Recensioni per
L'ombra della signoria
di Alarnis

Questa storia ha ottenuto 179 recensioni.
Positive : 179
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/01/24, ore 22:27
Cap. 54:

Alarnis non riesco a credere di essere arrivata all'ultimo capitolo, che credo sia uno dei più lunghi se non il più lungo della storia, ma immagino l'hai voluto fare per non interrompere il fil rouge del finale denso di emozioni. Intanto happy end che non mi sarei aspettata, o meglio non mi sarei aspettata compreso di magia. Che questo caspita di mantello fosse importante si era capito, e la frase sibillina che lo accompagnava devo ammetterlo non mi aveva indotta a pensare che potesse essere magico e far scomparire i due ragazzi in pericolo proprio al momento opportuno, facendo così in modo che Zelio e Gregorio si uccidessero a vicenda. Tanto che infatti quando l'ho letto, ho pensato di aver capito male. Mi stavo ancora preparando alla morte così commovente e soprattutto insieme dei due cugini, che alternatamente mi faceva quasi pensare ad una scena romantica yaoi oppure ad una scena di Naruto tra Itachi e Sasuke, ed ero già pronta coi fazzoletti, quando poi ho letto e mi sono detta WHATTTTTTT????? Ho pensato adesso Federico chiama l'esorcista e si fa il segno della croce. Insomma alla fine Ludovico riconquista la Rocca ed accoglie con sè come fratello in armi e suo fidato cavaliere Moros per ricompensarlo di avergli fatto recuperare il trono. Un bel momento è senz'altro quello tra Nicandro e Malìa, dove lui in pratica le concede il perdono e le dice che anche lei dovrebbe perdonarsi, perchè gli errori commessi sono stati in pratica per amore verso l'uomo sbagliato Baltasar. Nicandro ha capito che era lei quella della sua visione, ma ha anche compreso probabilmente che non è cattiva e che ha aiutato Moros e Ludovico, e quasi la supplica di non andare via nel bosco, perchè sente che se lo farà forse per lei non ci sarà più alcuna redenzione e l'aspetta invece una fine ingloriosa. Certo mi continua a rimanere il dubbio di chi cavolo sia realmente figlio Nicandro. Comunque le due schiere di nemici finalmente smettono di combattere e Malìa alla fine sembra destinata a rivestire davvero il ruolo di regina, perchè ha trovato sia il suo principe che il suo eroe in Ludovico, che a quanto sembra la coinvolge anche nella "punizione" verso Lavinia. La ragazza non smette di rivestirsi nemmeno di fronte "al tribunale che l'accusa" del suo incrollabile e fiero orgoglio, e Malìa recita bene la parte di quella che sembra stare condannandola a morte, ed invece Ludovico la condanna a nozze con Moros, che si stava già sgolando credendo che davvero l'avrebbero giustiziata ora che Gregorio è morto. Curioso che le due donne del capitolo soffrano di complessi di colpa, da una parte Lavinia per quello che ha fatto a Nicandro e Moros, ed anche perchè sente di aver deluso suo fratello ormai morto, e Malìa che vorrebbe passare il resto della sua vita scontando le colpe di Baltasar oltre alle sue condannandosi da sola ad una triste vita senza alcuna speranza per il futuro ed il domani. Moros ha fatto più scatti di qualche super mega direttore generale di Fantozzi in questo capitolo, perchè è passato da boscaiolo all'inizio, per poi diventare scudiero, ed ora qui alla fine cavaliere, e rischia anche di diventare capitano, se in realtà non si fosse tirato indietro con Ludovico non ritenendosi all'altezza, (mica come i politici nostrani a cui non interessa se sono competenti o no in materia, l'importante è la nomina, lo stipendio ed il prestigio), ed infatti va a cercare colui che ritiene più degno Braccioforte che sta rimettendo in sesto la casa (mica la casa dei ragazzi dove si era detto sarebbero andati ad abitare tutti insieme?) e finalmente conosce pure il famoso Nicandro. Comunque è tempo per lui di riprendere la spada ed il suo ruolo su invito di Moros ed approvazione di Ludovico. Sembrano un'allegra famiglia felice lui, i due ragazzi e Lavinia, mentre si preparano alla cena. Ma ecco arrivare al momento mio di massimo GODIMENTO E GIUBILO ossia quando FINALMENTE (come peraltro da me auspicato) Belinda ha incontrato il suo "futuro marito" ossia Nicandro, che ha letteralmente fatto calare in picchiata in classifica nel suo cuore anche Moros. Ma che carini sono?????? IO INVOCO A GRAN VOCE UN SEQUEL CON LA SHIP NICANDRO/BELINDA CRESCIUTI. Uno così carino, gentile, buono, sensibile come Nicandro e una piccola, leziosa, divertente, vivace Belinda che è un piccolo uragano immagini che potrebbero combinare insieme come una tenerissima coppia innamorata????? Io ci penserei fossi in te. Comunque Alarnis il finale me gusta muchissimo, anche e soprattutto per l'happy end. Ho poco da dire sui punti deboli della storia che ti ho segnalato nel corso delle varie recensioni dei capitoli, per cui ora permettimi solo di ringraziarti per avermi a tua volta ringraziato nelle note finali. La tua storia che si apre e chiude col riferimento alla famosa freccia ha infine chiuso il cerchio. E' stato un viaggio lungo, a tratti come ti ho detto forse un po' indefinito, ma mai e sottolineo mai banale, mai scontato, che ha toccato le varie corde dell'animo umano, dal sentimento dell'amore, all'amicizia, all'affetto, all'onore, alla riconoscenza, alla vendetta, all'odio, al rimorso, al rimpianto, all'ambizione, alla superbia, alla fierezza, alla rassegnazione. Personaggi che vivono di queste emozioni e ne trasudano da ogni parola e da ogni loro gesto pensato dalla loro autrice. Una menzione particolare per le donne di questa fanfiction mai disposte a cedere il passo agli uomini e comunque personificazione della femminilità. Ora mi dedicherò alla prossima fanfiction di una nostra vecchia conoscenza Eilan21, che me ne aveva segnalata una nel fandom L'ultimo dei Mohicani (il film) che ha tradotto però con un profilo dal nome diverso di Eilan21. Sono davvero felice di aver letto la tua opera, e ti auguro di scrivere ancora tanto e di migliorare ad ogni nuovo lavoro, mettendoci sempre tutta la passione che hai riversato anche in questo tuo lavoro, che si sente hai amato tantissimo. Molte grazie ed in bocca al lupo. 

