Recensioni per
La vita di una Candela
di rosy03

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
02/03/21, ore 11:45

2/4

Una storia toccante Rosy, veramente bellissima.
So che è corta e che con poche parole è difficile creare del pathos, ma ci sei riuscita. Leggere le parole di una ragazza che si sta spegnendo e provare i brividi non è facile, è una situazione complessa e sei riuscita a renderla in poche righe.
Il paragone con la candela è d'effetto e poetico, rende bene l'idea di una vita che pian piano diventa sempre più fioca fino a spegnersi.
Incredibile è anche l'amica Mal, anche se non parla realmente in questo testo, senti perfettamente le sue emozioni, non c'è bisogno di lunghissime descrizioni, basta semplicemente qualche frase e questo mi intriga particolarmente.

Un bacione!

Recensore Master
28/02/21, ore 11:55

Valutazione del contest "Tra il Dove e il Quando - Flashfic Original Contest"
11^ CLASSIFICATA:

La vita di una Candela
di rosy03/Laila-Dahl

- Stile: 7/10

Lo stile nel complesso mi è sembrato pulito e chiaro, riesce a rendere piuttosto bene la malinconia della protagonista che ripensa al passato. C'è un senso di fragilità nei confronti di ciò che Mallory si trova davanti. Il dramma della situazione si mescola alle emozioni e ai ricordi della protagonista creando una sorta di bolla che racchiude tutta la storia. Il lessico l'ho trovato semplice, senza giochi di sintassi particolari, ma gradevole e secondo me coerente con le due ragazze. Il punto di vista è interno e ci permette perfettamente di entrare in sintonia e di empatizzare con la protagonista facendoci vivere tutto quello che accade attraverso i suoi occhi.
La storia fa molto affidamento sull’introspezione, sui ricordi e sulle emozioni di Mallory.
Forse mi sono mancate un po’ di immagini visive, ma non solo, in generale ho percepito poco i cinque sensi e invece avrei visto bene qualche descrizione, qualche dettaglio in più che, accompagnata dalle riflessioni, avrebbe reso il racconto secondo me più incisivo.
Un altra cosa che credo si sarebbe potuta rendere meglio è l’ordine di come le informazioni arrivano al lettore perché, così come sono gestite nella flash, mi sono giunte in modo un pochino confusionario. Nel senso che ho fatto fatica a fine lettura a “tirare i fili” e ad avere un quadro chiaro. Cioè adesso cerco di spiegarmi con alcuni esempi più puntuali, aspetta.
La storia si apre con una battuta di Eveline, una confessione detta con “occhi umidi e la voce spezzata.” e va benissimo.
Poi però subito dopo Mallory riflette sul fatto che Eveline sia una bugiarda e ad una prima lettura ho pensato quindi che si riferisse alla frase detta poco prima (che Eveline era brava a fingere di star male). Invece andando avanti alla riga successiva si capisce che “l’essere bugiarda” fa riferimento al suo comportamento nel passato: “non aver saputo guardare oltre i suoi sorrisi, oltre i suoi scherzi infantili.”
Poi Mallory parla di spensieratezza, ma personalmente non ho percepito spensieratezza nelle parole di Eveline, ma solo disperazione, angoscia e rassegnazione. Quindi diciamo che quello che la storia dice non si concordava benissimo con quello che a me è arrivato. Forse con delle descrizioni in più, (concentrandoti ad esempio sul tono di voce o sugli atteggiamenti) avresti potuto dare un senso di spensieratezza alle parole della ragazza, ma così, con solo la sua battuta a me non è arrivata.
Nel complesso però la lettura è stata piacevole, scorrevole e mi ha ben intrattenuta ed incuriosita.

