Recensioni per
Ciò che resta delle tenebre
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 404 recensioni.
Positive : 404
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/08/23, ore 20:08
Cap. 13:

Ho letto questo capitolo con enorme piacere, forse è il mio preferito da quando ho inizato la storia.
Mi è piaciuto moltissimo entrare per un po' nella testa di Angborda, vedere le cose da un punto di vista totalmente diverso. È un bel personaggio, ben costruito anche se secondario, e un po' mi dispiace per lei, che non possa ottenere quello che vuole. D'altronde io tifo per Sigyn, anche se in particolare in questa storia credo che lei abbia una sfortuna in più. Mentre in altre tue storie Sigyn è moglie e pari di Loki, in questo caso è una mortale, destinata ad avere una vita brevissima rispetto a quella di Loki, che invece è virtualmente immortale rispetto a lei. Il suo futuro è - per ora - scritto, e c'è poco che si possa fare. Povera Sigyn. Allo stesso tempo, adesso che ha raccontato la sua storia a Loki sembra molto più sicura di sé... tanto da potergli dire "Sono io il tuo caos". Che bella questa frase, e che bello che Loki lo sappia, che lo ammetta di fronte a lei. Ormai manca poco alla fine, quindi saprò, finalmente.

Thor è un altro personaggio che, sebbene marginale (anche se più importante di Angborda), ha comunque una sua caratterizzazione ben precisa. Dopo la caduta di Asgard non ha più il modo di fare scanzonato di un tempo. È più compassato, più pensieroso, più cauto. Forse ha imparato la lezione? Forse, soprattutto, si trova in una posizione che gli pesa ricoprire, quindi è piegato dalle circostanze. Non è facile "crescere", nemmeno per il dio del Tuono, a quanto pare.

Loki... è sempre il tuo Loki. Un passo avanti a chiunque, ma forse anche due o tre (cento), sempre pronto a blandire, giocare d'azzardo, disarmare l'avversario. Così ha fatto con Angborda, lasciandola da parte per affrontare da solo le congiure alle sue spalle. Si è procurato forse una nemica, ma credo che a Loki interessi di più giocare (e vincere) che fare alleanze convenienti. E poi c'è sempre Sigyn, mica la può mollare così, anche se dice di volerla mandare via.

Insomma, davvero un capitolo bello e pieno di punti importanti, che fanno da base per avviarsi alla conclusione. Come fai a creare storie tanto intricate lo sai solo tu. Bravissima!

A presto,
Gladia

Recensore Master
21/07/23, ore 12:55
Cap. 12:

Ciao cara <3
Scusami il ritardo con cui passo a lasciarti la mia recensione. Ho letto parecchi giorni fa (e riletto adesso), però non ho avuto modo di scrivere niente fino ad adesso.
Non so come mai, ma questo è un capitolo difficile. Lo trovo molto doloroso, forse per la confessione che Loki fa a Sigyn, dicendole che dovrebbe cercare di trovare la sua felicità altrove. Forse mi ha stupito un po' la descrizione delle parole di Loki in modo indiretto, forse perché tutte queste emozioni e questo slancio verso qualcuno non gli si addice, e quindi hai voluto mettere una sorta di "distanza" usando questo dialogo indiretto. Sta di fatto che lui si senta in dovere di avvisarla, di dirle di continuare a vivere, di dimenticare, di lasciarsi Jotunheim (e lui stesso) alle spalle. Tra l'altro vedo adesso che nelle note hai scritto che ti piace il discorso indiretto :D Vedi come ci capiamo?
Mi è davvero piaciuto moltissimo questa parte, così come le risposte chiare e limpide di Sigyn, incapace di dimenticare quello che prova per Loki. Incapace di abbandonarlo, di lasciar sfumare la passione, di forzarsi ad andare avanti e vivere una vita che, appunto, sarebbe stata per sempre a metà.
Trovo sempre bello che Loki sia affascinato dal coraggio dei mortali e in particolare da quello di Sigyn. Si potrebbe pensare che per uno come lui i mortali siano poco più che mosche, insetti da schiacciare quando e più gli piaccia. Invece Loki ne è sempre affascinato. Vuole comprenderli, vuole vivere tra di loro. Forse vuole essere anche amato. Rispettato, riconosciuto. Comunque Sigyn è sua, e sarà per sempre sua. Può dimenticare per una maledizione, ma poi ricorderà abbastanza da non smettere di desiderarla mai. Non è un destino facile il loro. Tanto amore, tanto dolore.
Per quel che riguarda Thor, anche per lui è un momento complesso: si ritrova in un ruolo per cui è nato, e che forse credeva di desiderare, ma in cui non si ritrova e che lo fa sentire inadeguato. Deve essere terribile sapere di non essere la persona giusta a guidare il suo popolo. Ed ora ha un pensiero in più, quello di scegliere cosa fare nei confronti di Loki, che lo ha costretto a diventare quello che non si sente di essere. Sono convinta che Thor sia troppo leale per non aiutare il fratello, quindi penso, e spero, che troveranno un modo per mantenere stretta la parte migliore di quello che è il loro rapporto e restare uniti.
Amica, quanti dolori che mi dai però! Un po' di gioia per questi umani e questi dei tormentati mai? Spero sempre tanto in una sorta di lieto fine, o quantomeno un periodo di felicità lungo abbastanza per tutti loro.
A presto,
Gladia

