Recensioni per
Mission Obliterated
di Bloody Wolf

Questa storia ha ottenuto 48 recensioni.
Positive : 48
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
27/04/22, ore 18:01
Cap. 16:

Ciao, tesoro!

Sai già quanto mi mancassero Void e Casey, vedere quest'ultimo in particolare così emotivamente distrutto mi ha toccata tantissimo. ♡
Parto dal principio e inizio con il dire che mi sono sentita lì con Void; ho sentito viva la sua concentrazione sul compito che doveva portare a termine, ma anche i timori per qualcosa che riesce a sostenere però non affrontare come fosse un esperto in quel campo. Nel suo sangue freddo e nella sua abilità di non perdere le redini delle situazioni l'ho trovato molto umano.
Apprezzo come Void riesca sempre a conservare per sé le insicurezze che insorgono dalle difficoltà nelle varie situazioni in cui si trova, ostenti sempre sicurezza di sé davanti a coloro che incontra. Penso che questo suo atteggiamento, anche verso situazioni sconosciute, sia sicuramente frutto di un rigido allenamento e credo sia anche condizionato da un tenace temperamento maturato fin dalla più tenera età nell'arco delle vicissitudini vissute nella sua vita. Void è un uomo pragmatico e razionale, ha piena consapevolezza dei suoi limiti, non li forza perché sa che ciò potrebbe rappresentare un rischio per sé ma anche per la missione. In questa storia sta affrontando tante occasioni extraordinarie per lui e tante persone dalle caratteristiche più svariate, alcuni dubbi sono comprensibili anche per un agente esperto e temerario come lui.
Hai ricreato benissimo il clima di quella gara automobilistica con i suoni, i termini tecnici e l'atmosfera che si respira fra coloro che partecipano a quelle gare clandestine. Non ti sei soffermata solo sulla tecnica di quel momento, a tutto ciò che rende quelle gare identificabili, attraverso Void ti sei concentrata anche sull'anima dei piloti che affrontano una gara simile. Nei piloti si avverte una nota di spregiudicatezza e adrenalina. I pensieri di Void emergono fra tutti e mostrano il lato più razionale di questo evento, in primis il rischio che si corre a gettarsi in una folle corsa contro altre auto; Void ne è consapevole e spinge sull'acceleratore quanto basta per portare a termine la sua missione, le auto da corsa non sono chiaramente la sua passione, le affronta per necessità e cerca di non spingersi troppo oltre, anche consapevole dei suoi limiti in quel campo.
Ma passiamo al dolcissimo Casey. L'ho anticipato nella premessa, mi hanno commossa i suoi rimorsi di coscienza, come se la sua impotenza lo renda in qualche modo colpevole di fronte all'immenso dolore di Astrid; se questo dolore riemerge con una tale potenza significa che è stato molto profondo all'epoca e lo rimane tuttora. Il nostro detective dimostra una grande empatia, ha avvertito la sofferenza e si dispiace di aver contribuito ad accentuarla con una indelicatezza iniziale, ma in fondo lui non poteva immaginare il motivo che l'avesse condotta fino a loro per confidarsi. Non è affatto un caso che una telefonata a Void sia per Casey un modo per mantenere la promessa fatta ad Astrid. Mi piace davvero molto seguire step dopo step il modo in cui intrecci le trame, le unisci e le trasformi in tasselli di un'unica grande missione e proprio il destino ha deciso di intrecciate in questo quadro le strade di Void e Casey; un motivo più che valido affinché i due si ritrovino e intrattengano un rapporto, di qualunque natura esso sia.
Il dialogo tra Void e la donna è molto intenso, a renderlo così ricco di emozioni sono gli elementi studiati che hai costruito intorno a questo incontro; ti sei concentrata sulle singole azioni di entrambi, sei scesa nel particolare, hai concesso al lettore di sentire non solo le parole ma anche i pensieri con cui Void studia la sua interlocutrice. È una scena molto intima, nel senso più ampio del termine, e penso che la personalità complessa di lei contribuisca ad avvolgere nel mistero l'atmosfera che li circonda. Non sono riuscita a crearmi un'idea ben definita su Feng, talvolta la vedo come una criminale senza scrupoli, altre volte mi sembra di intravedere in lei anche una morale che le impedisce di spingersi oltre un certo limite nel compiere i suoi crimini. Tra loro aleggia una fiducia accorta, ma non penso sia solo strumentale per raggiungere uno scopo, da parte di Feng quello di eliminare un vecchio nemico; i due si sono studiati e continuano a farlo e non hanno intravisto un traditore, per lo meno non uno che ti pugnala alle spalle. Il dialogo assume risvolti molto interessanti non solo dal punto di vista umano, ma anche per quanto riguarda le indagini; l'intreccio entro cui si creano le piste stringe il nodo attorno alla soluzione e ci rende sempre più vicini alla resa dei conti, inoltre trovare personaggi già citati, anche nel novero dei criminali, scoprire dettagli sulla loro vita, rende ancora più interessante la pista che sta seguendo Void.

Sappi che sarò molto triste quando questa storia terminerà, ma allo stesso tempo avvicinarmi alla fine mi rende sempre più curiosa. ♡♡

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice e amica)

Recensore Junior
11/03/22, ore 20:18
Cap. 1:

Buonasera Bloody Wolf, sono Eryn :)
Sono capitata nella tua storia per caso e ho iniziato a leggere la trama e già mi aveva incuriosita, così mi sono messa a leggere il tuo prologo e lo trovo davvero molto interessante e ben scritto.
Mi piace molto come hai introdotto Void e come lo hai concluso con un perfetto finale del prologo "Fantasmi inesistenti.
Falle nella modernità della tecnologia.
Impronte che non portavano a nessuno.
Assassini senza volto.
Fantasmi nel bel mezzo del campo da battaglia."
Quest'ultima parte mi ha colpita molto e sono curiosa di sapere di più anche sul secondo protagonista.
Ho letto che ti piace l'angst e lo amo anche io :)
Continuerò a leggere la tua storia e la metto immediatamente tra le mie seguite, a presto!

Recensore Master
11/03/22, ore 19:39
Cap. 15:

Ciao, tesoro!

Finalmente sono qui e colgo l'occasione per fare una premessa più o meno rapida. Ammiro troppo ciò che crei in questa storia. Intorno alla relazione che costruisci tassello dopo tassello tra i due protagonisti affronti tante questioni serie con particolare attenzione alla verosimiglianza. Offri la consapevolezza dell'esistenza di questioni che ai più sfuggono, questioni di cui non ci è consentito sapere molto, ma tu sei sempre bravissima a maneggiare queste poche informazioni riproducendo nei dettagli un contesto complesso e misterioso. Dall'altra parte affronti questioni molto più comuni, riguardano la sfera umana, possono accomunare una vasta gamma di persone e ciò consente di empatizzare con emozioni e sentimenti che tratti.
Tutto ciò per invitarti a non avere dubbi e a non lasciarti frenare dal clima internazionale; leggendo ho avuto la percezione di dimenticare ciò che sta succedendo nel mondo.
Ora mi appresto a commentare il capitolo per provare a dirti tutto senza dilungarmi esageratamente.

La figura di Feng è stata appena accennata nel capitolo precedente; in questa sua prima vera descrizione, ella appare come una donna dalla personalità interessante, in primis viene messo in luce come la sua morale vacilli su una illegalità misurata e ho motivo di credere che non lo faccia solo per non macchiare ulteriormente la sua fedina penale: non desidera che il suo nome venga collegato ad un omicidio, trovo in questa sua scelta uno spunto di riflessione.
Feng risulta essere una donna da maneggiare con cura e Void inquadra subito quale possa essere il migliore approccio con lei al fine di ottenere maggiori informazioni. A Void non resta che valutare un margine di rischio, quanto basta per conquistare la fiducia della donna. Poche volte abbiamo potuto notare Void in difficoltà nel corso delle sue missioni, le sue reazioni fisiche non lo celano. Nonostante Feng e Void si scontrino intellettuale, lui cerca di giocare ad armi con pari con lei, ammette con onestà di trovarsi in una posizione di svantaggio, nel mirino di un'interlocutrice molto logica, razionale e attenta ai dettagli. Da questa presa di coscienza, le mosse di Void iniziano a giocare finemente tra omissioni e verità, la tiene in un perfetto equilibrio per non compromettere quell'incontro cruciale.
In un frangente in particolare ho avvertito complicità tra loro, quasi come se fossero accomunati da un'esperienza di vita simile, benché Void continui ad ammettere di essere diverso per certi versi dai criminali (ciò che sicuramente gli consente di sopportare il suo lavoro); Feng, facendosi forte con le influenze di cui è capace la sua personalità, costringe Void a svelarsi su affari molto intimi.
Questo colloquio, reso suggestivo dall'atmosfera che crei, lascia uno spiraglio anche per il pensiero di Casey. Per un uomo che porta stampato sulle nocche delle mani la morte, trovo estremamente significativo mettere in discussione la propria morte, intrecciare la vita a quella di un altro essere umano e dispiacersi di non poter vivere perdendo così questo rapporto sul nascere.
E poi c'è il ricordo del suo passato che persiste a bussare nella sua mente. L'approccio fisico con Feng innesta la reminiscenza del suo addestramento, lo guida verso una misurata resistenza, quasi impassibilità convinto sia la strada giusta per la vittoria. Ho trovato molto interessante la riflessione sull'umanità di Void. Il passato lo ha formato e lo ha inesorabilmente influenzato; lo ha indurito, ma anche reso più fragile, lo dimostra il fatto che lui stesso sia un uomo molto introspettivo verso se stesso. Ciò che è stato dalla nascita, prima delle esperienze negative vissute, è ancora lì, sepolto da qualche parte e gli ultimi eventi lo stanno riportando a galla, missioni e incontri, Casey compreso.
Per certi versi Void combatte come se fosse un automa, così gli è stato insegnato e non è facile per lui trattenersi, una ragione in più per credere che ciò che fa non sia incentivato da convinzioni sincere.

