Recensioni per
La seconda occasione
di lagertha95

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/04/21, ore 19:45

Mi chiedo e mi domando,  purché questa meravigliosa favola gotica non sia sommersa dalle recensioni.
Altri prima di me hanno scritto recensioni ricche di sfumature, dettagli e minuzie: io non ne sono capace.
Posso però dirti di quanto le tue parole siano arrivare dritte alla mia immaginazione, trasportandomi in quel luogo senza tempo che hai creato. Posso ringraziarti per avermi fatto partecipe della vita del branco con le sue leggi e le sue consuetudini e di come sia stato facile scivolare in questo amore così particolare, strano e inevitabile. O ancora di come mi sia trovat* a soffrire per la sua violenta interruzione.
Mi piace molto la tua scrittura, dove le parole sono scelte con amorevole cura: morbide quando serve, dure e crude quando la situazione di fa pesa e tetra.  Un linguaggio squisitamente onesto. 
Spero che altri si accorgano di questo piccolo gioiello. 
COMPLIMENTI. 

GiunglaNord

Recensore Master
20/03/21, ore 15:38

Cara che piacere essere qui da te e trovare questa storia: naturalmente ho deciso immediatamente di fermarmi qui e leggerla perché sì, so che merita, e anche i giudici del contest sono d’accordo con me, quindi direi bene, posso cominciare. Lascio quindi la raccolta dei racconti per poter legger qualcosa che è comunque legato ad essi, vedo del fantasy qui, e dell’horror, quindi una sorta di ulteriore esperimento fuori dalla comfort zone: mi piace chi si mette sempre in gioco e cerca nuove strade, si mette alla prova e ne trae soddisfazione.
Un presente che fa male, che sa di maledizione, una maledizione più che meritata sembrerebbe: qualcuno è morto, e qualcun altro ne paga le conseguenze. E poi via, in un flashback che coinvolge alcuni dei protagonisti che amo di più: i bambini. Tanto difficili da portare perché solitamente ci si dimentica che hanno altre abitudini, meno esperienze di vita, più sincerità e altra maturità. Tu invece qui li porti avanti con una delicatezza sincera, senza dimenticare però con chi si ha a che fare. Dove la povertà non aiuta, dove le superstizioni valgono più della verità, due bimbi si incontrano a metà strada condividendo il proprio mondo e il quotidiano.
Vedere un licantropo bambino mi mancava, l’ho trovato piacevolmente una sorpresa per me. Ilia è sconvolto nel suo non sapere neppure come vivere ciò che sta vivendo, e i particolari che hai riportato con dovizia mi hanno aiutata a capire come deve essere stato tutto così orribile e straordinario sotto ogni punto di vista e emozione sensoriale. Juliana poi, nel suo essere così riesce comunque a riconoscere quello che è il suo amico e ad avvicinarsi, rendendo quei dolori e quel timore più sopportabili. Una prima di tante quindi, dove loro passeranno il tempo assieme.
Dunque lui un licantropo è entrato tra i lupi perché di sangue mezzo di lupo, accettato per il suo essere se stesso, e lei, lei mi stupisce ancor di più perché da umana ha cercato di inserirsi per non lasciare solo Ilia, e continuare a vivere con lui e come lui nonostante il corpo non glielo permettesse… che gioco del destino strano il loro, eh?
E così crscono: da bambini ad amanti facenti parte di una famiglia che non ha nulla di umano ma che vive bene lo stesso, una famiglia dove una donna che si sente animale piuttosto che umana ha il suo ruolo, riconosciuto dal resto del branco e accettato. Eppure si capisce, lo capisco attraverso i pensieri di Ilia, che lei intanto ha un caratterino niente male, è testarda, orgogliosa, è innamorata ma… c’è qualche cosa di più anche.
