Recensioni per
Zihuatanejo (Every man has his Shawshank)
di D a k o t a

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
27/03/21, ore 21:10
Cap. 3:

Ciao…allora…non so bene da che parte iniziare perché mi pare che ogni cosa, che possa scrivere sulla tua storia, finisca con il risultare banale. Temo di non riuscire ad esprimere ciò che ho provato nel leggerla. Allora uso una sorta di metafora che forse aiuta a chiarire ciò che sento. Quando ammiro un’opera d’arte che scuote l’anima resto in silenzio. Parlare, dare voce a ciò che l’occhio vede, sembra “sciupare” il momento. Ecco, sono a questo livello di emozione. Così questa sarà una “non recensione”. Si, posso definirla così.
Ho letto e riletto il primo capitolo perché l’ho trovato complesso, articolato e ogni volta mi soffermavo su una frase, mi appuntavo qualcosa su un paragrafo, andavo a leggermi una tua nota…mi ha affascinato tutta la “costruzione” della storia. C’è una cura del dettaglio che traspare dall’inizio alla fine. Ogni parola ha un suo peso specifico nell’arco narrativo, ha un valore a sé. Ed è scritta con un linguaggio elevato, che mantiene sempre un registro raffinato nei termini e nella scelta stilistica. E’ un lavoro di passione, di ricerca, di tenace volontà. E poi realizzi un'operazione ambiziosa, un miracolo, di cui ti sono immensamente grata: stravolgi un finale che è l’apologia della “Pace in Cielo” offrendoci una “Pace in Terra”! E io la respiro, la bramo, la caldeggio ogni giorno quella Pace! E non solo per i Winchester! Ma per tutti “gli uomini (e le donne!) di buona volontà!”

Non posso riportare le frasi che mi hanno colpita di più perché farei praticamente un “copia-incolla” di gran parte dei capitoli. Riassumo a grandi linee, consapevole di quanto sia riduttivo. Per questo non mi sento all’altezza di realizzare un recensione come vorrei, con i rimandi al testo e i focus fondamentali che dovrei segnalarti.

C’è l’analisi di ciò che prova Dean, incapace di percepirsi vivo e libero perché, quando la libertà l’hai sempre messa al servizio degli altri, quando, finalmente, è solo tua… sembra quasi che non ti spetti. E allora la paura di morire ti attanaglia. Così come la difficoltà di vivere. C’è il sentire di Sam, sempre alla ricerca di soluzioni, trovate mantenendo la calma, analizzando, ragionando…perché Dean lo salva con patti assurdi e sacrificandosi costantemente ma, alla fine, è Sam quello capace di salvarlo davvero. Anche da se stesso. Ed è una dinamica che mi affascina. Mi piace descriverla e mi piace leggerla.

C’è quel senso di famiglia “allargata” che si dipana attraverso le emozioni provate leggendo i dialoghi con Jody, quelli tra Dean e Claire, e il ricordo di Castiel che ha il suo funerale, primo passo per accettare quel lutto inaccettabile.
C’è tutta la sofferenza dei due fratelli nel riprendersi in mano la propria esistenza e quella sensazione di essere superstiti, sopravvissuti di una guerra che ha avuto perdite che ancora bruciano, corpi sventrati che non abbandoneranno le loro notti. Perché andare avanti è fatica, è lotta, è guardarsi in faccia ogni giorno, ricordando un passato che non fa sconti e inventando un futuro che fa ancora paura. Ma così deve essere, perché ogni conflitto ha i suoi morti ma non sono vani se poi si raggiunge…la Pace. In Terra.
Sam avrà Eileen accanto e la gioia di un figlio. E quella compagna accoglierà la sua rinascita, accetterà i suoi incubi e amerà Dean come un fratello…e non sarà “ombra sfocata”, che si affaccia sulla porta di una villetta fuori città!
Dean, vivrà. Finalmente comprenderà che “merita” di vivere. E, imparando da Sonny, saprà essere padre per chi un padre non lo ha avuto.
E la Vita vince, trionfa e quell’alba negata…quell’alba che, nel finale di serie, Dean non ha visto…sorge!