Recensore Master
25/06/23, ore 11:41

Posso dire che Angborda mi sta super antipatica? E sono gentile. Non per niente, ma porca miseria quanta arroganza. So che non esiste nessun altra pairing come Loki e Sigyn nella tua mente, ma Angborda è una fiera rivale, ecco. Un po' stronza, ma tant'è.

Il rapporto tra Thor e Loki mi piace sempre moltissimo come viene esplorato. Sei sempre molto brava a gestire i loro dialoghi. In questo momento in particolare il loro rapporto è difficile. Non che sia mai stato facile, ma la caduta di Asgard è responsabilità di Loki, e come può Thor davvero perdonarlo? Per quanto ci sia una profezia, comunque è Loki ad averla messa in moto. Thor è un guerriero, ama la sua terra e la sua gente, e ora ha perso tutto. Quello che dice Loki è vero però: se la profezia doveva avverarsi, è stato salvato il salvabile, e spetta a Thor (e a lui stesso) ricostruire qualcosa che si possa chiamare patria.
Ad ogni modo, mi piace moltissimo come conduci i loro dialoghi, come il loro rapporto si spiega via via che li leggiamo. E mi piace che tu ci abbia dedicato dei capitoli interi, perché è bello capirli e vedere come si evolvono nella tua visione.

Per quel che riguarda l'altra profezia... la maledizione di Loki e Sigyn... è triste, immensamente triste. L'amore è spesso triste, ma il loro è davvero dannato. C'è una sorta di attrazione fatale, che per Loki in particolare è difficilissima da accettare, e che per Sigyn è come essere stregata. Non c'è scampo, e ci sono solo rari momenti di felicità in mezzo a un oceano di sofferenza. Provo compassione per loro, perché non hanno la vita che desiderano. Sigyn vuole Loki, Loki vuole il potere, e in seconda battuta anche Sigyn... e Sigyn non si accontenta mai. È sempre tutto complicato.

In particolare penso che questo sia un po' un capitolo "giunzione", tra il rapporto di Thor e Loki e tra quello di Loki e Sigyn. La maledizione è stata scoperta, ma non sconfitta. Quindi c'è ancora da fare per loro, e mi chiedo quale sarà il finale che gli darai... perché non ricordo sinceramente se ci fosse un lieto fine nella fiaba originale. Quindi niente, attendo pazientemente di poter leggere la tua versione.

A presto
Gladia

Recensore Master
24/06/23, ore 14:44

Conclusione semplicemente fenomenale per questo lavoro, che ritrae nuovamente a menadito il malinconico carisma di Loki e una Sygin a tratti più sardonica e saggia, ma comunque ancora abbastanza innocente. Il racconto alterna a dovere momenti degni di un'epopea nordica e altri più introspettivi, si nota soprattutto nel mondo in cui fai scorrere il tempo e i personaggi narrano le rispettive storie in un modo quasi surreale e ciclico. Tempo fa avevo trovato un simile esperimento su Ade e Persefone, e sono lieto di dire che questa storia non è meno valida. Grammatica e linguaggio perfetti a loro, volta, i miei pi
sentiti complimenti.

