Recensioni per
Bollicine sbagliate
di LadyPalma

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/02/21, ore 14:14

Carissima Palma!
Già da un po' avevo adocchiato questa flashina, visto che partecipava al mio stesso contest (a proposito, congratulazioni per il terzo posto *-*) e finalmente sono riuscita a passare! Ero davvero curiosa!
Ma io ADORO il modo in cui riesci a dipingere situzioni surreali e svelare pian piano ogni tassello della trama e della situazione! Nemmeno con tutto l'esercizio e l'impegno del mondo riuscirei mai a scrivere delle storie geniali come le tue, sai che ti ammiro tantissimo per qeusto!
In particolare, questa flashfic è fantastica perché è assolutamwnte assurda: parte con una scena apparentemente normale, in cui ci sono degli amici che brindano insieme - ha tutta l'aria di una rimpatriata, di una serata fuori dall'ordinaerio in cui un gruppo di amici si riunisce dopo diverso tempo. E forse in effetti è proprio così.
Ma, ecco, la cosa che sconvolge è scoprire che in realtà non sono nemmeno amici! Non si conosco affatto, non sanno niente l'uno dell'altro, è come stare al tavolo con degli sconosciuti! E anche se si fossero visti il giorno prima, è come se si vedessero davvero per la prima volta.
A volte, nel caos della vita e del tempo che passa, ci si dimentica di aggiornare gli amici sugli ultimi risvolti oppure si è talmente tanto impegnati a risolvere i propri casini che non si ha nemmeno tempo per raccontarli. Oppure, semplicemente, ci si allontana da chi ci sta attorno e non si ha più quella confidenza e quella spontaneità per ci si scambia confidenze e ci si racconta ogni cosa senza vergogna.
Il tuo scritto ha una nota un po' amara a ben pensarci, perché è triste che quel gruppo che si definiva "di amici" sia andato perso e logorato nel tempo; allo stesso tempo però trovo molto tenero il fatto che si siano riuniti tutti lì, come a tentar di ricucire quel rapporto che non c'è più, come se non si volessero davvero perdere del tutto. E, chissà, magari ora che lasceranno cadere tutte le barriere e tutte le maschere torneranno amici come prima,
Complimenti per questo carinissimo scritto, ho adorato leggerlo e scoprire man mano dove volessi andare a parare! Adoro le tue storie perché non solo sono ben scritte e coinvolgenti, ma non deludono mai dal punto di vista dell'originalità! Bravissima!
Alla prossimaaaaa! ♥

Recensore Master
26/02/21, ore 13:09

Valutazione del contest "Tra il Dove e il Quando - Flashfic Original Contest"
3^ CLASSIFICATA

