Recensioni per
La Via Smarrita
di Dira_

Questa storia ha ottenuto 72 recensioni.
Positive : 72
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
06/08/23, ore 19:30
Cap. 17:

ciao,
non avevo proprio visto quest'aggiornamento, non so perchè.
I nodi stanno arrivando al pettine, speriamo che una conversazione cate-pietro-alina porti a qualcosa di buono.
Come sempre adoro i personaggi e le loro interazioni, roisin e cate sono così reali nell'incapacità totale di comunicare e nell'amore assoluto che provano l'una per l'altra. In quanto a mia volta sorella, è una cosa che sento molto (non ha questi livelli quasi patologici per fortuna, e la nostra capacità di comunicare è migliorata con il tempo e paradossalmente con la lontanza).
Mi auguro che questo silenzio prolungato sia dovuto a buone notizie per te, ma 
Spero di leggerti presto,
grazie

Recensore Junior
25/07/23, ore 17:41
Cap. 14:

Ogni tanto mi viene nostalgia di questa storia, dei suoi personaggi e delle sue atmosfere, e anche se so che gli aggiornamenti arriveranno, e che efp mi avviserà quando lo faranno, ma che ci vuole tempo e pazienza, torno a vedere se ci sono nuovi capitoli che mi sono sfuggiti, o a rileggere quelli vecchi.
Ne approfitto per recensire capitoli che mi ero lasciata perchè sono stati pubblicati quando ero in sessione d’esame o distratta da chissà che altro.
Mi chiedo come ho fatto a lasciarmi indietro proprio questo capitolo perchè è forse uno dei più belli, maturi e incisivi.
È il capitolo di svolta per Marina, Roisin e il loro rapporto, e non c’è nulla di più bello, doloroso e soddisfacente da leggere al tempo stesso, di un rapporto madre-figlia difficile, ma con la possibilità di un lieto fine; un rapporto pieno di errori, ma anche di desiderio di chiarire e RIMEDIARE (e già questo è molto, perchè spesso nei rapporti tra genitori e figli l’orgoglio rischia di essere troppo per questo). Un rapporto con una figlia che prima si fida ciecamente della madre, poi comincia a diffidare di lei, si sente tradita e infine la perdona. Riconosce i suoi errori, li biasima, ma capisce perchè li ha fatti, e accetta le scuse quando arrivano insieme alle ammissioni di colpa. Una figlia che crede di essere completamente diversa dalla madre, e in negativo, poi si rende conto di essere sempre più simile a lei proprio quando la sua stima per sua madre diminuisce, e infine impara ad accettare e riconoscere i lati negativi di sua madre senza che essi inficino il suo affetto per lei, ma allo stesso tempo fa voto a se stessa di cercare di cambiare quegli stessi lati in se’ stessa.
Davvero, non so dirti quanto tutto questo, che traspare da ogni interazione tra Marina e Roisin nel capitolo, sia stato tanto importante per me da leggere.
Penso che per Marina sia stato doloroso sentirsi rivolgere determinate accuse da Roisin, ma penso anche che alla fine, sul lungo periodo, le abbia fatto bene, e anche lei lo sappia.
Una delle sue bambine è un’adulta ora. Marina non deve più portare tutto il peso del mondo sulle spalle- sua figlia può condividerne un po’ con lei. Forse Marina non è pronta a cederlo, questo fardello che è la prova del passare degli anni e della sua non invincibilità, ma Roisin è pronta a prenderselo- per il bene di Marina, ma anche e soprattutto di Cate, e di tutta Malacena, del Chiaro e dell’Altrove. E per il bene stesso di Rosi, che non può per sempre negare la sua natura e la sua vocazione, giustificando se stessa con la sua scusa che sua madre è ancora abbastanza giovane e invincibile da tenersi il suo posto da Sorvegliante ancora per molti anni.
Perchè Roisin ora sa che sua madre non è più invincibile, anche se crede di esserlo o forse si è abituata a considerarsi tale in mancanze di alternative, e che per vincere questa battaglia c’è bisogno anche di lei.
Mi piace come si arrabbi con sua madre per averla tenuto all’oscuro dei pericoli che correvano in paese e SOTTO IL LORO STESSO TETTO, ma allo stesso tempo riconosca le sue colpe, il fatto che sia stata lei stessa la prima a tirarsi fuori dal suo ruolo di Sorvegliante, e ammetta di aver sbagliato anche lei in quell’occasione.
Mi piace come Roisin prima si indigni e si infuri al pensiero che sua madre stia tenendo nascosto un Lupo Mannaro, poi capisca le sue ragioni e condividi la sua indignazione al pensiero di condannar a morte un ragazzino, non importa quanto odioso, per via di una sua natura che non può controllare.
Ho apprezzato il confronto tra i tre Bambini della Domenica e i Sorveglianti: come i giovani e i gli adulti di mezza età compongano due schieramento uno opposto all’altro, ma mentre Ettore, Tobia e Rosi sono compatti, uniti e leali tra loro, mentre i Sorveglianti, che teoricamente dovrebbero mantenere l’Ordine e la Pace tra il Chiaro e l’Altrove, siano divisi da diffidenze, segreti, antipatie. Vederli interagire è stato come osservare una partita a carte tra giocatori che stanno tutti facendo il doppo o il triplo o il quadruplo gioco, e ognuno sospetta di tutti ma nessuno può accusare apertamente nessuno per paura di ritorsioni, perchè nessuno ha davvero la coscienza pulita, o sta giocando secondo le regole.
