Recensioni per
La Dodicesima Luna
di Nina Ninetta

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
16/02/21, ore 00:39
Cap. 5:

Da tempo volevo ripassare a finire la recensione perché questa storia nella sua semplicità è molto avvincente e ha una bella profondità di sentimenti. Mi piace molto il rapporto tra ifrit e elly che da nemici giurati arrivano ad amarsi. Mi piace il fatto del nome che segna un cambiamento nella vita dei personaggi, lo stregone riceve un nuovo nome da eleanor, che ormai pare fidarsi di lui e da quel momento anche se è libero di andarsene, sceglierà di combattere per i suoi nuovi amici, l'esorcista alla fine confida il suo vero nome dopo la notte d'amore in cui hanno deciso di iniziare una nuova vita insieme.
(Recensione modificata il 16/02/2021 - 01:41 pm)

Recensore Veterano
26/01/21, ore 16:50
Cap. 1:

Cara Nina
ho seguito come lettrice quest contest e mi sono incuriosita. Devo dire che lo strgone fin dal primo capitolo domina la scena e rende la storia accattivante. Le da un tocco speciale.

«Ricapitoliamo: io accompagno il moccioso dai super Saggi e poi sono libero?».
«Esatto».
«Affare fatto. Vi stringerei la mano sire, ma sono un po’ impedito al momento».


Il suo senso dell'umorismo mi ha subito conquistato devo dire.Un po' irriverente ma quel colpo è stato fighissimo.
Lo Stregone mosse appena una mano e una palla di fuoco colpì in pieno la bestia, carbonizzandola.

Gli dicoo di passare dalle segrete e lui invece salta dalla finestra.
Per il resto non ho nulla da eccepire: intrigante l'antefatto che da un senso di pericolo e impotenza di fronte all'avanzata del male. La famiglia reale mi è piaciuta, i genitori che non vogliono saperne di consegnare il figlio, il bambino disposto a sacrificarsi. L'eroina incarna il classico ruolo da cavaliere senza macchia e senza paura.
L'atmosfera della carneficina nella città è dark ma non è nemmeno troppo cruda come il resto della storia.
Il lettore resta con il desiderio di scoprire cosa combinerà lo stregone.

Recensore Master
25/01/21, ore 16:58
Cap. 1:

Terza classificata al contest "Darkest fantasy II edizione" e vincitrice del premio “Miglior personaggio”

Grammatica e stile:
8,8/10 (4,3 grammatica + 4,5 stile)

Di seguito, riporto i refusi e gli errori grammaticali riscontrati, con il relativo punteggio detratto.

Hai la tendenza, in presenza di discorsi diretti, a inserire altro segno d’interpunzione dopo il punto esclamativo o interrogativo: di per sé, non si tratta di un errore, ma è sconsigliato farlo, in quanto si tratta di una ridondanza ed è poco elegante a vedersi. È sufficiente, infatti, utilizzare solamente il punto esclamativo o interrogativo e poi continuare la frase normalmente, con lettera minuscola o maiuscola a seconda che la frase continui oppure no.

Capitolo 1

”un dio che non si sarebbe neanche scomodato di ascoltarli” ---> ”ad ascoltarli”. (-0,1)

”È tardi anche per uno come me ribaltare la sorti della gara” ---> ”per ribaltare”, refuso.

”Oltre a esso un’orda spaventosa di demons sbavava sui corpi delle vittime” ---> ”oltre esso”, refuso.

Capitolo 2

”girandosi sulla schiena trapasso il petto dell’uccellaccio” ---> ”trapassò”, refuso.

”Ecco perché sono così pericolosi e l’Ordine degli Esorcisti da loro la caccia” ---> ”dà”. (-0,2)

”Lo avrebbe ammazzato se non fosse indispensabile alla buona riuscita della missione” ---> Errore nella consecutio temporum. La frase avrebbe dovuto essere: ”lo avrebbe ammazzato se non fosse stato indispensabile”. (-0,2)ù

”Io ha già fame” ---> ”ho già fame”, refuso.

”alle coperte che si alzavano e abbassano” ---> ”abbassavano”, refuso.

”Alle donne strappano via il ventre in modo che non possa avere figli” ---> ”non possano avere”, refuso.

”sospiro lo Stregone avviandosi nella toilette” ---> ”sospirò”, refuso.

Capitolo 3

”Si dice che nel Regno della Luce Eterea di notte il cielo si riempi di puntini luminosi” ---> ”si riempia”, refuso.

”la sensazione di sollievo che poi l’avevano pervasa” ---> ”l’aveva pervasa”, refuso.

”una decina di demons li avevano accerchiati” ---> ”li aveva accerchiati”. (-0,2)

Capitolo 4

”la giro verso di sé” ---> ”la girò”, refuso.

”costatò, allora tenendola avvolta nella coperta” ---> ”constatò”, refuso.

”Poiché Ifrit non disse nulla, lei continuo il racconto” ---> ”lei continuò”, refuso.

”ormai brulicava di bestie demoniache, di guardia di Sekhimet” ---> ”di guardie”, refuso.

”un intensa luce gialla” ---> ”un’intensa”, refuso.

”Lo stregone rise, gettando la testa all’indietro come il solito” ---> ”come al solito”, refuso.

Da un punto di vista stilistico, hai un modo di scrivere molto diretto e semplice, ma non per questo poco curato o godibile. Le tue frasi sono fluide, scorrevoli, povere di subordinate e questo tuo stile immediato si adatta molto bene al genere di storia che hai deciso di presentare, dove c’è un’ampia presenza di scene d’azione. Hai una buona padronanza della lingua italiana, con un uso del lessico variegato e sempre pertinente, che ben si adatta a una storia dal sapore fantasy. Anche l’uso della punteggiatura è variegato e si adatta al ritmo della narrazione: nei momenti tranquilli e introspettivi prediligi il punto fermo, che dona un ritmo disteso alla storia, mentre nelle scene d’azione prediligi frasi più brevi, scandite da virgole, che ne dettano un ritmo più serrato e frenetico, che si adatta bene ai momenti di combattimento o di fuga. Quest’alternanza ti ha consentito di mantenere alta l’attenzione e di rendere la lettura dinamica, mai noiosa o pesante, nonostante la lunghezza del testo. Riguardo la punteggiatura, l’appunto che ho da fare è che essa non sempre è precisa nell’utilizzo: a volte, ci sono dei segni d’interpunzione mancanti o, al contrario, di troppo, oppure vi sono dei segni d’interpunzione utilizzati in luogo di altri (soprattutto, virgole al posto dei due punti) e questo ha reso leggermente difficoltosa la lettura in alcuni punti, ma nulla di troppo grave o che richiedesse di rileggere la frase per capirne il senso.
Per quanto riguarda le descrizioni, ne fai di brevi e concise: dici quanto basta per dare un’idea al lettore dei luoghi e degli eventi; dai delle pennellate nette e concise, ma che non creano confusione: si riesce a comprendere bene che cosa sta accadendo e a figurarsi altrettanto facilmente i luoghi in cui si svolge la storia. Non si sente l’esigenza di descrizioni più approfondite, in quanto ciò che dici è sufficiente a se stesso e alla storia e si accorda con i momenti sempre in fuga e sull’attenti che i protagonisti vivono: dilungarsi eccessivamente nella descrizione di ciò che li circonda avrebbe fatto perdere la sensazione di frenesia che accompagna i nostri tre fuggiaschi: poiché guardiamo tutto attraverso i loro occhi, dire l’essenziale risulta essere coerente con il loro non indugiare troppo a pensare o riflettere, ma piuttosto attaccare e fuggire.
C’è un buon equilibrio tra parte narrata e dialoghi: per quanto riguarda questi ultimi, hai dotato un personaggio di un proprio linguaggio e modo di parlare, che non solo ha reso i dialoghi realistici, ma ha anche permesso al lettore di riconoscere chi stava parlando ancor prima che venisse esplicitato nel testo, e questa certamente è una nota di merito.

