Recensioni per
Memorie di una nuova alba
di Carme93

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/12/21, ore 20:17

Carissima Carme!
Sarei dovuta passare da questa storia moooolto tempo fa, visto che partecipava a una mia iniziativa... ma come al solito i miei tempi biblici me l'hanno impedito -.- sono pessima, non riesco a stare dietro nemmeno alle iniziative che indico io AHAHAHAHAH!
Ms ora sono qui, pronta a porre rimedio, anche perché ormai l'universo di questi personaggi mi sta appassionando tantissimo e non mi stanco mai di leggere di loro! Devo avere un qualche debole per le serie, perché adoro le one shot tutte collegate tra loro - mi piace leggerle così come mi paice scriverle!
Samit già lo adoravo e, dopo ave letto questa storia, lo adoro ancora di più! Questa è la quintessenza del dramma e la cosa grave è che non c'è nulla di inventato in quello che hai scritto, anzi, probabilmente la situazione è ancora peggiore di come l'hai raccontata tu.
La cosa che mi ha colpito è che, come al solito, hai deciso di affrontare la tematica dell'emigrazione (anche se non hai mai usato questa parola nel testo, in maniera anche piuttosto coerente, visto che un bambino di dieci anni che non parla nemmeno l'italiano non può saperlo) sotto il punto di vista di un ragazzino, di una creatura che si deve fare forte anche se lui per primo è spaventato e non sa cosa fare. Il padre non c'è (è facilmente intuibile la fine che ha fatto, purtroppo), così tutto il peso della famiglia grava su di lui, unico uomo rimasto. Non si può nemmeno definire uomo poi, visto che non ha nemmeno undici anni. Deve prendersi cura della madre febbricitante e nel bel mezzo di un aborto, della sorellina che è ancora più piccola e spaventata di lui, e non sa nemmeno di chi fidarsi. Forse è proprio questo che ha imparato: a non fidarsi di nessuno, ma in fondo è ancora un bambino e vuole credere che esistano delle persone buone che lo vogliano aiutare e sollevarlo da alcune responsabilità che non può gestire. Così si fida dei cosiddetti uomini vestiti di bianco che sembravano voler attaccare il loro barcone, si fida del medico che vuole curare sua madre, sua sorellina e anche lui... ci mette un po' ma si lascia andare, perché suo padre gli ha detto che oltre il mare ci sarebbe stato qualcosa di meglio per loro.
Non riesco nemmeno a immaginare ciò che le persone come lui provano quando si ritrovano catapultati in una realtà nuova, dove non capiscono una parola della lingua che si parla, non hanno contatti col passato e non hanno un luogo da cui ricominciare.
Samir mi ha fatto una tenerezza incredibile quando è andato dal medico per dirgli, anche se tramite dei disegni, che voleva lavorare in qualche modo per lui. Nella nostra mentalità non esiste proprio che un bambino di dieci anni vada a lavoro e lo desideri così tanto, ma lui è sempre stato abituato che per portare i soldi a casa qualcuno deve pur lavorare, non importa quanti anni abbia. Ma Samir ha fatto già tutto ciò che poteva, è stato forte e ha portato la sua famiglia in salvo, ora è il suo turno per essere accudito e tornare a essere il bambino di dieci anni che è.
La scena finale mi ha stupito: dalle altre storie avevo intuito che Samir avesse un'amica di nome Cassy, ma MAI avrei pensato che fosse la figlia del medico! Ecco come si sono conosciuti allora!
Inutile dire che mi piacerebbe leggere altro su come Samir si sia adattato all'Italia e a come abbia sviluppato il rapporto con i suoi amici (Cassy. ma anche Federico, PERCHE' SI'), quindi attendo con ansia qualche altro scritto su questo personaggio che è diventato uno dei miei preferiti della serie, anche se scegliere o fare la classifica è impossibile perché sono tutti bellissimi!
Complimenti davvero per l'ennesimo bellissimo tassello di questo puzzle, non vedo l'ora di poterlo ricomporre tutto *_____* quindi stai tranquilla che tornerò presto da queste parti! ♥