Nulla più di ciò dimostra quanto sia marcio lo “status quo”: perchè ti obbliga a scegliere tra la sua giustizia e quella del tuo cuore, e in ogni caso ti trasforma in un assassino o in un bugiardo. Tra chi lo mantiene, tra la gente seduta a quel tavolo, c’è gente deve scegliere se imbrogliare il sistema o andare contro la propria morale innata, quella che ti spinge a guardare con ribrezzo chi uccide un bambino; gente disposta a mentire per proteggere la propria famiglia, ma sarebbe disposto a mandare al macello quella di qualcun altro, come il sindaco Ghini; gente che al contrario fa carte false per amore di giustizia ed empatia e valori superiori, ma così facendo mette in pericolo la propria famiglia, e per il sacrosanto obiettivo di salvare la vita di un ragazzo sacrifica la sanità mentale e il benessere di un altro che conosce da anni, come Marina; gente talmente fedele al sistema da uccidere chiunque non ne sia parte o sia un pericolo per esso, come i vanator. E infine gente, come Don Doriano, di cui non sappiamo ancora le motivazioni ma intuiamo la colpevolezza, che mette in atto piano loschi e opera volontariamente contro il bene comune sapendo di farlo, ma si pone come difensore di esso, padre benevolo che finge di fare da paciere mentre in realtà getta veleno nei sentieri e lancia brandelli di sospetti ad ogni fazione.
Mi piace come Roisin intuisca che tutto questo sua sbagliato, e PERCIÒ decida di indossare, ufficialmente o meno, i suoi panni da Sorvegliante. Per fare meglio di quelli che l’hanno preceduta.
Ho apprezzato il fatto che il confronto tra Marina e Roisin e il passaggio di testimone dalla madre alla primogenita avvenga nello stesso capitolo del confronto, nel passato onirico, tra Bice e Lietta, e della decisione della sorella maggiore di rimanere nel bosco e cacciare il Serpente, costi quel che costi. Perchè è il suo compito, il suo destino, il suo dovere, la sua vocazione. O forse semplicemente perchè qualcuno lo deve fare, o non c’è nessun altro disposto e preparato a farlo a parte lei.
A volte seguire il tuo destino per migliorare il mondo e seguire un mostro gigante per salvare chi ami non sono poi due cose così diverse.
Le querce, personaggi silenti ma imponenti di questo capitolo e forse di tutto il romanzo, non possono fare altro che osservare in eterno gli errori e il coraggio delle donne della famiglia Silvani, distanti tra loro dai secoli e dalle generazioni ma così uguali nel loro essere sempre e comunque figlie del bosco, nel bene e nel male, protettrici, vittime o spose sacrificali, di questo Altrove bellissimo e terribile. E il bosco lo sa, e per ringraziarle non può far altro che raccogliere l’eco delle loro frasi, e lasciare che risuoni tra gli alberi in eterno, che magari una particolare perla di saggezza, di amore o di disperazione potrà servire a qualche discendente bisognosa d’aiuto o di consiglia, tra dieci, cento, mille o duemila, quando l’Altrove uscirà di nuovo dai suoi confini minacciando il Chiaro o gli abitanti del Chiaro tenteranno di sopprimere l’Altrove, e le ragazze e donne Silvani si troveranno di nuovo, volenti o nolenti, a dover far da spola tra i due mondi, difendendo entrambi.
“Siamo entrambe figlie delle querce” pensa Marina a proposito di se stessa e di Roisin, ed è vero. “Non possiamo essere nient’altro. E va bene così” e questa frase è un pugno nello stomaco, perchè è vera, le Silvani saranno sempre sospese tra l’Altrove e la normalità, e sarà sempre un fardello difficile, ma tentare di negarlo non farà altro che far star loro male. Almeno però adesso madre e figlia non sono più divise da segreti o incomprensioni e, almeno per ora, nessuna delle due deve portarsi questo fardello da sola. Possono dividerselo, almeno per un po’, almeno un po’, così che sia meno pesante.
Ma soprattutto in questo capitolo mi hanno colpito e commosso due frasi, e non credo ci sia bisogno di spiegare perchè: quel “sono la mia Confraternita” di Roisin riferito a Ettore e Tobia (cuori e feels sparsi) e quel “siete due donne forti, molto più di me” che Marina pensa a proposito delle sue figlie, di entrambe le figlie. Sono frasi breve e forse scontate ma che se si considera tutto ciò che ci sta dietro, e quello che ci è voluto per arrivarci, scontate non lo sono affatto. Mi hanno ricordato perchè amo le tue storie, quindi grazie, grazie e ancora grazie.
Non importa quanto tempo passerà, continuerò ad aspettare il ritorno dei personaggi e il continuo di questa storia.
(Recensione modificata il 25/07/2023 - 05:44 pm)