Caratterizzazione personaggi: 10/10

I protagonisti principali della tua storia sono tre: Sirio, Eleanor e Ifrit.
Sirio è il Prescelto, il bambino intorno a cui ruotano tutti gli eventi e le vite di coloro che devono proteggerlo. Egli è l’incarnazione di Mithra, è la divinità dormiente, potenzialmente in possesso di straordinari poteri ma, nello stato attuale delle cose, assolutamente inerme e fragile. È solo un bambino (dopotutto ha solo intorno ai dodici anni), che tu hai saputo rendere alla perfezione nella sua innocenza; è maturo per la sua età, nel comprendere che cosa sta accadendo alla sua città e nel decidere di sacrificarsi per il bene di essa. È maturo anche nel suo non lamentarsi troppo durante il viaggio, nell’ubbidire a ciò che i suoi protettori gli dicono di fare senza opporre resistenza, capendo la gravità e la serietà della situazione. Eppure, permangono in lui degli evidenti tratti fanciulleschi, tipici della sua età: quando si lamenta perché ha fame, quando guarda a Eleanor e a Ifrit con innocenza, quando chiede a Eleanor di restare con lui, una volta giunti a destinazione. Questa dualità che convive in lui lo rende certamente un personaggio sfaccettato e molto intrigante: è interessante notare come in lui coesistano felicemente questi due aspetti così opposti e come essi siano d’aiuto, sia a Ifrit che a Eleanor, per guardare alcune cose in maniera diversa e per avvicinarsi l’un l’altra. Sirio possiede l’innocenza di un bambino, non è traviato da pregiudizi o da una profonda conoscenza degli avvenimenti, per questo guarda ai suoi due accompagnatori con i suoi occhi innocenti, e li vede per quello che sono, mentre loro due, almeno inizialmente, non riescono a guardare oltre le apparenze. In tal senso, Sirio è un po’ la voce della saggezza del gruppo, colui che mitiga l’odio di Eleanor nei confronti di Ifrit e colui che fa cominciare a vedere allo Stregone Eleanor sotto un’altra luce. È l’anello di congiunzione tra loro due, ciò che li costringe a collaborare, ma anche ciò che ha permesso loro di avvicinarsi.
Eleanor è il personaggio che incarna maggiormente quelle che sono le caratteristiche del classico eroe, almeno inizialmente. È fedele al suo re, al suo principe e al ruolo che si è scelta. Lei è un’Esorcista e persegue ciecamente i precetti che l’appartenenza a quest’ordine le impone, così come segue altrettanto ciecamente gli ordini del re. Guarda al mondo con gli occhi di un’Esorcista e con ciò che crede la vita le abbia insegnato. Non riesce a guardare oltre le sue credenze e la sua moralità, resta salda nelle sue convinzioni, non tentenna, non si fa domande. Esegue gli ordini e basta. È disciplinata, coraggiosa, leale, protegge i deboli, cerca di portare il bene. È assimilabile a un cavaliere dei poemi cavallereschi. Questo, come già detto, inizialmente. Lungo tutta la storia, infatti, si assiste a una crescita e a una maturazione del personaggio, graduale ma evidente: man a mano, Eleanor viene a conoscenza di nuove realtà, di nuove verità che la costringono a rivedere le sue credenze e i suoi valori, nonché la strada che ha scelto di percorrere. Si rende conto, gradualmente, che il mondo non è esattamente come lei ha sempre creduto essere, che il male e il bene non sempre hanno confini netti e ben distinguibili (Ifrit dovrebbe essere malvagio, eppure dimostra di non essere crudele come gli altri Stregoni; i Saggi dovrebbero essere persone totalmente positive, votate al bene, ma vengono dipinti un po’ diversamente con la vicenda di Febe). È costretta a rivedere le sue posizioni, a divenire meno inflessibile e, nonostante all’inizio provi una repulsione per questo, alla fine decide di accettare quella se stessa che ha sempre represso, di abbandonare la strada che il suo passato tormentato l’aveva costretta a scegliere, per tracciare un nuovo percorso, scelto liberamente. Decide di seguire pienamente se stessa, di abbandonare quella rigida moralità con la quale è cresciuta, di lasciar andare ciò che ci si sarebbe aspettati da lei per inseguire ciò che vuole. Questo la rende certamente un personaggio dinamico e per nulla scontato: Eleanor si mette in discussione, rivede le sue posizioni, cambia e cresce, matura, e questo ha donato alla sua personalità delle sfumature che l’hanno resa complessa e che tu hai saputo rendere molto bene con delle introspezioni approfondite e ben fatte, creando un personaggio a tutto tondo, per il quale non si può non provare empatia.
Ifrit è l’antieroe della vicenda. Lui è il pericoloso Stregone che è stato rinchiuso perché accusato di aver distrutto un intero villaggio, di aver commesso chissà quali altri gravi crimini e di essere pericoloso, in quanto molto potente nonché un figlio di Sekhimet, di quella dea che porta dolore e distruzione nel mondo. L’unica colpa di Ifrit, dunque, è quella di essere preceduto dai pregiudizi, pregiudizi che impediscono di guardare oltre ciò che appare. Sicuramente, non è un personaggio buono nel senso classico del termine: decide di aiutare Sirio per riottenere la libertà, e non perché la sua moralità lo spinge a farlo. È egoista e l’egoismo è ciò che lo muove in prima battuta. Tuttavia, nel corso della storia, impariamo a conoscere, insieme a Eleanor, altre sfumature del suo carattere e del suo essere: così, apprendiamo che è vero che ha distrutto un intero villaggio, ma è anche vero che lo ha fatto per vendicare l’ingiustizia subita da sua madre. È vero che ha fatto del male, ma è anche vero che ha fatto del bene, come quando ha deciso di aiutare Febe e anche quando decide di salvare Eleanor e di potare a termine il compito che gli era stato affidato, anche dopo essersi liberato dai bracciali. Anche in lui c’è un profondo processo di crescita e di consapevolizzazione, che lo porta a compiere una scelta definitiva, ad abbandonare il fianco di Sekhimet per schierarsi con Eleanor. Ifrit è certamente un personaggio molto complesso e sfaccettato, che nel corso della storia ha avuto molto da dire e che dietro il suo carattere sfrontato, dietro le sue continue battute, nasconde una grande profondità d’animo, che Sirio nota subito e che infine vede anche Eleanor. Anche con lui hai fatto un ottimo lavoro d’introspezione, che ha saputo sottolineare ogni aspetto del suo complesso carattere.
Menzione particolare anche a Febe e Scorpius che, benché compaiano per poche scene, sono ben caratterizzati nei loro tratti essenziali. Di loro, hai lasciato ben intuire l’attitudine e il modo di essere, riuscendo a non renderli piatti, anche se presentati in poche righe.
Il legame tra Eleanor e Ifrit è ben svolto e approfondito: ne hai mostrato la nascita, la crescita e il consolidamento, legandolo anche al silenzioso patto stretto tra loro con il fatto che Eleanor abbia dato un nuovo nome a Ifrit. Il loro amore, dunque, è di duplice lettura: è un amore autentico, ma è anche un amore alimentato dal loro legame. Quest’ambivalenza lo rende certamente interessante e per nulla scontato.