Non è una recensione, no, non vuole ambire a tanto. Perché ciò che hai scritto è talmente potente che non mi sento capace di “scriverci sopra” come vorrei. Considerala solo una riflessione. 

Mi limito a dire che amo questa storia, con rispetto, con riconoscenza, sentendomi privilegiata e felice di essere su EFP. Perché leggi di notte, talvolta maledicendo la tua insonnia e poi ti ritrovi a rendere quella notte speciale, scoprendoti a... benedire la tua insonnia!
Grazie di aver condiviso, perché ci hai concesso un’alternativa allo smarrimento, all’arrendevolezza per un finale che lascia l’amaro in bocca...perchè attendere la felicità ultraterrena…è una speranza “a metà”. Ma tu quella speranza ce la restituisci. Piena. Netta. Sincera. Intera.
E il mondo diventa un posto migliore.

Grazie…grazie davvero…meravigliosa opera di passione, creatività, cultura, abilità e… resilienza.

Leggerti commuove, inorgoglisce chi considera la parola scritta una delle più alte espressioni dell'umana essenza.

Eclissidiluna

Recensore Master
22/03/21, ore 17:06
Cap. 3:

Aww... piango di gioia.♥
Oggi ho il giorno libero, per cui ti scrivo subito, direttamente qui.
Ho finito di leggere ora e vorrei, con questa recensione, riuscire davvero a farti capire quanto questo fix-it mi abbia resa felice e soddisfatta sotto ogni aspetto, e invece mi trovo in un periodo in cui ho le parole incollate nella gola e farle uscire sembra un'impresa impossibile.
Provo and andare con ordine perché in genere è una cosa che mi aiuta a focalizzare e a non dimenticare passaggi che vale la pena sottolineare, ma in realtà in questa tua storia, la parte più bella è proprio la "visione d'insieme", quella sensazione che matura man mano che si procede con la lettura e che lascia alla fine sensazioni belle, di speranza, di vita e sopra ogni altra cosa di rivalsa. Di luce sopra l'oscurità. (Tra l'altro citazione bellissima dal comics, che non conoscevo. ^^)
Avrei voluto questo dal finale di Supernatural -anche se ammetto che ero abbastanza scettica, sul poterlo ottenere canonicamente-, ma non avrei mai immaginato di ottenere dagli sceneggiatori l'esatto contrario.
Ma non voglio spendere altre parole su un finale che è stato -anche a voler soprassedere il messaggio (che poi come si fa a soprassedere il messaggio sul finale?)- approssimativo e raffazzonato.
Ecco, quello che hai scritto è il finale che avrei voluto vedere.
Lo amo a dismisura, in ogni sua parte.
Vorrei, come ti dicevo, scendere nel dettaglio, ma trovo che la prima parte, in particolare, sia un enorme groviglio di emozioni tutte concatenate tra loro. Ed è bello, perché in quel momento Dean è proprio così, perso in quel groviglio di emozioni a cui cerca di dare un senso ed talmente chiaro che non riuscirebbe a farlo se non fosse per Sam che lo giuda per mano. Questo "ribaltare" i ruoli è stato meraviglioso da leggere, ed era chiaro anche nei capitoli precedenti, ma qui la frase che rende questo processo lampante è questa:
C’era stato un tempo, quando Sam aveva sei anni e lui qualcuno in più, in cui Dean era stato capace di cancellare il broncio dal suo volto con una stronzata pensata ad alta voce. Mentre si sorprende del sorriso che gli piega irrimediabilmente le labbra, non può che rendersi conto che c’è una cosa che ha sempre sottovalutato: è l’incredibile capacità di Sam di fare lo stesso con lui, senza mai chiedere nulla – nemmeno delle scuse – in cambio.