Recensore Master
10/06/23, ore 21:52
Cap. 17:

Ho riletto gli ultimi tre capitoli, avevo troppa nostalgia di questa storia :)
Ormai sono troppo innamorata di questi personaggi, ho immenso desiderio di sapere cosa scoprirà Cate e come reagirà alla verità su Malù, e soprattutto voglio sapere come fa Benedetto a essere ancora vivo, se BS è lui!
Quindi.. spero che avrai voglia di aggiornare presto e che questa piccola recensione possa essere un input a farti pensare a noi tue devote lettrici che aspettiamo con trepidazione :)
Un abbraccio Dira!

Recensore Junior
10/12/22, ore 00:00
Cap. 17:

Questa storia mi sta appassionando, anche se per leggere ogni nuovo capitolo devo andare a rivedere un po' quelli precedenti, è un mio limite... La trama è intricata ma scorrevole, anche se all'inizio facevo un po' fatica a racapezzarmici, soprattutto con le parti del passato: non avevo proprio capito che erano sogni, finché non l'hai scritto. Quando ho un po' di tempo la rileggo tutta di fila, in modo da raccogliere per bene tutti i fili. Bello come hai reso il rapporto tra sorelle (sorellastre se non ho capito male) e come cresce sempre più lo spessore di Tobia. Mi spiace un po' per Malù, spero non faccia una brutta fine....
Grazie per la storia
Joey

Recensore Junior
14/11/22, ore 22:24
Cap. 17:

Sono entrata su efp stamattina e non ho visto l'aggiornamento di ieri, com'è stato possibile? Ho anche messo la storia tra le Seguite!
Comunque, Cate finalmente si accorge di qualcosa di sospetto che serpeggia nel paese, proprio mentre la sua alter-ego nel passato sparisce catturata dal Lupo Demonio (che a questo punto mi viene da pensare non fosse un vero lupo, ma il Regolo. Forse anche nel Medioevo c'era un Lupo Mannaro ma come nel presente non era il vero problema. Dovrei rileggere le parti Medievali per esserne sicura).
Il dialogo Cate-Roisin mi è piaciuto, perchè riesce ad evidenziare da un lato il rapporto quasi madre-figlia più che da sorelle che c'è tra questi due personaggi, dall'altro mostra la totale incapacità di comunicare tra loro, soprattutto quando si tratta di sentimenti, che intercorre tra le due sorelle. Quella rabbia malrepressa di Roisin al pensiero che Marina non avesse dato di matto al pensiero di Cate e Malù insieme mi ha fatto sorridere. Ora Roisin penserà che Malù ha incantato Cate e entrerà in paranoia.
Ho apprezzato che il "momento rivelazione" di Cate avvenga in seguito al rendersi conto che ROSI si sta comportando in modo strano. Okay, ci sono le stranezze di Alina, di Malù, di Marina, ma è l'atteggiamento di Roisin che fa scattare le antenne alla ragazzina.
È come se Rosi per Cate fosse una costante, non particolarmente piacevole, con la sua scopa, le sue regole, la sua mancanza di fantasia e capacità di godersi la vita (secondo i canoni di Cate), il suo caratteraccio e i suoi rimbotti, ma in qualche modo rassicurante, con la sua figura secca, i suoi modi bruschi e con pochi fronzoli, la sua routine precisa e metodica e tutti quegli altri dettagli *da Rosi* che Cate detesta, ma che quando mancano la destabilizzano.
Inoltre, si riconferma il fatto che in quella casa la figlia che ha preso da Marina è Cate, non Roisin. Cate è riuscita a tenere nascosta la sua relazione con Malù a fior di Sorveglianti, vanator e MARINA (che merita di venir nominata a parte) per tutta l'estate e appema la svela a Roisin (solo dopo che è finita), quest'ultima si fa sgamare in meno di un secondo da Cate sul fatto che le stia nascondendo delle informazioni su Maddalena.
Mi è piaciuta la parte in cui Pietro e Caterina si trovano entrambi davanti al sospetto che le fiabe dei vecchi siano diventate realtà, e ognuno dei due vorrebbe rassicurare l'altro/l'altra che sono tutte fandonie ma nessuno ci riesce. È una di quelle situazioni da: "ci stiamo suggestionando a vicenda contagiando l'ansia a vicenda o il fatto che lei/lui condivide le mie paranoie/sensazioni le rende reali?" ed è stata resa molto bene in questo capitolo. Mi è piaciuta meno la totale indifferenza di Cate alla notizia che Alina va in giro di notte, armata, nel bosco. La sua reazione è "ok chiamiamola e chiediamole che sta succedendo". Scusa, ma se scoprissi una roba del genere su una mia amica mentre in paese continuano a succedere cose strane io mi preoccuperei di accertarmi che non sia una serial killer. Okay, magari no, ma almeno un brividino magari mi verrebbe. Comunque aspetto un confronto Cate-Alina, e magari Cate-Alina-Pietro,n per dare un giudizio sul modo in cui Cate ha reagito alla faccenda. Magari sul momento era solo.scioccata che UN'ALTRA ragazza vicino a lei andasse in giro di notte a fare cose losche.
Interessante l'ultima scena, apparentemente Marian sospetta anche di Don Dorian e non solo di Marina e del Sindaco Ghini.
...comunque Marian è un padre di merda ma anch'io se fossi confinata per motivi di lavoro in un piovoso paesino dell'entroterra toscano non vedrei l'ora di tornare in città. Ci ho passato un po' di tempo in vacanza quest'estate, circondata solo dai boschi dell'Appennino, e per carità tutto bellissimo, ma la notte avrei giurato di sentire ululati gli SCIACALLI, dai rumori che venivano dal bosco. Tutto molto affascinante ma sicuramente non rilassante.
Spero che le difficoltà nel trovare una casa editrice non ti facciano perdere l'entusiasmo per questa storia, che ha ancora tanti lettori e tante lettrici che la seguono con affetto qui su efp.
(Recensione modificata il 14/11/2022 - 10:27 pm)

