Recensioni per
Fine Line
di Relie Diadamat

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/11/20, ore 21:20
Cap. 1:

MA CIAO.
Sono molto felice di poter finalmente recensire il Prologo.
Parto un attimo dalle N.d.A.: secondo me Yuri non è OOC, anzi, lo ritengo perfettamente in linea con ciò che sta vivendo. Stiamo parlando di un Yuri che in questo caso si trova in un universo alternativo, ha trent'anni e ha un vissuto diverso rispetto a dove è arrivato nel canon, ma posso assicurarti che sono riuscita a riconoscerlo perfettamente anche qui. Quindi, secondo me, la nota OOC non è necessaria.
Detto ciò, il grigio è il colore predominante di questo Prologo. Un grigio che non solo si riflette nell'ambiente circostante, ma anche nello stato d'animo di Yuri. È un grigio che si inspessisce sempre di più e che gli impedisce di intravedere anche solo un piccolo sprazzo di luce. Un grigio davvero malefico che abbiamo modo di osservare in due situazioni: la prima a contatto con Victor in compagnia dell'altro Yuri, nonché suo compagno di vita, e con Otabek, che è stato il compagno di vita del nostro Yuri, ma che in un attimo non lo è più.
Ed è stato struggente leggere di come nella prima parte Yuri abbia avuto a che fare con la persona che appartiene al suo passato, ma che gli ha lasciato comunque profonde cicatrici, mentre nella seconda parte si ritrovi a rendere anche Otabek, che rappresentava il suo presente, un'altra parte del suo passato.
Il modo in cui hai descritto le pratiche del divorzio è stato sconcertante, ma non lo intendo in senso negativo, anzi, hai reso benissimo il momento proprio perché, trattandosi di una firma che decreta un divorzio, dovrebbe essere un momento toccante, magari pregno di malinconia e ripensamenti, mentre qui diventa esattamente questo: “Era ridicolo che stessero firmando un documento, una pratica, con la stessa intensità con cui avrebbero ordinato alla tavola calda.” e fa ancora più male proprio perché non vi è differenza tra le cose più normali della vita (come ordinare alla tavola calda) e firmare le pratiche di un divorzio.
E la parte finale è giusto un po' un pugno nello stomaco. Giusto un po', eh.
Sei stata davvero brava e sono felicissima di aver avuto modo di leggere il Prologo in anteprima.
Non vedo l'ora di leggere il seguito.
Alla prossima!

»Amethyst«

Recensore Junior
18/11/20, ore 09:57
Cap. 1:

Finalmente riesco a passare, quindi eccomi qui. Dire che ogni parte di questo prologo mi piace è scontato? Titolo compreso, ovviamente.
L'atmosfera è una delle cose che ho apprezzato di più. Non siamo molto abituati a leggere di Yuri e Otabek in questo modo.
Partiamo quasi dell'epilogo di una storia d'amore, una storia d'amore importante se culmina addirittura in un matrimonio.
Mentre, qui, la prima cosa che viene presentata è un grande magone, enorme.
L'introspezione di Yuri ci fa immergere subito nel suo grigiore, talmente tanto che ogni cosa lo segue. La città, l'ambiente, ogni cosa, come se indossasse le lenti di una sofferenza immane, che intossica ogni cosa al mondo.
Questa è la sua visione, e come dargli torto?
Come non comprendere la sua fretta mentre firma? Chi non vorrebbe togliersi quel peso il prima possibile? È rassegnato, quindi perché aspettare, tentennare, quando sa che la realtà e quella e non può essere cambiata?
Questo è dannatamente triste, ti sembra quasi di essere lì con lui, in quel grigiore così totale.
È tutto ridicolo, è vero.
Ed è davvero difficile da digerire una vita che d'ora in avanti, non può che cambiare, crollare, distruggersi. Come se ogni cosa fosse andata a farsi fottere, senza alcuna eccezione.
E Otabek... Lui è lì, ma non dice niente di più. Sembra quasi abbia fretta, forse per lo stesso motivo di Yuri, forse no, non lo sappiamo.
Sappiamo solo che è tutto finito. E questa consapevolezza, uccide.

"Ma come diamine c'era arrivato, a tutto quel grigio?" questa è la domanda.
Come è stato possibile, cos'è successo di così irreparabile tra loro?
Devo dire anche che Yuri non è affatto OOC. Ha trent'anni, è adulto e non più un ragazzino.
E sta soffrendo, è immerso nel suo grigio e non può uscirne.
Ed è così comprensibile che se ne vada subito, lontano da tutti, persino da quello che una volta era il suo amore per Otabek.