Anche Casey pensa a Void e ogni sensazione negativa viene ricollegata a lui dal detective; Casey è palesemente preoccupato. Anche in questo caso il contesto ambientale è molto suggestivo, rispecchia e rende concrete le emozioni di Casey. La conversazione che sta per affrontare lo pone a disagio, un disagio manifestato da lui stesso.
Questo capitolo ha rappresentato davvero una svolta, a partire dal personaggio di Astrid, la quale assume sempre più importanza nella storia ed entra nel cuore del lettore e in quello di Casey con la sua triste storia. Astrid non rappresenta più solo l'agente dell'FBI, si mostra pacata e accondiscendente nel trattare questioni personali, mostra semplicemente se stessa oltre il distintivo.

Mi auguro che Void possa ottenere qualcosa, lo vedo determinato a colmare le sue difficoltà, a muoversi in un mondo di menzogne; prova a pensare come loro, talvolta agisce come loro, ma lo fa a fin di bene.
Importante dirti che ho apprezzato molto i tecnicismi sulle auto, non sono solo verosimili, sono anche utili per immergersi nel racconto e per imparare qualcosa di nuovo.
L'ultimo paragrafo è avvolto nel mistero e mi ha davvero molto incuriosita, ora sei proprio costretta ad aggiornare (sì, è una minaccia perché adoro tutto)! ♡♡

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice e amica)

Recensore Master
23/01/22, ore 14:12
Cap. 14:

Ciao, tesoro!

Il mio ritardo è sempre orribile, ma quando finalmente riesco a dedicarmi a questa lettura il mio cuore si riempie di gioia, sai già quanto io ami i personaggi che hai creato. ♡

Hai dedicato questo capitolo alla loro comune indagine, ad uno stesso preciso momento in cui lavorano su due fronti con le piste e le conoscenze che hanno a disposizione per raggiungere obiettivi comuni, anche se talvolta esse trovano un punto d'unione. Le vicende che ci narri in questo capitolo sono costellate dall'introspezione che accennano al passato dei protagonisti, ma prevalentemente rimarcano gli uomini che sono diventati e il modo in cui vivono questa esperienza che per certi versi è nuova per entrambi.
Void tende spesso a collaborare con le sue conoscenze, non sempre legali, per raggiungere i suoi obiettivi. Si trova in America, ma non dimentica affatto le sue origini. Provo ad ipotizzare, non garantisco di essere nel giusto, ma ho l'impressione che intorno a Void aleggi sempre un'immagine fanciulla legata al suo passato. Le sue origini continuano inevitabilmente ad accompagnarlo e con esse Void sembra avere un rapporto ambiguo. Non esiste qualcosa che lui possa chiamare davvero "casa", l'idea che si avvicina di più è il luogo in cui nato. È molto sottinteso, ma credo che la lingua abbia su di lui una sorta di effetto materno, benché la sua patria per lui sia carica di ricordi orribili. Dentro di lui albergano ricordi dolci e amari, da cui per certi versi sente anche la necessità di distanziarsi; una naturale attrazione lo porta ancora su quelle terre, perennemente segnate dal forte trauma che ha vissuto. Non è difficile credere che questo contatto suo connazionale, per quanto abbia una moralità dubbia, sia considerato "casa"; dopotutto Void stesso vive al limite dell' "onesto". A tal proposito mi sento di fare una considerazione su un aspetto che in questo capitolo è stato molto limpido. Parlando del nipote del suo contatto, sei riuscita a renderlo "umano", nonostante gli atti criminali che gli vengono addebitati. Nel momento in cui Void raggiunge Vladimir si avverte un'atmosfera confortevole, nonostante tutto, ci si immerge nella mente di Void e nelle sue sensazioni. È una sensazione strana per un lettore come me che si trova dalla parte della legalità, ma si trova proprio qui la tua bravura: hai saputo condannare i suoi reati, pur mostrando il lato umano di quest'uomo, quel lato confortevole che accoglie Void, seppur i due siano molto diversi.
Come anticipavo, ancora una volta entrare nella mente dei tuoi personaggi è stato molto piacevole; per quanto io li conosca ormai, sai sempre come aggiungere quel passaggio in più che li rende ancora più familiari. Void considera l'unicità di questa missione, è un soldato esperto, ma non ha mai avuto l'occasione di seguire una pista più complessa, le missioni passate si risolvevano molto più rapidamente; nonostante vorrebbe interromperla velocemente sente che qualcosa gli sfugge per portarla davvero a termine. Il suo umano desiderio è quello di ritornare nella sua comfort zone, eppure inizia a mostrare un atteggiamento molto simile a quello di un detective come Casey; insomma, lentamente ci stai mostrando come Void e Casey non siano poi così diversi e possa esserci in futuro un terreno di vero e sincero incontro per loro, stai già iniziando a gettare le basi in vista di quel momento.
Tornando a parlare di Casey (il mio amore indiscusso!), è molto toccante l'empatia che lo porta in relazione con le sofferenze altrui. Non che sia bello vederlo stare fisicamente male per questa ragione, ma non si può fare altro che apprezzare la sensibilità che mostra nei confronti di quelle sfortunate ragazze. È molto profondo il suo interrogarsi sulla cattiveria umana. Non avresti potuto costruire meglio il rapporto tra Casey e Antonio, è ricco di silenziose comprensioni cariche di un affetto che non sminuiscono mai i ruoli che si trovano a ricoprire.
Anche in questo caso hai creato un legame a distanza tra Void e Casey; il pensiero di Void pesa sulla sfera emotiva di Casey, teme di perderlo e che tra loro possa esserci un addio prematuro. La pressione emotiva per Casey per questa indagine arriva perciò da più fronti, la chiamata da parte dell'agente dell'FBI non ha affatto giovato.
Lo stesso Casey, al pari di Void, avverte il peso di questa missione. Stanno viaggiando sugli stessi pensieri e la stessa prospettiva degli eventi; anche se ancora non lo sanno, credo sia proprio questo aspetto che prima o poi riuscirà a ricongiungerli.
Il ricordo di Void sul colloquio passato con gli agenti dell'FBI è stato molto interessante. Scopriamo un altro tassello del passato di Void, le basi su cui si fonda la sua collaborazione con i federali ed infine il primo incontro (con annessa prima impressione) tra Void e Astrid.

