Recensioni per
Nome in codice: Hati
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 211 recensioni.
Positive : 211
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
10/06/21, ore 22:42
Cap. 18:

Carissimo^^
Dopo quel che è accaduto nella radura von Knobelsdorff abbandona il Werwolf in modo freddo e sbrigativo, e la spia nasconde la delusione dietro alla sua impassibilità.
Il nostro pilota ritorna a ricoprire il suo ruolo, tornando finalmente alla sua vocazione di cacciatore nei cieli. Qualcosa però dentro di lui continua a tormentarlo, qualcosa che lo riporta a Reiner e al Werwolf. Nel sogno è l'inglese che con un ferreo interrogatorio riporta alla luce quel che il ragazzo cerca di nascondere e negare a se stesso.
Il tormento di von Knobelsdorff è avvertito anche dai suoi compagni, e in particolare Hoffmeyer, che tra una lamentela e l'altra rivela la propria preoccupazione.
Come sappiamo il nostro tenente è testardo e non ha ancora accettato quel che prova realmente per il Werwolf. Però sembra aver avvertito un imminente pericolo, e nonostante i dubbi e le incertezze, penso proprio che non abbandonerà una seconda volta il nostro agente segreto.
Alla fine von Knobelsdorff riesce ad ottenere ciò che ha sempre desiderato, ovvero la tanto agognata Blauer Max...ma non nel modo da lui immaginato. Questa onorificenza inaspettata non ha l'effetto sperato per il giovane ufficiale.
Vedremo che cosa deciderà di fare adesso, di certo dovrà prendere una decisione definitiva.
Complimenti, questa storia è sempre intrigante e appassionante.
Bravissimo! Alla prossima! :)

Recensore Master
10/06/21, ore 21:03
Cap. 18:

Carissimo,
scende un gelo pazzesco dopo il bacio rovente del capitolo precedente. Max non sa che pesci prendere e il Werwolf lo lascia cuocere nel suo brodo, ma si vede che il rifiuto lo ha toccato. I suoi sentimenti sono all'evidenza molto forti e la reazione apatica evidenzia quanto sia difficile controllarli anche per una spia scafata.
Max torna nel suo mondo, ma una parte di lui è come in sospeso, ancorata al sogno ricorrente in cui lui e Reiner vengono a coincidere.
La verità è che le parole sibilate con rancore dal Bishop onirico sono inoppugnabili: il pilota è battuto in ritirata perché sa bene che l'esitazione l'avrebbe portato a cedere. Bisogna vedere perché sceglie di non accettare quanto prova, ma anche quanto il nemico inglese sia davvero vicino.
Ottenere l'agognato premio non pare avere sul ragazzo l'effetto sperato. Anzi, lo getta ancora di più nelle riflessioni.
Sono curiosissima di sapere quale sarà il prossimo incontro dei due protagonisti.
Un bacio e alla prossima! ^^

Recensore Master
05/06/21, ore 13:47

Carissimo ben venga la parentesi romantica di cui io sono una fiera sostenitrice!
Se poi contempla una cavalcata nel bosco, un posto idilliaco e isolato e una conversazione che si fa via via più intima direi che abbiamo tutti gli ingredienti per la nascita di una relazione!
Almeno finché il Tenente non si rende conto di aver osato troppo, prende armi e bagagli (e cavallo) e batte in ritirata.
Non so cosa possa aver pensato il Werewolf, ma sono abbastanza certa che Max si rotolerà nei sensi di colpa nelle settimane a venire e nello stesso tempo si tormenterà per aver perso quell'unica occasione.
A naso mi verrebbe da dire che farà di tutto per non incontrarlo più, ma ci sono troppe premesse lasciate in sospeso (vedi alla voce The Bishop) che suggeriscono il contrario.
Io mi metto in un angolino e aspetto gli sviluppi :3