Recensore Master
14/01/24, ore 17:25

Ciao Alarnis questo Covid sembra non darci torto dopo me e mia sorella a Natale ora è il turno di mia madre. Che palle! Comunque non mi sembra quasi vero che sono arrivata al penultimo capitolo. Cerco di trattenermi per l'emozione. Comunque tornando a vedere cosa sta succedendo, vediamo Malìa (anche se non viene nominata ad inizio capitolo si capisce dal fatto che ceda il ruolo di urlatrici che si sgolano alle altre donne) che vedendo Zelio pendere quasi dalla finestra ferito, vuole vedere di persona che stia succedendo lì dentro, e si fa strada a spintoni tra le persone e le sentinelle probabilmente facendosi passare per guaritrice, mentre dietro Adelberto usa il povero Eugenio quasi come un ariete da sfondamento. Le guardie che comunque non sopportano Gregorio, li scortano per rispetto a Zelio che è il loro comandante, ma sembra chiaro che pure loro probabilmente preferirebbero vincesse Ludovico, ma non ci sperano. Lo spettacolo quando giungono è quello di scontri con le spade sguainate, di Ludovico e i suoi contro gli uomini di Rocca Lisia e quello tra Gregorio e Moros. Si capisce che Gregorio è avvantaggiato nell'uso della spada, perchè Moros pur essendo stato scudiero non l'ha più usata, e poi non aveva comunque una tecnica che invece a Gregorio non manca, e che gli permette di divertirsi a giocare con lui prima di ucciderlo. Troppo comica la scena in tutto questo con guardia che chiede a Malìa se lei non sia una guaritrice, vedendola ferma sul posto, e lei ovviamente gli risponde che è lui la guardia e dovrebbe essere lui a farsi avanti, anche perchè per arrivare a Zelio, dovrebbe arrivarci volando, essendoci in mezzo tutta gente che sta combattendo tra loro. Pure la guardia infatti non si azzarda a lanciarsi in quella bolgia infernale praticamente costretta in un corridoio stretto per tutte quelle persone. Malìa accorgendosi che Ludovico la fissa, credendolo arrabbiato (sebbene non lo sia) gli urla che sa che è una follia, ma è il rosso Alberico a risponderle che da lei se lo aspettavano. A quel punto il soldato che l'ha accompagnata, ha forse forse capito di essere stato preso in giro, perchè lei sta dalla parte di Ludovico, ma non volendo per vigliaccheria forse essere coinvolto nello scontro, accetta di farsi da parte e di lasciarla fare. Zelio non sembra voler morire, ed intanto Lavinia chiede l'aiuto di Malìa per Moros, riuscendo a liberarsi dagli uomini che la tengono bloccata, ma Malìa le risponde che deve pensarci lei, perchè Moros è il suo innamorato, e che dopo una vita in pratica passata a cacciare ora vuole fare la preda indifesa. I fedeli di Lavinia spronano Malìa a fare una mano "se può farlo", e anche qui devo dire provoca un moto di risa vedere che Malìa fa la sostenuta volendo prima che in mezzo alla battaglia che imperversa intorno a loro, i due si presentino prima. Giustamente Federico si spazientisce dicendole in pratica che se è lì aiuti, altrimenti dovrebbe togliersi di torno. Effettivamente Malìa sembra essere andata al cinema solo per vedersi il finale del film tanto pubblicizzato. Malìa indispettita per il trattamento probabilmente, gli chiede perchè non se ne siano andati per dove erano arrivati (ossia il passaggio segreto), ma Ludovico chiarisce che non potevano senza portare Nicandro con loro, altrimenti Moros non sarebbe mai venuto via. Anche Moros le urla che non vuole più scappare, e mentre Malìa molto "carinamente" gli dice che allora ci morirà lì, vedendolo bello e scattante le viene da paragonarlo al suo Baltasar, e arriva a comprenderlo davvero nella sua voglia di riscatto. Zelio continua a fare il fantasma morente, e Moros riesce a far indietreggiare spalle al muro Gregorio, che vinee afferrato da dietro da Nicandro che vuole bloccarlo a tutti i costi, e continua ad implorarlo di fermarsi. Nel suo "strano senso di riconoscenza e di affetto" anche verso Gregorio con cui comunque ha vissuto in famiglia, invoca Moros di non ferirlo, anche se potrebbe ora che Gregorio è immobilizzato, e il ragazzino con Gregorio in ostaggio dà ordine alle guardie di non intervenire, mentre invece Gregorio dà ordine contrario. Nicandro proclama che i Montetardo andranno via, e le guardie potranno riavere il loro principe, ma ovviamente Gregorio non è d'accordo, anche se le guardie che non se la sono sentita d'intervenire in quella situazione e rischiare la vita di due Montetardo, sembravano quasi aspettare con ansia le parole di Nicandro, ed infatti abbassano quasi subito le spade. Gregorio però si libera e pianta la spada contro Nicandro. Nooooooooooooooooo! Quel che è peggio è che Moros per proteggere il cugino si getta tra lui e la spada, con Gregorio che gli augura di morire insieme. Ed ora chi sarà che rimarrà ferito e morirà. Mi ha fatto impressione l'immagine di Moros oramai sicuro di morire prova a salvare almeno Nicandro spingendo le braccia per allontanarlo, per evitare che la spada li falci entrambi. Cavolo questa non me l'aspettavo. Così alla fine della storia piangeremo la morte di uno o di tutti e due i personaggi protagonisti della storia. Che triste dopo tanta fatica per ritrovarsi. Mi chiedevo in tutto questo dove fosse Belinda, e se stava con Malìa e gli altri accorsi a vedere che fine avesse fatto Moros e pure Ludovico. Alarnis dopo 50 e più capitoli in cui ci hai fatto amare questi personaggi ci fai questo amaro regalo???? Mannaggia speriamo bene. Ma ho tanto l'idea che andrà a finire male!

Recensore Master
06/01/24, ore 19:30
Cap. 52:

Ciao Alarnis e buona Epifania. Sono qui dopo il mio giro notturno a consegnare calze, per recensire anche questo tuo capitolo. Vediamo subito il mio buon Nicandro che mentre rivendica di sospendere il comando che era stato dato in precedenza da Gregorio, osserva attentamente Moros e come sia cresciuto e cambiato e sia diventato uomo, anche se a lui è sempre stato bello. Nicandruccio mio sono sicura che anche tu sei un bel bocconcino e tra qualche anno le ragazze ti correrranno dietro, tutte tranne la sottoscritta perchè ormai non ce la farà più a correre e sarà troppo vecchia per te. Nicandro non riesce proprio a credere che siano di nuovo insieme, e quando ha modo di fissare i suoi occhi in quelli del cugino, capisce che la promessa di vivere semore assieme che si erano fatti durante l'infanzia è per entrambi ancora valida e significativa. Anche Moros può vedere come sia felice di rivederlo, e come lo preghi di farsi da parte nello scontro tra lui e Gregorio. Quando Nicandro cerca di toccare Moros e arriva a sfiorare il mantello, vede prima la donna morente che regala il mantello a Moros e poi anche l'incontro di Moros con colui che ora considera come un padre proprio quello che Guglielmo era stato per il giovane Nicandro. In pratica è come se potesse leggere i ricordi del mantello stesso in un certo senso ed è felice di vedere tante persone che vogliono bene e hanno aiutato Moros. Vede anche la bellissima Malìa che lo chiude in un barile e cìè la frase che rimbomba nella mente di Nicandro riguardo al mantello, ossia che protegge da ogni malanno, ed anche quando le sue visioni cessano continua però a risentire quella frase, e ricollega la voce forse dell'anziana donna morente a qualcuno che lui conosce. Sappiamo bene la donna di chi fosse madre e come Nicandro abbia avuto anche in culla ricordi che avevano a che fare con lei e suo figlio e Malìa, che però non sembra aver riconosciuto. Quando rinviene dalla catarsi Nicandro vede come la visione avuta prima del bagno di sangue stia per avvenire, e che il tempo ormai è poco, perchè Lavinia è stata già gettata a terra, Moros e ferito e Gregorio incita all'attacco, sempre con il pericolo del veleno che è in circolazione. Nella sua visione Zelio uccide Moros e Gregorio si avvicina ad una finestra, e forse anche lui potrebbe avere una fine ingloriosa, per cui Nicandro prova a fermarlo come può. Ma c'è troppa confusione perchè Zelio è stato colpito alle spalle da Gregorio, Nicandro stesso urla, mentre Moros chiede a Ludovico di occuparsi di lui e Lavinia, ed intanto Gregorio lo avvert che sta per ucciderlo. Lavinia per quanto vorrebbe aiutare e partecipare allo scontro viene trascinata a stento da Mavio ed Ubaldo, mentre il principe Ludovico e i suoi cavalieri devono pensare alle guardie. Nicandro comincia ad iperventilare perchè sa cosa sta per succedere ed ha un attacco di panico probabilmente, mentre accanto a lui c'è Zelio che respira affannossamente anche lui, ma per altre ragioni. Poi all'improvviso quell'attacco di panico e quella sensazione di mancanza d'aria lo riportano con la sua mente ad un incendio, ed anche Zelio sembra sapere che lui stia pensando proprio a quel ricordo, anzi quasi sembra suggerirglielo. Poi il ricordo diventa più nitido, con Agata la madre di Baltasar che lo salva dall'incendio, che ha causato suo figlio, visto che poi sembra quasi chiedergliene perdono, dicendogli che Baltasar non l'avrebbe mai fatto se avesse saputo chi e cosa era Nicandro. Poi lo ricopre proprio con quel mantello e mi ha intenerito vedere che la donna per non spaventare il bambino probabilmente gioca con lui in quel momento drammatico. Stanno chiudendosi tutti i cerchi, e quindi a breve sapremo sicuramente anche chi è davvero Nicandro. Continuo a credere che non sia solo il suo potere di chiaroveggenza a renderlo speciale. Vedremo alla fine se la sua visione di quelle morti inutili si avvererà e si ritroverà a piangere la morte del cugino. Ancora auguri di buona Befana. 