Il riferimento a Dean che uccide Hitler è un colpo di genio, uno dei tuoi, quelli che mi fanno sorridere per due giorni senza un motivo apparente.^^
Jody è sempre stata, nel mio immaginario, il balsamo sulla ferita, la carezza nel momento di panico, ed è cosi che me l'hanno mostrata le tue parole: la madre per eccellenza, per tutti loro. Eppure ha demoni terribili nel suo passato, ma forse è proprio per questo che mi piace, perché canonicamente rappresenta la vittoria sul male che le è stato fatto. Mi è piaciuto moltissimo vederla in questa storia così come mi è piaciuto vedere Claire.
Quello che ho amato sopra ogni cosa della tua Claire, sono quelle caratteristiche, quelle criticità non molto dissimili da quelle di Dean. L'hai rese in modo talmente vivido che non credo di averle viste così chiaramente fino a quando non me le hai mostrate tu con questa storia.
L'ho amata tantissimo e ho amato anche la sua difficoltà a dire addio a Castiel, perché credo che a quel punto della storia il loro legame non fosse da trascurare.
Per quanto riguarda il saluto a Cas, posso solo dirti che ho amato questa frase come poche altre:
Non c’è davvero molto altro che possa aggiungere. Non c’è davvero molto altro che qualcuno di diverso da lui o da Castiel possa capire.
In primo luogo, perché credo fermamente che Dean non sia in grado, in questa fase, di parlare d'amore e poi perché veramente penso che l'entità del loro legame non possa essere compreso se non da loro due.
Credo che questa sia la frase più onesta che tu potessi scrivere senza uscire dal canon.
Quando sono arrivata a Patience ho capito che avevi in serbo qualche altro colpo di genio e ho sussultato. Ho adorato il modo in cui l'hai inserita nella scena, con grande naturalezza, nonostante avesse un ruolo fondamentale: quello di rassicurare Dean sulle sorti di Cas (bellissima la parte dell'anima umana) e fargli avere un ultimo messaggio.
Un messaggio fondamentale, considerato quella che sarà poi il finale della storia: trovare la pace.
E concedimi di ululare un attimo di gioia, perché questa non è una pace ultraterrena, metafisica, questa è la pace IN VITA.
E io... basta, sono felice.^^
Nella parte successiva, di nuovo ho difficoltà ad analizzare separatamente, perché anche qui ci sono tantissime cose collegate tra loro. Questa, nella mia percezione, e la parte "recovery". La parte in cui Sam e Dean affrontano i loro incubi, letteralmente. In cui Sam teme di trovare Eileen sul soffitto, perché è quello che succede alle donne che ama, e in cui Dean vede se stesso nei ragazzi di Sonny. C'è in questa parte un alternarsi di paura e coraggio, di forza e debolezza, estremamente realistica. Credo sia questo chiaroscuro la parte che ho preferito, è bellissima da leggere e talmente umana che mi commuove, ma è un "commosso" felice, perché c'è speranza: tu sei stata bravissima a farla trapelare da ogni scena.
Giusto per la cronaca: ho squittito alla scena di Dean sepolto tra le coperte sul divano di Sam e Eileen. ^^
Confesso che leggerei qualsiasi cosa riguardante i ragazzi di Sonny e il modo in cui Dean riesce ad aiutarli, è un'immagine meravigliosa per la quale non smetterò mai di ringraziarti. Non riesco ad immaginare un finale più bello e calzante per Dean, mi hai completamente stregata. ^^
Adesso vorrei parlare un secondo di questa frase:
Dean dimentica – dimentica le linee di sale la sera, dimentica il codice di sicurezza del bunker, dimentica il numero di gradini che portavano alla sua casa di Lawrence. Dean dimentica e la vita va avanti.