Il passaggio tra passato e presente mi fa capire l’evoluzione della loro vita assieme e del rapporto, e pian piano mi fai scoprire cosa è accaduto davvero visto che lei ora non c’è più, ma comunque per lui la vita continua, soprattutto quella del branco dove ha un ruolo da portare avanti. Penso sia un comportamento egoistico il suo, restare lì a proteggere una pietra di una amata che non c’è più, lo so, dovrei forse essere più sensibile ma non riesco a pensarla in questa maniera perché si è messo in pericolo praticamente da solo.
Strano questo cambiamento così grande per lei, davvero, ora come ora non riesco a spiegarmelo: il fatto che probabilmente fosse incinta potrebbe spiegare la sua fatica a scappare, ma il desiderio sempre crescente era portato da cosa? O è proprio perché istintivamente voleva procreare, che faceva così? Insomma, difficile capire cosa sia accaduto, ma il come mi spaventa leggerlo… sono sensibile alla violenza, e so che questo accadrà, me lo sento. E infatti, scema io a essere così empatica perché mi ha spezzata dentro quel momento: mi ha fatto male vederla stare così, non rinunciare, la consapevolezza ormai fisica di aspettare un bambino, la sicurezza di essersela cercata e Ilia che vede l’esecuzione della compagna di una vita.
Hai reso giustizia profonda al concetto di legame per i lupi che è per sempre e indissolubile anche dopo la morte. Come hai reso perfetta ingiustizia alla sua esistenza – come è giusto che sia, visto che gli errori si pagano: peccava di orgoglio, peccava di concetto di superiorità di specie, voleva avere di più per sé e per il branco e che fa? Uccide l’erede al trono, e così, dopo aver dato alla luce il viglio viene impiccata, e anni dopo il re cerca il compagno per uccidere pure lui. L’ultima parte? un misto mio di stizza e odio per quel uomo orrido che non ha fatto altro che fare del male, un momento di quiete perché ho scoperto cosa è successo davvero e perché Juliana abbia fatto una cosa simile… la voce che ha parlato a Ilia ha spiegato a lui e a me, rincuorato, permesso di scegliere cosa fare.
E quel che andava fatto, è stato fatto. Così come è giusto. Il finale a redimere la coppia, a dare nuova speranza all’uomo lupo e rendere più leggero tutto il tormento vissuto, con una creatura a portare avanti il nome del padre e la forza ed il sangue della madre.
Te lo sei meritato tutto il primo premio, la lettura è stata tesa, difficile a tratti, docile in certe parti, molto emotiva: un crescendo di sensazioni contrastanti e parecchio coinvolgenti, un percorso di vita da bimbi ad amanti, da famiglia alla vendetta, e redenzione (? No, seconda occasione) con il ritorno della piccola al sangue del suo sangue. Il testo è scritto in modo pulito, preciso, revisionato a dovere, non ho riscontrato errori e la lettura non ha mai incontrato un singolo intoppo, rallentamento, bensì hai dosato sapientemente i vari colpi di scena, per un finale positivo dopo un viaggio travagliato. I personaggi sono particolareggiati, ben gestiti e costruiti, caratterizzati in modo profondo e attento, così come attente sono state le ambientazioni, la situazione in cui vivevano, la società umana accostata a quella animale di branco. Mi sono emozionata, e più di una volta come ho già avuto modo di dirti prima, ottimo lavoro davvero! Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
29/01/21, ore 19:57

