Recensioni per
Piccola raccolta di fiabe
di SSJD

Questa storia ha ottenuto 40 recensioni.
Positive : 40
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior

QUINTO CLASSIFICATO AL CONTEST "LE QUATTRO STAGIONI SI RACCONTANO"

Pacchetto: inverno 4 → Genere: favola; condizione meteorologica: foschia e pioggia fine; oggetto: biscotti appena sfornati; frase: L'inverno è un momento di riflessione, la natura si ritira in se stessa per ritrovare la propria forza interiore

VALUTAZIONE DI ELLI2998

Scrittura: 8/10

• Grammatica: 2/2
Il testo risulta molto curato sotto il punto di vista grammaticale, non ho sinceramente trovato particolari errori a parte qualche refuso, ma parliamo di casi rari. Ad esempio la frase “chiesero a quel punto assieme Cocò, la gallina e il riccio” in cui sembra ci siano tre personaggi che stanno discorrendo con l'albero invece di due. A parte questo caso non ho altri appunti da fare per la grammatica quindi il mio punteggio è pieno.
• Stile: 6/8
Ho gradito lo stile utilizzato, sempre tenendo in considerazione il tipo di storia di cui stiamo parlando, quindi una favola per bambini. Di conseguenza lo stile risulta perfetto nella sua semplicità e nel suo essere diretto, ma allo stesso tempo molto dolce e delicato. Ho apprezzato molto anche le immagini inserite che riescono a donare un tocco vivido alla storia durante la lettura, sono un inserimento assolutamente riuscito. Il tono che sei riuscito a donare ai personaggi soprattutto mi è piaciuto parecchio, ne parleremo meglio nel criterio dedicato a questi, ma trovo che lo stile si adatti perfettamente ad ognuno di loro e riesca a dare voce in modo distinto ad ogni personaggio, senza contare le descrizioni brevi, ma gradevoli dell'atmosfera, del panorama iniziale, che riescono a far entrare subito il lettore nel mood della storia.

Storia: 7/10

• Trama: 3/5
Dunque, di certo la storia ha una sua struttura ben delineata e segue un filo preciso, quindi all'inizio abbiamo la bambina che intristita dalla situazione si domanda dove siano finite le sue tartarughe e non capisce del tutto il messaggio del padre. Abbiamo poi la fiaba della mamma che con pazienza e dolcezza fa capire alla bambina il messaggio insito in ciò che le aveva detto anche il papà, facendola arrivare alla conclusione che il letargo/riposo serve per ricaricarsi e ricaricare le proprie energie interiori che è di importanza vitale. Questa è la struttura, ma trovo che le parti più funzionanti siano la prima e l'ultima, la parte centrale invece risulta un poco lenta e non così scorrevole, mi riferisco soprattutto alla parte della fiaba raccontata dalla mamma e alla sequenza di dialoghi fra la gallina Cocò, il riccio e l'albero. È un tratto di storia che scorre tutto sommato fluido, tranne magari qualche scaramuccia fra la gallina e l'albero, ma a mio vedere scorre fin troppo fluida, si arriva alla fine della storia in modo troppo lineare e dritto. Avrei gradito qualche ostacolo maggiore sulla strada del riccio, qualche intreccio di trama più conflittuale che riuscisse a rendere questa parte più movimentata.
• Personaggi: 4/5
Come scritto sopra ho apprezzato molto i personaggi, non assegno punteggio pieno perché avrei gradito qualcosina in più magari sulla bambina, ma per una storia così breve i personaggi sono ben delineati. Ho adorato la personalità di Lili, una bambina sveglia, intelligente che non abbocca a scuse o motivazioni tipiche dei genitori e vuole andare fino in fondo alla questione. Trovo che anche i tre personaggi della fiaba (nonostante siano personaggi appunto di una favola che spuntano per far capire a Lili un concetto come il letargo) abbiano una loro voce ben precisa, riusciamo a capire la loro personalità che emerge spontaneamente e questo è sempre un ottimo punto perché una delle basi per una storia ben riuscita è proprio il saper caratterizzare i personaggi, anche magari in brevi battute.

