Recensioni per
Nome in codice: Hati
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 211 recensioni.
Positive : 211
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/06/21, ore 16:30

Ciao Old Fashioned,
anche questo capitolo è molto ben scritto, e delinea sempre più che il Werwolf sta facendo un'eccezione al suo modo razionalmente spietato di agire, un'eccezione che viene notata anche dal suo nemico.
Interessante, e di altra epoca, la descrizione dell'ambiguo locale dove i protagonisti si sono infilati come ancora più ambigui ospiti, e le reazioni del tenentino che sembra non avere capito la gravità della loro situazione.
A presto
Max T :)

Recensore Master
18/06/21, ore 09:30

Un ritorno a casa parecchio triste, per il nostro caro Max. Come spesso (se non proprio ogni volta) accade quando si realizza un sogno, si prova una certa malinconia, una sensazione di vuoto. Certo, nel suo caso è anche perchè sente la mancanza del Werwolf (alias von Turn und Chevrolet), ma il risultato è lo stesso. Poverino, che pena mi fa. Anche nel dialogo con la madre si evince la sua tristezza (e a questo proposito...ma davvero una volta ai genitori si dava del lei, o addirittura del voi? Vabbè che si tratta di aristocratici con un bastone di ghiaccio nel culo, ma mi sembra un tantino troppo).

 

Per fortuna, la parte del capitolo riguardante il buon vecchio Werwolf è un tantino più allegra. Ma giusto un pochettino. Perchè se la parte in cui interroga la spia inglese strappa un sorriso, il finale fa fare un bel balzo sulla sedia. Ormai è solo questione di attimi prima che il Bishop si ripresenti per chiedere il conto, e a pagare sarà il povero Max. Prevedo volatili per diabetici.

 

Al prossimo capitolo!

Recensore Master
18/06/21, ore 08:48

Carissimo^^
Von Knobelsdorff torna a casa tormentato da mille pensieri. L'onorificenza tanto agognata ha perso il suo valore di fronte agli ultimi eventi.
Il giovane aviatore si accorge che qualcosa è cambiato, la fama e la gloria non sono più il suo unico obiettivo. Egli non è più un ragazzino ambizioso dall'animo ardimentoso, è maturato, e di certo le ultime esperienze hanno cambiato il suo modo di vedere la guerra.
Molto belle le riflessioni del tenente a riguardo dell'affresco, rappresentano una bella introspezione psicologica sul nostro protagonista.
Mentre von Knobelsdorff è tormentato da questi dubbi e vive il suo momento di gloria come una condanna, il Werwolf è tornato a ricoprire il suo ruolo di spia. Ha scoperto che the Bishop è sulle sue tracce e ancora una volta riesce a prevedere le sue mosse.
L'inglese ha già avuto prova che il ragazzo è il punto debole del suo avversario, e di certo non esiterà a sfruttare nuovamente questo vantaggio.
Con von Knobelsdorff in pericolo il Werwolf non può far altro che tornare in azione...sarà finalmente il momento della resa dei conti tra il tedesco e l'inglese?
Complimenti, questa storia è sempre più appassionante.
Bravissimo! Alla prossima! :)