Bollicine sbagliate
di LadyPalma/Lady.Palma

- Stile: 8.75/10

Lo stile narrativo con cui è stata raccontata questa storia è nel complesso semplice, ma curato e piacevole. La narrazione procede in modo coerente, andando a descrivere quello che accade in maniera precisa e pulita.
Anche il lessico l’ho trovato piuttosto semplice: per tutta la storia ti mantieni su di un registro medio, con termini di uso comune e quotidiano, che hanno il pregio di riuscire a raccontare con chiarezza e fluidità l’incontro tra i quattro amici. Credo che le scelte lessicali si concordino bene con l’ambientazione e con i personaggi.
Una cosa su cui ci tengo a soffermarmi è l’uso del narratore onnisciente che si focalizza di volta in volta, di riga in riga, su uno dei personaggi. Personalmente non sono proprio un amante di questo genere di narrazione, ed infatti ad una prima lettura ho trovato un pochino ostico entrare in sintonia con questa scelta. Mi sono trovata un po’ spiazzata dallo spostamento continuo di focalizzazione, cosa accentuata in questo caso dal testo breve che da poco spazio per concentrarsi sui singoli personaggi. Dopo aver compreso come era raccontata la storia, però, ho riscontrato una particolare attenzione nel riuscire a rimanere chiara e coerente di volta in volta con i vari personaggi. Il cambio di focalizzazione permette infatti, alla fine della lettura, di avere un’ottima visione d’insieme.
Il cambio di punto di vista da un personaggio all’altro l’ho trovato in generale molto fluido: non si crea confusione, ma come un passaggio di testimone, il narratore si sposta, focalizzandosi e prendendo la voce dell’altro personaggio. Si crea così un puzzle d’insieme originale e coeso.
Non posso non notare come i dialoghi e i pensieri dei quattro ragazzi abbiano un ruolo centrale nella narrazione. I personaggi infatti vengono esplorati proprio attraverso questi. Ho apprezzato molto come tu sia riuscita a differenziare i caratteri dei quattro personaggi proprio attraverso le loro voci. Per ognuno sei riuscita a riportare piccoli gesti, pensieri e parole che li hanno diversificati e tratteggiati (ma di questo parlo meglio nel prossimo paramento ^^) .
Personalmente ho trovato l’atmosfera di questa flash molto particolare. La storia è ambientata nella sera di una festa e ha come protagonisti un gruppo di amici, ma leggendola, non si respira ne gioia, ne allegria e non c’è nemmeno un senso di intimità tra i personaggi. Quello che è arrivato a me sono state tensioni che si scontrano, risentimenti, non detti, distanza e sorrisi tirati. Pur non dilungandoti su spiegazioni troppo complesse che avrebbero portato via troppe parole, sei riuscita a delineare un’atmosfera tutto sommato amara, dove si mescolano sentimenti e emozioni diverse che collidono in questa serata di ritrovo, che vorrebbe forse essere un nuovo inizio per i quattro protagonisti.

- Trama e Personaggi: 8/10

La trama è molto semplice: dei vecchi amici che si ritrovano per una rimpatriata. E questa situazione fa da punto di partenza per presentare i quattro protagonisti della flash.
Gessica, Manuel, Elettra e Miriam. Quattro ragazzi che dopo essersi persi di vista, e aver portato avanti le proprie vite, ognuno per conto suo, si ritrovano allo stesso tavolo.
I quattro ragazzi hanno alle spalle situazioni diverse, alcuni di loro anche problematiche, di cui ci dai un accenno attraverso i loro pensieri e le loro parole in modo veloce. Infatti alcune caratteristiche, date da loro background, si riversano proprio nei loro pensieri e in quello che dicono.
Elettra è il “motivo scatenate”, è lei che ha voluto questa rimpatriata. Appare felice e propositiva, vorrebbe trasmettere queste sua allegria anche agli altri ragazzi che si trovano al tavolo insieme a lei, ma Gessica, Manuel e Miriam sembrano non essere quasi per niente contagiati dalla sua allegria.
Jessica che, all'inizio sembra quasi un po' invidiosa o un minimo stranita dal comportamento di Elettra, è poi la prima a raccontare quello che le sta succedendo: il fatto che sia incinta e per questo decide di non bere alcol. È Jessica quindi la prima a rompere il ghiaccio e ad acconsentire ad un tentativo di riavvicinamento.
Poi abbiamo appunto Manuel e Miriam nessuno dei due con delle situazioni semplici alle spalle.
Per quanto riguarda Manuel ho trovato molto centrata la frase che lui pensa all'inizio “quanto ne vorrei un goccio” che sta appunto a rappresentare, a farmi capire, quanto lui sia ancora il lotta contro la dipendenza.
In ultimo abbiamo Miriam. È quella che in realtà ho visto un po' meno di tutti. Appare quella un pochino più reticente a volersi raccontare; è l'unica della quale non conosciamo i pensieri, ma abbiamo soltanto una frase nel dialogo e quello che dice ci fa presente che comunque anche lei sta affrontando una situazione complicata.
Sinceramente ho trovato particolarmente curioso il fatto che tutti e tre i ragazzi si “confessino” alla richiesta di Elettra di sapere cosa sta succedendo.
Come se il non voler brindare con uno spumante li stesse mettendo con le spalle al muro.
E questa cosa per me è poco realistica. Ok, è vero che sono degli amici storici, ma è anche vero che non si vedono da tanto tempo e mi è sembrato molto strano che nessuno di loro fosse infastidito dalla richiesta di Elettra, dal fatto che lei sia sbucata così dal niente e che adesso voglia sapere quello “che si è persa” della vita dei suoi amici. Sarebbe stato più naturale, secondo me, che qualcuno di loro non raccontasse, che se ne stesse zitto.
Il finale è in qualche modo scansonato: Elettra è sorpresa di non essersi minimamente accorta dei comportamenti degli amici, si rende conto del suo “egocentrismo” ma alla fine riesce a vedere oltre e, ordinando una sprite per tutti, fa quel passo avanti che, per me, conferma la sua voglia di riallacciare i rapporti e di non volersi ulteriormente allontanare dagli amici.
Inoltre nonostante le storie a cui si accenna siano storie complicate tutto viene raccontato con semplicità. Non dico leggerezza perché non è leggero il modo in cui ci mostri i vari personaggi, ma è un modo spontaneo e naturale. Penso che questo sia positivo, perché quando si parla di vite e situazioni non facili a volte fa bene cercare di togliere quel velo di complessità che potrebbe appesantire la storia. In questo caso è tutto molto filtrato, forse dagli occhi di Elettra che è propositiva e felice e che sembra essere l'unica a trovarsi una situazione di gioia, ma non credo sia un approccio negativo, anzi permette di non appiattire i personaggi al loro background.