Trama e originalità: 8,5/10

Per quanto riguarda la trama, la tua storia procede in maniera lineare e non presenta un particolare intreccio. Gli eventi si susseguono uno dopo l’altro, seguendo un ordine cronologico. Nonostante questo, la storia non risulta noiosa, per via del fatto che momenti d’introspezione si alternano a scene di azione, che movimentano la narrazione e tengono sempre desta l’attenzione del lettore. La storia è ben svolta e ben costruita, tutto è spiegato in maniera approfondita, dalla profezia, al contesto. Anche l’ambientazione è mostrata chiaramente, cosicché il lettore ha ben chiaro quali siano le meccaniche che muovono il mondo da te creato, com’è la società, come gli uomini si sono adattati a vivere con i demons a vessarli. Hai reso chiari anche i vari ruoli che compaiono all’interno della storia: il Prescelto, i Saggi, gli Esorcisti, gli Stregoni, tutto è mostrato e approfondito e nulla viene trascurato o spiegato rapidamente. Alla fine della storia, non si hanno quesiti non risposti e non si resta confusi da questo universo ricchissimo e molto interessante che hai ideato. Con questa storia, hai scostato il velo che nasconde quest’universo narrativo, ce ne hai dato un assaggio ben congegnato ed esaustivo, lasciando intravedere però la vastità di questo mondo, di cui abbiamo solamente toccato la superficie. La trama è ben strutturata e convincente, poiché ogni evento e ogni avvenimento sono motivati. L’unica cosa che ho trovato poco convincente a riguardo è il momento in cui Ifrit finge di aver portato Eleanor nel tempio di Sekhimet come prigioniera e viene creduto, anche dalla dea stessa. Durante lo scontro con Scorpius, quest’ultimo dice a Ifrit che sua madre si è offesa per il suo tradimento e gli ha quindi ordinato di ucciderlo, lasciando intendere che Sekhimet fosse a conoscenza del voltafaccia di Ifrit, pertanto risulta improbabile che gli abbia poi creduto, una volta giunto al tempio, soprattutto alla luce del fatto che Scorpius avrebbe quantomeno avvertito tutti del suo tradimento. Per il resto, hai creato una trama interessante e ben fatta.
Per quanto riguarda l’originalità, la tua storia non è molto innovativa, per via di vari cliché del genere presenti, come quello del Prescelto che deve salvare il mondo dal male e riportare il bene, oppure come quello dei due acerrimi nemici costretti a collaborare, che poi finiscono per cambiare idea l’uno sull’altro e innamorarsi. Il punteggio nella voce, tuttavia, è comunque alto, in quanto hai saputo svolgere e rielaborare questi cliché in maniera interessante. innanzitutto, il Prescelto viene a essere un contorno, un aspetto secondario della vicenda, che ruota invece intorno alle dinamiche del gruppo e alla crescita interiore dei personaggi; il focus, dunque, si sposta dal generale al particolare, e questo è senza dubbio interessante. inoltre, i confini tra bene e male, tra giusto e sbagliato, vengono man a mano sfumando nel corso della narrazione, fino a mescolarsi e a perdere la loro nettezza. Le stesse scelte che compiono i personaggi, soprattutto Eleanor, non sono affatto scontate, così come non è scontato il legame che unisce lei e Ifrit che, come già detto in precedenza, trova nella sua ambivalenza un elemento di originalità. Inoltre, il finale aperto sulla lotta tra il bene e il male lascia intendere che non sia per nulla scontata la vittoria del primo sul secondo, né definitiva: dato che una divinità non può morire davvero, è presumibile pensare che, se Sekhimet venisse sconfitta, anche lei inizierebbe a reincarnarsi, come accaduto a Mithra, e il ciclo della profezia ricomincerebbe, anche se al contrario. Hai anche inserito dei piccoli colpi di scena nella storia, che l’hanno senza dubbio resa interessante. Tutti questi elementi hanno permesso alla tua storia di risultare molto interessante e piacevole da leggere, non rendendo pesante la presenza dei vari cliché.
La tua storia può considerarsi pienamente dark fantasy. Nonostante l’umorismo di Ifrit e i continui battibecchi tra lui ed Eleanor stemperino l’atmosfera, essa è indubbiamente contraddistinta da un persistente senso di angoscia e orrore. Il mondo che hai dipinto è decadente, in preda al male e alla sofferenza. tutto è cupo e oscuro. I personaggi sono ambivalenti, la loro moralità è dubbia, in loro bene e male si mescolano, sono antieroi. Per questi motivi, hai creato un racconto che s’inserisce pienamente nel genere. Complimenti!

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il personaggio è stato senza dubbio molto ben utilizzato. Non solo Ifrit è uno stregone a tutti gli effetti, ma hai anche creato una storia dietro la figura stessa dello stregone, gli hai dato una collocazione ben precisa all’interno della storia, rendendolo parte integrante e fondamentale della stessa. (+1)
Anche il prompt è stato ben sviluppato. Non viene mai nominato esplicitamente, tranne in un passaggio da Ifrit, nel suo confronto con Febe, e tuttavia il segreto che Eleanor porta con sé riguardo la sorella, quella verità che custodisce fin quasi alla fine, quando decide di fare pace con il suo passato, è ciò che definisce l’Esorcista, ciò che la rende quello che è e che la ancora alle sue credenze e alle sue scelte. Il segreto che riguarda sua sorella e che non le dà pace, che la tormenta, ha condizionato ogni aspetto della sua vita, finché non decide di confessarlo a Ifrit, di venirci a patti, trovando finalmente quella tranquillità che le è stata a lungo negata. In tal senso, il prompt viene a essere fondamentale all’interno della storia. (+2)
Hai fatto un uso semplice, ma molto efficace dell’oggetto del pacchetto. Di fuoco è la magia che utilizzano gli Stregoni in generale e Ifrit in particolare, e questo ti ha permesso di rendere l’oggetto protagonista della vicenda e d’investirlo di una sua importanza, dal momento che è spesso il mezzo con cui i protagonisti riescono a tirarsi fuori dai guai. (+1)
La frase è inserita in maniera pertinente e coerente all’interno della storia. Viene dapprima pronunciata da Ifrit, riferendosi a se stesso e alla sua magia considerata malvagia, e viene poi ripresa nei pensieri di Eleanor, quando lei riflette su di lui e comincia a guardarlo, anche se ancora inconsapevolmente, con occhi diversi, a farsi domande su di lui, a riflettere sulla sua natura. Ifrit considera la sua magia un male, ma un male necessario per proteggersi da mali ben peggiori e, per questo, la ritiene qualcosa da accettare e non da rifuggire, anche se da tutti viene etichettato come un mostro. Questo concetto è ben sviluppato nel tuo racconto, pertanto la frase viene ad assumere una sua importanza all’interno dello stesso. (+1)

