E ora se accendi la televisione troverai un'edizione straordinaria del TG, dove è riportato che l'Italia è stata improvvisamente sommersa da un acquazzone di lacrime la cui sorgente è localizzata specificatamente a casa mia!
MI HAI AMMAZZATO MA MALISSIMO, PORCA FARORE. SONO DISIDRATATA PEGGIO DI UNA FOGLIA SECCA. MI LANCI NELLO SPAZIO E SOPRAVVIVO COME I TARDIGRADI.
Da dove comincio, mio Dio... direi dall'inizio - e che inizio!
Tu dici di me ma con le tue metafore, il modo in cui personifichi l'ambiente, non hai proprio niente da invidiarmi. E' stato un incipit così dolce eppure così nostalgico che mi ha subito toccato il cuore. I verbi amorevoli che usi (baciare, abbracciare, accarezzare) trasmettono in un istante un affetto profondissimo - sia di Link verso il mondo che ha salvato, che gli è stato concesso vedere, finalmente risanato dalla malattia che lo aveva distrutto grazie al suo aiuto, sia del mondo stesso verso Link. L'ambiente lo accoglie con un amore ed una gratitudine sconfinati, lo culla al suo interno, gli offre un riparo ed un parco giochi in cui sentirsi già bambino prima ancora di tornare indietro nel tempo - un luogo sicuro dove ricordare senza dolore.
E Link ricorda. E fa male: lo intristisce, lo riempie di malinconia, di nostalgia, di visioni da incubo che hanno lasciato sulla sua pelle segni indelebili. Ma lui respira, e tra i ricordi sorride, perché come i pesci che saltano sulla superficie del lago con uno spettacolo di spruzzi visi amici emergono nella sua memoria e mitigano il dolore. Riflette sui suoi pensieri, sulle impressioni che ha avuto confrontandosi con le novità del mondo fuori dalla Foresta (un mondo che ama e che lo attrae ma in cui, alla fine, non si sente pienamente a casa), a cui il suo pensiero torna sempre con un affetto che davvero mi spezza il cuore. I piccoli spezzoni di immagini e le frasi che gli tornano in mente suonando le varie canzoni sono un'ulteriore introspezione nel suo modo di vedere e percepire le cose e ho adorato ogni paragrafo.
Il riferimento ai genitori che non ha mai conosciuto, e l'amore verso le figure che hanno poi colmato quel vuoto della sua vita, l'Albero Deku e Navi - e la promessa che le fa, che entrambi sanno sia impossibile da mantenere, e l'improvviso lampo di fanciullezza che lo coglie quando guarda l'albero e si dice, "ora ci salgo", e l'intera sequenza con la freccia ohMIO DIO MI RIPARTE LA LACRIMA
E' stato un magnifico omaggio alla serie, e un capolavoro da leggere.
I miei più sinceri complimenti.
Ti mando un abbraccio grandissimo,
(e un ananas piccolino piccolino, a cui seguono centomila altri ananas)
An13Uta |