Ciao e complimenti vivissimi per il primo posto meritato ^^
Questa storia è molto toccante ed imprime una netta profondità con la citazione che il prompt chiedere. Ogni legame è un legame di dolore, uno che rimarrà per sempre e per sempre strazierà il cuore di Ilia fino alla fine dei suoi giorni.
Da bambini ad amanti. Hanno sempre vissuto insieme, sotto il luminoso e mai banale disegno della luna, la loro dea, la loro guida, colei che li spinge ad agire secondo selvaggia giustizia; e questo lo scopriamo proprio sul finale, quando sprona l'alpha a mietere la vita del re e ottenere vendette. Perché non l'ha fatto prima? È il testo a suggerircelo. Quando gli uomini si riuniscono, il branco non può sconfiggerli; se sono così stupidi da dare la caccia a un lupo nella foresta, tuttavia, la situazione cambia. È la luna stessa che incita Ilia quando è il momento. Avrebbe potuto delucidarlo in qualsiasi momento, ma ha scelto quello, ha scelto che il re, straziato dal dolore come Juliana fu straziata nel corpo, compiesse un passo falso prima di intervenire. Perché ogni legame è un legame di dolore, ogni legame profondo ci spinge ad agire in maniera irrazionale. Con passione, o rispondendo alla paura con il coraggio, o la gentilezza. 
Juliana è una donna che è riuscita a fondere sè stessa con un mondo libero. Rappresenta la libertà, con tutti i suoi effetti positivi e negativi. Perché quando perdiamo ciò che ci frena, lo perdiamo in ogni aspetto; anche quando la razionalità ci imporrebbe di fermarci. 
Questa parabola è arricchita da uno stile che mi piace assai. Morbido nelle descrizioni. squisite. Hai lavorato sull'introspezioni in maniera eccezionale, lasciando trapelare cosa voglia dire essere un mannaro, ma soprattutto quale freschezza ci sia nel vivere liberi, e seguire solo i propri desideri e nulla più.
Meriti decisamente la vittora ^^
Alla prossima
Spettro94

