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di _aivy_demi_

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
06/10/21, ore 03:25
Cap. 1:

hei :) ho trovato questa au stupenda! amo come coppia la hyungkyun e ti ringrazio di aver scritto su di loro <3

Recensore Master
04/05/21, ore 22:35
Cap. 1:

Perdonami per l'immenso ritardo, ma finalmente sono qui. Questa storia mi ha attirato, sarà stato il titolo accattivante, saranno state le tematiche. Sono contenta di aver seguito l'istinto, questa lettura è stata bellissima (non ne avevo dubbi), ma soprattutto ha toccato corde che amo leggere e di cui amo scrivere. Il nostro protagonista ha perso tutto in un incidente ed io penso sia sempre molto difficile descrivere le sensazioni fisiche di dolore, l'essere costretti a letto senza potersi muovere. Bisogna concentrarsi su determinate sensazioni, deve essere tutto credibile. Tu ci sei riuscita, hai scelto un tipo di narrazione che ho davvero adorato, uno stile che mi ha attirato ancora di più nelle sensazioni negative di questo ragazzo che deve fare i conti con tanti tipi di dolore e che soffre sia fisicamente che spiritualmente. Poi hai aggiunto questo angst in più, un compagno che rimane sempre al suo fianco e questo lui non se lo spiega, non capisce il perché di questa costante presenza, anche magari in momenti difficili e in cui è ancora più distante da chi lo circonda. Eppure lui rimane e rimarrà. Mi piace tantissimo questo inizio, sono curiosa di leggere un nuovo capitolo e di scoprire di più su entrambi.
Davvero bravissima come sempre, mi piace sempre tanto leggerti :)
A presto! 

Recensore Veterano
27/04/21, ore 13:54
Cap. 1:

Eccomi come promesso per lo scambio.
Come sempre ho trovato molto bello questo primo capitolo. Soprattutto anche l'angst è stato molto ben curato come sempre d'altronde. ho sentito la sofferenza di questo ragazzo di essere Rimasto solo dopo l'incidente sa che la riabilitazione sarà una cosa molto lunga. Personalmente credo che il dolore per la perdita dei propri cari sia una cosa che no ti lascia mai.

Come sempre sai cosa penso sulle tue storie quindi non credo di dover aggiungere altro =)

Al prossimo scambio =)

Recensore Master
17/03/21, ore 11:07
Cap. 1:

Ciao cara ^^
Questa storia mi mancava ancora, e come ben sai, l'angst è pane per i miiei denti e qui ce n'è in abbondanza: ho provato un sacco di pena e tenerezza per Hyungwon, che adesso si ritrova solo dopo che un incidente stradale gli ha strappato via la famiglia. Hai reso davvero molto bene il suo stato d'animo, inoltre Chae mi pare uno che non voglia la pietà altrui. Non è solo triste, ma molto arrabbiato, cosa che è più che comprensibile. Se Hyungwon non sa comprendere bene le emozioni altrui, Changkyun invece è molto empatico (oh, come mi ci rispecchio), e nonostante il caratteraccio dell'altro, vuole esserci e non vuole lasciarlo solo. E non si lascia nemmeno scoraggiare, ahimé ci vuole pazienza per queste cose, sono situazioni difficili, ma sono sicura che per Hyungwon ci vuole una persona come Chankyun, dolce, sensibile ma anche forte e determinata.
Complimenti, anche questa tua storia si prospetta molto interessante.

