Recensioni per
Godric è il primo, e la seconda è Corinna
di LadyPalma

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
15/12/21, ore 21:41

Ciao!
Ho letto questa storia mesi fa, quando ha partecipato al contest di Futeki, ma non l'ho recensita allora e non l'ho più fatto, perciò ne approfitto oggi in occasione della "cioccolata" proprosta nel gruppo Facebook delle Rosmerte!
Perché questa storia mi è piaciuta tanto, continua a piacermi, e allora penso faccia sempre piacere sentirselo dire, da un lettore.
Per il contest hai dovuto usare una figura retorica che non è scontato o comune trovare nella moderna prosa, insomma non parliamo di una metafora o una similitudine. Ho trovato brillante come su di essa sia stato modellato l'intero racconto e come si declini nei diversi momenti della storia.
So che scrivi spesso storie brevi, one-shot, ma altrettanto spesso noto come siano efficienti nel rappresentare un'intera vita, un'intera relazione, un'intera trama. Sai cosa è importante narrare.
Mi sono piaciuti tanto anche i dialoghi, che contribuiscono a caratterizzare i due protagonisti e il modo che hanno di rapportarsi l'uno con l'altra. Anche a distanza di tempo, ora che ho riletto la fanfiction, questa resta la mia battuta preferita: "Vi avevo avvertito: alle scale piace cambiare, non la credete una trovata interessante?" Geniale, Corinna Corvonero!
Complimenti per questa storia, e per il lavoro ragionato che c'è dietro, sulla base del pacchetto proposto dal contest!
Alla prossima!
 

Recensore Master
09/02/21, ore 15:41

Prima Recensione Premio per il contest "Ignotus - Indovina chi? (Edizione Deluxe"

Ciao, finalmente attacco con le recensioni premio e ho deciso proprio d'iniziare dalla storia che mi hai segnalato.
Questa è una storia particolare, a partire dal titolo e dalla sua composizione stilistica e strutturale.
Innanzitutto, l'ho trovata perfetta nella sua forma per esternare il periodo storico - dovrebbe essere più o meno quello, se sbaglio scusami - in cui è immersa. Lo stile mi ha ricordato le ballate medievali - non solo per il titolo che riprende la prima strofa del componimento e che subito mi ha trasmesso comunque quella realtà - sia per il modo in cui questa strofa, che per assonanza si ripete, scandisce la ripartizione del testo, sia per il paragrafo finale, che ha il sapore della voce di un menestrello che avverte il suo pubblico di aver appena ascoltato una storia imperitura, di dubbia origine, rimasta sepolta e segreta nel tempo. Mi piace pensare che il menestrello sia proprio il tempo e che gli unici spettatori possibili siamo noi lettori. C'è quindi una sorta di abbattimento della "quarta parete" se così vogliamo, perché questo narratore non parla a un pubblico interno alla storia, ma esterno... non so se ha senso quello che ho appena detto, ma comunque.
A tal proposito, penso che la figura retorica sia stata usata davvero alla perfezione: è protagonista, sintetizza e dà il ritmo del paragrafo di cui è apripista. Confesso che se non avessi aggiunto nelle note il riferimento a Dante - shame on me - non lo avrei notato, ma anche questo non fa che arricchire la cura con cui imbastisci le tue storie. Inoltre il riferimento ai sommi poeti onorati nella Divina Commedia dona al quartetto della tua storia un luce rifulgente, come se in qualche modo ne esaltasse la saggezza e la gloria, come in una sorta di parallelismo.
Per quanto riguarda la prima persona, mi piace l'idea che hai avanzato nelle note - sul fatto di "cristallizzare nel tempo" questi eventi, renderli immortali - e il contrasto con il dettaglio che questa relazione tra Godric e Corinna sia rimasta segreta, imbrigliata tra le maglie del tempo e ben nascosta non fa che creare un bellissimo effetto.
Nonostante il resto della storia non presenti altri chiasmi evidenti, ho percepito nel primo paragrafo una sorta di musicalità, dettata anche dalle frase più breve e dall'uso dell'asindeto molto caratterizzante, da cui il secondo, il terzo e le prime due righe del pezzo finale si distaccano, assumendo un ritmo più narrativo, più semplice, meno "sul pezzo" per certi versi. Non so se è un effetto voluto, ma devo ammettere che la musicalità del primo pezzo mi ha davvero ricordato una ballata, e mi dispiace che un po' si sia andata a perdere nelle altre due, dove il tono da narratore ha preso il sopravvento.