Recensore Master
25/01/21, ore 16:35

Prima classificata al contest "Darkest fantasy II edizione"

Grammatica e stile:
9,6/10 (4,8 grammatica + 4,8 stile)

Di seguito, riporto i refusi e gli errori grammaticali riscontrati nel testo, con i relativi punteggi detratti.

”Chiamò quello che era diventata la beta dopo la morte di Juliana” ---> ”quella che era diventata”, refuso.

”Il basso ringhio della lupa gli trasmisero tutta la preoccupazione” ---> ”gli trasmise”, refuso.

”quasi che Juliana e chi l’aveva presa fosse scomparso nel nulla” ---> ”fossero scomparsi”. (-0,2)

”Ilia cadde sbattendo le ginocchia in terra” ---> ”a terra”, refuso.

”era stato diramata nell’intero regno” ---> ”era stata diramata”, refuso.

Per quanto riguarda lo stile, hai un modo di scrivere diretto ed evocativo, che arriva subito alla mente e al cuore del lettore, dipingendo con forza immagini vivide e chiare. Prediligi frasi ricche di subordinate, che tuttavia non risultano mai confuse o poco fluide e che, di volta in volta, si adattano al ritmo della narrazione, grazie al sapiente uso della punteggiatura, varia e sempre utilizzata in maniera pertinente. Ottimo anche l’utilizzo fatto del lessico, anch’esso variegato e sempre adatto al contesto e alla tipologia di storia: hai scelto con cura i termini e il loro accostamento, andando a creare immagini potenti, d’impatto, che creano nel lettore un’idea chiara di ciò che sta accadendo e dei personaggi. Nessuna parola è mai fuori posto o di troppo e tutto è volto a donare una lettura godibilissima e ricca di sfumature. L’unico appunto che ho da fare, riguarda la punteggiatura: alcune frasi, prive di virgola dove invece avrebbe dovuto essere, risultano troppo lunghe, facendo rimanere “senza fiato” durante la lettura. Tolto questo, hai presentato un testo molto curato e impeccabile dal punto di vista formale.
La storia è ricca di descrizioni che s’intrecciano sapientemente con la narrazione e con gli accadimenti, divenendone parte integrante e completamento, fornendo dettagli preziosi per comprendere il contesto e i personaggi, ma senza che nulla sembri forzato. Le descrizioni fanno riferimento prettamente al mondo naturale e alla foresta, poiché la storia è narrata quasi esclusivamente dal punto di vista di Ilia, che è più vicino al mondo naturale che a quello degli uomini: ciò ha contribuito a donare alla tua storia ancora più realismo, poiché è credibile che Ilia utilizzi paragoni presi dal mondo naturale per descrivere ciò che vede. Questo ha permesso al lettore di calarsi nella sua mente e di osservare attraverso i suoi occhi gli eventi e i ricordi. Ogni avvenimento è descritto in maniera diretta, senza fronzoli e senza giri di parole, quasi con crudezza, com’è proprio di un animale che vive d’istinti e che non ritiene snaturato seguire determinati impulsi o prenderne parte. A tal proposito, particolare menzione va fatta per gli amplessi che Ilia e Juliana consumano: essi sono selvaggi, animaleschi, ma non risultano mai volgari o fuori luogo, in quanto sono in armonia con il resto del testo e con il punto di vista del protagonista.
I dialoghi sono inseriti naturalmente nel testo e risultano curati e realistici; la parte narrata è prevalente rispetto a questi ultimi, ma ciò non crea un’asimmetria fastidiosa, perché Ilia è un mannaro, un mezzo lupo, e quindi tende a esprimersi e a comprendere ciò che ha intorno attraverso i sensi e i gesti, piuttosto che con le parole. E Juliana, che si assimila ai lupi, fa lo stesso.
In generale, hai presentato un testo dalla grande potenza narrativa, che trasmette con forza gli stati d’animo dei personaggi, il loro sentire e tutti i loro tormenti, donando al contempo delle immagini paesaggistiche molto pittoresche. Complimenti!