Recensore Veterano
18/06/21, ore 02:30

Mein Liebchen, perdona l'orario ignobile.
Purtroppo sono molto tesa e non riesco a prendere sonno. Il tuo capitolo è un balsamo per la mia angoscia.
Partiamo dall'inizio, ti cito di nuovo Kierkegård, questa volta "Diario di un seduttore".
Come di certo saprai, lui lasciò la propria fidanzata prima del matrimonio. La lasciò perché si era accorto di amare l'idea che aveva di lei più che la sua persona, al punto che non ne avrebbe sentito la mancanza se fosse morta.
Ecco, la stessa cosa succede a Max, quando finalmente riceve la sua agognata medaglia.
L'affresco di Fetonte, con i suoi mille significati, lo racconta molto bene: è cambiato profondamente. È cresciuto e maturato.
Non solo, ma ora ha un'angoscia profonda che lo divora. Come Fetonte, egli è subordinato al volere del Fato (incarnato nella tua persona) che ha deciso per lui un avvenire diverso da quello che aveva pianificato, e forse desiderato, per sè stesso. Il mito ci insegna: si può cercare di sfuggire al Fato, ma questo avrà sempre la meglio. Nemmeno gli Dei possono scampare.
Di contrasto, ecco il Werwolf che agisce nell'ombra, da bravo lupo mannaro, insieme a molti altri di cui la Storia non serberà memoria.
Mi è piaciuto moltissimo che, pur restando un gentiluomo, non si sia tirato indietro dal prendere a ceffoni la spia nemica: questa è la vera parità dei diritti!
Battute a parte, ti ringrazio tantissimo per avermi fatto passare un piacevole quarto d'ora e ti sollecito ad aggiornare presto.
Un bacio! :-*

Recensore Master
17/06/21, ore 22:50

Carissimo,
più che un viaggio per andare a ritirare l'ambito premio, pare che Max si stia recando a un funerale. Così anche quando torna a casa e gli viene prospettato un ricevimento in suo onore: lo accoglie come fosse una punizione.
Dalle sue elucubrazioni dell'affresco del soffitto, si sente come se fosse precipitato. Un Fetonte agli antipodi della gloria e non un ufficiale sugli altari.
Inevitabilmente torna a pensare al Werwolf, ma ancora non riesce a focalizzare le proprie emozioni. Ci vuole pazienza.
Nel frattempo la spia, che non è certo in vacanza, capisce quanto vicino sia il Bishop: più al giovane pilota che a lui e penso che non sia più tanto contento di aver confermato l'ultimo abbattimento.
Per il Werwolf i sentimenti sono molto chiari. Non è amor di Patria.
Un capitolo bilanciato bene tra quiete e tempesta. Alla prossima!

Recensore Veterano
17/06/21, ore 18:29
Cap. 18:

Eccomi qua! ^^
Con un ritardo assurdo, lo ammetto, ma alla fine arrivo.
Come la tanto attesa promozione di Max! Se l'è davvero sudata tanto, ma alla fine gli è arrivata.
Probabilmente, il buon Werwolf avrà tirato qualche filo per scantare fuori il vecchio Kunz, ma l'importante è che al nostro siano riconosciuti i giusti meriti.
Di questo capitolo, la parte che mi ha colpito di più è quella dell'incubo. Dove Max s'identifica con Reiner, e non si capisce se lo spaventi fare la sua fine o legarsi al Werwolf in un modo che non avrebbe ritenuto possibile. Soprattutto perché significherebbe abbracciare quello che considera il suo lato oscuro e da cui fugge fin dall'Accademia.
E' l'angoscia di Kierkegaard: quando l'uomo si trova di fronte all'abisso e ha una paura paralizzante. L'unico modo per superarla è compiere il salto della Fede. Fede in Dio, per lui, in questo caso nell'altro. Credo che lui ed il Werwolf siano dai lati opposti del burrone e abbiano paura di compiere il salto.
Paura soprattutto della ripetizione del passato ma, come lo stesso Kierkegaard insegna ne "La ripetizione", è impossibile che il passato ritorni uguale a sé stesso, anche quando vorremmo che lo facesse.
Scusa per il pippone psicofilosofico.
Ti rinnovo i complimenti ed attendo con ansia il prossimo capitolo! Non vedo l'ora di scoprire come prosegue questo intricatissimo gioco di luci ed ombre!
A presto ^^