Nao

Recensore Master
15/03/21, ore 10:30
Cap. 1:

Tesoro, buongiorno ^^, in attesa di poter rileggere la long ho spulciato un pochino il profilo e ho trovato questa, che si preannuncia interessantissima **. Ti chiedo solo perdono per il fatto che rinominerò i due protagonisti H e C ma non ce la posso fare con i nomi giapponesi ahahha, non riesco a memorizzarli.
La premessa da cui parte la storia è veramente straziante çç nonchè una delle mie più grandi paure. Perdere chi amo e rimanere sola. A volte quando sento notizie del genere al telegiornale, per quanto brutto sia il mio pensiero, mi ritrovo a sperare che anche i sopravvissuti non ce la facciano, perchè non riesco a sopportare l'idea del loro dolore nello svegliarsi e apprendere che i genitori non ce l'hanno fatta. Credo che tu sia stata veramente bravissima nel descrivere l'apatia e la sofferenza di H, la cui vita, come scrivi, si è fermata in quel particolare momento. Trovare un motivo per andare avanti adesso è veramente difficile e il suo corpo stesso, con quel rigurgito forzato, sembra andare in questa direzione di rifiuto totale. Come si fa a stare davanti a una cosa del genere? Come si fa a sostenere chi sta provando un dolore simile? La risposta penso sia che non esiste una maniera giusta o sbagliata, il primo passo è la presenza ed è quello che sta facendo C, con una tenerezza che mi ha davvero commossa. Il semplice essere lì, interessarsi al bene dell'altro, portargli le caramelle... sono gesti semplici ma allo stesso tempo potentissimi. C mi sembra una di quelle persone dotate di grandissima sensibilità e intelligenza: non sarà facile fare breccia nelle difese dell'altro, anche considerando che sono quasi del tutto estranei l'uno all'altro, ma direi che comunque C è partito con il piede giusto :) Vedremmo se questi due riusciranno a "trovarsi" come suggerisce il titolo <3

Ottimo incipit, tesoro, e buon proseguimento! Ti abbraccio forte,

Benni

Recensore Master
05/03/21, ore 09:52
Cap. 1:

Buongiorno tesoro <3
Eccomi qui a cominciare un nuovo lavoro, parto col mettermi in pari leggendo questo nuovo primo capitolo.
Oltretutto aggiungo che trovo la copertina molto bella e suggestiva, riesce già a darmi una bella dose di angoscia - che non manca assolutamente nel testo e nell'introduzione stessa della storia, preludio dell'angst che assaggeremo leggendola (e di certo non mi dispiace!). Oltretutto, lo ammetto candidamente, il tag hurt/comfort mi attira sempre, con quello con me vinci facilissimo u.u
Quindi, l'ambiente è ospedaliero e sei riuscita già solo con l'odore descritto di disinfettanti e candeggina in contrasto con quello dei succhi di frutta a ricreare alla perfezione quell'atmosfera angosciante e morta che si vive negli ospedali, luoghi davvero cupi, soprattutto quando sei costretto a vivere un lutto e sei l'unico sopravvissuto - e nemmeno te la cavi troppo bene, viste le innumerevoli ferite e problematiche. Il protagonista di questa storia mi ha fatto tanta pena, mi dispiace un sacco per lui e per ciò che è costretto a passare. Per fortuna, però, al grigiore dell'ospedale e della vita lì dentro si aggiunge un po' di colore, il colore che un suo compagno di scuola porta con sé quando va a trovare Hyungwon, e rimane un punto fisso, uno dei pochi se non l'unico che il ragazzo ha lì dentro mentre annega fra dolore e solitudine. E' davvero un bene che al suo fianco ci sia Changkyun e che il loro rapporto ora stia mutando in qualcosa di diverso. Quello che ha vissuto Hyungwon è uno shock, è bellissimo come hai reso l'incidente attraverso il suo confuso punto di vista - ho sentito le vertigini, la confusione di un momento tanto assurdo e che ti piomba nella vita e non puoi controllarlo né fermarlo. E ho sentito il suo dolore, la sua confusione immobile nel risveglio in quel luogo dove c'è calma, sebbene dentro di lui la situazione sia tutt'altro che tranquilla. 
Come al solito amo la tua capacità di scavare nell'animo umano e tirarne fuori emozioni tanto intense e profonde. Bravissima davvero, ogni tuo lavoro è sempre una meraviglia da leggere <3
PS. Se ho fatto confusione con i nomi perdonami, sono difficili da riscrivere e da memorizzare xD 
A presto <3
fumoemiele

