Aww... piango di gioia.♥
Oggi ho il giorno libero, per cui ti scrivo subito, direttamente qui.
Ho finito di leggere ora e vorrei, con questa recensione, riuscire davvero a farti capire quanto questo fix-it mi abbia resa felice e soddisfatta sotto ogni aspetto, e invece mi trovo in un periodo in cui ho le parole incollate nella gola e farle uscire sembra un'impresa impossibile.
Provo and andare con ordine perché in genere è una cosa che mi aiuta a focalizzare e a non dimenticare passaggi che vale la pena sottolineare, ma in realtà in questa tua storia, la parte più bella è proprio la "visione d'insieme", quella sensazione che matura man mano che si procede con la lettura e che lascia alla fine sensazioni belle, di speranza, di vita e sopra ogni altra cosa di rivalsa. Di luce sopra l'oscurità. (Tra l'altro citazione bellissima dal comics, che non conoscevo. ^^)
Avrei voluto questo dal finale di Supernatural -anche se ammetto che ero abbastanza scettica, sul poterlo ottenere canonicamente-, ma non avrei mai immaginato di ottenere dagli sceneggiatori l'esatto contrario.
Ma non voglio spendere altre parole su un finale che è stato -anche a voler soprassedere il messaggio (che poi come si fa a soprassedere il messaggio sul finale?)- approssimativo e raffazzonato.
Ecco, quello che hai scritto è il finale che avrei voluto vedere.
Lo amo a dismisura, in ogni sua parte.
Vorrei, come ti dicevo, scendere nel dettaglio, ma trovo che la prima parte, in particolare, sia un enorme groviglio di emozioni tutte concatenate tra loro. Ed è bello, perché in quel momento Dean è proprio così, perso in quel groviglio di emozioni a cui cerca di dare un senso ed talmente chiaro che non riuscirebbe a farlo se non fosse per Sam che lo giuda per mano. Questo "ribaltare" i ruoli è stato meraviglioso da leggere, ed era chiaro anche nei capitoli precedenti, ma qui la frase che rende questo processo lampante è questa:
C’era stato un tempo, quando Sam aveva sei anni e lui qualcuno in più, in cui Dean era stato capace di cancellare il broncio dal suo volto con una stronzata pensata ad alta voce. Mentre si sorprende del sorriso che gli piega irrimediabilmente le labbra, non può che rendersi conto che c’è una cosa che ha sempre sottovalutato: è l’incredibile capacità di Sam di fare lo stesso con lui, senza mai chiedere nulla – nemmeno delle scuse – in cambio.
Il riferimento a Dean che uccide Hitler è un colpo di genio, uno dei tuoi, quelli che mi fanno sorridere per due giorni senza un motivo apparente.^^
Jody è sempre stata, nel mio immaginario, il balsamo sulla ferita, la carezza nel momento di panico, ed è cosi che me l'hanno mostrata le tue parole: la madre per eccellenza, per tutti loro. Eppure ha demoni terribili nel suo passato, ma forse è proprio per questo che mi piace, perché canonicamente rappresenta la vittoria sul male che le è stato fatto. Mi è piaciuto moltissimo vederla in questa storia così come mi è piaciuto vedere Claire.
Quello che ho amato sopra ogni cosa della tua Claire, sono quelle caratteristiche, quelle criticità non molto dissimili da quelle di Dean. L'hai rese in modo talmente vivido che non credo di averle viste così chiaramente fino a quando non me le hai mostrate tu con questa storia.
L'ho amata tantissimo e ho amato anche la sua difficoltà a dire addio a Castiel, perché credo che a quel punto della storia il loro legame non fosse da trascurare.
Per quanto riguarda il saluto a Cas, posso solo dirti che ho amato questa frase come poche altre:
Non c’è davvero molto altro che possa aggiungere. Non c’è davvero molto altro che qualcuno di diverso da lui o da Castiel possa capire.
In primo luogo, perché credo fermamente che Dean non sia in grado, in questa fase, di parlare d'amore e poi perché veramente penso che l'entità del loro legame non possa essere compreso se non da loro due.
Credo che questa sia la frase più onesta che tu potessi scrivere senza uscire dal canon.
Quando sono arrivata a Patience ho capito che avevi in serbo qualche altro colpo di genio e ho sussultato. Ho adorato il modo in cui l'hai inserita nella scena, con grande naturalezza, nonostante avesse un ruolo fondamentale: quello di rassicurare Dean sulle sorti di Cas (bellissima la parte dell'anima umana) e fargli avere un ultimo messaggio.
Un messaggio fondamentale, considerato quella che sarà poi il finale della storia: trovare la pace.
E concedimi di ululare un attimo di gioia, perché questa non è una pace ultraterrena, metafisica, questa è la pace IN VITA.