Vorrei parlarne perché c'è una cosa che non ho mai detto a riguardo del finale canonico. Un'incongruenza che a me è stata evidente da subito e che è legata allo scorrere degli anni. Ho preferito tacere su questa cosa perché considerato il target della serie, ho sempre pensato che non sarei stata compresa. È un argomento delicato, e riguarda appunto la vita che va avanti. Il punto è che una persona felice dimentica. Anche il lutto più terribile viene superato da una persona che sta bene. Per questo motivo -e adesso apro il vaso di Pandora- se Sam avesse vissuto canonicamente una vita felice, non sarebbe apparso immediatamente a suo fratello in paradiso, perché la vita va avanti e in quegli anni Sam avrebbe avuto altri affetti, un altro vissuto; Dean non sarebbe rimasto il suo unico affetto, sarebbe rimasto un ricordo. Sembra crudele, ma è ciò che succede quando la vita va avanti. Ecco l'incongruenza più grande. Se Sam è stato felice ci saranno stati tanti altri affetti oltre a Dean, tante altre persone che ha conosciuto, amato e che hanno fatto parte della sua vita in quegli anni; viceversa, se l'affetto più grande resta il fratello morto quaranta anni prima allora Sam non è stato felice.
Tutto questo pippone per dirti che di nuovo, mi stupisci. Mi stupisce la profondità dei tuoi pensieri, il modo in cui riesci a cogliere -in un modo che sembra quasi istintivo- dettagli che normalmente diventano chiari solo dopo averli vissuti.
Niente, mi hai stesa.
E voglio essere completamente onesta: io vedo queste cose ora, a vent'anni non le vedevo.
Un'altra delle (molte) cose che mi hanno colpita di questa storia è questa:
Ci vogliono giorni, settimane, anni. E’ un esercizio lento e difficile imparare che se anche i tuoi genitori sono stati poco più di stelle cadenti, fatti di luce lontanissima e già fredda nella tua vita, non per questo ogni forma di amore ti è preclusa.
Anche qui vorrei piangere, è veramente, MA VERAMENTE, bella!
E dopo la Alcott, mi hai riportato alla mente un altro classico di formazione della mia infanzia, Lucy Montgomery in "Anne of Green Gables", ma è solo perché è stata una delle mie storie preferite, perché di orfani nella narrativa di formazione ce ne sono a bizzeffe!^^
Comunque sia, ho amato il concetto e lo trovo dolorosamente vero.
E santo cielo, la mia emotività è ormai alle stelle... ç_ç
Infine la spiaggia e l'alba. Non un'alba qualsiasi, ma una che non avrebbero dovuto vedere, secondo i piani di Chuck.
Quell'alba, alla fine di questa storia, è davvero la vittoria della luce sull'oscurità. Non avresti potuto trovare un parallelo migliore. ♥
le altre due cose che ho amato a dismisura e che ancora non ho menzionato sono: il sentiero tracciato da Cas, che culmina con quel "le cose buone succedono", che ho trovato perfetto e rende pienamente giustizia a dieci anni di storyline per il personaggio di Castiel, e la chiusa.
La chiusa con il bimbo di Sam.
La chiusa con Sam che cambia la storia.
E se nella loro storia, il suo intervento ha cambiato radicalmente il finale delle loro vite, in quella che legge al figlio, cambiare l'inizio non preclude la felicità finale.
Bellissimo.
Ho amato tutto di questa storia, TUTTO.
È un vero capolavoro. ♥
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE.
Per averla scritta, per il tempo, la pazienza e la dedizione che le hai riservato. Ho sentito tutto.
Grazie per averci portato questa pace.
Un abbraccio, Joy.