Pacchetto: 15/20

• Stagione/Ambientazione: 5/5
Non posso non dare punteggio pieno perché di base questa storia ruota attorno anche al tempo in cui è ambientata, ovvero l'inverno che diventa perno della narrazione, per il letargo anche delle tartarughe da cui parte tutta la storia. Senza parlare delle atmosfere tipiche invernali assolutamente ben riuscite.
• Condizione Metereologica: 2/5
Diversamente dal criterio precedente qui mi trovo in difficoltà, non perché la condizione metereologica non ci sia, ma passa in secondo piano a mio vedere. È presente soprattutto all'inizio in cui c'è questa componente grigia, ma non viene esplicitamente nominata la nebbia o la foschia, io pensavo fosse un riferimento anche al cielo plumbeo tipico invernale che ricopre tutto con questa luce bianca/grigia. La pioggia fine invece è presente, ma come dicevo passa un poco in secondo piano.
• Oggetto: 3/5
Buon utilizzo dell'oggetto ovvero i biscotti che danno il via alla narrazione della fiaba e sono un elemento di comfort che si sposa bene anche con il mood generale della storia. Avrei gradito qualcosa in più o una presenza maggiore, ma tutto sommato hai fatto un buon lavoro.
• Frase: 5/5
Qui vale il discorso della stagione/ambientazione, ovvero sei riuscito a integrare così tanto questo elemento da renderlo un perno della storia, anzi si può dire che questa storia si allinei perfettamente con la frase che sembra inglobare il senso stesso della vicenda narrata.

Gradimento Personale: 3/5

Solitamente non sono una grande lettrice di favole, ma ogni tanto mi piace buttarmi in queste storie perché scaldano di certo il cuore e questa fiaba non è da meno. Hai fatto davvero un ottimo lavoro, considerando anche il fatto che è complesso riuscire a scrivere una favola per bambini nel migliore dei modi, in diversi punti (citati nel corso della valutazione) sei riuscito a delineare una storia ben riuscita, penso ai personaggi e allo stile adottato soprattutto. Assegno questo punteggio perché, nonostante io abbia gradito la fiaba, il discorso del punto centrale indebolisce il ritmo generale e per mio personale gusto ha reso la storia per me più lenta e eccessivamente spianata nello svolgimento.

TOTALE: 33/45

Grazie mille per la partecipazione!
 

Recensore Junior

QUINTO CLASIFICATO AL CONTEST "LE QUATTRO STAGIONI SI RACCONTANO"

Pacchetto: inverno 4 → Genere: favola; condizione meteorologica: foschia e pioggia fine; oggetto: biscotti appena sfornati; frase: L'inverno è un momento di riflessione, la natura si ritira in se stessa per ritrovare la propria forza interiore

NESSUN PUNTO BONUS

VALUTAZIONE DI INKY_CLOUDS:
Scrittura: 8/10
• Grammatica: 2/2
Il testo è estremamente curato sotto questo punto di vista, a parte un paio di piccolissimi refusi non ho notato nulla. I refusi che ho trovato sono “fare la gara” invece di “fare a gara” e “chiesero a quel punto assieme Cocò, la gallina e il riccio” invece di “chiesero a quel punto la gallina Cocò e il riccio assieme” (nella forma originale sembrava quasi che vi fossero tre interlocutori invece che due, mentre nella versione che suggerisco io la questione è un filo meglio delineata).
• Stile: 6/8
Stile e lessico sono estremamente semplici e assolutamente in linea con il genere fiabesco del pacchetto. Stile e lessico semplici, sì, ma mai banali (e c’è una differenza immensa tra questi due aggettivi) e questo rende la storia assolutamente godibile sia per un pubblico di bambini, ma anche per un pubblico adulto. Ho apprezzato soprattutto la descrizione iniziale, l’ho trovata veramente poetica, delicata e dolcissima, mentre ho trovato lo scambio di battute tra i vari personaggi (che ricopre una parte molto ampia del testo) un filo più statica e meno appassionante. Resta il fatto che mi è piaciuto molto lo stile che hai utilizzato in questa storia che sprizza dolcezza e simpatia da ogni poro. Ho trovato incredibilmente adorabili anche i disegni inseriti, essendo elementi grafici non sono stati valutati, ma non posso negare che personalmente l’ho trovata un’aggiunta deliziosa.

Storia: 7/10
• Trama: 3/5
La trama di questa favola è solida, ben strutturata e gradevole. Abbiamo una cornice (la bambina che si domanda dove siano finite le sue tartarughe) all’interno della quale troviamo la favola dell’albero di pesco, del riccio e della gallina Cocò. Non ho dato punteggio pieno perché, secondo me, mancava un elemento di conflittualità all’interno della fiaba degli animaletti. Mi spiego meglio, solitamente una storia è costituita da tre fasi: l’introduzione, lo svolgimento (ovvero la parte dove il protagonista deve agire per risolvere una situazione negativa solitamente scatenata dall’antagonista) e la conclusione. Nella fiaba del riccio non vi ho trovato un vero e proprio svolgimento perché i tre personaggi si sono limitati a parlare tra di loro per spiegare cosa fosse il letargo. Ho sentito molto la mancanza di un antagonista e di una situazione critica che andasse risolta. Per fare un esempio di ciò che intendo, avrei apprezzato molto di più se la gallina Cocò avesse spinto il piccolo riccio a non andare in letargo, convinta che il riposto invernale non servisse a nulla, mettendolo così in una situazione di pericolo dal quale poi l’animaletto sarebbe dovuto uscire, magari grazia all’aiuto dell’albero. Lasciando la storia senza nessun tipo di negatività o conflittualità, credo si sia persa un poco la forza della morale finale: ovvero che il riposo (il letargo) è essenziale.
• Personaggi: 4/5
Tutti i personaggi di questa fiaba sono assolutamente adorabili, tenerissimi e spupacchiosi (questo termine non esiste, lo so, ma rende benissimo l’idea). Non ho dato punteggio pieno perché, come dicevo anche prima, molti di questi personaggi non hanno un ruolo ben definito, ma solo vagamente abbozzato.

