Ciao, tesoro mio ^^
Il mio ritardo è imperdonabile, ma non passa giorno in cui io non pensi a questa bellissima storia, sono diventata una fan di questi personaggi dal primo momento in cui me ne hai parlato. <3
Passo subito a commentare il capitolo, altrimenti rischio di dilungarmi troppo, come mio solito.
In apertura del capitolo si avverte una buona dose di tensione tra Void e Casey, specie (comprensibilmente) da parte del russo. Come Void ammette qualche paragrafo dopo, Casey è arrivato fin da subito alla conclusione del caso, ha capito che l’assassino dei tre uomini è lui ed inoltre è un poliziotto, chiunque al suo posto sarebbe teso. Casey dice di volerlo aiutare e per come si presenta la situazione è già un miracolo che lo segua di sua spontanea volontà verso la sua auto.
Ma parliamo proprio dell’auto di Casey! Se avevi intenzione di sciogliermi ci sei proprio riuscita. ** Il riferimento a quest’auto mi riporta alla nostra passione comune e all’occasione in cui ci siamo conosciuto, è impossibile per non emozionarmi. <3
Hai descritto molto bene la semplicità di Casey nell’esprimere le emozioni, anche solo attraverso le espressioni del volto. La spontaneità e la sincerità lo contraddistinguono, Void sembra essersene accorto proprio grazie alla sua razionalità. Metti già in luce le spiccate differenze tra i due, ma sottolinei il fatto che esse siano un punto di congiunzione tra loro, non di separazione.
È vivido ed emozionante il ricordo di Void a proposito del reclutamento negli Spetsnaz. È stata sicuramente una svolta per lui e per la sua carriera, forse anche per il suo addestramento che lo ha portato a diventare il professionista che è oggi nel suo campo.
È tenera l’insicurezza di Casey nei confronti della sua impulsività, è consapevole del fatto che sia fuori luogo, ma spesso non la sa controllare e questo lo rammarica. È uno degli aspetti della sua personalità che esprime la sua bontà di cuore, ogni volta ha il timore di mettere a disagio l’altro con le sue parole.
Per Void la mente di Casey è totalmente oscura e ciò è peculiare, dal momento che studia la mente altrui per lavoro, comprende e anticipa le mosse dei suoi avversari. Per chiunque altro al posto di Void sarebbe frustrante, invece per lui è un terrente per donare al detective parte della sua fiducia, poiché si sente affascinato dall’influenza che Casey ha avuto su di lui fin dal loro primo incontro.
Casey dimostra di avere tantissima delicatezza e in questa occasione la sta manifestando per salvaguardare l’anonimato di Void, ad esempio oscurando le finestre. Mi sembra di averli davanti entrambi, mi sembra di sentire ogni loro singolo respiro e di scrutare il loro stato fisico. Questa storia ha un realismo sorprendente sul piano umano e fisico, fatto di gesti, emozioni, condizioni fisiche; non so esattamente come spiegarti, ma mi provoca la stessa sensazione quando guardo una statua nella quale siano state messe in risalto i dettagli più propriamente umani, tanto da renderla viva.
Ho adorato l’incursione della sorella di Casey (anche qui ho colto un chiaro e piacevolissimo riferimento **), è delicata quanto il fratello e il suo personaggio mi è entrato nel cuore fin da subito.
Le tue descrizioni sono molto coinvolgenti. Penso, ad esempio, a questa operazione improvvisata per estrarre il proiettile dal braccio di Void, sei stata molto precisa sul piano medico ma anche umano, non hai mai perso di vista che sia il paziente che la soccorritrice sono persone; a tal proposito mi è piaciuto come Void esprima anche in un momento così doloroso fisicamente la sua personalità, ma continuasse anche a formarsi una sua opinione sulle persone che lo hanno ospitato. È significativo il fatto che riveda in Amie gli occhi del fratello, prova del fatto che Void non sia solo un assassino ma in lui ci siano forti tendenze umane sopite ma che sanno riemergere. Void è profondamente grato all’infermiera e non esita a farglielo sapere.