- Uso del Quando: 10/10

Al momento del brindisi.
Il momento del brindisi è presente per tutta la durata della flash, la quale si apre e si chiude con una battuta che rimanda a questo istante.
Il brindisi è anche la motivazione per cui Elettra si trova a osservare meglio i suoi amici, a notarli e voler saperne di più.
È un momento di stasi, di riavvicinamento e di confronto, con se stessi e con la realtà. Il brindisi è inusuale eppure risulta ricco e veritiero. Ho apprezzato molto l’idea delle bollicine sbagliate, che poi da il titolo al racconto. L’atmosfera che di solito un brindisi porta con se qui è inizialmente ribaltata, ma poi verso la fine sembra quasi ritrovarsi. Ho apprezzato molto il taglio particolare, e secondo me originale, che sei riuscita a dare a questo momento. É nel momento del brindisi che questi ragazzi decidono di dare una possibilità alla loro amicizia, è lì che scelgono di mettersi a nudo e di non avere paura di raccontarsi e di provare in qualche modo a fidarsi e a non nascondersi.
Credo che nel complesso la centralità del prompt sia riuscita.

Tot.: 27/30

Recensore Veterano
03/02/21, ore 11:18

Che dire... come al solito mi stupisci!
E chi avrebbe mai pensato di associare al momento del brindisi, un momento che dovrebbe essere di gioia, situazioni che gioiose non lo sono per niente? Anzi, hai toccato temi anche piuttosto delicati, per cui tanto di cappello per aver citato vicissitudini che purtroppo sono all'ordine del giorno.
Altra cosa estremamente attuale, è stato il tuo porre l'accento su come capiti di non accorgersi di ciò che succede nel resto del mondo quando si è felici, di come inconsciamente (e anche un po' egoisticamente) si tenda a non vedere oltre la propria bolla felice, trascurando amici e persone care senza magari rendersene realmente conto. Situazioni del genere sono all'ordine del giorno e, per quanto si possa promettere di non cadere mai in trappole simili, inevitabilmente si finisce per rimanere incastrati in atteggiamenti prima disprezzati e giudicati.
Nonostante tutto, hai scelto di far terminare la storia con un quasi lieto fine, con un tentativo da parte della protagonista di ricucire quel rapporto che aveva perso di vista, brindando con le persone giuste e le bollicine sbagliate - che poi, non so perché, ma mi è venuto spontaneo domandarmi se effettivamente Elettra avesse compiuto la scelta giusta o se, invece, non ci fosse più speranza per quell'amicizia ormai piena di crepe.
Il finale, poi, l'ho trovato quasi comico (in senso positivo), come se quella frase sbrigativa avesse un po' voluto sdrammatizzare (sempre in senso positivo) la gravità della situazione. Spero di essere riuscita a spiegarmi bene...
E quindi complimenti davvero per il modo in cui hai scelto di utilizzare il prompt, caricandolo di un significato completamente differente dall'originale e ponendolo come punto chiave per introdurre temi delicati e, sfortunatamente, attuali. Bravissima *.*