Recensore Junior
13/11/22, ore 21:47
Cap. 17:

Ogni volta che leggo questa storia mi viene in mente Montemaggio, un bosco strano assai.
Grazie per continuare a raccontare 😊

Nuovo recensore
04/08/22, ore 19:41
Cap. 16:

Devo tornare indietro, non mi ricordo il cognome di Benedetto...devo dire che in un primo momento BS l'avevo collegato solo a Beatrice Silvani e mi ero presa un colpo
Quanto a Benedetto ancora vivo/redivivo non so proprio cosa pensare.
Però se si parla degli ultimi due anni a questo punto dovremmo poter escludere Ste...e io torno a puntare sul prete XD

Recensore Junior
29/07/22, ore 09:58
Cap. 16:

In che senso qualcuno ha riportato in vita Benedetto scusa???? Okay il serpente, che era probabilmente stato ucciso da Bice (immagino che lo scopriremo nel prossimo capitolo) e ora è di nuovo tra i piedi, ma perchè Benedetto? Chi è, dov'è??? Come vedi, i tuoi plot twist riescono sempre a sorprendermi: ero convinta di aver già indovinato chi fossero gli antagonisti e quale fosse il loro ruolo, e tu mi hai stupito con la ricomparsa dell'antagonista della storia parallela, che io pensavo fosse solo un personaggio utile a introdurre il Regolo e portare scompiglio nella vita delle antenate di Roisin. 
Comunque, mi piace questa distinzione tra i maghi, che da quel che ho capito modificano le leggi della natura, e le streghe/donne del bosco, che invece le conoscono talmente a fondo che sono capaci di sfruttarle senza alterarle. Direi che è una bella metafora per l'attuale dilemma ecologico (tutti i fantasy più belli sono metafore del proprio tempo, come in fondo un tempo erano le fiabe). 
Noto solo ora la beffarda ironia dei nomi Fortunato e Benedetto...Fortunato l'uomo che muore prima e tragicamente, Benedetto colui che porta morte, dolore e scompiglio nel piccolo paese felice tra i monti, in cui uomini e creature fantastiche usavano un tempo vivere in armonia....e hai messo la canzone che ti avevo linkato come introduzione al capitolo, ne sono onorata! Hai reso magnificamente anche la disperazione di Bice, che per non cedere al dolore di aver perso l'uomo che amava si chiude in una cieca e ostinata determinazione...che viene infranta solo dall'amore e dalla preoccupazione che la giovane donna dei boschi nutre verso la sorellina ingenua e combinaguai. (Foreshadowing per quel che succederà a Roisin e Cate? Almeno in parte? Spero di sì, senza la morte di Tobia però.) 

Recensore Junior
10/07/22, ore 12:35
Cap. 15:

Finalmente mi sono messa in pari con la tua storia!
Capitolo pieno di situazioni, soprattutto emotive, che vengono al punto: Lietta si accorge di che tipo di persona (persona...è umano?) sia il suo amante. Purtroppo è troppo tardi. Marina si rende conto della relazione tra Maddalena e Caterina. Mi piace il fatto che sia in egual misura preoccupata per Caterina, infastidita con Maddalena per aver infranto le regole, ma non dimentichi un vago senso di pietà verso Maddalena- capisce che non ha infranto le regole per cattiveria, ma perché è difficile essere adolescenti e dover vivere con la consapevolezza di non poter mai trovare una relazione sentimentale stabile, pena la morte o la sanità mentale della persona mentale. Marina è 100% convinta che la relazione debba finire per il bene di sua figlia Caterina, e probabilmente cercherà di trovare il modo di interromperla, perchè Marina cerca sempre il modo, tramite sotterfugi e sottili strategie, di far andare le cose nella direzione che vuole lei (che poi ci riesca davvero o meno è un altro discorso). Devo dire che la sua motivazione, come sempre, è comprensibile- il desiderio di proteggere una “bambina” (tra virgolette perchè Cate ormai ha diciassette anni, ma si sa che per i genitori i figli sono sempre bambini finché non se ne vanno di casa, e a volte anche dopo), che questa volta è anche sua figlia, e non una semplice ragazzina coinvolta suo malgrado nell’Altrove verso cui Marina prova un senso di protezione/pena, come Alina, Elia, Tobia, Malù. È interessante però che Marina il misto di pena e tenerezza che prova verso Malù non si estingua ora che, dal suo punto di vista, Maddalena ha messo Caterina in una situazione rischiosa...Malù probabilmente non vorrebbe ricevere la pietà di Marina, non più di quanto la voglia Alina, ma comunque deve ringraziare tutte le divinità dell’Altrove che non sia stata Roisin a scoprire gli altarini della relazione della sorellina: ho l’impressione che sarebbe stata meno comprensiva verso Malù, perchè mentre Marina estende il desiderio di difendere le sue figlia a tutti i giovani in difficoltà (anche quelli che volontariamente o meno rappresentano un pericolo per le sue stesse figlie), Roisin ha molto più una mentalità “le mie persone VS il resto del mondo”. (Entrambe le mentalità, a mio avviso, hanno lati negativi e positivi.).
Ho anche l’impressione che Marina reputi Alina più inquietante e pericolosa di Maddalena, nonostante i Vanator siamo formalmente alleati con i Sorveglianti. (Tra parentesi, adoro le gerarchie e i conflitti di potere che hai creato tra gli adulti addetti al controllo dell’Altrove. E adoro le posizioni di Stefano e Alina come inquietanti enfants prodigies in mezzo a tutti questi intrighi mortali. Adoro il fatto che vengano trattati come promettenti studenti ammessi ad un programma per gente con più anni ed esperienza di loro, e non come giovani predestinati a un glorioso destino o robe simili.)
(Recensione modificata il 10/07/2022 - 12:53 pm)

Nuovo recensore
19/06/22, ore 14:36
Cap. 15:

Ciaooo! scusa mi ero persa un po' di capitoli, mi sono messa in pari ora!
Sono contenta che finalmente si giochi a carte un po' più scoperte, mi preoccupa che venga mandata alina a caccia del regolo e che non si sia ancora discusso di come ucciderlo. Non sembra preoccupi nessuno.
E finalmente rosi e tobia stanno insieme <3 sono così belli <3 <3
e la confraternita rosi-tobia-ettore mi piace molto.
Bisognerebbe anche che Cate venisse messa al corrente del tutto o qui non se ne esce.


A presto!!

Recensore Junior
07/06/22, ore 01:31
Cap. 14:

Rieccomi a recensire questa storia così particolare. Innanzitutto devo dire che adoro Rosi, personaggio stratificato come una cipolla: ad ogni strato/sogno assomiglia sempre più a Bice e Bice a lei. Non avrei affidato l'amore del Nero a nessun'altra.
E adoro anche Alina, giovane pedina incastrata tra il chiaro e l'oscuro apparentemente senza possibilità di scelta, così umana nei suoi sentimenti verso il padre ed i pochi amici. Temo molto per lei, spero non venga mandata sola contro quel serpentone.
Non sto qui a fare un elenco di tutto i personaggi, mi piacciono tutti compresi i viscidi della storia.... e quel povero lupetto mannaro (per cui sono molto preoccupata, come Marina)
Ti ringrazio per il privilegio di poter leggere le tue bellissime storie
Joey

Recensore Master
08/05/22, ore 13:07
Cap. 14:

Finalmente dopo MESI sono riuscita a recuperare tutto E MO SON RIMASTA A BOCCA ASCIUTTA PERCHÈ HO BISOGNO DI SAPERE DI PIÙ.
Rosi e Bia, finalmente, grz.
Ettore picciotto troppo prezioso.
Alina... babe. Oh baby no.