Gradimento personale: 4,8/5

La tua storia mi è piaciuta molto. L’ho letta senza interruzioni, nonostante la sua corposità, e mi è davvero dispiaciuto quando sono giunta alla fine della storia: se ci fosse stato altro da leggere, lo avrei fatto ben volentieri. Dato che il finale aperto ben si presta a un sequel, se dovessi mai decidere di scriverne uno, sarò ben più che lieta di leggerlo. Mi sono piaciuti i tuoi personaggi così estremamente sfaccettati, per nulla scontati e umani. Ho adorato il mondo che hai creato, le dinamiche che hai presentato e tutte le sue sfaccettature, dagli Esorcisti agli Stregoni. Mi sono piaciuti i piccoli colpi di scena che hai inserito qua e là - come la verità sul perché Ifrit abbia bruciato il suo villaggio, le implicazioni di dare un nuovo nome a uno Stregone e la verità su Miriam - e che hanno reso la tua storia dinamica e piacevolissima. Nonostante siano presenti vari cliché, e nonostante i racconti dove le storie d’amore sono centrali non siano propriamente il mio genere, la tua storia ha saputo comunque catturarmi e farsi apprezzare. Hai scritto un racconto tutto sommato semplice, ma, come a volte capita, la semplicità è vincente e paga, ed è stato proprio questo il caso: hai creato una storia davvero piacevole da leggere. Complimenti!

Punteggio totale: 37,1/40

Premio “Miglior personaggio”: questo premio va al personaggio di Ifrit. Il tuo Stregone ha una personalità sfaccettata e profonda, che nasconde costantemente dietro la sua maschera di ironia e sarcasmo, che è il suo segno distintivo. Il suo passato è oscuro, doloroso e segnato dal pregiudizio che la gente ha su di lui. È un uomo malvagio, ma non del tutto, e questo fa di lui un antieroe contraddittorio, sfumato, che, dopo una grande crescita personale, si vota al bene. Della sua personalità complessa, caleidoscopica, intrigantissima, ho già ampiamente parlato nel parametro dedicato ai personaggi: qui, mi limito a ribadire che hai creato un personaggio ottimamente caratterizzato, per nulla scontato e che ha saputo stregarmi fin dalla sua prima apparizione nel racconto, catturandomi sempre di più, man a mano che la storia proseguiva, ed entrandomi nel cuore.

Recensore Master
07/01/21, ore 21:13
Cap. 5:

Carissima Nina. Perdona l'assenza, ma ora eccomi qui, di nuovo sul pezzo, a commentare questo epilogo così diverso da quello dei tradizionali fantasy, dove alla fine il Bene vince sul Male, o quanto meno risulta vincitore di una battaglia. Qui, invece, la storia "vira" verso la storia d'amore tra Eleonor e Ifrit, di più, verso una ricomposizione e una pacificazione della nostra Esorcista con il proprio passato. Più che sul "pubblico" (combattimento ed eventuale vittoria su Sekhimet), la storia verte su un "privato" che diventa racconto di una scelta, storia di formazione. E' come se Eleonor portasse a compimento la scelta mancata della sorella, quella sorella che l'ha aiutata a venire alla luce tramite l'ascolto creativo della propria musica. La stessa sorella le ha dato quel nome originario, Lira, di cui ora Eleonor s'impossessa per incominciare a viverlo pienamente. Dare un nome implica una conoscenza profonda dell'altro: lo dimostra non solo il legame tra Eleonor e Miriam, ma anche quello (forse, soprattutto quello) tra Eleonor e Ifrit. Così, mentre il finale "lotta tra Bene e Male" rimane aperto, anche a un eventuale sequel, Eleonor si spoglia del suo ruolo ufficiale e compie una scelta per se stessa. Al suo posto, probabilmente avrei preferito seguire il mio percorso iniziatico per diventare un Saggio, ma ciò che importa è che Eleonor sceglie ciò che sente più aderente ai propri reali desideri e alla propria vera natura, così come si è progressivamente manifestata e "risvegliata" nel corso del suo viaggio di formazione.
Bella storia, che ho seguito con piacere.
Perdonami se ti ho fato attendere e alla prossima.

Recensore Master
24/12/20, ore 11:12
Cap. 5:

*Si libera di una lacrima di commozione per la dedica e finge di guardare altrove. Quando Staffelli lo inquadra di nuovo, il suo sorriso criptico torna a splendere più ombroso (?) che mai.
Dunque, dunque. Eccoci arrivati all'epilogo, della tua storia e del mio pazzo deliorio mentale. *Il riverbero del fuoco sul suo viso protesta e sputa ardenti proteste in sembianze di vulcanici zampilli. Ifrit rompe la quarta parete per soffiargli la cenere sul viso e fare il baciamano alla lady seduta sull'altra poltro; poi Eleanor - no, Lira - gli tira il calcio della lancia in testa e lo riporta a letto.
Dicevo. Questo Dark Fantasy si completa con un'ultima, aurea carta: la speranza.
In un mondo dove i demons regnano liberi, dove stregoni affrontano altri stregone e cavalieri di Havel infestano le alte torri del cementario palazzo della Dea-Nube, un bambino è stato finalmente consegnato alla saggezza e la luce. Due spiriti complemetari, Yin e Yang, lo aiuteranno a riportare l'equilibrio della forza *dallo smartphone, legge che il giorno sarà più atteso della gloriosa alba in cui la Riomma soffierà un altro scudo alla Juventus, e
**Nina avverte nell'aria la battuta su Sarri e affila lo sguardo.
***Spettro si curva nelle spalle e mette il Huaweii da parte prima che Trump lo accusi di essere filocinese
Si sa, vincere aiuta a vincere. Vincere troppo rischia che i campioni perdano la fame di vittorie e la Dea-Nube a questo giro doveva avere poco appettito. Le sue orde di mostri nulla possono contro il suo figlio più dotato, e odioato, che riesce a salvare marmocchio e futura compagna di stragi; solo dopo essere fatto un bel bagno per rendersi presentabile.
*La libreria alle spalle della poltrona si dibatte. Libri cascano dall'alto e Spettro si alza per raccoglierli. Il suo sorriso criptico è effimero come l'astrattattezza di un pensiero (????)
Oh, cos'abbiamo qui? Trame e personaggi che spingevano di avere voce in capitolo. Beh, mi dispiace, Scorpius: i figli di mammà non piaccciono a nessuno. 
*il telefono squilla. È un tweet: "Ci sarà un sequel?"
E che ne so io? Chiedilo all'autrice.
*Altro tweet: l'autrice è lì con te.
**Sospira, Spettro. Si alza con fine eleganza. Si mette il cappello in testa facendolo ruotare e raccoglie il cappotto dall'appendiabiti
Un giorno, chissà. Per ora, lasciatemi dire che questa storia ha un suo potenziale. Forse il calco del Dark Fantasy non è andato del tutto a fondo, ma la sua impronta è ben visibile e la luce, in fondo al tunnel, rende l'oscurità che si è gettati alle spalle più tetra e presente. Nina, a te lascio questa casa come compenso per l'intrattenimento che mi hai concesso - *un veloce inchino - ma non prestarla a Ifrit e Lira per fare le loro zozzerie. C'è un atmosfera lugubre da mantenere. Lo scaffale del Té si trova in camera da letto, i libri di cucina in giardino e la legna per il camino a meridione della perpendicolare tra la lampada a olio del salotto e la ringhiera del cucinino.
*Si gira sulla soglia.
È un buon lavoro. Ma ora che hai aperto le porte della tua fantasia al fantasy non puoi fermarti. Lo devi all'encomiabile sforzo di creatività che hai dimostrato, a Spettropardo medesimo e la sua follia positiva. Ora ti lascio. Questa cinquina di recensioni demenziali è stato un raro assaggio delle mie stranezze. Ma ora, bisogna tornare seri. Addio.
*Se ne va. Un'ombra sul ciglio di una strada sempre più piccola e fine.

