista fingono di volerlo aiutare in realtà lo stanno solo ingannando, vogliono sacrificarlo a qualche divinità spaventosa che si nutre di sangue (in fondo siamo in Transilvania, no?).
Ma, proprio quando tutto per Klaus sembra perduto, ecco un'apparizione che, nonostante l'aspetto, infonde nel giovane un senso di pace, mentre spaventa e fa arretrare i suoi aguzzini. Il Druido Mael salva Klaus dalle grinfie dei fanatici adoratori di un demone o qualcosa di simile e... e la storia sembra cambiare volto. Dall'angoscia e dall'oppressione di un villaggio cupo e chiuso nei suoi segreti spaventosi passiamo a un mondo pacifico, legato alla natura, affascinante e incantato, mi ha fatto venire in mente le storie di Marion Zimmer Bradley. Mael è un bellissimo personaggio e mi è piaciuto moltissimo quello che ha spiegato a Klaus, che lui è destinato a vivere esperienze straordinarie perché è stato scelto dai grandi spiriti della natura. Che bello poi quando Klaus ha visto il villaggio che solo i prescelti possono vedere!
Ti devo confessare che ho sempre desiderato di finire catapultata in un mondo come questo e, nonostante l'inizio spaventoso, adesso mi ritrovo a invidiare Klaus!
Complimenti, questo primo capitolo mi è piaciuto moltissimo e leggerò molto volentieri tutta la storia (con i miei tempi, dovrai sopportare i miei ritardi!). Sono contentissima di averla scoperta! Ti faccio tanti complimenti perché è davvero originale, l'inizio poteva far pensare al solito film horror, ma l'inserimento del Druido e del mondo celtico è stato un colpo di scena creativo e intrigante. E tanti complimenti anche per la tua conoscenza della lingua rumena, ora sono curiosa di sapere come sarebbe stato il titolo originale della storia...
Alla prossima, torno appena posso!
Abby

Recensore Master
25/11/20, ore 14:23

Ciao tesoro mio adorato ^^

Hai scritto una one-shot stupenda, ho avuto la percezione che tu l'avessi estrapolata da un contesto più ampio sempre di tua creazione: hai accennato ad un background complesso per il protagonista, ad un contesto horror e suggestivo e talvolta anche molto spaventoso (fin dalle prime righe) e a personaggi misteriosi. Se non sapessi che sei già impegnata con la stesura di una long, ti suggerirei di creare altro su questa trama, un prequel o un sequel, posso garantirti che ne varrebbe la pena ❤

Il lettore, grazie al profilo del protagonista, entra fin da subito in sintonia con Klaus. Il giovane sta attraversando un momento particolare della sua vita, sta vivendo una crisi profonda e un rifiuto delle sue condizioni di vita; reagisce fuggendo da una vita non soddisfacente, appesantita dall'obbligo di sposare una donna che non ama. Decide così di cambiare identità, sparire, ma allo stesso tempo non ha idea della meta, sa solo che vuole cambiare vita. Ci offri un inquadramento geografico molto preciso, ci trasporti dall'altra parte del mondo dipingendo riga dopo riga sfumature sempre più tetre (almeno fino alla comparsa del druido, quando la tensione si distende un po').
Aleggia un'atmosfera di mistero che insospettisce persino Klaus, cambia la sua sicurezza e la sua spavalderia andando contro ogni sorta di raccomandazione su quel luogo. Un ragazzo determinato a tutto pur di lasciarsi alle spalle la sua vita precedente vacilla davanti ad un ignoto che viene presentato dagli abitanti del luogo come pericoloso.
Quando Klaus inizia ad interagire con gli sconosciuti ha il sospetto che la gente voglia fargli del male, le persone che vivono lì hanno un'aria molto misteriosa. Le parole del nativo, il sospetto di Klaus sulle persone con cui sta parlando e la fiducia che forse non è il caso di dare creano una fortissima suspance ed anche aspettativa su ciò che avverrà lungo la narrazione ... sicuramente visti tutti i presupposti non ci si aspetta nulla di bello.
Ad un certo punto, non così tardi, scopriamo che le sensazioni di Klaus erano corrette, anche se va comunque inconsciamente verso il suo destino.
Klaus si sveglia in un luogo quasi ultraterreno. Hai reso molto bene la sua situazione e la sua sensazione di impotenza al risveglio. A mio modesto parere (che è ancora più modesto del solito, visto che non sono esperta di horror), inizia il cuore nella narrazione horror e ti sei destreggiata molto bene; le sensazioni che infondi al lettore sono proprio quelle che proverebbe davanti a questo genere.
Descrivi con precisione l'allestimento di un rituale e di questa atmosfera che intorno a lui continua a renderlo debole; è come se la foresta avesse preso vita, forse è tutto nella mente di Klaus, ancora stordito per ciò che gli hanno fatto bere. La nebbia è un elemento tipico dei più famosi film horror, ottimo, questo è stato un colpo da maestra! Klaus prova una sensazione di ansia, angoscia, ha la viva percezione di essere tenuto in scacco da un presenza eterea. Ha la percezione reale di trovarsi in pericolo sia per le sensazioni che il suo corpo gli comunica, sia per il luogo spettrale in cui si trova e non sa come c'è finito. Quindi sa che deve scappare se vuole sopravvivere. Iniziano presto a riecheggiare suoni sinistri e la presenza di quel rituale fatto da creature che parlano, ma che Klaus tenta di lasciarsi alle spalle, vuole salvarsi non scoprire, perde comprensibilmente la sua determinazione iniziale. Uno spiraglio di vita emerge davanti a lui, un albero in vita in mezzo a tanto squallore, si innalza una speranza tra lui ed un destino che sembra davvero funesto e che specie nell'inconscio sembra portarlo sempre più in basso. Era stato privato di ogni effetto personale (un po' come all'inizio quando aveva scelto di privarsi di tutto ciò che non era necessario, ma in quel momento era stata una sua scelta intenzionale per provare a liberarsi anche della sua vecchia vita) e di ogni possibile arma di difesa. Per il momento aleggia solo una minaccia inconscia suggestionata dal luogo: il gelo del luogo e il clima rigido non sono favorevoli alla sopravvivenza; arriva al punto di rimpiangere persino la vita che ha lasciato talmente è forte il malessere che sta provando.
Quando arrivano quegli uomini e svelano le loro intenzioni, si scopre con angoscia che il loro obiettivo è davvero molto inquietante, come anche l'impossibilità di Klaus di reagire tanto è forte la paura e la situazione drammatica che sta vivendo.
All'improvviso la tensione si allenta, arriva un'ennesima figura misteriosa, ma stavolta non ha nulla a che fare con le precedenti, si tratta di un druido che infonde pace a Klaus dalla tormenta della paura. Mi è piaciuta tantissimo la presenza di questo lupo, come lo hai fatto interagire con il protagonista e il significato che hai dato alla sua figura: si va a sedere accanto a Klaus con pacatezza, ciò spezza l'atmosfera di angoscia; credo tu abbia dato il significato più puro a ciò che può offrire un animale, calore, protezione, istintivo affetto. Questo lupo marca il territorio, un atteggiamento che fa subito comprendere al lettore e a Klaus che sia l'antitesi di quegli assassini per i quali prova ostilità. In egual misura anche il druido ostenta atteggiamenti leggeri e possenti che infondono pace, vita e salvezza, sensazione che viene confermata dalle sue rincuoranti e protettive parole.
Klaus si sveglia e si sente meglio, addirittura meglio rispetto alla vicenda personale che lo aveva spinto ad allontanarsi da casa (magari questa esperienza così traumatica alla resa non sarà così negativa ^^"), infatti il druido gli sta dicendo che ha cambiato davvero vita (volente o nolente), quello che voleva infondo, anche se prima ha rischiato grosso xD
Per quanto io non apprezzi particolarmente il genere horror il tuo mi è piaciuto tantissimo, aveva gli ingredienti giusti sia per renderlo spaventoso sia per renderlo dolce e sentimentale ❤
Brava, tesoro, meravigliosa come sempre sia dal punto di vista narrativo che creativo❤❤