Recensore Master
10/01/21, ore 21:18

Ciao, come te ho partecipato alla sfida di Soul, ma riesco a passare solo adesso a leggere il tuo testo.
Le descrizioni sono molto potenti, sei riuscita a immedesimarti completamente nel personaggio di Samir e di come vede tutto tramite i suoi occhi da bambino di dieci anni.
Complimenti, un testo molto profondo!! :)

Recensore Master
18/12/20, ore 20:17

Bella storia. A tratti cruda e amara: davvero molto ben rese le allucinanti condizioni del barcone, la reazione terrorizzata di Samir ai militari e i disperati tentativi del bambino di ottenere un lavoro che, non capisce proprio perché, si ostinano a dirgli che non può avere.
Ma ha anche un lieto fine, con il ragazzo che riesce a coronare il sogno di suo padre ottenendo un futuro, mantenendo i contatti col proprio passato ma anche adattandosi bene al nuovo contesto.
Complimenti, davvero una bella one-shot!

Recensore Master
09/12/20, ore 14:57

Ciao Carme! Partecipo anche io alla sfida di Soul e sto dando un'occhiata alle altre storie :)
davvero una bella fic piena di dolore ma anche di speranza, e con un finale che non mi aspettavo proprio e che mi ha fatta quasi commuovere. Non ricordo più quale prompt ti fosse capitato, ma complimenti ^^

Benni

Recensore Master
05/12/20, ore 11:24

Ciao,
eccomi arrivata alla tua storia, ero curiosa di leggere la. storia sviluppata dall'autrice che ha suggerito il mio prompt!
Tra l'altro colgo l'occasione per ringraziarti perché mi è piaciuto molto sviluppare l'idea suggerita dal tuo tema.
Venendo alla tua storia noto che il tema dell'integrazione in particolare dal punto di vista dei bambini, ti sta a cuore e mi fa piacere, soprattutto di questi tempi.
Mi è piaciuto molto il personaggio del piccolo Samir. Il suo coraggio e il suo sentirsi responsabile per la mamma e la sorella mi hanno commosso e ricordato alcuni racconti del medico Pietro Bartolo, persona che ammiro molto.
Trovo che hai descritto molto bene la diffidenza di Samir, la sua paura di essere separato dalla mamma e dalla sorella, é una reazione molto realistica, sopratutto per un bambino che ha vissuto esperienze tanto dure e traumatiche. Trovo anche molto realistico che cominci a tranquillizzarsi quando incontra finalmente qualcuno in grado di parlare la sua lingua.
E poi mi ha commosso che cerchi di spiegarsi un po' con i disegni e un po' con quel po' di Italiano che ha imparato provando a far capire che vuole lavorare e si stupisca che continuino a dirgli che in Italia non può lavorare perché deve andare a scuola. In effetti poter studiare non è così scontato per bambini di altre realtà, costretti a crescere in fretta.
Sono felice però che abbia scelto di dare un lieto fine alla storia di questo bambino coraggioso e alla sua famiglia.
Per quanto riguarda lo stile mi è piaciuto perché é teso e asciutto nella prima parte, poetico nell'epilogo.
Mai melodrammatico o mieloso!
Davvero una bella storia. Complimenti!
AlbAM

Recensore Master
04/12/20, ore 01:10

Ciao, partecipo anche io all'iniziativa di Soul!
È un peccato che non abbia recensioni questa OS.
È molto ben scritta ed intensa, penso rappresenti davvero bene quella drammatica realtà che ci sembra tanto distante, che spinge molti a lamentarsi di questi poveracci che però sono esseri umani come noi con i loro sentimenti e le nostre stesse paure e una speranza che li spinge a cercare una vita migliore (che spesso non trovano)
Hai voluto dare al tuo protagonista un lieto fine però a dispetto di aver messo questa storia nella sezione drammatico il finale è aperto arioso e speranzoso.
Alla prossima
Nala