Recensore Master
29/12/23, ore 23:45
Cap. 51:

Ciao Alarnis non riesco a credere che sto arrivando ai capitoli finali. Fatti fare prima gli auguri per il nuovo anno, che spero che inizi sotto i migliori auspici per te. L'inizio del capitolo è praticamente inglomerato nella baldanza di Gregorio che crede davvero di avere la situazione sotto controllo e lo dimostra con la sua superbia, per quanto non capisca come faccia, visto che dalla sua ha dei soldati che non si muovono per paura del veleno, e solo Zelio sembra provare a fare una qualche controffensiva. Intanto vediamo Nicandro che come un topolino spaventato cerca di strisciare rasente al muro, ma viene bloccato dalla spada di Gregorio che ci tiene particolarmente che lui osservi tutto. Ludovico al contrario consiglia loro di restare indietro oltre che per vincere, ma anche perchè si vede che ci tiene a non fare inutili spargimenti di sangue, e che gl'interessa di vite innocenti a cui Gregorio non importa solo perchè al suo servizio. Purtroppo però per assurdo l'essere in tanti dal lato del corridoio di Ludovico non permette di avanzare, mentre invece concede a Zelio di poter sferrare stoccate con la certezza di colpire qualcuno. Mentre Lavinia, anche se Ludovico protegge lei e Moros, non vuole arrendersi al fratello, Gregorio sembra soddisfarsi invece della vista della sorella in difficoltà, vedendola impreparata per la prima volta in vita sua. Zelio imperversa ad attaccare spronato dal suo signore, ed è quasi karmico pensare che Ludovico stava per usare il veleno contro lui e gli altri soldati, proprio come ha fatto Zelio in passato per eliminare i suoi nemici. Tra l'altro il traditore racconta anche compiaciuto di se stesso di come ha ucciso Iorio, tanto perchè evidentemente è talmente sicuro di sè, da non aver paura della morte per mano di Ludovico. Nicandro vorrebbe assolutamente fermare quel duello prima di tragiche conseguenze, ed è pronto a fare un passo indietro ed a restare con Gregorio se lui li ferma, e perdona Moros. Nicandro nella trepidazione sta anche per rivelargli la sua predizione, ma Gregorio non sembra crederci più di tanto, perchè troppe volte Nicandro deve aver avuto premonizioni magari non immediatamente comprensibili, che erano negative, e crede che magari Nicandro potrebbe mentire per voler proteggere il cugino, ed ora vuole assicurarsi che tutto avverrà come ha visto Nicandro, anche perchè pensa che forse nella visione del ragazzino Moros moriva e quindi vuole dare una mano al destino, in modo da togliersi quella spina nel fianco. Poi Zelio viene colpito forse a morte, anche se non sono sicura di aver bene compreso il passaggio, è Gregorio che l'ha quasi ucciso giusto? L'ha fatto da quanto si evince nelle righe successive perchè ormai Zelio non gli serviva più giusto? Moros nella confusione per paura che ora che Gregorio ha in mano quella spada possa ferire anche Ludovico lo tira indietro, e mentre Zelio agonizza Gregorio è alla ricerca del prossimo uomo da uccidere, e fa addirittura la conta per scegliere, e devo dire che questo è proprio un classico comportamento da "cattivo" di qualsiasi storia, bellissimo questo particolare che rende il personaggio ancora più meschino e crudele, anche se poi ecco che incita di nuovo i suoi soldati a combattere per lui, perchè comunque in minoranza. Moros e gli altri infatti sembrano restii a voler affrontare un uomo già praticamente sconfitto, però Moros insiste comunque nel voler essere lui a sifdarlo, e richiede di nuovo a Ludovico di pensare sia a Lavinia che a Nicandro per sicurezza. A questo punto finito il duello tra i due sicuramente avrà fine anche la storia, e non posso non dirti come sia ansiosa di arrivare alla fine dopo più di 50 capitoli, mi sembra quasi impossibile. Dopo la tua storia so già su quale mi concentrerò a livello di recensioni, ma intanto fammi già in anticipo ringraziarti per aver voluto condividere con noi lettori il parto della tua fantasia "medievale" in cui dame e cavalieri tornano a farci sognare e sospirare come più ci piace e come più aneliamo quando cominciamo una storia. Ancora buon anno e buon fine settimana. 

Recensore Master
21/12/23, ore 18:38

Ciao Alarnis ti faccio tanti auguri di buone feste prima di ogni altra cosa. Purtroppo a casa mia sia io che mia sorella abbiamo preso il Covid (per me è la seconda volta) e quindi niente cenone della vigilia, rimandato al 31 se tutto va bene. Comunque torniamo al capitolo dove Lavia ricorda la Lavinia del passato quando lei e Nicandro stavano trasferendosi e le domestiche non facevano che battute al riguardo su quanto fossero fortunati. Nicandro sempre imbarazzato non si sa se per le presenze femminili, o per il non sapere come rispondere, e lei che gli stringe la mano. Lo vuole rassicurare mentre per lei non c'è proprio niente di così eccezionale nel trasferirsi, perchè per lei la sua casa è Montetardo, come probabilmente anche per Nicandro. Scopriamo anche che le due domestiche si chiamano Carlotta e Viviana, di come entrambe volessero partire con loro, specialmente la seconda che sembrerebbe essere stata un passatempo di Gregorio. Allora anche lui ogni tanto si concede compagnia femminile? Finora sembrava più impegnato a complottare che a fare altro. Comunque tutti seduti sulle gradinate del palazzo dei Montetardo a Raucelio, Lavinia sa di non poter sfuggire a quel cambiamento, perchè lo stesso Guglielmo ha fatto tanto per ristrutturare il nuovo palazzo e renderlo forse ancora più sicuro di quello dove vivono ora. Poi capiamo perchè il tirare in ballo proprio ora quel ricordo, perchè è il momento esatto in cui Moros ha sentito per la prima volta del futuro viaggio e trasferimento, e ha compreso che avrebbe probabilmente dovuto separarsi dal cugino. Lavinia in quel momento era già confusa sul sentimento verso Moros, che credeva di aver fatto abboccare all'amo come tutti gli altri pesci che le giravano intorno, fossero le domestiche o altri che pendevano tutti dalle sue labbra, ed invece poi ha dovuto ricredersi col bel giovane. In quel preciso istante in cui ha sentito il discorso tra loro Moros ha capito che il suo destino era già segnato e che non ci sarebbe stato più posto fisicamente per lui accanto a Nicandro. Quel ricordo la ricollega al presente ora come un paradosso, perchè quel giovane che in quel momento le sembrava diventato così freddo e distante, quasi le desse la colpa perchè lo stava separando dall'unica famiglia che per lui contava ossia Nicandro, proprio quel giovane la stava difendendo ora lì, e Ludovico per giunta la sta nominando come la sua amata, l'amata di Moros, confermandogli che nel suo cuore c'è nonostante tutto ancora posto per lei, e forse c'è sempre stato anche quando così non sembrava. Si sente proprio sciocca soprattutto ripensando alle parole dette da lei stessa a Malìa e ricordando quanto sperasse nell'ncontro predestinato con l'eroe di cui si sarebbe innamorata quando aveva lanciato quelle frecce. Capitolo corto ma che riflette l'animo di Lavinia e cosa si agita in esso. Necessario a capire anche il suo pov essendo uno dei personaggi cardine della storia che si sta fronteggiando in questo confronto finale. Ancora auguri di buone feste e ci risentiamo alla settimana prossima. 