*Breve inframezzo con il faccione del Curatore che gira a razzo.

Mooolto bene. Si torna alla normalità. Dunque stiracchiamo le dita un secondo... e cominciamo.
La storia è davvero interessante dal punto di vista della trama. È corta, ma contiene degli spunti interessanti per una long; non parlo di un lavoro a breve termine. I Saggi, gli Esorcisti, gli Stregoni, il passato di Ifriti e quella ex Esorcista scappata dai saggi. C'è la possibilità di inserire molte fazioni, e un ciclo senza fine che ogni dodici anni fa scontrare due divinità in una lotta al potere. Perché, immagino, se Sehkmet dovesse morire rinascerà come bambina? La butto lì, visto che non è mai accaduto. E ricordiamo, per quanto non sia una santa, che non ha nemmeno sterminato la razza umana. C'è una convivenza, tra bene e male, in questa storia. Come i leoni e le gazzelle. Non c'è la volontà di distruggere, solo di abusare, da parte dei cattivi. Ma poi chi sono i cattivi?
Siamo sicuri che i Saggi siano dei santi? Lo si era anche degli Stregoni, eppure Ifrit ha cambiato le carte in tavola. In sintesi: c'è molta ciccia, molta molta, ed è ovvio che in una storia con un limite di parole non si poteva abbracciare il tutto. E l'unica forzatura che ho visto è stata l'infiltrazione di Ifrit, dal momento che Scorpius avrebbe dovuto quantomeno avvertira la mammina che aveva tradito; sempre che lei non avesse dovuto già saperlo di suo.
Ma non è impossibile. Come gisutamente hai fatto notare, non era mai successo che qualcuno l'avesse tradita in questo modo e un eccesso di fiducia, per quanto borderline, non è escludibile.
Per il resto, come primo lavoro fantasy, non è affatto male ^^
Grazie mille per la dedica, ma questo lavoro è tutta farina del tuo sacco. Prenditi un momento e più per apprezzarlo.
Detto questo, ti auguro una buona fortuna per il contest. Ne avremo tutti bisogno xD
Spettro94

Recensore Master
22/12/20, ore 23:25
Cap. 4:

*La fiamma nel camino si agita e non si trattiene, lingue di fuoco guizzano zampillando dalla dura pelle del legno che diventava carbone. Il riflesso della loro luce si rifletteva nelle iridi brune di Spettro, mentre meditava in silenzio su da farsi
**Guardò Nina, pensò alla sua rivelazione offscreen.
Dunque mi stai dicendo che non è sempre un principe reale la reincarnazione della nostra divinità destinata alla morte? Mmm, ha senso. Ha senso. *si sfrega il mento con le dita.
Pare che le scaglie di drago siano più consumate del carapace di uno scorpione. Ma si sa: i draghi sono creature magnifiche e senza tempo, reliquie che hanno bisogno di fuoco e anni per temprarsi. La lunga inattività di Infrit si fa sentire... Se scaviamo più a fondo nella trama, a proposito... *estrasse una carta dal colletto della manica.
Il legame. Uno strumento potente, la risonanza di due anime che si mescolano in un modo non dissimile dall’amore. Ma cos’è l’amore, mi chiedo, in un reame dove fratello divora il fratello e nessuna delle due “benvole” divinità diffida i propri campioni a provarne, ad avere figli? Se un legame viene visto come una catena, in queato mondo, come di un suicida comdannato alla vita, allora forse tra Eleanor e lo Stregone è nato un amore accecante.
*Sorride criptico
E qui mi perdonerà la regia, ma non posso fare a meno di pensare alla celebre frase: morirai entro sette giorni; allo scandire della Dodicesima Luna.
*I piccioni viaggiatori, vestiti con piume di corvo, si levano allo scoccare della mezzanotte per diffondere la notizia di copyright nei quattro angoli di questo globo terraqueo che chiamano Terra. 
**L’urlo, completamente a caso, di Salvini giunge come un ammonimento di morte e ruspa distruzione
Uuuh, sembra che a qualcuno non sia andato giù che Eleanor abbia costretto la sorella sull’orlo della follia, e infine alla morte. Esulta per la morte dello stregone, ma la sua ira per aver perso un cittadino da tassare non si placherà permi prossimi minuti.
Dunque le pedine sono schierate, i questionanti pronti alla guerra per il riccio bambino. 
Mancano solo loro: i così Saggi da farsi sfuggire una donna dalle mani.
*Spettro si volta verso il fuoco, ignaro che un corvo con il viso da Bart Simpson sta per entrare dalla finestra.
Disse il Corvo: “Alla prossima”
Spettrotorvo del Corvonesca IX-IV

Recensore Master
22/12/20, ore 06:49
Cap. 5:

Buongiorno,
be', dai tutto ha avuto il suo lieto fine!
Sono felice per i nostri due amici che adesso possono finalmente godersi un po' di vita assieme ^^ credo che faranno molta strada.
Il povero prescelto l'abbiamo salvato poi lasciato al suo destino come se nulla fosse xD da protagonista a personaggio secondario per la trama xD
Ma giustamente ora il sipario cala e l'amore regna nonostante tutto, nonostante le prove difficili ma egregiamente superate. Il futuro non spaventa più.

Recensore Master
21/12/20, ore 18:52
Cap. 4:

Ciao Nina!
Per cominciare, devo proprio dirlo: adoro i personaggi come Febe, questi guaritori delle storie magiche e delle leggende, con i loro saperi nascosti... come vorrei essere uno di loro! Comunque, la degenza di Eleonor rivela ancor di più quel che già si sospettava all'inizio: qui gatta ci cova, e stavolta la "cova" la vediamo dal punto di vista dello Stregone, che momento dopo momento si scopre affascinato dalla giovane Esorcista. Ho apprezzato in particolare, qui come nel precedente capitolo, il fatto che l'attrazione tra l'Esorcista e lo Stregone si riveli lentamente, attraverso sguardi che colgono dettagli... un po' come avviene, di fatto, nella realtà. C'è un crescendo di interesse reciproco che poi diventa involontariamente macroscopico (quando lo Stregone sceglie di soccorrere Ely anziché il Prescelto), per poi tornare velato nel corso della notte trascorsa accanto al fuoco. Ottima e senza errori la narrazione, le scene di azione sono raccontate in modo veloce come si conviene... e adesso sono curioso di sapere come faranno i nostri eroi a recuperare il Prescelto, salvo che non sia già stato trasformato in un quattro salti in padella...