Recensore Master
17/06/21, ore 16:32

Ciao Old Fashioned.
Il contrasto tra la idilliaca giornata di sole campagnola e la lotta mortale e invisibile che si sta svolgendo all'ombra del bosco non può essere più forte.
Una lotta fatta di silenzio, inganni, proiettili sparati col silenziatore e di colli frantumati con un rapido gesto arrivando quatti e fulminei da dietro le spalle.
il Werwolf sembra più uno spirito maligno capace di teletrasportarsi e rendersi invisibile che un reale essere umano con la sua inerzia e i suoi limiti fisici.
The Bishop ha visto morire così tante persone per mano sua che non può più correre il rischio di sottovalutarlo, e dopo essere sopravvissuto fortunosamente lo sfida al suo stesso gioco.
Complimenti per questo capitolo avvincente.
A presto
Max :)

Recensore Master
15/06/21, ore 14:22
Cap. 3:

Ciao Old Fashioned,
eccomi al terzo capitolo.
L'indecisione del pilota davanti all'ambiguità di un vago filo di fumo al posto di un fumogeno è ben comprensibile, del resto come avrebbe potuto il suo passeggero fare un segnale così visibile avendo un abilissimo mastino alle costole?
La sorpresa del simil-contadino che si arrampica fin all'abitacolo senza essere visto è stata... beh, proprio una sorpresa.
Questo Max mi sembra ottusamente orgoglioso nelle sue domande: chi potrebbe essere a salire sul suo aereo se non il passeggero predesignato? E se anziché lui fosse stato un agente nemico, glielo avrebbe rivelato solo perchè glielo chiedeva?
E poi, il tempo perso prima di seguirlo, di farsi pulire il viso che non poteva vedersi... spero proprio che in futuro sappia adattarsi meglio alla situazione.
Comunque ha pilotato brillantemente; riuscire ad abbattere un caccia stando ai comandi di un pesante ricognitore con una sola mitragliatrice sincronizzata mi sembra un successo che vale per due.
Infine, un'osservazione che mi ha lasciato perplesso: i riferimenti ai flaps su un biplano Albatross. Non mi risulta che gli aerei fossero dotati di questa caratteristica fin a metà degli anni '30; mi pare che siano stati introdotti su monoplani della generazione dei Me-109 e degli Hurricane.
Complimenti per il racconto avvincente e ben dettagliato.
A presto
MaxT :)

Recensore Master
14/06/21, ore 22:41
Cap. 2:

Ciao Old Fashioned,
dopo lo spettacolo dell'aeroporto e del combattimento aereo, siamo passati a un'ambientazione chiusa che il nostro tenente trova snervante. Non sa che l'attesa è stata creata per poterne studiare le reazioni da dietro uno spioncino. Ma perchè tanta cura nella scelta? Perché quei commenti sull'aspetto che risulta troppo bello e vistoso, se si aspettano solo che piloti un aereo? Quali sono i veri progetti che hanno in serbo per lui?
Lo spostamento nella finta fattoria gli ripropone l'emozione di accarezzare un nuovo aereo, che valuta come un docile e potente destriero. L'anonimo grigio della livrea fa il paio con l'anonimato dei suoi vestiti civili. Sarà comunque difficile che il modello 'made in Germany' non venga riconosciuto da un occhio esperto.
Complimenti per questo capitolo, scritto benissimo e ricco di riferimenti storici che gli conferiscono un alto livello di realismo.
A presto
MaxT :)

Recensore Master
14/06/21, ore 17:17
Cap. 18:

Ciao ^^
Dopo quel bacio, tra i due è piombata un'atmosfera di gelo che sembra quasi aver consistenza fisica. Von Knobelsdorff si è tirato indietro, consapevole delle conseguenze che invece cedere ai sentimenti avrebbe comportato, ma tra loro aleggia sempre qualcosa di non detto, di sospeso, che lascia intuire ben altro.
L'intera realtà che circonda Max sembra cambiata, tutto ha un aspetto diverso, distorto, "estraneo" nonostante la familiarità - segno che quell'esperienza l'ha cambiato nel profondo. Perfino il Blauer Max, che immagino sia per l'aeroplano abbattuto durante la missione col Werwolf, lo lascia stranito.
E poi c'è ancora il Bishop che aleggia nell'ombra, una presenza da cui - ancora una volta - è proprio il suo inconscio a metterlo in guardia.
Chissà che cosa combinerà l'inglese adesso...
Un altro bellissimo capitolo, complimenti e alla prossima!
(Recensione modificata il 14/06/2021 - 05:18 pm)

