Recensioni per
Niente di meglio da fare
di LadyPalma

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/02/21, ore 14:54

Prima classificata al contest "4... crack pairing" indetto da matiscrivo (me) sul forum di EFP

Grammatica e stile: 8.93/10

Pensava spesso a lui, sì, e pensava principalmente che era proprio strano – un po’ troppo triste per essere ricco, no? Un po’ troppo dolce per essere un Serpeverde, no? – 1.00 Secondo me sarebbe meglio “Pensava che fosse proprio strano”. Con il “pensare che” vanno bene sia indicativo che congiuntivo, a seconda dei casi, ma dato anche le seguenti domande che esprimono una sorta di dubbio di Aurora, io penso che sia più adatto il tempo verbale dell’incertezza, più che un’affermazione precisa.
Eppure negli istanti in cui si fermava, quelli in cui non aveva niente da fare (x2) – 0.05. Credo sia meglio inserire la virgola dopo i connettivi testuali come “Eppure”. L’hai fatto due volte (anche se ti ho riportato solo una delle due frasi) ma sottraggo 0.05 per entrambi e non per ciascuno
forse fu proprio per questo che Aurroa fece per reazione la cosa più sciocca possibile. -0.02 errore di distrazione, Aurora.
Tralasciando queste cose che ti ho citato, non ho trovato altri errori – né di grammatica, né di stile, né di punteggiatura o sintassi.
Il tuo stile è sempre piacevole, scorrevole, d’impatto indipendentemente dalla lunghezza. Questa volta mi hai deliziata con una one shot, e anche qua (nonostante la lunghezza diversa rispetto a una flash o una doppia drabble) sei riuscita a essere comunque estremamente d’impatto.
Mi è piaciuto, prima di tutto come l’hai divisa: due paragrafi – l’intermezzo della citazione – e altri due paragrafi. Distanti sia temporalmente che a livello di fatti. Il primo Barty è un Barty adolescente, molto umano e poco buio, tanto grigio. Il secondo Barty invece indossa le vesti di un uomo più vecchio di lui, storpio, ma non perde il suo cipiglio e il suo modo di fare. C’è più buio, meno umano in qualcuno che mette dentro un baule un uomo innocente. Questa suddivisione ci mette a contatto con temporalità diverse ma senza dare la sensazione di manchevolezza, hai ricoperto tutti gli attimi che erano da toccare riguardo ai due protagonisti senza lasciare indietro niente. Mi è piaciuto molto anche – proprio come impatto visivo oltre che per il significato – l’aggiunta della citazione da “Il calice di fuoco” prima del titolo. Da un senso di completezza, perché hai mostrato subito che la tua coppia crack è nata da uno spunto canonico.
I dialoghi sono naturali, non forzati, alternati al resto della prosa in un ritmo armonico, non pesante da leggere. Si legge molto facilmente – e questa è una nota del tutto positiva – non perché “banale” o “facile”, ma per la sua semplicità disarmante e azzeccata, che riesce a dire tanto di incisivo anche senza ricercare troppo a fondo in un lessico aulico e non complesso (che necessità c’è?). Riflette anche lo spirito di questi due che non hanno niente di meglio da fare e quindi sono semplici, senza fronzoli, ci sono perché a loro va.

Titolo: 2.5/3

Ho amato del titolo il riferimento a Tenco e che tu abbia scelto un titolo in italiano – come ho avuto già modo di ribadire, amo i titoli in italiano che arrivano dritti dritti. Allo stesso tempo però non è riuscito ad arrivarmi dritto dritto: o meglio, mi è arrivato, ma un po’ veicolato dal ripetersi del concetto nel testo, non a primo impatto quando l’ho letto accostato all’introduzione. Non voglio penalizzarlo troppo perché ha senso – ha senso con tutta la storia, ha senso con la canzone che ti ha ispirato. Ma non ha neanche preso il volo, non è neanche quel titolo che ti affretti a cliccare dopo un’occhiata veloce all’introduzione perché accattivante.

