Cara Francine,
Buonasera.
Mi introduco in punta di piedi a lasciare i miei due cents su questa OS introspettiva; non perché sia effettivamente titolata a farlo, ma perché mi è piaciuta da impazzire.
Innanzitutto, devi sapere che io soffro di una sindrome non ancora nominata che mi spinge a provare moti di commozione ed empatia assoluta verso gli individui più malvagi mai rappresentati: Loki, per ragioni elementari, è uno fra i primi. Loki è qualcos'altro. Loki è un ragazzino spaventato raggomitolato nell'angolo più remoto del cuore del dio degli inganni. Loki è un ragazzino poco amato, e, peggio ancora, è un ragazzino che si ama poco.
E ho percepito tutto questo fra queste righe, abilmente intessute a rivelare un arazzo di elegante quanto puntuale dell'immagine di un personaggio così carico di significati.
Mi ripeto. Mi è piaciuta davvero tanto.
Brava.
Un bacio,
Yunomi. |