Recensore Master
23/02/21, ore 19:43

Eccomi finalmente, non esattamente il massimo della puntualità, ma ho aspettato che le coincidenze astrali mi permettessero un momento (ma anche più di uno, spero) di tranquillità, perché vorrei concedere a questo aggiornamento tutto il tempo che merita.
Tra l'altro, adesso mi sento abbastanza lucida -e decisamente meno su di giri, rispetto a domenica- da commentare con un briciolo di coerenza in più, anche perché i commenti che ti ho lasciato sul gruppo erano un po'... ehm, diciamo che erano "a caldo". ^^
E invece ci sona tante cose da dire, perché, vedi, io leggo e questo per me non è un semplice fix-it, è "IL" fix. È quel fix-it che veramente ti "aggiusta" mentre lo leggi, fa quest'effetto, penso, perché è totalmente e completamente canon compliant.
È un fix-it senza essere uno what-if.
E regala davvero la possibilità di poterlo sostituire al finale canonico senza stravolgere niente.
La teoria su cui si basa è geniale -tu hai specificato che non ti appartiene-, ma la realizzazione è tutta tua ed è un lavoro titanico e meraviglioso, realizzato con tale cura che scivola via fluido come l'olio, senza intoppi o punto oscuri.
Sai già che a me piace moltissimo la tua scrittura. Ci sono parti in tutte le tue storie, semplici frasi, che racchiudono ritratti perfetti dei personaggi, ritratti che riesco a vedere solo quando li leggo nelle tue parole, e non so più quante volte mi sono ritrovata a sussurrare tra me e me, durante la lettura: sei un genio.
Ma in questa storia, si uniscono talmente tanti punti focali, che non sapevo più dove guardare: hai dipinto questo finale in bilico tra il canon e il fix-it, sfiorando tutti questi personaggi, riscrivendo le sensazioni, e io mi sono persa.
Avrei dovuto fare questa premessa già nella recensione del primo capitolo, ma da una parte sono contenta di averla inserita qui, perché in questo secondo capitolo è molto più evidente che nel primo -anche perché ne è la risoluzione-.
Quello che non voglio dare per scontato, è che ti sono immensamente riconoscente per essere stata la mia parte comfort, dopo l'hurt del finale canonico. ^^
Adesso scendo nel dettaglio del capitolo. ^_^
Spendo subito due parole per farti i complimenti su come hai gestito il linguaggio di Eileen. Non era facile e tu sei riuscita non solo a descriverlo fedelmente, ma anche a renderlo, narrativamente parlando, bello.
Questa frase, ad esempio, è stupenda: Ma è bastato che Eileen vedesse la risoluzione negli occhi di Sam ancora prima della forma che quelle parole assumono sulle sue labbra perché capisse.
E capisco che Sam l'abbia voluta al suo fianco, mentre indagava su quel caso, perché lei è la donna capace di stare al suo fianco in ogni momento della giornata, caccia compresa.
Ho amato anche il fatto che abbia deciso di lasciare Dean a casa, perché in effetti era la cosa più sensata da fare e io da Sam mi aspetto del buon senso (e non che appoggi suo fratello nel rifiutare i soccorsi! XD)
Tra l'altro quel passaggio sottolinea anche il fatto che in "teoria" non dovrebbero esserci più mostri sulla terra, dopo Jack. E a me piace pensare che sia così, come aveva previsto Castiel.
Poi c'è Jody.
Che tu hai inserito in una telefonata che rivela tantissimo in termini di sentimenti, ed amo che sia successo così e con lei, perché l'ho sempre vista perfetta a rivestire quel ruolo materno che sembra avere effetto su Dean in particolare. Mi piace il personaggio di Jody, ne avevamo già parlato, ma ho qualche difficoltà con Claire, anzi, ce l'avevo prima che tu me la mostrassi così: Non è colpa di Claire, ma Claire è tutta capelli biondi, occhiate scettiche e sorrisi ostentati, e non può non sentirsi vicinissimo a quel segreto che nasconde nell’armadio, al sé stesso che non aveva mai permesso a nessuno di avvicinarsi davvero. Perché Claire è come lui, solo con l’assolutismo di chi ha poco più di diciotto anni: non è pronta a nulla che rimanga, non è pronta a dedicarsi a qualcosa che rimanga.