Sviluppo della coppia: 10/10

Ti devo dare il massimo, proprio come obbligo morale. Lo scopo di questo contest era proporre una coppia – crack, improbabile, che a primo impatto fa addirittura storcere il naso – e renderla credibile. Tu sei stata incredibilmente brava, a maggior ragione perché sei partita da un evento CANON e l’hai declinato, maneggiato e reso nel modo più verosimile. Ci hai mostrato un Barty Crouch Jr umano – e anche IC se devo essere sincera – umano perché figlio di un padre che chiude gli occhi e si dedica al lavoro, o almeno è questa la percezione di Barty che vorrebbe di più. E quindi non si impegna, perché non gli darà quella soddisfazione, e pensa di non avere niente di meglio da fare. Ed ecco qua che arriva Aurora che sembra essere oggetto di suo interesse quasi per puro caso, per pura noia. E questo motivo del non avere niente da fare si ripete finchè Barty ha effettivamente qualcosa da fare, inseguire Lord Voldemort, essergli devoto, abbracciare la sua causa. Allora Barty scompare, se ne va via, lascia stare il ballo che le aveva promesso, che era il premio di Aurora dopo tutti quegli aiuti, quelle ripetizioni.
Anche la resa di Aurora mi affascina molto, ha una certa aria sinistra (e no, non è una battuta di pessimo gusto!) e anche in un certo senso subdola (ci arriveremo in un altro parametro). E questo è veramente affascinante, di come tu sia riuscita a prendere un personaggio quasi inesistente, e sia riuscita a cucirle un vestito addosso.
Aurora ci balla con Barty, non nel vero senso del termine, ma proprio come mentalità, sono anime affine e discordanti. E alla fine si chiude un cerchio, Alastor/Barty le concede quell’agognato ballo e Aurora finisce per riconoscerlo – perché Barty (che quasi si era dimenticato di essere scrutato) si fa riconoscere, lei lo riconosce.
Ho trovato anche molto accattivante e intelligente l’espediente di Minerva che cede il posto ad Aurora, ci fa avere un ultimo incontro tra i due prima che l’anima di Barty (ma quindi ce l’ha avuta un’anima?) se ne andasse via per sempre. Molto toccante ma anche molto freddo: Aurora, che trovo un po’ algida nel suo essere riflessiva e intelligente, affronta il dolore con un pianto silenzioso, ma senza foga, senza furia. Un amore ritrovato, ma non di quelli che sradicano le radici, quell’amore che c’è sempre stato (anche quando quasi dimenticato). Una perfetta ripresa della citazione, tra l’altro.

Gradimento personale: 4.5/5

È inutile ripetere le cose che ho già detto: il tuo stile è diretto, incisivo, semplice ma non banale, profondo ma neanche ingiustificatamente melenso. I personaggi sei riuscita a farli tuoi e renderli vivi su carta pur non essendo due personaggi facili (una inesistente, e Barty Crouch Jr è già difficile di per sé) e hai reso naturale la coppia, scopo del contest. Ci sono certe frasi che lasciano proprio con il fiato in sospeso, e poi ti toccano le corde profondo del cuore.
Lei si strinse nelle spalle e lo guardò quasi con aria di sfida. “Sono brava ad aspettare”.
Lui annuì e non disse nulla. Anche lui era bravo ad aspettare, del resto, anche se non sapeva cosa.
Era bravo ad aspettare, quando non c’era niente di meglio da fare.