Pacchetto: 15/20
• Stagione/ambientazione: 4/5
Qui l’inverno sprizza da ogni poro e ho amato molto come lo hai reso e descritto. Si percepisce il freddo, il clima ostile e il tempore casalingo offerto dai biscotti. Anche lo stile di scrittura, fiabesco e infantile, richiama moltissimo l’atmosfera casalinga.
• Condizione metereologica: 3/5
A valutare questo punto, invece, mi trovo un poco in difficoltà… da un lato ho apprezzato moltissimo la descrizione iniziale della condizione metereologica (foschia e pioggia fine) e il modo in cui è stata utilizzata come incipit della vicenda, ma dall’altro lato ho anche avuto difficoltà a individuarlo e senza leggere il pacchetto non ci sarei riuscita. La descrizione, di per sé, è bellissima e poetica, ma l’ho trovata anche vaga questo perché non citi mai apertamente la foschia/nebbia (sinceramente ho pensato che il grigiore generale potesse essere dovuto alla luce spenta tipica dell’inverno).
• Oggetto: 3/5
I biscotti sono stati utilizzati come un elemento un poco marginale, di sfondo, un pretesto per dare inizio alla fiaba del riccio: questa idea mi è piaciuta molto. Avrei preferito qualche descrizione in più, ma in generale secondo me hai gestito questo elemento molto bene.
• Frase: 5/5
Forse la frase è stato l’elemento che hai inserito meglio: ho apprezzato moltissimo il modo in cui hai costruito la storia tutt’attorno alla frase che ti era stata data. E ho apprezzato soprattutto il fatto che la frase sia stata ripresa in più punti, mantenendo così struttura e coerenza.

Gradimento personale: 4/5
Solitamente non sono una grande lettrice di fiabe o favole, ma questa storiella mi ha semplicemente conquistata. È tenera, carina, intrigante e super in linea con la stagione invernale. Dopo la lettura resta addosso un senso di dolcezza infinito.

TOTALE: 34/45

Recensore Master

Buongiorno!
Sono arrivata alla tua storia tramite il contest, ho letto con entusiasmo questo tuo scritto per bambini e ho adorato.
Mi sono immaginata un libro illustrato, i disegni che le tue collaboratrici hanno fatto contribuiscono a questa scena mentale, costruita anche dai toni tanto gentili di questi due genitori, il padre un po' più astratto, la madre un po' più concreta. La miscela tra questi due stili ha permesso alla bambina prima di porsi delle domande e poi di elaborare la realtà mediante la storia.
Le parole da te scelte, lo stile, riprende il target verso cui ti rivolgi, ma lo fa con una dolcezza che cattura anche l'interesse di noi "bimbi" un po' più grandi. I protagonisti sono tutti definiti, mi è piaciuto la particolarità del modo in cui parla la gallina, ho immaginato di leggere questa storia alle mie cugine più piccole, alle risate che si sarebbero fatte con quel piccolo dettaglio, a come avrebbero difeso ora la gallina arrabbiata, ora l'albero, ora il riccio. L'adulta, la madre, che racconta la storia permette anche al lettore più adulto di identificarsi in qualcuno, cosa che rende la storia ancora più piacevole, gli intramezzi che metti con le azioni del presente permettono di osservare contemporaneamente sia la madre che la piccola, ma anche distaccarsi e pensare molto alla storia dei nostri tre protagonisti.
Ti auguro un in bocca al lupo per questo contest!
Alla prossima!