Adesso la amo, ma solo adesso, capisci? ^^
E il parallelismo con Dean mi ha fatto perdere un paio di battiti, ma facciamo anche cinque o sei!^^
E' una frase bellissima, vera, dalla sonorità poetica, ed è esattamente quello che intendevo quando poco fa ti parlavo di come riesci a ritrarre i personaggi.
E poi c'è quel passaggio di consegne, struggente e doloroso, in cui Dean affida Sam a Jody, perché Dean qui... si sta rompendo.
E adesso arriviamo a Dean.
Le ho viste le fasi del suo breakdown. Mi sono arrivate chiaramente sin dalla primissima a inizio del capitolo, dove perde quel poco di speranza che era riuscito ad ottenere grazie a Sam e a Cas.
Ci hai mostrato il Dean disilluso, quello che non pensa che ci sia per lui un'altra vita, quello che non può concedersi di pensare che ci siano cose buone per lui, perché non lo pensa davvero e se finisce col crederci rimarrà scottato.
Con Jody invece, c'è il momento in cui si spezza, sta pensando alla concreta possibilità di arrendersi e non vuole: mi ha ucciso che l'ago della bilancia fosse nuovamente la salvezza di Sam.
Dopodiché, ecco questa è la parte che mi fa perdere la lucidità: Sam che restituisce a Dean la speranza, la possibilità di vivere la sua vita e la libertà per farlo.
Qui l'IC si spreca, straborda da ogni paragrafo, è perfetto.
Hai descritto questo Sam che non è mai stato così forte, empatico e testardo, e sono tutte caratteristiche proprie del personaggio, ma qui hanno una potenza enorme. E dall'altro lato c'è Dean che riesco a vederlo, mentre metaforicamente di rialza. Avviene piano, lentamente, ogni frase di Sam sembra risollevarlo un po' di più, fino ad arrivare a quella frase ribaltata: “Sei libero. Va bene, Dean. Va tutto bene. Puoi andare adesso...possiamo andare dove vuoi”
Che è la mia preferita in assoluto, perché è la summa del fix-it: la frase che indica che tutto è stato aggiustato.
E quelle lacrime di sollievo che erano un mio headcanon e che grazie a te sono riuscita a vedere.
Eh, riesco quasi a riprendere fiato, adesso. ^^
Ma manca ancora Cas e la sua dichiarazione, che in qualche modo doveva essere trattata.
Sono contenta che tu l'abbia fatto, perché al di là della ship, sono convinta che le parole di Cas, abbiano lasciato un segno sulla visione che Dean ha di se stesso.
Mi è piaciuto molto il parallelo con la seconda stagione quando John si sacrifica per Dean e mi ha colpito la frase dove Dean dichiara di averli odiati perché non voleva essere salvato, e mi ha colpito anche come hai posto l'accento sul fatto che, a un certo punto, una vita normale era nei pensieri di Dean e anche nei suoi desideri.
Ho amato che Dean abbia raccontato a Sam la verità sulla morte di Castiel e la reazione di Sam, meravigliosamente imperturbabile, è perfettamente da lui.
L'idea del funerale mi ha spezzato, i pensieri di Sam, E potrai parlargli, potrai dirgli tutto quello che non hai detto a me e potrai salutarlo, mi hanno dato il colpo di grazia. ç_ç
Ora.
Le ultime due cose:
Il caso. Per il quale ti farò i miei complimenti in eterno, perché ha la fluidità di chi ha considerato ogni variabile. Ed è geniale, interessante e per niente scontato.
Sonny. Che come ti dicevo, adesso grazie a te, è il mio nuovo headcanon post-finale.
Spero davvero di vederla, l'immagine di cui mi parlavi, in un modo o nell'altro, perché sono due giorni che m'immagino Dean alle prese con i ragazzini della casa di correzione di Sonny e se continuo così immagino che lo sognerò anche di notte! XD
A questo punto non mi resta che ringraziarti, per questo finale, e per tutto il lavoro e la dedizione che hai affrontato per scriverlo.
Io l'ho sentito.
Un abbraccio, Joy.