Caratterizzazione personaggi: 10/10

I protagonisti della tua storia sono Ilia e Juliana, entrambi sapientemente caratterizzati e ben resi.
Juliana è una ragazza molto particolare: fin da piccola, preferisce correre nella foresta, piuttosto che stare in mezzo agli uomini, e ha un’affinità particolare con i lupi, che la portano a sentirsi parte di un loro branco, allontanandosi sempre di più da quegli esseri umani che non sente come simili a lei. Non è discriminante, infatti, e diventa amica di Ilia, di quel ragazzino appartenente a una sedicente famiglia di mannari, e per questo costretto a vivere ai margini della società. E, anche quando Juliana vede che davvero Ilia è un lupo mannaro, non lo abbandona, ma anzi, il suo legame con lui si rafforza ancora di più, perché finalmente lei ha trovato qualcuno che le è affine: un mezzo uomo e un mezzo lupo, esattamente come si sente lei stessa. Juliana è un’umana che ha scelto di vivere tra i lupi e che, quindi, tanto ha avuto da dimostrate: più di Ilia, ha dovuto dar prova di essere degna di stare alla guida di un branco, di meritarsi la lealtà dei lupi che ne fanno parte e di essere la degna compagna del loro capobranco. Il fatto che lei ci sia effettivamente riuscita dice molto del suo temperamento, del suo carattere e di quanto si senta effettivamente più affine a questi fieri animali, di quanto sia nata davvero più simile a loro, quando corre al loro fianco nella caccia e li guida come se fosse una lupa e non una donna. Juliana è fiera e indomita, e mostra un lato oscuro che affascina e turba Ilia: la luna sembra esercitare su Juliana un forte ascendente, com’è per un lupo mannaro, e pare guidare le sue azioni più efferate e terribili, ordinandole e sussurrandole cosa fare e quali atrocità compiere. In questo suo essere istintiva, Juliana non riesce a comprendere in tempo quale sia il suo limite, quando fermarsi per proteggere il branco, infatti commette un errore che le costerà la vita: uccide il principe. Per proteggere Ilia non gli dice mai la verità, sostiene che sia la luna ad averle ordinato di farlo, quando in realtà, al termine del racconto, apprendiamo invece che sia stata la sua moralità a farla agire e che quella stessa moralità, quella pietà e gentilezza mostrate a quella ragazzina siano state ciò che l’hanno portata alla morte. Ho trovato molto realistico e interessante il fatto che Juliana, nonostante sia una donna dal carattere indubbiamente forte, si sia piegata alle torture, com’è normale che sia, anche per salvare la vita di sua figlia: si fa madre, sia in questo frangente che quando poi partorisce e vorrebbe stringere la sua bambina tra le braccia. È umana in questo ed è umana quando spera nella clemenza del re per poter sfuggire alla sua sentenza di morte e poter allevare sua figlia. Inoltre, si pente delle scelte fatte, si pente dei suoi errori, riconoscendo quanto la sua sete di potere l’abbia portata alla rovina. Juliana mostra nuove sfaccettature del suo carattere così complesso e caleidoscopico, delineandosi come un personaggio a tutto tondo, che tu hai saputo costruire e rendere alla perfezione.
Ilia è il personaggio attraverso il quale vediamo la maggior parte degli eventi. È il lupo mannaro costretto a vivere ai margini della società e che tuttavia, al pari di Juliana, non si mostra discriminante, poiché decide di stringere amicizia con lei dapprima e poi di sceglierla come compagna di vita. la sua fedeltà nei confronti di Juliana è profondissima ed è in linea con quella che è la fedeltà dei lupi al branco. Ilia è un capobranco profondamente fedele al suo compito e ai suoi doveri: a tal proposito, infatti, è interessante notare come, quando Juliana è stata catturata, lui abbia deciso di portare in salvo il branco, avendo capito di non poter fare nulla per lei, piuttosto che rimanere a combattere una battaglia persa, mettendo in pericolo la vita degli altri lupi. Anche qui, com’è stato per Juliana, hai tratteggiato un personaggio molto realistico, che soffre per la sua perdita, che ama profondamente la sua compagna, ma non mette l’individualismo dinanzi al branco, comportamento che è verosimile ritrovare in un Alpha. Ilia pensa al branco, pensa alla sua sopravvivenza: anche quando copre l’omicidio di Juliana, lo fa con il branco e la sua incolumità in mente, e non perché appoggi l’operato della compagna che, anzi, reputa irrazionale e pericoloso. È fedele a Juliana, ma non è accecato dall’amore che prova per lei e dal legame che li unisce: sa essere razionale, sa quando mettere avanti lei e quando mettere avanti il branco, sa quali sono i suoi doveri e li rispetta, non li mette in discussione. In tutto questo, non smette però di essere leale a Juliana, neanche dopo che lei è morta ed è stata sostituita da una lupa che ha i suoi colori - occhi verdi come i suoi e pelliccia color della terra umida come i suoi capelli -, non smette di difendere la sua tomba e la sua memoria e di portare avanti quelle che sarebbero state le sue volontà, come mantenere il branco indipendente. Eppure, lo fa da solo: non coinvolge il branco nell’andare a proteggere la tomba di Juliana. È una sua scelta e se ne prende tutte le responsabilità. E anche Ilia, come Juliana, mostra una nuova sfaccettatura della sua personalità, alla fine: questo protagonista, che si è sempre dimostrato posato, lucido e, infine, rassegnato al proprio destino, tira fuori il suo lato più animalesco e irrazionale, la sua parte più ferina, quando viene a conoscenza della sorte toccata alla sua compagna e a quella che scopre essere sua figlia. Uccide chiunque possa rappresentare un pericolo per quella bambina a cui vuole donare la libertà e una vita migliore di quella che hanno vissuto lui e Juliana. Si dimostra spietato, quando il dolore e l’istinto di protezione prendono il sopravvento. Anche qui, hai saputo creare un personaggio dalla personalità sfaccettata e molto intrigante, capace di colpire il lettore e di trascinarlo nella sua mente, grazie alla sapiente introspezione, permettendogli di comprendere il suo dolore, di parteciparvi e di gioire della sua vittoria finale.
Anche il rapporto tra Juliana e Ilia è reso meravigliosamente: questo loro legame molto particolare viene mostrato tra le righe, nei dettagli, nei gesti, nelle parole. Tutto, in loro, parla di un’unione fortissima e viscerale, esclusiva, che va al di là del tempo e della morte. Non sorprende che Ilia sia rimasto fedele a Juliana per tutti quegli anni, leggendo dell’intensità del loro rapporto, un rapporto che trascende qualsiasi cosa, che è unico e che è per tutta la vita, dove nessuno dei due prevale sull’altro, ma regnano l’equilibrio e il rispetto reciproco.