Recensore Master

Ciao!
Ma che bella questa favola, ha il sapore di quelle fiabe antiche che si leggevano un tempo, di quelle con una morale su cui riflettere e che ci aiuta anche a capire l'alternarsi delle stagioni (appunto da spiegare ai bambini che non riescono ancora a comprendere determinati cicli della natura). E' una lettura che fa bene al cuore, rilassa e ci fa anche tornare un po' bambini. I disegni poi sono spettacolari, veramente complimenti a te e alla tua splendida idea!
Nina^^

Recensore Master

Beh, mi dispiaceva un po' non darti il bentornato in pubblico per cui eccoci qui 😁
Ma che carina sta storiella che tra l'altro è una storia nella storia, tipo matrioska!
Complici la tartarughe che letteralmente spariscono per farsi il letargo in santa pace, hai narrato con semplicità e leggerezza il perché alcune creature (e buona parte degli alberi) nella stagione fredda scelgono di riposare e recuperare le energie.
Lili mi è parsa una bimba un po' pestifera e molto esigente 😜 però lo ammetto: se fossero spariti i miei animaletti domestici d'improvviso avrei pure io insistito MOLTO per sapere che fine avessero fatto 😅😅 e di sicuro alla risposta in po' "filosofica" e contorta del Papà un sopracciglio l'avrei alzato per poi domandare spiegazioni.... 😏😉 Diciamo che la mamma ha avuto un metodo di spiegazione più alla portata di... bimbo 😄
La favola di per sé è simpaticissima e mi ha fatto sorridere in molti punti oltre che ricordarmi parecchio casa mia 😅🤣 i ricci ci sono(spero sopravvivano al loro letargo.... Ah, li chiamo Capriccio 😇) le galline pure (Miss Bianca e Miss Coca) , al posto del saggio pesco (ma non era il faggio l'albero saggio? 🤔 Però non fa frutti quindi ben venga il pesco che sazia non solo le menti meno edotte ma anche gli stomaci 😄) però ho meli, un pero e qualche ficocococo, che come il pescocococo non aiuta molto la dizione della povera gallina cococovante 😁
I disegni sono davvero belli il mio preferito resta il secondo per colori😁 però meritano tutti e tre 🤩 complimenti alle Girls!
E pure a te complimenti per aver imbastito questa leggera e allegra storiella invernale!
Bentornato e alla prox
Nala
(Recensione modificata il 31/10/2023 - 10:57 pm)

Recensore Master

Ma buon Halloween, giuinott👋
Prima di tutto, buona fortuna per il contest 😊 seconda cosa; Lili dev'essere te in versione girl, visto quant'è pignolina 😏 passi quando chiede alla madre di dirle come stanno le cose perché convinta del fatto che il padre le abbia rifilato una scusa riguardo le tartarughine M. I. A per il letargo; ma il rompere decisamente le bolas per il classico C'era una volta delle fiabe sa di pignoli over9000...
E non parliamo di come parla la gallina 🤣 con i suoi cococococo 🤣 e/o di come il riccio sembrava non sapere che a breve andava in letargo 😅 ma era forse un cucciolo, il riccio? 🤔
Questo spiegherebbe perché non sapeva del letargo...
La storiella del riccio, del pesco, e della cococococo 🤣 cioè 🤣 della gallina, ha permesso però alla mamma di Lili di fare capire alla bambina che le sue tartarughe non sono sparite nel nulla, ma sono semplicemente andate a dormire 😊 passando al disegno; vedi di fare i complimenti a L. e a G. per gli stessi ché altrimenti io te meno 😇 te capì? 😇
La tua storia è veramente carina 😊 s'è fatta leggere con molto piacere 😊 e per finire in bellezza ti ripeto di fare i complimenti a chi t'ha fatto i disegni; vedi di non dimenticartelo 🤣
Alla prossima 👋
Saluti da summer_moon

Recensore Master

Ciao carissimo!
Nonostante io sia come ben sai un vecchio barbogio cinico, ho apprezzato molto la tua favola. Avrei strozzato volentieri la bambina, ma la vicenda del pesco, del riccio e della gallina (fra parentesi, menzione speciale per il linguaggio "gallinesco": decisamente un tocco geniale) è molto bella e sicuramente fa venire voglia di lasciarsi incantare dalla storia e aspettare la primavera con ricci e tartarughe.
Una bella favola che spiega i ritmi della natura in modo naturale e simpatico, decisamente adatta al pubblico cui è destinata.
Complimenti e in bocca al lupo per il contest!

Recensore Master

Recensione premio per il contest "Dimmelo con queste Parole".