Un'altra cosa che ho notato si trova sempre nei tre chiasmi che scandiscono il testo: da una parte abbiamo la "spada" di Godrci che lui utilizza praticamente per affrontare ogni tipo di soluzione; dall'altra troviamo "la mente", "la lingua" e "il corpo" di Corinna (nella mia testa è Priscilla, sorry) come per evidenziare il grande camaleontismo di questo personaggio. Da una parte Godric, uomo da saldi e "stolidi" principi, dall'altra Priscilla che sa che la persona saggia deve saper adattarsi alle situazioni, mettere in campo doti differenti a seconda... Ma io ho visto anche un evidenziare non solo di due comportamenti diversi ma anche di due personalità agli antipodi, che in certo senso mostrano una faccia diversa dalla loro controparte comportamentale, quanto meno Corinna: Godric è un uomo dalla scorza dura e dall'indomito coraggio, preda dell'orgoglio e cieco davanti alla furia; Corinna invece è più fragile, e questa sua capacità di "cambiare" ha un prezzo secondo me, perché non sempre la cosa giusta, la cosa saggia, è anche quella che ci fa star bene. Essere saggi vuol dire vivere portando un grande peso sulle spalle, ricoprire un ruolo importante con saggezza vuol dire a volte trascurare la parte più egoista e personale di noi. E in questo caso, è stata la figlia, la parte sentimentale e amorosa con Godric.
Altra cosa, sempre legata ai tre chiasmi, e quella sorta di intreccio, che non posso definire climax, ma è proprio un contorcersi delle personalità dei due.
"Sicura, debole, dura" per Goderic, "volubile, affilata, fragile" Corinna, che secondo me vanno proprio a confermare quello che qui sopra ho detto. La personalità netta contro quella camaleontica, "volubile" gli dona un'interpretazione più ambigua, che mi piace. L'uomo debole, cieco contro la donna dalla mente e la lingua affilata. L'animo duro contro una donna fragile, nonostante tutto, consumata.

Passando alla caratterizzazione, devo dire che ho trovato molto caricata quella di Godrci. Non è edulcorata, non ne dai una rappresentazione cavalleresca, posata, "gentile", ma ne mostri il lato più "crudo", più affine alla natura più realistica del medioevo, sfruttando il periodo anche attraverso piccoli dettagli, ma che per me sono importantissimi e attualissimi, purtroppo.
Primo fra tutti la questione del matrimonio: "per orgoglio non si è mai voluta far chiamare moglie". Godric non capisce, per lui che la ama, la rispetta certo, ma la desidera e ha una mentalità dura, sicura, "limitata" dall'orgoglio e dalla sua virilità (la spada è emblema di ciò), il rifiuto al matrimonio di Corinna è una questione di orgoglio. Ma secondo me, c'è molto di più. E qui mi vado a imbarcare in terreni sabbiosi, pieni di sabbie mobili, e farlo con te che invece ne sai più una del diavolo è proprio follia, ma io la dirò comunque sta cosa, perché io sono come Godric, vado dritta come un treno nella mia natura imbecille.
Allora quello che penso è che il rifiuto di Corinna sia legato al suo volersi affermare come donna. E purtroppo, all'epoca (e qui sta la castroneria) una donna sposata diventava proprietà del marito, e ogni sua conquista un merito di lui; quel poco di prestigio, circondato comunque sempre da maldicenze, che le donne si potevano conquistare era strettamente legato alla loro "inviolabilità". Le donne colte, le donne con dei poteri, dovevano essere anche donne nubili, uniche ereditarie della loro famiglia, donne votate alla conoscenza e agli affari politici, e pur sempre di ruolo secondario rispetto agli uomini.
Ecco perché tutta questa storia mi ha dato un forte senso di ingiustizia. Corinna, per affermarsi nella "carriera" ha dovuto rinunciare ai suoi sentimenti, la sua arma è la lingua, e quella lingua viene sottovalutata persino dal suo amante, che le "permette" di provare a usare armi "meno fatali" quasi con incertezza.
Come ti dicevo, la caratterizzazione di Godric dipinge un uomo focoso, un po' rozzo, dall'indole irascibile e orgogliosa, che dimostra un animo appassionato, ma una fermezza dura che lo rendono comunque un uomo "limitato", posso dirlo? Il suo amore per Corinna attenua i suoi eccessi, ma non c'è mai piena comprensione dell'altra, e il rapporto non è mai del tutto alla pari (vedi quando le dice "non è un gioco"). La sua visione del mondo è netta, il suo modo di far fronte ai diversi eventi sempre lo stesso. Godric sopprime la razionalità con il cieco coraggio e il fuoco dell'ardore.
Credo di aver già parlato di Corinna attraverso i chiasmi e il particolare del matrimonio, voglio soltanto aggiungere che hai creato in poche righe una bellissima relazione, dai tratti dolce-amari, complessa, dove rispetto si mischia al desiderio, dove l'orgoglio cela fragilità da ambo i lati (vedi il finale con Godric che si dispera per la figlia e si spezza davanti alla verità calma enunciata da Corinna, dove il suo ardore non può nulla e davanti a quelle parole "è me che dovrei uccidere" si mostra anche lui mortale), e mi è piaciuto moltissimo vedere interagire due personalità così diverse, mai del tutto allineate, eppure appassionate, che condividono l'amore per la scuola, per l'altro e per la figlia, che hanno dato anima e corpo per i loro progetti, che hanno speso il loro amore, sacrificandolo e rimpiangendolo, e nella solitudine delle loro stanze si sono mostrati in tutti i loro difetti e le loro fragilità. E il dolore, per le scelte che entrambi hanno preso, sempre covato, sempre controllato, è infine esploso.
Attraverso questa breve storia sei riuscita a trasmettere un quadro storico sociale davvero complesso e sfaccettato, ma non solo, hai veicolato tutto attraverso sentimenti puramente umani, quali il desiderio, la passione, l'arguzia, l'orgoglio, la "virilità", la rabbia, la dolcezza e non per ultima anche l'afflizione, l'impotenza di due grandi personaggi davanti alla cosa più comune: l'amore.
Davvero molto bella, complimenti.
A presto!
(Recensione modificata il 09/02/2021 - 03:42 pm)