Recensore Master
13/06/21, ore 11:12
Cap. 1:

Ciao Old Fashioned,
il racconto inizia con una splendida descrizione che visualizza, quasi dipinge la mattinata con gli sfregi della guerra appena intuibili in distanza.
Le descrizioni vivide e ben documentate degli aerei, delle operazioni di decollo, di tutti i loro rumori e le vibrazioni lasciano ben intuire una conoscenza di prima mano dell'ebbrezza del volo.
La descrizione delle manovre di combattimento è avvincente, e si fa uso di splendide metafore come quella del tirante sbattuto dai vortici che si muove come un serpente decapitato.
L'atterraggio con un aereo in pieno cedimento strutturale è il momento più emozionante.
Colpisce quanto poca importanza quei piloti diano alla morte che li ha sfiorati e che ha ghermito due loro compagni. Sembra che la fede nel Walhalla sia reale per quei piloti, e il desiderio di conseguire una decorazione superi quello del poterla portare a lungo.
Bella anche l'immagine dei civili, visti da lontano e già dimenticati come se fossero avvolti da un incantesimo per permettergli di sgusciare inosservati tra i vivi.
L'irruenza di Von Knobelsdorff, appena trattenuta per il richiamo del comandante, si trasforma rapidamente in interesse quando intuisce la possibilità di una missione importante e pericolosa.
Complimenti per questo primo capitolo, che cattura fin dalle prime righe l'interesse.
MaxT :)

Recensore Master
12/06/21, ore 22:16

Ciao,
eccomi di ritorno alle avventure di Von Knobelsdorff!
E così il nostro Asso della prima guerra mondiale... (Ops, quello in effetti era un altro e pilotava una cuccia.. 😂) qualche sospetto sulle sue preferenze sessuali c'è l'aveva, pur non riuscendo ad accettare la cosa! O forse neanche a capirla bene... Certo è che sicuramente quella era una prova e non l'ha superata. Non era ancora pronto.
Il ricordo del sensualissimo duello con lo Spartiate in ogni modo è decisamente rivelatore! Anche se lui ha cercato di nasconderlo in un cassetto ben nascosto della sua memoria!
Dopo la notte passata in parte a rigirarsi nel letto (povero
Hoffmeyer) finalmente Von Knobelsdorff torna al suo grande amore, gli aerei. Molto bella la sensazione che prova quando finalmente riprende a volare.
Questa volta però, una distrazione rischia di essergli fatale. Fortuna che il "simpaticissimo" comandante interviene in tempo. Dopo avergli salvato la vita però lo mette a terra. Stranamente però stavolta sono d'accordo con il comandante che forse nel suo modo sgarbato vuole davvero aiutarlo. É evidente infatti che la settima vittoria lo ha deconcetrato. Penso che in fondo il comandante voglia solo essere sicuro che quando lo rimanderà in volo non rischi di nuovo di farsi ammazzare.
E poi finalmente scopriamo il nome, bé più il cognome a dire il vero, del Werewolf. Perché è ovvio che Thurm und Taxis non può che essere lui!
Complimenti come sempre! Adoro questa storia e i suoi personaggi!
A presto! ❤️
AlbAM