C’è simmetria, un gioco tra lei e lui, un oscillare di estremità che si toccano. Sei molto brava a cogliere il perché delle cose, non so se mi spiego.
L’unica cosa che effettivamente mi ha disturbato, è che quindi Aurora Sinistra sapeva che Alastor Moody era Barty Crouch Jr e, pur consapevole del suo istinto 1) non ha indagato 2) non ha avvisato Silente. Allora, non sappiamo cosa Aurora Sinistra potesse o meno pensare dei Mangiamorte. Sicuramente nel sesto libro osservando l’attacco alla McGrannit è scioccata (in negativo) ma se ben ricordo non fa effettivamente niente e dice ai ragazzi di continuare a svolgere l’esame. Quindi questa sorta di omertà è giustificata – però qua si tratta di un insegnante che lascia deliberatamente i suoi studenti nelle mani di un Mangiamorte, un criminale. Questo discerne dall’abbracciare o meno la causa di Voldemort, voler immischiarsi o meno. Questo non vuol dire che penso sia ingiustificato eh (se no avrebbe penalizzato altri parametri!) o che abbia reso brutta una storia che aveva bel potenziale. È solo una piccola noticina che stona dal farmi mettere 5/5 in questo parametro!

Bonus: 2/2

La citazione che ho suggerito l’hai utilizzata nel testo ma non solo! L’hai resa anche perfettamente funzionante con la trama, facendola girare intorno ad essa. Inoltre, ho amato come ci hai proposto la citazione nel testo, non l’hai ricopiata papale papale ma ci hai aggiunto del tuo, non modificando o storpiando la sua poesia e la sua musicalità intrinseca. L’ho proprio apprezzata tanto! Brava e ti ringrazio per aver usato con tanta delicatezza una canzone che per me è fondamentale, proprio a livello personale.