Recensore Master
13/12/23, ore 23:40

Ciao Alarnis leggendo questo capitolo mi è quasi venuta in mente la celebre frase del Gladiatore "al mio segnale scatenate l'inferno", perchè Gregorio dà l'ordine prima di chiunque a Zelio di occuparsi di Ludovico, mentre lui invece vorrebbe pensare a Moros e Lavinia. Nicandro intanto ha praticamente strisciato al riparo, mentre Moros si è messo davanti Lavinia per proteggerla, benchè lei non sia proprio la madamigella in pericolo, anzi forse il titolo del capitolo Posizioni invertite doveva valere anche per loro, visto che è lei la spadaccina tra i due. Non dimentichiamoci poi degli altri che intanto stanno combattendo, tanto che persino Vittorio e Mavio capitano davanti a Gregorio intralciandolo nella sua idea di attaccare Moros e Lavinia. Che impiccioni deve aver pensato. Gregorio già qui comincia a spazientirsi e incita i suoi uomini a dare di più e a far meglio. Gli altri soldati venuti a seguito non se la sentono d'inbracciare le armi contro Mavio o Ubaldo. Intanto i soldati feriti dagli uomini di Ludovico sembrano crollare uno dopo l'altro, ed è qui che Zelio ed anche Gregorio probabilmente intuiscono che c'è qualcosa che non va. Gregorio in particolare non vuole rischiare la pelle per Moros e Lavinia, e quindi manda avanti gli altri mentre Nicandro ci prova a dirgli di smetterla. Zelio tra l'altro smezza letteralmente pure un povero soldato, mentre Ludovico e Vittorio riescono a schivarlo, quest'ultimo avvisato all'ultimo da Lavinia. Vittorio poi si schiera col suo comandante ridisegnando di fatto le forze in campo, mentre mi ha fatto ridere l'espressione che hai usato di come Lavinia lo avesse elogiato quasi come una madre col figlio. Un figlio di Lavinia? Avrebbe sicuramente una mamma bella severa. Quando Alberico colpisce un altro soldato, si capisce definitivamente che "per fortuna" non è veleno quello sulle spade, ma bensì sonnifero. Malìa glielo aveva dato giusto? Ben fatto almeno ha permesso che Ludovico non si macchiasse di una colpa simile. Anche lo scontro tra Ottavio e Ubaldo dà un niente di fatto, ed intando Nicandro interviene sempre di più gridando contro Gregorio per farlo rinsavire, facendogli capire che ormai è tutto inutile. Nonostante tutto nella sua ingenua bontà e nell'affetto che probabilmente nonostante tutto prova per Gregorio, cerca di fargli accettare come non siano loro a dover rivendicare diritti su Rocca Lisia, e che per loro sarebbe meglio tornare a Montetardo, perchè il popolo continua ad amare Ludovico, di cui Nicandro stesso ammette di aver potuto ammirare le qualità umane dal loro breve incontro. Mentre Zelio perde sempre più la calma, i soldati a terra sembrano risvegliarsi, ed ecco che torna l'ombra della stregoneria, timore diffuso evidentemente a quel tempo specialmente in Ottavio sembra. Ludovico è davvero valoroso e corretto, perchè confida a Moros come sia sollevato che alla fine non si sia usato il veleno, perchè sarebbe stata una macchia indelebile nella sua coscienza. Ora poi è talmente onorevole che per ripagare appunto Moros s'impegna, con la medesima stregua della ripresa di Rocca Lisia, a proteggere lui e la sua innamorata. Intanto però un soldato colpito da Vittorio invece sembra stare molto male, quindi cosa vorrà dire? Rimaniamo con questo amletico dubbio fino al prossimo capitolo. Che strano sentire qualcuno che chiama Lavinia  come l'amata di Moros, quando per quasi tutta la storia li abbiamo visti su fronti opposti, ma magari ci sarà l'happy end per loro alla fine appunto alla faccia di Gregorio e di chi vuole loro male. Anche se non immagino davvero nè Moros andare a vivere a palazzo con lei, e nè Lavinia andare a vivere nei boschi con lui. Dovranno forse trovare un ponte tra i loro due mondi. Ti saluto ora Alarnis e ci vediamo settimana prossima così ci faremo anche gli auguri di buon Natale. Complimenti sempre

Recensore Master
05/12/23, ore 23:44

Ciao Alarnis e siamo tornati come si suol dire nella mischia con i nostri eroi lasciati a fronteggiarsi all'interno della rocca. Naturalmente come hai avuto modo di spiegarmi Ludovico si lancia subito a sfidare Zelio, mentre Gregorio gioca come al gatto col topo con Moros ed anche con gli altri. Probabilmente quel suo chiacchierare chiedendo a Moros se davvero sia disposto a rischiare per Nicandro e la sua promessa, è solo un modo di temporeggiare per capire bene come muoversi, o forse spera che nel frattempo arrivino i rinforzi. Si atteggia anche a cuore d'oro motivandolo col fatto che per lui Nicandro sia già libero da qualsiasi impegno. Molto furbo da parte tua farlo agire usando la memoria del povero Guglielmo e tirando fuori quel ciondolo/piastra/stemma a lui appartenuto, che diventa un'esca ed una trappola allo stesso tempo per il povero Nicandro. Gregorio si rivela infido come pochi. Nicandro non sa che sta per essere preso al guinzaglio di nuovo. Mentre si avvicina per prenderlo però non capisco se è sempre lui qui a dire queste frasi o Moros “Volevo solo salvargli la vita.” Confessò. “Aveva eseguito l’ordine di Guglielmo.” difese l’agire del cugino. Nicandro poi fa così tenerezza perchè è un animo così puro che lo ringrazia sinceramente, e si dispiace anche per lui, perchè comunque ha vissuto con lui e Lavinia come una famiglia, ed invece proprio quella famiglia tenta di strozzarlo, perchè quell'accettare di Nicandro diventa per Gregorio il confine che ha attraversato e che il ragazzino non doveva fare, perchè per lui vuol dire tradimento e quindi punizione. In quel momento però quel suo gesto scatena il putiferio. Lavinia che gli si getta addosso per fermarlo, perchè vuole che si batta probabilmente lealmente con Moros, e perchè comunque non vuole che a Nicandro sia fatto del male, Zelio e Ludovico che iniziano a scontrarsi, come pure Ottavio contro Ubaldo e Vittorio contro Moros che vorrebbe salvare Nicandro, finchè Mavio si mette in mezzo per permettere a Moros di andare da Gregorio, Nicandro e Lavinia. Per fortuna che il mio adorato Nicandro riesce a salvarsi, anche se sia Lavinia che Moros restano feriti. Lavinia quando Moros va da lei seppur ferito per soccorrerla gli chiede di salvare Nicandro e ammette le sue responsabilità, cosa che Moros non doveva aspettarsi, e per questo rimane così colpito, che i dissapori e l'odio di un tempo sembra placarsi mentre prova a prendersi cura di lei. Certo Gregorio non sta a guardare e stavolta si assume l'onere di uccidere Moros personalmente come avrebbe dovuto fare secondo lui anni orsono. Tra l'altro Nicandro scopre così che il suo sacrificio non è valso a nulla, perchè Gregorio non ha rispettato il loro patto, ed aveva ordinato comunque a Bastiano di uccidere Moros. Che dolore e delusione deve provare nello scoprire che tutti quegli anni di separazione non sono serviti a niente. Ci avviciniamo sempre più alla fine, e manteniamo sempre più i nervi a fior di pelle e il fiato in gola. Siamo davvero alle ultime battute ed alle rese dei conti. Sai che pensavo che coppia sarebbero ma forse l'ho già detto Nicandro e Belinda? Ora ti saluto e ti auguro un buon ponte dell'Immacolata. Ci sentiamo settimana prossima. 