Il finale mi ha lasciata con il fiato sospeso e con una buona dose di angst. Il sorriso di quella donna non promette nulla di buono. Nella delicatezza del momento finale che hai descritto, viene infusa tantissima curiosità.
Arrivo tardi, ma quando arrivo non posso che trasmetterti tutta la mia stima per la complessa trama che stai con efficacia costruendo! ♡♡

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice e amica)

Recensore Master
07/01/22, ore 14:48
Cap. 9:

Ciao, mi vergogno quasi di essere passata così in ritardo da questa storia e da questa bellissima coppia, ma devo ammettere che mi era venuto il dubbio che tu non volessi più continuarla, oppure che ti fossi definitivamente trasferita su Wattpad (che a me non piace e a cui comunque non riesco più ad accedere)... e non volevo ritrovarmi a leggere l'ultimo capitolo pubblicato... senza sapere se proseguirai la long!
Spero che tu mi possa rassicurare in proposito, mi dispiacerebbe non sapere come andrà a finire la vicenda di Void e Casey (ormai li shippo come se non ci fosse un domani!).
È semplicemente meravigliosa la scena di Vopid che guarda Casey prepararsi per il lavoro, non si potrebbero immaginare due persone più opposte, Void fa tutto con accuratezza ed estrema precisione e Casey... Casey è il caos personificato! XD Si sveglia in ritardo e non sa nemmeno se ha messo la sveglia, si spoglia e si veste davanti a Void come se fosse da solo, si dimentica il cellulare e deve tornare indietro a prenderlo... insomma, mi sono rotolata, davvero, e mi immaginavo la faccia di Void!
Però, nonostante la sua aria apparentemente svagata e imbranata, Casey è davvero un detective eccellente, mi ha colpita moltissimo sia per come ha rimesso al suo posto l'agente dell'FBI sia, soprattutto, per la sua bravura nell'interrogatorio al timoniere. È riuscito a scoprire praticamente tutto quello che voleva sapere sul traffico di esseri umani e sul coinvolgimento di Geoffrey con un'abilità insospettata, mi ha lasciata davvero a bocca aperta!
Sono stata molto contenta di vedere che Void ha atteso il ritorno di Casey, sembra proprio che le cose stiano cambiando anche per lui, si rende conto lui stesso che quel giovane uomo, con la sua semplicità e spontaneità, ha fatto breccia in anni e anni di addestramenti e condizionamenti. Casey è generoso e aperto, soffre anche solo nel pensare che al mondo esistano persone che si divertono o che guadagnano nel fare del male agli altri, e sente che Void non è così, lui uccide per una missione, non per guadagno o per piacere. Così vuole aiutarlo, gli chiede chi è il suo prossimo bersaglio, vuole lavorare con lui. Void inizialmente esita, è un lupo solitario, non lavora con nessuno, ma Casey è diverso, lui sente che può fidarsi e che anzi il suo aiuto potrà essergli molto utile.
“Inoltre, concedimi di accettare la minaccia di morte e farne tesoro, vedrò di trovare un modo per non farmi tagliare la gola anche se preferirei qualcosa di meno doloroso, sparami e basta in caso.”: vabbè, poi come fai a non adorare qualcuno che ti dice una frase del genere, sapendo che sta parlando con un sicario vero e che quella frase per lui non è uno scherzo? XD
Il ricordo di Void, tuttavia, fa capire che per lui non è mai stato facile fare parte di una squadra, nonostante il discorso del suo Caporale che gli spiega come debba muoversi all'unisono con i suoi, lui si è sempre sentito più a suo agio come lupo solitario... eppure adesso si trova a collaborare con la persona più improbabile del mondo, non solo perché è un detective, ma anche perché è così caotico, semplice, disordinato e... adorabile! E anche lui si chiede cosa diavolo gli stia accadendo per comportarsi in modo così opposto alla sua indole!
Void e Casey sono davvero meravigliosi, spero sinceramente che tu non abbia abbandonato questa storia o EFP, perché sarei veramente molto dispiaciuta di non poterla più seguire ( e mi piacerebbe anche leggere la nuova storia che stai scrivendo!).
A presto (spero)!
Abby

Recensore Master
10/10/21, ore 10:40
Cap. 13:

Ciao, tesoro!

Finalmente sono qui. ♡
Ultimamente sono una lettrice pessima, ma non ho mai smesso di pensare a questo tuo capitolo, diciamo che mi ha accompagnata in diversi momenti delle giornate ed è giunta anche la predisposizione mentale giusta per riorganizzare le idee che ho raccolto durante la lettura. ♡

Si può dire che hai dedicato un intero capitolo al mio detective preferito. Sei entrata nel merito delle migliori facoltà di Casey, come sei entrata nel merito dei rapporti più importanti della sua vita, quelle persone che hanno contribuito a irrobustire il suo carattere a seguito dell'abbandono del padre.
Ci consenti di entrare nel vivo della missione di Casey e Antonio. Non smetti però di parlarci di Void, anzi non manchi mai di intessere un intreccio perfetto tra il percorso lavorativo di Casey e quello di Void. Anche se i due si trovano geograficamente lontani, Casey nel corso delle sue indagini segue con interesse i movimenti di Void.
Nel corso dei tuoi capitoli, noto sempre l'espressione delle tue abilità; in particolare in questa occasione è evidente quanto tu sia bravissima a farci viaggiare con la mente in giro per il mondo, sottolineando le più piccole peculiarità nazionali che rendono un personaggio verosimile e unico.
La pista trovata da Casey con l'aiuto e il supporto affettuoso di Antonio è ottima. Un nome può aprire molte piste, è una miniera d'oro in una missione di questo genere e di questa portata, il tempismo può riuscire a salvare molte ragazze e più persone su più fronti stanno lavorando affinché esse possano tornare a casa sane e salve.
Mi piace sempre tantissimo il modo in cui sottolinei le caratteristiche di Casey. Non forzi mai la descrizione, la rendi in modo molto naturale attraverso una focalizzazione molto ravvicinata sul personaggio. Dettagli, movenze, pensieri e parole sono tutti funzionali e ben pensati per rendere una descrizione fluida del personaggio.
Gli interrogatori di Casey sono sempre efficaci, ce lo hai mostrato in più occasioni. Quella del detective è una predisposizione indiscussa a domande mirate e incalzanti, perciò efficaci. È davvero molto difficile immaginarlo ricoprire un altro ruolo lavorativo con questi presupposti; nonostante non sia stato semplice per lui entrare a far parte delle forze dell'ordine, la sua personalità lo ha reso un perfetto poliziotto. È molto significativo anche il fatto che all'inizio si limiti ad ascoltare, desideri studiare il sospettato; ciò dimostra che non è solo un uomo caratterizzato da una spontaneità che
lo rende estremamente sincero, ma anche da logica e intelligenza.
La panoramica sulle indagini è sempre molto chiara sia per Casey che per i lettori. Come dicevo, lasci che la narrazione sia guidata e accompagnata dal fortissimo legame tra Casey, che rappresenta la polizia nell'arco delle indagini, e Void, che è parte integrante di quella pista proprio per la natura stessa di essa. Casey diventa un informatore, nella profonda convinzione che la missione di Void sia giusta; egli non viola il suo ruolo, anzi è convinto di affiancare la giustizia di Void, di assecondarla e di rafforzarla.
Hai creato un intreccio anche ai livelli superiori, oserei dire a livelli politici, citando una Russia determinata a chiudere affari che riguardano i suoi concittadini. Per Casey non è difficile cogliere l'identità dell'uomo che sta lasciando più di una impronta lungo le loro indagini, come anche il legame tra esse e la nazionalità di Void. Per i metodi che usa Casey è un po' più lento, giunge più tardi all'obiettivo, ma non per questo le sue indagini risultano meno efficaci, anzi è spinto da una forte compassione verso quelle povere ragazze che fa di tutto per salvare.

Non ti limiti mai a presentare l'uomo di legge, le sue fragilità sono parte integrante delle sue doti, non ostacolano il suo operato, ma necessitano anche di essere accudite. Non c'è nessuno più indicato della madre per questo compito così delicato. È calzante la loro telefonata per riordinare le forti emozioni.
Temevi di non riuscire ad esprimere tutto il potenziale nella telefonata tra Casey e la madre. Invece ho avvertito tutto ciò che caratterizza il loro rapporto, ciò che lo rende unico e irreplicabile. Casey riceve accoglienza e lui sa di poter contare su di lei ogni volta che il peso dall'emotività minaccia di schiacciarlo. Da come interpreti le parole di questa donna il conforto sembra reciproco. Casey condivide i propri successi con la madre, l'orgoglio della donna è una boccata d'ossigeno per lui. Sono anche convinta che in questo frangente ci sia una serie di sottintesi che riguardano il loro essere e il loro passato comune. L'orgoglio della madre è quasi terapeutico per lui, un modo per combattere le difficoltà dovute al disturbo. La madre si mostra davvero fortissima dopo quello che ha vissuto tra l'abbandono e la sofferenza dei figli, ma conosce Casey e sa che lui è l'ultima persona a cui mostrare il suo dolore. Tratta i suoi figli ancora come bambini da proteggere e in un certo senso lo sono.
La successiva comparsa di Antonio sembra recuperare la stessa atmosfera della telefonata appena conclusa. È sorto un legame naturale tra Casey e il suo capo; nessuno dei due era intenzionato ad instaurarlo, è nato in modo molto naturale. Dimostri come la genetica negli affetti valga poco, che la persona sia consapevole o meno di questo sono sempre i sentimenti che si provano ad offrire una nuova ragione.
A tale proposito mi permetto di riportare una frase che secondo me è stata molto significativa: "un gesto il suo che lo rese felice facendolo sentire parte di quel mondo che per lui andava troppo lentamente." La calma a cui Antonio lo costringe consente a Casey di sostare in un mondo a cui si sente estraneo spesso e volentieri, ma non accanto al suo capo. Antonio si fida di lui, non mette mai in dubbio la sua integrità, il senso di protezione che prova verso quel giovane è più che legittimo.

