Questa storia si è classificata nona al contest "Voglia di tè (II edizione)" con un punteggio totale di 40,6/60.
VALUTAZIONE DI ELISA
Scrittura (6,6/10):
Grammatica (errori di battitura, di punteggiatura e grammaticali): 2,8/3
A parte la mancanza di qualche virgola e la mancanza di un “di” nella frase: “in grado coglierne”, non ho notato particolari errori grammaticali.
Lessico (adeguatezza e varietà): 1,8/2
Il lessico si ripete ogni tot, la varietà non è così tanta, ma questo non rende comunque fastidiosa la lettura, sì, c'è qualche ripetizione, ma tutto sommato il lessico si adegua bene al personaggio e risulta in tema con a vicenda.
Stile (chiarezza, creatività e struttura delle frasi): 2/5
Qui c'è il problema di prima, nel senso che per il modo in cui sono strutturate le frasi a volte vengono messe in evidenza alcune ripetizioni, soprattutto nei pronomi possessivi, ad esempio mi sono imbattuta in frasi in cui non c'era il bisogno di specificare di nuovo un’appartenenza con un pronome possessivo. La storia inoltre essendo di genere introspettivo si concentra sui pensieri del protagonista, che sembra sempre ribadire in ogni modo di essere un vampiro, continuamente, ricollega ogni minimo dettaglio alla sua natura. Infine la storia a tratti mi ha dato l'impressione di sembrare una specie di resoconto, non saprei se per il tono utilizzato o per la mancanza dello “show, don't tell”, ma gli eventi passati e presenti sembrano essere elencati dal protagonista come una specie di lista.
Trama (7/10):
Struttura narrativa: 2/2
Siamo nella testa di un vampiro che si ritrova in una situazione a suo vedere assurda, ovvero l'essere in un locale di umani a sorseggiare un infuso con il suo compagno. La storia si dipana tra passato e presente, cercando di dare risposta ad ogni interrogativo sul loro incontro, sullo stato mentale dei due e sul rapporto che li lega. Ovviamente qualche interrogativo rimane, ma la storia è ben strutturata e riesce ad incastrare le varie timeline temporali.
Gradimento personale: 1/2
Mi è piaciuta l'ironia del protagonista in alcune scene e in generale l'atmosfera della storia risulta piacevole, anche la relazione fra i due sembra degna di approfondimento. Ciò che non mi ha convinta invece è quasi tutto quello citato anche nel criterio dello stile, a volte ho avuto l'impressione di leggere una specie di spiegone fatto dal protagonista, sarà per il tono o per il modo di elencare il tutto stile lista a tratti. Per il resto comunque ho trovato godibile la storia, si interroga sulla natura di un rapporto fra umani e vampiri, in un mondo come quello della storia in cui ci sono anche locali apposta per l'incontro fra questi.
Descrizione della bevanda 2/2
La bevanda è ben descritta, hai donato a questo un buon spazio e una buona descrizione con tanto di ironia del protagonista. C'è la descrizione del colore, del sapore, il fatto che assomiglia al sangue e al fatto che serve come elemento scatenante del tutto, ovvero per l'analisi successiva di varie vicende.
Utilizzo del pensiero: 2/4
Lui sembra porsi questa domanda all'improvviso, sembra voler virare ad un certo punto nella direzione della pazzia apposta per porsi questa domanda. Non voglio dire che non sia probabile in una situazione come la sua porsi questo interrogativo, ma si carica per buona parte della storia per arrivare al culmine e chiedersi “chi sta impazzendo fra noi due?”, ma il fattore “pazzia” subentra quasi all'improvviso, lui prima pensa solo sia un po' strano il tutto.
Personaggi (6/10):
Descrizione fisica: 1/2
Non c'è una gran descrizione fisica, anzi sappiamo poco dei due personaggi, ma non ne ho sentito così tanto la mancanza, sarà che nella mia testa li ho associati un po' all'immaginario comune legato al mondo dei vampiri, senza mantello o gel nei capelli magari.
Descrizione caratteriale (sia che si tratti di una esplicita che di una implicita): 1,5/3
Ho avuto qualche difficoltà a comprendere caratterialmente i personaggi, ho compreso soprattutto Kieran, che mi ha dato l'impressione di essere un duro con un lato decisamente pensieroso e dubbioso, il classico personaggio che sembra badare di più al mondo esterno rispetto a ciò che si pensa. Mentre James non l'ho compreso per nulla, non credo di aver intuito niente sul suo carattere.
Sviluppo del personaggio: 3,5/5
Kieran si interroga su vari aspetti della sua relazione con James, riflette sul mondo esterno, sugli umani e i vampiri, quindi anche sulla sua natura, quello che ne emerge è un personaggio che accetta in un certo senso la “dannazione” della loro relazione, ma arriva ad una crescita alla fine. Comprende vari aspetti del tutto e accetta quello che arriverà con sguardo rivolto alla persona che ha accanto. Assegno questo voto perché avrei gradito qualcosa in più per quanto riguardo il discorso umani/vampiri e ciò che questi due mondi significano per lui.
Non sono stati dati punti extra.
Totale: 19,6 su 30
Grazie mille per la partecipazione! Alla prossima!
|