- Trama e Personaggi: 6 /10

Mi dispiace veramente tantissimo dare un voto basso, seppur sufficiente, in questo paramento. E spero davvero che tu non te la prenda, ma a lettura ultimata mi sono trovata a fare delle considerazioni, per me non facili, che mi hanno fatto prendere questa decisione.
In questa flash il presente della storia si mescola alle riflessioni di Mallory e a dei flashback per dare una visione d’insieme di quello che sta succedendo. Ma la visione d’insieme che ho avuto io alla fine si è rivelata errata. E questo ha creato confusione nel mio giudizio sulle due protagoniste: Evelinne e Mallory.
Ora mi spiego.
Eveline è un personaggio che noi vediamo solo di riflesso. La conosciamo dalle sue parole è vero, ma principalmente ci facciamo un’idea di lei dai ricordi e dalle riflessioni di Mallory. È infatti Mallory che ritengo tra le due il personaggio più esplorato e quello che appare come vera protagonista.
Per parlare di questi due personaggi devo parlare di argomenti davvero molto delicati. E ci tengo a dire che ne ho il più totale rispetto. Il mio è puramente un parere personale riguardo a questa determinata flash. Ma per trasparenza sul voto credo sia giusto riportare questa piccola riflessione.
Arrivata alla fine di questo racconto purtroppo una cosa che non ho compreso è se Eveline si sia tolta la vita per via della depressione (o comunque per una situazione legata a quella sfera), o se questo gesto sia stato un’anticipazione di una malattia terminale.
Dico questo perché la frase con cui si apre il brano “ […] non ce la faccio più. Sono così stanca, Mal.” oppure qui “la consapevolezza di non essersene accorta, di non aver saputo guardare oltre i suoi sorrisi, oltre i suoi scherzi infantili.” e anche in questo passaggio: “[...]Non possono chiederlo a mia madre, mi picchierebbe!”
e considerando anche quello che Eveline dice nella lettera “Cosa puoi aspettarti da una piagnucolona come me? [...]Dimentica quello che ti ho detto, sono stata un’egoista. ”
mi hanno subito fatto pensare alla prima ipotesi: ad una ragazza con alle spalle una storia difficile, con un background sociale e familiare complesso che, non riuscendo più a gestire determinante situazioni trova come ultima via il suicidio.
Ma poi altre frasi unite anche al comportamento di Mallory mi hanno fatto dubitare e pensare alla seconda ipotesi.
Il dire infatti: “non era lei quella che si sarebbe consumata in meno di sei mesi. Cinque. Tre. Due. Quanto esattamente le rimaneva?” oppure “Risponderle equivaleva a imprimerle un bollino di scadenza sulla fronte.// E lei non voleva, era stata chiara su questo.” e anche “furiosa con Evy e con la vita che gliela stava portando via. ” e poi nel finale “E fu in quel lento affondare che si chiese perché. Perché proprio Evy? ” sono tutte espressioni che richiamano situazioni in cui si è già fatto tutto il possibile, situazioni in cui ci si deve arrendere all'inevitabile.
E unito al non fare niente di Mallory, al suo non correre indietro, al non tentare disperatamente di salvare la sua amica (amica a cui sembra profondamente legata) mi hanno dato l’idea di una consapevolezza di impotenza, del non poter nemmeno pensare di opporsi.
Il problema sta nel fatto che, a fine lettura, non sono riuscita a capire quale fosse il motivo dietro al gesto di Eveline.
Anzi in realtà, basandomi sono sul testo, sono giunta alla conclusione che la prima ipotesi fosse quella che tu volessi raccontare. E questo è un problema perché poi guardandomi intorno e andando a leggere alcune risposte che hai dato ad alcune recensioni ho capito che invece ero totalmente fuori strada.
Ma anche rileggendo non sono riuscita a dare una sola chiave di lettura al testo e anzi la presenza di una malattia per me è davvero sfuggevole. Non riesco a trovare qualcosa che mi faccia focalizzare su questo background, che però è importantissimo per comprendere davvero il comportamento di Mallory.
Poiché il non sapere della malattia di Eveline, quindi il considerare che non c’è nessuna malattia, ha reso ai miei occhi il comportamento di Mallory davvero poco realistiche per qualcuno che vede la propria amica fare un gesto estremo. Inoltre ci dici che Mallory non ha avuto minimamente avvisaglie della decisione di Eveline e questo non aiuta a giustificarne il comportamento. In quel caso credo che il suo non correre indietro dopo aver letto la lettera (considerando che si sono lasciate da pochi minuti), il suo non dire niente all’inizio per scacciare i pensieri dalla mente dell’amica, il non chiedere spiegazioni, ma di contro l’accettare passivamente un evento tanto disperato… sarebbe molto irrealistico.
E per me era irrealistico. Lo era fino a che non ho appreso della malattia. Ma non l’ho capito dal testo.
Probabilmente questo si lega anche a quanto ti ho detto nel parametro stile, ma ecco, mi dispiace un sacco, però temo di non aver compreso la storia. E sicuramente è una mancanza mia, ma non saprei come uscirne.

- Uso del Quando: 7/10

Mentre gli stivali affondano nel fango.
Anche qui mi ritrovo a dare un voto non altissimo poiché sebbene per ben due volte nel testo viene richiamato esplicitamente il prompt non sono riuscita a sentirlo a pieno. La prima volta che esso viene richiamato si fa riferimento alle situazioni difficili da cui Eveline riusciva sempre a tirare fuori Mallory. Ci da quindi bene l’idea di una storia alle spalle ricca e complessa. Lo hai usato per rappresentare la forza dell’amicizia delle due ragazze, il loro aiutarsi e supportarsi a vicenda. E da questo punto di vista ho apprezzato veramente tantissimo l’astrazione che hai dato all'ambientazione, sei stata infatti molto brava a rielaborare e a portare ad un livello metaforico il prompt! Davvero ben fatto. Esso poi viene ripreso nel finale della storia e anche qui ho apprezzato l’astrazione che ne hai fatto. Mallory si trova nel fango ma Eveline non c’è più per poterla tirare fuori. Credo che nel complesso l’immagine che hai scelto riesca ad rendere molto bene le emozioni in cui tutto il racconto è immerso. Ma ad essere del tutto sincera avrei preferito che esso fosse amalgamato meglio alla storia, che rappresentasse più spazio nell’economia del racconto. Invece mi è sembrato, si ben utilizzato, ma un po’ marginalmente e quindi non sfruttato al meglio.