Recensore Master
03/06/21, ore 20:42

Carissimo!
Ah, la presa di coscienza dell'innamoramento! Il Werwolf lo sa già da un po' che quel riottoso tenente degli ulani gli piace, troppo a giudicare dall'impegno che ci mette e dai rischi che si accolla. Con il Bishop attaccato al didietro non si premura di far perdere le proprie tracce. Max invece è quasi costretto dalle circostanze a riflettere sui propri sentimenti: comunque la spia tedesca sa come creare l'atmosfera. A partire dalla sfida tra cavalieri, alle continue provocazioni cui sa che il più giovane reagirà d'impulso. Il paesaggio che circonda la fontana assomiglia terribilmente a quello degli ultimi istanti di vita di Reiner. Forse quello nemmeno il Werwolf lo aveva calcolato. Inevitabilmente Max ricorda il sogno e le parole che il compagno incosciente aveva mormorato sull'ambulanza. E giunge l'illuminazione, la folgorazione che confluisce in un impulso, in un bacio che finalmente arresta tutte le domande.
Il pilota ha paura, ma non può fermarsi, il Werwolf non ne ha e ugualmente non riesce a tirarsi indietro.
Il legame è forte, non importa se Max appare pentito e imbarazzato. Accettare talvolta è difficile, non impossibile però.
Prevedo guai di ogni sorta.
Un bellissimo capitolo. Alla prossima!

Recensore Master
03/06/21, ore 17:31

Mi piacerebbe tanto scoprire cosa ha detto il Werwolf (ormai mi sono abituato a chiamarlo così, anche se so che si chiama von Turn und Wolkswagen) al capitano Kunz. Se non ha raccontato cazzate a Max, e quindi gli ha detto la verità sulle sue intenzioni, come ha fatto a convincerlo? Oppure l'ha minacciato, magari facendo leva sulla sua autorità di aristocratico? Chi lo sa.

Quel che è certo, è che forse avrebbe fatto meglio a farsi gli affaracci suoi. Capisco che voleva passare un pò di tempo da solo con Knobelsdorf, ma poteva anche usare qualche tattica più...diciamo più sottile, senza andare direttamente al dunque. E Max poteva anche starsene zitto. Insomma, potevano entrambi agire diversamente. Ora tra i due si è venuta a creare una tensione che credo difficilmente si dissiperà. Ed è un problema, soprattutto se consideriamo che l'ombra del Bishop incombe ancora su di loro.

Al prossimo capitolen!

Recensore Master
03/06/21, ore 17:04

Ciao^^
Anche per un'amante dell'azione, capitoli come questi sono sempre ben accetti, soprattutto se ben scritti: un po' di Männerbund vecchio stile, senza svenevolezze da romanzetto per fanciulle, in onore della buona vecchia tradizione tedesca.
Von Knobelsdorff e il Werwolf continuano a punzecchiarsi a vicenda, ma ormai l'attrazione reciproca è impossibile da nascondere e si ritrovano l'uno tra le braccia dell'altro. Che farà Max adesso? Si tirerà indietro la prima volta o accetterà di fronteggiare l'impeto distruttore della fiamma? Bisogna passare attraverso l'oscurità per tornare a vedere la luce, ed è una scelta che comporta coraggio: un legame di natura solare e guerriera, che però deve consumarsi nell'ombra (sia per le leggi dell'epoca, sia per il lavoro delle spie).
Bellissime le simbologie che hai inserito nel capitolo, e che elevano questo rapporto a qualcosa di molto più profondo e spirituale di un banale coinvolgimento sentimentale. Le querce, il ciclo di vita-morte ed eterno rinnovamento, il sodalizio virile che ha avuto modo di concretizzarsi nei capitoli precedenti. Ora che Reiner ha compiuto il suo sacrificio, Max appare come il suo ideale successore.
Probabilmente l'inconscio dell'aviatore aveva già capito tutto prima ancora che lui potesse rendersene conto coscientemente, e il tutto è accaduto con completa naturalezza, senza forzature.
Complimenti anche per questo capitolo, alla prossima!