Recensore Master
21/12/20, ore 18:03
Cap. 5:

E alla fine, siamo arrivati anche qui. Aaaah guarda, decisamente, questa è stata una bellissima avventura. Breve, intensa, ma comunque piacevole. Certo, magari un po' troppo veloce, ma ahimé, le cose non possono mai durare troppo, no? E quindi eccoci finalmente qua a concludere questa storia con una bella recensione conclusiva. Poi vabbé, io dico sempre bella, ma sta a te decidere sempre se la recensione vale il tuo tempo oppure no XD comunque sia, abbiamo un'escalation abbastanza non di poco in questo ultimo capitolo, sia con la ship che con tutto il resto. Partiamo per il fatto che praticamente Ifrit ha fondamentalmente venduto il culo della sua futura compagna di vita per poter entrare. Sì certo, è stato tutto un trucco, però minchia se quella povera Esorcista si è presa male. E Sicuramente le guardie del Tempio della dea non hanno dato un grande aiuto a far passare il trauma a questa povera ragazza... mi aspettavo dei vecchi bavosi in giro per il regno delle tenebre, però alla faccia se erano vecchi... e bavosi. Comunque sia, in un certo senso tutto è bene quello che è finito bene,se non si conta il gigantesco volto della Dea in perfetto stile Voldemort in mezzo alle nuvole. Ma come ho detto, tutto è bene quel che finisce bene. lo shota è stato mollato all'interno del Santuario ed Ely, tra la prospettiva di farsi levare i sini e la vista e la possibilità di passare la sua vita con con un avvenente Stregone Oscuro che può anche diventare un drago, ovviamente sceglie la seconda.
E quindi, il tutto si conclude con un consolidamento sia verbale, che parecchio fisico, del nuovo contratto che ora accomuna i due protagonisti. Che dire? Quello che ho detto di questa storia è stato già stradetto e ridetto.
Certo, sicuramente non sarà ai livelli di Viola, però è stata una bella avventura. Mi è piaciuto il modo in cui è cresciuto il rapporto tra tutti i protagonisti, mi è sembrato proprio di vedere il consolidamento din una famiglia, mamma e papà e figlioletto, figlioletto che adesso molto probabilmente, sotto i giusti insegnamenti, diventerà davvero pesantemente Over Powa.
Sconfiggerà la dea? Pensiamoci dopo che tanto per il momento possiamo rilassarci qua...
Detto ciò, ancora i miei migliori complimenti per questa storia, ed ottimo lavoro!
Spero di riuscire a leggere qualcos'altro scritto da te!

- TONIGHT, WE REWIEW! -

Recensore Master
19/12/20, ore 00:14
Cap. 4:

E come direbbe Bokuto dopo aver fatto una delle schiacciate più spettacolari mai viste: HEY HEY HEY!
Alla fine scopriamo in cosa si trasforma Ifrit: in un cazzo di Drago leggendario. L'ultima volta che ho controllato il drago batte lo scorpione, come in ogni gioco di sasso carta forbice che si rispetti, ed infatti Scorpius, fondamentalmente, dopo che quell'altro è mutato praticamente è stato umiliato pesantemente. Però il problema di Ifrit... è effettivamente questo: è un gentiluomo, un gentiluomo che ha ucciso milioni di persone, ma pur sempre un gentiluomo.
E la cosa lo rende anche automaticamente un imbecille.
Infatti, invece di andare avanti con l'overkill, come avrei fatto io, come avresti fatto tu e come avrebbe fatto chiunque dopo aver speso settantadue ORE a farmare per potersi trasformare in un drago, si ritrasforma per poterlo finire in pari. E infatti anche Scorpius stesso gli da molto platealmente dell'imbecille, e dopo averlo picchiato un po' di nuovo ed aver avvelenato l'esorcista, si rapisce il Principino.
Bravo cazzo, Ifrit.
BRAVO.
Ora, visto che col CAZZISSIMO permette alla sua waifu tsundere di morire per il veleno, Vola trasandatissimo verso la casa di una guaritrice, chiamata Febe, che oltre ad insultarlo pesantemente per praticamente tutta la permanenza facendomi ridere, lo rimprovera del fatto che, forse forse, l'aver lasciato nelle mani dei cattivi l'unica speranza per fermare la furia di una divinità oscura sopra alla vita di un'Esorcista appena conosciuta potrebbe non essere stata la cosa più intelligiente da fare. Tuttavia, Ifrit effettivamente si spiega dicendo che avesse tentato di liberare il principino, probabilmente le fatalità sarebbero state molto più alte.
Quindi, dopo una serie di scene da 'Non sono ancora sposati solo per plot device' e la scoperta che in realtà Febe non è mai esistita da parte di Ifrit, finalmente la giovane si sveglia tra le braccia estremamente calde dello Stregone, anche se sono abbastanza sicuro che il caldo arrivi tutto dal suo corpo.
Vero mia Esorcista birichina?
Comunque sia... scopriamo che effettivamente il mondo dei Saggi e degli Esorcisti e tutt'altro che rosa e fiori. Anzi forse, molto probabilmente, potrebbe anche essere peggio rispetto a quello della dea. Sono.. parecchio alti i personaggi che di punto in bianco decidono di PORRE FINE alla loro vita a causa di questo loro credo. Tra cui Febe che, dopo essere sta praticamente smontata come Mr. Potato, è stata praticamente gettata nella spazzatura, rinunciando ad ogni cosa e decidendo di dedicarsi alla Morte. Ifrit, ai tempi Milo, è arrivato tuttavia in tempo in perfetto mindset da 'Talk no Jutsu' e l'ha dissuasa dal voler diversamente vivere. Scopriamo, inoltre, un altro piccolo minuscolo particolare sulla sorella di Ely: da come ho capito, la nostra ragazza non era proprio stata 'DOODLY DOO' dallo Stregone.
A quanto pare, i due si effettivamente amavano... non la amava il resto della loro comunità, che ha fatto prima fuori lo Stregone e poi, a causa di tutto lo stress, ha preso pure l'assist per il suicidio della stessa.
Ora, le due cose possono risolversi in pochissimi modi, da ora in avanti: Ifrit e Ely contro praticamente tutto il world build di questo universo dark fantasy.
Poco ma estremamente probabile.
Come si concluderanno le avventure del nostro drago e della nostre esorcista preferiti?
Penso di poterlo scoprire solo nel prossimo capitolo, nulla da di

- TONIGHT, WE REWIEW! -

Recensore Master
17/12/20, ore 22:34
Cap. 3:

Ciao Nina! Ma sai che la scena della lotta mi ha tenuto con il fiato sospeso? Mi sembrava di stare guardando un film, di quelli che ti tengono incollato alla sedia. E così dopo un lungo girovagare che li porta in prossimità delle montagne sacre, i nostri tre cumpà s'imbattono in uno Stregone che non fa il buono (volente o nolente): fa proprio lo Stregone, anzi il cocco di mammà (ma non sarà un po' cresciuto?). Scherzi e sdrammatizzazioni a parti, il capitolo è interessante su più piani: per il rapporto che pian piano si crea tra lo Stregone Milo ed Eleonor, per le notizie che via via si imparano sull'universo in cui si muovono i personaggi, e poi come in ogni peregrinatio avventurosa che si rispetti ci sono gli incontri, più o meno fortunati. Tra l'altro adesso abbiamo anche Milo-Ifrit a piede libero, anzi a mani libere e immagino che nel prossimo capitolo vedremo cose massicce. L'unica cosa che non mi torna è come faccia Sirio a essere il Prescelto se, come narra la leggenda ricordata dal re Leandro, il Prescelto dovrebbe essere colui che si dimostra in grado di raggiungere il Tempio di Mithra e risvegliare i poteri del dio. Ma forse p a me che è sfuggito qualcosa... intanto proseguo nella lettura. Alla prossima!