Totale: 27,93/30

Recensore Veterano
03/02/21, ore 19:18

Ciao mia cara!
Che bello tornare qui da te dopo così tanto tempo.
Mi è piaciuto tanto che tu abbia deciso di prendere spunto per questa storia da un particolare come il ballo di Moody/Barty con Aurora Sinistra per crearci una vera propria storia — con tanto di antefatto che parte da quando i due erano studenti a Hogwarts fino ad arrivare allo smascheramento di Barty — e non una drabble che ci mostra un semplice missing moment.
La citazione che ti era stata assegnata dal pacchetto del contest devo ammettere che è una frase che mi è sempre piaciuta molto, anche perché, se penso alla mia vita, la trovo davvero veritiera. Mi piace molto che tu abbia decisa di inserirla verso la metà della storia, così da creare una specie di spartiacque tra il passato e il presente. Penso che sei riuscita a svilupparla benissimo in questa storia, dove, appunto, troviamo un rapporto tra due ragazzi che ha tutte le potenzialità per potersi sviluppare in una storia d’amore, ma che, a causa di varie circostanze, non crescerà mai. È comunque un legame forte, uno di quelli che, vuoi o non vuoi ti segnano, uno di quelli che, anche dopo anni, non riesci ancora del tutto a rinunciare di tornare.
È un rapporto che sboccia durante il sesto anno, quando Aurora inizia ad aiutare Barty con i compiti. Non è un ragazzo a cui interessa particolarmente lo studio, ma si sente attratto da lei e questa è un ottima scusa per poterci trascorrere del tempo insieme. Gli piace il modo come lei gli parla delle stelle e vede quanta passione lei ci mette per quell’argomento, così un giorno si lascia sfuggire che sarebbe perfetta come insegnante e che sarebbe bello essere pagati per parlare di qualcosa che si ama. Partendo da questa osservazione, Aurora gli fa notare che lui non l’ha mai pagata per queste ripetizioni che ormai vanno avanti da diverso tempo e, in cambio, vorrebbe che lui la invitasse al ballo che il professor Lumacorno organizza ogni anno in occasione del Natale per il suo LumaClub, di cui Barty fa parte. La trovo una richiesta tanto dolce e mi da proprio l’impressione di una ragazza romantica, che ama i balli e che desidera trascorrere una piacevole serata con un ragazzo speciale.
Quando però Barty le fa notare che è marzo e dovrà aspettare quasi un anno, lei gli rispondere di essere brava ad aspettare.
Purtroppo, se è vero che ha questa dote, la deve quasi subito mettere a frutto visto che, una volta tornati a scuola a settembre dalle vacanze estive, Barty sembra una persona completamente diversa da quella che conosceva, tanto che, quando ormai arriva dicembre e il giorno del ballo arriva sempre più, lui le dice che non vi parteciperà. Le dice che lui ha di meglio da fare e che, se proprio ci tiene ad avere il ballo che le ha promesso, che continuasse ad aspettare. Devo ammettere che, nella mia mente, mi sono immaginata perfettamente questa scena: lui che ridacchia e raggiunge i suoi compagni e lei che sente questo grande senso di rammarico crescere dentro di lei.
Ovviamente la speranza di poter andare ad un ballo con Barty finisce quando viene a sapere che lui è morto in una cella di Azkaban. Ho provato una stretta al cuore al pensiero che, in tutti quegli anni, un lumino di speranza era rimasto acceso dentro di lei, ma purtroppo la morte pone fine a tutto. Immagino che sia una di quelle cose che iniziano a farti vedere in modo diverso il concetto di “speranza”.
Neanche Barty dimentica quella promessa e, appena di presenta l’occasione del Ballo del Ceppo, invita Aurora ad andarci con lui. Penso che il fatto di avere le sembianze di Moody lo aiuti in questo, gli dia quasi un tocco di coraggio in più nell’invitare una persona a cui, vuoi non vuoi, ha ferito in passato. Che per lui è comunque un’occasione importante, che ci tiene, lo dimostra dalla cura che mette per prepararsi, nonostante quello non sia il suo vero aspetto.
Il ballo non parte subito benissimo, tanto che Aurora sembra quasi stizzita dal fatto che lui continua a pestarle il piede, ma, fortunatamente, Barty, adottando un modo di parlare tipico di Moody, riesce a farla sciogliere, tanto che lei gli racconta che quello è il suo primo ballo e che da ragazza avrebbe dovuto andarci con un amico. Le cose stavano proprio andando meglio tra di loro, fino a quando lui non se ne esce con un “Adesso non ho più altro da fare”, facendosi praticamente scoprire.
Mi piace che, comunque, Aurora abbia continuato a comportarsi come se nulla fosse. Certo, il loro è un modo dove vi è la magia e potrebbero esserci molti modi per eludere la morte, ma immagino che sia comunque difficile da fare conti con il pensiero che una persona a cui si è voluto bene e che si è creduta morta in realtà è viva e vegeta.
Per questo si reca da lui non appena ha la certezza assoluta.
Devo ammettere che mi è piaciuta molto la conversazione che i due hanno perché è così che deve essere l’ultimo dialogo tra due persone che hanno ancora qualche questione irrisolta. Soprattutto mi è piaciuto quel “Perché lo hai fatto?” iniziale: una frase così semplice, ma che porta dentro di se un mondo di cose fatte o non fatte di cui lei non ha ancora compreso il motivo. Non so, però, quanto in questo caso quel “non avevo niente di meglio da fare” le possa bastare. Di sicuro non lo è, infatti ce lo dimostra con quel “E io?”. Sì, perché lei aveva già pianto una volta la sua morte e ora dovrà ripeterlo, lei lo ha aspettato per anni, lei che si è sempre chiesta se ci fosse potuto essere in qualche modo un futuro per loro. Certo, ha avuto il ballo tanto atteso, ma questo sembra quasi non bastarle, quindi, prima di lasciare la stanza, si prende anche un bacio.
Comprendo perfettamente che questo possa farla ancora più soffrire ora che Barty è ufficialmente morto. Prima aveva il rimpianto di non aver potuto condividere qualcosa con lui, ma, ora che qualcosa c’era veramente stata, soffre ancor di più.
È una storia davvero toccante e triste, una di quelle che ti lasciano un senso di malinconia che ritengo quasi piacevole perché ti aiuta a riflettere su tante cose, tanti legami presenti e passati e ti aiuta a vederli con una nuova luce.
Mi piace che questo “non aveva niente di meglio da fare” fa da filo conduttore in questa storia: Barty si prende una cotta per Aurora perché non aveva niente di meglio da fare, la osserva nelle ore buca tra una lezione e un’altra perché non aveva niente di meglio da fare e accetta di assumere le sembianze di Alastor Moody perché non aveva niente di meglio da fare.
Come dici anche tu nelle note, non sappiamo moltissimo del personaggio di Barty, quindi, quando mi hai proposto di leggere questa storia, sono stata felicissima di farlo proprio perché incuriosita da lui. Devo ammettere che lui è un personaggio che mi ha sempre fatto tanta tristezza. Mi ha sempre dato l’idea di essere uno di quei figli capace di distruggere la sua famiglia a causa delle sue malefatte, come spesso accade nei fatti di cronaca. Cosa che è effettivamente successa visto che sua madre si è sacrificata per lui e ha preferito prendere le sue sembianze che vederlo marcire ad Azkaban e ha costringere suo padre a mentire per anni.
Per quanto riguarda Aurora, secondo me è plausibile che lei abbia iniziato a insegnare molto giovane, appena terminato gli studi (che poi, che studi ci vogliono per insegnare a Hogwarts?). Sperando che il loro sia un modo dove conta la meritocrazia, mi sembra giustissimo che una persona brava nella sua materia e con la voglia d’insegnare lo possa fare senza intoppi (ogni riferimento a persone, cose o animali o nazioni è puramente casuale).
Grazie mille per aver condiviso questa storia con noi. È bellissima e scritta con la cura e l’amore con cui ci hai sempre abituati.
Continua sempre così.
Spero di non far passare più così tanto tempo prima di tornare da te, quindi a prestissimo mia cara!
Un mega abbraccio,
Jodie