Recensore Master
20/02/21, ore 15:15
Cap. 1:

Ma ciao donzella!
Sono giorni che ti prometto di passare su questa storia e, con calma, here I am!
Mi avevi detto che era una storia triste ma iniziare con questa descrizione di un incidente è stato straziante. Ho adorato questo pezzo messo lì, in modo differente che ci dà un chiaro e semplice impatto su ciò che è successo al protagonista, lo già scritto in modo crudo ma d'effetto.
Non è troppo ma nemmeno troppo poco, mi è piaciuto particolarmente!
Inizi il vero e proprio capitolo con la spiegazione di come lui ha affrontato la cosa, di come lui abbia gestito la cosa.
Il trauma e le ferite fisiche sono due cose completamente differenti e qui lo fai capire perfettamente. Ci mostri due ferite diverse, una semplice da curare nonostante i punti e i medicinali mentre l'altra è una lacerazione ingestibile e impossibile da fare rimarginare.
Sei stata brava a fare sentire questa cosa al lettore, complimenti.
Hai descritto anche i genitori di lui, genitori che non ci sono più ma che ci hai permesso di conoscere nonostante tutto ciò che è accaduto.
La scena delle caramelle è molto carina, ben descritta e sentita, si nota tutta la rigidità con cui è stato cresciuto e l’ho apprezzato davvero molto questo suo lasciarsi andare a questa nuova cosa. E’ un passo importante per il suo cervello traumatizzato.
La scena del vomito è toccante perché ci mostri la sofferenza nel senso fisico del termine, un corpo che non riesce a trattenere i nutrienti necessari ma che nonostante tutto li richieda, è una cosa più vera che altro, soprattutto dopo uno shock del livello provato dal nostro protagonista.
La vicinanza dell’amico di corso, quasi uno sconosciuto è toccante anche se, ammetto che mi hai messo addosso una curiosità sulle motivazioni che lo hanno spinto a stargli attorno che io veramente, sono curiosa!
Anche il fattore che l’uno sappia i limiti dell'altro è bello, è sentita come situazione, è toccante e semplice nella dinamica. 
Hai fatto un buonissimo uso dell'introspezione sia dal lato che dell’altro quindi rinnovo i miei complimenti <3 
Le scene di sofferenza sono appena accennate ma con maestria, mi hai portato a volere di più, a chiedere di sapere il loro passato quindi bravissima.
Nel testo ho riscontrato alcune sviste di battitura ma nulla che comporti penalità alla storia.
Sono felice di essere passata a leggere questo tuo nuovo progetto, ogni tuo progetto è un’assicurazione quindi sappi che ti appoggerò sempre, in qualsiasi cosa!
ciao ciao donzella, al prossimo capitolo!
<3 <3 <3 

Recensore Master
19/02/21, ore 19:36
Cap. 1:

Ciao! :) Allora, non conosco i personaggi, ma essendo una AU l'ho letta come fosse un originale. Già si parte forte con il tragico incidente che sconvolge la vita tranquilla del protagonista, poverino! Le descrizioni rendono proprio partecipi del dolore e del suo forte disagio psicologico, brava! Abituato da sempre a essere perfetto in ogni cosa che faceva, ai limiti del pedante, tutta la tragedia l'ha sconvolto ancora di più, e la presenza dell'altro ragazzo che veglia su di lui lo mette a disagio, anche se piano piano sta cominciando ad accettarlo. Im non sarà un grande amico ma si vede che ci tiene a lui e ha preso molto a cuore la vicenda, chissà che con il tempo il loro rapporto possa crescere e aiutare Chae a superare il trauma!
Io non sono una grande fan delle storie tragiche ma questo inizio è molto promettente!
Alla prossima!
Barby

