Recensioni per
Le campane della verità
di Freya_Melyor

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/08/21, ore 12:21

Recensione premio per essersi classificata seconda al contest "Eroi tragici nel mondo magico"

Questa breve, intensa, storia è stata una sorpresa. La tua prosa semplice ha ancora una volta descritto e delineato bene un sentimento comune a tutti, un sentimento che siamo in grado di provare ogni volta che ci mettiamo a nudo davanti a una persona, ogni volta che ci facciamo scoprire, ogni volta che diciamo "Assaggia questa, è la mia preferita" o "Questo libro mi ha lasciato qualcosa, te lo presto". Alla fine conoscersi è vivere l'altro attraverso quello che sente, che prova, che ama. Ed Elena, seduta su quegli scalini, in una riflessione dolce amara è contenta di essersi mostrata e fatta conoscere, ma soffre per l'inevitabile conclusione. 
Ancora una volta, sono stupita da come riesci a narrare di fatti e situazioni comuni che però spesso non vengono indagati. Perchè capita che credenze diverse, idee politiche diverse, separino amori che altrimenti sarebbero continuati senza alcun intoppo. Ed è vero che la religione, spesso, può presentare un ostacolo. Non per tutti è così, ma per Elena sì. Il paragone delle campane l'ho trovato azzeccatissimo e hai usato il prompt per il contest in maniera veramente originale e efficacemente metaforica. 
Ti faccio i miei complimenti e spero che il contest sia andato per il meglio, anche se credo di essere arrivata in ritardo per augurarti la buona fortuna
Brava, ancora!

Recensore Master
26/02/21, ore 13:06

Valutazione del contest "Tra il Dove e il Quando - Flashfic Original Contest"
9^ CLASSIFICATA:

Le campane della verità
di Freya_Melyor

- Stile: 8/10

Lo stile con cui si presenta questo racconto l'ho trovato ben ponderato.
La narrazione è fluida e pulita; non ci sono particolari ricercatezze tecniche, ma nel complesso ho trovato che, grazie anche a delle scelte lessicali coerenti e ad un ritmo costante, si riuscisse bene a far trasparire l'atmosfera di tristezza, rimpianto e malinconia nella quale la protagonista si trova.
Il racconto si basa soprattutto sull'introspezione di Elena e credo che tu sia riuscita a legare molto bene il presente narrativo con il racconto retrospettivo di quella che è la storia d'amore finita. Ci sono infatti alcune frasi che raccontano il presente narrativo, quando la ragazza è seduta sulle scale della chiesa, che fanno da gancio per poter raccontare, e quindi farci vedere, il passato di quello che è stato. Il brano racchiude in se quindi una sorta di Flashback che va a riempire i pensieri e i ricordi della ragazza.
Come ho detto è una storia che si basa sull’introspezione e sulla riflessione e che fa uso di una sorta di flusso di coscienza in cui Elena va a richiamare alcuni avvenimenti del passato.
Ci sono alcune immagini molto evocative e suggestive sia per quanto riguarda il passato ( ad esempio l'aurora boreale o i fiordi ) sia per quanto riguarda il presente (ho apprezzato particolarmente all’inizio del racconto quando la ragazza cerca di mettere a fuoco la targhetta della birra) credo siano immagini molto sottili e precise che riescono a dare un senso di realtà e di concretezza al racconto.
Non do tantissimo in questo parametro però perché a livello di stile credo avrebbe giovato la presenza di una maggiore incisività. Il racconto è sì molto evocativo e sentimentalmente ben strutturato, ma, secondo me, avresti potuto dare un ritmo un pochino più serrato in alcuni punti (ad esempio nella rievocazione della loro storia) o cercare di evocare delle scene un pochino più particolari che secondo me avrebbero potuto dare ancora più unicità alla storia.
Nel complesso però lo stile narrativo del racconto risulta molto piacevole: è semplice ma d’effetto e riesce bene a mantene una propria identità rendendo facile l’immedesimazione a l’empatia con la protagonista.