Recensore Master
30/01/21, ore 15:06

ciao tesora eccomi
però così buuuaaaaahhh aaaaaaahhh io piango tutte le lacrime del mondo.

Non c'è niente da fare... qualsiasi personaggi canon tu sceglia di mettere con Barty.. ci sta divinamente, pure questa Professoressa Sinistra (l'ho adocchiata anch'io nel libro la scena del ballo con lei ma non ho mai approfondito) , tutto il background, il passato che hai creato su di loro è così credibile che mi viene da piangere.

Barty ragazzino così dolce costetto a crescere in fretta a diventare freddo, ad avere nuovi ideali in cui credere fermamente.

E la povera Aurora ne fa le spese, per tutto quel tempo.

Amo come si stato Barty a spingerla a diventare Insegnante.

Amo come nei panni di Moody la cerchi ancora, come si riveli volutamente a lei.
L'incontro quando poi lui è con il suo vero aspetto.. il bacio il primo e l'ultimo aaaaaaaaaaaaaaaaahh piango di nuovo.

Il titol fa male come un pugno allo stomaco, ma tutto ciò è bellissimo.

Io sto finendo i complimenti per te, scusa la ripetitività, aggiungerei:
ma perché la Rowling non ti chiede di collaborare a degli spin off sulle retro storie dei personaggi di HP? sembra tu sia nata per questo.

a resto e ancora infiniti complimenti. <3

Lu

Recensore Master
23/01/21, ore 14:21

Ciao!
Cosa dire, questa fic mi ha davvero, davvero stupito :)
Stupito perché sei stata bravissima a far nascere tutta una storia, assolutamente plausibile, da una semplice frase.