Recensore Master
17/02/21, ore 09:36
Cap. 1:

ciaaaoo cara,
eccomi per il nostro scambio.
l'occhio mi è caduto su questa tua nuova creazine e non ho saputo resistere (a proposito, il porn fest quando ritorna? mi ero affezionata a quei due XD)
la cover di questa storia è tupenda, di grande impatto, si sposa a meraviglia col titolo e le tematiche.
premesso che mi viene malditesta a riportare quei nomi, arrivo giusto a Chae, per comodità chiamerò lui C1 e il suo compagno di corso C2.
Povero C1, lì in ospedale che ancora non sa cos'è realmente successo, è vivo per miracolo e solo al mondo come mai prima d'ora.
La descrizione degli ambienti, delle sensazoni del personaggio, delle piccole ma semplice azioni che compie e di tutta l'introspezione intrinseca è pazzesca.
Mi è piaciuto molto il dettaglio delle caramelle.
L'attenzione che C ha verso di lui è qualcosa che commuoe. Sono solo compagni di corso, nemmeno amici o chissà che, eppure C2 si sente legato a doppio filo alla tragedia che si è abbattuta su C1 e con la tua bravura stilistica i fai capire che anche lui ha a che fare con un profondo senso di solitudine.
Forse insieme colmeranno il vuoto che hanno nei cuori, staremo a vedere.
Complimenti, come sempre <3

Recensore Veterano
16/02/21, ore 20:14
Cap. 1:

Ciao, scusami per il ritardo, ma finalmente riesco ad arrivare per lo scambio *tira sospiro di sollievo*

Come t'avevo detto, ho 0 conoscenza in merito ai ragazzi, però ho interpretato la tua storia come un'originale, spero che non sia un problema per te 😄
Ho scelto questa storia per l'introduzione, che l'ho trovata capace di spiegare perfettamente quello che succederà (cosa di cui ti faccio i complimenti, da una che discute mille volte con l'introduzione, la cambia e ricambia perché non riesce a riassumere in due righe quello che succede 🤣🙈)
Inoltre, l'ho scelta anche per gli avvertimenti, di solito le salto quelle coi contenuti forti e le tematiche delicate, più che altro perché stiamo affrontando un periodo difficile di suo, però delle volte penso che ci sia bisogno di leggere/scrivere storie del genere, giusto per dosare tutte le storie piene di fluff e tenere (anche perché, uno ci spera (e lo spero pur'io 🙈) che dopo tanti momenti angst, crudi e tristi, ci sia un lieto fine)
Quindi eccomi qua, ti avverto solo una cosa: con il cellulare il capitolo appare sfaldato, specialmente il primo pezzo (la citazione? (uso gli slash per intendere a capo) Appare come i/sorr/isi/ave/van/o/lasci etc etc ho dovuto mettere la visuale da desktop per leggerlo senza problemi)

Ora passo finalmente ai due protagonisti: Chae, ok, leggo di lui, di come ha perso i genitori e già mi dispiace tantissimo per questo piccolo, ho avvertito anche il desiderio di voler essere il figlio perfetto, impeccabile 😭 la descrizione di come esce dalla macchina sembra proprio di vederla, molto d'effetto e la pioggia direi che è più che azzeccata per un momento così drammatico (dagli tanti abbracci da parte mia, please)

Passo a parlare di Im, ed è tenerissima l'immagine che lo descrive appollaiato sulla sedia (mi stai descrivendo praticamente una delle scene cliché che più adoro 😍), poi questa frase: Perché un semplice compagno di corso avrebbe dovuto seguire così da vicino il suo ricovero?, posso ipotizzare il motivo? 😏
La cosa già mi piace, sappilo 😍

Parlo di stile, ammetto che scrivo tanti, forse troppi, dialoghi, quindi un secondo mi sono trovata disorientata nel leggere un capitolo dove le frasi pronunciate si contano sulle dita di una mano, però, vedendo la situazione non proprio allegra, leggendo di Chae, che non mi sembra un tipo molto loquace, e di Im (spero di non essermeli confusi, in caso contrario, scusami 🙇🏻‍♀️ ci metterò un po' a imparare i loro nomi, ma ce la metterò tutta!), che sembra capire lo stato d'animo del suo collega, penso che non c'era scelta migliore di rendere il capitolo molto introspettivo e ti ringrazio per questo, mi hai dato modo di entrare in sintonia con Chae 💖