Recensore Junior
14/01/21, ore 12:59

[Prima classificata al contest "Di prompt stilistici e figure retoriche" sul forum di EFP]

Totale: 38/38
 
Grammatica e stile: 10/10
La storia è scritta in maniera impeccabile: non solo non ci sono errori di grammatica o di sintassi, ma non ho neanche trovato un piccolo refuso di quelli che sfuggono anche dopo numerose riletture.
Nel valutare le storie, ho l’abitudine di leggerle una prima volta come “lettrice” e poi di rileggerle in maniera più critica, per analizzarle a fondo e cercare di cogliere più dettagli possibile, anche in modo distaccato. Posso dirti che nel leggere la tua storia mi è stato difficile distaccarmi, perché la narrazione è scorrevole e coinvolgente e penso che risulterebbe piacevole a chiunque, perfino a chi può non essere appassionato dei personaggi o del tema trattato.
La fluidità del testo fa pensare che tu scriva abbastanza di getto, con quella rapidità che permette alle parole di essere dove devono essere senza mai stonare nel contesto, eppure traspare anche una generale cura della storia, che suggerisce che, volontariamente o meno, ognuna di quelle parole è stata inserita con uno scopo preciso, studiato, come un singolo colpo di cesello che contribuisce alla realizzazione dell’opera finale. Non c’è un modo giusto o sbagliato per scrivere, ci sono soltanto preferenze e inclinazioni personali, ma penso di poter dire, nel non aver intuito quale tipo di scrittrice sia tu, che ti appartiene il meglio di entrambe le versioni e per questo ti faccio i miei complimenti.
 
Il tuo stile è semplicemente elegante. Mai forzatamente aulico, mai inutilmente colloquiale, si piega alla perfezione a quello che scrivi e appare così adatto al contenuto da farmi pensare, per un solo istante, che tu scriva sempre e solo ballate medievali. La verità è che, probabilmente, sei così padrona della tua scrittura da risultare molto versatile, ma al contempo vi trovo qualcosa di fortemente personale che può essere interpretato come la tua firma, un marchio riconoscibile che sono sicura che troverò ancora quando avrò il piacere di leggere altro di tuo. Bravissima!
 
Titolo: 2/2
Il titolo è assolutamente perfetto, corretto in italiano, aderente al testo, nonché perfettamente integrato con l’uso dei pacchetti. Mi piace molto, complimenti!
 