Tot.: 20/30

Recensore Master
13/01/21, ore 18:46

Ciao Laila! Eccomi a leggere la tua storia per il contest di Earth *-*
Ohhh, ma quanta tristezza ç____ç
Veramente, non so proprio come commentare perché mi è venuto un magone assurdo...
Beh, queste due amiche mi piacciono molto; mi piace che Evy non si dia per vinta anche se ha un sacco di paura, e mi piace che Mal - nonostante tutto - cerchi di starle accanto, anche se è infuriata con la vita e con il mondo intero perché le sta portando via la sua migliore amica.
Mi sarebbe piaciuto, lo confesso, sapere qual è stato il male che ha risucchiato in questo modo la giovane vita di Eveline, però posso capire anche che in una flash non era semplice inserire anche questo! E in fondo ogni lettore che approda dalle tue parti può tranquillamente immaginare e interpretare a suo modo la cosa ^^
Mi è piaciuto anche il momento della lettera, espediente che Evy ha trovato per allontanare Mal nel momento peggiore, il momento in cui ha capito che era giunto il suo tempo per lasciare questo mondo. E non voleva morire di fronte all'amica, non voleva farle subire anche quel trauma.
Ma sono d'accordo con Evy: Mal è forte e ce la farà, troverà la sua strada e conserverà sempre la sua migliore amica nel cuore e nell'anima. Anche se ora sa chiedersi solo perché la vita gliel'abbia strappata, anche se non sa spiegarsi come sia possibile averla persa senza poter far niente...
Un testo davvero malinconico e toccante, sei stata molto intensa e hai inserito un sacco di elementi anche se la storia è breve!
Ti faccio i miei complimenti, leggerti è sempre un immenso piacere :)
Buona fortuna per il contest, alla prossima ♥

Recensore Veterano
13/01/21, ore 12:33

Ciao Laila (ero riuscito a sbagliare nome! 😱)

Ho visto la tua consegna e sono passato a curiosare.
Premetto che non sono affatto un esperto dei testi brevi, e quindi nel valutarli potrei commettere errori molto grossi. Comunque trovo la tua storia molto bella e ben raccontata, con uno stile pulito e scorrevole. L'argomento che hai scelto è certamente triste e tu, con poche parole, sei riuscita a trasmettermi quanto sia stato straziante per Mallory scoprire la verità su Eveline.

Mi sono trovato un po' in difficoltà nel capire chi "non riusciva proprio a dimenticare quel momento". Ho finito la frase successiva, sono tornato all'inizio e allora ho capito.

Poi una piccolezza: "«Ho paura. Ho una fifa blu, non voglio morire...»".
È chiaro che sono parole di Eveline perché è sempre e solo lei a parlare in tutto il brano, ma fino a "morire" potrebbero benissimo essere anche parole di Mallory. Forse sarebbe stato più corretto scrivere: "Mi disse: «Ho paura...»"

Ultima cosetta, trovo un po' di contrasto nel fatto che Eveline dica all'inizio "morirò entro la fine di quest’anno" e poi non voglia "un bollino di scadenza sulla fronte".
Rispetto la sua volontà di tacere quanto le resti esattamente da vivere, ma un bollino se lo è già messo (probabilmente di 6 mesi, se ho capito bene).

Ah, ne ho un'alta, ma è un parere tanto personale che non so neanche se faccio bene a scrivertelo. Qui: "lesse e si portò automaticamente una mano alla bocca", il termine "automaticamente" mi pare un po' bruttino, perché mi suggerisce qualcosa di meccanico. Avrei forse preferito "istintivamente" o piuttosto omettere il termine.

Mi è piaciuta particolarmente l'immagine della candela, perché è un classico accostamento alla vita, ma tu l'hai arricchita e impreziosita con alcuni particolari.
Un po' meno quella degli stivali, perché non ce la vedo Mallory con degli stivali ai piedi in questa situazione, però il significato è chiarissimo e apprezzabilissimo.

In conclusione, comunque, mi hai offerto di sicuro una bella lettura, regalandomi diverse emozioni e facendomi anche pensare a come mi sarei sentito io al posto delle due ragazze.

Ti faccio i miei complimemti e ti auguro di cuore buona fortuna nel contest!
(Recensione modificata il 14/01/2021 - 01:18 pm)