Ciao SSJD :-)
Eccomi qui a lasciarti la recensione premio, come ci eravamo detti sono rimasta in questa raccolta di favole che al contest mi ha tanto colpita!
Anche in questo piccolo racconto ho trovato tantissima dolcezza. I personaggi e l'ambientazione richiamano i giochi dei bambini sia nei dialoghi sia nei pensieri e trovo che tu sia stato, anche qui, davvero bravo a richiamare un atmosfera di serenità e tranquillità che si conface molto con lo stile fiabesco del racconto.
Un'anziana lumaca e una giovane coccinella sono le due insolite e dolcissime protagoniste del capitolo. Mi è piaciuta molto la contrapposizione tra l'indole stanca e triste, malinconica, di Zelinda con quella vivace allegra e tipica dei bambini piccoli del non arrendersi e trovare il divertimento in ogni occasione di Verdina. Mi sono piaciuti tantissimo i dialoghi. Anche qui mi ricordano un sacco quelli dei bambini, e trovo questa cosa molto particolare.
Anche lo stile e le scelte lessicali rimangono molto pulite e semplici, nel senso buono del termine, e ho adorato che alcune di esse fossero in rima ("Di giorno, si spostava solo per andare a divorare qualche fogliolina e poi, affaticata per la scorpacciata, si rannicchiava nella sua casina." e poi "“Io mi chiamo Verdina,” continuò la coccinella, ignorando completamente le proteste della vecchina. " super carino!)

Inoltre ho visto che la storia ha partecipato al contest alfabetico e ti faccio i complimenti sia perché credo non sia stato affatto facile riuscire a mantenere la consegna sia perché le frasi con le iniziali sono amalgamate perfettamente nel contesto e nel racconto che se non lo sapevo non ci avrei mai fatto caso! davvero molto bravo.

A presto
Earth

Valutazione per il contest "Storie alfabetiche"

Grammatica e stile: 8.8/10 [grammatica: 4.8/5 + stile: 4/5]

semi rinsecchita -> semi-rinsecchita -0.2
Da un punto di vista stilistico, devo dire che tutte le scelte stilistiche si accordano molto bene con il genere della storia. Così le frasi prevalentemente brevi, l’uso della paratassi e di una punteggiatura ridotta solo alla virgola (ma inserita comunque sempre al punto giusto). Sebbene sia preferibile variare nella punteggiatura, trovo che qui la semplicità di essa risponda proprio alla semplicità generale del tono. Allo stesso modo, funzionale è anche il lessico che ho trovato sempre appropriato. Mi è piaciuto l’uso degli aggettivi ripetuti per qualificare le protagoniste, la scelta armoniosa dell’inversione che oltre a essere la costante per i dialoghi, compare anche
Mi è piaciuta, inoltre, l’inserimento di una breve descrizione dell’ambiente, oltre che dei personaggi, e il far procedere la trama anche attraverso i dialoghi. Semplicità e immediatezza: è questo che arriva, ed è la sensazione perfetta per una favola.
Fermo restando che ho trovato, dunque, lo stile azzeccato, ti segnalo alcune cose che non mi hanno convinta del tutto:
L’andare a capo è stato secondo me esagerato: posso capire la scelta di voler dare più aria al testo e magari di sottolineare il gioco alfabetico, ma al di là della resa traccia (di questo parlo dopo), il problema è che si percepisce in alcuni punti una disarticolazione, specialmente perché alcune frasi che risultano logicamente connesse le spezzi come se fossero indipendenti. L’esempio più evidente è questo:
All’ombra dello steccato in legno, che delimitava i confini di un grande orto, viveva Zelinda, una vecchia lumaca annoiata e ormai stanca anche solo di svegliarsi al mattino.
Brutta, raggrinzita, semi rinsecchita e col guscio sbiadito dalla pioggia e dal sole. -> La seconda frase si capisce unicamente se messa direttamente in relazione con la prima.
Funziona poi andare a capo nella parte dialogata, ma ancora emerge con forza il problema nelle ultime due frasi:
Vicine, vicine, le due simpatiche creature si accoccolarono in un cantuccio protetto del muro di cinta e, poco prima di addormentarsi, la piccola coccinella mormorò:
“Zelinda, domani ti coloro il guscio di rosso e ci disegno anche i pallini neri, così sembriamo sorelle. Buonanotte, Zelinda, fai solo sogni belli”. -> Non va bene andare a capo con il dialogo retto direttamente dalla frase precedente: è come spezzare un periodo ancora aperto (qualcosa che va bene in poesia, ma non in prosa).
Tornando alla frase della lettera B ti segnalo anche un’altra cosa che non mi ha convinta. Manca il soggetto e anche il verbo, eppure è corposo come elenco di aggettivi, per cui – tra la lunghezza e la separazione netta dalla frase iniziale – risulta fuori contesto, non inserita bene, e perde quindi la sua funzione di “specificazione a impatto” se così posso dirlo, che darebbe ragion d’essere a un punto seguito da un aggettivo staccato per enfasi.


Titolo: 2/3
Il titolo è semplice, un aggettivo che intendo assolutamente in maniera positiva, perché si accorda anche qui con il genere. Come i classici titoli di favole, ci sono i personaggi e c’è il fulcro della vicenda senza nessuna punta di particolarità fuori luogo. Il problema, però, è che l’ho trovato un po’ troppo lungo. Inoltre, ti segnalo che non va mai il punto dopo il titolo.