Ok, credo d'aver detto tutto (nel caso, recupero col prossimo capitolo 😁), quindi alla prossima 💖

Recensore Master
14/02/21, ore 12:17
Cap. 1:

Ciaooo cara Aivy! Eccomi qui finalmente per lasciarti un segno del mio passaggio! :D
Dunque, dopo averci deliziato con tanto sano p0rn e una bella vagonata di fluff nelle scorse OS, il primo capitolo di questa long ci immerge in un’atmosfera completamente differente, dalle tinte sicuramente più cupe.
Già soltanto il frammento in apertura, con le sue frasi intense, quasi lapidarie, ci introduce nella tragedia affrontata dal protagonista, prendendo le sembianza di una sentenza di condanna. Una condanna per Chae la cui vita è appena andata in pezzi a causa dell’incidente mortale da cui è uscito miracolosamente vivo, a differenza dei suoi genitori.
Ho trovato particolarmente di impatto la scelta di raccontare parte dell’incidente attraverso i ricordi sbiaditi del ragazzo: in questo modo, il racconto frammentario di quando è riuscito a uscire dalla macchina, trasmette non solo l’angoscia, ma anche il senso di vertigine, la confusione dettata dallo shock, risultando molto realistica. Ho amato anche il modo in cui hai espresso, attraverso soprattutto il ritmo della narrazione e il tenore dei pensieri di Chae, ciò che egli sta provando in quel momento: la verità è che, sebbene sopravvissuto, è come se il suo vivere avesse ricevuto una battuta di arresto. Si guarda intorno, dal basso del letto di ospedale in cui si trova, e tutto pare andare a rilento, come se fosse bloccato in una bolla di sofferenza che lo lascia ancora attonito.
È in questo quadro dai colori malinconici tuttavia, che compare, quasi in sordina, una scintilla di speranza. Senza che Chae lo abbia mai chiesto, il suo compagno di università Im gli resta vicino in questo momento difficile, lo viene a trovare tutti i giorni e rimane al suo capezzale. Sicuramente il loro rapporto verrà a svilupparsi più avanti, ma ho adorato la maniera delicata e genuina di Im di stare vicino a Chae: non gli impone mai la sua presenza o il suo aiuto, le sue sono attenzioni misurate, semplici ma dolci come una caramella frizzante.
Sono davvero curiosa di leggere il secondo capitolo, per vedere come si evolveranno le cose.
Come sempre un ottimo lavoro!
Complimenti, Violet :)

Recensore Veterano
13/02/21, ore 15:51
Cap. 1:

Ciao, cara!
Arrivo anche io con (colpevole) ritardo a lasciarti il mio parere. Parto premettendo che ho letto questa storia come un originale, non conoscendo il protagonista a cui ti riferisci ma il ritratto che tu hai particolareggiato mi ha permesso di entrare in empatia con lo stesso e con il devastante dolore che ha attraversato la sua vita (ho trovato quest’immagine estremamente potente: “ trascinandosi sui cocci spezzati del cristallo laterale posteriore e della propria esistenza”). L’immagine del protagonista che descrivi all’inizio, la sua linda perfezione, la sua vita scandita da regole quasi pedanti, genitori ordinari ed impegnati altrove, magari a sistemare la sua vita con rigore, viene stravolta, tutto d’un tratto. La perfezione diventa confusione, il rigore diventa dolore, gli abiti perfetti così come l’aspetto tramutano in tumefazioni e punti di sutura. La sua vita si è spezzata contro quel guardrail, insieme all’auto che trasportava lui ed i genitori.
Emerge poi la figura del compagno di classe, che sembra stridere così enormemente con l’asetticità di quella stanza d’ospedale e della sua vita appena percorsa (efficacissimo il dettaglio della madre che gli proibiva quelle caramelle che lui porta ripetutamente come dono). Stride nel suo essere piccolo e raggomitolato su una poltroncina, estraneo magari alla marziale disciplina che è stata impartita a Hyungwon che mai si sarebbe comportato in quel modo. Stride nei colori: porta una ventata di arcobaleno, quello di quelle caramelle, in una stanza che è grigia di per sé, è candida; candidi sono i letti, le vesti, le pareti, probabilmente il viso di Hyungwon ancora scosso, ancora imbiancato dal dolore che ogni tanto lo sveglia e dalle medicine che lo sedano. Stridono gli odori: non quelli di candeggina e disinfettante, ma coloranti, frutta, chimico e buono insieme, a confondere la mente prima (provocandola) e poi lo stomaco di Hyungwon, portandolo ad una saturazione rapida vista la condizione che lo porta a dover espellere tutto. Se questa ha voluto essere o meno una metafora, non lo so. Io ne ho colta una: lui, incapace di relazionarsi ai rapporti, che se ne è sempre stato in disparte per non dover mettere in gioco più parte di sé di quella che vorrebbe, si ritrova solo, con quel ragazzo accanto. Non sa perché sia lì, non sa perché vegli accanto al suo letto in attesa che si svegli, non sa perché si è presentato anche più volte in ventiquattrore con quei pacchettini di caramelle pieni di vita. Non lo sa e lo vorrebbe scoprire, vorrebbe affogarci dentro come fa con quelle caramelle dentro di sé. Ma non è abituato, è troppo per lui: e si ritrova a dover sputare tutto fuori, ad aver di nuovo paura, a sentire estranea quella presenza appena conosciuta che lo ritrova scompigliato, distrutto, arruffato, in pigiama, in una fragilità che non è disposto a mostrare – non a lui, almeno. Non ancora. Ho adorato anche la delicatezza dell’amico che capisce quel suo timore, quel suo essere restio e se ne va lasciando solamente la sua “firma”, la sua traccia, il suo tangibile modo per dire che c’è e per dimostrarglielo con quel miscuglio di robaccia chimica sì, ma colorata ed entusiasma. Quel colore ed entusiasmo che nella vita di Hyungwon si sono per sempre opacizzati.
Mi sono piaciuti molto alcuni dettagli con cui hai impreziosito il testo: il signore di mezz’età che si lamenta, come sono soliti fare; le geometrie di luce sul viso e i capelli dell’altro; la descrizione dell’ambiente medico a far stridere una realtà nuova con quella che viveva prima.
Il testo scorre veloce e scorrevole, le immagini sono efficaci e potenti e sono curiosissima di sapere se questi due riusciranno a scoprirsi e darsi l’un l’altro.
Complimenti ed a presto!
Un abbraccio

Recensore Junior
08/02/21, ore 18:44
Cap. 1:

Ciao! saluti dall'exchange libera del Giardino.

Alur... prima di tutto mi devo scusare perché non conosco i personaggi che ritrai. Ma in questo caso non penso che avessi davvero bisogno di conoscerli. Il disagio del povero Hyungwon è palpabile e molto ben descritto. Tutta la descrizione del suo stato di malattia è eccellente e piccoli dettagli come il descrivere le piastrelle del bagno, il freddo che sente anche con la temperatura a 24 gradi, o la sua vergogna nel farsi vedere dal compagno di corso in pigiama e arruffato, danno un senso di veridicità al personaggio e ti aiutano sia a capire il setting che a comprendere la psiche del personaggio descritto. La camera d’ospedale è pure ben descritta, e l’incidente che ha portato Hyungwon in questa situazione pure. E’ raccapricciante e ti si spezza il cuore a leggere.

Hyungwon è molto empatizzabile: ha perso la famiglia in un incidente d'auto ma non ha solo perso la famiglia. Nella descrizione iniziale leggo un senso di malinconia per aver perso anche tante altre cose che Hyungwon ritiene importanti: la sua perfezione, la sua fierezza, la sua serietà. Ritrovarsi dalle stelle alle stalle in questo modo e addirittura aver perso la famiglia dev'essere stato un colpo molto duro per lui.

