Recensioni per
Diverso da tutti, diverso da nessuno
di ImperialPair

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
05/12/20, ore 00:17

Eccomi per la meritata recensione. 
Questa è una tematica che mi sta molto a cuore.
Che criterio hai usato per scegliere i nomi? Tom Fisher, Earl e Lcark Jonson sono nomi americani, ma credo questa storia si potrebbe applicare a qualunque liceo di qualunque paese purtroppo. Non capiamo neanche il tempo di questa situazione, perché di nuovo, anche se le cose sono migliorate negli ultimi anni si possono  ancora ritrovare situazioni di questo tipo. “Le cose alla fine non sono cambiate per nulla dai miei e tempi”
Questa storia credo riassuma bene l’omofobia, dove un’aspetto, anche molto secondario, di una persona diventa la sua interezza e per questo viene giudicato un mostro, un malato, un pervertito. E alla fine in questa storia l’essere gay è tutto ciò che possiamo vedere di Tom. A parte il fatto che gli piaccia il tè, non consociamo niente di questo ragazzo. Qual’è la sua materia preferita? A che anno sta? Cosa vorrebbe fare da grande? Tutto quanto viene oscurato da questo gigante dell’omosessualità. Anche se Tom sa di non essere diverso si può intuire che anche escludendo l’orientamento sessuale non rientra in certi canoni della “normalità”, che al liceo equivale più a popolarità. Forse se fosse stato un ragazzo bello e biondo dagli occhi azzurri capitano della squadra di basket lo avrebbero trattato in modo diverso? Avrebbe compensato per il “difetto” di esser gay. Invece Tom è un ragazzo con i capelli a scodella. Ed è gay. E questo basta per diventare un niente. Se non sei etero perdi la virilità, che per un maschio viene considerato l’unico metro di valore. Quindi perdi tutto.
Struggente anche la cotta per il professore, anche se la vive in modo molto maturo sapendo che non la vivrà mai nella realtà. Fa capire che per quanto gli adolescenti di solito sembrano fissati solo con l’aspetto fisico e la dimensione fisica spesso invece è la dimensione affettiva he cercano davvero . Infatti nonostante il professore sia più brutto ripestato al suo gemello, Tom ne è comunque infatuato. E in qualche modo è il professoressa che rimane la sua guida nella dimensione dell’identità anche se è etero e il fratello invece è quello gay. Di nuovo bellissimo, perche sottolinea come non sia l’orientamento sessuale del prof a creare connessione tra loro, ma la sua personalità, la su umanità. 
Ma da adolescente il giudizio degli adulti viene messo in secondo piano (quello dei genitori viene proprio buttato fuori dalla finestra), perciò le parole del professore fanno poco a Tom. È solo il giudizio dei coetanei che conta, perché è estremamente severo e impietoso, quindi sembra più vero o più importante. L’adolescenza è questo: testare i limiti all’estremo da una parte e dall’altra mentre cerchi te stesso. E Tom senza poter essere giudicato al di fuori della sua omosessualità, senza poter essere giudicato se non un nessuno, come farà a trovare sé stesso? 
Questa storia non lascia molta speranza. Anzi forse presagisce che le cose possano degenerare. Tom non ha la forza di reagire e forse fa anche bene, finché resta in quell’ambiente. Non ha il cuore di dirlo ai suoi per risparmiargli questo dolore. Sa che non ha fatto niente di male , ma non gli viene permesso di vivere la sua vita. L’unica cosa che gli è rimasta è il te. E questo te per molti ragazzi diventa alcol , droghe o altre tristi strade. 
Molta bella e lascia con quel senso di disperazione e impotenza che descrive bene l’essere soggetti a omofobia. 