Recensore Master
03/06/21, ore 16:58

Carissimo^^
Un bel capitolo tutto dedicato al rapporto tra il Werwolf e il nostro tenente. Il fatto che il giovane aviatore avesse fatto breccia nel cuore dell'agente segreto era già evidente, ed egli ha finalmente trovato l'occasione per dimostrarlo.
Von Knobelsdorff è un po' duro a capire, ma alla fine anch'egli cede ai sentimenti.
La passeggiata a cavallo tra i due ufficiali non poteva mancare in questo quadro così (appunto) cavalleresco. Mi sono piaciute molto anche le frecciatine che si scambiano tra ussari e ulani.
Scopriamo anche il lato più sensibile dell'agente segreto, mi ha fatto molta tenerezza quando ha donato il suo portasigarette al giovane con le parole "non vorrei che si dimenticasse di me".
E poi c'è la questione di Reiner, una persona importante per il Werwolf, che ha perduto in nome del suo dovere, e che ora rivede nel giovane von Knobelsdorff. Ed anche il giovane sembra consapevole del suo ruolo, seppur ancora in parte all'oscuro della verità.
Il Werwolf non è ancora pronto a condividere il suo passato, ma il ragazzo sembra già aver capito molto di lui e della sua paura di avvicinare le persone che ama per paura di perderle.
Alla fine accade l'inevitabile, i sentimenti e la passione prendono il sopravvento.
Von Knobelsdorff si ritrova travolto come in una tempesta da qualcosa di incontrollabile e finora sconosciuto, ne esce sconvolto e confuso, ma ormai penso che egli non abbia più dubbi su ciò che prova realmente.
Sono certa che il rapporto dei due potrà sono consolidarsi e rafforzarsi sempre di più.
Il Bishop però è sempre sulle tracce del suo acerrimo nemico...
Complimenti, un altro capitolo bellissimo.
Sei sempre bravissimo! Alla prossima! :)

Recensore Veterano
03/06/21, ore 16:03

Eccomi qua, mein Liebchen! ^^
Sono un'amante dell'azione ma anche i momenti di patimento ed angoscia intima non mi dispiacciono. Anzi!
Mi piacciono moltissimo le sfumature espressive, di sentimenti e significati che hai dato in questo capitolo. Ci sono momenti di un'umanità struggente, tra questi due.
Il Werwolf si mostra vulnerabile con Max, vulnerabile nel senso che scopre un suo lato delicato e più intimo, di cui il ragazzo potrebbe approfittare a suo danno ma ormai si fida completamente di lui.
Mi rivedo un po' nel giovanotto impacciato, che si muove su un terreno incerto e finisce per mettere il dito nella piaga senza volerlo.
Chi fosse Reinard per il Werwolf ormai s'era intuito, ma dallo scorso capitolo lo sappiamo per certo.
"Si muore per rinascere": la luna muore e rinasce ogni mese, sorge e tramonta per sorgere di nuovo ogni notte.
La luna che è luce riflessa del sole, alla fine, e appunto l'aspetto solare della forza e della psicologia tedesca non abbandona i nostri due, sebbene ormai sia chiaro che debbano muoversi nelle tenebre.
Sia perché sono agenti segreti, ma anche in virtù di quel sodalizio che si sta formando tra loro, e che dev'essere protetto da tutto e da tutti, per tutelare la loro sicurezza, ma anche per la natura elitaria del rapporto.
Che dire? Ad ogni capitolo una nuova sorpresa!
Attendo con ansia la prossima! ^^