Trama e personaggi: 10/10
Su questo punto ho ben poco da obiettare. Non manca nulla per la struttura di una trama da favola: gli animali parlanti, i dialoghi, uno sviluppo che porta a un cambiamento e porta a scoprire il valore dell’amicizia. Nessun buco, niente di trascurato e nessun finale tronco. C’è un messaggio, una trasformazione di fondo della vecchia Zelinda che significativamente esce dal suo guscio e si riscuote dal suo torpore di vivere. I due personaggi anche rispettano il classico richiesto da una favola: incarnano degli atteggiamenti e dei modi di vivere umani, anche esagerati dagli aggettivi ridondanti e marcati, e dai verbi caratterizzanti rispettivamente per Zelinda e Verdina. Penso funzioni molto bene e non ho nessun appunto da farti.

Svolgimento della traccia: 6/10
Purtroppo la consegna non è stata pienamente rispettata. Le lettere ci sono tutte, ma per la struttura risultano esserci delle frasi in più alle 21 contemplate, mentre la lettera Z non può essere considerata frase a sé stante.
la piccola coccinella mormorò:
“Zelinda, domani -> La frase è la stessa perché “mormorò:” non può di certo essere considerato un termine frase, dato che ha funzione di reggere ciò che viene dopo che lo completa.
Ci sono inoltre delle frasi in più, anche se si tratta di qualcosa di abbastanza ambiguo.
“Ma tu sei rossa a pallini neri. Com’è possibile che ti chiami Verdina?” chiese con fare davvero incuriosito. -> Ti chiedo qui: le frasi sono due o una? In particolare, mi riferisco a quello che c’è dentro le virgolette. È vero che tutto quanto è retto dalla frase esterna “chiese” che poi si conclude dal punto, ma è anche vero infatti che all’interno c’è un punto fermo. Questo significa, in pratica che la frase globale che inizia dalle virgolette e finisce con il punto contempla solamente una singola frase, mentre l’altra interna è a tutti gli effetti indipendente.
A scanso di equivoci, ti riporto ciò che era contenuto nelle FAQ in proposito (mi era stata posta come domanda già da un altro partecipante):
Domanda: Se per esempio io scrivo: "Che succede?" "Niente. Tutto bene." -> questa risposta conta due frasi, giusto? Perché c'è il punto fermo che divide "Niente" da "Tutto bene". Risposta: Esattamente.
Purtroppo è un errore che si ritrova spesso nei tuoi dialoghi, dunque ho dovuto sottrarti una penalità generale di 2 punti.
A parte queste penalità, lo svolgimento della traccia come modi di iniziare le frasi mi è parso azzeccato, né c’è stata la sensazione di frasi troppo lunghe o di parole stonate. Ottima l’idea di usare i dialoghi per rendere naturale la creazione delle frasi e anche di chiamare un personaggio con l’iniziale della Z, visto che era una delle lettere più difficili.
Ti riporto però le segnalazioni delle brusche interruzioni con l’andare a capo poco funzionale, in particolare per ciò che riguarda la B, che potrebbe essere di per sé una spia di un preciso ordine da rispettare proprio per la secca interruzione. Inevitabilmente va a pesare sulla resa della traccia.

Totale: 26.8/33

Recensore Veterano
17/05/21, ore 15:52

Molto tenero e dolce questo dialogo tra il fiore e il sasso. Un'amicizia e una simbiosi tra due esseri molto diversi. Carina la scelta di personificare il sasso che non è un essere vivente.
Non è semplice scrivere favole per bambini, ne hai scritta una semplice e anche istruttiva. Complimenti

Recensore Master
05/05/21, ore 23:03

Valutazione del contest "Dimmelo con queste parole"