Recensore Master
08/06/23, ore 12:48

Cara Shilyss, questo capitolo mi ha sinceramente e profondamente stupita. È completamente diverso da quello che generalmente posso aspettarmi da te. Non è un capitolo facile da digerire, c'è tutta la spiegazione della storia di Loki, dei suoi ricordi, ma non ho mai letto niente di tuo che includesse un dialogo di Thor e Loki così lungo e articolato.
Sono di solito due personaggi che interagiscono in altro modo insieme, perché la propensione per l'azione di Thor li porta a fare altro. In questo capitolo mi colpisce tanto proprio lui. È più freddo, più calmo (e anche Loki glielo riconosce “Finalmente parli come un sovrano”). È una luce nuova ed inaspettata, che ricorda forse un po' il Thor della fine di Ragnarock, anche se tu gli dai un sapore tuo. Tu scrivi in una sorta di universo MCU, ma non esattamente. Non è soltanto la presenza di Sigyn (che in effetti è la grande assente del capitolo), ma proprio il modo in cui caratterizzi Loki e anche Thor. Sono un po' più simili agli Asi della mitologia norrena, hanno dei lati buffi ma sono in generale più seri, più alteri. Degli dei in tutto e per tutto.
Mi piace questo metodo che hai utilizzato, una specie di botta e risposta tra Thor e Loki, che pian piano insieme ricostruiscono quella che era stata la maledizione scagliata da Odino. Ho trovato tutto il capitolo diverso dal tuo stile, solitamente ricco di dettagli al contorno, di descrizioni dell'ambiente, di passione e struggimento. Il tono è adeguato a quello di cui discorrono i due fratelli: più secco, aspro, controllato. Mi è piaciuto molto. Tra l'altro, dopo tanti capitoli letti è un piacere stupirsi ancora delle tue capacità :)
Tra le tante cose, l'ultima frase mi è piaciuta davvero tantissimo:
“Quelle che hai appiccato tu, ma con le lacrime agli occhi?”
Loki ama Asgard. È casa sua più di quanto lo sarà mai Jotunheim, per quanto quelle siano le sue origini. Loki non è una creatura facile, e il suo amore non è né puro né privo di lati oscuri. Non c'è mai solo un sentimento in lui. E quindi il suo amore per Asgard lo ha portato ad odiare quel luogo abbastanza da desiderare di punirlo fino alla distruzione, di punire Odino, Thor, chiunque lo abitasse. Davvero un dio crudele, troppo pieno di ghiaccio e fuoco per riuscire a contenere le sue passioni.
Da questo punto in poi... non so davvero che cosa aspettarmi. Attendo con una certa trepidazione il resto della storia. Brava!
A presto
Gladia

Recensore Master
19/05/23, ore 23:43

Cara Shilyss,
finalmente leggo questa confessione, e le due storie si toccano, trovando il loro punto d'incontro. Che bello questo momento, tanto aspettato e sospirato dalla tua Sigyn! Lo hai descritto bene, con grazia. Non so come spiegarlo, ma questo capitolo mi da una sensazione particolare, è in qualche modo sognante, eppure allo stesso tempo molto reale. Forse è perché c'è il momento in cui Sigyn rompe l'accordo fatto, e guarda per la prima volta il marito misterioso. Sembra quasi un sogno, in alcuni momenti. Forse mi ricorda più la fiaba in sé. Non so di preciso. Perché poi allo stesso tempo la rabbia di Loki è tangibile, anche se fredda e controllata. La sua reazione mi è piaciuta moltissimo: perfettamente in character. Soprattutto perché loda la sfrontatezza e il desiderio di Sigyn di sapere di più, di conoscere di più. E infine, per il modo in cui le dice che già sapeva che il loro matrimonio era a "tempo determinato". A pensarci è terribile: lei è umana, e lui è un dio. Seppure lei fosse riuscita a rispettare il patto, sarebbe morta e lui avrebbe continuato a vivere... ed è terribile. È terribile il modo in cui lo dice. Perché è vero. Sono diversi, sebbene abbiano trovato un modo per amarsi.
A questo punto però, che le due storie si sono incontrate, non so bene come potranno continuare. Perché di qui in poi resta il futuro, le scelte di Loki, la rabbia di Odino.
Sono contenta che hai inserito Thor. Mi piace sempre come lo descrivi, è divertente e burbero in modo gentile però. Un po' diverso dal Thor dell'MCU, forse più duro, ma mi piace molto. Una cosa che apprezzo tanto dei momenti con Thor sono i ricordi di quando erano ragazzi, giovani e scavezzacollo (che poi scavezzacollo lo sono ancora, ma tant'è). In particolare mi ha colpito una frase "Loki componeva canzoni e poemi irriverenti con un filo d’erba in bocca". Questa cosa mi sa in qualche modo di anni 60, ma allo stesso tempo mi fa pensare al Boccadoro di Hesse, al suo essere scanzonato, profondo, irriverente, affascinante. Non che Thor abbia qualcosa di Narciso, tutt'altro, ma c'è in questa frase qualcosa che mi ricorda Boccadoro (uno dei miei personaggi preferiti della letteratura).
Quindi niente, mentre prima sapevo che il passato e il presente sarebbero andati a toccarsi, ormai mi attende il futuro, e sono in attesa di scoprire cosa succederà da questo punto in poi. È una struttura interessante, tra l'altro, perché dai al lettore prima la voglia di capire come si toccano le due storie solo per lasciarlo con la curiosità dell' "e adesso?". Sei brava.