Posso dire che mi ha spezzato il dialogo finale tra Barty e Aurora, posso dirti che la bellissima canzone di Tenco sta benissimo, si amalogama in maniera stupefacente ai due protagonisti!
Mi è piaciuta davvero tanto, complimenti ^^
 

Recensore Veterano
18/01/21, ore 15:06

Ciao! L'ho letta perchè la coppia in sé mi aveva davvero incuriosita e sono stata contenta di averlo fatto. Hai scritto qualcosa che potrebbe essere tranquillamente canonico, e fa un certo effetto pensare che dietro a quel Moody ci sia stato Barty al Ballo del Ceppo insieme a lei.
Tutto ruota intorno al fatto che Barty non avesse "niente di meglio da fare" che stare con lei, il che suona davvero male, ma noi lettori sappiamo che sotto al cinismo e a questa ostentata indifferenza c'è ben di più. Barty prova qualcosa per lei, ma si è distrutto con le sue stesse mani, non si è concesso di essere felice. Lei d'altro canto si sforza di non pensare a lui, ma non ci riesce.
È una storia d'amore piuttosto tragica (e d'altronde con Barty il dramma credo sia inevitabile), ma è scritta molto bene, mi è piaciuta ^^
A presto,
Ecate

Recensore Master
17/01/21, ore 21:19

Sciauuu! Come sempre in realtà io ho parecchie storie tue in agenda, ma dato che il 2020 per me è stato l'anno in cui mi sono presa la Tennantite acuta (il coviddì le fa un baffo) appena visto l'avviso su fb, ho deciso di fiondarmi qui **.
Oddio, io adoro da morire il modo in cui, partendo da una frase su cui il 99,99% delle persone sorvolano, tu costruisci una coppia a cui nessuno aveva mai pensato prima e che diventa improvvisamente del tutto plausibile **. E nel fare questo dai voce a personaggi assolutamente marginali: è meraviglioso, davvero.
Che tenerezza questi due: lo so, lui è un Mangiamorte e tenerezza è il termine più sbagliato che esista ma davvero, è il sentimento che mi ha pervasa maggiormente per tutta la durata della prima parte. Un amore nato nel momento sbagliato, che non ha mai avuto l'occasione di sbocciare davvero. Mi si è stretto un sacco il cuore per la povera Aurora che ha aspettato per tutta la vita il ballo che le era stato promesso, portato via dalle ambizioni da mangiamorte. Ho amato la descrizione di Barty da giovane, triste e dolce, e ho trovato struggente il fatto che abbia comunque voluto tenere fede alla sua promessa, come se questo in qualche modo avrebbe potuto rimettere a posto le cose.
Mi ha un po' inquietata l'idea che lei possa aver capito di chi si trattasse davvero, ma non lo abbia fatto presente, mettendo così a rischio la vita di centinaia di studenti, ma posso capire che tra una cosa e l'altra, si sia convinta che quella frase sentita sia stata solo frutto della sua immaginazione.
E ho concluso la lettura con le lacrime agli occhi, nell'assistere al loro ultimo saluto.