Recensore Veterano
03/06/21, ore 15:33

Carissimo,
A Max va sempre peggio. Forse, se la situazione nella sua Jasta fosse stata identica a quando era partito, non avrebbe provato tanto sconforto.
E invece… molti sui commilitoni sono stati abbattuti, così come l’aristocratico Von Stade, al cui posto c’è un ufficiale proveniente di ranghi della fanteria, che sarà anche un bravo comandante, ma di sicuro non capisce la mentalità dei suoi piloti, soprattutto di Max, tanto che alla fine lo costringe a terra.
Von Knobelsdorff inventa su due piedi la storia della valchiria con Hoffmeyer, ma la cosa gli si ritorce contro, senza contare i suoi trascorsi in accademia, che di sicuro non aiutano il nostro già confuso tenente.
Si sente fuoriposto: è un po’ in bilico tra il mondo dello spionaggio e quello militare. L’incantesimo, per l’appunto, è stato svelato, e lui si ritrova a dubitare di tutto.
Almeno, finché proprio il Werwolf, o meglio il principe Von Thurn und Taxis, non viene a trovarlo.
Alla prossima! ^^

Recensore Veterano
03/06/21, ore 15:32

Carissimo, questo è un capitolo densissimo di angst!
La situazione di Max non è rosea: senza Werwolf, senza sicurezze, in mani tedesche ma incapace di chiedere aiuto. Un incubo, insomma. Spero che l’agente stia operando per salvarlo.
In tutto questo, con mio grande dispiacere, è morto anche il suo maggiore.
L’atmosfera generale diventa più fosca: e neanche le magnifiche descrizioni dei sogni riescono ad alleggerirla un po’.
Anche The Bishop, comunque, ha le sue buone ragioni per avercela con il Werwolf. Non so se la faccenda del suo allievo sia avvenuta prima o dopo la morte di Reiner, ma in ogni caso tra i due, più che un duello, c’è una faida.
Lo detesto ancora, ma un po’ di meno. E, come ti dicevo, è un gran bel personaggio, il colonnello Norwood (qualcuno dovrebbe mettere un freno alla mia anglofilia).
Il tutto mi ha colpita moltissimo, sei stato davvero bravo.
Al prossimo capitolo!

Recensore Veterano
03/06/21, ore 15:31

Salve carissimo!
Il nostro eroe è decisamente meno sprovveduto di quanto sia il Werwolf che The Bishop credano. Infatti è grazie a lui se riescono a salvarsi entrambi, in un modo in cui il Werwolf, da solo, non sarebbe stato capace.
Questo capitolo in particolare è stato una vera montagna russa, e le descrizioni sono davvero, davvero, davvero magnifiche. So che ti sarai stufato di sentirmelo dire, ma è così.
Dopo la loro rocambolesca fuga e un hurt/comfort di tutto rispetto, si scopre anche l’esistenza di tale Reiner. Oh. Il Werwolf ha un cuore. Che sorpresa. Suppongo che Reiner sia la causa dell’odio del Werwolf verso la sua spietata controparte.
La parte migliore del capitolo sono stati i sogni: anch’essi con descrizioni magnifiche, colgono in pieno il personaggio di Max.
Alla fine la situazione si ribalta: quello più pratico di aerei è il nostro eroe, mentre il Werwolf non sa bene cosa fare.
In ogni caso, contro ogni previsione e con una grande dose di fortuna, i due riescono a trarsi d’impaccio (forse).
Passo subito al capitolo seguente!

Recensore Veterano
03/06/21, ore 15:30

Carissimo!
I nostri eroi fuggono a bordo di una tradotta britannica in mezzo ai soldati britannici con l’aria più disinvolta che riescono a tirar fuori.
Per ingannare i privates inglesi, protestanti, basta un po’ di latino. Per quanto riguarda The Bishop, la faccenda si fa meno facile.
Max si sente come un felino in mezzo ad una muta di cani, ed ha ragione ad essere preoccupato.
Prigioniero degli inglesi e brutalmente torturato (The Bishop mi è calato molto, lo ammetto), riesce comunque a dimostrare una grande forza di volontà e a resistere per quanto può.
La descrizione della tortura è veramente molto adatta allo stile complessivo della storia: non entri nello splatter, ma rimani su un piano molto sfumato.
Ripropongo: quello della spia non doveva essere il lavoro migliore al mondo. Molto meglio i soldati e il loro fair play.
La tortura ha l’effetto di allentare i freni inibitori di Max, mostrando che neanche lui è particolarmente immune ai sentimenti verso il Werwolf.
Riuscirà il Werwolf a recuperarlo?
Adoro davvero tantissimo questa storia. Dialoghi, descrizioni, battute e azioni sono perfettamente bilanciate e non scadi mai nel banale.
A presto!