A presto <3
Gladia

Recensore Master
11/05/23, ore 12:23
Cap. 8:

Allora, avevo già letto questo capitolo qualche giorno fa ma mi sono dovuta ritagliare un pezzetto di tempo per recensire con cura.
Questo è chiaramente un capitolo in cui i pensieri di Sigyn vengono resi più confusi dalla visita alla sua famiglia. Lei si trova in una posizione complessa, perché non ha effettivamente subito gli effetti della maledizione lanciata da Odino, anzi: si è effettivamente innamorata del marito pur non avendolo mai visto. Questo in qualche modo piuttosto che generare sollievo nella famiglia che fino a quel momento la credeva morta o quasi, in un certo modo suscita invidia. Perché in questo modo Odino non è stato placato davvero, perché non c'è stato un sacrificio vero e proprio. E perché in fondo il villaggio d'origine di Sigyn non ha beneficiato di quello che è successo in nessun modo.
Il padre di Sigyn la guarda con sospetto, e le sorelle la invidiano e le fanno domande scomode, a cui lei non sa bene come rispondere.
Fino a che era stata sola nel castello di Loki, sebbene rosa dalla curiossità, era riuscita a resistere alla tentazione di cercare di guardarlo. Adesso spinta dalle domande delle sorelle è ovvio che riuscirà a guardare Loki, in qualche modo, e la maledizione si avvererà.
Questo è un tema corrente in molte leggende antiche, per quanto ne so. Il fatto di non guardare, di fidarsi, di lasciare che le cose vadano in un certo modo per poi riuscire ad ottenere l'oggetto del desiderio. Gli dei sono spesso capricciosi, e mal tollerano l'impudenza umana, la mancanza di fiducia o il disobbedire ad un ordine diretto. E immancabilmente gli umani rompono il patto. Così Sigyn non riuscirà a rimanere senza vedere mai il marito, anche se in fondo già sapeva tutto quello di cui aveva bisogno. Amava ed era amata, in ogni senso, ma non le era sufficiente. Che disastro siamo, con la nostra curiosità innata.
Il fatto che Sigyn però possa raccontare tutto questo a Loki è un qualcosa che sa di seconda occasione. Un tormento, perché lei sa cosa sono stati e lui non ricorda nulla se non il desiderio che prova nei suoi confronti, ma comunque Sigyn ha la possibilità di cercare di spezzare la maledizione. Un po' come la Sirenetta di Andersen cammina sui coltelli, soffrendo ogni giorno, per poter stare vicino a colui che ama.
Amica mia, i tuoi Loki e Sigyn sono sempre tanto belli e tanto duri allo stesso tempo, si fanno sempre tanto male. Me lo regalerai prima o poi un piccolo lieto fine? Chissà. Sono a metà storia, e c'è tempo prima della fine. Non smetto comunque di sperare.
Un abbraccio
Gladia

Recensore Master
28/04/23, ore 09:25

Rivelazione!!!
Non mi aspettavo questa cosa, in questo punto della storia. Non so perché ma davvero è stato un risvolto del tutto inaspettato. Mi piace che sia stato detto da Sigyn in un momento di passione. Forse non c'era altro modo. Tra di loro (adesso, come prima), è il desiderio a dettare gli equilibri. Si lasciano entrambi andare quando è il corpo a parlare, e allora anche le loro anime si toccano, e il dialogo è più facile. Il rapporto che hai costruito tra Loki e Sigyn è incredibilmente complesso. In qualunque storia tu scriva c'è sempre un girarsi attorno, un incontrarsi solo in momenti ben definiti nel tempo. Hanno bisogno di lasciar cadere ogni scudo e ogni barriera per parlarsi davvero, altrimenti sono entrambi troppo mascherati. Da orgoglio, menzogne, rabbia o chissà cos'altro. Ma per loro è difficile, quasi impossibile contattare la parte più profonda dell'altro se non così. È una dinamica davvero complessa ed estenuante, però per il lettore resta sempre un interesse vivo in questo modo. Allo stesso tempo ci penso ogni tanto... poveretti. Vorrei, una volta, che scrivessi di una giornata perfetta nel tempo, in cui entrambi sono incoscienti della loro acrimonia.
Per quel che riguarda la prima parte... apprezzo come disegni Thor, è come lo vedo anche io. Un guerriero, un condottiero, ma non un re. L'alleanza con Loki sarebbe davvero perfetta, anche nel comando di un regno (o nove?). Thor è un bel personaggio, perché mi sembra sia molto onesto con sé stesso e con chiunque gli sta intorno. Riesce a vedere del bene sempre anche in Loki, anche se lui fa di tutto per evitarlo. Anche il loro rapporto è sempre ben descritto e molto vivo. Nonostante sia "di contorno" nelle tue storie, perché il punto focale sono sempre Loki e Sigyn, comunque è sempre molto ben strutturato e mi piace molto da leggere.
Adesso sono curiosissima del seguito, e non vedo l'ora di leggere le reazioni di Loki alla confessione di Sigyn. Ma qui siamo solo al capitolo 7 di 16 quindi mi sa che ne passerà di tempo prima che io possa essere davvero soddisfatta! E lo sarò mai? Ci sarà un pochino di lieto fine?
Ci spero sempre
A presto
Gladia

