Quello che amo di te come Autore è che oltre ad imbastire delle trame impeccabili ed appassionanti, nel frattempo ci insegni qualcosa.
Ora: io di aerei da guerra e di tecniche di pilotaggio non so assolutamente nulla. Ecco che grazie a te ho la possibilità di apprendere termini tecnici, manovre di volo e strategie. 
Non sono neppure una appassioata di racconti bellici, ma debbo confessare che la Grande Guerra mi ha sempre affascinato: forse perché appartiene ad un passato non più tanto prossimo, forse perché è stato il primo conflitto dall'impatto mondiale... forse perché ci sono stati dei combattenti particolarmente ardimentosi, che sono passati alla Storia: uno fra tutti, il Barone Rosso.
A quanto vedo, questa tua storia intreccia il contesto bellico con quello più strettamente collegato, ovvero lo spionaggio: sono sicura che mi ci appassionerò, dato che amo molto le spy-story.
Che dire, poi, del tuo protagonista? Il tenente Von Knobelsdorff ha tutti i numeri per tenermi incollata davanti al video!
Te lo dico sempre: contatta un editore, cribbio!
 

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Ciao Old Fashioned,
il racconto inizia con una splendida descrizione che visualizza, quasi dipinge la mattinata con gli sfregi della guerra appena intuibili in distanza.
Le descrizioni vivide e ben documentate degli aerei, delle operazioni di decollo, di tutti i loro rumori e le vibrazioni lasciano ben intuire una conoscenza di prima mano dell'ebbrezza del volo.
La descrizione delle manovre di combattimento è avvincente, e si fa uso di splendide metafore come quella del tirante sbattuto dai vortici che si muove come un serpente decapitato.
L'atterraggio con un aereo in pieno cedimento strutturale è il momento più emozionante.
Colpisce quanto poca importanza quei piloti diano alla morte che li ha sfiorati e che ha ghermito due loro compagni. Sembra che la fede nel Walhalla sia reale per quei piloti, e il desiderio di conseguire una decorazione superi quello del poterla portare a lungo.
Bella anche l'immagine dei civili, visti da lontano e già dimenticati come se fossero avvolti da un incantesimo per permettergli di sgusciare inosservati tra i vivi.
L'irruenza di Von Knobelsdorff, appena trattenuta per il richiamo del comandante, si trasforma rapidamente in interesse quando intuisce la possibilità di una missione importante e pericolosa.
Complimenti per questo primo capitolo, che cattura fin dalle prime righe l'interesse.
MaxT :)

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Ciao,
Uffa! Era tutta presa dal dialogo tra Von Knobelsdorff e il Maggiore e il capitolo si interrompe sul più bello! 😅
Come mi piace questa storia! Mi ricorda quei bei film "di guerra" di una volta che guardavo con mio padre e mio fratello! Soprattutto mi ha ricordato un film sul Barone Rosso degli anni settanta, mi pare che Michael York interpretasse Von Richtofen. Insomma questo per dire che la storia mi sta prendendo un sacco già da questo primo capitolo!
Ho trovato davvero bella la descrizione iniziale, quell'ombra scura nel cielo soprattutto mi ha fatto subito pensare al fumo dei campi di battaglia. Anche il dialogo iniziale che ci presenta il protagonista è bello, sigh lo sapevo che il collega di Knobelsdorff, sarebbe morto 😔
Il duello nei cieli è a dir poco fantastico, sembra di essere lì con i piloti.
E l'atterraggio di fortuna... Mamma mia come mi è piaciuto... Ero tesissima, mi sembrava di sentire il rombo del motore dell'areo, a ogni pezzo che cedeva sentivo uno schiocco sinistro, in pratica lo stavo quasi pilotando io il biplano!
È bello quando l'autore ti catapulta così dentro la storia!
P.S. il protagonista mi piace, è il classico giovane idealista e romantico che vede i duelli nel cielo e la morte per la "Patria" come qualcosa di nobile e romantico... Chissà se nel corso della storia cambierà idea e capirà che la guerra non ha nulla di romantico...
Complimenti, davvero un gran bel capitolo, non vedo l'ora di proseguire la lettura! ♥️
AlbAM

