Recensioni per
Nome in codice: Hati
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 211 recensioni.
Positive : 211
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/05/21, ore 07:26

Ciao,
il fine settimana finalmente é riesco a tornare alla tua storia!
I sogni di Von Knobelsdorff sono sempre più indicativi che dentro di lui sta nascendo un sentimento verso il Werewolf. Sono belli e poetici, in contrasto con l'esperienza terribile della realtà in cui si risveglia. Von Knobelsdorff ha subito una bella batosta, ma qualcosa ha imparato. Per esempio che a volte l'orgoglio serve a poco ed é più utile agire con razionalità, anche se questo significa passare per un debole o un incapace. E infatti il giovane ufficiale fingendosi più prostrato di quanto non sia realmente, riesce ad intervenire al momento giusto, salvando la vita al Werefolf. Ora però le cose si fanno ancora più complicate perché the Bishop é riuscito a ferire la spia tedesca e intorno ci sono solo nemici.
Ho trovato davvero bella la descrizione dell'arrivo del Werewolf, più che un uomo sembrava che si stesse avvicinando una tigre. Quei rumorini, il tonfo leggero quando atterra davanti alla porta. Si percepiva tutta la tensione del momento, l'ansia del tedesco e la calma da predatore dell'inglese.
Complimenti, come sempre!
AlbAM

Recensore Master
29/04/21, ore 16:35

Carissimo,
probabilmente Max è parente di Eolo per restare in aria tanto a lungo con quel povero aereo che, con il trascorrere dei minuti, diventa un ravatto inutilizzabile.
Se ormai la minaccia di the Bishop appare al momento scongiurata, i nostri due fuggitivi si ritrovano dalla padella nella brace. Anzi, soltanto il giovane tenente, poiché il Werwolf si è eclissato come solo lui sa fare, con tutta probabile parentela con Hermes, tanto per restare sulla mitologia greca.
Max si ritrova in un altro guaio: non è detto che i tedeschi che lo "ripescano" gli credano e la scena è un po' comica nella sua drammaticità. Spezza bene la suspense degli ultimi accadimenti. La nostalgia per il compagno che si è involato dimostra come il legame venutosi a creare durante la manciata di giorni vissuti insieme sia più profondo del previsto. Almeno da parte del più giovane.
Io penso che la spia imprendibile abbia evitato il problema alla radice e che stia cercando di evitarne parimenti al collega, immaginando che sarà interrogato a dovere. Comunque il Werwolf manca anche a me. Oh.
Magnifico il sogno finale, ove rincontriamo Reiner.
Vorrei capire bene la differenza tra Ulani e Ussari, ti domanderò una dotta dissertazione.

Attendo il prossimo capitolo. Un bacio!
(Recensione modificata il 29/04/2021 - 04:37 pm)

Recensore Master
29/04/21, ore 15:42

Ciao!
Secondo me dietro il sabotaggio delle tue linee c'è lo zampino degli inglesi: volevano impedirti di pubblicare il capitolo, per consentire al Bishop di mettere le mani sui nostri eroi. E invece no!
Come sempre, molto bella la scena del volo: riesci a ricreare l'atmosfera con una precisione che ti cala proprio all'interno di essa, sembra di sentire il soffio del vento sul viso, il buio che sembra avere consistenza fisica, le vibrazioni dell'aereo impazzito, il terrore che s'impadronisce del pilota al momento dell'atterraggio di fortuna...
E poi abbiamo il sogno, altamente simbolico. Tutto ruota intorno al ciclo vita (battaglia) - morte - rinascita: si muore per rinascere, come Reiner, che rivive attraverso Max e se ne va, lasciandolo tra i bagliori di una nuova alba mentre si allontana nella foschia (e svanisce) in groppa a un morello, simbolo di morte nella cultura tedesca. Niente è eterno, ma questo ciclo è infinito, è come una realtà in continua evoluzione che richiede un equilibrio di contrasti per andare avanti: è solo grazie al sacrificio del soldati se la Patria può continuare a vivere, e così Reiner si è sacrificato affinché la missione del Werwolf potesse andare avanti. Credo non potesse esserci immagine migliore per esprimere tutti questi concetti.
In tutto ciò, che fine avrà fatto il Werwolf? Ho come l'impressione - anche in virtù delle considerazioni precedenti - che non se ne sia andato, ma che in qualche modo stia ancora vigilando su Max.
Ottimo capitolo anche questo, alla prossima!

