Recensioni per
Uno di noi
di Nina Ninetta
Prima recensione premio per il "PTSD Awareness Contest" Ciao, carissima! Per le recensioni premio del contest sto scegliendo un po' a sentimento e la presentazione di questa storia ha catturato subito la mia attenzione. Ho scritto la mia tesi di Laurea Triennale sul ruolo delle associazioni italiane nella Bielorussia post-Chernobyl. Quelli, per intenderci, che fanno venire i bambini per le vacanze di salute e che si occupano di eventuali affidi o adozioni. È un ambiente che, mi sento di poter dire, conosco abbastanza bene, anche in Bielorussia. Ho ritrovato molto di quello che ho visto nella tua storia: bambini abbandonati, persone che hanno tutte le buone intenzioni ma non sono in grado di rapportarsi in modo costruttivo con il figlio adottivo. Mi fa molto piacere che, nonostante la sofferenza e la fatica, alla fine Damìr abbia trovato il suo posto nel mondo. Sono molto colpita dall'empatia e dalla delicatezza con cui hai trattato argomenti così complessi e ti faccio tanti complimenti. A presto ^^ |
Recensione premio per il contest "I will go down with this ship!" 4/5 |
Recensione premio per il contest "Darkest fantasy II edizione": 1/2 |
Prima delle tre recensioni premio relative al contest Manuale di Sopravvivenza Vol.1 |
Ciao Nina, vengo a ricambiare più che volentieri la rece! 😊 |
Ciao Nina, partecipo anche io al contest di Soul e ci tenevo a dirti che la tua storia mi ha davvero commossa: hai trattato un tema molto delicato come quell'adozione in maniera splendida, con una storia che mischia l'angst e la speranza in un finale veramente dolcissimo e toccante. Sembra quasi che il prompt che ti è stato assegnato sia stato fatto a posta per i tuoi personaggi. Ho amato ogni cosa in questo racconto, ma più di tutto il vedere come cambia il rapporto fra Damir e Daniele (coincidenze che condividano la stessa iniziale nel nome?) nel tempo e vedere il padre di Damir (il suo vero padre) battersi per lui e dimostrargli così tanto il suo affetto. |
Buon pomeriggio, |
Ciao Nina, come promesso, eccomi qui a leggere la storia che hai creato con il mio prompt :) |
Cara Nina, ho letto con piacere questa tua ultima fatica. Il tema è originale, perché tra le tante storie possibili a pochi - forse - verrebbe in mente di parlare di adozione, di più, delle difficoltà connesse a un'adozione. Mi viene in mente una coppia di amici che ancora molti anni fa adottò una coppia di bambini russi... ebbero le loro belle difficoltà, perché se adottare è sempre un atto di grande generosità, questa generosità deve poi dispiegarsi giorno per giorno e sopportare parecchie cose, perché spesso (forse sempre) questi bambini che vengono adottati sono bambini feriti, e le difficoltà comportamentali, di apprendimento ecc. ne sono spesso la diretta conseguenza. Tu hai saputo trattare questo difficile argomento con una buona dose di perspicacia e, tra l'altro, mettendoti dalla parte di Damir, cosa non scontata. Damir è quel che si può definire, senza tanti giri di parole, un bambino difficile. Forse addirittura caratteriale. Di sicuro, ha imparato molto presto ad approcciarsi alla vita, a muso duro ovviamente, ripagando la durezza con la durezza. Eppure, alla fine, un solo atto di gentilezza si rivela sufficiente a fargli mutare improvvisamente binario, a interrompere quella catena di violenze subite-inflitte che ottenevano l'unico risultato di alienargli le simpatie di tutti. Dagli adulti ai più piccoli, gli atteggiamenti di Damir, che sono poi altrettanti tentativi di attirare l'attenzione, sono puntualmente respinti, di più: suscitano nei suoi confronti una sorta di repulsione, e persino i genitori adottivi vorrebbero liberarsi di lui come si fa con un pacco ingombrante, pesante, che non si sa più come prendere. |