Complimenti, davvero :D
un bacio e spero a presto <3

Benni
 

Recensore Master
17/01/21, ore 13:16

Approdo anche qui.
Come sai, scriv tantissimo di personaggi che non mi appartengono e mai lo faranno. So anche che Barty è di Severa e che prima poi dovrò scoprire il suo Barty, ma in quello che mi hai fatto leggere tu ho trovato tanta dolcezza e tanta tristezza. Ho trovato il mio cuore, nel leggere di questo amore (lo era, dopotutto?), di questo interesse. Ci sono le stelle e le stelle Aurora le ama davvero, come per un po' deve avere amato anche quel ragazzo triste e dolce che pensa per tutta l'estate e che poi torna e non è più così lo stesso. Barty le cambia davanti agli occhi, ma non ha ancora niente di meglio da fare e Aurora diventa tutto quello che vuole fare nel niente dell'universo. Portami a ballare. Una promessa che salve verso le stelle e lei li cerca ogni notte a che quando lui non è più lo stesso, lei la cerca ancora. Aspetta sempre, anche quando lo vede morto. E sai perché aspetta? Perché è una di quelle cose che non potrebbero mai accadere, ma nel loro non esistere fanno male al cuore. C'è un vortice nel cuore: e se? Se avessero ballato? Se?
Se, se che diventa un sì. Alla fine Barty torna da lei e ci vuole ballare con Aurora: la vede e la scruta con quel suo stupido occhio, che non è il suo, ma è comunque una parte di lui adesso, di quella sua causa che vuole perseguire. E se non l'avesse seguita? Avrebbe potuto ballare con Aurora senza una maschera, avrebbe potuto vederla diventare una professoressa e avrebbe potuto capire che in tutto quel "niente di meglio da fare" c'era qualcosa di più. Ci sarebbe stato amore. Ci sarebbe stato un bacio diverso, non quello con un blocco in gola, non con la morte che sta suonando alla porte. Mi fa male, mi fa male anche se Barty e Aurora non sono miei, mi fa male in tutta questa bellezza di storia che ci lasci qui. Riesci sempre a fare delle cose meravigliosi e non so nemmeno dirti che mi è rimasto qui, nel petto. Probabilmente l'avrai capito, perché credo che nessuna delle mie parole abbia un senso. Ce l'hanno nella testa, dove rimarrà per sempre il ricordo di questo ballo, di questa tristezza e dolcezza, di questo niente che in fondo è stato proprio tutto.
Sia ❤
(Recensione modificata il 17/01/2021 - 02:34 pm)

Recensore Junior
16/01/21, ore 21:30

Ciao!
Come promesso (anche se un po' in ritardo) eccomi qui a recensire questo scorcio davvero originale!
Comincio col dire che mi ha colpito tantissimi la citazione all'inizio, perché trovare uno spiraglio canonico così piccolo per costruirci sopra una Fanfiction è impressionante *-* l'attenzione per la storia, per i singoli dettagli del libro, è notevole: ci vuole pazienza e dedizione per tenere conto di particolari così piccoli, e non tutti ne sono capaci.
Trovo che la descrizione di Barty sia in linea con il personaggio, con quell'aria un po' viziata, un po' sopra le righe, ma allo stesso tempo già sintomo del dramma che lo coglierà giovanissimo. D'altronde, se non sbaglio, nel libro viene descritto inizialmente proprio come un ragazzo un po' insicuro, incompleto. Per Sinistra avevi carta bianca e apprezzo le tue scelte: anche la immaginavo un po' sopra le righe, con la testa tra le nuvole... D'altronde, dove dovrebbe tenerla, la testa, un'insegnante di Astronomia?!
Mi è piaciuta davvero tanto, complimenti!
Alla prossima,
Helmwige

Recensore Master
16/01/21, ore 20:34

Io non potevo mancare!
Caspita cosa ci fanno Barty e Aurora? Insomma è stata una grande idea la tua perché io ricordo bene il pezzo nel libro e il tutto è azzeccatissimo. Mi piace molto come li hai fatti interagire tra di loro, eccezionali i dialoghi, le situazioni come solo tu sai e mi hai davvero sorpresa. Magnifica Martina, Quirinus non sarà contento di questo ma si deve fare una ragione 🤣🤣🤣🤣🤣