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Eccoti (ed eccomi) Vecchio mio.
Provo a farti una recensione decente, con il cellulare che squilla di continuo e la nipotina numero uno che mi ruota intorno saltando e vociando come una forsennata è un'impresa tutt'altro che semplice.
Seconda guerra mondiale e aviazione: due argomenti a te cari nei quali dai davvero il meglio di te stesso.
L'introduzione al tuo personaggio principale, tale tenente von Knoblsdorff, lo presenta come un uomo granitico, amante del volo (quel sospiro mentre prende quota la dice tutta) ed estremamente coraggioso. Ma, soprattutto, un'abile pilota.
Durante una missione il velivolo viene colpito e il tenente è costretto ad un atterraggio di fortuna. Aereo distrutto e lui ferito, eppure quasi non se ne rende conto. L'unica cosa che sa è che vuole rimettersi in volo, il prima possibile.
L'occasione non si fa attendere. Quando il maggiore gli affida un delicato quanto pericoloso incarico di spionaggio, lui accetta di buon grado, senza nemmeno starci a rimuginare sopra.
Come sempre, le tue capacità descrittive sono impeccabili, permettono al lettore di immedesimarsi pienamente nel racconto, quasi come se ci si trovasse dinanzi allo schermo di una tv a guardare un film anziché al monitor di un pc a leggere una storia.
Ne vedremo delle belle, poco ma sicuro.
A presto Vecchio mio!

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Carissimo^^
Hai fatto bene ad avvisarmi. Attendevo questa storia e non so proprio come ho fatto a farmela sfuggire!
Rimedio immediatamente a questa mia mancanza.
Per prima cosa sono super-curiosa di vederti alle prese con l'ambientazione della Grande Guerra, ma già mi hai conquistata a questo primo capitolo.
Il mondo dell'aviazione non ha segreti per te e in questa introduzione ci hai trasportato nel periodo dei primi grandi traguardi di questo nuovo e innovativo modo di combattere.
Come sempre adoro i dettagli tecnici e le vivide descrizioni degli scontri aerei. Hai reso alla perfezione il romanticismo e l'eccitazione delle prime battaglie aeree.
Il nostro protagonista, un giovane e intraprendente tenente, è desideroso di fare il suo dovere in questa guerra e questo lo porta anche a ficcarsi in situazioni pericolose (ne è la prova la sua ultima ardita impresa e il suo desiderio di conquistare la Blauer Max).
Questa sua smania di combattere lo porta ad essere definito presuntuoso dai suoi compagni, ma la competizione e il desiderio di primeggiare sono parte del gioco^^
Ed è proprio la sua determinazione e il suo amore per il rischio a renderlo un buon candidato per i suoi superiori per una pericolosa missione di spionaggio.
Von Knobelsdorff è pronto a gettarsi all'avventura, ma sono certa che le cose si complicheranno presto per il nostro tenente.
Complimenti, come sempre è un piacere leggere i tuoi racconti.
Attendo con ansia il seguito^^
Alla prossima! :)
(Recensione modificata il 15/02/2021 - 12:54 pm)

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Carissimo eccomi qui! ^^
Sono così contenta che questa storia abbia visto la luce finalmente dopo la lunga e complessa gestazione :D
Qui si parla di spionaggio e io sto già con le orecchie dritte, perché insieme al giallo e al thriller è uno dei miei generi preferiti.
La cornice della Prima Guerra Mondiale rende il tutto ancora più interessante: i primi duelli aerei si sovrappongono ai combattimenti nelle trincee fangose, azioni fulminee si intervallano a lunghi e frustranti momenti di attesa e i combattimenti conservano ancora un'aura cavalleresca.
Il protagonista è un cavaliere dei cieli in effetti, audace, smanioso di mettersi alla prova e di superare i suoi limiti, anche se a rimetterci è il povero aereo :3
Sembra quasi non rendersi conto che ha rischiato la vita (e una morte orribile...), ma qualcuno pare aver notato le sue azioni e ha richiesto i suoi servigi.
Sono curiosa di vedere come il Tenente affronterà questa ennesima sfida ^^

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Ho sempre trovato che ci fosse una sorta di...come dire, poesia negli scontri aerei della prima guerra mondiale. Questi uomini che salivano su quelli che, per gli standard di oggi, erano dei trabiccoli tenuti sù con lo sputo (sto un pò esagerando, lo so), e poi si affrontavano in scontri all'ultimo sangue. Sempre votati alla distruzione del nemico, senza però dimenticare un certo codice cavalleresco. Tempi, in un certo senso, migliori di quelli che sono venuti dopo.