Un bacio grande grande
-Vale (sempre tua grande fan)

Recensore Master
02/11/20, ore 12:02

Ciao^^
Piacere di conoscerti, è la prima volta che leggo qualcosa di tuo.
In questo racconto ho notato alcuni elementi horror interessanti: il paesino sperduto, gli abitanti che si rivelano essere pericolosi e malvagi, la foresta misteriosa...
Sono tutte cose che hanno contribuito a creare la giusta atmosfera, anche se nello svolgimento ho avuto più la sensazione di leggere un thriller piuttosto che un horror, l'ansia e la tensione hanno avuto un ruolo principale rispetto alla pura paura.
La storia del protagonista è stata interessante, da straniero ignaro del proprio destino a vittima sacrificale che deve lottare per la vita.
Come ho già detto l'ambientazione, cupa e misteriosa, è il punto forte del racconto. Nella parte dell'inseguimento nel bosco hai reso molto bene il terrore di Klaus, circondato da queste figure minacciose e inquietanti.
Il finale mistico e sovrannaturale è stato una sorpresa, la figura del druido è particolare e intrigante, ma l'ho trovata un po' fuori contesto. Forse in una storia ambientata in Scozia o in Irlanda avrebbe avuto molto più effetto per quel che riguarda le antiche origini del popolo celtico. Ma questa è solo una mia umile opinione.
In ogni caso ho apprezzato molto il forte legame con la natura e il simbolismo degli animali da te citati.
Complimenti, è stato davvero un piacere leggere questo tuo racconto.
Alla prossima! :)

Star_Rover

Recensore Junior
01/11/20, ore 21:28

Ok, eccomi qui per lo scambio libero, inizio col dire che la storia in sé non è male, anzi quasi farebbe voglia di vederne il proseguio a dire il vero.
Sul fatto che sia horror non saprei dirti, di certo mette ansia, sopratutto la parte all'interno della foresta di notte.
La storia di Mael ci sta, anche se non so se i celti erano stanziati anche in Romania, ma poco importa va bene così.
Mihai.....classicissimo finto salvatore che poi si rivela esser un diavolo, o in questo caso suo discepolo.
Una cosa forse poco chiara sono le lame costruite con le mandibole (se non ho letto male) non ho capito se i denti e le mandibole fossero l'elsa o fossero propio loro le lame.
Mi hanno ricordato gli strumenti di alcune civiltà precolombiane dedite al sacrificio umano (di cui ricordo un film stupendo).
Mi è sembrato un racconto si un po' pauroso ma.... Probabilmente dovuto al fatto che è il primo, manca qualcosa che si ha solo con l'esperienza e il tempo.
L'inizio però è buono e anche lo stile di scrittura mi piace, oltre a essere scorrevole nella lettura.
Se vuoi leggere qualcosa di "horror/vampiri/noir" ti consiglio propio i racconti popolari delle regioni slave, tra bestie vampiri, incubus e altre cose, secondo me sono i migliori tra tutti, poi va a gusti personali ovvio!
Mi è piaciuta la fic, sopratutto l'ultima parte in cui l'omarino è nel prato.... E quel cervo...cazzo lo potevo vedere a momenti! Meraviglioso!