3^ STORIA CLASSIFICATA
Eventi naturali
di SSJD

~ Stile 13/15
Quella che tu mi proponi è a tutti gli effetti una favola. E credo che sia molto complicato riuscire a scrivere un racconto per i più piccoli non cadendo nel banale e nel semplicistico, anche a livello stilistico.
Beh, che dire, mi hai colpito in pieno.
Penso che lo stile di questo testo sia molto giusto per raccontare una favola. È un racconto che si rivolge non solo a un pubblico di adulti, ma anche a una fascia di lettori più piccoli ed il linguaggio utilizzato, come le scelte lessicali, risultano infatti semplici e di facile comprensione non cadendo però mai nell’ingenuo o nelle ripetizioni. Le due voci dei due personaggi protagonisti di questa storia risultano essere delle voci che ricalcano e che assomigliano a delle voci di due bambini. Il dialogo infatti, secondo me, potrebbe benissimo essere la trasposizione di un dialogo di due bambini che giocano. Il testo è composto principalmente da battute di discorso diretto (tranne forse un paio di frasi alla fine). Questa quasi totalità di discorso diretto permette bene di dare voce ai due personaggi (un sasso e un dente di leone) che espongono i loro pensieri, le loro paure e i loro timori. E in questo ti faccio i complimenti: sei stato davvero molto bravo nel riuscire ad immedesimarti in queste due strane e carinissime figurine.
Una cosa che però non mi ha convinto tantissimo (e per cui non mi sento di dare il voto pieno) è che alcune frasi nella parte iniziale risultano, secondo me, molto dense e magari sarebbe stato più carino e avrebbe reso il testo più scorrevole e fruibile separarle in battute più piccole (esempio: “Secondo te? Ho delle radici minuscole, [...] Certo che ho paura del vento!” oppure “Ma se tu voli via io come faccio a raggiungerti? [...] il disagio nelle calde giornate estive!” nel leggerle ho percepito un po’ una corsa).
Nel complesso però ritengo che lo stile utilizzato si accordi molto bene con quello di una favola e che quindi la storia è molto centrata da questo punto di vista: riesci a far puntare verso la stessa parte sia il modo in cui scrivi sia un il target per la quale essa è stata scritta. Credo sia stata una delle storie più divertenti, dolci e particolari che abbia mai letto. Hai utilizzato un registro colloquiale, spontaneo e “carino” che ritengo molto giusto per una favola. Riesci ad esprimere concetti mirati pur mantenendo un tono tutto sommato semplice e immediato. Si sente l’atmosfera dolce tipica dei racconti per bambini: è tutto molto genuino e amichevole.

~ Personaggi e trama 14/15
Che strana storia, è stata davvero particolare da leggere. Tutto si basa su un botta e risposta tra un fiore e un sasso, compagni di vita e di sventure, non c’è un contesto vero e proprio ma non se ne sente il bisogno, il ritmo è ben sostenuto dalla lingua di quei due: mentre leggevo me li sono immaginati veramente molto bene.
La storia è davvero molto semplice e delicata, ma nel complesso estremamente godibile.
Ho trovato veramente tenere e profonde le battute dei dialoghi dove i due personaggi si confrontano e mettono in luce la parte più delicata e profonda di loro stessi. Parlano delle loro paure – del loro essere – e così in qualche modo si analizzano. Questo rappresenta anche la completezza della loro amicizia perché da una parte abbiamo un fiore, un qualcosa che è simbolo intrinseco di delicatezza, ed un sasso, qualcosa di pesante di stabile e fermo. Vediamo come entrambi provino una paura verso un elemento naturale:il vento (per il dente di leone) e l'acqua (per il sasso). Riflettendoci però scopriamo che in realtà la paura di entrambi è la stessa: da una parte abbiamo il fiore che ha paura di volar via a causa del vento e dall'altra abbiamo il sasso che teme di essere trascinato via dall'acqua , ma in sintesi la loro paura è quella di separarsi l'uno dall'altro, di non poter più parlarsi, di rimanere soli. E trovo che questa sia una metafora veramente bella di quella che poi in realtà è un po' la paura di tutti:il ritrovarsi da soli in un ambiente sconosciuto e senza nessuno con cui poter conversare con confortare.
La risoluzione della storia è veramente tenera e il fatto che il fiore trova questa soluzione per far fronte alla paura di rimanere da rimanere da soli: la soluzione è quella di abbracciarsi e quindi di mettere insieme le proprie forze (perché appunto il fiore aiuterà il sasso a non essere trascinato via dall'acqua e il sasso impedirà al fiore di volar via nel vento).
Le Due figure si completano e grazie al loro affetto si stringono in questo abbraccio che gli permette di rimanere insieme quindi rimanere e amati. Penso che questa cosa sia veramente molto fine e delicata.
C’è un insegnamento finale reso in modo molto naturale, che fa da chiusa a tutta la situazione: c’è armonia tra le varie parti del racconto, non si sentono buchi di trama.

~ Uso della battuta 15/15
Non ho mai avuto paura del vento.
Credo che sia perfetto, dall’inizio a tutto.
Tutta la favola ruota si attorno al dialogo tra queste due figurine, ma sopratutto intorno alla loro relazione di affetto e di amicizia.
Il tema di questa Flash è stato veramente centrato. La battuta che hai scelto” io non ho mai avuto paura del vento” si ripercuote, come ho detto, su tutto il racconto, ma non solo. Essa infatti si trasforma e si amalgama con tutto quello che viene detto. C'è questa analisi che il sasso fa: dice che lui non ha paura del vento perché il vento non può portarlo via e poi il dente di leone da la sua opinione e invece per lui si che il vento è spaventoso! Trovo veramente preciso e delicato come sei riuscito a raccontare e stratificare questo confronto tra i due protagonisti. Ci tengo a dire che ho trovato tutti i dialoghi molto carini ,molto puntuali e adatti ad essere letti sia da un pubblico adulto sia da un pubblico di più piccini. Tutta questa storia è veramente dolce, sottile e profonda allo stesso tempo. Bella, mi è piaciuta molto.