Recensore Master
17/12/20, ore 14:28
Cap. 4:

Buon pomeriggio,
in effetti sembra che il fulcro di questo racconto siano la ragazza e lo stregone e non tanto il ragazzino, che nel frattempo chissà che fine ha fatto!
Dai, speriamo bene; ora che i due compagni agguerriti si sono ripresi e leccati le ferite, salvi, possono dedicarsi di nuovo al Prescelto.

Recensore Master
16/12/20, ore 01:41
Cap. 3:

Inizio con il dire che lo Stregone sa sempre come sorprendere la gente con la sua trama da protagonista shonen: quindi praticamente, all'inzio, l'attuale incredibile 'NEMICO DEL REGNO' era uno shota a sua volta, proprio come Sirio, solo che aveva un nome ancora più tenero del suo, Milo. I genitori adottivi, chiaramente, non potevano assolutamente sapere che avevano appena dato il nome ad un potenziale dio della distruzione e quindi avevano in casa un'arma di distruzione di massa di sette anni. Morale della favola: i genitori di Milo Murphy erano presi di mira, e va bene, mi ferisci la mamma, meno bene, torni con dei forconi e le torce...

Gumball seduto alla scrivania del presidente con aria seria: tutti sappiamo come va a finire questa storia...

morale della favola, purtroppo, il genocidio è ancora illegale in sto paese - che noia - e quindi lo Stregone si è dato alla macchia. Tuttavia, Ely si sente un po' in disparte e partecipa al racconto di storie tristi a sua volta. Tramite Sirio, che rivela una storia a dir poco tragica per la nostra eroina lanciata: la sorella è stata violentata da uno stregone e, in un mondo medioevale dove tutti praticamente sono stronzi tranne i protagonisti, era stata additata come portatrice di un abominio, e quindi si è buttata da un dirupo, senza che Atena potesse salvarla e farla diventare la nuova Dea della Guerra.
Lo Stregone si rende conto che per provarci con l'Esorcista è meglio evitare di farsi troppo il figo con i suoi poteri da Stregone. Dopo una cena a base di funghi che non mangerei nemmeno se sapessero di pollo, i nostri eroi vengono svegliati dal primo vero nemico della storia: Scorpis, un altro figlio della dea che, a differenza del nostro ormai conosciuto, è malvagissimo.
Per quale motivo questa certezza, ti chiederai, non è vero.
Ma ovviamente: perché è pelato.
Comunque sia, questo twist è stato veramente figo: ero convinto che la compagnia del Bimbo Bello sarebbe andata avanti ad affrontare mostri inquietanti ed assetati di sangue, investe a sto giro abbiamo proprio a che fare con una minaccia senziente, che tra l'altro si è visto tutti i film di Jackie Chan! Ma il nostro Stregone si è visto tutti quelli di Bruce Lee e pure Karate Kid, quindi ci sa fare anche meglio con le arti marziali.
Il problema è, come sempre, l'essersi affezionato alla gente alla quale si era ripromesso, sul tacquino, di non affezionarsi, e quindi si distrai un po' durante il combattimento anche per proteggerli. Il problema è che Sorpius ha un leggerissimo asso nella manica: la capacità di TRASFORMARSI IN UNO SCORPIONE MUTANTE INCAZZATISSIMO.
E io vado in exstasi mistica a causa di sta storia.
Sicuramente non ci va lo Stregone però, che se le prende come una pallina del Pimball. Al che, vedendo che o sì inventano qualcosa o tutti diventano cibo del Re Scorpione stavolta non interpretato da The Rock, Ely parte all'impazzata e va a dare un nome allo Stregone.
Sicuramente non un nome tro
Ifrit.
Oh.

Stregone(ora Ifrit): fammi indovinare: hai tirato fuori il primo nome di Final Fantasy che ti è venuto in mente.
Ely: Uh-uh.

E ora che i bracciali si sono rotti, solo in un modo può finire: addio Scorpius, insegna agli angeli come diventare un aborto della natura con chele.
Lo scontro, non è ancora finito, ovviamente... ma dubito che lo Stregone considerato da tutti come uno dei più rotti del Regno avrà problemi con un aracnite con la calvizie.
Resta solo da sperare che non incenerisca anche i suoi compagni di squadra assieme all'avversario...
E detto ciò, passiamo al prossimo capitolo...
oh...
appena esce...
Beh per ora complimenti e alla prossima, allora!
E' stato un vero piacere poterti rileggere!

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Recensore Master
16/12/20, ore 00:57
Cap. 2:

E dunque la storia continua! Vediamo un po'... riuscirò io, con la mia scarsissima prestanza e ancora più potente pigrizia a recensire tutti i capitoli di questa storia usciti in una botta sola? La risposta è... sicuramente no. Ma sarà bello pensare di poterci riuscire! E dunque, le avventure del trio più bizzarro che probabilmente io abbia mai visto all'interno di un mondo fantasy. Voglio dire, ne ho visti di strani, se devo dire la verità - l'ultimo era composto da un'elfa oscura, una piccola ninja umana con le orecchie da gatta ed un cavaliere scheletrico - però questo è decisamente il più... disfunzionale.
L'esorcista è praticamente radicata nelle sue idee di 'gli Stregoni sono il male' e devo assolutamente chiedere scusa perché, ora come ora, non assomiglia più ad Anri ma mi ricorda molto di più Hilde di Soul Calibur.
Per quanto riguarda invece lo Stregone... non mi sembra così malvagio come lo dipingono, se devo essere del tutto sincero. Non so neanche se dire che, quello che dicono su di lui, è vero. So ancora troppo poco per dare un giudizio su questo personaggio, al momento sembra semplicemente un pover'uomo che vuole divertirsi!
...
Un pover uomo che vuole divertirsi con in mano il podere di Satana in persona.
Per quanto riguarda il moccioso... e non c'è nulla da fare.
Deve essere protetto con la vita.
lo immagino lo Stregone: 'all'inizio questa cosa di fare il genitore non mi andava a genio *prende in braccio Sirio* ma questo moccioso si chiama Sirio. Lo conosco da qualche ora ma sono già sicuro che, mai dovesse accadergli qualcosa, ucciderei tutti i presenti in questa stanza, me compreso* e giù di lì.
Eleanor non si fida di lui, ma tempo al tempo. Tra l'altro tenerselo buono è un ottima strategia di marketing per vedere ai Daemons morte e distruzione. Perciò suvvia! Cerchiamo di non litigare troppo, dai! Ora, dentro alla locanda, veniamo a scoprire che il mondo dei Saggi forse... non è tutto rosa e fiori come credevamo all'inizio. Anzi, a quanto pare segue delle regole abbastanza... brutte. Trasformare una persona in un automa in quel modo per me è no no, e Sirio, da bimbo credulone quale è, già si immagiuna un futuro in cui non potrà mai essere padre.
Brutta storia.
Al che Eleaonor 'No Stregone, io esco' giusto in tempo per rendersi conto che sotto alla locanda praticamente si sta radunando un convegno di incubi nemmeno fossero fan del nuovo film marvel. rientrata nell'appartamento sbirciando la mercanzia dello Stregone - non lo ammetterebbe nemmeno sotto pesante tortura, ma io so che è così - e nel frattempo Sirio sfoggia le sue doti da Cacavliere dello Zodiaco abbattendo un mostro con una lancia.
Questo bimbo ha accettato il suo destino, ammazza un demone da solo è fa apprezzamenti sulla milf che lo sta accompagnando nel suo viaggio.
Credo che uno shota di questo tipo farebbe bene in qualsiasi tipo di storia. Comunque, nel fuggi fuggi generale, proprio prima che lo Stregone arrostisca qualche altro mostro peggio di Madara Uchiah, i nostri eroi se la battono in supermega ritirata prima che il peggio arrivi al peggio.
E qua, se posso: l'idea che i figli della dea nascano vomitati e lasciati a marcire in un mondo ostile è qualcosa di estremamente figo, dark ed evocativo. Io non vedo l'ora di sorbirmi altre situazioni scomode e rivelazioni di lore da incubo.
Per non parlare di vedere come la ship diventi la mia preferita non appena diventa canon, UHM.
Detto ciò, io direi che passo al prossimo capitolo.
Ci si vediamo dall'altra parte...