Recensore Master
29/01/21, ore 19:16

Eccomi ^^
Allora, è senza dubbio una storia evocativa. In poche parole sei riuscita a racchiudere anni di esperienze in un solo, semplice concetto: nonostante ci si conosca da mesi, anni, potrebbe non essere così scontato conocere tutto, o almeno in parte, i nostri amici. La storia di Elettra spiega che il divario tra amicizia e conoscenza non è così marcato come sembra. Ma neanche così lontano: spetta a noi scegliere se fare tabula rasa o investire il nostro tempo con le persone che abbiamo davanti, magari sacrificando le nostre aspettative. Perché se è vero che non dobbiamo sacrificare noi stessi per piacere agli altri, è altrettanto vero che l'amicizia perfetta non esiste. A volte, per sentire le bollicine, ci si può accontentare di una buona bibita gassata. E magari, chissà, col tempo si arriverà ad apprezzare una bella sprite e l'amicizia più di un buon bicchiere di vino passato in solitudine.
E, per quanto sia una battuta, l'ultima frase può tradursi nello stesso ragionamento. Insomma, Elettra sarà giunta alla stessa epifania con Andrea, e avrà scelto se considerarlo un semplice ragazzo di Tinder o investire su di lui, trasformando quella che poteva essere nata come avventura, o ricerca non si può sapere, in una storia che è sfociata nella proposta di matrimonio.
Nel complesso, questa storia è più ricca di quello che potrebbe sembrare in apparenza.
Un ottimo lavoro. Ti faccio i miei migliori auguri per il contest ^^
Spettro94

Recensore Master
27/01/21, ore 06:43

Buongiorno,
be', bel raccontino... scorrevole e simpatico :)
Breve, ma racconta tutto quello che deve raccontare ^^
Come un attimo di vita incastonato in queste parole.

Recensore Master
26/01/21, ore 18:49

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH Palma, la frase finale mi ha deturpato i neuroni XD
Scusa se comincio così la recensione, ma ti giuro che quando ho letto "Ho conosciuto Andrea su Tinder" il mio cervello è morto XDD
Ho adorato questa flash, che bello che anche tu partecipi al contest di Earth!
E come al solito, da maga dei testi brevi quale sei, hai saputo condensare un casino di cose in nemmeno 500 parole e mi hai fatto veramente adorare questo testo *___*
Mi è piaciuto come sei riuscita a farmi entrare nei pensieri e punti di vista dei vari personaggi, ponendo l'attenzione sulle problematiche di ognuno; e, inoltre, hai fatto capire anche che in realtà il rapporto tra loro non è più quello di un tempo, che non si conoscono veramente come credevano.
È come se si fossero persi l'uno la vita degli altri, le cose importanti, gli eventi salienti.
Ma non è mai troppo tardi per rimediare, per rimettersi in carreggiata e recuperare un'amicizia che è davvero troppo importante per essere buttata all'aria solo per queste piccole mancanze. Per raccontarsi qualcosa c'è sempre tempo, soprattutto quando il legame è vero e sincero.
Complimenti, mi ha fatto piacere poter leggere qualcosa di originale fuoriuscito dalla tua mente geniale!
Ti auguro buona fortuna per il contest e alla prossima ♥