Ci si può rapportare benissimo al personaggio, che a dir la verità mi fa una tenerezza infinita, soprattutto quando cerca di aggrapparsi a un briciolo di dignità e cerca di andare via Changkyun. Anche Changkyun mi è piaciuto, pure se non si legge molta introspezione dal suo punto di vista. Ma mi è piaciuto che abbia rispettato il desiderio silente di Hyungwon e gli abbia lasciato spazio.

Decisamente questa storia mi è piaciuta moltissimo.

La forma è anche ottima, il linguaggio scorrevole, la punteggiatura curata.

L'unica pecca è che magari io sarei andata a capo doppio tra i paragrafi così da lasciare un po' di spazio e aiutare l'occhio sullo schermo a non vedere tutto il testo come un unico blocco, ma è un dettaglio meniale (e, se ti va, molto facilmente corregibile!).

E' una storia bellissima, grazie per avermi chiesto lo scambio! :)

Recensore Master
08/02/21, ore 11:41
Cap. 1:

Ciao cara <3
Non sapevo cosa leggere e recensire, ma alla fine eccomi qui.
Ho scelto questa storia e mentre la leggevo mi sembrava di stare accanto a Chae Hyungwon avvertire il suo dolore dopo l'incidente che ha causato la perdita dei suoi genitori.
Poi abbiamo Im Changkyun che si trova lì nella stanza, mentre Chae Hyungwon si chiede il motivo per cui un conoscente che vedeva solamente all'università si sia presentato all'università.
Im Changkyun capisce che il ragazzo è solo in quel momento e capisce che ha bisogno di qualcuno che gli dia del sostegno in un momento così tanto difficile.
Questa storia mi è piaciuta veramente tanto.
Alla prossima <3

Recensore Veterano
05/02/21, ore 22:43
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui! :D
Sono tremendamente in ritardo, ne sono consapevole, ma solo adesso sono riuscita a ritagliarmi un po’ di tempo per leggere e per recensire come si deve.

Innanzitutto: non conosco i personaggi in questione, non credo neppure di averli mai sentiti nominare ^^”... ma poco importa: leggerò la storia come originale. Nello specifico, quando una storia è BEN scritta e presenta una trama interessante (come in questo caso), per me non ci sono problemi.

Sei molto brava a trasmettere le emozioni dei personaggi, come se il lettore fosse parte integrante della vicenda. Ho avuto la sensazione di essere lì, ad assistere inerme alla scena. E mi sono venuti i brividi... la sofferenza del protagonista è palpabile, tanto da disorientarti in una massa oscura di emozioni in contrasto tra di loro. Da una parte la tristezza, la più terribile sensazione di devastazione, capace di spezzarti il respiro; dall’altra, invece, la rabbia, suscitata dalla consapevolezza di non avere armi contro un destino crudele ed ingiusto.
La tua prosa è talmente incisiva da farti provare tutto questo parola dopo parola, arguendo di non poter fare altro se non restare fermi a subire. Messi all’angolo, disarmati. Non resta che trovare la forza di reagire. Ma a quale prezzo? La consapevolezza di aver perso qualcuno di caro, di fondamentale, ti piomba addosso senza alcun preavviso e senza nessuna pietà. Ti coglie impreparato e ti spinge nel baratro.

Hai un modo di scrivere bellissimo, quasi poetico.
Sono rimasta con gli occhi incollati allo schermo e il fiato sospeso sino alla fine, ansiosa e in scalpitante impazienza di scoprirne sempre di più.
A prescindere dallo scambio, ho deciso che seguirò questa storia nel suo sviluppo continuativo.
Perché sì, perché merita. Perché tu lo meriti.
Non mi resta che aspettare il prossimo aggiornamento.

I miei più sentiti complimenti <3.
Alla prossima,
Kseniya
(Recensione modificata il 05/02/2021 - 10:46 pm)

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