È un prologo, un inizio. E non vedo davvero l'ora di scoprire passo dopo passo cosa accadrà, e cosa è successo in passato.
Insomma, cos'hai in serbo per questi personaggi.
Mi è piaciuto molto, moltissimo.
È breve, ma dannatamente intenso. Talmente tanto che ti entra dentro con una facilità disarmante. E ti si blocca lì, nell'anima.

Brava, come sempre.
Non vedo davvero l'ora di sapere altro e, nel frattempo, davvero davvero brava.
In poche righe, hai trasmetto tutto.
Tutto quello che c'era da sapere, e che non ti farebbe mai staccare lo sguardo da testo.
Bravissima.

Recensore Junior
15/11/20, ore 13:22
Cap. 1:

Bene, bene, ci recensiamo a vicenda, ahahahah
Finalmente sono riuscita a leggere questo prologo! (anche se le condizioni attorno a me - rumori, tv accese, ecc. - non sono delle migliori, ma... basta, procediamo.)
La prima cosa che ti voglio dire è (un'ovvietà): quando ambienti una storia in un momento in cui il personaggio ha il doppio dell'età, è normale che sia diverso. Sarebbe un po' strano se a 30 anni Yuri fosse identico a quando ne aveva 15. Quindi effettivamente non so se si possa considerare OOC perchè, appunto, è un cambiamento dovuto. Però, l'avviso OOC serve a dire al lettore: "non lo troverai come lo hai visto nella serie", quindi boh, dubbi esistenziali che non trovano risposta. Ma andiamo avanti.
Questo è un prologo e tu già me li fai divorziare! Ma, ma... neanche il tempi di iniziare che... Yuri, perchè hai firmato quel foglio?? Lo dice lui stesso, è tutto così innaturale, così grigio. E anche Otabek deve pensare lo stesso, anche se lui ha una reazione diversa: tira su col naso stizzito, mentre Yuri mi pare proprio apatico. Non rassegnato, ma apatico. Perchè, appunto:

"Ma come diamine c'era arrivato, a tutto quel grigio?"

Eh, cosa è successo? La curiosità sale. Yuri ha tutta l'aria di uno che a tutto quel grigio non c'è abituato, o comunque a cui non si adatta: dove sono finiti tutti i suoi colori? possibile che sia la città ad essere grigia, o Yuri e Victor, così tanto innamorati e piccioncini, o la felpa, o l'aria, o l'ascensore...? se Yuri vede tutto grigio all'improvviso, dev'essere il filtro con cui guarda il mondo ad esserlo. E perchè dovrebbe adattrsi a una cosa del genere, del resto? TORNATE INSIEME. Non vedi che Beka sta soffrendo? Autrici crudeli...
Ti dirò, mi piace immaginare questo Yuri grande, adulto (che si rade *_*), ritrovarlo con l'occhio nascosto dal ciuffo biondo, così lui, ma così scazzato.

Poi (procedo davvero in ordine sparso), questa è un AU, quindi: niente pattinaggio per i nostri piccini? Chissà che fanno... Chissà che fa Victor nella vita... ma lui che altro può fare se non quello? altra cosa che devo scoprire. Secondo me Yuri (giappo) lavora in un ufficio noioso. Ma sto divagando. Ho trovato molto IC Victor che dice a Yuri "che brutta cera", è proprio da lui XD e anche assolutamente IC che Yuri, pur non ascoltandolo nemmeno, risponde con un grugnito, così, per sì e per no ahahahah, fantastico.
Però, ecco che arriva il momento in cui Yuri mi pare rassegnato: lui prende la penna - fredda- per firmare in fretta. Come dire: basta che questa torntura finisca, tanto non può andare in altro modo, oltre a questo. E INVECE NO, TORNATE INSIEME. Eppure, lui sa cos'è successo tra lui e Otabek, l'ha vissuto, ma ancora non se lo spiega. Otabek l'ha deluso, lasciato e abbandonato, forse, e ci sono odio e rabbia nel suo sguardo, ma è come se lui non riuscisse a capacitarsene. Non è più il suo Otabek, da tempo... Eppure, Otabek lo sta guardando... C'è qualcosa tra di loro, c'è ancora. Si vede. Sarebbe davvero finita se ci fosse l'indifferenza, ma non c'è. E, del resto, questo è pur sempre un prologo, quindi ci sarà modo di farli tornare insieme... giusto? si chiariranno e si ameranno tanto, per sempre. Giusto? Io spero di sì.

Comunque, un prologo assai breve (ci sta) ma interessante e ben scritto, ben orchestrato, che ti fa chiedere il primo capitolo.
Sono sempre sincera, lo sai, e mi è piaciuto molto. Brava! (ma voglio il lieto fine)