Recensore Veterano
03/06/21, ore 15:29

Carissimo, la caratterizzazione dei tuoi personaggi è da manuale.
Li adoro tutti quanti, specificatamente Von Knobelsdorff. Rimane sempre fedele al suo modo d’essere, nonostante le mille peripezie alle quali va incontro (chiaramente, quando rischia di morire, il suo ultimo pensiero è per il Pour le Merite).
Il Werwolf (anche lui, my beloved) è ancora meglio. E’ una figura tormentata, con un passato. Spietato e pronto a tutto, ha degli slanci d’umanità che lo portano a tirarsi dietro il nostro protagonista.
The Bishop è anch’egli un validissimo agente, ma forse non abbastanza. Ex spia del grande gioco, probabile aristocratico britannico, ed esperto nell’arte del Bagh-Chal, si fa comunque fregare dal Werwolf. Il suo problema, mi sa, è che non sa pensare come l’avversario. O forse, come l’esercito britannico dei primi anni della guerra, era abituato a indigeni armati di lance e si è trovato davanti tutta la potenza tedesca al gran completo.
In ogni caso la descrizione dell’Himalaya è bellissima.
(Ho una domanda per te: il Werwolf operava come spia anche prima della guerra?)
Passo testé al capitolo successivo.

Recensore Veterano
03/06/21, ore 15:28

Ehilà, carissimo!
(Recensisco entrambe le parti del capitolo, faccio il pienone).
Ai nostri teutonici eroi si contrappone il britannico antagonista: The Bishop, il temuto agente segreto.
Von Knobelsdorff cerca di seguire il Werwolf come può, ma ahilui non ha nessuna esperienza in fatto di spionaggio. Il nostro agente, invece, è preso dai suoi drammi interiori, ma nonostante questo si trova ad essere quantomeno attratto dal tenente (come dargli torto?).
The Bishop, invece, è un personaggio intrigante. Mi piace, sembra contrapporsi perfettamente al Werwolf. Anche lui, non mi sembra molto il tipo che emerge dalle profondità oceaniche in smoking alla James Bond. Ma chissà…
In ogni caso la parte finale del capitolo mi ha stesa ^^ Povero il nostro Max, così ci crepa di imbarazzo! Comunque molto tenero l’agente segreto che gli drappeggia la coperta sulle spalle.
Mi dispiace davvero per le recensioni molto corte, ma sto leggendo tutto di fila, sono molto presa ed è difficile anche solo interrompere il ritmo della storia per fermarsi a recensire!
Al prossimo capitolo ^^

Recensore Veterano
03/06/21, ore 15:27
Cap. 3:

Carissimo!
Sei bravissimo come al solito nel descrivere le battaglie aeree, ma il punto forte è l’arrivo del nuovo personaggio: il Werwolf. Tra lui e Von Knobelsdorff sono davvero un bel duo. Non si sopportano a vicenda e sono entrambi parecchio cocciuti, vedo.
Comunque io non mi fiderei di una spia chiamata “lupo mannaro”.
E ancor di più, non mi fiderei di una spia inglese temuta da una spia già temuta di suo.
In ogni caso, Max si trova costretto a dover seguire la nostra spia senza avere la minima idea di cosa stia succedendo, e si deve rassegnare alla beata ignoranza.
Il mondo dello spionaggio mi ha sempre affascinata molto, ma a conti fatti le spie non se la passavano proprio benissimo. Altro che Sean Connery che si toglie la muta da palombaro e ne esce con lo smoking immacolato: qui si parla di ferri roventi, scosse elettriche o frustate con il filo spinato. Non esattamente un paradiso.
Ce la faranno i nostri eroi a tornare oltre le linee tedesche e portare a compimento la loro missione?
A presto!