Recensore Master
27/11/23, ore 19:22

Ciao Alarnis con questo capitolo ci siamo spostati a vedere cosa stanno facendo i "supporters" per così dire di Moros. Malìa, Belinda e tutti gli altri sono fermi nel piazzale insieme a tutte le persone accorse per la festa, mentre intorno a loro invece si stanno radunando truppe che stanno andando dentro per dare manforte contro Ludovico. Qui come sempre vediamo Malìa e Belinda che in modi diversi richiamano l'attenzione, in attesa di scoprire cosa ne sarà del loro amico, o meglio del "proprio principe" parlando sia di Ludovico che di Moros, per cui Belinda sembra avere un debole, anche se forse per la ragazzina andrebbero bene anche Ludovico o Nicandro, che annovera come i tre principi. Qui avviene qualcosa che non ho capito bene. In pratica Malìa col supporto di Belinda si mette a raccontare una favola ai bambini lì presenti, che poi favola non è (da notare come ai maschietti chiaramente non interessi la stora d'amore a contorno), perchè parla appunto dei due cugini Moros e Nicandro, ed inizialmente mantiene tutti i connotati della favola, parlando della freccia della soldatessa (Lavinia) che li divide, di Nicandro che diventa nobile, di Moros che continua a fare il boscaiolo, anche se poi Belinda alle incursioni pittoresche dei bambini v'include anche stregoni e giganti, ma poi ne cominciano a parlare al presente, narrando in pratica qullo che sta succedendo ora nel palazzo. Poi Malìa racconta la parte della storia di Nicandro che lei conosce, quando entrambi si salvarono dall'incendio di Macerino appiccato dal suo ex amante Baltasar, che dipinge come il cattivo della favola appunto, e racconta di come Nicandro orfano dei genitori fu salvato prima da Agata e poi affidato ad una finta zia, e quindi come Moros non sia davvero suo cugino. I bambini si spaventano a vedere le sue bruciature e a sentire il nome di Baltasar e Malìa gli deve chiarire che il cattivo è morto per farli tranquillizzare. I bambini comunque tifano ovviamente per l'eroe della storia, come anche Belinda che dichiara suo Moros, e deve pure vedersela con un'altra rivale una tale Carolina invaghitasene dalle parole della favola. Comunque Malìa decide di entrare in azione e dare un altro aiuto all'impresa di Ludovico e Moros, e sta per andare dagli arcieri con del vino probabilmente per metterli fuori combattimento facendoli bere. Sa che dei soldati non rinuncerebbero a del buon vino e alla compagnia di una bella ragazza come lei. Baltasar comunque rimane per lei una ferita paerta e lo nota quando crede di riconoscerlo in quel bambino che le tira la gonna e che lei rimprovera. Comunque dobbiamo ancora capire bene di chi cavolo sia figlio Nicandro. Capisco che dovevi inserire questa parte perchè probabilmente dovevi porre le basi per quello che avverrà dopo, e avevi bisogno di mostrare qualcosa che farà Malìa e che sarà d'aiuto a Moros e Ludovico, però forse spezzare così il ritmo della parte quella principale della storia ora con il confronto tra i due schieramenti che sta avvenendo ora dentro la rocca, non favorisce la scorrevolezza perchè interrompe proprio di netto quella parte precedente, che sarebbe poi appunto la parte più importante e che dovrebbe creare tutta la tensione narrativa mentre si legge. Però capisco che appunto l'esigenza narrativa probabilmente lo richiedeva, altrimenti non l'avresti inserita, anche se per me andava messa prima che cominciasse appunto tutto il confronto tra Ludovico, Moros, Gregorio, Lavinia, Nicandro e tutti gli altri dentro la rocca. Tra l'altro il capitolo è anche più lungo dei precedenti, gli hai dato molto risalto, quindi immagino che servisse appunto per mettere in luce il collegamento tra Malìa e Nicandro con Macerino. Siamo ormai a pochi capitoli dalla fine, e non vedo l'ora di sapere chi alla fine la spunterà. 

Recensore Master
19/11/23, ore 21:10

Ciao Alarnis buona domenica. Siamo come sempre su questo nuovo capitolo e io per dire la mia. Finalmente vediamo il confronto tra Gregorio e Moros, in cui il primo risponde alla rabbia del secondo, lavandosene le mani e buttando tutta la colpa delle disgrazie del taglialegna su Lavinia. La fanciulla ne appare turbata oltremodo, soprattutto dopo il primo shock di ritrovare Moros nel palazzo. Moros sfida Gregorio che lo sbeffeggia quasi, consigliandogli in pratica di scappare finchè è in tempo, ma dall'altra parte non succede nulla. Gregorio non vuole abbassarsi però a tanto ed ordina a Vittorio di preparare la forca per Moros, ma Ubaldo s'intromette di nuovo per difendere la richiesta lecita di Moros. Proprio mentre i due schieramenti sono fermi e bloccati giunge Nicandro all'improvviso, e Moros è felicissimo di rivederlo. Nicandro sospende l'ordine di Gregorio, con Ubaldo che incita Vittorio a rispettare i nuovi ordini, mentre c'è chi si chiede Nicandro come abbia fatto ad uscire dall'armadio. Finalmente i due cugini possono rivedersi da vicino, e il più piccolo ha modo di essere lui stavolta il salvatore del cugino più grande, rassicurandolo con un sorriso che è lui è lì per difenderlo. Gregorio naturalmente non s'impressiona anzi rivendica la sovranità su quegli uomini e la rocca, anche se Ubaldo non si dichiara fedele a lui ma a Nicandro, seppure egli solo osi opporsi a Gregorio. Allora Gregorio cerca di instillare il dubbio nella ragione di Nicandro, suggerendo che se lascia che Moros lo sfidi potrebbe morire e sarebbe solo colpa sua. Anche Ludovico giunto in soccorso però prende le parti di Moros affermando che lui stesso è disposto a morire nel tentativo. Chiarofosco arriva proprio al momento giusto per sottolineare come Nicandro e Moros non siano completamente soli. Vistosi con le spalle al muro codardamente Gregorio grida aiuto alle guardie e perfino fuori dalle finestre, nella speranza di veder accorrere in soccorso appunto aiuti dal paese. Naturalmente arriva anche Zelio il traditore insieme ai rinforzi, ed il corridoio del palazzo è troppo stretto per chiunque per scappare, quindi rimangono poche cose da fare a questo punto. Gregorio ordina a Lavinia di occuparsi di Ludovico e di Moros, mentre lui penserà a Nicandro. Ora però in questo capitolo non capisco perchè ad un certo punto dopo questa "spartizione" si legga che Ludovico è di Zelio e se sia solo un pensiero fuori dialogo, oppure venga detto sottinteso o cosa. E poi perchè Zelio dovrebbe essere di Ludovico? Che sgarbo dovrebbe avere ricevuto da lui? E' perchè sperava in una promozione poi non ricevuta forse? Moros come una tigre inferocita che difende il suo cucciolo minaccia Lavinia, e Gregorio ordina a Mavio di aiutare la sorella. L'uomo come sempre non nega la sua lealtà alla ragazza, legato da profondo affetto verso di lei, le ha giurato fedeltà e rimarebbe con lei anche sul campo di battaglia fino all'ultimo, come uomo d'onore quale egli è. Riesco a recensire solo ora perchè mia sorella ha avuto bisogno per quasi tutto il weekend del computer, ma prima di chiuedere bottega volevo assolutamente commentare questo capitolo, dove alla fine se ci si fa caso ci sono praticamente quasi tutti i personaggi principali del tuo racconto finalmente schierati. Sembrano davvero come i fronti di guerra, e difficile dire quale sarà l'esito. Non so cosa augurarmi per il povero Moros, ma almeno ha potuto rivedere Nicandro, che come sempre fa molta tenerezza nel suo affetto per il cugino. Una cosa che mi ha colpito ora ripensandoci, è come mai Ubaldo dice di essere a servizio nello specifico di Nicandro? Non parla anche di Gregorio e di Lavinia, ma solo di Nicandro, che sia in qualche modo legato "direttamente" a lui, e la sua devozione al ragazzo nasconda un segreto?