Utilizzo dei pacchetti:
Prompt stilistico: 4/4
La narrazione deve essere al tempo presente.
Il pacchetto è utilizzato non solo correttamente, ma anche in maniera perfettamente centrata: la tua storia è strutturata in modo da richiedere l’uso del tempo presente, il che valorizza ancora di più il prompt assegnato. Devo dire che non era facile impressionarmi con l’uso di questo pacchetto, dato che sono più incline a preferire la narrazione al passato, ma sei stata, ancora una volta, impeccabile, non solo nel renderlo alla perfezione dal punto di vista stilistico, ma soprattutto nel renderlo necessario, perché la storia è raccontata per frammenti che mi permetterei di definire come le strofe di una canzone, occhiate alla quotidianità dei personaggi intervallate da frasi che introducono considerazioni al di sopra del tempo. Punteggio meritatamente pieno.
           
Figura retorica: 4/4
Chiasmo
“Godric è il primo, e la seconda è Corinna.
La spada di Godric è sicura, volubile è la mente di Corinna.
La spada di Godric è debole, affilata è la lingua di Corinna.
La spada di Godric è dura, fragile è il corpo di Corinna.
Tosca è la terza, e l'ultimo è Salazar.”
La figura retorica è usata alla perfezione, esprime concetti centrali per la storia e accompagna, con i suoi significati, le scene a cui il lettore assiste nel corso della narrazione. Il chiasmo non è soltanto una disposizione incrociata di parole, bensì è l’accostamento di termini complementari: hai saputo scegliere sempre le parole adatte, giocare non solo sul loro senso, ma anche sul suono, ottenendo il migliore risultato possibile e attribuendo a tutta la storia quella compiutezza che si prova nel giungere al termine di un enorme chiasmo ben costruito.
Ho anche apprezzato che tu abbia specificato nelle note il perché della costruzione diversa del chiasmo iniziale e finale, il riferimento letterario è molto bello e trovo che, ancora una volta, la tua scelta si sposi benissimo con tutto il resto, enfatizzando la sottile differenza tra il “piccolo chiasmo” costituito da Godric e Corinna (“sembrano non esserci un terzo e un quarto”) e il “grande chiasmo” dei quattro fondatori, tra i quali loro due “cadono vicini solamente nell'aridità di un elenco”.
Insomma, ancora una volta complimenti!
 
Coerenza e caratterizzazione dei personaggi: 8/8
Nonostante gli ottimi risultati che hai ottenuto anche in tutti gli altri parametri, ritengo che il punto forte della tua storia siano, in realtà, i personaggi. È difficile caratterizzare bene personaggi che non sono molto particolareggiati all’interno del canon in una fanfiction breve come la tua, eppure ci sei riuscita perfettamente: Godric e Corinna risultano coerenti, aderenti all’immagine che abbiamo di loro dai libri, definiti a tuttotondo e abbastanza vivi da consentire al lettore di entrare in empatia con loro. Ciò che ho apprezzato di più è il modo in cui ogni parola che hai scelto e ogni azione che hanno compiuto ha aggiunto qualcosa alla loro personalità, perché è facile scrivere che Corinna ha una mente volubile e una lingua affilata, ma renderlo vero, mostrandolo a ogni battuta e a ogni movimento, è tutto un altro paio di maniche. L’intelligenza di Corinna traspare dalle piccole cose, come il suo divertimento per una trovata geniale come quella delle scale che cambiano (ho adorato che tu abbia attribuito a lei questo dettaglio!), o l’impegno con cui riflette per trovare una soluzione ai dissapori tra Godric e Salazar. D’altro canto, lei non è semplicemente intelligente come vuole il canon, è anche appassionata nel suo legame con Godric, tagliente nel tirare in ballo Tosca e meravigliosamente fragile quando la vediamo distrutta dal dolore per la perdita della figlia, aspetto che traspare dalle sue parole, dalle sue lacrime e, ultimo ma non per importanza, dal tuo stile che acquisisce un tono più drammatico.
Lo stesso vale per Godric, coraggioso, orgoglioso, forte, ma non in maniera stereotipata: ho amato ognuno dei suoi gesti decisi e protettivi nei confronti di Corinna, la sua malcelata debolezza quando è con lei, l’irascibilità che gli suscita il confronto con Salazar e infine la meravigliosa immagine di lui che lascia cadere a terra quella spada che ha agitato contro il nulla, combattendo il dolore allo stesso modo in cui avrebbe combattuto qualsiasi altro nemico, prima di rendersi conto che la consolazione reciproca tra lui e l’amata è l’unico palliativo possibile.
Ho adorato la scelta di Helena come loro figlia, ma ancora di più mi è piaciuto vedere dipinta Corinna come una donna forte e orgogliosa, che si nega l’appellativo di moglie perché lei è molto più di una donna da vedere accanto a un uomo. Anche Tosca e Salazar, appena accennati, sono inseriti bene e sono funzionali alla vicenda: in pochissime parole emergono i loro tratti distintivi, buona e pacata lei, irritante e litigioso lui, ma soprattutto spingono avanti la narrazione, dettagliando Godric e Corinna che, per quanto costituenti un piccolo mondo a sé stante, fanno parte di un quadro più grande che vede i quattro fondatori lavorare assieme. Sono molto, molto soddisfatta di tutto ciò.
 