Recensore Veterano
12/06/21, ore 14:41

Salve carissimo! ^^
Intanto posso fare un paio di mini considerazioni sulla storia in generale?
Mi piace la visione di The Bishop come avventuriero e del Werwolf come romantico tormentato, ci sta con la caratterizzazione di entrambi, e anche con il carattere dei rispettivi popoli.
Hanno spezzato il cuore al nostro inglese… o qualunque organo gli pompi quella melma nera nelle vene. E secondo me, anche se storicamente non ci sta, se The Bishop incontrasse Grosvenor gli sparerebbe un colpo alla nuca nel giro di tre secondi.
Per quanto riguarda il capitolo vero e proprio, questo era denso di patimenti e di emozioni.
Il Werwolf, quindi, è umano, e ne abbiamo avuto la conferma. Forse Reiner era un po’ come Maximilian. Anche lui ha il nome di un lupo. Come Werwolf o…beh… Hati.
Incontriamo finalmente il Werwolf ad inizio del capitolo, ma Von Knobelsdorff, che ha dei seri problemi emotivi, è diffidente nei suoi confronti. Tra tutti e due sono proprio una bella coppia.
In ogni caso, portasigarette o no, Maximilian scopre di essere sempre più avvezzo al mondo dello spionaggio. Forse questa cosa lo spaventa anche un po’.
Inoltre mille lodi per le descrizioni che, come al solito, sono stupende!
In più ho trovato molto divertente la rivalità tra ussari e ulani.
I due parlano di Reiner e per un attimo ho anche sperato che potesse accadere qualcosa, ma Maximilian, ancorato ai suoi valori e terrorizzato dai suoi sentimenti, si ritrova a fuggire.
Come andrà a finire?
Come al solito mi scuso per le recensioni brevi, ma ti meriti tutte le mie lodi!
A prestissimo!^^

Recensore Master
12/06/21, ore 12:21
Cap. 18:

Carissimo finalmente il Tenente riesce ad ottenere l'agognata decorazione al merito, ma molte cose sono successe nel frattempo che gli impediscono di gioirne, come avrebbe fatto qualche mese prima.
Sono praticamente certa che ci sia lo zampino del Werewolf dietro la conferma dell'ultimo abbattimento.
Del resto è vero che durante la sua missione di recupero aveva abbattuto l'aereo inglese, però senza la conferma dell'agente segrto non avrebbe mai potuto dimostrarlo ai superiori.
In ogni caso in questo capitolo emerge chiaro come Max ormai si senta "fuori sintonia" con i suoi colleghi piloti, mentre il pensiero di quello che è successo durante la sosta nella radura col Werewolf continua a tormentarlo e in un certo senso a distrarlo.
Di giorno e durante le missioni può mettere a tacere la sua coscienza, tuttavia di notte i suoi tormenti si manifestano sotto forma di incubi, in cui continua a rivedersi come Reiner.
Adesso che ha ottenuto l'ambita onoreficienza che viluppi ci saranno? Siccome è un ragazzo sveglio non dubito che la collegherà al principe!
E Il Bishop? Sono impaziente di vedere cos'ha escogitato per vendicarsi dei due! :3

Recensore Master
11/06/21, ore 12:58
Cap. 18:

Hmm...beh, questo è un grosso punto di svolta. Max aveva sognato quella stramaledetta medaglia per anni, come se significasse chissà che cosa (cioè, lo posso anche capire, ma ho la forte impressione che lui ne fosse ossessionato), e adesso ecco che gli arriva quando meno se lo aspetta. Tra l'altro, quando lui ritiene di non aver effettuato l'ottavo abbattimento. La cosa mi puzza un tantino. Ci sarà mica lo zampino del Werwolf? Oppure c'entra qualcosa il Bishop? (è bravo, questo sì, ma ne sarebbe veramente capace? Tutto può essere)

In ogni caso, personalmente non lo considero uno sviluppo positivo per Max. Quello già stava scombussolato di suo, e questa cosa gli darà la mazzata finale. O si farà ammazzare dagli inglesi, oppure combinerà un qualche guaio (lo so, sono un inguaribile pessimista).

Al prossimo capitolo!