Recensore Master
11/11/23, ore 19:03

Ciao Alarnis volevo ringraziarti per aver deciso di continuare la storia Confusione, e grazie per avermi anche avvisata dell'aggiornamento, ed al più presto spero di poter cominciare a commentare i capitoli nuovi. Intanto mi concentro su L'ombra della signoria, perchè siamo ormai a meno di 10 capitoli dalla fine. In questo capitolo la protagonista è Lavia/Lavinia e il suo punto di vista dopo aver ritrovato Moros dentro al palazzo. Intanto Ubaldo urla dalle finestre della rocca a lei e Mavio di accorrere perchè Moros è penetrato all'interno. Probabilmente cerca aiuto in virtù dell'arrivo dei due cavalieri che invece di lasciar passare il ragazzo, lo vorrebbero "ripassare" ma a fil di ferro come si suole dire. Mentre corrono per raggiungere Ubaldo e Moros, Mavio si ritrova anche a fare una battuta quasi complimentosa verso Moros che è diventato secondo lui più furbo ed audace e solo per arrivare a Nicandro, e questo fa stizzire Lavinia. Mentre Ubaldo aveva richiamato solo Lavinia e Mavio, Ottavio e Vittorio invece si sentono urlare per richiedere rinforzi, ma Lavinia appena arrivata avvisa subito che se la vedrà personalmente con Moros, perchè Moros è suo. Tra l'altro Lavinia capisce che Ubaldo ha appunto chiesto aiuto in realtà per aiutare Moros da Ottavio e Federico, ed infatti trova tutti in disaccordo, fino a quando Ubaldo le spiega che Moros vuole solo sfidare Gregorio per liberare Nicandro. Lavinia esattamente come Ubaldo deve riconoscere la leggittimità della sua proposta, tuttavia lei non può permettere a quel ragazzo che ancora la fa sognare al ricordo di quel bacio e battere il cuore, di scontrarsi con suo fratello. Lo ribadisce di nuovo che lui è suo per il divertimento di Mavio che conoscendo i sentimenti di Lavinia, deve sembrargli tutto fin troppo divertente. Moros però non transige ed insiste che sfiderà solo Gregorio e non Lavia. Lavinia, quasi disperatamente pur cercando di nasconderlo ai suoi subalterni, si dirige occhi negli occhi con Moros nel tentativo di dissuaderlo, perchè sa che se si batte con suo fratello Moros non potrà vincere. Capisce di aver tentato di procrastinare questo confronto fino all'ultimo proprio perchè temeva che Moros avrebbe finito col morire. Lo stesso giovane ammette che non ha mai perso le speranze di potersi ricongiungere a Nicandro e che solo ora ha trovato il coraggio di rischiare il tutto per tutto. Vedendolo così determinato Lavinia si sforza di pensare in fretta ad un modo per evitare il duello, ma Moros stesso è colui che sembra scuoterla quando le dice che deve lasciare che egli spezzi l'incantesimo che è stato loro imposto. Nella mente della comandante ritornano alla memoria tanti momenti insieme a Moros, come quando la chiamava Brutta strega, e si sente in colpa per aver condotto la storia fino a quel punto, ed è talmente confusa da non riuscire che a negare con il capo, ma senza parole. Moros lo interpreta come un suo opporsi a lui, e la prende con violenza per le spalle pretendendo che lei gli restituisca il cugino, e lei non riesce a dire quello che vorrebbe ossia Non posso, perchè è troppo scossa dal momento e dalla tensione. Mavio vorrebbe soccorrerla ma Ubaldo si mette in mezzo, come a dire lascia che se la sbrighino loro, e Moros a quel punto tira fuori un onore degno di un cavaliere che fa una richiesta ufficiale al suo signore che ha potere di vita e di morte. Alla fine Lavinia sempre così altera che avrebbe sempre voluto piegarsi davanti a lei, finalmente lo vede farlo e tutto solo per Nicandro. La riconosce come una "regina" come lei lo vede per la prima volta come un "cavaliere" e sa che dovrà accettare la richiesta che lui le porge, anche se poi è inutile visto che Gregorio già è alle loro spalle che se la ride, e quindi sappiamo che non gliela negherà quella possibilità. Mi è piaciuto che hai usato un'allegoria come quella della freccia che colpisce il cuore di Lavinia, l'ho trovata molto pertinente considerato che anche il loro primo incontro è dovuto ad una freccia. Ora vedrremo come si comporterà Gregorio e se Nicandro arriverà in tempo per fermare il cugino. Ogni capitolo sta accendendo sempre di più la tensione e la curiosità sul finale di questa storia. Si vede che forse quando hai scritto questa parte rispetto alle prime, era forse qualcosa che avevi pensato a lungo, forse ancora prima di iniziare a scrivere la storia, non so come dire, come se avessi pensato prima a questa parte dall'entrata di Moros nella rocca, e poi avessi costruito da lì a ritrovo tutto il resto della storia. Ma è solo una mia impressione. Comunque complimenti e ti auguro un bellissimo fine settimana. 

Recensore Master
03/11/23, ore 23:49

Ciao Alarnis spero che riuscirò a pubblicare questa recensione, perchè da ieri vedo che EFP sta facendo le bizze. Comunque torniamo esattamente al momento in cui Nicandro sta per essere liberato e non sa ancora che saranno coloro che dovrebbe temere normalmente parlando che stanno aprendo l'armadio. Riconosce immediatamente Ludovico dalle sue visioni, e mi stupisce sempre come Ludovico anche come physique du role sia proprio classico principe azzurro, insomma proprio un bel bocconcino. Beata la nostra Malìa. Tra l'altro si comporta anche come rimarchi anche tu nel capitolo come il principe delle favole, giacchè è attento con Nicandro, chissà forse ammorbidito dalla giovane età del ragazzo. Mi fa strano che contrapponendolo a Gregorio, mi sembra di capire che sono proprio diversi in tutto anche fisicamente e nei colori. Devo dire che una cosa che mi ha fatto molto sorridere è il "terrore di Federico" nel non volersi fidare e nel non voler avere a che fare con lui, sebbene Ludovico gli ripeta più volte di non strapazzarlo perchè è solo un ragazzino. Mi fa pensare come in certi tempi antichi più paura della spada faceva forse solo la superstizione, al punto che persino un cavaliere di lungo corso come Federico tema fortemente certi eventi. Ludovico è molto protettivo con Nicandro fin dal primo momento, e scherza pure con lui sulla sua matura magica chiedendo i tre desideri che gli spetterebbero per averlo aiutato ed essere diventato suo creditore, forse anche per metterlo a suo agio vedendolo spaventato. Certo la tensione arriva nel momento in cui il ragazzo dichiara di essere fratellastro di Gregorio, e così si parla addirittura di ucciderlo, o di farsi scudo con lui per avanzare nel palazzo. Impaurito e pentito di aver troppo rapidamente chiacchierato, Nicandro nomina Moros dicendo che deve assolutamente incontrarlo, perchè in pericolo, in quanto Gregorio sa che ha aiutato Ludovico e gli altri ad entrare. Finalmentre i tre comprendono che è Nicandro quel famoso cugino, che loro credevano un servo, e che Moros voleva tanto salvare. Nicandro parla svelando la sua profezia e cioè che sia loro che Moros stanno rischiando la vita, e Ludovico capisce dal particolare del veleno e dalle parole del ragazzino che ha il dono della predizione. Entrambi i fedeli compagni del principe sono troppo impazienti di sapere, e cominciano a vessare il cugino di Moros, anche se Ludovico sa che il potere non si attiverà sicuramente a comando, e che ora il fanciullo non può dire nulla di più, come comprende perchè Gregorio lo abbia tenuto con sè con tanto riguardo. Comunque decide di restituire il favore che deve a Moros lasciando in vita e libero il cugino, e anche Nicandro allora vuole sdebitarsi aiutandoli a muoversi per la rocca, ma Ludovico non vuole metterlo in pericolo. Sentendosi colpito dal buon cuore che rivela Ludovico, a maggior ragione gli indica dove si trovino sia Gregorio che Zelio il traditore, ma proprio alla fine del capitolo dal corridoio si odono grida che non fanno ben sperare, e che spingono il giovane Nicandro a correre da Moros in pena per lui. Spero solo che alla fine della storia Nicandro non muoia e non sia lui che è il più innocente a pagare gli sbagli di tutti. Ricordi quando mi dicesti che non si poteva dire fino in fondo se erano I Montetardo o i Chiarofosco i buoni del racconto, e quindi coloro che erano dalla parte giusta? Dopo aver visto come Ludovico si è comportato con Nicandro sono sempre più convinta che siano loro coloro che meritano di vincere. Forse nel prossimo capitolo potremo vedere Moros con Nicandro? Forse non dovrei chiedermelo e limitarmi a rivederci settimana prossima per il prossimo emozionante capitolo. Oramai la tensione è alle stelle. Molto bello anche questo capitolo Alarnis stai chiudendo tutti i filoni delle storie e il cerchio finale. 