Recensore Veterano
29/04/21, ore 13:46

Mein Liebchen, che è accaduto? Tradimento! Infamia! Slealtà!
Un sabotaggio da parte del Bishop che vuole manomettere la tecnologia in tuo possesso per rivoltare la storia in suo favore, sicuramente.
I membri del Comitato Britannici giurano di non saperne niente: loro hanno inviato piccioni viaggiatori che non sono mai tornati.

Debbo però inoltrare formale protesta: com'è possibile che uno come lei, inclito autore, non abbia ancora scritto una storia di venti capitoli ambientata in un ospedale militare?
Sono scene così belle che descrivi, con un modo di raccontare preciso ma profondamente umano, che veramente lasciano senza parole.
Sembra di sentire l'odore del sangue rappreso, del disinfettante e delle medicazioni, oltre al dolore del protagonista che diventa quasi palpabile.
Una scena splendida, che fa da contraltare all'inseguimento mozzafiato che apre il capitolo, con l'aereo che perde benzina ed il salvataggio all'ultimo minuto. Forse.
Sempre che Max riesca a farsi riconoscere come tedesco e a farsi credere.
Menzione speciale per la splendida scena onirica che conclude questo stupendo capitolo.
La canzone degli ussari, il morello presagio di morte, su cui però Max non sale. Sale Reiner, che gli somiglia tanto ma che non è lui.
"Si muore per rinascere" forse Max è la reincarnazione spirituale di Reiner, ma non è Reiner. Credo sia importante tenerlo a mente per quel che sarà da venire.
Un bacione!

Recensore Master
29/04/21, ore 12:39

Lasciatelo dire, stavolta hai scritto un capitolo veramente con i controcazzi. Non che gli altri fossero brutti, ma questo qui ha qualcosa in più. Sarà forse la scena di azione che occupa buona parte del capitolo. Fatta molto, ma molto bene, tiene col fiato sospeso fino alla fine. E ti confesso che fino all'ultimo ho pensato che Knobelsdorf non ce l'avrebbe fatta (ed ecco che in lontananza si ode l'eco di un'epica grattata di palle e una sfilza di imprecazioni in tedesco). Per fortuna si è salvato.

Il dilemma però è un altro: che cacchio è successo al Werwolf? L'avrà forse preso il Bishop? Sarà morto eroicamente, combattendo gli emissari della perfida Albione? Oppure se l'è filata e adesso è a prendere il sole su una spiaggia dei Caraibi? Attendo con ansia la risposta.

Al prossimo capitolo!

Recensore Master
29/04/21, ore 09:02

Ciao carissimo!
Come sai adoro tantissimo le parti dei tuoi racconti dedicate al volo, rimango sempre affascinata dalle accuratissime descrizioni tecniche e dalle bellissime immagini che ci proponi, realistiche e romantiche allo stesso tempo, quindi puoi immaginare quanto abbia apprezzato questo capitolo^^
L'inglese tenta un'ultima volta di fermare i nostri eroi, ma von Knobelsdorff riesce a decollare e a intraprendere il pericoloso volo di ritorno.
Tra difficoltà tecniche e un atterraggio di fortuna il tenente riesce a superare il confine inglese. Inizialmente viene trovato dal nemico, ma un tempestivo intervento delle truppe tedesche lo riporta dai suoi. Non potendo dare spiegazioni il tenente viene inizialmente scambiato per una spia inglese, ma il malinteso è risolto facilmente. Anche il silenzio di von Knobelsdorff a riguardo della sua missione è più che significativo.
Alla fine il nostro valoroso tenente, ferito e stremato, è salvo e può essere soccorso e medicato.
Molto suggestivo e simbolico il sogno indotto dalla morfina.
Adesso sono in ansia per il nostro agente segreto, che sembra scomparso nel nulla (cosa che gli riesce sempre molto bene, ma questa volta la questione è ancora più preoccupante).
Complimenti anche per questo capitolo, sei sempre bravissimo^^
Alla prossima! :)