Trama e originalità: 9,8/10

Per quanto riguarda la trama, hai costruito una storia ben fatta, ben strutturata, che non presenta buchi e che riesce a mantenere sempre alta e viva l’attenzione del lettore. Ho molto apprezzato la struttura che hai deciso di dare alla storia, con quest’alternanza tra presente e passato, attraverso il quale veniamo a conoscere come è nato e si è rafforzato il rapporto tra Juliana e Ilia e di come si sia arrivati al momento presente. I flashback sono sapientemente inseriti all’interno della storia, spesso dove la narrazione al presente crea un cliffhanger: questo desta senza dubbio la curiosità del lettore e lo spinge a voler continuare la lettura, per sapere come si svilupperanno gli eventi narrati; al contempo, il ritorno al presente spinge a proseguire nella storia per trovare un altro flashback che aggiunga un tassello in più al passato di Ilia e Juliana. Quello che hai creato è, dunque, un intreccio molto ben riuscito, che disvela man a mano dettagli importanti e necessari per comprendere l’impianto generale della storia. Molte sono le domande e le curiosità che sorgono durante la lettura e tutte vengono ampiamente soddisfatte alla conclusione della stessa: nessun punto viene lasciato oscuro o viene trattato superficialmente. Tutto è dovutamente analizzato ed esplicato in maniera naturale e a poco a poco. Hai saputo porre la giusta attenzione agli eventi principali, senza tralasciare nulla o svolgere troppo velocemente delle scene. Ogni cosa si prende il giusto tempo in base alla sua importanza.
Per quanto riguarda l’originalità, il punteggio non è pieno per via del tema trattato, quello di una storia d’amore dove uno dei due muore e l’altro gli rimane tuttavia fedele, che è ampiamente utilizzato, tuttavia è molto originale il modo in cui l’hai trattato e svolto, quindi il punteggio detratto è minimo. Innanzitutto, la fedeltà a Juliana da parte di Ilia è giustificata con la sua natura di lupo, è quasi un obbligo, un dovere morale, e questo la rende credibile e realistica nonostante siano passati molti anni dalla morte di Juliana. Il legame con la propria compagna, per un lupo mannaro, è qualcosa di viscerale e insostituibile. Anche il modo in cui hai costruito il legame tra Ilia e Juliana ti ha fatto guadagnare punti nella voce: i sentimenti che provano l’uno per l’altra sono autentici e forti, ma questo non ottenebra il loro giudizio; i due rimangono consapevoli dei propri spazi e delle proprie libertà, che mantengono, e soprattutto sanno quando mettere da parte i sentimenti per il branco. Credibile anche la motivazione per cui Juliana è stata catturata e in seguito condannata a morte e il fatto che Ilia non abbia potuto far altro che subire in silenzio ciò che è accaduto alla sua compagna: non si è esposto, mettendo a rischio tutto il branco, per tentare un qualche rocambolesco tentativo di salvataggio, né ha fatto nulla durante la sua esecuzione. Allo stesso modo, Juliana ha progettato moltissimi tentativi di fuga, ma non ne ha attuato neppure uno, consapevole che sarebbe stato assolutamente inutile. Interessante anche il fatto che i protagonisti siano un lupo mannaro e un’umana che si sente tuttavia più una lupa che una donna, così come interessante è il meccanismo del branco che hai creato, dove gli altri membri sono lupi e non lupi mannari a loro volta. Ottima la parte in cui la luna svela a Ilia cosa sia accaduto a Juliana: da lei apprendiamo che in realtà Juliana è morta di parto, e non impiccata come crede di aver visto Ilia; questo riporta inevitabilmente la mente del lettore alla presunta esecuzione di Juliana, facendogli domandare se la figura trascinata al patibolo fosse veramente Juliana - e, in quel caso, quindi, il suo cadavere - oppure un’innocente spacciata per lei. Entrambe le prospettive sono angoscianti. Hai creato una storia molto realistica, che sicuramente l’ha resa godibile e l’ha allontanata da quelli che sono i cliché del genere, rendendola molto godibile e piuttosto innovativa.
La tua storia si può considerare pienamente dark fantasy. Quelli che hai presentato sono personaggi sfaccettati, dall’animo gentile, mite e pacifico, ma che sanno anche essere spietati quando è necessario, come nel caso di Ilia; oppure, all’opposto, hai presentato personaggi ambiziosi, arrivisti, che vogliono essere in cima alla catena alimentare e vogliono essere rispettati, che non vogliono vivere ai margini, ma che s’indignano dinanzi ai soprusi e che sanno tirare fuori la loro umanità con chi amano, come il compagno o la figlia non ancora nata, com’è il caso di Juliana. La tua storia è cupa, cruda e presenta elementi dell’horror ben inseriti e sviluppati. La tua vicenda si consuma nel dramma e, nonostante abbia un finale positivo, il senso d’angoscia permea ogni riga del racconto, rendendolo fosco e dark.

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il personaggio è stato ampiamente utilizzato: Ilia è un licantropo ed è il protagonista della vicenda, attraverso il quale vediamo ciò che accade per la maggior parte della storia. Hai analizzato molto bene la sua duplice natura di uomo e di lupo e ciò che questo significa per lui, così come il dolore per la trasformazione, le differenze tra la forma umana e animale e come queste convivano sempre, a volte fondendosi e sfumando i confini. (+1)
Anche il prompt è stato ottimamente sviluppato. La fedeltà un concetto molto presente nella tua storia e con una duplice accezione: da una parte, c’è la fedeltà di Ilia e di Juliana al branco, che è loro assoluta responsabilità, e del branco stesso ai loro capi; dall’altra c’è la fedeltà di Ilia alla sua compagna, alla persona che si è scelto di avere accanto e alla quale resta leale anche dopo la morte, anche quando sono passati anni e alla quale resterà fedele sempre, finché avrà respiro. (+2)
La tomba non è presente in maniera preponderante nella tua storia, ma risulta essere comunque un elemento molto importante, poiché rappresenta ciò che resta di Juliana, ciò che la commemora e che Ilia ha preparato con tanta cura e devozione, con l’aiuto del branco. Si trova nel luogo in cui ha conosciuto Juliana e nel quale è cresciuto con lei. È ciò che torna a proteggere, a rischio della propria stessa vita. La tomba è Juliana stessa, dopo la sua dipartita. (+1)
La frase è inserita in modo naturale all’interno della storia ed è ben sviluppata. Il legame di Ilia con Juliana è un legame di dolore, sia quando lei è ancora in vita, poiché con i suoi comportamenti sconsiderati mette in pericolo il branco, sia con la sua morte, che per Ilia è devastante, sia dopo la sua dipartita, quando il suo ricordo resta vivo in Ilia, legato a una fedeltà che va al di là del tempo e della morte. (+1)

