Recensioni per
Odore di cannella
di _Niente_Paura_

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
29/03/21, ore 13:33

2° Classificata (a pari merito) al Contest StoryCake indetto da Laila Dahl sul Forum di Efp e Vincitrice Premio Speciale Riccioli di Cioccolato! per la storia più fluff


Titolo 5/5
Direi che è perfetto.
Anche perché la fragranza di cannella simboleggia casa, affetto, tutte cose positive che la nostra protagonista ricorda con una certa malinconia. E che, in un certo senso, avvolge l’intera storia.

Grammatica e Stile 4.5/5
La storia è scritta bene, è molto scorrevole e si fa leggere volentieri. Ho trovato qualche refuso qua e là, e ti sei spesso dimenticata di mettere il punto a fine frase ma a parte questo direi che non ci sono errori gravi da segnalare.
Per quanto riguarda lo stile è molto semplice ma delicato al punto giusto, un po’ come se ti fossi sforzata a ricreare un vero e proprio cupcake gigante utilizzando le parole – non se hai capito ma ho avuto questa sensazione.
Eppure, in alcuni passaggi hai scelto di utilizzare un lessico un po’ strano; ma sono per lo più piccolezze e mie preferenze, ragion per cui ho scelto di non toglierti molti punti per questo. Ma ti faccio comunque un esempio: “il cucchiaio nella crema color giallognolo”, quel “color” mi dà un po’ fastidio, ecco ^^ ma forse, come ti ho già detto, sono mie inutili fisse.
Mentre, per quanto riguarda il biglietto che Sakazuki lascia a Raquel... ecco, avresti fatto meglio a spezzare le frasi con dei punti. Tipo: “Se mi stai leggendo, sappi che sono felice. Potrebbe non sembrare ma lo sono. Se guardi nella mensola troverai una sorpresa.” – in questo modo rendi il messaggio più armonico.
Infine c’è una frase che mi ha un po’ destabilizzato ma è evidente che è stata modificata e non riletta con attenzione, perché scommetto che altrimenti l’avresti notata: “il quale rende il suo lavoro era una ragione di vita”.
Ma a parte questo mi è piaciuta la dolcezza con cui hai parlato di Raquel e dei suoi sentimenti, della sua nostalgia... sei stata bravissima.

Personaggi 10/10
Bene, bene, BENE.
Non ricordo di avertelo mai detto ma ne approfitto adesso: sto amando Raquel in una maniera che tu neanche immagini. Dunque, lei ha abbandonato l’orfanotrofio per andare in cerca di suo padre e da come agisce e da come la descrivi sembra effettivamente un gatto randagio. Una ragazza che è sempre sull’attenti, tesa, e il fatto che neanche lei sappia spiegare perché si comporti così la rende UMANA e sappi che questa è una cosa che apprezzo molto.
Il suo legame con Akainu è a dir poco particolare, è vero. Per come l’hai descritta, per quello che ho imparato a conoscere di lei, è improbabile che davanti al padre si metta a ballare in soggiorno – farebbe un sacco ridere, ma io sono più per l’autenticità in questo casi ^^
Raquel non ha ricordi di sua madre, ha un carattere complesso e affascinante al tempo stesso; eppure, ciò che la tiene legata a quello spicchio di vita che lei ricorda con tanto affetto e nostalgia è l’odore di cannella.
E mi piace pensare che abbiamo un po’ tutti una fragranza che ci riporta indietro nel tempo, che ci faccia ricordare di qualcosa o di qualcuno estremamente importante per noi. Un po’ come la Madeleine per Proust – perdonami se sto divagando ma avendo studiato la letteratura francese non ho potuto non citarlo!
Ad ogni modo, Sakazuki è dipinto perfettamente. E non è la prima volta che te lo dico mi sa. È un uomo tutto d’un pezzo, e rigido. Molto rigido. Ma con Raquel tira fuori tutta la sua dolcezza ed è un lato di Sakazuki che mi piace molto e che trovo molto coerente con il personaggio nonostante non abbiamo avuto modo di vederlo in questi panni.
Ma sicuramente il suo atteggiamento non aiuta a “rilassare” Raquel.
Come hai giustamente fatto notare tu, fare il genitore non è facile; e Raquel si è ritrovata a vivere assieme a un padre che è tutto fuorché semplice da decifrare.

Originalità 10/10
Ho trovato il brano molto originale, sia per come è scritto e sia per i temi che hai voluto portare. Mi è piaciuta l’intenzione di ““ammorbidire”” un uomo come Sakazuki ma senza stravolgerlo, rendendolo perfettamente plausibile. E poi trovo il personaggio di Raquel molto originale, davvero.
Mi è piaciuta tutta l’atmosfera che echeggia tra le mura domestiche e la costante presenza della cannella – che dà anche il titolo alla tua storia. Hai persino “modificato” la ricetta, il che non è affatto un male, anzi!
Ho apprezzato il fatto che tu ti sia concentrata sull’aspetto introspettivo e descrivendo passo dopo passo le emozioni di Raquel, rendendo quasi la preparazione del cupcake gigante un qualcosa di etereo. Ottimo lavoro!

Utilizzo del Prompt 5/5
Questo cupcake gigante è da fare, assolutamente. Ci hai provato? Fammi sapere com’è venuto, nel caso *^*
Cooomunque, torniamo serie: mi è piaciuto molto come hai utilizzato il Prompt e per questo ti becchi anche qui punteggio pieno. Raquel è molto legata a quel dolce perché è lo stesso che la Madre Superiora preparava in orfanotrofio ed è qualcosa che la lega alla sua infanzia; al punto da indurre la ragazza a preferire la cannella alla vaniglia, a differenza di come vuole la ricetta originale.
E poi, come ti ho già detto: il tuo stile mi ha ricordato molto la morbidezza che deve avere una torta come quella che fa Raquel. E questo vale per tutti gli avvenimenti raccontati, dal flashback alla scena finale e questo non ho potuto non amarlo!
Ultima cosa che non centra assolutamente niente ma che devo dire: io e la Madre Superiora non saremmo MAI andate d’accordo perché io adoro la vaniglia e detesto la cannella! Okay, ora mi sento più leggera, andiamo avanti *^*

Giudizio Personale 5/5
Io... l’ho adorata, okay? Tutta.
Dall’inizio alla fine. E devo ammettere di essermi commossa sul finale e non lo credevo possibile; è un ossimoro: Sakazuki che commuove qualcuno? Nah!
E invece... è proprio vero che non tutto è come sembra.
Ho adorato la tua storia sotto ogni punto di vista, dico sul serio, e ho paura di ripetertelo: in particolare il personaggio di Raquel, la sua storia un po’ velata ma che si riesce a capire anche senza aver letto la storia precedente e l’immagine di una cucina invasa dal profumo di cannella... è tutto molto dolce e tenero; persino Sakazuki mi è sembrato un piccolo muffin ^^
La mia parte preferita? “Era usanza credere che l'ammiraglio non avesse empatia” e poi quel “il che era vero” mi ha spiazzata XD
Okay, a parte gli scherzi, ho AMATO il finale. Forse uno dei più toccanti.
Certo, immaginare Akainu che pesa la farina e imposta il timer del formo mi fa sorridere ma è un’immagine senz’altro gradevole.

39.5/40

 
(Recensione modificata il 29/03/2021 - 01:36 pm)