Recensore Master
16/01/21, ore 15:47

Eccomi, cara Martina!
Eccomi per esternare quanto questa storia mi sia piaciuta e sai benissimo che Barty per me è il clickbait per eccellenza ed è stato un vero piacere leggerla in anteprima. Ho avuto anche modo di lasciare che la lettura fermentasse una notte e devo dire che le sensazioni che mi hai suscitato mi sono rimaste nonostante il passare del tempo. Questa storia andrà tra le mie preferite per forza, perché è difficile trovare storie su Barty che non è solo un Mangiamorte ma anche un ragazzo normale che fa cose da adolescente, come perdere tempo con Aurora.
Parto con dirti che ho trovato azzeccatissimo il titolo che spiega non solo come questo amore sia nato, perché Barty non aveva di meglio da fare, ma anche perché sia finito, quando Barty ha trovato qualcosa di meglio da fare (ovvero seguire il suo percorso da Mangiamorte, e sia ritornato dopo un tempo indefinito in un momento in cui effettivamente di cose da fare ce n'erano ben poche e chissà che sensazione ha avuto lui che ha passato la vita chiuso in casa, con la mente occupata dalla voce dell'Imperius di suo padre, a ritornare al posto in cui si era sentito più libero e che aveva lasciato per pochi mesi prima di finire ad Azkaban.
Mi è piaciuto questo Barty da cui emerge non solo il suo lato adolescenziale, l'indole anche un po' cinica del frequentare qualcuno fino a innamorarsene perché non si ha di meglio da fare e poi lasciarla per lo stesso motivo, ma esce fuori anche il conflitto onnipresente con suo padre. Sperava di collezionare Troll per fargli un dispetto ed è singolare che mentre cerca di collezionare Troll arriva a prendere 12 G.U.F.O. come Tom Riddle e Percy Weasley. Forse, più che il dispetto al padre ha maturato nel corso di quel quinto anno un motivo ulteriore ai temi di Sinistra per applicarsi anche nelle altre materie.
Attraverso lo sguardo di Aurora vediamo che Barty ha l'aria dolce e triste, e anch'io l'immagino così, un ragazzo che vorrebbe solo un po' di approvazione paterna e si trova avvinto tra l'amore infinito di sua madre e la gelida indifferenza del padre (o forse da una terribile distrazione). Io non voglio dare troppe colpe a Bartemius, è vero che era preso dalla carriera, ma nella sua posizione e con la guerra in corso chi sarebbe riuscito a dedicare le sufficienti attenzioni a un figlio che sapeva affidato alla donna che amava moltissimo e che sembra essere una madre amorevole? Peraltro, non sappiamo quanto il conflitto sia acuito da un'errata percezione di Barty. Ad esempio, quando Bartemius gira confuso per i prati di Hogwarts, sappiamo che si dice orgoglioso dei 12 G.U.F.O. del figlio e racconta anche di essere andato a teatro con moglie e figlio insieme a Caramell. Quindi in qualche modo non ignorava totalmente il figlio, anche se non gli prestava le attenzioni di cui il figlio aveva bisogno. Non sappiamo nemmeno quanto questo conflitto sia stato ingigantito da Voldemort che, come sappiamo, era un abile manipolatore.
Ad ogni modo, ho apprezzato che quel fondo di tristezza emergesse da Barty attraverso lo sguardo attento di Aurora. Lei mi ha fatto tenerezza e devo ammettere che quando mi hai detto il pairing, dopo tutte le premesse su quell'oca di Aurora, ho storto il naso, ma come sempre accade con le tue storie, hai saputo conquistarmi e mi sono dispiaciuta per lei. Mi sono commossa al pensiero di lei che chiede in cambio un ballo, poter andare con lui alla festa di Lumacorno e poi si vede rifilato un due di picche dopo mesi di aspettative e sogni ad occhi aperti. Tutte noi siamo state Aurora almeno una volta nella vita e il lato stronzo di Barty mi è piaciuto, così come mi è piaciuto quando sotto Veritaserum le ha detto di aver mantenuto la promessa. Non sorprende che sia stato un sentimento forte come l'amore a mettere in pericolo la copertura di Barty mentre ballava con Aurora e che lui si sia impegnato per continuare a impersonare Moody anche se il vero Barty scalpitava per farsi riconoscere. Il conflitto interiore di Barty durante quel ballo è assolutamente emozionante. Non esagero se dico che avevo le lacrime agli occhi mentre leggevo.
Ho amato moltissimo questa one-shot, grazie per averla scritta perché non avevi niente di meglio da fare e in bocca al lupo per il contest.
Un abbraccio grandissimo,
Sev