~ Malus: 0/-1 La battuta è stata riportata uguale a come era nel bando.
~ Bonus: 1/1 è presente il genere Fantasy.


Tot.: 43/45

Recensore Master
13/04/21, ore 19:15

Ohhh *______________*
Ma è veramente bellissima!
JD, dimmi come fai perché io proprio non so spiegarmelo!
Inizialmente non capivo dove la conversazione tra sasso e fiore volesse andare a parare, poi man mano che leggevo ho afferrato la stupenda morale che hai voluto raccontare: anche qui due esseri diversi, spaventati da cosa diverse, che trovano l'uno nell'altro la forza per sostenersi e per non abbattersi.
Trovano la soluzione per stare bene, trovano nella condivisione la soluzione ai loro problemi e alle loro paure.
Il tutto con un'umanità incredibile, accentuata dalla proposta di abbracciarsi forte durante le intemperie. Questo finale mi ha proprio intenerito un sacco, davvero, e credo che - a ben pensarci - ci sia tanto da riflettere su questo stupendo concetto d'amicizia.
Spesso la si sottovaluta e non ci si rende conto di quanto sia importante avere al proprio fianco qualcuno su cui poter contare davvero, durante qualunque istante della propria esistenza.
Ed ecco che tu ce lo mostri tramite un sasso impaurito dall'acqua che trova conforto in un dente di leone che teme il vento e che, a sua volta, si aggrappa al sasso per non avere più paura.
Bellissima, davvero!
In bocca al lupo anche per questo contest, sono troppo felice che partecipiamo insieme anche stavolta :)
Alla prossima ♥

Eccomi, finalmente ce l'ho fatta!
Ohh, ma che tenerezza di fiaba è mai questa?
Guarda, io proprio non ci riesco a scrivere di queste cose, ma sono certa che tu potresti anche creare un bel libro di fiabe per bambini, tanto belle e piene di intense morali come questa!
Penso che potresti anche inventarne tantissime per allietare la tua prole futura, perché no?
Beh, il messaggio è veramente bellissimo: intanto due creature diverse si sono unite in gioco e sono diventate un sacco amiche, poi anche il fatto che la lumaca si sentisse vecchia e stanca era simbolo più che altro di solitudine, non di una condizione reale.
Infatti si è subito rimessa in moto e ha trovato un sacco di energie per giocare con Verdina, quindi significa che ha ancora tanto tempo davanti a sé, deve soltanto sfruttarlo nel modo giusto e con le amicizie giuste!
Un racconto davvero carino e dolcissimo, complimenti, credo sia anche tanto originale e diverso dal solito che si trova in un contest ^^
Bravissimo, leggerti è sempre un grande piacere!
In bocca al lupo per il contest della Palma, ora passo a leggere anche la prossima flash :)
A presto ♥

Buongiorno SSJD!
Sono passata molto volentieri a contraccambiare la tua recensione, e sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla tua storia, o meglio favola. Ho letto alcune delle altre storie partecipanti, e la maggior parte sono molto introspettive, quindi mi ha fatto molto piacere trovare qualcosa di diverso e anche con una bellissima morale: non si è mai troppo vecchi per fare o imparare qualcosa di nuovo.
La coccinella, col suo "giochiamo" insistente, mi ha ricordato tantissimo mio figlio :-)
Complimenti anche per l'utilizzo della sfida: la storia è fluida e non si nota l'obbligo dell'ordine alfabetico.
Buona fortuna per il contest!
Eve

Recensore Master
01/04/21, ore 13:59

Pensa l'ironia della sorte.
Lo splendido e fortissimo legame tra questi due piccoli, grandi, amici è ambientato in una carinissima favoletta che può essere letta da chiunque, ma che può far davvero sognare i bambini.
Bene, peccato però che a ben vedere siano proprio questi piccoli cuccioli d'uomo a rendersi i più pericolosi, più degli eventi naturali descritti.
Strappare, pardon raccogliere, il bel fiorellino giallo da regalare alla mamma o agguantare, pardon cogliere, il sassolino dalle mille sfumature luccicose per poi lanciarlo chissà dove... Lo credo bene che vento e acqua non siano poi i loro principali nemici ^^

Il disegno è splendido. Ha un sacco di sfumature, colori, persino l'ombra del fiore. E mi fanno morire gli occhietti e la bocchina sorridente.

Un saluto al sasso (😜) e al giovane dente di leone che ha eseguito questo gioiellino di disegno.
S.

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