Ciao thors ^.^ come promesso eccomi qui!
Parto col dirti che... wow! La tua capacità di descrizione è assolutamente sublime!
La storia parte, appunto, con la descrizione del luogo in cui l'eremita è raccolto in preghiera. Mentre leggevo, ciò che ho provato è stato un senso di quiete e di pace, per cui complimenti vivissimi per l'abilità che hai nel trasportare vividamente il lettore all'interno del testo. Ma, oltre alla descrizione dei luoghi, altri complimenti sono dovuti per le sensazioni che sei riuscito a trasmettere; nello specifico, oltre alle sensazioni belle (come la calma e la quiete citate poc'anzi), sei stato molto bravo a trasmettere quelle "brutte", quelle provate dall'eremita messo alla prova dalla tentazione che la ragazza rappresenta per lui. Inoltre si è percepito forte e chiaro il senso di colpa che ha provato per averla abbandonata e, successivamente, per essere stato causa della sua prematura morte. Anche la disperazione provata dalla giovane donna è trapelata bene, benché il racconto si concentrasse maggiormente sul protagonista.
In più lasciati dire che non ho trovato una virgola fuori posto, cosa che apprezzo moltissimo! Sono un tantinello fissata con la buona punteggiatura, anche se ovviamente non ho la presunzione di proclamarmi perfetta e di non sbagliare mai, ma credo di cavarmela abbastanza bene e, proprio per tale motivo, guardo sempre con occhio critico la maniera in cui l'interpunzione viene inserita in un testo. Quindi bravissimo ^^
Ho notato anche l'attenzione che hai posto nello stilare la storia, solerte a non ripeterti e utilizzando un lessico che si addice assolutamente al tono quasi "antico" (passami il termine) che hai scelto per il racconto. Ti sono però sfuggiti due refusi che ti segnalo e che, se vorrai, potrai correggere una volta trascorsi 15 giorni dalla consegna delle valutazioni:
- Solo a compieta, appena prima di mettersi a dormire, quando chiede perdono per le sulle sue debolezze [...].
- Piangendo tristemente e senza sosta, bagna con le sue lacrime un coltello che tiene fra le mani, uno strumento necessario crearsi una via tra i rami di spine in quel luogo a lei inospitale. --> presumo volessi intendere "[...] uno strumento necessario per crearsi una via [...]".
Per quanto riguarda la tua scelta di narrare al presente, sono sincera nel dire che non sono proprio sicura che questo tempo verbale per l'esposizione mi piaccia. Man mano che si procede con la lettura ci si abitua, ma all'inizio ho faticato un po' ad accettarla; non so... non mi ha convinta del tutto. Cosa diversa per quanto riguarda il pezzo in cui l'eremita ricorda la vita passata insieme alla ragazza, nel quale hai scelto il passato remoto; scelta che ho gradito!
Ovviamente questo è il mio parere personale, non c'è nulla di sbagliato nel narrare al presente.
Ci sono stati dei passaggi, però, nei quali forse hai fatto un po' di confusione:
Mesi addietro aveva parlato con dei briganti che di tanto in tanto si rifugiano nella vicina montagna, ed essi si erano calmati e avevano smesso di crear fastidi quando scendevano a valle. Non era gente malvagia, solo dei ragazzi che avevano bisogno di ricordare come non vi sia nulla da guadagnare, in fondo, abbandonando giustizia e comprensione.
Nonostante la narrazione al presente, in questo pezzo hai scelto di utilizzare l'imperfetto, decisione capibile dal fatto che si parla di un qualcosa avvenuto - appunto - mesi addietro; però quel "rifugiano" è rimasto al presente e stona nel periodo che continua con l'imperfetto.
Se ciò che volevi esprimere era che i briganti continuavano a rifugiarsi nella vicina montagna, avresti dovuto mantenere la narrazione al presente:
Mesi addietro ha parlato con dei briganti che di tanto in tanto si rifugiano nella vicina montagna, ed essi si sono calmati e hanno smesso di crear fastidi quando scendono a valle. Non è gente malvagia, solo dei ragazzi che hanno bisogno di ricordare come non vi sia nulla da guadagnare, in fondo, abbandonando giustizia e comprensione.
Anche perché poi continui col presente:
Per quell’episodio e per la sue parole capaci di toccare i cuori, è benvoluto l’uomo di Dio venuto da lontano, che saluta tutti gentilmente e conforta chi ne ha bisogno.
Stessa discordanza l'ho notata in questo pezzo:
Piangendo per quell’anima infelice e per la donna che aveva amato, l’eremita non può far altro che chiuderle le palpebre.
«Perché?» domanda al corpo esanime su cui è inginocchiato [...].
Non era mai riuscito a scrollarsi di dosso la colpa per aver abbandonato una ragazza d’animo nobile, sempre gentile e sorridente, ma ora quel che grava sul suo capo è un peso insostenibile.
Al di là del gerundio "piangendo" che, come anche da te detto, indica un'azione che si svolge in contemporanea e che quindi nel contesto ci sta, tutti i verbi sono al presente a eccezioni di quel "Non era mai riuscito a scrollarsi di dosso la colpa [...]" dove troviamo di nuovo l'imperfetto, benché poi continui col presente. Anche qui credo che avresti potuto benissimo mantenere il presente, dicendo che l'eremita non è mai riuscito a scrollarsi di dosso la colpa poiché continua a sentirla gravare sulla propria coscienza, anche se quel che successivamente va a gravare sul suo capo è un peso ancor più insostenibile.
Passo ora a una frase che mi ha fatto venire i brividi per quanto crudelmente vera:
«Ti amo ancora, come amo ogni altra meraviglia del Signore», dice lui, calmo e spietato.
Sei stato pazzesco. Leggendola, mi sono fortemente immedesimata in quello che deve aver provato la ragazza nel sentirsi dire una cosa del genere con un tono calmo e spietato... wow! Davvero da brividi *__*
L'unica pecca che ho riscontrato, ma forse è solo un mio personale parere, è la fretta che hai impiegato nel descrivere la scena erotica e nel renderla poco dettagliata. D'altronde, essendo questa una specifica richiesta del contest, forse avrebbe dovuto essere un tantino più cospicua... Nonostante tutto, però, ho trovato si attenesse molto bene al timbro dell'intera narrazione e allo stile adottato per questa storia, rimanendo abbastanza "pudica".
E questo è tutto!
Mi ha fatto molto piacere leggere la tua storia, anche perché è vero che mai avrei immaginato una trama simile e, inoltre, è palese anche la ricerca che sta dietro l'intero testo, visibile da tutte le informazioni che hai lasciato nelle note.
Ancora complimenti, davvero ^.^ e a presto!
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