Recensore Master
26/04/23, ore 13:00

Da fan di Warhammer quale sono non posso che provare un certo divertimento nel vedere Loki travestito da prete guerriero, e il suo momento d'effusioni con Sygin avviene in maniera molto fluida quanto appassionante, ritraendo come sempre i due personaggi con la complessità che meritano. Stessa cosa per Thor, che qui come personaggio si mostra a metà strada tra re e semplice guerriero, ancora in cerca di una direzione definitiva per il proprio ruolo. Ansioso di leggere la conclusione.

Recensore Master
21/04/23, ore 20:07

Ciao carissima Shilyss! Eccomi qui finalmente per lasciarti la mia recensione :) in realtà l’idea era quella di cominciare una nuova storia, ma poi… PANICO! Mi sono resa conto che pur avendo letto tempo fa l’ultimo capitolo di questa long, non sono mai passata a lasciare una recensione - perché sono una pigrona e una dimenticona riprovevole, as usual! Con il capo coperto di cenere, quindi, arrivo finalmente a commentare l’epilogo di questa favola meravigliosa, che tra brucianti passioni, intrighi e tormenti, mi ha tenuta con il fiato sospeso fino alla fine! *^*
Loki dunque si rivela a Sigyn – solo e soltanto a Sigyn, attenzione! - e nonostante la mortalità della donna e la precaria situazione del suo regno (“c’era stata una tregua, ma nemmeno le tregue durano in eterno. Sono un sospiro trattenuto, niente più.” dovevo assolutamente riportare questa frase, perché l’ho trovata bellissima), il dio decide di rimanere con lei nelle terre dei mortali. La vita che i due condividono, fino all’inevitabile morte di Sigyn, mi ha trasmesso un senso di serenità che non so spiegarti a parole. Dopo tanta sofferenza e innumerevoli peripezie, sapere che lei e Loki hanno avuto il loro lieto fine, riuscendo a vivere veramente il loro amore è stata una soddisfazione anche per me lettrice; ho percepito ogni grammo della felicità di Sigyn nel parlare, ad esempio, della nascita dei loro figli, Vali e Narvi e nel vederli crescere sani e forti giorno dopo giorno: se penso a come tutto è iniziato, non posso che sospirare, innamorata di questa affascinante storia d’amore! “Cara Sigyn,” confidava, “ho vinto battaglie, ho conquistato regni, ho rovesciato imperi, ho viaggiato per i mondi. Ho vissuto ogni cosa – ma questa, mai. Una vita tranquilla è ciò a cui aspira il guerriero quando è immerso fino alle ginocchia nel sangue dei suoi nemici.” quanto mi ha commossa questa frase! Loki è un personaggio caratterizzato dal tormento, dall’inquietudine – nel canone, come in questa storia- e sentire questa placida serenità nelle sue parole, è semplicemente meraviglioso.

Mi ha fatto sorridere la caparbietà che dimostra nei confronti della gente del villaggio: orgogliosa com’è non si lascia intimidire dalle dicerie o dal rancore o dalla loro grettezza mentale, anzi! Si fa beffe di loro, vivendosi la sua felicità a 360 gradi. Bellissimo, comunque, il confronto finale con la sorella, in cui le due ricordano – sebbene con due stati d’animo differenti- la sera in cui il padre ospitò i due viandanti: la sera in cui il destino di Sigyn cambiò per sempre. Per quanto non sia stata gentile con Sigyn, non sono riuscita a provare astio verso la figura di Gudrun che trovo estremamente triste: la sua è stata una vita fatta di sofferenza, sicuramente, complice la morte prematura dei figli, ma ancor peggio è stata una vita grigia, piatta, passata ad inseguire gli altri piuttosto che a cercare la propria felicità.