- Trama e Personaggi: 8/10

Veniamo ora alla trama e la caratterizzazione di personaggi.
La trama è, credo posso dirlo senza far rimanere male nessuno, molto semplice: una ragazza che si trova a fare i conti con una storia d'amore finita. Eppure la sua struttura e il suo sviluppo la rendono fluida, diretta e mai banale.
Mi è piaciuto, come ti ho già detto nel parametro stile, come tu sia riuscita a mescolare il presente narrativo con il Flashback e quindi a darci informazioni sulla storia d’amore finita attraverso degli elementi del presente del racconto che richiamano i ricordi. Da questo punto di vista la struttura credo sia molto buona poiché è una trama facilmente comprensibile e che ci permette di immedesimarci in Elena in modo molto naturale.
Per quanto riguarda Elena la sua caratterizzazione l’ho trovata ben pensata, si sviluppa a poco a poco nel corso della storia, partendo da piccoli particolari e crescendo man mano che ci avviciniamo alla fine così da darci una visione d’insieme chiara e completa. La veniamo a conoscere attraverso un testo principalmente introspettivo. Vediamo le ragioni e i sentimenti della ragazza che ci arrivano in un modo molto realistico e veritiero. Credo che da questo punto di vista sia tutto positivo. L’unica cosa che mi sento di dire è che forse per comprendere appieno i suoi sentimenti ci mancano alcuni pezzettini: non vediamo il momento della rottura, ma vediamo solo un post. Vediamo quello che la rottura comporta, ma credo, forse per gusto personale, sarebbe stato più incisivo conoscerne anche il “motivo materiale” della fine della sua relazione, che avrebbe fornito una maggiore comprensione e consentito ancora più empatia con Elena.
Nonostante questo però ho trovato molto d’impatto la forza che hai dato ad Elena. Il suo riconoscere nella fede qualcosa di vitale e fondamentale, qualcosa che si rende conto di non poter mettere in secondo piano. E questo rende il suo personaggio, a mio parere, molto interessante e profondo. Si è ritrovata dover fare una scelta dolorosa e ha preso la decisione che spera possa portarle maggiore gioia per il futuro.

- Uso del Dove: 8/10

Dove il suono delle campane non arriva.
Per quanto riguarda l'utilizzo dell’ambientazione ho apprezzato veramente tanto la rielaborazione che è stata fatta (e in realtà credo che sia una delle poche storie in questo contest che hanno rielaborato così astrattamente il prompt) e questo mi è piaciuto molto!
Le campane infatti vengono intese non solo come le campane materiali, quindi il loro suono che non arriva alle orecchie di Yuris poichè lui si trova chilometri di distanza, ma anche da un punto di vista spirituale: le campane rappresentano qui la chiesa e la fede di Elena.
Trovo che questa associazione sia molto bella. Le campane sono un elemento molto presente nella nostra cultura, pensiamo appunto ai campanili presenti ancora oggi in ogni paesino e in tutte le chiese e mi è piaciuto molto che tu abbia richiamato qualcosa di così familiare eppure spesso dimenticata. Inoltre esse sono utilizzate anche in senso astratto: le le campane non arrivano a Yuris poiché egli non è credente e anche questo richiama la nostra cultura perché le campane delle chiese suonano proprio per ricordare ai fedeli l’avvicinarsi l’ora della messa, e quindi il momento di far spazio alla fede. Secondo me, però, avresti voluto dare al prompt più spazio: magari darne qualche accenno anche nella parte iniziale della Flash (facendo degli accenni al fatto che Yuris non è credente anche nei ricordi di Elena in maniera più esplicita) mentre così come l’hai resa l’ambientazione risulta chiara solo nella parte finale del racconto.

Tot.: 24/30

Questa storia vince il premio SpecialDove:
Ho deciso di assegnare a questo racconto il premio speciale per la categoria Dove? poiché ho apprezzato tantissimo il lavoro di rielaborazione e di astrazione fatto nell’utilizzo dell’ambientazione. La storia risulta approfondita a più livelli e questa ricercatezza mi è piaciuta molto!

Recensore Junior
06/02/21, ore 09:54

Eccomi qua, direi che questa recensione te la devo!! XD
Il mio contest maledetto! Hahaha
Complimenti, come al solito storia bellissima e "avvolgente".
Ripeto ancora una volta che il tuo modo di scrivere mi rapisce! Riesco a sentire il dolore della scelta di Elena... anteporre i propri ideali ai propri sentimenti però... non so se condivido. Però evidentemente per le la Fede è ben più di un semplice ideale: io mi immagino che abbia superato periodi molto bui grazie alla Fede.
In bocca al lupo per il contest!! 💕