Recensore Master
26/10/23, ore 23:45
Cap. 43:

Ciao Alarnis poco a poco arriviamo proprio al momento che tutti stiamo aspettando. Intanto vi è un confronto teso ma sincero tra Ubaldo e Moros che mi è già piaciuto quando ha usato la prima fase ad effetto "mi aspettavo questo benvenuto". Eh beh caro mio di certo non stai andando alla sagra della porchetta dico bene? Ubaldo guardandolo lì dopo tanto tempo gli chiede se non l'abbia dimenticato, e chiaramente parla di Nicandro, ed è lampante che la sua sola presenza è già la risposta a quella domanda retorica. E' molto vibrante sentire dalla voce di Moros che Nicandro è il suo unico affetto, anche se Ubaldo prova a farlo desistere convincendolo col dubbio che Nicandro ormai abbia sostituito quell'affetto, o almeno lo abbia trascurato in favore di quello verso Lavinia e Gregorio. Nonostante Moros senta la stessa musica da chiunque gli sia intorno e che cerca appunto di instillargli la verità che Nicandro non lo pensi più, lui non lo accetta e non può accettarlo, tanto da rispondere anche con sfacciataggine che in realtà quello che Ubaldo chiama affetto è solo manipolazione in sintesi. Moros poi svela un suo piano che finora si era tenuto per sè e cioè vuole riscattare Nicandro con un duello contro Gregorio. Moros spiega ad Ubaldo come Nicandro anni orsono aveva deciso di restare per salvare la sua vita, ma Ubaldo si sente che vorrebbe quasi ridergli in faccia per quella assura illusione di battere Gregorio, e lo consiglia ancora che se tiene a Nicandro non può condannarlo ad una vita da fuggiasco insieme a lui. Ubaldo prova a farlo ragionare su quella follia anche illustrandogli le conseguenze per Nicandro se dovesse di nuovo prendere le sue difese stavolta. Moros che prima era quasi sfiduciato della reazione di Nicandro, con l'atteggiamente di Ubaldo capisce di avere ancora una possibilità, perchè ha capito che Ubaldo crede che il giovanetto potrebbe davvero scegliere di andarsene con Moros. Certo Ubaldo gli prospetta anche onestamente il quadro peggiore: non solo lui perde e muore nel duello contro Gregorio, ma condanna in automatico anche Nicandro agli occhi del Montetardo per il suo tradimento. Stranamente in quel momento associa il pensiero della vendetta di Gregorio su Nicandro a quella di Ludovico contro Gregorio, ma poi Ubaldo sceglie di appoggiarlo, per quanto inaspettatamente. Certo non senza prima dargli la possibilità, che Moros subito rifiuta, di andare via senza vedere Nicandro e di dimenticare tutta quella storia. Gli fa cenno poi e gli dice di andare da suo cugino e gli indica persino la strada, avvisandolo che a breve darà l'allarme. Ovviamente vuoi che per non arrivino proprio in quel momento Ottavio e Vittorio proprio come il cacio sui maccheroni? Applaudono ghignando alla scena da teatro che stanno osservando, mentre Ubaldo si mette a difesa di Moros con la spada sguainata. Devo dire che mi ha stupito molto Ubaldo che si mette contro quei due per lasciare andare Moros, ed addirittura gli assicura che se la vedrà lui con loro, e che se è per Nicandro farà la cosa giusta. Ubaldo sembra davvero tenere a Nicandro, ed è oltre a lealtà secondo me anche affetto, anche perchè Nicandro sa farsi volere bene evidentemente. Non sarà che forse anche Ubaldo è legato misteriosamente al ragazzo? Cavolo io voglio sapere di chi è figlio Nicandro per tappare tutti i buchi che ho ora in testa, mannaggia. Comunque capitolo avvicentissimo, come tutti gli ultimi a questa parte, da quando è scattato il piano andiamo a riprenderci il cuginetto delle predizioni. Speriamo che Ubaldo non faccia una brutta fine, perchè è una persona leale e onesta. Nicandro arriviamoooooooooo!

Recensore Master
18/10/23, ore 23:27
Cap. 42:

Ciao Alarnis finalmente dopo tanto attendere cominciamo a vedere l'azione, con Ludovico e i suoi che sono ancora nascosti nel passaggio segreto e stanno versando il veleno sulle spade, e devo dire che mi ha messo già un po' di angoscia quando ho letto che con quelle spade avvelenate in caso di fallimento dovrebbero uccidere loro stessi. Allo stesso tempo la scena è un po' comica con il trio che passa dal camino con Federico che rimane col piede a mezz'aria per paura del rumore, quando il camino spostato ne ha già fatto tanto. Fortunatamente però non arriva nessuno che ha sentito quel rumore da fuori. Ludovico, mentre pensa ai contadini che se si ribellano rischiano di rimanere infilzati dalle frecce degli arcieri che sono un po' i tiratori scelti del passato, si ritrova in una stanza che non ha nulla di quella che era una volta di suo padre. Una cosa che mi è piaciuta molto è questa digressione sulla famiglia di Ludovico, perchè se nè accennato di Iorio ma molto poco a differenza della famiglia Montetardo, e Ludovico subito nota come abbiamo tolto il ritratto di sua madre. Devo dire che non mi stupisce, perchè Gregorio che motivo avrebbe avuto di tenerlo in quella che è diventata camera sua? Poi accade l'imprevisto perchè quel qualcuno che temevano li sentisse da fuori, in realtà è già in quella stanza chiuso a chiave nell'armadio: Nicandro. Ecco colui che non avrebbero dovuto trovare. Ludovico non sa nulla sulla sua parentela con Moros che gli ha salvato la vita. Sentono tutti e tre battere contro le ante dell'armadio, e nuovamente c'è un momento un po' paradossale, ma dobbiamo sempre raffrontarlo all'epoca della storia, in cui Federico non vorrebbe liberarlo perchè lo crede un nume imprigionato che potrebbe far loro del male. Nicandro a sua volta lo immagino impauritissimo quando comprende che forse quelli dall'altro lato potrebbero essere i famosi nemici venuti per farla pagare ai Montetardo. Mentre bloccano la porta perchè non entri e non esca nessuno, i tre sono ancora davanti all'armadio per decidere cosa fare, se aprire o no, con Ludovico che dopo lunghi momenti di silenzio da parte di Nicandro è comunque rivolto a liberarlo a differenza degli altri, e quando Nicandro finalmente parla riesce a confessare di non essere un nume. Ma la svolta arriva alla domanda di Ludovico su chi l'abbia imprigionato e Nicandro pronuncia il nome magico Gregorio, così naturalmente Ludovico crede sia un loro comune nemico e inserisce la chiave nella serratura per aprire l'armadio. Sarà intrigante scoprire cosa succederà quando Ludovico scoprirà chi è Nicandro. Speriamo non lo uccida, o non pensi che sia stato messo appositamente lì per fare la spia dopo averne guadagnato la fiducia. Comunque sono sicurissima che ora i capitoli saranno uno più avvincenti dell'altro, perchè stiamo arrivando a tirare le somme e si profila il vero scontro tra i Chiarofosco e i Montetardo e dovremo vedere chi vincerà. Vedremo cosa deciderà Ludovico per Nicandro e cosa gli consiglieranno Alberico bello e Federico. L'ombra della signoria si sta espandendo e vedremo chi rimarrà alla luce. Ciao buonanotte

Recensore Master
11/10/23, ore 23:02
Cap. 41:

Ciao Alarnis rieccomi qui come promesso dopo una settimana di stop forzato nelle mie recensioni. Torno e cosa mi trovo? Un capitolo dedicato ad un personaggio molto bello secondo me che è Mavio. Ho capito ormai che prima "dello scontro finale", chiamiamolo così, stai mostrando il punto di vista sulla situazione da parte di tutti i personaggi presenti sulla scena. Ora tocca appunto a Mavio, ed il capitolo comincia con un ricordo di quanto lui e Lavinia erano amici, cosa che non avrei mai creduto. Non avevo compreso ci fosse quel livello di confidenza tra loro e che si conoscessero da tanto (ma forse per questo hai inserito il capitolo). Addirittura la prende in giro accedendo anche alle sue stanze e fa battute su Moros perchè cerca di farsi i boccoli, quando non lo ha mai fatto prima, perchè come ricordi tu ha sempre usato più la spada che la spazzola. Qui in questo ricordo pur essendo giovane Lavinia era già in corsa per il posto di capitano e ciò che è evidente e che persino Mavio si era accorto dei sentimenti di Lavinia per Moros. Mentre tutti gli altri si chiedono come mai non sia successo nulla tra Mavio e Lavinia a livello romantico, lui ha capito che c'è grande attrazione tra i due ragazzi, e maliziosamente pensa che Lavinia avrebbe avuto un carattere più conciliante se oltre al sentimento con Moros ci fosse anche andata a letto. Eccolo che ritorna il vecchio discorso che se la donna sembra un po' acida è perchè non ha un uomo con cui sfogare le proprie frustrazioni. Ho sempre odiato questa vecchia scusa che viene usata solitamente quando guarda caso s'incontra una donna che non ci sta a fare come le viene detto o come gli altri si aspetterebbero facesse. Comunque è la seconda volta che viene nominata l'amore di Mavio, ossia la sarta Lucilla, e se era al suo fianco già allora devono essere davvero tanti anni che stanno insieme, e ci credo che ora Mavio voglia sposarla. Mi sarebbe piaciuto vedere una scena tra loro due per capire lei che tipo è e che rapporto hanno. Poi si torna al presente in cui tutti gli uomini sono mobilitati alla ricerca di Moros e Ludovico e Nicandro è rinchiuso nell'armadio. Vediamo Mavio finire nella sala principale insieme a Gregorio che si affaccia alla finestra per salutare i contadini, e mentre si distrae con le lusinghe delle giovani che sperano di ottenere i suoi favori per migliorare la loro condizione misera, ripensa alla predizione di Nicandro in cui Gregorio aveva le mani sporche di sangue, che concise con la morte però di Guglielmo. E qui lo scritto diventa un po' nebuloso, nel senso che sembrerebbe quasi che Mavio sappia che è stato Gregorio ad uccidere o ad ordinare di uccidere Guglielmo per prenderne il posto. Non si capisce del tutto se Mavio lo sappia perchè coinvolto direttamente, o solo perchè abbia partecipato al piano in qualche modo, per agevolare il suo futuro signore. Ricorda ancora quando Nicandro gli fece la domanda sul perchè si possono avere le mani intrise di sangue, e la sua risposta alla quale ripensandoci ora si vergogna " per una ferita (quindi includerebbe lo sbaglio di persona di Nicandro) oppure la colpa (e di conseguenza l'assassino di Guglielmo da parte di Gregorio)". Nicandro nella sua ingenuità non ha voluto credere che Gregorio possa aver ucciso qualcuno buono come Guglielmo che era stato un padre quasi per lui e quindi crede semplicemente nell'ipotesi meno violenta. Si domanda anche quanto Lavinia ne soffrirebbe a sapere la verità e quindi sia di Gregorio assassino e sia a questo punto anche di Mavio che sapeva tutto e che forse e dico forse è stato l'autore materiale del delitto. Poi come per sollevarsi appunto da questo senso di colpa, ne addossa la responsabilità agli stessi Moros e Nicandro che avrebbero potuto decidere di scegliere una strada diversa da quella che li portava a Rocca Lisia dai Montetardo, ma purtroppo hanno scelto invece proprio quella, ed ora se ne subiranno i tristi effetti devono biasimare solo se stessi. Io almeno la interpreto così questa parte e il resto del capitolo, ma me lo dirai tu poi quanto ci ho preso e quanto no. Ci avviciniamo lentamente ma inesorabilmente alla resa dei conti. Sono davvero felice comunque del capitolo di Mavio ripeto, perchè dietro alla sua storia personale ci sono molti intrecci che riguardano la storia generale. Ciao alla prossima

Recensore Master
26/09/23, ore 23:56

Ciao Alarnis devo esordire con una comunicazione di servizio prima che mi dimentichi, e cioè che settimana prossima potrei non recensire, perchè avrei alcuni impegni sia durante il giorno al lavoro che la sera, e quindi non so se riuscirò a collegarmi, ma nel peggiore dei casi ci rivedremo la settimana successiva. Detto questo veniamo al capitolo, e devo dire che ci stai facendo proprio penare questo incontro tra i due cugini. La suspence dell'attesa c'è tutta, anche se forse io alcuni passaggi li avrei saltati, perchè si allunga troppo e non sempre con dei passaggi necessari, e si rischia di allentare troppo la tensione che appunto deve restare vigile, e magari alcuni lettori (non IO però) finiscono per saltare certe parti nella speranza di arrivare al punto che a loro interessa. Chiaramente è solo un mero consiglio, ma ti prego non è assolutamente un giudizio negativo. Intanto Moros sta per intraprendere finalmente la sua missione di salvataggio, e deve salutare gli amici che finora l'hanno aiutato come Braccioforte, Malìa soprattutto per cui continua a preoccuparsi del mantello che non le dia fastidio alla pelle, e per tutta risposta lei per non farsi vedere probabilmente preoccupata come al solito finge e si nasconde dietro quella sua aria sbruffona intimando a Moros di farsi rivedere il giorno dopo alla locanda, altrimenti guai a lui. Belinda è troppo divertente quando sta per chiamarlo per nome a voce alta e Malìa le deve tappare la bocca quasi soffocandola, perchè non lo tradisca. Almeno per il primo tratto c'è Adelberto che lo "adopera" per portare barili fino al regno di Eugenio che sarebbe il responsabile della cucina e della dispensa. In pratica unisce l'ultile al dilettevole, perchè si fa aiutare e contemporaneamente permette a Moros di intrufolarsi, e tra l'altro lo ricopre di farina, probabilmente anche per renderlo meno riconoscibile alle persone del maniero. Tra l'altro anche in quella situazione lo prende comunque in giro, e anche se assente Malìa è in un certo senso sempre con loro, visto che è amica pure di Eugenio, e funziona come un lasciapassare per loro. Altro momento bizzarro quello in cui Moros deve resistere agli sputacchi degli altri due mentre parlano, e credimi lo comprendo benissimo perchè facendo un lavoro a contatto col pubblico, a me succede praticamente quasi sempre. Mentre è lì già che c'è Moros si ritrova sia ad imitare la camminata zoppa di Eugenio, sia ad ammirare e gustare la sua cucina anche se solo per un paio di cucchiai, e pensa a quanto potrebbe essere ingrassato Nicandro grazie ai suoi piatti. Fa tenerezza poi vedere che un uomo goffo e anche un po' deforme come Eugenio si prenda cura con tanto amore di alcuni gattini come mostri tu. Poi si arriva al momento in cui deve inoltrarsi da solo nel labirinto di corridoi del castello, e seguendo il consiglio della sempre furba Malìa con il suo bacio sulla fronte come portafortuna, si abbassa il cappuccio che ha e cammina quanto più raso all'oscurità riesca. Personalmente questa la trovo davvero la parte interessante, ossia la tensione vista da Moros mentre cerca Nicandro, con in testa sempre il sogno di vivere con lui nel bosco e fare il taglialegna. Il sudore che lo consuma e l'ansia di essere scoperto l'ha descritta meravigliosamente. Poi ci sono i ricordi che gli scorrono nella mente di quando Lavinia e Gregorio si prendevano gioco di lui, e di come Lavinia gli ricordasse che lui non era l'eroe che doveva venire a salvare la sua damigella, cosa che Nicandro ovviamente non è. In pochi secondi si ricorda di tutti da Bastiamo a Mavio, da Vittorio ad Ubaldo, e guarda se il destino che già una volta l'aveva condotto al castello non debba ripetersi nuovamente per mano sua. Incontra proprio Ubaldo e assistiamo al suo comico tentativo di assalirlo senza riuscirci, perchè ha toppato clamorosamente per tempi e movimenti impacciati dal mantello, e la cosa più divertente è che crede che uno come Ulbaldo non se ne sia accorto. In effetti all'inizio pare così, ma alla fine del capitolo, dopo che osserviamo Ubaldo quasi soffermarsi anche a lui a rammentare di Raucelio, mentre forse in realtà sta intimamente decidendo cosa fare, lo vediamo svelare e riconoscere immediatamente Moros, e nuovamente dirgli che anche stavolta lo porterà lui da Nicandro ma sottolineando che sarà diverso dalla volta precedente, e che stavolta Moros sarà prigioniero, o almeno questo sembra lasciare intendere. Si decisamente tutta questa parte è la migliore, mentre io la parte di Adelberto ed Eugenio l'avrei considerevolmente ridotta, ma non eliminata completamente. Però credo che dilungarsi tanto su di loro smorzi di molto il ritmo del capitolo. Ripeto è puramente un'opinione personale e non un giudizio critico, perchè non sono nessuno per poterne dare. Comunque ci avviciniamo davvero alla resa dei conti, ed ora si dovrà capire se Nicandro e la sua profezia avranno ragione, ma speriamo proprio di nooooooo! Comunque un abbraccio e spero di essere qui settimana prossima altrimenti ci si risente tra 15 giorni. 

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