L’epilogo mi ha fatto scendere la lacrimuccia! A differenza di ciò che temeva Sigyn, Loki non l’ha mai dimenticata, anzi con la sua morte tutti i ricordi del passato sono tornati. E nel momento di sofferenza estrema di Loki, eccolo ricongiungersi con Sigyn, bella e fiera, forse illusoria, ma comunque presente lì, solo per lui, perché l’unica cosa che può sopravvivere alle tenebre – brividi per questo cerchio che si chiude riportandosi al titolo – è l’amore. Il loro amore.

Grazie per questa bellissima storia che ci è raccontato.
Leggerla e viverla attraverso le tue parole è stato un piacere.
A presto, Violet :)

Recensore Master
02/04/23, ore 22:02
Cap. 14:

Capitolo eccellente, dotato dell'aria malinconica che mi aspetto dalla coppia principale e da una magnifica descrizione tanto del paesaggio circostante che dell'animo di Sigyn, decisamente in linea con lo stile dei fumetti Marvel quando affrontano questo periodo. Sei migliorata molto nel mostrare la maturazione dei personaggi.

Recensore Master
31/03/23, ore 08:42

Woooohohy!
Questo è un capitolo PASSIONALE.
Credo che sia in assoluto la parte più erotica che abbia letto tra tutto quello che hai scritto! Che ci sia sempre passione tra di loro, sì. Che si amino in un maledettissimo modo contorto e pieno di dolore, sì. Però qui ti sei parecchio sbilanciata sulla parte più intimamente carnale del sesso. È leggermente inusuale leggere qualcosa del genere tra i tuoi scritti, solitamente sei un po' meno descrittiva, forse usi dei termini leggermente più morbidi, non so. In questo caso l'emozione e il desiderio sono palpabili, dirompenti. E lo sono in entrambi i momenti. Sia nei ricordi di Sigyn, innamorata del suo misterioso marito, sia quando, allo scoperto, fa l'amore con Loki come amante. In entrambi i casi c'è abbandono e tanta passione, ma ci sono delle differenze sostanziali. Nei primi momenti, quando Sigyn impara a conoscere il suo sposo anche senza mai vederlo, lei impara anche "a fare l'amore" con lui. Impara a lasciarsi andare, prima con vergogna, poi con sempre meno pensieri e sempre più passione, amando e facendosi amare sempre di più senza freni. Nel secondo caso Sigyn conosce il suo amante e la passione è la stessa, così come il desiderio di Loki, ma c'è una fame diversa, quella legata alla sensazione che quello che sta ottenendo sono solo briciole di ciò che era prima. È passione mista a disperazione, rabbia, paura. Forse in qualche modo più intensa, ma meno pura.
Sigyn cresce nella consapevolezza del suo amore, mentre Loki torna indietro e dimentica. Loro due nelle tue storie sono sempre destinati ad incrociarsi decine e decine di volte, senza mai camminare lentamente uno a fianco all'altra. Forse è un po' la natura di Loki, che è un fuoco in perenne movimento, ma anche Sigyn è scontrosa, orgogliosa, a volte recalcitrante. Non è mai facile il loro amore. Non è lineare, non è mai piatto. Ed è sempre doloroso.
Come non restarne affascinati? Anche io ho un debole per le situazioni disperate, ma insomma, forse tu mi batti. Perché anche nei momenti di grande passione c'è dolore tra di loro. Mi piacerebbe leggere un loro "giorno perfetto", in cui sono davvero, davvero felici. Anche di piccole cose. Magari una volta ne scriverai uno <3
Sono felice di essere tornata a leggere questa storia. Mi mancavano un po' i tuoi Loki e Sigyn. A presto stavolta,
Gladia

P.S. leggo nelle tue note che dicevi che questa storia sarebbe durata meno di 10 capitoli. Bugiardissima, sono 16. Come fai a scrivere così tanto non lo so. Ti ammiro moltissimo.

Recensore Master
05/12/22, ore 13:49

Dopo tanto tempo rieccomi qui di nuovo a leggere la tua bella fiaba.
Che belle emozioni hai suscitato con la parte più erotica del capitolo! È molto sensuale e particolarmente erotica, più del tuo solito mi pare. C'è tanto abbandono in Sigyn, tanto desiderio, tanta disperazione. E mi piace questo Loki più inconsapevole del solito, che si trova a desiderare quella che lui pensa sia una schiava con una forza che lo stupisce e lo lascia curioso di sé stesso. Il fatto che tra loro due ci sia sempre questo legame fatto di attrazione e sofferenza è un bellissimo filo conduttore in tutte le tue storie: non ce n'è nessuna in cui loro non siano due perfetti, inconsapevoli e intelligentissimi idioti. È una tematica che mi sta a cuore, anche se devo dire tu li fai soffrire proprio tanto. Amanti disperati e dannati, con pochi attimi di gioia che li aspettano, ma profondissimi e che li scuotono dal profondo.