Recensore Master
27/01/21, ore 17:23

Ciao, Freya!
Ho notato questa storia un po' di tempo fa, approfitto di una pausa dallo studio per passarci finalmente. Il contest di Earth mi piace molto, offre spunti davvero belli, quindi leggo con piacere le storie iscritte.
Che dire, questa storia mi ha molto colpita. Non hai specificato direttamente perché si siano separati, hai utilizzato la metafora delle campane e alla prima lettura non avevo capito cosa intendessi; mi ero anche chiesta se Yuris fosse morto – non sentendo per questo le campane – ma non mi sembrava tornasse bene. Lette le note, tutto diventa chiaro e rileggendo più di un dettaglio va al suo posto.
Il tema che hai scelto di trattare lo trovo veramente interessante, la metafora del non sentire le campane per simboleggiare la mancanza di fede oltre a piacermi mi ha anche sorpresa, la trovo un'interpretazione decisamente originale del prompt. E un po' mi sono rivista in Elena, perché sono credente anch'io; non ho mai avuto una storia come la loro, ma ho sempre pensato che se dovessi avere un compagno vorrei che credesse anche lui, quindi che dire, hai colpito molto vicino con me.
Mi sarebbe piaciuto sapere di più su come si sono avvicinati lei e Yuris, più che altro perché mi incuriosisce molto che la chiesa sia definita dove "tutto era cominciato (e tutto era finito)", portandomi a chiedermi se abbia conosciuto Yuris in chiesa e, in tal caso, perché.
Ma si tratta ovviamente di un dettaglio non fondamentale alla storia, che essendo una flash ti imponeva limiti piuttosto stretti. Quel che volevi raccontare, l'attimo di debolezza e sofferenza di Elena per una separazione che nonostante tutto ritiene necessaria, direi che l'hai descritto molto bene. Trovo particolarmente incisiva l'ultima frase, molto bella.
Complimenti e in bocca al lupo per il contest!
Mari

Recensore Master
20/01/21, ore 12:47

Ciao ^^
Ho letto la tua recensione, ma prima di rispondere sono passato da te.
È un testo ricco di significato, e la nota alla fine da profondita al motivo per cui si sono lasciati. Un motivo che secondo me hai fatto bene a lasciare "fuori" dalla trattazione. Arricchisce, come ho detto, il significato che c'è dietro la separazione, ma non è il punto focale della storia. Lo è semplicemente la separazione stessa. Quale che fosse stato il motivo, anche al di fuori della religione, Elena ha investito molto su questa relazione. Si è aperta, mostrando lati di sè che non tutti sono destinati a scoprire, ha investito la sua fiducia, l'amore che prova soprattutto alla vista di quelle campane, nel sentire il loro rintocco. Sono come i battiti del suo cuore e solo chi è davvero degno di custodirlo potrà mai capire il profondo significato simbolico che c'è dietro. Si tratta di un ateo, Yuris, ma poteva trattarsi di un qualsiasi credente la cui fede non era così forte come quella di Elena. È la separazione, è il dolore, è la consapevolezza che non ha ancora trovato qualcuno con cui condividere questo momento topico, il centro di questo breve racconto. Breve ma che sa raccontarsi :)
Un lavoro molto interessante.
Alla prossima e buona fortuna per il contest!
Spettro94

Recensore Master
09/01/21, ore 21:16

Ciao Freya ^^
Dato che partecipo anche io al contest di Earth, ero curiosa di passare a leggere cos'avevi scritto!
E devo dire che ho trovato questo testo molto profondo e capace di far riflettere.
In primo luogo, il modo in cui hai sfruttato il prompt mi è piaciuto molto e l'ho anche interpretato a modo mio, mentre leggevo, e ora ti spiego cosa mi è venuto in mente.
A parte ciò che hai detto tu a proposito di Elena che è credente e Yuris no, ho pensato al suono delle campane come a un compagno della loro relazione perché magari si sono conosciuti nei pressi di quella chiesa oppure per Elena quella chiesa rappresentava un luogo importante che ha voluto condividere con lui.
E siccome si sono lasciati, Yuris ha smesso di sentire quelle campane - anche se magari passerà in quella zona, non le udirà mai come quando era con lei, perché semplicemente non vi presterà attenzione.
E qui entra in gioco la fede di Elena: lei è credente e dà molta importanza a quella chiesa, anche se poi si appollaia sui gradini a consumare i vizi che le fanno dimenticare o attenuare un po' il dolore che prova. Eppure è attenta ai rintocchi, li sente perché fanno parte di lei.
Yuris, invece, non potrà più trovare i ricordi legati a Elena in quel luogo sacro, semplicemente perché forse non gli ha mai dato la stessa importanza e lo stesso valore della ragazza.
Credo che tu abbia usato il prompt in un modo magistrale, facendolo proprio "vivere" nella storia, facendogli assumere un ruolo spirituale di grande impatto.
Ho apprezzato molto questo scritto e mi ha fatto piacere passare a leggere, davvero ^^
Complimenti e in bocca al lupo per il contest!
Alla prossima ♥

Recensore Master
05/01/21, ore 12:39

Struggente.
La fine di un amore mi dà sempre una fitta di dolore, una malinconia indicibile.
Lo fa anche in questo caso.
Un testo breve ma intenso.
Complimenti.

Recensore Master
05/01/21, ore 06:59

Buongiorno,
bellissimo testo, breve ma preciso, puntuale nei messaggi che porta con sé.
Le storie ahimè finiscono, ma lasciano sempre un segno indelebile dentro di noi.
E allora si deve ricominciare daccapo.
Complimenti ^^