L'ultimo punto che mi sento di sottolineare è l'esplicito contrasto tra il vortice di emozioni in cui Casey spesso e volentieri entra e la freddezza di Void, che nonostante tutto continua a portare avanti una missione prettamente umanitaria per le vittime coinvolte. Solo il pensiero della presenza di Void anche se lontana calma Casey. Non possono fare più a meno l'uno dell'altro anche nel corso di queste indagini, ma soprattutto non possono più evitare la certezza di non essere soli nel raggiungimento dei loro obiettivi. Vige tra loro un esplicito accordo di collaborazione che si trasforma in un esplicito porto sicuro nel quale rifugiare le loro ambizioni.

Perdonami per questo immenso ritardo, porto questa storia nel cuore e così sarà sempre anche quando impiegherò più tempo a fartelo sapere. ♡♡

A presto!
Un abbraccio immenso
-Vale (sempre tua affezionata amica e lettrice)

Recensore Master
27/09/21, ore 19:59
Cap. 8:

Eccomi qua, come avevo promesso volevo leggere un nuovo capitolo della tua storia senza aspettare millenni!
Certo che per un lupo solitario come Void trovarsi in casa un giovane come Casey, che parla di tutto quello che gli viene in mente, dev'essere proprio un'esperienza di vita, ma non ne è infastidito e direi quindi che è un ottimo segno! Anche se poi Void cerca di riportare l'argomento sul tema che gli preme, la cattura di Geoffrey... ma ci sono altri segnali molto positivi, tipo il fatto che non tolga la mano di Casey dal suo ginocchio e che gli offra perfino di rimanere a dormire da lui! Non riesco a commentare in modo esauriente tutto lo scambio di battute tra i due, sì, beh, più che altro è Casey a parlare, ma anche Void si sta pian piano aprendo, si scioglie, si interessa alla vita di Casey e sembra anche prenderlo in giro. Insomma, sta facendo veramente dei passi da gigante e sicuramente è tutto merito di Casey che, con la sua spontaneità, lo fa sentire accettato, accolto, una persona che può far piacere avere vicino e non solo il sicario da temere.
Del resto anche Casey non è una persona accettata dal resto del mondo, molti hanno dei pregiudizi su di lui per l'iperattività, e per questo ha avuto la grande delusione di non essere accettato nell'esercito (ma si è rifatto alla grande, fortissima la storia della nonna detective!). Per lui è più facile capire una persona come Void perché anche lui ha avuto le sue delusioni, si è sentito inadeguato, non è stato accettato dal suo stesso padre. È proprio vero, Casey e Void sono due facce della stessa medaglia.
Mi è piaciuto molto anche tutto il pezzo in cui Casey si fa delle fantasie su Void e poi si rimprovera, è chiaro che lui è già molto attratto dal russo, mentre non è ancora dato sapere cosa potrebbe pensarne Void. I segnali sembrano buoni, ma potrebbe anche essere solo amicizia... anche se ammetto di essermi sciolta quando, la mattina dopo, Void ha portato le ciambelle a Casey per colazione, è una cosa così tenera (che penso Void non abbia notato), quasi da fidanzatini! E l'atmosfera che si crea tra loro diventa più dolce, quasi intima... con Void che ricorda a Casey che dovrebbe anche fare il suo lavoro di detective!
Un bellissimo capitolo, ho adorato questo tenero avvicinamento tra Void e Casey e sono molto curiosa di scoprire come procederanno le cose tra i due, mi pare proprio che, lentamente ma inesorabilmente, stiano andando nella "direzione giusta".
Complimenti, come sempre la storia è piacevolissima e questo capitolo è stato anche molto divertente, adoro gli scambi di battute tra Void e Casey, Void cerca di essere freddo e laconico ma con Casey non ci riesce!
Appena posso torno a leggere, questi due mi piacciono tantissimo!
A presto!
Abby

Recensore Master
18/09/21, ore 16:13
Cap. 7:

Ciao, eccomi ritornata alla tua bellissima storia e devo dire che mi dispiace davvero tantissimo vedere che una storia così bella, interessante, coinvolgente e ben scritta ha così poche recensioni, tante volte viene da pensare che non valga nemmeno la pena scrivere e pubblicare, tanto la gente legge e recensisce sempre le solite storie, quasi mai originali, sempre nei soliti fandom e possibilmente con le solite coppie più popolari.
Comunque tu sei talmente brava che sono certissima che non ti debba preoccupare delle recensioni, una storia originale come questa magari non ha visibilità su EFP ma per me potrebbe benissimo diventare un libro! Per cui coraggio, diverse persone che conosco sono riuscite a pubblicare davvero e io sono certissima che anche tu potresti farlo.
Dolcissimo e tenero Casey che si sente felice perché Void, prima di compiere la sua missione, ha chiesto a lui se l'uomo che voleva colpire fosse veramente un malvivente e questo gli ha dato ancora una prova del fatto che Void in realtà è una persona corretta e leale e che non farebbe mai del male agli innocenti. Io penso che Casey sia già un bel po' innamorato, chissà se se ne è reso conto?
Ed ecco che quel Geoffrey, che mi aveva piuttosto impensierita già nello scorso capitolo, ritorna e si scopre che in effetti è anche più pericoloso di quello che pensassi, violenta e uccide le ragazze e ha stuprato anche la nipote del capo di Casey, distruggendole la vita. È quindi un serial killer e uno stupratore seriale e mi tranquillizza molto pensare che adesso Casey e Void in un certo senso "lavoreranno insieme" per catturarlo (o per ucciderlo, se arriverà primo Void!). Mi è piaciuto molto anche il sovrintendente Torres di Duluth, è stato una piacevole sorpresa perché, in genere, questi personaggi non sono affatto contenti né tanto meno collaborativi quando un detective di un altro distretto viene a "immischiarsi", invece Torres ha ascoltato attentamente Casey ed è sembrato molto partecipe anche del dolore di Antonio e delle famiglie delle ragazzine stuprate e uccise e questa non è una cosa scontata, anzi!
Molto bello poi l'incontro tra Casey e Void, ancora una volta si percepisce che Casey è attratto dal russo, ma anche che si fida completamente di lui e che vorrebbe che potessero collaborare. Void però è reticente, ovviamente le sue esperienze di vita e gli abbandoni non gli consentono di essere così fiducioso negli altri, nessuno può assicurargli che Casey non lo deluderà come già hanno fatto altre persone, Void non vuole più essere ferito. Intanto però la storia che Casey gli racconta e la sua ferma volontà di affiancarlo per distruggere il traffico di droga è un buon punto di partenza per spingere Void ad avere maggior fiducia in Casey.
E proprio mentre loro parlano arriva la notizia che Geoffrey è stato intercettato e adesso i due dovranno decidere insieme come muoversi, Casey preferisce non agire subito per avere la possibilità di smascherare i "pesci grossi" che stanno dietro il delinquente e pare proprio che l'offerta della birra gelata da parte di Void sia una sorta di "accordo siglato" tra lui e Casey che li porterà a collaborare e, spero, anche a qualcosa di più, mi sembra sempre che ci sia l'elettricità nell'aria quando quei due sono insieme!
Complimenti anche per questo bellissimo capitolo, cercherò di proseguire il prima possibile!
Abby

Recensore Master
06/09/21, ore 18:13
Cap. 6:

Eccomi qua, scusami davvero tantissimo per il ritardo, spero di riuscire ad essere più puntuale d'ora in poi!
Anche perché le cose cominciano a farsi davvero interessanti ora che Void ha chiesto informazioni su Casey dimostrando così che, nonostante il suo fare da lupo solitario, si sta interessando a lui... in più di un senso. Certo per Void non è facile arrivare a pensare che esistono persone che fanno del bene disinteressatamente, non ne ha incontrate tante in vita sua, ma Casey è proprio così e credo anche che sia questo suo candore ad affascinarlo tanto.
Beh, poi anche Casey non è così disinteressato come vorrebbe sembrare, visto che in fondo al cuore sperava di ritrovare Void a casa sua e di poter iniziare qualcosa con lui... però il ringraziamento che il russo gli ha lasciato è comunque prezioso, una pista per il caso che non riesce a risolvere, il ringraziamento più insolito ma anche più adatto a Void! Mi è piaciuto molto il modo in cui Casey, così adorabilmente spontaneo, è andato immediatamente a riferire il nuovo indizio a Antonio spiegando pure come ha fatto a ottenerlo, senza peli sulla lingua. Sai, tante volte mi viene da pensare che sarebbe meglio se fossimo tutti come Casey, senza tante sovrastrutture mentali ma capaci di dire esattamente quello che pensiamo e che proviamo! Ad ogni modo tra Void e Casey si è instaurata una sorta di collaborazione speciale, visto che il sicario si rivolge a lui per chiedere informazioni sull'uomo che è stato mandato ad uccidere, scoprendo che si tratta di un pericoloso e spietato trafficante di prostitute e che quindi merita di essere giustiziato senza pensarci due volte. Come ti ho scritto fin dalla prima volta, mi piace moltissimo questo lato di Void, vorrebbe sembrare spietato e senza sentimenti, uno che uccide solo perché è il suo mestiere, invece non è così perché ogni volta vuole sapere se la persona che ucciderà si merita quella fine, colpisce sempre e solo criminali che non mancheranno a nessuno e quindi ha un suo codice d'onore ben preciso, non è certo un sicario e un mercenario come gli altri. Mi è piaciuto molto anche il fatto che Void non abbia ucciso il capitano dell'imbarcazione, nonostante lo avesse minacciato, si è limitato a stordirlo per poi farlo catturare dalla polizia, farlo interrogare da loro e far liberare le donne prigioniere. L'altro uomo che Void ferisce, invece, riesce a scappare, ma la cosa che mi ha incuriosito è stata soprattutto che Void non era del tutto convinto delle informazioni su di lui, lo riteneva un pesce piccolo, un criminale sì ma non di quelli così importanti da scomodare un cecchino scelto come lui. Ho la sensazione che il fatto che Geoffrey sia sfuggito a Void potrebbe causare guai in futuro, spero di sbagliarmi, ma temo che sia così.
Infine, a quanto pare, Casey è riuscito a raggiungere Void fino a Duluth, ora mi chiedo davvero cosa succederà, visto che tra i due c'è un chiaro interesse...
Spero di passare al più presto dal prossimo capitolo e scoprire cosa succederà quando Void e Casey si incontreranno di nuovo!
Complimenti per la storia e per la tua bravura sia nella rappresentazione dei personaggi in tutte le loro sfaccettature che nelle scene di azione, quelle che per me sono sempre proibitive! XD
Ancora complimenti e alla prossima!
Abby

Recensore Master
04/09/21, ore 01:12
Cap. 12:

Ciao, mia cara!

Domattina riceverai finalmente la mia recensione ♡

Mi avevi lasciata con una certa ansia nello scorso capitolo, se non ricordo male è l'omicidio più difficile per Void, caratterizzato da una buona dose di imprevedibilità e inedito per lui. Ho temuto fino in ultimo che la situazione potesse complicarsi ai danni dell'assassino. L'intoppo c'è stato davvero con la droga, eppure è stato previdente, ha giocato d'astuzia e d'esperienza, riuscendo ad arginare con preparazione anche quella minaccia. Alla fine non si è rivelata una missione troppo alla cieca, ha organizzato tutto ciò su cui avrebbe potuto mantenere un saldo controllo. Ha ideato un omicidio all'improvviso con estrema precisione.
Riesci sempre a creare una forte empatia tra i personaggi e il lettore. In questo e nello scorso capitolo si sente proprio sulla pelle in disgusto di Void per la sua vittima. Hai inquadrato quanto sa essere viscido quest'uomo grazie alla descrizione del contesto, ma anche le sensazioni a caldo di Void sono state determinanti per farsi un'idea ripugnante dell'essere (uomo per lui in effetti è un complimento).
Anche in questa secondo step della missione non manchi di sottolineare l'abilità di Void nel simulare interesse nei confronti di quest'uomo alquanto discutibile; deve fare violenza a se stesso per compiere un approccio così intimo consapevole dei crimini di cui è macchiato. Il poco tempo che ha a disposizione per chiudere la pratica aggiunge molta adrenalina, anche in questo caso ti ringrazio per non aver fatto subire a Void un amplesso con questo individuo (siamo a rating rosso, quindi posso fare anche la recensione rossa, vero? xD), sarebbe stata una tortura per lui in primis, per me, ma penso anche per te in veste di autrice.
È interessante poi l'opinione di Void circa la droga, ci dice molto di lui e della sua personalità; il confronto con gli americani è stato illuminante sotto questo aspetto. È un ricordo doloroso per Void, non penso tanto perché le ha prese, quanto piuttosto per il contesto e per la triste consapevolezza di quanto l'uomo possa essere succube di simili sostanze per sentirsi qualcuno a spese di altri. Assumere droga prima del sesso non è molto diverso. Sei riuscita a farmi odiare i soldati americani (spero che dopo questa esperienza Void non mostri riserve verso Chris e faccia di tutta l'erba un fascio), impresa ardua che tu hai centrato in pieno, mi tocca riconoscerlo. Ho letto anche un accenno storico sulle rivalità tra americani e russi, un altro merito a te per un riferimento così ben piazzato e che alza ancor più il livello di questa storia dal punto di vista istruttivo. Per come ci hai sempre presentato Void è chiaro che la gente arrogante gli vada di traverso, lo ha sempre dimostrato innanzitutto nel corso del suo lavoro; la droga stimola gli istinti peggiori nell'uomo, inibisce la ragione, tutto ciò che Void non riesce a concepire.
Void è stato temprato da anni di addestramento e riesce ad esibire tutta la sua forza di volontà, la quale lo costringe a resistere agli effetti della droga e al ribrezzo che quest'uomo gli suscita. Le ipotesi possono essere solo due: o è molto scaltro Void o è particolarmente ingenua la vittima perché lo sta bellamente fregando davanti ai suoi occhi. Fatto sta che gradisco e anche molto!
Negli istanti dell'omicidio si denota dai pensieri di Void che è sempre molto consapevole ogni volta che porta a termine il suo lavoro, anche ora che ormai dopo anni è diventata una sorta di abitudine, per esempio non lo infastidisce più scrutare la vita spegnersi nello sguardo delle sue vittime; il suo unico pensiero si posa sulle vere vittime di efferati carnefici senza scrupoli, è per loro che agisce sempre, non mosso unicamente a compassione, ma soprattutto per giustizia, la quale è un incentivo: annullare la vita di uomini che non meritano di respirare.
I pensieri successivi sono ancora più toccanti. In pratica lui si augura che l'umanità scorra ancora nelle sue vene, si augura di non aver perso il controllo della sua coscienza, di non aver perso inibizione a causa dell'estrema facilità con cui uccide. Penso che in questi suoi timori la vicinanza con Casey possa fare la differenza, in fondo è solo una questione di prospettiva se le vittime di questi carnefici non escono mai dalla sua mente, se uccide in nome loro e mostra compassione verso di loro, la compassione è un sentimento tipicamente umano. Il male che provoca lui non può essere paragonato a quello di simili criminali o anche solo al male che il padre ha riservato a lui prima di morire, un passato che lo rende empatico verso le vittime a cui cerca di restituire giustizia.
Nulla da dire sulla scene d'azione, Jackie Chan scansati proprio che qui tira una bruttissima aria e Void atterrerebbe anche te. xD Ma non ti sei fermata qui, non hai reso Void un supereroe, ma un uomo con tutte le fragilità fisiche del caso che esprime nel malessere successivo alla lotta a corpo libero e alle sue titubanze sui metodi grossolani per stare meglio di cui si è servito.

Trovo spazio anche per il mio amato Casey. ♡ In questa storia ci sono rapporti che mi sono entrati particolarmente nel cuore, lasciando per un momento da parte quello tra Void e Casey che stai pian piano costruendo, ed è quello tra Casey e Antonio. Non credo sia scontato trovare un commissario simile in una stazione di polizia, oserei quasi dire che rappresenta tutto ciò che gli è mancato per colpa di un padre assente e che la fortuna gli ha fatto riscoprire nella figura del capo. Antonio offre a Casey tutto ciò di cui ha bisogno, in una tutta semplicità si tratta di mostrare fiducia nelle sue capacità e lo fa esponendosi egli stesso sul piano professionale. Grazie al superiore riscopre fiducia in se stesso, nei passi da compiere in questa indagine, la responsabilità per un eventuale fallimento in questo caso si scioglie in grinta e in azione, l'iniziale inerzia si spegne. Antonio lo rassicura con dolcezza come avrebbe dovuto fare il padre che non lo ha accettato, dimostra di conoscerlo, di sapere come tranquillizzarlo e riportarlo verso un ordine di pensiero. Antonio dimostra di possedere grandi capacità empatiche verso il prossimo. Antonio ripone ogni fiducia nell'istinto di Casey, sa quanto il ragazzo valga in privato e sul lavoro; sapere che lui lo appoggia indiscutibilmente e crede lui è di vitale importanza per Casey, lo invoglia a vivere e a lottare per i suoi obiettivi.
Il ricordo di Casey con la madre è toccante, commovente. Lei ha rappresentato per lui durante l'infanzia e l'adolescenza una delle poche persone in grado di accettare il suo disturbo insieme alla sorella, almeno fino all'arrivo di Antonio e di Void. Ci presenti una donna oltremodo fortissima, travolta dal dispiacere, ma in grado di farvi fronte accogliendo insicurezze e crisi del figlio e incassando l'abbandono del marito.
Mi hai presa in contropiede perché Jude Law in versione antipatica è stato inaspettato, ma guarda tu che canadese tiraschiaffi. xD Per fortuna il nostro abile Casey è riuscito a riportare la trattativa a loro favore quasi subito; mi è sembrata quasi la pressione che è solito imporre ai sospettati nel corso dei suoi travolgenti interrogatori. E lo scacco matto finale non può che essere suo!