Mi piace molto che Loki abbia scelto di interpretare a suo piacimento gli ordini di Odino (e quando mai) e che abbia sfruttato la sua natura per ingannare sia lui che la stessa Sigyn. Thor come sempre lo guarda come un fratello maggiore guarda il minore sfrontato e dispettoso. Scuote la testa e cerca di correre ai ripari, se possibile, oppure fa finta di nulla e lascia che Loki se la sbrighi da sé: in fondo è un adulto, un mago, un ingannatore... si presuppone sappia quello che fa, nonostante giochi sempre d'azzardo.

Mi spiace un po' di non leggere le chiacchiere di Muninn (e Huninn). So di essere in un'altra storia, ma oramai ci sono affezionata. La sua figura così silenziosa e solenne ha sempre un suo fascino, comunque.

Mi chiedo come se la sbroglieranno, in futuro, e se darai a Loki e Sigyn un po' della felicità che meritano.

Ti abbraccio
Gladia

Recensore Junior
19/11/22, ore 02:51

Ma WOW!!! Oddio, mi sono letta la tua storia tutta d'un fiato e oltre che estremamente appassionante e coinvolgente è descritta così bene nei dettagli che sembra quasi di vivere in prima persona le situazioni (quelle bollenti soprattutto xD)
Devo farti i miei più sinceri complimenti, è una storia emozionante!