Gradimento personale: 10/10
Penso sia già chiarissimo dai parametri precedenti che ho apprezzato moltissimo la tua storia: nell’analizzare i parametri più strettamente tecnici, se così si può dire, non potuto fare altro che riconoscerti le qualità che hai mostrato di avere in questa fanfiction e farti dei meritati complimenti; ma se posso parlare per un momento da lettrice e non da giudice, devo dirti che ho amato la tua storia per ragioni molto più istintive che tecniche, mi hai conquistata con semplicità e la mia valutazione sarebbe assolutamente positiva anche se non fosse ragionata e fosse più “di pancia”.
Non leggo moltissimo dei fondatori, ho iniziato soltanto recentemente e conosco solo storie in cui detesto Godric e non riesco ad apprezzare particolarmente Corinna. Sei chiaramente stata abilissima se in una storia così breve hai scardinato l’immagine che avevo dei fondatori fino a farmi shippare questi due personaggi come se li adorassi da sempre.
Ho amato la costruzione della storia, in tutto, dai personaggi, allo stile, alla struttura, meravigliosa nel suo richiamare una canzone medievale, eterna, ma allo stesso tempo così vicina al lettore che è impossibile non rimanerne coinvolti. Bravissima!


Ancora una volta complimenti e grazie per la partecipazione!
Futeki

Recensore Veterano
30/12/20, ore 12:40

Io NON volevo leggere la tua storia, perché sapevo che poi la mia sarebbe sembrata banalissima al confronto, ma davvero non posso far altro che farti i complimenti. Bellissima questa storia d'amore e il fatto che tu abbia pensato a un'ipotetica figlia di Godric e Corinna. I sensi di colpa che lui prova per la sua morte, poi, davvero li ho provati anche io. Hai uno stile di scrittura bellissimo, che non risulta mai pesante e, ripeto, non posso far altro che farti i complimenti. A presto e in bocca al lupo per il contest, anche se non ne hai assolutamente bisogno.

Recensore Master
27/12/20, ore 21:25

Ciao, ho deciso di passare anche io a curiosare sulla tua storia per il contest!
Inizio dicendo che ho sempre adorato le storie sui Fondatori e mi ha fatto piacere trovare una Godric/Corinna, coppia che ultimamente mi ispira sempre di più perché vedo questi due personaggi come complementari, corpo e mente che si fondono a vicenda.
La storia è scritta benissimo, lo stile è sempre scorrevole, curato e ricercato al punto giusto senza risultare mai pesante. Sei riuscita a ricreare un'atmosfera medievale attraverso le parole e i dialoghi e a utilizzare a dovere la figura retorica, che è risultata molto suggestiva e tra l'altro si adatta perfettamente a una storia ambientata in questo dato contesto.
Mi è piaciuto il fatto che all'inizio evidenzi come il forte legame tra Godric e Corinna arrivi a far dimenticare loro l'esistenza di un terzo e di un quarto, mentre nel finale vengono ripresi anche i nomi degli altri Fondatori, come se dopotutto Godric e Corinna non potessero davvero esistere senza Salazar e Tosca
Molto bella anche la parte in cui dici che Corinna è sempre stata troppo orgogliosa per farsi chiamare moglie, l'ho apprezzato tantissimo.
In bocca al lupo per il contest!