E io... basta, sono felice.^^
Nella parte successiva, di nuovo ho difficoltà ad analizzare separatamente, perché anche qui ci sono tantissime cose collegate tra loro. Questa, nella mia percezione, e la parte "recovery". La parte in cui Sam e Dean affrontano i loro incubi, letteralmente. In cui Sam teme di trovare Eileen sul soffitto, perché è quello che succede alle donne che ama, e in cui Dean vede se stesso nei ragazzi di Sonny. C'è in questa parte un alternarsi di paura e coraggio, di forza e debolezza, estremamente realistica. Credo sia questo chiaroscuro la parte che ho preferito, è bellissima da leggere e talmente umana che mi commuove, ma è un "commosso" felice, perché c'è speranza: tu sei stata bravissima a farla trapelare da ogni scena.
Giusto per la cronaca: ho squittito alla scena di Dean sepolto tra le coperte sul divano di Sam e Eileen. ^^
Confesso che leggerei qualsiasi cosa riguardante i ragazzi di Sonny e il modo in cui Dean riesce ad aiutarli, è un'immagine meravigliosa per la quale non smetterò mai di ringraziarti. Non riesco ad immaginare un finale più bello e calzante per Dean, mi hai completamente stregata. ^^
Adesso vorrei parlare un secondo di questa frase:
Dean dimentica – dimentica le linee di sale la sera, dimentica il codice di sicurezza del bunker, dimentica il numero di gradini che portavano alla sua casa di Lawrence. Dean dimentica e la vita va avanti.
Vorrei parlarne perché c'è una cosa che non ho mai detto a riguardo del finale canonico. Un'incongruenza che a me è stata evidente da subito e che è legata allo scorrere degli anni. Ho preferito tacere su questa cosa perché considerato il target della serie, ho sempre pensato che non sarei stata compresa. È un argomento delicato, e riguarda appunto la vita che va avanti. Il punto è che una persona felice dimentica. Anche il lutto più terribile viene superato da una persona che sta bene. Per questo motivo -e adesso apro il vaso di Pandora- se Sam avesse vissuto canonicamente una vita felice, non sarebbe apparso immediatamente a suo fratello in paradiso, perché la vita va avanti e in quegli anni Sam avrebbe avuto altri affetti, un altro vissuto; Dean non sarebbe rimasto il suo unico affetto, sarebbe rimasto un ricordo. Sembra crudele, ma è ciò che succede quando la vita va avanti. Ecco l'incongruenza più grande. Se Sam è stato felice ci saranno stati tanti altri affetti oltre a Dean, tante altre persone che ha conosciuto, amato e che hanno fatto parte della sua vita in quegli anni; viceversa, se l'affetto più grande resta il fratello morto quaranta anni prima allora Sam non è stato felice.
Tutto questo pippone per dirti che di nuovo, mi stupisci. Mi stupisce la profondità dei tuoi pensieri, il modo in cui riesci a cogliere -in un modo che sembra quasi istintivo- dettagli che normalmente diventano chiari solo dopo averli vissuti.
Niente, mi hai stesa.
E voglio essere completamente onesta: io vedo queste cose ora, a vent'anni non le vedevo.
Un'altra delle (molte) cose che mi hanno colpita di questa storia è questa:
Ci vogliono giorni, settimane, anni. E’ un esercizio lento e difficile imparare che se anche i tuoi genitori sono stati poco più di stelle cadenti, fatti di luce lontanissima e già fredda nella tua vita, non per questo ogni forma di amore ti è preclusa.
Anche qui vorrei piangere, è veramente, MA VERAMENTE, bella!
E dopo la Alcott, mi hai riportato alla mente un altro classico di formazione della mia infanzia, Lucy Montgomery in "Anne of Green Gables", ma è solo perché è stata una delle mie storie preferite, perché di orfani nella narrativa di formazione ce ne sono a bizzeffe!^^
Comunque sia, ho amato il concetto e lo trovo dolorosamente vero.
E santo cielo, la mia emotività è ormai alle stelle... ç_ç
Infine la spiaggia e l'alba. Non un'alba qualsiasi, ma una che non avrebbero dovuto vedere, secondo i piani di Chuck.
Quell'alba, alla fine di questa storia, è davvero la vittoria della luce sull'oscurità. Non avresti potuto trovare un parallelo migliore. ♥
le altre due cose che ho amato a dismisura e che ancora non ho menzionato sono: il sentiero tracciato da Cas, che culmina con quel "le cose buone succedono", che ho trovato perfetto e rende pienamente giustizia a dieci anni di storyline per il personaggio di Castiel, e la chiusa.
La chiusa con il bimbo di Sam.
La chiusa con Sam che cambia la storia.
E se nella loro storia, il suo intervento ha cambiato radicalmente il finale delle loro vite, in quella che legge al figlio, cambiare l'inizio non preclude la felicità finale.
Bellissimo.
Ho amato tutto di questa storia, TUTTO.
È un vero capolavoro. ♥
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE.
Per averla scritta, per il tempo, la pazienza e la dedizione che le hai riservato. Ho sentito tutto.
Grazie per averci portato questa pace.
Un abbraccio, Joy. |