Recensore Master
03/12/20, ore 15:21

Buongiorno cara, eccomi qui pronta per iniziare la lettura di questo tuo aggiornamento. Una bella doccia di angst e di autocommiserazione data da una situazione limite in fase adolescenziale, tra i banchi di scuola. Ho sempre detto e pensato che i più perfidi al mondo sarebbero potuti tranquillamente essere i ragazzini, perché di fatto molti non hanno ancora imparato a vivere in società civile accettando il prossimo, anzi… ed il problema è che hanno la tendenza a coalizzarsi in modo insano e giudicare chiunque. Questo è il presente triste che si manifesta in ogni singolo giorno a questo povero ragazzo che di fatto non ha mai combinato nulla di male nella sua esistenza. Lui vive, ed è proprio questo il motivo di scherno per chi lo giudica per il suo orientamento sessuale; vive e non reagisce per paura di far peggiorare la cosa, vive e non si confida perché non vuole coinvolgere i genitori. Vive con la certezza che il suo professore lo capisce, ed è innamorato di lui… di grazia, dico, anche perché almeno ha seppellito i sentimenti che provava per quel giovane testa di ***** che lo ha rifiutato in malo modo per poi dare vita a tutto quanto.
Sento di empatizzare fin da subito per il protagonista, per la sua situazione, per il suo cuore ed i suoi sentimenti calpestati. È un tema attualissimo, portato avanti così com’è senza filtri o censure di sorta, perché tu giustamente gli fai dire ciò che andava detto. Riporti frasi molto dolorose e difficili da mandare giù, frasi che molti si sono sicuramente sentiti rivolgere con indifferenza o cinismo. E lui non reagisce, è questo il brutto – ma anche purtroppo, spesso, la norma – lui va avanti, vivendo la giornata ossessionato da questi atteggiamenti ingiusti, sbagliati a priori, omofobi, terribili, ma che continuano imperterriti. E come lo sa lui lo sappiamo anche noi, continueranno fino alla fine delle superiori, e se li porterà come ricordi dolorosi e nauseanti per tutta la vita. L’attenzione data a questo tipo di argomento c’è, e quello che mi rattrista ancora di più sai cosa è? Che non c’è un lieto fine, non è che i tizi la smettono, non c’è l’intervento del professore o della famiglia, è così e basta, e rimarrà così.
Per questo fa male.
Tutto questo fa male, e fa schifo, e si mostra con una consapevolezza schiacciante. È sbagliato ma continuano lo stesso a farlo, e fa venire i brividi. L’atteggiamento passivo del protagonista non è affatto da recriminare, si sente solo, abbandonato a se stesso, sente la propria difficoltà di vivere schiacciargli il petto ogni giorno di più, e vorrei andare da lui a stringerlo forte. Credo però che il mio “andrà tutto bene” sarà completamente inutile, sai?
Questa tua breve storia è uno schiaffo in faccia alla realtà, un tema contemporaneo, sempre attuale, pieno di testimonianze che non morirà mai finché l’essere umano non imparerà ad accettare ed accettarsi. Lasci che siamo noi a farci un’idea, tu non giudichi qui, ci metti solo davanti ai fatti, al quotidiano, e lasci che ognuno tragga le proprie conclusioni. Questo è un salto in avanti rispetto alle storie che ho avuto modo di leggere fino ad ora sul tuo profilo, e a parte qualche piccolo errore, noto un miglioramento nella forma e nel contenuto. Il punto forte di questa storia è proprio il fatto che la rendi cruda e viva, senza velo a celare parte della questione, e non ci fai conoscere un protagonista eroe senza macchia e senza paura, anzi, ma semplicemente un essere umano che vive al nostro tempo, con delle problematiche che non dovrebbero avere neppure senso di esistere in questo 2020. Ho apprezzato molto questa lettura, sappilo, e una coccola a Fisher nessuno dovrebbe negarla adesso. Spero lotti per se stesso ed il proprio rispetto un giorno, senza soccombere alle parole, ai gesti, alla denigrazione.
Cara, è stato un piacere essere qui, alla prossima, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
29/11/20, ore 16:08

Ciao!
Oh, mamma mia... guarda, sono così felice di leggere questa storia. Non se ne parla mai abbastanza, c'è chi dice che oramai si infilano certe tematiche ovunque, ma in verità è un bene, perché ho visto con i miei occhi certe cose legate all'omofobia che mi fanno stare malissimo. Tom è un ragazzo come tanti che, guarda un po', viene chiamato diverso solo perché gli piacciono i ragazzi. E purtroppo viene preso di mira, bullizzato, insultato, come se fosse l'orientamento sessuale di una persona a determinare tutto, come se fosse quella la cosa veramente importante, ma purtroppo il mondo è pieno di persone come quelle che l'hanno bullizzato. Mi fa tanta tenerezza Tom, perché l'ho visto proprio spento, quasi rassegnato. Si è auto convinto di essere diverso, ma diverso da chi? Se è da quei bulli tanto meglio allora. Un'altra figura che mi è piaciuta è quella del professore, quest'uomo che è completamente fuori portata per Tom, visto che è etero, sposato e un tantino più grande di lui, ma Tom non ha potuto fare a meno di trovare un certo trascorso visto che i suo insegnante è uno dei pochi a mostrargli comprensione e premura (d'altronde ha un fratello che è gay), e insomma lui cerca di tranquillizzarlo, di dargli parole di conforto... avrei tanto voluto abbracciarlo. Tra l'altro ho visto che partecipa a un contest che avevo adocchiato, quindi in bocca al lupo, a me è piaciuta davvero tanto.

Nao