Con elegante ritardo, ti chiedo scusa e ti abbandono a questo papiro di parole per lasciarti intendere che sono la fan numero tua, di Casey e di Void (anche se vuole portarmi via il marito, ma sono magnanima xD).
Bravissima, non ho trovato refusi e ho gradito come sempre tanto la tua narrazione che, a mio parere, è imbevuta di introspezione e azione (altrimenti come farei ad empatizzare con loro, in caso contrario non riuscirei a tirare fuori 1300 parole di recensione, riflettici). ♡♡

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (tua affezionatissima lettrice)

Recensore Master
17/08/21, ore 01:01
Cap. 11:

Ciao, tesoro!

Devo chiederti mille volte scusa per il ritardo con cui recensisco questo capitolo. Sono onoratissima di sapere che una piccola parte sia dedicata a me, mi sono emozionata tantissimo. ** Inoltre sai bene che aspettavo questo capitolo per vedere Void in azione; avendo provato lo stesso suo ribrezzo in quel luogo posso affermare che tu sia riuscita in pieno dal punto di vista descrittivo e narrativo a trasmettere le giuste emozioni e sensazioni ♡

È sempre bello e particolare essere ricatapultati nella mente di Void. Lo giostri alla perfezione in tutta la sua complessità, riesci a gestire ciò che esprime e ciò che nasconde da occhi indiscreti, tu veicoli tutto questo al lettore. Ho avvertito la contrazione del suo più piccolo muscolo, il ronzio del suo più intenso pensiero e infelice ricordo. Sei costantemente fedele al personaggio e non dubitarne proprio in questo capitolo in cui per inserirlo in un contesto insolito ti è proprio servito smontare pezzo dopo pezzo la sua personalità e ricomporla per trasformarlo in una sorta di agente sotto copertura.
Ho apprezzato tantissimo anche i pensieri più sentimentali rivolti a Casey. Se ammettesse a se stesso che inizia a sentire una certa mancanza del detective e che per questo soffre non sarebbe il Void che conosciamo; lui al contrario vive di sensazioni, perciò non rimane comunque indifferente alla loro lontananza e percepisce uno stato di destabilizzazione, come se Casey fosse diventato per lui una sorta di sana abitudine (cosa che, se non sbaglio, ha ammesso lui stesso nei capitoli precedenti).
Mi è piaciuto anche molto come hai descritto la scena dell'auto e della ragazza. Grazie alla tua descrizione precisa e dinamica la scena è scorsa nitida davanti ai miei occhi, esattamente come la pellicola di un film.

Dall'altra parte c'è il nostro iperattivo preferito che in quanto tale assume un atteggiamento opposto rispetto a Void sul tema della mancanza. La mente di Casey non mette a tacere i suoi sentimenti e lui li veicola in uno stato di preoccupazione per l'incolumità di Void e per le sue sorti che a lui non è nemmeno concesso conoscere. Considerata da questo punto di vista la loro separazione è stata tragica, c'è il rischio tangibile di non rivedersi più e nel momento in cui le loro strade si sono divise ne hanno avuto piena consapevolezza.
Mi dedico per un istante alla parte del capitolo che mi ha letteralmente sciolta. ** Tu sai bene che io ho un debole per il personaggio di Amie, ho desiderato tanto che ricomparisse all'interno della trama e sono stata felicissima quando lei e Casey si sono dati appuntamento al telefono per un incontro. Casey è il fratello che tutti vorremmo, è affettuoso e premuroso (io lo vorrei subito, è un peluche morbidoso). Adoro il rapporto tra loro due e OMIODDIO, un bimbo. ** Adoro profondamente la scelta e da parte mia non potrebbe essere altrimenti, però ti sei impegnata parecchio ad inserire l'angst anche in un'occasione così lieta. xD Mi hai lasciata una certa curiosità sull'atteggiamento di Amie poco prima dell'annuncio della gravidanza; ha visto in Casey la persona adatta per confidarsi perché sa che è la persona che gioisce innanzitutto insieme a lei e si dimentica di qualunque giudizio o interrogativo, è un atteggiamento che fa parte della sua personalità, quindi a lui non viene spontaneo chiedersi come a me chi sia il padre di questo bambino e perché Amie sembra volere mantenere il riserbo. 👀
Tornando al loro rapporto fraterno, adoro come l'uno verso l'altra abbiano maturato uno spiccato istinto protettivo. Casey, conoscendo Amie, ipotizza che la sorella abbia intrapreso la sua carriera lavorativa per aiutarlo, d'altra parte quando Casey afferma di aver trovato in Void una persona disposta ad accettare il suo disturbo Amie sembra quasi commossa, consapevole delle sofferenze passate patite dal fratello. È un legame profondo che ispira confidenze naturali, sono cresciuti insieme e si sono sostenuti reciprocamente; a Casey viene spontaneo confidare alla sorella l'attrazione che sente per Void. C'è la consapevolezza da parte del detective che tra lui e Void in futuro possa consolidarsi un rapporto più intimo basato sulla fiducia e la reciproca accettazione, sembra esserne convinta anche Amie; Casey però, nonostante ciò che prova, resta comunque molto razionale sul futuro del loro rapporto, conosce bene le implicazioni del lavoro di Void.

Torno da Void e commento la tortura a cui lo hai sottoposto, poverino xD
Non riesco a togliermi dalla mente l'espressione schifata con cui compie ogni gesto in questo frangente, se non è canonico questo non saprei proprio cos'altro. Sarebbe un peso per la maggior parte delle persone ciò che indossa, a maggior ragione lui che è l'esatto opposto di ciò che deve fingere di essere: è riservato ed è tutto tranne che appariscente e socievole.
Sottolinei quanto nell'ambito del suo lavoro sia sempre preciso e organizzato. A differenza di ogni omicidio che ha portato a termine, questo è particolare e lo mette alla prova; ha potuto organizzarsi poco, non è armato e deve fare affidamento sull'improvvisazione, il nervosismo è comprensibile per un cecchino preciso come lui. Unica nota positiva della missione è che comunque ha le spalle coperte dall'FBI, ha condiviso con loro il piano nei minimi dettagli, se qualcosa dovesse andare storto non credo indugerebbero ad aiutare uno dei loro migliori uomini.
La recitazione di Void alle porte e all'interno del club (che come ti dicevo prima fa venire i brividi per quanto la descrizione è realistica) non ha sbavature, sa controllare molto bene ogni principio di disgusto e di rabbia, è astuto al punto giusto, l'addestramento ha portato i suoi frutti.

Non vedo davvero l'ora che Void dia il colpo di grazia a questo depravato, mi raccomando conto su di lui. Non ho alcun dubbio sul fatto che saprai affrontare egregiamente il prossimo capitolo. Per me in questo sei promossa a pieni voti! ♡♡

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata e imperdonabile lettrice)

Recensore Master
08/07/21, ore 23:19
Cap. 10:

Ciao, tesoro ^^

Sono in ritardissimo, tanto che se mi odiassi non mi stupirei affatto. ♡

La mia più onesta opinione è che i capitoli di passaggio siano utilissimi per il lettore. Aiutano per approfondire le personalità e i pensieri dei personaggi, nel tuo caso ci ha permesso anche di capire quale sia il filo rosso che lega questi due uomini dalle storie così diverse e a tratti così simili, cosa li spinge ad avere bisogno l'uno dell'altro.
Non credo inoltre sia stato interamente un capitolo introspettivo, tra le righe si legge anche un passo avanti nella trama, l'informatore di Casey riporta un profilo dettagliato del prossimo obiettivo di Void, inoltre quest'ultimo rivela notizie sul suo lavoro coinvolgendolo senza più alcun dubbio.
Con questa premessa posso solo dirti che l'introspezione che riguarda Casey e Void è profonda e in linea coi personaggi che ci hai presentati finora. Si nota una piccola evoluzione nel rapporto con Casey che consente al loro rapporto di assumere una piega più confidenziale. Il loro incontro non ha solo consentito di incontrare qualcuno che li facesse emergere nel modo più sincero possibile senza il rischio del giudizio altrui, ha consentito loro una profonda autoriflessione. Ce li presenti quasi sempre attraverso le loro riflessioni, è raro un giudizio esterno su di loro, sono i protagonisti stessi ad analizzarsi e ad autoanalizzarsi.