Recensore Master
02/02/21, ore 10:13

Eccomi!
Non ti nascondo che aspettavo questa storia con grande impazienza.^^
La aspettavo sia per il desiderio di vedere un finale che ribaltasse i messaggi negativi del canon, ma anche perché ero curiosissima di scoprire qualcosa di più sulla teoria sul quale si basa.
Per cui eccomi (di nuovo ^^) pronta a immergermi in quest'avventura, di cui già in partenza, ti sono immensamente grata.
Prima parte.
Se c'è una cosa che ho amato all'istante di questo tuo scritto, è la potenza con cui sbatte in faccia questa versione molto cruda (e molto realistica) della morte. Comprendo che, essendo la versione di Chuck dovesse risultare umiliante, ma quello ho apprezzato è stato -come ti dicevo- la capacità di "spogliarla" da una veste romantica che la rende emotivamente bella, quando non c'è proprio niente di bello in un corpo che muore, se non nel messaggio che lascia. Peccato che nel canon il messaggio che lascia, sia peggio della morte realistica.
Ora, non pensare che io sia una seguace del realismo nudo e crudo, anzi è probabilmente vero il contrario, ma in questo caso specifico mi ha fatto piacere leggere questa scena, nella misura in cui risponde all'insensato elogio di una morte non necessaria.
Quindi, pensa te, in dieci righe mi avevi già conquistata.
Dopodiché scopriamo che è tutto scritto nel libro "Supernatural: la fine" e che Dean lo sta appunto leggendo. Geniale, davvero. ^_^
Seconda parte.
Questa è una di quelle scene comfort psicologico che hanno il potere di farmi letteralmente girare la testa.
Da un lato che Dean, un Dean sofferente che non si sente del tutto libero dall'influenza di Chuck, che non crede ancora del tutto nella libertà conquistata, e semplicemente pensa che non sia finita. E' in un certo senso in pieno attacco di panico, con quei risvolti autodistruttivi così tipici di lui. Dall'altro lato abbiamo Sam, meravigliosamente razionale, perfettamente IC e finalmente "valorizzato" nelle sue capacità.
Il mancato sviluppo del potenziale di Sam è qualcosa che mi lascia perplessa quando ripenso all'intera serie. E' vero che è e resta fino alla fine, il personaggio più positivo, empatico, intelligente e con una coscienza incrollabile, però penso anche che il suo potenziale non sia stato sviluppato bene. Il personaggio di Sam avrebbe potuto dare di più alla serie con un po' più di spazio e non limitarsi ad essere solo "quello sensibile". Il Sam che tu hai descritto invece ha un enorme forza di volontà, ha coraggio, prontezza e mi piace che prenda in mano le redini della situazione, mi piace vederlo così forte.
Mi piace anche che costringa Dean a sdraiarsi, a cedergli -metaforicamente- il comando, perché in quel momento solo lui è in grado di pensare lucidamente. E così questo Sam scosso, riesce a trovare una logica, a ricostruire le azioni di suo padre (mi ha fatto rotolare dal ridere il buco di sceneggiatura su Daniel >-<), tanto che Dean comincia quasi a ritrovare la speranza. Una sequenza bellissima.
La terza parte.
Guarda, sulla terza parte non so neanche che dire, ci sono talmente tante cose che mi piacciono, che mi smuovono qualcosa dentro che non so da dove partire.
Ho amato l'incubo e il modo in cui l'hai descritto: il ramo di melo, quell'immagine così poetica che quando l'ho letta mi sono chiesta se non allontanasse momentaneamente il focus dell'azione, solo per renderlo poi più acuto in ambito emotivo.
John che autorizza Dean ad essere felice, anzi glielo ordina, perché in quel momento sarebbe più facile per Dean seguire quell'ordine senza pensare, piuttosto che credere di meritare quella felicità.
Il risveglio, con Sam che è lì pronto ad abbracciarlo e ha riportarlo nella realtà, una realtà dove non c'è alcuna sbarra di metallo che attraversa il torace di Dean.
Tutta la sequenza mi ha fatto sciogliere, ed insomma, è decisamente il mio punto debole! ^^
Poi inserisci l'accenno a Cas, e anche qui ho sentito di amare profondamente questa storia, perché al di là della dichiarazione, sono convinta che le parole di Cas abbiamo effettivamente modificato qualcosa nel modo in cui Dean vede se stesso o se non altro gli hanno istillato il dubbio. E quella gratitudine mi annoda la pancia, perché sono davvero poche le persone che hanno fatto qualcosa per lui e lui lo sente.
Che non riesca a pensare alla dichiarazione di Cas, in quel momento, mi sembra perfettamente IC. Che indipendentemente da essa lo voglia salvo e libero dal Vuoto, anche.
L'accenno finale alla fede e a Jack è un'altra delle cose gestite male e lasciate in sospeso e sono contenta che tu l'abbia accennato.
Insomma, so già che adorerò questa storia. E ci tengo a ringraziarti sopra ogni cosa, perché è un lavoro enorme. Un lavoro che mi rende immensamente felice e insieme a me, sono sicura che renderà felici anche molti altri. ^_^
La metto nei preferiti e resto sintonizzata.
Un abbraccio fortissimo,
Joy.