Ma soprattutto CATERINA.

Non ho parole, non vedo l'ora di leggere il resto aaaaaaa

Recensore Master
07/05/22, ore 13:38
Cap. 14:

Ma ciao, mia autrice del cuore!
Mi sono messa in pari con la lettura e sono estasiata!
Adoro i tuoi aggiornamenti, adoro questa storia e adoro come fai scorrere ogni evento con una naturalezza incredibile. Non c'è niente di forzato, tutto scorre senza balzi, è "verosimile" tutto quello che succede a livello relazionale. Sei troppo forte!
Ammetto che la scena che finalmente mi ha toccato il cuore è stato il bacio tra Rosi e Bia <3 ma ho appena deciso che il mio personaggio preferito è Ettore.
Non sono di molte parole, ho perso davvero la mano a scrivere recensioni, a volte dimentico per mesi che esiste efp, ma sono felice di trovare i tuoi capitoli quando me ne ricordo!
Alla prossima, mia cara!

Recensore Veterano
29/04/22, ore 18:26
Cap. 14:

Si entra nel vivo e si scoprono le carte.
Don Doriano sempre più simile a Benedetto, Marina che finalmente smette di essere criptica e Rosi che prende coscienza.
Magari arrivano ad un punto se smettono di nascondersi le cose.

Invece la scena di Beatrice mette i brividi. è sempre la parte che mi coinvolge di più di tutti i capitoli. Chissà se Lietta sceglierà la parte giusta e come reagirà Benedetto.

Va bè, comincio a contare, anche se non so ancora per quanti capitoli :)

PS. Voglio un Ettore nella mia vita, quell'uomo è perfetto.

Recensore Master
03/04/22, ore 21:18
Cap. 13:

Oookay, questo capitolo si divide in "finalmente Rosi e Tobia chiariscono e ammettono i loro sentimenti!" e "tutto il resto va a peripatetiche". Be', non proprio tutto il resto, ma immagino che il prossimo capitolo porti ad uno sconvolgimento stile tragedia degli equivoci in almeno due situazioni: il colloquio dei nostri investigatori dell'occulto con la confraternita, e il confronto necessario fra Caterina e Maddalena. Riesco solo ad immaginare come sarà il colloquio con la confraternita:
"Voi sapete cose sul Lupomanaio"
"Asp COSA c'è un Lupomanaio? Allora è quello che Tobia ha visto!"
"Cos... Non lo sapevate? E allora su cosa stavate indagando?"
"Sul serpe regolo!"
"C'è un SERPE REGOLO?"
"Cioè aspetta non siete VOI a controllarlo?"
"Dafuq? No! Noi controlliamo il Lu... no no, niente"

Temo che sarà tragicomico e voglio troppo leggere il prossimo capitolo.
Mentre il confronto tra Caterina e Maddalena potrebbe portare con sé tutta la burrasca delle relazioni romantiche adolescenziali, che significa che non sarà meno grave anche se su scala del tutto diversa...

Da scorpione plaudo Alina per aver saputo trovare l'argomentazione perfetta, anche se poi si è dispiaciuta per aver ferito la sua amica. Spero solo che il fatto che Caterina si sia lasciata sfuggire quel "troppo tardi" non faccia subito partire in quarta Alina con le sue idee che Malù abbia stregato Cate... Malù ne ha già abbastanza così, di problemi.

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