Recensore Master
26/10/22, ore 14:33

Ciao, sono emozionatissima e pronta a leggere l'ultimo capitolo di questa storia che mi ha tanto coinvolta e appassionata anche se ci ho messo un'eternità a leggerla! Ma lo sai che io funziono proprio così? Spesso le storie che amo di più le leggo più lentamente sia perché così mi durano di più e sia perché so che per leggere un capitolo mi ci vorrà molto più tempo di quando, magari, leggo una storia che mi piace ma non così tanto. Perché poi sia per leggere che per recensire mi devo prendere davvero tantissimo tempo e non sempre posso avere un'ora o più per dedicarmi a questo (spesso anche le mie storie le scrivo in un ritaglio di tempo, un quarto d'ora o anche meno, un pezzetto per volta).
Dunque Loki si è svelato a Sigyn, ma per tutti gli altri resterà il vescovo strano che non condanna a morte le streghe e anche anzi ama le saghe norrene. Ho adorato che Sigyn non abbia voluto rinnegare gli antichi dèi e non si sia piegata alle regole del "nuovo mondo" che è solo un mondo più falso e ipocrita, basti vedere sua sorella... E anche qui nascerà Vali, che bello! Ho colto subito il riferimento al ciondolo d'agata che infatti era stato donato proprio a una strega vichinga, dunque questi Loki e Sigyn sono i lontani antenati di quelli di "Ombre strette nel raso verde", ed è bellissimo come, ancora una volta, le tue storie finiscano per essere collegate e in tutti i tempi e in tutti i mondi Loki e Sigyn siano destinati ad amarsi e a trovarsi sempre! Per il resto del villaggio Sigyn è una strega malvagia che ha sedotto il povero vescovo, ma la verità è che Gudrun, la sorella, è semplicemente gelosa di Sigyn come lo è sempre stata, avrebbe voluto lei il "vescovo" e ancora una volta è lei a mettere in giro le malelingue (ecco perché poi nell'altra storia sembra che la strega di cui si parla sia malvagia, perché le storie che avevano raccontato su di lei venivano dall'odio e dall'invidia!).
Mi ha stupito invece la nascita di Narvi, che era un nome che non avevo mai sentito tra i figli di Loki e Sigyn (o forse io non lo ricordo?), ma ancora una volta ho ammirato e adorato Sigyn che si è mostrata a tutti mentre accoglieva Loki truccata e vestita in modo succinto... così davvero quegli ipocriti avranno qualcosa di cui sparlare! XD
La seconda parte della storia, però, è venata di una forte malinconia, inevitabile certo, e non per questo rende la storia meno bella, anzi così diventa persino più struggente e intensa. Loki è un Ase, lui non invecchia, mentre Sigyn, seppur in modo rallentato, in questa tua ff è una mortale e quindi la vediamo con qualche ruga in più sul viso e i capelli argentati (mi viene in mente Lagertha!). I due figli partono per diventare grandi guerrieri e condottieri, Loki narra di come sia riuscito, ingannando Angborda e i suoi nemici e con l'aiuto di Thor, a massacrare chi lo avversava e restare sovrano di Jotunheim, ma anche il racconto dei suoi trionfi non è come al solito, si sente che lui darebbe qualsiasi cosa pur di donare a Sigyn la possibilità di essere anche lei immortale ed eternamente giovane. E anche per Sigyn non è facile pensare a un futuro in cui lei non ci sarà più, da una parte non vuole che Loki resti solo e triste per sempre, dall'altra però soffre al pensiero che un'altra possa prendere il suo posto. Mi è piaciuto moltissimo il pezzo in cui Gudrun è in fin di vita e, sebbene finga di non volere accanto Sigyn, in realtà ha bisogno di lei, non vuole morire sola... e così veniamo a sapere un altro colpo di scena, ossia che Gudrun si era innamorata anche del viandante misterioso di tanti anni prima (che, anche se lei non lo sa, era sempre Loki) e che quindi, forse, la sua invidia per la sorella è iniziata da quell'episodio, quando l'ha vista baciarlo e ha capito che Sigyn avrebbe avuto una vita diversa e speciale mentre a lei sarebbe toccata la vita quotidiana dura e faticosa di tutte le donne. Ed è molto delicato e dolce che Sigyn cerchi in qualche modo di consolarla rivelandole che, comunque sia, anche la sua vita finirà tra breve e che quindi dovrà lasciare il suo amato. È forse l'unica cosa che le due sorelle hanno ancora in comune, il fatto di essere mortali e quindi, alla fine, di trovarsi nella stessa situazione comunque sia stata la loro vita. E così come Gudrun muore accanto a Sigyn, Sigyn muore tra le braccia di Loki, mentre lui ancora sta raccontando... e qui davvero mi sono sentita molto molto triste, forse nelle altre storie non arrivavi fino alla fine, la storia si concludeva con il lieto fine di Loki e Sigyn che si ritrovavano, o forse in qualche altra storia Sigyn era anche lei una dea (non è forse la dea della fedeltà?) e quindi questo strappo tra loro non esisteva. Però davvero questa volta mi sono rattristata, anche se so che poi Loki troverà ancora e ancora Sigyn e quindi il loro amore ricomincerà sempre in modo diverso. Ma il momento della morte di Sigyn mi ha rattristata tantissimo, così come mi ha straziata vedere Loki vagare per i mondi senza più trovare piacere in niente, logorato e piegato dal dolore per la perdita dell'unico suo amore. Tanto che credo che alla fine in un certo senso si lasci andare fino a farsi sconfiggere, è vero che il suo destino era stato predetto, ma quel Loki prigioniero, ustionato e accecato dal veleno del serpente mi sembra tanto solo e vuoto, come se da un lato abbia cercato quella fine perché tanto, senza Sigyn, niente avrebbe avuto più senso.
E, incredibilmente, proprio nella sua prigione e nel dolore più atroce Loki ritrova Sigyn, che ha ottenuto il permesso di stargli vicino nel suo supplizio e di reggere un bacile in cui si raccoglie il veleno del serpente, che così non lo strazierà più se non nei brevi momenti in cui lei deve andare a vuotare il recipiente. E i due sono di nuovo insieme, adesso è Sigyn che allevia le sue sofferenze e la sua solitudine, è lei che gli narra storie della loro vita insieme e del loro vero amore che può anche sfidare e cambiare il destino.
E così questo finale ha consolato anche me, che ero rimasta immalinconita per la morte di Sigyn, come sai io sono sempre per il lieto fine perché almeno nelle storie voglio che non ci sia limite ai sogni, per quanto impossibili siano.
Ti rinnovo i complimenti per questa storia che davvero ti ha preso la mano e da una semplice fiaba come doveva essere è diventata un vero e proprio capolavoro, che ha toccato temi anche molto profondi come appunto l'amore e la morte, il destino, il dolore e anche il mutamento dei mondi, la perdita delle storie e delle leggende norrene (ma non per me, sono sempre nel mio cuore!), fino a legare questa storia a Ombre strette nel raso verde e alla leggenda del destino finale di Loki secondo le leggende norrene. Non so proprio come tu abbia fatto, ma credo che questa sia la più bella delle tue storie, forse anche la più completa e "matura". Davvero, non trovo altre parole per farti i miei più vivi complimenti, questa ff è un'opera d'arte.
E ora sarò felice di riprendere a leggere anche tutte le altre storie che ho iniziato o che mi sono ripromessa di leggere, perché ognuna ha qualcosa di speciale e io ti devo fare i complimenti anche per come riesci a scrivere di Loki e Sigyn in mille modi diversi, senza mai ripeterti, senza mai annoiare, senza mai ricadere nella stessa storia... e ci vuole veramente tantissima bravura, creatività e originalità per questo.
A presto!
Abby

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