Recensore Master
26/04/21, ore 13:41

Carissimo un po' in differita arrivo anche io, ecco diciamo che se dovevo fuggire col Tenente e col Werewolf avrei perso l'aereo ^^
Stavolta sono le qualità del più giovane ad essere messe alla prova: ammesso che riesca a uscire dall'hangar riuscirà a volare al buio?
L'alternativa di finire ancora nelle mani del Bishop  non è allettante.
Molto bella la parentesi in cui i due si medicano le reciproche ferite, è come la pausa prima dello scatenarsi della nuova tempesta, ma ho il sospetto che le condizioni della spia tedesca siano molto peggio di quello che ha dicvhiarato.
Al solito mi sorge un interrogativo sul proseguio dell'avventura dei nostri: hanno preso in prestito, se così possiamo dire, un aereo inglese, come sfuggiranno alla contraerea tedesca nel caso riuscissero ad attraversare il fronte?

Recensore Master
24/04/21, ore 09:10

Ciao,
Povero Von Knobelsdorff, lo sapevo che sarebbe finita così. Però bisogna dire che ha dimostrato di essere coraggioso e anche forte. Tutto sommato ha stupito anche l'agente inglese, che per inciso, nella prima parte dell'interrogatorio conferma che i gusti sessuali del Werewolf non sono etero.
The Bishop si accanisce freddamente su Von Knobelsdorff, ma alla fine deve arrendersi all'evidenza. Il giovane non sa nulla e è inutile continuare a torturarlo.
Anzi... tutto sommato è meglio tenerlo in vita, perché è chiaro che costituisce l'unica debolezza dell'agente tedesco.
Molto bello l'intermezzo del sogno/ricordo di Von Knobelsdorff. Devastato dall'orrore che si è abbattuto su di lui, si rifugia in un sogno carico di dolcezza e serenità, che rivela come anche lui, nel suo profondo stia cominciando a provare qualcosa per quell'uomo misterioso che nonostante i modi bruschi lo ha protetto e tenuto in vita per tutto quel tempo.
Io non posso che continuare a farti i complimenti per questa bellissima storia da cui ogni volta faccio fatica a staccarmi!
A presto 😊
AlbAM
(Recensione modificata il 24/04/2021 - 09:11 am)
(Recensione modificata il 24/04/2021 - 09:13 am)

Recensore Master
24/04/21, ore 08:35

Ciao!
Ecco lo sapevo che prima o poi sarebbe successo il patatrac! D'altronde Von Knobelsdorff era ormai arrivato allo stremo delle sue forze e ritrovarsi dentro un treno pieno di nemici non lo ha aiutato aiutato a mantenere la lucidità.
Peraltro questa volta il Werewolf ha decisamente rischiato il tutto per tutto e per una volta, come sappiamo la fortuna non è stata dalla sua parte!
Von Knobelsdorff attira l'attenzione su di sé, ma The Bishop ormai era sul treno ed essere scoperti era solo questione di tempo. Anzi forse tutto sommato il gran caos creato dall'ufficiale ha costretto Bishop a palesarsi e quindi ha involontariamente aiutato il Werewolf che riesce ancora una volta a dileguarsi, ma purtroppo non può fare nulla per salvare il suo compagno.
Von Knobelsdorff cerca di mantenere dignità e orgoglio, ma la minaccia di The Bishop prelude ad un interrogatorio che sicuramente non sarà gentile.
Von Knobelsdorff forse sta per scoprire che la guerra non è eroica e romantica, ma cruda e violenta.
Complimenti ancora e a presto ♥️
AlbAM