Ma veniamo a noi. Il protagonista mi sta già simpatico, e sebbene speri che arrivi sano e salvo alla fine della storia, ho la brutta impressione che gliene capiteranno di cotte e di crude. Ma in fondo forse è meglio così, altrimenti che divertimento ci sarebbe a leggere la storia?

Attendo con ansia il prossimo capitolo, a presto!

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Carissimo!!
Ciao di nuovo. Non pensavo di avere il tempo per recensire questo capitolo, e invece ho scoperto di sì, quindi sono subito volata (ahahahah, ma quanto sono divertente).
L'atmosfera e l'ambientazione sono perfette e io le adoro (ma tu già lo sai).
La descrizione della battaglia aerea, poi, è spettacolare.
Il nostro protagonista mostra quasi fin da subito un carattere tremendamente impulsivo. certo, all'inizio è tutto serio e composto, pronto a morire per il suo paese, ma sottosotto è un aquilotto esuberante.
Infatti, una volta che riesce miracolosamente a salvarsi la pelle, la prima cosa che fa è andare ad importunare il capo meccanico per riavere un aereo.
A questo punto Von Stade gli comunica la sua nuova missione, che ha a che fare con l'affascinante mondo dello spionaggio.
Prima non avevo fatto caso al dialogo tra il tenente e il maggiore, ma in realtà merita, così come quello tra Von Knobelsdorff e Hoffmeyer sugli aerei. Per non parlare di "non esiste medicina migliore dello Schnaps". Saggezza tedesca: una garanzia.
In realtà tutto, di questa storia, merita.

Scusami per la recensione breve, ti prometto che la prossima sarà migliore e più lunga.
Grazie mille e a presto!^^

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Carissimo,
attendevo la pubblicazione con gioia. ^^
Questo primo capitolo si apre con una splendida descrizione e un duello aereo altrettanto spettacolare, che introduce il protagonista: un giovanissimo e abile aviatore, che pare non temere nulla e si configura subito come persona orgogliosa e piuttosto spericolata.
Max porta a casa la pelle per un soffio, ma pare non rendersene conto. Chi ha più esperienza (o meno fegato) di lui, lo definisce "galletto". Certamente il ragazzo ha il proprio codice d'onore e si nota innanzitutto il suo voler combattere per la propria Patria.
I due civili che compaiono in chiusura capitolo sembrano personaggi sfuggenti, quasi difficili da inquadrare, tanto che si dileguano addirittura dai ricordi di chi li osserva.
Dal colloquio del tenente con il suo superiore si evince che ci sia in atto un gioco di spie e che la richiesta di chi tira le fila dell'operazione sia quella di avere il pilota più capace.
Max corrisponde al profilo evidentemente. Per essere bravo è bravo, ma chissà che il suo spiccato spirito di iniziativa non costituisca un ostacolo? ^^
Vediamo come reagirà alla missione che gli sarà assegnata.
Un bacio e alla prossima! :)

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Ciao^^
Finalmente sei tornato!
E qui ci catapulti in piena prima guerra mondiale, tra combattimenti aerei, assi dell'aviazione e guerra di trincea, come sempre ricostruita alla perfezione nei minimi dettagli. Ottime le battaglie aeree, lo spirito cavalleresco e cameratesco, ma anche "pionieristico" dei piloti, e la loro smania di conquistare la preziosissima onorificenza.
Von Knobelsdorff è un tipetto parecchio caparbio ^^
Un'ottima storia, che già dal primo capitolo promette benissimo.
Metto tra le seguite e attendo con trepidazione ulteriori sviluppi!

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Mio caro, tu posti e io precipito come uno Stuka sulle tue storie.
Sto ricambiando il trattamento che mi dedicasti tempo addietro.
Orbene, qui abbiamo un racconto che si prospetta assai godurioso.
E' piuttosto insolito trovare racconti sui reparti aerei nella Prima Guerra Mondiale quindi già questo primo capitolo ha captato il mio interesse.
Si prospetta inoltre una storia di spionaggio, quindi sono davvero curiosa di leggere come svilupperai la vicenda.
Per ora ti porgo i miei più sentiti complimenti per la resa, come sempre, impeccabile del contesto storico e per i particolari con cui hai strutturato le battaglie aeree.
In particolare ho apprezzato la nota - sì, va bene, non ho niente di meglio da fare che spulciare le note! - sulla storia del Blauer Max, il cui nome spero sia un augurio per l'omonimo protagonista.
Apprezzo moltissimo anche la scena del mancamento e le rispettive cure, come sempre.
Attendo con ansia il prossimo capitolo!

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