Recensione premio per il contest "Villain's Ballad" indetto da _Vintage_ sul forum di EFP [4/5]
Arrivo con un ritardo pazzesco tra un esame e l'altro, perdonami Palma, prendimi pure a mazzate virtuali!
Allora, ho avuto ormai modo di comprendere e apprezzare la tua scrittura, non v'è storia di te che non abbia letto con un piacevole sorriso sul volto. Non smetterò mai di complimentarmi con te per il tuo stile, che amo davvero profondamente. Nel complesso non è mai troppo forzato, lasci perfettamente che la storia fluisca senza infarcirla di descrizione inutili, mediante l'utilizzo di proposizioni che tolgono il fiato.
[...] E la mattina, quando lo spettro della morte tornò a riacquistare colore insieme al giorno [...]. No, ma ti prego, dimmi come fai, spero davvero che non ti vengano così a caso e che almeno un pochino perdi tempo a pensarci, il mio orgoglio di scrittrice si sentirebbe meglio! Scherzi a parte, è una scena davvero magnifica, una singola frase che reca in sè decine e decine di punti di vista. Ecco, diciamo solo che le tue storie, per sviscerarle come si conviene ad una bella lettura, bisognerebbe leggerle un minimo di due volte per soffermarsi su ogni singola peculiarità. Per questo mi piacciono, perché sono intrise di un particolare alone misterioso, che in questo caso possiede anche un ché d'ineluttabile, una spada di Damocle pronta a cadere. So che può sembrare un paragone un po' azzardato, ma la suspense di questa storia è davvero ben studiata.
Premetto che ormai mi sono completamente invaghita delle tue Alastor/Dolores, ma questa storia mi ha colpita subito per il titolo. Aggiungi che è un'AU, di cui vado matta, e aggiungi anche che è su Hunger Games. In pratica, è un po' come inciampare per sbaglio sulla storia ideale.
I personaggi, Sirius e Remus, si muovono in maniera del tutto consona alle loro personalità, con un IC che definirei quasi disarmante. Essendo una one-shot abbastanza corta, mi aspettavo un approfondimento meno deciso, invece come sempre quando si parla delle tue storie devo ricredermi: sono analizzati benissimo, seppur in poche semplici righe che ricalcano con estrema cura le loro personalità, entrambe perse in un limbo tra raziocinio, paura, rabbia, dolore.
Un'altra cosa che ho sempre adorato di te - complice il mio lato angst - sono i finali. Ora, per carità, sicuramente sono anche un po' che mi vado a cercare storie simili, ma trovo che questo finale sia perfetto. Un happy ending che in realtà non lo è, ma Sirius vive quindi non è neanche un bad ending. Anch'esso è un limbo tra felicità e desolazione, che è esattamente il modo in cui vanno le cose. Ho apprezzato molto il fatto che hai dato giustizia ai sentimenti di Remus, che rimane con Sirius non solo per l'amore, ma anche per il senso di colpa. E' un intreccio di sentimenti che non mi è affatto dispiaciuto, al contrario. E' difficile rappresentare in maniera lucida dei sentimenti del genere, invece tu ci sei riuscita benissimo, anche con un Sirius ormai mangiato dai ricordi, dal dolore, dalla rabbia.
Insomma, è una storia che parla d'amore, ma intrisa anche di quelle sensazioni dettate dall'angoscia e dal timore, dal rimorso e dal rimpianto. Ho la pelle d'oca, davvero.
Non vedo l'ora di leggere altro su loro due!
Un abbraccio, a presto! |