Recensore Master
24/04/21, ore 08:13

Ciao!
Ah, che bello l'inizio di questo capitolo. Il ricordo di The Bishop ambientato nella taverna Himalayana e la lezione di strategia dello sherpa Tenzin, sono ricchi di atmosfera. Lo sherpa insegna a the Bishop che bisogna pensare come la propria preda, se si vuole catturarla e lui che è un uomo dall'intelligenza acuta e fredda impara subito e forse supera il maestro (chissà se dopo quella sera riuscirà a vincere anche la sua prima partita di Bagh-Chal!)
Anni dopo, in uno degli inseguimenti più difficili che deve affrontare, ritorna a pensare a quella lontana esperienza e di nuovo come allora, ha la giusta intuizione.
Il Werewolf però ha dalla sua una capacità di trasformarsi decisamente camaleontica. Vestiti da preti lui e il povero ufficiale, sempre più stanco di dover obbedire e basta, gli passano davanti.
Ma forse uccidere un prete è stato un errore, forse quella mossa ha fatto irritare qualcuno, lassù! 😉
Il Werewolf non lo sa, ma è stato scoperto e io devo per forza leggere il prossimo capitolo per sapere se The Bishop riuscirà a saltare su quel treno!!!
AlbAM

Recensore Veterano
22/04/21, ore 16:11

Inclito autore,
accorriamo a lodare la vostra inclitudine scrittoria con una particolare riserva.
Come avrete notato dai monocoli e dalle tazze di tè in bella vista, siamo membri fondatori del Comitato per la Tutela dei Britannici e non vorremmo essere costretti a citarvi per danno d'immagine: i nostri agenti non sono affatto crudeli e meschini come voi volete dipingerli, by Jove!
Le torture che voi fate infliggere ai vostri protagonisti sono per noi fonte di godimento e ludibrio. Accompagnamento perfetto al tè con i muffins.
Le facciamo presente, dunque, che se vorrà continuare a dipingere noi Britannici come cattivi sarà tenuto ad amministrare dolore e sofferenza ai suoi protagonisti per li nostro godimento.

Al netto delle idiozie, mein Liebchen, sono molto contenta di questo capitolo.
Credo sia il mio preferito, finora.
Già il paragone con le pallottole d'argento è magnifico, ma in certi punti questo capitolo ha veramente dell'epico. Mi è piaciuta soprattutto la scena in ambulanza, un angolino privato in cui i due si leccano le ferite e scopriamo il Werwolf come essere umano, con questo flashback davvero straziante in cui scopriamo la fine di Reiner.
E per concludere una fuga mozzafiato, con l'aereo che sembra non partire.
Riusciranno a sfuggire dalle sgrinfie dell'alfiere e tornare sani no, ma salvi in Patria?
Non vedo l'ora di scoprirlo!
Un bacione!

Recensore Master
22/04/21, ore 13:31

Carissimo,
the Bishop che borbotta di essere troppo buono è il tocco da maestro sulla vivida caratterizzazione di questo personaggio, un degno avversario per i protagonisti. Più che fisicamente, dove pare non riuscire mai a prevalere, la spia inglese ha una capacità intellettiva invidiabile e riesce sempre a capire e seguire le intenzioni degli avversari.
Che il Werwolf sia messo davvero male lo si capisce subito dalle domande che rivolge al tenente: quasi ovvie e dotate di una pesante stanchezza, esse denotano quanto sia sfibrato dalla ferita e dall'ennesima fuga. Sogna nel dormiveglia della perdita di sangue, vede gli ultimi momenti di un compagno, Reiner, forse una delle ragioni per cui la sua rivalità con the Bishop ha un aspetto tanto personale.
Il risveglio è duro, ma anche dolce: i due tedeschi si medicano a vicenda e, nonostante la fretta e l'asprezza delle parole che si scambiano, sembra un corteggiamento in piena regola. La scena finale con il furto dell'aereo è carica di ansia e suspense finché l'elica dispettosa non decide di mettersi a girare. Non resta che raggiungere il cielo.
Bellissimo capitolo!
Un bacio e alla prossima! ^^

Recensore Master
22/04/21, ore 12:38

Per tutta la prima parte del capitolo, non so perché, ho avuto in testa l'immagine di Knobelsdorf vestito da infermierina che cura il Werwolf. Un'immagine che, probabilmente, mi regalerà tante belle notti insonni e conati di vomito a profusione.