Gradimento personale: 5/5

La tua storia mi è piaciuta davvero molto. Il lupo è il mio animale preferito e trovo che tu abbia saputo rendergli giustizia con questo racconto, rimarcando quelle che sono le sue caratteristiche preponderanti e quelle che sono le meccaniche del branco. Hai presentato una storia d’amore che non è melensa, né scade nei soliti cliché, ma è adulta, matura, realistica, e per questo hai saputo farmela grandemente apprezzare. I personaggi che hai creato sono altrettanto realistici e pieni di sfumature e sfaccettature che li rendono vividi, reali e molto interessanti. Hai saputo catturare la mia attenzione e mantenerla viva fino all’ultima riga, tanto che, se ci fosse stato altro da leggere, non mi sarebbe dispiaciuto affatto. Hai creato una meravigliosa storia sotto ogni punto di vista: non potevo che darti punteggio pieno per questa piccola perla. Complimenti!

Punteggio totale: 39,4/40

Recensore Master
29/12/20, ore 18:41

C'è qualcosa di davvero potente in questa storia.
Una sorta di incantesimo che inizia con la prima, semplice parola e tarda a sfumare anche quando ogni cosa si è conclusa.
Non so da dove iniziare, davvero, perché ho così tante cose in testa che vorrei esprimere che faccio fatica a trovargli un ordine che abbia senso.
Juliana e Ilia sono pazzeschi. Imperfetti, emarginati, diversi e senza terra, eppure così simili da creare un tutt'uno inscindibile persino dopo la morte.
Il legame che i lupi - anche nella realtà - hanno con le rispettive compagne, il ruolo di alfa di un lupo che tutto lupo non è fino in fondo. E' come se ogni parola, ogni frase fosse una conquista. Una piccola rivalsa, fatta di sconfitte e sangue e dolore, che porta inevitabilmente Ilia al ruolo che gli compete. Il capo, senza leggi se non la sua e senza identità se non quella del branco.
L'immagine di Juliana, simile a una creatura ultraterrena che corre con i lupi e ne capisce il linguaggio così a fondo tanto da essere accettata come beta, è così affascinante da lasciare a bocca aperta.
E' un legame complesso il loro, fatto di qualcosa che credo in fondo non possa mai essere spiegato del tutto, perché va ben oltre l'amore. C'è il sesso, l'appartenenza, la scoperta e il desiderio di rimanere sempre uno accanto all'altra, nonostante tutto.
La cosa pazzesca davvero, è che per tutto il tempo della lettura ho avuto sotto al naso l'odore della foresta, del pelo umido di un lupo che corre al chiaro di luna, di sesso misto a muschio e radura e acqua. Stupendo.
Se chiudo gli occhi, posso vedere quella piccola radura fuori dal mondo, le querce a proteggerla e il piccolo stagno che era stato solo loro. Con quella lapide imperfetta - come loro, e forse come il loro amore - ma che non avrebbe potuto essere in nessun'altra maniera. Perchè è quasi rappresentativa di Juliana con quel suo "aspetto da bambina innocente traeva in inganno e manipolava e poi attaccava e distruggeva senza pietà."
La trama si svolge senza intoppi, senza contare che sai quanto adoro quei flashback che aiutano a capire cose di un passato e di un vissuto che altrimenti perderebbero nitidezza.
Non sarà il tuo genere, ma tutto ciò ti è venuto davvero molto bene.
Complimenti sorellina, non smettere mai di scrivere <3 perchè io non mi stancherò mai di leggere le tue storie.
In bocca al lupo per il contest!
Un abbraccione
Morgana <3

Recensore Junior
29/12/20, ore 13:05

Oddio! Ma questa storia è bellissima, straziante e potente. Mi ha tenuta con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. È scritta veramente bene, non c’è parola che non sia dove deve essere. Mi sono piaciute le descrizioni della foresta, ho sentito davvero l’odore della terra bagnata e del sesso che si mescolavano insieme. Che dire? Brava!