Void continua a riflettere sull'incomprensibile fiducia che gli ispira Casey. Non credo sia semplice per un uomo la cui fiducia è sempre stata tradita tornare a fidarsi così spontaneamente, è sicuramente spiazzante per lui la sua stessa reazione. Sono davvero convinta che la sofferenza accomuni questi due uomini, la battuta finale di Void sull'iperattività di Casey suggerisce quanto il soldato pensi al disturbo come elemento di simpatia per lui e non disturbante.
La collaborazione dell'FBI sia con Void che con Casey è originale e interessante. C'è qualcosa che li accomuna, un lato che può far pensare loro di lavorare sulla stessa sponda, per uno stesso fine seppur con mezzi diversi. E qui ritornano prepotenti e chiare le parole che Casey esprime a Void per cancellare ogni dubbio del russo sulla loro collaborazione.
Casey è intuitivo e capisce subito che l'agente dell'FBI che ha conosciuto è un diretto contatto di Void e l'unica cosa che chiede al detective è che non si sappia dell'aiuto che gli sta offrendo, Casey ha modo suo si fa garante della fiducia che può riporre in lui.
È bello il gesto con cui Void tutela Casey dallo sguardo indiscreto dell'FBI, mette in chiaro la sua posizione ed evita che indaghino su di lui e sui loro rapporti. Casey non può che essergli grato.
La spontaneità con cui Casey ostenta la sua attrazione è in linea con il personaggio, prima sottolineando l'indifferenza verso l'agente dell'FBI e poi indugiando forse un po' troppo con lo sguardo su di lui. Mi chiedo se Void conosca l'aspetto dell'agente o se l'involontario identikit di Casey possa tornargli utile più avanti. 👀 A Void, attento com'è ai dettagli, non sfugge l'attrazione di Casey su di sé, prova agio e disagio in sua presenza, ma non può permettersi di cedervi.
Il ricordo di Casey è davvero molto intenso, sia per le scene dipinte sia per la reazione del detective. Non è facile dimenticare di aver assistito a scene di una disumanità così feroce. La rabbia e il dolore che prova Casey sono ispirati dall'empatia che sa provare nei confronti delle vittime e che lo porta ad essere così intransigente nei confronti dei carnefici. La presenza silenziosa di Void sa come rasserenarlo dopo essere stato catturato dal difficile ricordo. Questa stessa sensibilità è sfruttata da Casey per comprendere meglio Void e non si sbaglia (esattamente come non sbaglia il suo intuito nel corso delle sue indagini) sulla sua apparente freddezza interpretandola come una strategia di difesa da un passato non proprio brillante, cerca di non fare emergere il proprio vissuto affinché esso non si trasformi in una debolezza che un soldato non può proprio concedersi, esattamente come gli è stato insegnato in addestramento. Tutto ciò però non spaventa Casey che resta accanto a quest'uomo per buona parte avvolto nel mistero, quasi senza porre condizioni e ad occhi chiusi; Void si rende conto di questo e tenta di allontanarsi da Casey per non comprometterlo più di quanto non abbia già rischiato di fare, ma allo stesso tempo sa che Casey non è uno sprovveduto e gli resta accanto in piena coscienza. Viene da sé che a questo punto della storia qualche remora a Void nell'andarsene sorga, non riesce a sparire senza spiegazioni.
Il finale di questo capitolo è caratterizzato da una buona dose di fiducia da parte di Void, rivela a Casey il nome di un suo obiettivo come movente per fare in modo che si faccia da parte, per proteggerlo e invece ottiene l'effetto contrario. Casey a modo suo dice a Void di provare ammirazione per lui e allo stesso tempo Void non sparendo silenziosamente dimostra di aver maturato rispetto nei confronti di Casey.

La trama fila liscia, non c'è nulla che stoni, non ci sono buchi di trama, è tutto bello e scorrevole in primis perché è profondamente autentica la tua narrazione. ♡♡

A presto con il prossimo aggiornamento!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
28/06/21, ore 18:54
Cap. 5:

Ciao, eccomi di nuovo alla tua storia, questa volta ce l'ho fatta a passare prima e devo dire che ero molto curiosa, visto come avevi lasciato le cose nello scorso capitolo. E che bella sorpresa, un capitolo dedicato principalmente a Casey che, come ti ho detto, mi è piaciuto subito tantissimo appena ho letto di lui! Ti devo fare tantissimi complimenti per i personaggi che sei riuscita a creare, da un lato Void che è sì un sicario, ma è anche un giovane che ha sofferto molto nella sua vita e nella squadra di Davyd ha trovato una specie di "famiglia" e una missione nella vita (uccidere, sì, ma solo quelli che se lo meritano, pedofili, sfruttatori di ragazzine ecc...); dall'altro Casey, un detective particolare, che ha lottato contro il suo disturbo ma che è riuscito a trasformarlo in un'arma vincente, sfruttando questa sua impulsività e mancanza di "barriere" come empatia per comprendere le persone con cui si trova ad avere a che fare, riuscendo così a comprendere chi è un delinquente vero e chi è innocente. Non so davvero come tu abbia potuto inventare due personaggi così singolari e affascinanti, ognuno a suo modo!
Ed è meraviglioso il feeling che si crea subito tra questi due giovani, entrambi feriti dalla vita, entrambi abituati a dover diffidare degli altri, ma che per la prima volta sentono di poter credere nella persona che hanno davanti. Casey coglie proprio nel segno dicendo a Void che non ha paura di lui perché sa che ha sofferto, che ha vissuto la guerra e che non ha mai ucciso degli innocenti. Void forse per la prima volta si sente accettato e compreso, trattato davvero come un essere umano da qualcuno che non fa parte della sua squadra, e Casey è veramente tenero e simpatico quando scherza tranquillamente con lui come se fossero vecchi amici e lo invita a restare a casa sua quanto desidera. Devo ammettere che sono rimasta un po' delusa quando Void, invece, ha preferito chiedere aiuto ai suoi vecchi amici e andarsene, capisco che lo ha fatto per non compromettere Casey e non metterlo in pericolo, ma so che Casey ci resterà male e mi dispiace!
Ho trovato bellissimo anche il rapporto di Casey con il suo capo, Antonio Lindsey. Anche in questo c'è un parallelismo tra la sua storia e quella di Void, entrambi hanno trovato, da adulti, una persona di riferimento che è diventata la figura paterna che gli era mancata, Davyd per Void e Antonio per Casey. Certo però che sono rimasta allibita quando ho letto che Casey ha raccontato tutto ad Antonio del suo aiuto e ospitalità a Void, pensavo che lo avrebbe mangiato vivo! XD Per fortuna il capo è davvero un uomo comprensivo e si fida di Casey e quindi ha capito che veramente il giovane detective sa cosa sta facendo e che, magari, veramente Void potrà essere loro utile anche per catturare i veri criminali.
Tra l'altro mi ha incuriosita moltissimo la scena in cui Void vede qualcosa, un dettaglio che forse solo lui potrebbe cogliere, nelle foto del caso irrisolto di Casey. Chissà se quello che gli ha lasciato scritto lo aiuterà a catturarlo?
La storia si fa sempre più appassionante, non capisco proprio perché ci sia chi l'ha criticata, a me sembra bellissima e originalissima e infatti per questo sono venuta a "stellinarla" anche su Wattpad, sebbene preferisca sempre leggere e commentare su EFP. Ma ero felice di poterti incoraggiare!
A presto e ancora tanti complimenti!
Abby

Recensore Master
26/06/21, ore 19:29
Cap. 9:

Ciao, tesoro mio ^^

Sono perennemente in ritardo, perdonami, sono un disastro ♡
Questo capitolo è stato una full immersion nei pensieri di Void che riflette sul suo rapporto con Casey e su Casey stesso. Hai sempre il dubbio di essere poco introspettiva, eppure l'introspezione c'è eccome, è profonda, è fatta di sguardi, gesti, scelte. Devo ancora trovare sul tuo profilo un testo che sia povero di introspezione ♡