Scherzi a parte, sono felice che i due tedeschi si siano rimessi in sesto e siano riusciti a prendere un aereo con cui scappare (forse l'ho già detto, ma mi stanno parecchio simpatici). A questo punto però la domanda sorge spontanea: ce la faranno? Il Bishop immagino sarà incazzato come una suocera, e soprattutto che avrà ancora degli assi nella Manica (del resto è inglese). La corsa non è ancora finita, temo!

Al prossimo capitolo!

Recensore Master
22/04/21, ore 11:51

Ciao^^
Continua la fuga dei due, mentre l'inglese si ritrova ancora una volta a fare i conti con l'astuzia del suo nemico. Tra i due, è lui quello più riflessivo, mentre l'altro ha una prontezza decisionale (chissà se per indole o per allenamento, o magari entrambe?) a cui lui stesso fatica a tenere dietro. Ma temo che non sia finita qui: ormai ha messo gli occhi sulla preda e non la lascerà andare tanto facilmente...
Così Max e il Werwolf si salvano grazie al gioco di squadra e si prendono cura l'uno dell'altro, ciascuno mettendo i propri talenti al servizio della missione (la scena in cui battibeccano è emblematica: primo, perché anche l'agente dimostra di aver bisogno delle competenze pratiche del tenente; secondo, perché von Knobelsdorff dà mostra di non essere solo un ragazzotto insolente ma uno che conosce bene il suo mestiere e i rischi che si porta dietro). Hanno ancora parecchio da imparare l'uno dall'altro, mi sa...
Il momento in cui si trovano nell'ambulanza contribuisce a cementare il loro rapporto, se non fosse che la scena suscita al Werwolf ricordi dolorosi (che fanno capire perché lui ce l'abbia così tanto col Bishop, tra le altre cose...).
Ottimo capitolo anche questo, non vedo l'ora di leggere il seguito!

Recensore Master
22/04/21, ore 09:04

Carissimo^^
The Bishop è rimasto fuori gioco relativamente per poco, realizzando di essersi lasciato sfuggire il nemico ancora una volta. Così l'inseguimento continua, e questa volta l'inglese appare ancora più determinato e spietato. Sa che il Werwolf è stato ferito, le tracce di sangue non lasciano dubbi, e considerando la presenza del pilota l'inglese intuisce che i due hanno un solo modo per tentare la fuga.
Nel frattempo i tedeschi, esausti e feriti, riescono a trovare un luogo abbastanza sicuro per riposarsi e medicarsi a vicenda. Molto tenero il momento in cui si preoccupano l'uno dell'altro^^
Il sogno dell'agente segreto però è piuttosto inquietante, spero che non sia una macabra premonizione.
Il tempo stringe e i due fuggitivi devono agire in fretta.
Il ragazzo non si è del tutto abituato alle tecniche dell'agente segreto, il suo disagio è ancora ben evidente nella scena in cui deve svestire il morto per indossare la sua divisa.
La situazione cambia quando è il momento di impadronirsi dell'aereo, per una volta è von Knobelsdorff l'esperto in materia e finalmente può dar prova delle sue competenze come esperto pilota.
Nonostante tutto i due riescono a far partire il motore, riusciranno a decollare?
Il nostro von Knobelsdorff ce la mette tutta, ma temo che the Bishop non li lascerà volare via tanto facilmente.
Complimenti, i capitoli di questa storia sono sempre più appassionanti.
Bravissimo!
Alla prossima :)