Lungo l’intero capitolo Void cerca di formarsi un’opinione su Casey e sulla particolarità che ha riscontrato in lui; le parole di Amie sulle pastiglie non possono lasciare indifferente il mercenario, diventano una prova per cercare di decifrare lo strano comportamento del detective. Void sembra mettere piano piano un tassello per comprendere Casey, in fondo anche in questo caso deve investigare e dimostrare a tale proposito le sue abilità sul campo.
Stai facendo un grandissimo lavoro sulla psicologia dei personaggi e spesso li descrivi indirettamente. È affascinante, ad esempio, il fatto che l’abitazione in cui vive Casey rispecchi la sua anima solitaria e che Void lo colga subito, nonostante il dolore che provi ancora per la ferita e quindi non essendo particolarmente lucido mentalmente. Void non riesce a decifrare Void, ma coglie la sua malinconia, dimostrando di essere non solo addestrato, ma anche profondo.
I pensieri di Casey sull’essere diverso secondo l’opinione pubblica sono intensi e commoventi [sappi che dalle tue storie si coglie che sei una brava persona, è inutile che lo nascondi <3]. È un giovane uomo che nella sua breve viva ha già sofferto molto e non meno di quanto abbia sofferto Void, ha solo attraversato esperienze diverse.
L’apprezzamento di Casey sull’aspetto fisico di Void mi strappa sempre un sorriso, specie lo sguardo accigliato di Void a tal proposito. Ha dimostrato di essere anche lui rimasto colpito da Void e non ha esitato a farglielo sapere. xD
Nonostante il disturbo di Casey influenzi inevitabilmente la sua personalità, penso lui sia dolce e cordiale nel profondo. Sia Void che Casey non hanno istaurato un buon rapporto con il padre, ma hanno reagito in modo decisamente diverso, Casey non teme di mostrare la propria sensibilità, Void resta più reticente sul piano dei sentimenti, anche se anche lui ha dimostrato di saperli esprimere (non so se il paragone è forzato, ma ho tenuto conto che il padre di Void e quello di Casey hanno avuto atteggiamenti differenti nei confronti dei figli, c’è sicuramente differenza tra un padre che usa violenza e uno che sparisce).
Quando Void scopre di cosa soffre Casey non rimane sconcertato, anzi sembra che conoscere la verità lo abbia rasserenato.
La scena che vede Casey protagonista è stata molto interessante. Conoscere il nome di Void gli fa pensare di aver conquistato un po’ della sua fiducia. Il fatto che sia un uomo privo di pregiudizi lo ha spinto ad accogliere Void e ad avere fiducia in lui senza esitare (atteggiamento che per altro Amie non gli rimprovera, probabilmente anche lei ha un cuore aperto), dal momento che ha provato sulla propria pelle le conseguenze dei pregiudizi e della solitudine; non a caso è diventato un poliziotto per onorare la giustizia, offrirla a chi non può dimostrare la propria innocenza. È come se mettesse il suo disturbo al servizio che attraverso un sesto senso lo aiuta a cogliere l’innocenza prima dei suoi colleghi, è una dote naturale. È consapevole di rischiare con Void (dal momento che sa che è un assassino), ma ha anche ponderato i rischi.
Il ricordo dei genitori che apprendono la diagnosi e del padre che li abbandona è toccante. Purtroppo è una situazione verosimile la non accettazione da parte dei genitori.
Casey ha cercato un contatto con il padre, ma non è stato in grado di affrontarlo ed è assolutamente comprensibile, anzi avrebbe tutto il diritto di essere infuriato con lui, insomma ha abbandonato lui, la madre e anche la sorella. Conoscendo la storia di Casey diventa anche chiaro il legame stretto che ha instaurato con Amie; si sono avvicinati nell’affrontare una mancanza comune. Per fortuna la madre ha saputo colmare in parte il dolore con il suo orgoglio.
Ci sarebbero mille altre cose da dire, come il fatto che la musica abbia il potere di calmare l’irrequietezza di Casey e l’empatia che dimostra di provare anche davanti alla foto del cadavere di una donna rimasta sola anche dopo la morte.
È dolcissima la gioia di trovare Void al suo risveglio.
Non ho più le parole per dirti quanto tu sia sorprendentemente brava!! <3
A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (tua affezionata lettrice e amica) |