- TONIGHT, WE REWIEW! -

Recensore Master
15/12/20, ore 23:52
Cap. 1:

M-ma ma questa... ma questa è una storia Dark Fantasy. Questa è una storia Dark fantasy inventata dalla stessa persona che mi ha fatto vedere quanto l'amore tra una ragazza con le lentiggini ed un ex calciatore dentro ad un paese in guerra possa risultare come una delle avventure più wholesome e dolci che possano esistere! Grancamente, quest'anno è stato pieno di sorprese, sono contento che ce ne siano state anche di piacevoli.
Certo, certo... non pretendo assolutamente che tu sia ancora in gradi di ricordarti di me: una volta ero conosciuto come New Storytellers... ma ora non più... come puoi vedere adesso sono diventato un Tubo! Un Tubo che da la caccia ai vampiri con una frusta, per giunta!
...
Tu non sai cosa darei per vedere la tua faccia mentre non capisci la mia citazione e leggi una sequela di deliri da Ospedale Psichiatrico. Poi magari la capisci e quindi ANCORA PIU' BELLE SORPRESE. Comunque sia, mentirei se, dopo aver visto di cose eri capace, ti dicessi di non aver pensato mai, neanche per una volta 'cavolo, questa donna sa il fatto suo! Chissà cosa succederebbe se scrivesse qualcosa di horror, o fantasy, o sovrannaturale'. Mentirei se dicessi anche che non penso la stessa cosa nei confronti di qualsiasi autore che mi fa perdere la testa, ma questo è uno sfizio mio di persona. Tutto questo per ripetere che... sì. E' stata una sorpresa estremamente piacevole. Quindi caspita, che cosa aspettiamo? Buttiamoci a capo fitto in questa avventura, che conoscendo il tuo modo di raccontare non sarà sicuramente così tragica e drammatica come se
la storia comincia con un regno che sta per essere spazzato via se il re di questo regno non dona il suo primo genito ad una dea malvagia per poi ucciderlo.
Hai presente il meme di Samuel Johnson che legge il giornale e poi guarda verso lo spettatore con fare contrariato? Ecco, quello sono io in questo preciso momento.
Sono APPENA tornato dalla storia di Spettro. No, sul serio, dieci minuti fa ho lasciato la recensione. Come sappiamo il suo mondo non è uno dei più leggeri in circolazione, e quindi finito di leggere sono andato in cerca di qualcosa con cui distrarbi. Praticamente è stato come bersi un bicchiere di benzina mentre di brucia la gola. Certo, forse avrei dovuto considerare tutto, soprattutto il tag Dark tra i generi e considerato che anche in Viola i momento 'oPPOrcaPutTanaCOS' ci sono stati, però dai... almeno i preliminari? Qua veniamo buttati a capofitto nell'azione, quasi peggio che buttarti subito contro al boss finale del gioco nel PRIMO CAPITOLO.
Ma scherzi a parte, ovviamente, l'inizo mi ha chiaramente già preso alla grande: abbiamo già un nemico dal nome praticamente impronunciabile, un esercito di entità malefiche dal nome inglese che fa molto anime, un re e una regina buoni che moririranno il capitolo dopo, uno shota - aggiungiamo cento punti ai primi cento punti già ottenuti - che ha già praticamente accettato il suo destino alla Kuro, un'esorcista in armatura estremamente appetibile e che mi ricorda parecchio Anri di Astora. Gli elementi per rendere questa storia un viaggio degno di essere percorso sono praticamente tutti in pista.
Manca qualcosa... oh sì! Uno Stregone rotto che fa sparire Arpie grandi come Jet privati con una sola palla di fuoco.
Perfetto, si può partire.
Ora, non vorrei dire: ma caro il mio re Alejandro di 'A Tutto Reality il Tour', ho capito che sei disperato, quella cosa dai capelli chiari lì per terra è tuo figlio e dopo una sola scena che l'ho visto voglio già dare la mia vita per proteggerlo, ma... liberare il figlio della divinità che sta sterminando la tua gente per aiutare tuo figlio mi sembra un tantiiiiiiiiiino azzardata come idea. Un po' come se quelli della Soul Society, davanti ad una minaccia critica, decidessero di liberare Aizen per farsi aiutare.
Insomma.
Estremo, no?
Però posso capirlo dai. Cos'è un regno in confronto al sorrso di quel moccioso? Continuando, però, anche la sorellona esorcista non è proprio del tutto d'accordo con questa idea, ma alla fine accetta di buon grado, nonostante debba abbandonare l'uomo e la donna che ha servito da quando ha memoria al loro destino 'piuttosto' segnato, se lo chiedi a me.
Comunque, il tutto culmina con lo Stregone che fugge da una finestra durante il tumulto... assieme al bimbo.
rido perché mi immagino Eleanor 'oh ma porca di quella PUT-' mentre si butta al suo inseguimento.
Ora, possiamo solo avere una domanda: lo Stregone è veramente così cattivo, oppure è solamente un Patrick Jane con dei poteri sovrannaturlai?
Il viaggio verso i Saggi sarà così difficile e contro quanti boss dovrà combattere il nostro party?
L'OTP palese dal primo capitolo diventerà canon?
E dunque, sperando che lo Stregone non sia parente di Isoka - ho i brividini alle ginocchia - non vedo l'ora di vedere come continuerà la storia.
Sopratutto perché ci sono già altri due capitoli pubblicati.
GIOIA DELLE MIE GIOIE!

- TONIGHT, WE REWIEW! -

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