Recensore Master
26/01/21, ore 16:45

Ciao, dovrei passare per le recensioni premio per il contest - e spero di farlo presto - ma intanto ho visto il link di questa storia su fb, ho visto che partecipa al contest di Earth, e in un momento morto l'ho letta di getto.
E devo dire che mi è piaciuta molto. Il contest di Earth si prestava moltissimo a tematiche delicate e tutti i prompt erano bellissimi, e penso che tu sia stata all'altezza di questo questo, sia dell'atmosfera del contest sia del prompt. Era uno di quelli più "semplici", che a me ispiravano "positività", eppure tu sei riuscita a costruirvi dentro una trama tutto fuorché banale, con più di un bellissimo messaggio inserito al suo interno.
A partire da quello dell'amicizia e del tempo. Facciamo presto a etichettarsi come amici di quello o di questo, ma quanto veramente la coltiviamo oggigiorno quest'amicizia? Vuoi che siano i social, vuoi che sia l'egocentrismo e l'attenzione che riponiamo su noi stessi, a volte tendiamo davvero a dare per scontati gli altri. Fino a quando ci ritroviamo davanti persone del tutto sconosciute. E il fatto che Elettra sul finale decida di riprendere in mano quest'amicizia, mi fa pensare che abbia contato davvero tanto e che questo distacco sia dovuto un po' a quei "peccati" giornalieri che ci concediamo, e non certo per cattiveria pura.
Così come ho trovato che il primo commento di Gessica, magari più acido, non sia da imputare a semplice invidia e a falsa amicizia ma è figlio della paura e dell'incertezza in cui navigano, nonché magari dello stress che ne deriva. A tal proposito mi ricollego per dirti che il lavoro di caratterizzazione è micidiale, e ti voglio fare i complimenti. I pensieri dei tre amici sono puri e semplici dettagli, non sono parole "tanto per" ma mostrano la cura e la tua abilità nel creare l'introspezione di ognuno di loro. Sì perché in quell'"invidia" di Gessica magari c'è nascosto il dolore per una storia finita male, una gravidanza forse non del tutto cercata o magari anche qualcosa di più traumatico. Così come il desiderio trattenuto da Manuel è un indizio fondamentale per capire la spirale di dipendenza da alcol che sta cercando tutt'ora di combattere, e il malessere e la cupezza del pensiero di Miriam è indice della terapia psicologica che sta seguendo. Hai inserito tante di quelle tematiche sullo sfondo, e il fatto che restino tale, restino aperte e che all'inizio siano così nascoste dietro a questa felicità di Elettra secondo me è metafora di come questi problemi nella società vengono sempre sminuiti, incompresi e mal affrontati. Questa storia è, tra le altre cose, una vera e propria denuncia.
Infine, ho trovato ironica la frase finale, e mi scuso fin da ora se il mio commento sarà figlio della mia scarsa fiducia in questo metodo, ma a me è parso che fosse un modo per dire "il lupo perde il pelo ma non il vizio". Quello che voglio dire io è che questa storia parla di una ragazza che, concentrata su se stessa, non si accorge di aver dato per scontato e reso superficiale un'amicizia storica, parla del distacco e della mancanza di comunicazione tra i personaggi... e come finisce? Col dire che il suo fidanzato l'ha conosciuto attraverso i social, un non-luogo, e che quindi va a rimarcare quel distacco e quella superficialità di cui aveva dato prova lungo tutta la flash.
Ti faccio i complimenti anche per come hai gestito il prompt, si respira proprio il fatto che tutta questa vicenda si snoccioli durante il brindisi, il prompt racchiude un intero mondo, è testimone e anche motore della vicenda, o almeno è la miccia del cambio di passo. Per questo, ho adorato il fatto che la storia inizi in medias res.
Come sempre, il tuo stile semplice, chiaro e pulito, permette di entrare nel vivo della vicenda e di coglierne subito i punti salienti. Hai adoperato un lessico medio, informale, di cui il punto forte è sicuramente la cura con cui hai caratterizzato la parlata dei personaggi, rendendola molto espressiva. Infine, trovo che anche le descrizioni degli atteggiamenti e delle reazioni dei personaggi siano stati costruiti alla perfezione, rendendo tutti loro credibili e ben stratificati, diversi tra loro con poche parole.
Vado di fretta e la recensione è un po' striminzita, però ci tenevo a lasciare un piccolo pensiero e a farti i miei complimenti. Incrocio le dita per il contest.
A presto!
(Recensione modificata il 26/01/2021 - 04:58 pm)