Void dimostra ancora una volta di essere un uomo molto introspettivo, anche in questioni che non riguardano strettamente il suo lavoro. Il nostro assassino si interroga con vivo interesse sulle azioni e sui pensieri di Casey, sul modo in cui la sua iperattività incide sul lavoro investigativo; non a caso poco dopo lo vediamo interagire sul campo e dimostrare le sue indiscutibili capacità di giungere il più vicino possibile alla verità.
La confusione di Void è evidente riguardo a ciò che prova accanto a Casey, non sa per quale ragione ha accettato che Casey entrasse nella sua vita, ma sa per certo che riesce ad infondergli spensieratezza, un evento più unico che raro in vita sua. Per un uomo che non ha mai vissuto una vita spensierata fin dalla più tenera età è lecito interrogarsi su un sentire così piacevole, quasi ignoto. Non biasimo affatto la sua diffidenza, è comprensibile e realistico il suo atteggiamento combattuto tra l'agio e il disagio.
Inequivocabilmente Casey fa sentire bene Void, gli dà la percezione di poter abbassare le barriere, di poter essere se stesso, lo legittima ad essere più rilassato, a mostrarsi più vulnerabile.
Per un uomo che ha passato tutta la sua vita costretto a difendersi dal prossimo la sua nuova predisposizione stride e lo fa quasi sentire in colpa rispetto al suo ruolo e alla sua posizione, lo fa sentire troppo ingenuo, proprio lui che mai lo è stato dopo ciò che ha vissuto nel corso dell'infanzia e dell'adolescenza. Il timore che Casey diventi un intoppo per il suo lavoro c'è, ma allo stesso tempo la sua presenza lo conforta.
Mi è piaciuta molto questa mattina in cui si trovano sotto lo stesso tetto, mi trasmette spontaneità e piacevole conforto dato dalla vicinanza di entrambi, si intravede complicità e chissà in un futuro una piacevole abitudine.
Introverso com'è Void non si sogna di rivelare al diretto interessato le sensazioni che Casey gli infonde, eppure sa ciò che sente: prova un senso di rilassatezza, si concede di non essere vigile per capire gli altri ma gli viene spontaneo comprendere Casey, proprio perché quest'ultimo è estremamente spontaneo, naturale, si mostra affabile in apparenza senza congetture e secondi fini.
Quella che Void si presta a riporre in Casey sembra essere una fiducia incondizionata che nemmeno lui sa spiegarsi. Casey e Void somigliano molto a due opposti che si completano soprattutto per quanto riguarda una pace psichica che aiuta Casey ad essere più inquadrato e Void ad essere più rilassato e meno vigile.
Ho il sospetto che Void non desideri coinvolgere Casey in questo nuovo omicidio solo per salvaguardare la sua incolumità, anche se poi al termine di questo capitolo capisce quanto la sua complicità possa essergli d'aiuto senza tuttavia compromettere la sua persona.

La parte dedicata a Casey e al suo lavoro alla stazione di polizia è interessantissima. È la prima vera volta se non sbaglio che lo vediamo interagire con un criminale, eppure dall'alto della sua fermezza non perde la capacità di immedesimazione nell'uomo che hanno arrestato, seppur rimanga il disgusto nei confronti di quell'uomo e dello sporco lavoro che per avidità si è ritrovato a svolgere.
Si nota l'abilità di Casey, lo ammette persino l'agente dell'FBI e questa è una prova inconfutabile, visti i rapporti che intercorrono tra le due forze armate. Giocare sulla paura dell'uomo non lo fa sembrare crudele, ma abile, preparato e disposto a giungere alla verità entrando nella sfera più intima dell'uomo che si trova davanti a lui, quasi come se lo comprendesse, ovviamente non condividendo e disprezzando i suoi crimini.
Mi è piaciuto tantissimo il modo in cui Casey tiene testa all'FBI riesce a farsi spazio con professionalità e dote persuasiva, dimostrando di sfruttare sempre molto bene la sua spontaneità e il suo innato coraggio che non frena, anzi lo spinge sempre a rivelare ciò che pensa nel bene e nel male.
Per quanto Void non lo voglia coinvolgere nelle sue missioni, le loro indagini si scontrano e viaggiano su binari paralleli; a Casey non resta che coprire la presenza di Void sulla nave. È un'altra prova della fiducia che Void può riporre in Casey e delle sincere intenzioni del detective nei confronti di Void. La naturalezza di Casey è stata funzionale anche stavolta, non ha lasciato trasparire il più piccolo indizio sul fatto che stesse mentendo per portare i sospetti lontano da una persona conosciuta. In fondo non credo che Void dovrebbe preoccuparsi più di tanto, Casey sa badare a se stesso e anche agli altri in modo efficace.
L'informatore di Casey, Jasper, è freddo come il ghiaccio, si rivela essere più un collaboratore che un amico, anche se da parte di Casey sembra esserci una sincera amicizia.
Il finale con il ricordo di Void mi è piaciuto proprio tanto, il suo addestramento come "lupo" che vive in branco ma ama anche la solitudine all'occorrenza è stata la spinta che lo ha convinto a collaborare con Casey e il suo informatore. È un atteggiamento che calza a pennello con la personalità di Void che hai delineato finora.

Sei stata bravissima, ti stai avventurando sempre più in un terreno impervio, ma a mio parere non stai sbagliando un colpo, stai centrando in modo realistico e scorrevole tutti gli obiettivi che ti sei prefissata su questa storia. Vai alla grande e te lo ripeterò sempre ♡♡

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice e fan di Casey)

Recensore Master
19/06/21, ore 13:11
Cap. 4:

Ciao! Mi dispiace davvero di averci messo così tanto a tornare a leggere questa storia, ma devo dire che questo capitolo è talmente bello e intenso che non credo riuscirò a tenermi lontana a lungo. Casey ha deciso di aiutare Void e, dopo una comprensibile diffidenza da parte del russo, la tensione tra i due si appiana perché Void capisce che il detective non vuole tradirlo. Mi è piaciuto molto anche il flashback in cui rivediamo il primo incontro di Void con Davyd, Void sottopone il suo corpo ad allenamenti intensi e deve imparare a non mostrare il dolore, e Davyd capisce subito che quel giovane è speciale e lo vuole nella sua squadra speciale. Sappiamo anche che poi Davyd, per Void, diventerà una figura di riferimento, un vero padre, ben diverso dal mostro che lo aveva cresciuto.
In questo capitolo abbiamo modo di conoscere ancora meglio Casey e devo dire che lo adoro, è una persona veramente speciale, un giovane che non è stato infettato o corrotto dal mondo o dalle cose terribili che deve vedere nel suo lavoro, mi ha colpito il fatto che sia così trasparente, che agisca sempre senza secondi fini e che sia spontaneo, come raramente gli adulti sanno essere, e proprio per questo Void non sa prevedere le sue mosse, lui è abituato ad avere a che fare con gente falsa, criminali, non certo persone così semplici e generose. Senza alcuna remora, Casey porta Void addirittura a casa sua e lo fa curare dalla sorella infermiera, dimostrando non solo grande generosità ed empatia ma anche una notevole capacità di capire le persone andando oltre la superficie. Lui sa che Void non è veramente il mostro che descrivono e sa che può fidarsi di lui. Ed è proprio per questo che, alla fine, anche Void decide di fidarsi di lui e lo prova il fatto che gli rivela il suo nome. Ho amato moltissimo anche il modo in cui hai rappresentato il legame tra Amie e Casey: si sente quanto fratello e sorella siano legati, lei tiene moltissimo a lui e si preoccupa, ma allo stesso tempo ha fiducia in lui, crede in lui, tanto che non fa troppe domande nella situazione insolita in cui si ritrova e cura Void senza preoccuparsi più di tanto di sapere se sia davvero un agente sotto copertura.
Un'altra prova del fatto che Void si stia fidando sempre più di Casey è il modo in cui riesce a dormire, pur essendo ferito e nella casa di uno sconosciuto, una situazione assurda per un sicario come lui. Ma il suo inconscio gli ha già fatto capire che lì è al sicuro.
E' bellissimo anche il modo in cui hai rivelato il disturbo di cui soffre Casey (io mi ero fatta l'idea che fosse un Asperger): disturbo da iperattività, ADHD, e ti faccio moltissimi complimenti per come sei informata sulle manifestazioni e le casistiche di questo disturbo. Casey, dunque, pensa più velocemente degli altri, non riflette prima di parlare, ma tutto ciò lo rende anche profondamente empatico con le persone e lui è in grado di capire se qualcuno è davvero un criminale, se è un innocente capitato nel luogo sbagliato o se, come Void, è sì colpevole, ma non pericoloso, non malvagio. E avendo vissuto tutta la sua vita come "diverso" a causa del suo disturbo adesso è naturalmente predisposto a dare fiducia e appoggio a chi sente "diverso" come lui. Anche questa è una sottigliezza psicologica molto profonda e realistica e ti faccio tantissimi complimenti anche per questo.
La tua storia non è affatto assurda, al contrario è molto bella e insolita, originale, scritta benissimo e coinvolgente, sei davvero brava e spero di riuscire a mettermi in pari presto, ora che sono libera dal lavoro!
Alla prossima!
Abby