Recensore Junior
16/12/20, ore 17:18

Ciao cara!
È un piacere tornare a leggere le tue storie, ho trovato questa nel contest sulle figure retoriche e l'ho a dir poco adorata. Hai uno stile che è pura poesia, dolce e tagliente allo stesso tempo. Il chiasmo è evidente e presentato alla perfezione secondo me.
In poche righe sei riuscita a delineare perfettamente la storia che volevi narrare, senza buchi di trama o aspetti non troppo chiari. Davvero bravissima
Ti faccio i miei complimenti e un in bocca al lupo per il contest!
A presto,
Lu 

Recensore Master
08/12/20, ore 20:04

Cara LadyPalma,
Non passo da te da una vita e dico: beh, Shilyss, oggi sarebbe carino passare e lasciare un presente ed ecco che, incredibilmente, tu lo fai a me, con una storia che per coerenza, stile, struttura e fantasia colpisce diritta al cuore come una freccia. È bellissima. Ho amato lo stile concentrico, di ballata. Ho amato il chiasmo, la forza di queste tre strofe che raccontano una storia più lunga e intricata di così, qui mirabilmente focalizzata nei suoi punti. Le frasi selezionate con cura che tratteggiano con acume i personaggi.

L’idea di Helena figlia di Godric e di Corinna che non si piega a sottostare a una relazione canonica per rimanere libera e fiera è incantevole, come incantevole è il puntare sulle armi differenti che hanno entrambi – lui la spada che lo fa somigliare a Cuor di Leone, lei la lingua che richiama la parola e l’intelligenza. È la storia di un amore e di una relazione esclusiva, ma i fondatori ci sono tutti e quattro, sebbene solo menzionati – c’è Tosca e c’è Salazar. È solo un pensiero veloce – purtroppo devo scappare – e me ne rammarico, ma la rileggerò più volte perché merita, merita tanto. Sperando di ripassare presto e di provare a mettermi in paro, ti abbraccio forte, ti faccio ancora auguri e piazzo questa in lista perché è una piccola perla, uno splendore.
Un caro saluto,
Shilyss

Recensore Master
08/12/20, ore 12:51

Ciao Marti :3
Eccomi a leggere dei tuoi Fondatori! Sapevo della tua inclinazione Salazar/Corinna, quindi questa scelta mi ha un po' sorpresa all'inizio (ti hanno piegata!), ma come coppia non mi dispiace affatto e la tua storia mi è molto piaciuta!
Hai fatto veramente un ottimo lavoro con il chiasmo; la ripresa stilistica di Dante l'ho amata, inutile dirti che si sposa molto bene con i Fondatori.
Bello anche che apra e chiuda la raccolta, e in generale la struttura con cui hai disposto i paragrafi. Uno introduttivo, tre centrali che raccontano tre diversi momenti, uno conclusivo; i tre centrali ognuno introdotto da un chiasmo leggermente diverso.
Ho apprezzato molto i dialoghi (il primo proprio divertente), li caratterizzano bene. La parte finale, con la disperazione (e rabbia) – senza contare i sensi di colpa – per la morte di Corinna è proprio triste 💔 Ma ovviamente giusta.
Ce lo vedo Godric a reagire così alla morte di sua figlia, ma nemmeno lui può infilzare un fantasma.
Bel tocco il fatto che Corinna sia orgogliosa e non si faccia chiamare moglie!

Ottimo lavoro come sempre! In bocca al lupo per il contest 💙
Mari

Recensore Master
07/12/20, ore 14:57

Io questa storia non la volevo leggere, dato che partecipiamo allo stesso contest e in me sovviene l'istinto di cancellare la mia dalla faccia della terra.
Cercherò di sopprimere questo impulso, anche se davvero penso tu mi abbia surclassata, a questo giro, e ne sono molto amareggiata (lol).
Questa coppia io personalmente la amo, è emersa anche in me dopo Salazar e Tosca, ma li trovo anche io davvero perfetti insieme. Mi fa sempre strano leggere di personaggi a me familiari usati da altri autori, ma ho amato anche la tua versione (e mi ha fatto stra stra strano leggere di Corinna con gli occhi chiari).
Mi è piaciuto che tu abbia rievocato la rivalità tra Godric e Salazar, e che sia proprio Corinna a fare da mediatrice, ovviamente insieme a Tosca. Mi hai fatto male, a nominarla con così tanta cattiveria.
Interessante la scelta (a me familiare) di rendere Helena figlia di Godric che trovo meravigliosamente azzeccata in questa storia, così come ho adorato che per orgoglio Corinna non si sia fatta chiamare "moglie", davvero bellissimo.
La conclusione l'ho amata, mi ha colpito tantissimo.
Insomma, un po' ti odio perché ero convinta della mia OS fino a questo momento, ma questa storia è bellissima e va dritta nelle mie preferite (e io dritta a seguire la conferenza che sto ignorando per scriverti, motivo della mia brevità).
Gaia